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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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14<br />

Atti del Convegno maggio <br />

sivo dell’ombrello (“necessità del così detto ombrello aereo per proteggere le nostre<br />

forze navali”), ossia su una posizione arretrata rispetto alle enunciazioni del<br />

Gagnotto del 1925 29 .<br />

Aderendo alla richiesta <strong>della</strong> ‘Rivista Aeronautica’ di narrare una guerra <strong>futura</strong>,<br />

il generale Giulio Douhet colse l’occasione per ribadire le sue teorie: “Per la<br />

prima volta, nel grandioso conflitto che divampò nell’estate del 19..., scesero in<br />

campo formidabili forze aeree che impressero alla lotta la sua speciale caratteristica”.<br />

Lo scontro fra i tedeschi e gli alleati franco-belgi sarebbe durato pochissimo.<br />

La dottrina strategica francese mirava a distruggere le forze terrestri nemiche<br />

ed a tal fine era stato preparato l’Esercito, alla cui azione avrebbero concorso<br />

l’Aeronautica e la Marina, alla sua massima potenza storica. In Germania invece<br />

erano pronte 15 squadre aeree, per complessive 150 divisioni di aeronavi,<br />

più la caccia, per attaccare il territorio nemico all’inizio delle ostilità 30 . Queste<br />

ebbero inizio nella notte sul 16 giugno con un attacco aereo francese, preso a<br />

pretesto dal governo tedesco per ordinare una rappresaglia terribile su città avversarie,<br />

che venne eseguita a partire dalle 6 con otto nutrite ondate d’attacco.<br />

Malgrado ogni eroica opposizione, alle 10,30 volava nel cielo di Francia, a sud<br />

del parallelo di Parigi, una massa di 800 grandi aeronavi germaniche, cui la difesa<br />

non aveva più niente da opporre. Il comunicato tedesco delle ore 20 annunciava:<br />

“Nessuno e nulla potrà ormai impedire alla nostra Armata Aerea di gettare,<br />

giornalmente, dove più le sembrerà opportuno, almeno 3000 tonnellate di<br />

bombe, e la nostra Armata Aerea, a cominciare da domani, eseguirà questo quotidiano<br />

lavoro fino a quando le Nazioni avversarie non si dichiareranno vinte”.<br />

Toccati da queste affermazioni, i francesi abboccavano e colpivano nella notte<br />

quattro città germaniche; alle 6 del mattino il Comando tedesco faceva sapere<br />

che nel pomeriggio del 17, tra le 16 e le 17, quattro città francesi nominalmente<br />

indicate sarebbero state distrutte: gli abitanti erano invitati a sgomberarle in<br />

tempo. Il comunicato proseguiva: “Qualora un’altra città tedesca venga comunque<br />

offesa dagli Alleati, l’Armata aerea riceverà l’ordine di distruggere integralmente<br />

Bruxelles e Parigi”. Manifestini recanti il comunicato germanico furono<br />

lanciati sulla quattro città designate e sulle capitali alleate. Erano in corso mobilitazione<br />

e radunata delle truppe franco-belghe, ma ciò non costituiva una difesa:<br />

verso le 10 il governo francese cedette e fu ordinato lo sgombero delle città<br />

29 BERNOTTI 1997, p. 215<br />

30 Otto squadre per 80 divisioni aeree del tipo da 2000 cv, 6 squadre per 60 divisioni aeree da 3000<br />

cv, 1 squadra con 10 divisioni da 6000 cv.

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