Sistemi riproduttivi / Maschiosterità e Incompatibilità
Sistemi riproduttivi / Maschiosterità e Incompatibilità Sistemi riproduttivi / Maschiosterità e Incompatibilità
SISTEMI RIPRODUTTIVI DELLE PIANTE •In base ai sistemi riproduttivi il miglioratore vegetale divide le specie di interesse agrario in due gruppi principali: • Specie a propagazione asessuale o vegetativa o agamica • Specie a propagazione sessuale o per seme o gamica •SPECIE A PROPAGAZIONE ASESSUALE •MEZZI = TUBERI, RIZOMI, STOLONI, BULBI etc… •PIANTE = patata, aglio, agrumi, melo, vite etc….
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SISTEMI RIPRODUTTIVI DELLE PIANTE<br />
•In base ai sistemi <strong>riproduttivi</strong> il miglioratore vegetale divide le<br />
specie di interesse agrario in due gruppi principali:<br />
• Specie a propagazione asessuale o vegetativa o agamica<br />
• Specie a propagazione sessuale o per seme o gamica<br />
•SPECIE A PROPAGAZIONE ASESSUALE<br />
•MEZZI = TUBERI, RIZOMI, STOLONI, BULBI etc…<br />
•PIANTE = patata, aglio, agrumi, melo, vite etc….
Propagazione vegetativa<br />
(riproduzione asessuata x parti vegetative<br />
MITOSI<br />
PROPAGAZIONE ASESSUALE E VEGETATIVA<br />
MEZZI E TECNICHE DELL’UOMO = INNESTO, MARGOTTA, TALEA<br />
Sono strumenti di diffusione delle varietà ma non di propagazione<br />
della Specie in ambiente naturale<br />
MICROPROPAGAZIONE = coltura in vitro di germogli che originano<br />
una pianta adulta da propagare rapidamente<br />
COLTURA DI APICI MERISTEMATICI = coltura in vitro per<br />
organogenesi indiretta (callo) di apici meristematici di 0,3 mm per<br />
risanare piante infette da virus
SISTEMI RIPRODUTTIVI<br />
NELLE ANGIOSPERME<br />
APOMISSIA: ANFIMISSIA<br />
riproduzione riproduzione<br />
ASESSUATA per seme SESSUATA per seme<br />
EMBRIONIA APOMISSIA AUTOGAMIA ALLOGAMIA<br />
AVVENTIZIA GAMETOFITICA<br />
L’embrione si forma L’embrione si forma Autofecondazione<br />
da una cellula da una cellula del sacco<br />
somatica embrionale non ridotto Fecondazione<br />
PARTENOGENESI incrociata
SPECIE CHE SI PROPAGANO PER SEME<br />
SEME = mezzo di propagazione più diffuso nelle piante superiori.<br />
Risulta dalla fecondazione dell’ovulo ed è racchiuso nel frutto che è<br />
l’evoluzione dell’ovario.<br />
FRUTTI SENZA FECONDAZIONE = PARTENOCARPICI E APIRENI<br />
IMPOLLINAZIONE = granulo pollinico cade sullo stigma<br />
AUTOIMPOLLINAZIONE (autofecondazione, autogamia)<br />
ALLOIMPOLLINAZIONE (fecondazione incrociata o allogamia)<br />
SPECIE PREVALENTEMENTE AUTOGAME (frumento, vite)<br />
PREVALENTEMENTE ALLOGAME (mais, girasole)
SPECIE MONOICHE<br />
SPECIE DIOICHE (5%)<br />
FIORI MONOCLINI<br />
(ERMAFRODITI)<br />
FIORI DICLINI<br />
PIANTE<br />
MASCHILI<br />
PIANTE<br />
FEMMINILI<br />
IN Drosophila Maschio XY Femmina XX<br />
Il cromosoma X reca i geni che determinano il sesso<br />
Ma il sesso è determinato dal rapporto<br />
AUTOSOMI/CROMOSOMI X
STRUTTURE FIORALI DI SPECIE AUTOGAME (prevalentemente)<br />
AUTOGAMIA = riproduzione ottenuta per fusione di 2 gameti di sesso<br />
diverso prodotti dallo stesso individuo<br />
AUTOGAMIA = è possibile solo con fiori ermafroditi<br />
GEITONOGAMIA = fecondazione tra fiori diversi ma della stessa pianta<br />
OSTACOLI ALL’AUTOFECONDAZIONE:<br />
DICOGAMIA<br />
MASCHIOSTERILITA’<br />
