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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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102<br />

Atti del Convegno maggio <br />

l’Europa se Napoleone III avesse perso la battaglia di Magenta o se Garibaldi fosse<br />

stato ucciso nel 1859 alla testa dei suoi Cacciatori <strong>della</strong> Alpi da una fatale palla<br />

austriaca che avrebbe spenta ogni possibilità di <strong>futura</strong> impresa dei Mille. E perché<br />

non fantasticare su un Risorgimento nazionale opera non di Vittorio Emanuele,<br />

Garibaldi e Cavour, ma invece di Pio IX? Che cosa sarebbe accaduto se papa<br />

Mastai avesse perseverato nella politica fatta balenare nel ‘48 quando aveva invocato<br />

la benedizione di Dio sull’Italia, pubblicato un statuto e inviato le sue truppe<br />

a combattere l’Austria sul Po? Una nuova diversa storia dove il sentimento nazionale<br />

degli italiani avrebbe corso di pari passo con quello religioso. Qualcuno fra i<br />

discendenti di Machiavelli, purché un’Italia fosse, l’avrebbe accettata anche così.<br />

La fantastoria scoppietta qua e là, oggi specialmente con riferimento alla<br />

seconda guerra mondiale. Per esempio questo libretto Fatherland (1992) dell’inglese<br />

Harris, mai tradotto da noi, ha avuto successo fuori d’Italia. Non si occupa<br />

di operazioni militari ma ipotizza vicende del 1964, venti anni dopo la supposta<br />

vittoria hitleriana, in un’Europa germanizzata e in una Berlino costruita<br />

secondo i modelli immaginati dall’architetto Speer nel 1937-38 186 . So di un<br />

altro libro tedesco intitolato Se lo sapesse il Führer che invece re-inventava proprio<br />

le operazioni militari, ma non sono riuscito a trovarlo. Chi me ne parlò<br />

disse che se avessi intitolato il mio libro, invece di Asse pigliatutto (Mondadori<br />

1973) 187 , Se lo sapesse il Duce avrei avuto anche miglior fortuna editoriale.<br />

Peccato non averci pensato in tempo. A quanto so Asse Pigliatutto è il primo libro<br />

di fantastoria nell’Italia del secondo dopoguerra. Due anni dopo nel 1975, usciva<br />

postumo Contro-passato prossimo di Guido Morselli (Milano Adelphi) che<br />

rovesciava invece la prima guerra mondiale. Per il fronte italiano, tutto si decideva<br />

con la trovata di un oscuro ufficialetto austriaco di nome Rommel.<br />

Informato dell’esistenza nelle Alpi fra Trentino e Valtellina di una grande galleria<br />

per usi civili quasi terminata, propone allo stato maggiore di Vienna di far<br />

saltare con la dinamite l’ultimo diaframma e di sboccare direttamente in<br />

Lombardia con una colonna autocarrata. Così avviene. L’esercito italiano “invitto”<br />

rimane affacciato sul Carso mentre truppe nemiche sempre più numerose<br />

occupano il resto del paese rotolando dall’orificio rupestre. Vittorio Emanuele<br />

III a denti stretti deve richiamare Giolitti per trattare la resa 188 .<br />

186 HARRIS 1992.<br />

187 Il titolo completo è Asse pigliatutto. Memorie 1937-1943 del nob. gen. Triora di Rondissone.<br />

188 Nella fantastoria italiana ricordiamo il raffinato BOATTI 1997 che estrapola la figura del generale<br />

piemontese Giuseppe Govone.

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