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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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Atti del Convegno maggio <br />

progresso positivo, France-Ville, e poter quindi dominare il mondo.<br />

Una singolare preveggenza tecnologica si deve ad uno dei pionieri <strong>della</strong> fantascienza<br />

americana: Hugo Gernsback, lussemburghese di nascita, emigrato a vent’anni<br />

negli Stati Uniti, studioso di radiofonia e telefonia. Gernsback, noto<br />

anche per aver fondato nel 1908 una delle prime riviste tecniche di telecomunicazioni,<br />

“Modern electrics”, a partire dall’aprile 1911 pubblicò a puntate su tale<br />

magazine un suo “romanzo scientifico”, Ralph 124C41+, nel quale erano previste<br />

con notevole anticipo tutta una serie di invenzioni e applicazioni tecnologiche,<br />

fra cui illuminazione a fluorescenza, registrazione magnetica, colture idroponiche<br />

e a ciclo rapido, acciaio inossidabile, giornali su microfilm, radiodiffusioni,<br />

televisione, videotelefono, volo spaziale e radar. Quest’ultimo, in particolare,<br />

era descritto e disegnato con straordinaria precisione così come fu poi effettivamente<br />

realizzato un quarto di secolo dopo.<br />

In Italia il tema <strong>della</strong> guerra <strong>futura</strong> ebbe una notevole fortuna agli inizi del<br />

secolo XX, a cominciare da L’assedio di Roma nella guerra del 1900 del colonnello<br />

Pompeo Moderni, uscito a Milano nel 1900, seguito a ruota da un’altra opera<br />

previsionale militare, La prima guerra in Italia nel secolo XX: un colpo di mano<br />

in Sicilia nell’anno 191…appunti e documenti raccolti dal capitano Eugenio Massa,<br />

pubblicato a Trani nel 1901.<br />

Il filone si accrebbe con molte opere di autori più o meno famosi. Fra i più<br />

celebri i romanzi di Yambo (pseudonimo di Enrico Novelli) e Luigi Motta. Il<br />

primo pubblicò fra l’altro a Roma nel 1909 La rivincita di Lissa. Il secondo è<br />

noto per un più nutrito numero di romanzi avventurosi nei quali la guerra ha<br />

sempre una larga parte: La principessa delle rose (Milano 1912), Il sommergibile<br />

fiammeggiante (Napoli 1924), I giganti dell’infinito e il seguito La battaglia dei<br />

ciclopi (entrambi usciti a Milano nel 1935) e, sul tema specifico delle invenzioni<br />

belliche, Il raggio naufragatore (Milano 1927).<br />

Non poteva certo restare estraneo al settore il più famoso scrittore di romanzi<br />

di avventura, Emilio Salgari (pseudonimo di Enrico Bertolini) del quale ricordiamo<br />

in questa sede per le macchine volanti di chiara ispirazione verniana i<br />

romanzi: La montagna d’oro (1901) nel quale compare un dirigibile, I figli<br />

dell’Aria (1904) e Il Re dell’Aria (1907), con la prodigiosa macchina volante,<br />

denominata “lo Sparviero”, e per i mezzi navali: La crociera <strong>della</strong> Tuonante<br />

(1910), Duemila leghe sotto l’America (1988) dove compare un sommergibile<br />

smontabile, senza dimenticare il precedente <strong>della</strong> nave invincibile del ciclo <strong>della</strong><br />

Malesia, Il Re del mare (1906).

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