AUTOINCOMPATIBILITA’<br />
MECCANISMI A FAVORE DELL’AUTOFECONDAZIONE<br />
CLEISTOGAMIA<br />
In caso di CLEISTOGAMIA per effettuare l’incrocio è necessario<br />
EMASCULARE:<br />
MANUALE<br />
CHIMICA (ormoni)<br />
FISICA (basse temperature)
STRUTTURE FIORALI DI SPECIE ALLOGAME<br />
(prevalentemente)<br />
ALLOGAMIA = riproduzione ottenuta per fusione di 2 gameti di sesso<br />
diverso prodotti da individui diversi<br />
ALLOGAMIA = è favorita dal DIOICISMO<br />
OSTACOLI ALL’ALLOFECONDAZIONE<br />
CLEISTOGAMIA<br />
MECCANISMI A FAVORE DELL’ALLOFECONDAZIONE<br />
DIOICISMO<br />
MONOICISMO : fiori diclini (mais, betulla, castagno, faggio, acero)<br />
PROTRANDRIA o PROTOGINIA<br />
ETEROMORFISMO (distilia nella primula)<br />
DICOGAMIA (girasole)<br />
MASCHIOSTERILITA’<br />
AUTOINCOMPATIBILITA
5<br />
4<br />
DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL<br />
SESSO NELLE PIANTE<br />
CARIOTIPO MASCHILE CARIOTIPO FEMMINILE<br />
Melandrium 2A + XY 2A + XX<br />
Rumex 2A + XY1Y2 2A + XX<br />
Fragaria 2A + XX 2A + XY<br />
X Y<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
CROMOSOMI IN Melandrium<br />
Reca geni soppressori del sesso femminile<br />
Reca geni che controllano le prime fasi dello sviluppo delle<br />
antere<br />
Reca geni che controllano gli ultimi stadi di sviluppo<br />
delle antere<br />
L’omologia di questo frammento è fondamentale alla<br />
meiosi<br />
5 Reca geni per la determinazione del sesso femminile
su F su F<br />
m<br />
m<br />
su F SU F<br />
m<br />
X X X Y<br />
Femmina Maschio<br />
M<br />
SU F : allo stato dominante inibisce<br />
lo sviluppo degli organi di<br />
riproduzione femminile<br />
M : gene mascolinizzante<br />
In Melandrium il cromosoma Y determina il sesso attraverso una completa<br />
associazione fra geni che sopprimono lo sviluppo degli organi femminili e geni<br />
che controllano lo sviluppo delle antere.<br />
Populus Cannabis sativa<br />
Salix Spinacia oleracea<br />
Silene Vitis > ermafrodite
Tipo Rumex acetosa<br />
2n = 15 (12 A + XY 1Y 2) 2n = 14 (12 A + XX)<br />
Tuttavia, i cromosomi Y 1Y 2 non hanno geni determinanti il<br />
sesso che risiede negli autosomi<br />
Il sesso è perciò determinato: CROMOSOMI X/ AUTOSOMI<br />
Caratteristico anche del LUPPOLO.<br />
Fragaria: DIGAMETIA<br />
SPECIE SUB-DIOICHE: quando piante monoiche si presentano in natura in aggiunta<br />
a piante e (Mercurialis)
Una pianta maschile con rari fiori femminili e/o ermafroditi: SUB-ANDROICA<br />
Una pianta femminile con rari fiori maschili e/o ermafroditi: SUB-GINOICA<br />
In questi casi il sesso è fortemente influenzato dall’ambiente (ASPARAGO)<br />
EREDITA’ LEGATA AL SESSO<br />
Il carattere angustifolia in Melandrium album XY XX<br />
P 1<br />
F 1<br />
X A X A X a Y<br />
X A X a X A Y<br />
F 2 1 X A X A + 1 X A X a + 1 X A Y + 1 X a Y<br />
Carattere variegated in M. album (GENE LIMITATO AL SESSO)<br />
X<br />
X<br />
EREDITA’ CRISS-CROSS<br />
DIAGINICA<br />
Solo in individui femminili in quanto sul cromosoma Y è presente un gene<br />
inibitore del carattere variegated
LA STRUTTURA GENETICA<br />
DELLE<br />
POPOLAZIONI DI<br />
SPECIE PREVELENTEMENTE<br />
AUTOGAME
AUTOGAMIA: fecondazione per impollinazione dell’ovario di un fiore da parte<br />
del polline dello stesso fiore<br />
