Istruzioni per il Corretto Uso e Manutenzione dei ... - Bianchi Cuscinetti
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Fig. 7: Montaggio forzato dell’anello<br />
esterno<br />
Fig. 8: Montaggio forzato dell’anello<br />
esterno<br />
Fig. 9: Montaggio forzato dell’anello<br />
interno<br />
Fig. 10: Montaggio con precarico<br />
mediante viti sul co<strong>per</strong>chio<br />
Fig. 11: Montaggio con precarico a<br />
molla<br />
Fig. 12: Montaggio con precarico<br />
mediante distanziale (lato libero)<br />
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Se si ut<strong>il</strong>izzano cuscinetti non separab<strong>il</strong>i come supporto libero, l’anello esterno e l’alloggiamento<br />
devono avere un accoppiamento libero <strong>per</strong> consentire l’espansione dell’albero<br />
e <strong>dei</strong> cuscinetti durante <strong>il</strong> funzionamento. È possib<strong>il</strong>e posizionarli lontano dalla su<strong>per</strong>ficie<br />
accoppiata tra l’anello interno e l’albero.<br />
Se la distanza tra i cuscinetti risulti ridotta e l’effetto dell’allungamento o della contrazione<br />
dell’albero trascurab<strong>il</strong>e, si preferisce adottare una coppia di cuscinetti a sfere a contatto<br />
obliquo oppure di cuscinetti a rulli conici, in grado di sostenere un carico assiale in una<br />
sola direzione, montandoli con disposizione "faccia a faccia” o “dorso a dorso”. Il gioco<br />
assiale (movimento in direzione assiale) deve essere regolato attraverso l'ut<strong>il</strong>izzo di una<br />
ghiera o di uno spessore.<br />
Durante <strong>il</strong> montaggio di un anello esterno in accoppiamento forzato, ut<strong>il</strong>izzare una bussola<br />
realizzata in acciaio dolce, come indicato in Figura 7. Se gli anelli esterno ed interno<br />
sono accoppiati forzatamente e se l’anello interno è già stato calettato sull’albero o l’anello<br />
esterno è già stato montato nell’alloggiamento, ut<strong>il</strong>izzare gli strumenti come mostrato in<br />
Figura 8 e 9 <strong>per</strong> evitare eventuali impatti sull’anello del cuscinetto attraverso i corpi volventi.<br />
Inoltre, assicurarsi di adottare <strong>il</strong> metodo adeguato <strong>per</strong> evitare di applicare carichi<br />
d’urto sul cuscinetto durante <strong>il</strong> montaggio di un giunto, ad esempio, dopo aver calettato<br />
<strong>il</strong> cuscinetto sull’albero con <strong>il</strong> suo alloggiamento.<br />
2.3 Montaggio con applicazione di precarico<br />
2.3.1 Precarico <strong>dei</strong> cuscinetti radiali<br />
Durante <strong>il</strong> montaggio di cuscinetti a sfere a contatto obliquo o cuscinetti a rulli conici<br />
si applica un precarico, la cui entità dipende dalle specifiche condizioni di esercizio. Il<br />
precarico si ut<strong>il</strong>izza <strong>per</strong> regolarne <strong>il</strong> montaggio ed <strong>il</strong> carico interno che ne deriva viene<br />
applicato (in anticipo rispetto al funzionamento) sulle sfere o sui rulli mentre all’esterno<br />
(o nelle condizioni dove gli elementi volventi mantengono la propria posizione durante<br />
<strong>il</strong> montaggio) non viene applicato alcun carico. Lo scopo del precarico è di ridurre al<br />
minimo la flessione dell’albero in direzione radiale e/o assiale in fase o<strong>per</strong>ativa entro i<br />
valori minimi, aumentandone quindi la rigidezza.<br />
Applicare un precarico è un metodo efficace <strong>per</strong> limitare i fenomeni di flessione. Tuttavia,<br />
in nessuna circostanza è consentito applicare un precarico di entità su<strong>per</strong>iore al<br />
necessario. Per ovviare ad eventuali anomalie è opportuno osservare con cura <strong>il</strong> valore<br />
del precarico e <strong>il</strong> metodo di applicazione, prendendo in esame le condizioni di esercizio<br />
e la finalità del precarico stesso.<br />
In Figura 10 gli anelli esterni di due cuscinetti radiali rigidi a sfere vengono montati dopo<br />
l’applicazione di un precarico eseguito attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di viti sul co<strong>per</strong>chio. Nonostante<br />
questo metodo risulti semplice, senza un o<strong>per</strong>atore qualificato e senza la giusta<br />
attenzione non è possib<strong>il</strong>e ottenere risultati soddisfacenti. Inoltre, è diffic<strong>il</strong>e misurare con<br />
precisione <strong>il</strong> valore di precarico ut<strong>il</strong>izzando tale metodo. Perciò, la coppia resistente<br />
all’avviamento e <strong>il</strong> valore del precarico di un cuscinetto devono già essere noti.<br />
Minore è <strong>il</strong> carico che un cuscinetto dovrà sostenere in fase o<strong>per</strong>ativa, minore sarà <strong>il</strong><br />
precarico necessario <strong>per</strong> <strong>il</strong> montaggio. Esiste un altro metodo <strong>per</strong> applicare <strong>il</strong> precarico<br />
ad un cuscinetto: ut<strong>il</strong>izzare una molla come <strong>il</strong>lustrato in Figura 11. Con questo<br />
metodo, le dimensioni e la compressione della molla possono essere determinate dal<br />
valore di precarico. Diverse molle di dimensioni adeguate sono posizionate sulla circonferenza.<br />
In molti casi, <strong>il</strong> precarico a molla viene ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> diminuire i fenomeni<br />
di flessione radiale.