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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 129<br />

tagliata descrizione, a noi pervenuta – non antiquaria, ma attuale e normativa<br />

– di un esercito antico o medievale.<br />

I concetti fondamentali di Siriano sono chiari: bisogna portare la flotta in battaglia<br />

nelle condizioni più favorevoli, per merito di un’opportuna logistica e di<br />

una ricognizione integrata, marittima e terrestre 218 ; lo scontro va cercato solo<br />

godendo <strong>della</strong> superiorità numerica 219 ; il combattimento non deve frantumarsi<br />

in tanti episodi, sincroni ma scollegati, bensì svolgersi secondo un disegno tattico<br />

generale. Bisogna anzitutto mantenere la coesione dello schieramento, ponendo<br />

le navi più valide alle estremità per impedire defezioni o disordini 220 . La<br />

manovra decisiva è l’accerchiamento, che si ottiene disponendo dietro l’estremità<br />

delle ali alcune unità, le quali, al momento opportuno, partiranno per aggirare<br />

il nemico, prendendolo alle spalle, mentre combatte contro la fronte opposta<br />

221 . Allo stesso scopo serve una disposizione concava dei dromoni – i più<br />

potenti alle estremità – che stringeranno nel loro abbraccio la flotta nemica che<br />

vi si addentri 222 ; o convesso – con le navi più forti al vertice – per sfondare la<br />

linea avversaria 223 . Vengono esaminate anche le manovre antagoniste, come la<br />

disposizione su due linee successive, per intercettare con la seconda gli accerchianti;<br />

e la relativa contromisura di attendere l’avanzata <strong>della</strong> seconda linea<br />

prima di lanciare la rete 224 .<br />

Quali conseguenze tattiche comportò il nuovo sistema d’arma? La domanda<br />

che ci poniamo oggi come storici è la stessa che allora si presentò con urgenza al<br />

Comando <strong>della</strong> flotta imperiale. Anzitutto si doveva abbandonare un concetto<br />

inveterato, anzi primordiale: che, cioè, il contatto fra gli scafi, nello speronamento<br />

o nell’abbordaggio, fosse decisivo nella guerra navale. Al contrario, il mantenimento<br />

<strong>della</strong> giusta distanza diventava condizione imprescindibile per la vittoria.<br />

Le navi dovevano sfilare accanto alle nemiche, irrorandole <strong>della</strong> sostanza<br />

incendiaria; o andar loro incontro, lanciare il fuoco, arrestarsi e far marcia indie-<br />

218 MÜLLER 1882, pp. 46-47; DAIN 1943, pp. 46-47.<br />

219 MÜLLER 1882, pp. 9, 10-11, 22; DAIN 1943, pp. 49-50.<br />

220 MÜLLER 1882, pp. 5-6, 12; DAIN 1943, p. 51.<br />

221 MÜLLER 1882, pp. 11-12, 13-20; DAIN 1943, p. 52.<br />

222 MÜLLER 1882, pp. 4, 10, 14-15; DAIN 1943, pp. 53-54. Questo schieramento è utile in caso di superiorità<br />

numerica dell’avversario, che eviterà lo scontro per non finire in trappola.<br />

223 MÜLLER 1882, pp. 15, 10 – 16, 24; DAIN 1943, pp. 54-55.<br />

224 MÜLLER 1882, pp. 14, 15 – 16, 6; 53 DAIN 1943, p. 53.

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