E’ probabile che per molte specie coltivate l’autogamia sia il risultato di una<br />
selezione “naturale” favorita dalle pratiche di coltivazione (es: Pisum sativum)<br />
MODELLO TEORICO:<br />
Tutti gli individui si autofecondano e non c’è pressione selettiva<br />
RISULTATO:<br />
La quota di eterozigosi si dimezza ad ogni generazione,<br />
mentre la frazione di OMOZIGOSI aumenta così:<br />
X = (2m – 1/2m)n<br />
X = % di omozigoti a tutti i loci<br />
m = n° generazioni segreganti<br />
n = n° coppie alleliche<br />
inizialmente eterozigoti
EFFETTO DELL’ININCROCIO:<br />
OMOZIGOSI<br />
% dei Genotipi<br />
GENERAZIONE AA Aa aa<br />
F I<br />
1 0 0 100 0<br />
2 1 25 50 25<br />
3 2 37,5 25 37,5<br />
4 3 43,75 12,5 43,75<br />
5 4 46,88 6,25 46,88<br />
. .<br />
12 11 49,97 0.05 49,97<br />
% ET = 1/2 n-1 x 100<br />
n = numero della<br />
generazione F
L’autofecondazione porta rapidamente gli individui di una<br />
popolazione autogama all’OMOZIGOSI completa.<br />
Una pianta tratta da una popolazione autogama evitando<br />
l’incrocio dovrebbe dare origine ad una LINEA PURA.<br />
Per ottenere una linea Pura SSD<br />
La LINEA PURA è stata definita per la prima volta da<br />
JOHANNSEN come:<br />
UN INSIEME DI INDIVIDUI DERIVATI PER<br />
AUTOFECONDAZIONE DA UN CAPOSTIPITE<br />
OMOZIGOTE
SE SI CONSIDERANO MOLTE COPPIE<br />
ALLELICHE IN CONDIZIONI DI ETEROZIGOSI<br />
% ETEROZIGOSI<br />
100%<br />
75%<br />
50%<br />
25%<br />
1 5 10 15<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 n<br />
GENERAZIONE
EQUILIBRIO OMOZIGOTICO (selezione naturale)<br />
Eliminazione di situazioni<br />
genetiche sfavorevoli allo stato<br />
omozigotico<br />
Affermazione di geni recessivi<br />
favorevoli allo stato omozigotico<br />
In popolazioni naturali l’omozigosi è mitigata: fenomeni di ALLOGAMIA<br />
MUTAZIONI SPONTANEE<br />
L’autogamia viene ad avere un positivo valore selettivo specialmente in alcune<br />
particolari condizioni ecologiche:<br />
- colonizzazione di nuovi habitat<br />
- adattamento per l’ambiente estremamente<br />
caratterizzato dell’agricoltura
LA STRUTTURA GENETICA<br />
DELLE POPOLAZIONI DI<br />
SPECIE PREVALENTEMENTE<br />
ALLOGAME
SPECIE ALLOGAME<br />
1) Specie annue e poli-annue, strutture fiorali adattate<br />
all’incrocio, individui altamente eterozigoti, condizioni di<br />
panmissia;<br />
2) La variabilità genetica è concentrata tra tutti gli individui;<br />
3) Gli alleli recessivi deleteri sono mascherati dalla forte<br />
eterozigosi;<br />
4) Capacità di adattamento notevole ad ambienti diversi;<br />
5) Piante spesso non tolleranti l’inbreeding (autofecondazione);<br />
6) Degenerazione da inincrocio (riduzione del vigore)<br />
7) Costituzione di linee “pure”, “inbred”<br />
8) Manifestazione dell’eterosi (vigore ibrido)
LINEA PURA<br />
ELEVATA OMOZIGOSI<br />
PROGENIE COSTANTI<br />
Nel 1908 in mais Shull intraprese esperimenti per fissare attraverso<br />
l’autofecondazione alcuni caratteri per chiarirne l’eredità<br />
1) Depressione da inincrocio<br />
Cosa osservò?<br />
2) Vigore nell’ ibrido ottenuto dall’incrocio fra due linee pure (ETEROSI)<br />
1917-1918 Costituzione del primo mais ibrido di valore agronomico<br />
(Double cross) (A x B) x (C x D) IBRIDO DOPPIO o a QUATTRO VIE<br />
Inizia quella che sarà la prima “Rivoluzione Verde”<br />
