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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 9<br />

le angustie di Londra, ben maggiori erano quelle di Roma, dove al timore di una<br />

sconfitta navale si aggiungeva lo spettro di una grande operazione anfibia, con la<br />

quale il nemico francese avrebbe potuto sconvolgere la difesa nazionale. Quando<br />

Ferdinando Acton divenne ministro <strong>della</strong> Marina, nel dicembre 1879, trovò sul<br />

tavolo uno studio del colonnello Malvani che ipotizzava uno sbarco francese a<br />

Spezia con 12.000 uomini iniziali, 50.000 in una settimana. E nello stesso anno<br />

il fratello maggiore del ministro, V.A. Guglielmo, rilevò che l’isola d’Elba era<br />

“un’eccellente base d’operazione del tutto indicata per un nemico che volesse<br />

tentare uno sbarco sulle coste italiane del Tirreno” 15 .<br />

L’incubo – o la fissazione – dello sbarco era sempre presente, ed era un fantasma<br />

che attirava l’attenzione. In Inghilterra lo scalpore più grande veniva dalla<br />

parte tradizionalista dell’Ammiragliato e dai suoi fiancheggiatori nella stampa<br />

e nell’opinione pubblica, dominati da tempo dal terrore di non essere in grado<br />

di respingere un attacco marittimo francese. Nel 1882 l’ammiraglio Thomas<br />

Symonds pubblicò un opuscolo per denunciare con toni gridati l’inferiorità <strong>della</strong><br />

Royal Navy rispetto alla flotta francese: tanto gridati che Crispi se ne scandalizzò<br />

e scrisse che se l’ammiraglio fosse stato italiano, Acton lo avrebbe destituito<br />

16 . L’anno successivo l’Engineering pubblicò un capitolo di storia <strong>futura</strong> collocato<br />

nel 1886, intitolato “La battaglia di Porto Said”: vi si leggeva che la squadra<br />

francese del Mediterraneo distruggeva quella britannica, mentre analogamente la<br />

squadra di Cherbourg si rendeva padrona <strong>della</strong> Manica; alla fine era l’intervento<br />

tedesco a rendere meno catastrofica la sconfitta <strong>della</strong> Gran Bretagna. Nel 1884<br />

di nuovo Symonds, attraverso la Pall Mall Gazette, scosse l’opinione pubblica dichiarandosi<br />

certo che la guerra era vicina a scoppiare e che l’Inghilterra sarebbe<br />

stata annientata 17 .<br />

Anche in Francia la storia <strong>futura</strong> aveva degli amatori. Per lo più pessimisti, secondo<br />

l’uso corrente, come Boland, che nel 1884 pubblicò La guerre prochaine<br />

entre la France et l’Allemagne, convinto si fosse alla vigilia dell’aggressione tedesca:<br />

l’invasione sarebbe avvenuta tra la Sambre e la Mosa, l’Austria avrebbe sorvegliato<br />

la Russia e l’Italia, trascinata dal gallofobo Crispi, avrebbe condotto<br />

“una utile diversione penetrando in territorio francese dal Mezzogiorno”. Più<br />

14 GARIBALDI 1982.<br />

15 GABRIELE 2000.<br />

16 Crispi a Levi, 25 luglio 1882, DDI, Serie 2, vol. XV-XVI, doc. 196.<br />

17 GABRIELE 2003, p. 100.

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