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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 145<br />

Altre opere narrative italiane di futurologia politico militare furono: La guerra<br />

d’Europa (1921-23): romanzo delle nazioni, firmata con lo pseudonimo<br />

Comandante X (Genova,1912 e Piacenza,1915) e L’ipotesi H 193…(Milano<br />

1935) firmata semplicemente X, corredata di sei cartine geografiche.<br />

Nel contempo vedevano la luce studi previsionali più professionali e tecnici<br />

come La guerra del futuro del generale Ettore Bastico (Firenze, Editoriale Militare<br />

Italiana, 1924) La guerra dell’avvenire di Friedrich von Bernhardi nella traduzione<br />

del colonnello Ambrogio Bollati (Roma, Ministero <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> – Stato<br />

Maggiore Centrale - Ufficio storico, 1923, ripubblicato nel 1925) Come sarà la<br />

guerra domani di Rocco Morretta (Milano, Editrice Agnelli, 1925) Il dominio<br />

dell’aria di Giulio Dohuet (Milano 1932) La guerra di domani del maggiore<br />

Roberto Mandel (Milano 1934).<br />

* * *<br />

Venendo a tempi più vicini a noi, il tema <strong>della</strong> guerra <strong>futura</strong> è frequentemente<br />

presente nella fantascienza vera e propria, quella che si è sviluppata e codificata<br />

soprattutto in America, partendo dalle riviste specializzate, a cominciare, dopo<br />

una serie di periodici minori, dalla celebre “Amazing stories”, fondata nel 1926<br />

da Hugo Gernsback, padre in un certo senso <strong>della</strong> fantascienza moderna, che<br />

insieme ad “Astounding stories”, nata nel 1930 e diretta dal 1938 da John W.<br />

Campbell (un altro padre fondatore del genere moderno di science fiction) sarà il<br />

modello per una quantità di riviste americane e straniere, compresa la nostra<br />

“Urania”.<br />

Il genere si sposta sempre più sul fantastico e agli ottocenteschi scenari terrestri<br />

sostituisce o affianca sempre più quelli interplanetari, o nel filone ucronico,<br />

i mondi alternativi, le terre parallele, i viaggi nel tempo. La guerra <strong>futura</strong> diviene<br />

così metaforica o alienata rispetto al mondo reale, e l’effetto lontananza nel<br />

tempo e nello spazio, permette di calcare la mano su aspetti e situazioni, mantenendo<br />

il cliché futurologico all’interno di un codice di lettura condiviso che<br />

sublima la credibilità.<br />

Solo uno studio sistematico e approfondito potrebbe darci tutto lo spessore di<br />

varianti e di ricorrenze sul tema <strong>della</strong> trasposizione <strong>della</strong> guerra in chiave fantascientifica.<br />

Qui possiamo farne solo qualche accenno e darne qualche assaggio, che potremo<br />

sviluppare solo in un più ampio saggio o volume.<br />

Dobbiamo quindi per forza di cose tralasciare il periodo fra le due guerre, che

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