Mais, erba medica, orzo, spinacio, cipolla, carota, melone,<br />
pomodoro, cavolo, girasole, peperone etc.<br />
In alcuni casi si vanno affermando anche in specie autogame
Teorie genetiche della degenerazione da inincrocio e dell’eterosi<br />
DOMINANZA<br />
SUPERDOMINANZA<br />
Teoria della DOMINANZA: secondo tale teoria la degenerazione è la conseguenza<br />
di omozigosi di geni recessivi ad azione deleteria<br />
ETEROSI: mascheramento attraverso l’incrocio di linee pure depresse da geni<br />
recessivi in condizione di omozigosi<br />
Il GRADO DI ETEROSI manifestato dall’ibrido sarà in funzione dei diversi genotipi<br />
introdotti con l’incrocio, nuove combinazioni non presenti nella popolazione<br />
originaria<br />
Ne consegue che non tutti gli incroci forniscono lo stesso grado di vigore ibrido
Modello dei fattori genetici dominanti associati in blocchi<br />
cromosomici secondo D. F. JONES (1917) Teoria della dominanza<br />
Linea inbred 1 Linea inbred 2<br />
Cromosoma Cromosoma<br />
I II III I II III<br />
A A m m W W a a M M w w<br />
b b N N x x B B n n X X<br />
C C o o Y Y c c O O y y<br />
d d P P z z D D p p Z Z<br />
Ibrido F 1<br />
Cromosoma<br />
I II III<br />
A a m M W w<br />
b B N n x X<br />
C c o O Y y<br />
d D P p z Z
TEORIA SUPERDOMINANZA<br />
Chiama in gioco l’allelismo multiplo a 1 a 2 a 3…..<br />
A 1 A 2 A 3…..<br />
L’eterosi risulterebbe dall’interazione di alleli complementari allo stesso locus;<br />
tale interazione (A1,a2) si traduce in un effetto di dominanza superiore<br />
all’effetto additivo dei singoli alleli<br />
Per altri autori l’eterozigosi determina il vigore ibrido come conseguenza di una<br />
maggiore variabilità biochimica nel caso in cui il carattere sia controllato da<br />
Interazioni alleliche quali la CODOMINANZA (espressione di entrambi gli alleli<br />
allo stesso locus<br />
In realtà il fenomeno dell’eterosi non è ancora stato chiarito probabilmente entrano in gioco<br />
interazioni geniche epistatiche ed interazioni fra geni nucleari, mitocondriali e cloroplastici
IBRIDAZIONE INTRASPECIFICA E INTERSPECIFICA<br />
L’IBRIDAZIONE INTERSPECIFICA: fondamentale soprattutto nell’evoluzione<br />
- Variabilità estrema<br />
- Tipo di segregazione: per gruppi di caratteri<br />
- Sterilità: ecospecie, cenospecie<br />
La frequente sterilità che caratterizza l’ibrido interspecifico favorisce il reincrocio<br />
dell’ibrido con uno dei parentali. Tale reincrocio se ripetuto per molti anni conduce<br />
all’incorporazione di una quantità di patrimonio genetico relativamente bassa in una delle<br />
due specie: INTROGRESSIONE o IBRIDAZIONE INTROGRESSIVA<br />
La condizione è che due specie siano: - simpatriche<br />
- sufficientemente affini<br />
- l’habitat offra le condizioni per l’affermarsi di tipi<br />
introgressivi<br />
Fenomeni di ibridazione introgressiva sono stati alla base dell’evoluzione di molte<br />
specie<br />
Ibridazione interspecifica STERILITA’ POLIPLOIDIA
EREDITA’ CROMOSOMICA<br />
O Vengono rispettate le leggi della<br />
segregazione<br />
O La discendenza presenta rapporti regolari e<br />
prevedibili<br />
O Il contributo dei genitori alla progenie è uguale<br />
O La progenie non cambia invertendo i caratteri<br />
dei genitori AA x aa = Aa AA x aa = Aa<br />
♂ ♀ ♀ ♂
EREDITA’ EXTRA-CROMOSOMICA<br />
