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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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120<br />

dell’avversario. L’idea di potenza di fuoco era del tutto abbandonata, si voleva<br />

arrivare a contatto con il nemico e lottare con lui corpo a corpo. Il maggiore peso<br />

delle formazioni folardiane avrebbe avuto la meglio su qualsiasi nemico.<br />

Nuove esperienze; la vittoria <strong>della</strong> potenza di fuoco<br />

Atti del Convegno maggio <br />

Che la colonna e l’urto non fossero l’elemento vincente già era emerso drammaticamente<br />

a Poltava il 28 giugno 1709. I battaglioni svedesi, per un terzo<br />

armati di picca, guidati dal generale di fanteria conte Lewenhaupt (Carlo XII era<br />

fuori combattimento a causa di una ferita) erano stati annientati dall’artiglieria<br />

e dalla fucileria russa dopo che si erano infilati nel killing groud di una serie di<br />

ridotte russe poste davanti al campo trincerato russo. Quattro ridotte su dieci<br />

furono occupate, ma le perdite di fatto furono troppo grandi per gli svedesi, che<br />

furono annientati nelle successive fasi dello scontro. Anni dopo, memore dell’esperienza<br />

<strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> di Successione Spagnola, il maresciallo di Francia<br />

Puységur commentava a proposito dell’efficacia degli assalti alla baionetta; Le<br />

armi da fuoco sono il più distruttivo tipo di armamento. Per esserne convinti, basta<br />

andare in un ospedale e si vedrà quanti pochi uomini sono stati feriti dal freddo<br />

acciaio rispetto alle armi da fuoco. La mia argomentazione non è avanzata con leggerezza.<br />

E’ basata sulla conoscenza 198 .<br />

La fama e la fortuna di Folard, duramente smentite dai fatti, ebbero fama<br />

breve. Ad assicurargliela furono non le sue opere, troppo vaste e dispersive, ma<br />

la sintesi fatta estrarre da Federico II e le riflessioni del suo estimatore e corrispondente<br />

Maurizio di Sassonia. Queste ultime furono composte in tredici nottate<br />

di febbre nel dicembre del 1732, riviste nel 1740 e fatte circolare dal conte<br />

di Friesen solo dopo la morte dell’autore 199 . Maurizio rimase sempre in corrispondenza<br />

con il cavaliere di Folard, ed alcune lettere, in particolare quelle che<br />

raccontavano la presa di Praga del 26 novembre 1741, furono pubblicate nelle<br />

Mémoires pour servir a l’Histoire de Monsieur le Chevalier de Folard 200 . Ma dal<br />

fronte gli scriveva di non farsi troppe illusioni sulla fanteria moderna; anni di<br />

drill mettevano ufficiali e soldati in grado di sostenere la tiroitiere, ma pochissi-<br />

198 J.F. DE CHASTENET MARQUIS DE PUYSÈGUR 1748,Vol. I, p. 109.<br />

199 MAURIZIO DI SASSONIA 1757.<br />

200 Mémoires pour servir a l’Histoire de Monsieur le Chevalier de Folard, Ratisbona 1753, pp. 114-148.

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