(o citoplasmatica)
Esempio: orientamento conchiglia Limnaea peregra<br />
D destrorsa d sinistrorsa
EFFETTO MATERNO<br />
Prodotti materni passano nell’embrione e ne<br />
condizionano il fenotipo<br />
Esempio: colore occhio larva Ephestia<br />
A presenza pigmento e a assenza pigmento<br />
Aa x aa ½ Aa (pigmentati)<br />
♀ ♂ ½ aa (pigmentati) effetto transitorio
EREDITA’ PLASTIDIALE<br />
Variegatura foglie in Mirabilis jalapa<br />
-Dipende sempre dal genotipo della ramificazione<br />
che produce i fiori femminili<br />
-Il polline non influenza il carattere
MASCHIOSTERILITA’<br />
• Piante con fiori ermafroditi o diclini che non producono gameti maschili<br />
• Necessità di impollinazione incrociata<br />
• Utili per la produzione di individui ibridi<br />
Compaiono spesso in popolazioni naturali come mutazioni a carico del processo<br />
meiotico e nelle progenie di ibridi interspecifici<br />
1) GENETICA<br />
2) CITOPLASMATICA<br />
3) GENETICA/CITOPLASMATICA
1. MASCHIOSTERILITA’ GENETICA<br />
• Dovuta all’azione di un singolo gene nucleare<br />
• L’allele per la maschiosterilità è recessivo<br />
• Presente in pomodoro, melone, fagiolo, orzo,<br />
mais ecc.<br />
• Si conserva mediante incroci con<br />
maschiofertili eterozigoti
msms<br />
♀ maschiosterile<br />
msms<br />
♀ maschiosterile<br />
X<br />
X<br />
MsMs<br />
♂ maschiofertile<br />
omozigote<br />
Msms<br />
♂ maschiofertile<br />
eterozigote<br />
Msms<br />
100% maschiofertili<br />
eterozigoti<br />
msms<br />
50% maschiosterili<br />
Msms<br />
50% maschiofertili<br />
eterozigoti
2. MASCHIOSTERILITA’ CITOPLASMATICA<br />
Legata a mutazioni nel genoma mitocondriale<br />
Producono individui ibridi sterili<br />
(Trasmissione materna)<br />
X<br />
S F<br />
S<br />
♀ maschiosterile<br />
♂ maschiofertile<br />
100%<br />
maschiosterili
3. MASCHIOSTERILITA’GENETICO-CITOPLASMATICA<br />
- Deriva dall’interazione di fattori citoplasmatici e nucleari. A livello morfologico si<br />
esprime durante la gametogenesi, al termine della divisione meiotica. Generalmente sono<br />
alterazioni nelle cellule del tappeto che determinano un mancato nutrimento delle<br />
microspore<br />
- Presenza di geni RISTORATORI della fertilità dominanti<br />
- Osservata in cipolla, mais, sorgo, frumento, barbabietola, girasole ecc.<br />
rr<br />
♀ maschiosterile<br />
X<br />
rr<br />
S F<br />
S<br />
rr<br />
♀ maschiosterile<br />
X<br />
♂ maschiofertile<br />
RR<br />
S F (S)<br />
S<br />
♂ maschiofertile<br />
rr<br />
100%maschiosterili<br />
Rr<br />
100%maschiofertili
Il citoplasma della pianta maschile non ha nessuna influenza sul genotipo<br />
della progenie<br />
rr<br />
X<br />
Rr<br />
S F (S)<br />
♀ maschiosterile<br />
♂ maschiofertile<br />
Rr<br />
S<br />
50 %maschiofertili<br />
rr<br />
S<br />
50 %maschiosterili<br />
La maschiosterilità genetica/citoplasmatica fu scoperta in lino nel 1921<br />
(Bateson e Gardner). Prima applicazione pratica in cipolla (1944)
AUTOINCOMPATIBILITA’<br />
Meccanismo che impedisce al polline di una pianta o di una pianta “affine” di<br />
accrescere il tubetto pollinico lungo lo stili ed effettuare la fecondazione. In<br />
pratica si determina incompatibilità tra polline e pistillo.<br />
Almeno 300 specie di piante superiore : Brassicaceae, Asteraceae,<br />
Solanaceae, Rosaceae (molti fruttiferi), Graminaceae<br />
<strong>Sistemi</strong> di autoincompatibilità<br />
Autoincompatibilità eteromorfica (eterostilia)<br />
Autoincompatibilità omomorfica o isomorfica<br />
Autoincompatibilita sporofitica<br />
Autoincompatibilita gametofitica
Autoincompatibilità eteromorfica: eterostilia<br />
La mancata fecondazione è attribuibile alle particolarità morfologiche<br />
che caratterizzano i fenotipi. E’ quasi sempre di tipo Sporofitico (dipende<br />
dal genotipo dello sporofito).<br />
Pin: fiori a spillo (ss)<br />
Thrum: fiori a spazzola (Ss)<br />
Nei fiori Thrum vengono prodotti<br />
Pollini S ed s ma il loro fenotipo equivale<br />
ad S<br />
Primula<br />
Unioni Possibili:<br />
Polline Pin x Thrum (ss x Ss)<br />
Polline Thrum x Pin (Ss x ss)<br />
(ss) (Ss)<br />
Unioni non possibili:<br />
Pin x Pin (ss x ss)<br />
Thrum x Thrum (Ss x Ss)<br />
Lythrum
DISTILIA
Autoincompatibilità eteromorfica:<br />
interazione morfologica polline-stigma
Interazione biochimica polline-stigma<br />
Autoincompatibilità sporofitica (SSI)<br />
L’incompatibilità è determinata da prodotti di origine sporofitica<br />
stratificati sulla superficie del polline, si manifesta al momento del<br />
contatto tra polline e stigma e può inibire l’idratazione o la<br />
germinazione del polline.<br />
Il riconoscimento del granulo pollinico dipende dal genoma<br />
diploide della pianta da cui il polline proviene (sporofito). Più<br />
semplicemente il polline presenta il fenotipo della pianta madre.<br />
Autoincompatibilità gametofitica (GSI)<br />
L’incompatibilità è determinata da prodotti di origine gametofitica,<br />
si manifesta a vari stadi di accrescimento del tubetto pollinico<br />
nello stigma-stilo.<br />
Il riconoscimento del granulo pollinico è determinato dal genoma<br />
aploide del granulo stesso (il gametofito)
ASTERIDS<br />
ROSIDS<br />
Apocynaceae<br />
Rubiaceae<br />
Convolvulaceae<br />
Solanaceae<br />
Scrophularaceae<br />
Bignoniaceae<br />
Oleaceae<br />
Campanulaceae<br />
Asteraceae<br />
Ericaceae<br />
Sasifragaceae<br />
Geraniaceae<br />
Malvaceae<br />
Brassicaceae<br />
Fabaceae<br />
Rosaceae<br />
Begoniaceae<br />
Betulaceae<br />
Fagaceae<br />
Papaveraceae<br />
GAMETOPHYTIC<br />
SPOROPHYTIC<br />
MIXED
Il polline presenta il fenotipo della pianta MADRE è come se possedesse due alleli<br />
al locus S. Per questo è stato ipotizzato che la componente pollinica del locus S fosse<br />
presente sulla superficie del granulo pollinico derivata dai tessuti diploidi<br />
I prodotti del locus S sono sintetizzati prima del completamento della meiosi
Riguardo al sito di azione del sistema di incompatibilità i geni che<br />
controllano la reazione di incompatibilita possono esprimersi al livello di :<br />
- STIGMA: inibizione stigmatica (caratteristica della SSI)<br />
- STILO: inibizione stilare (caratteristica della GSI)<br />
- OVARIO: inibizione ovarica (caratteristica della GSI)<br />
INCOMPATIBILITA’ GAMETOFITICA MONOFATTORIALE<br />
- omomorfico<br />
- eteromorfico<br />
Scoperta da Mangelsdorf (1925) in Nicotiana sanderae<br />
Diffusa anche in melo, pero, ciliegio, mandorlo susino, trifoglio<br />
Si tratta di una serie allelica S1, S2, S3….Sn che non manifestano tra<br />
loro relazioni di DOMINANZA/RECESSIVITA’ (CODOMINANZA)<br />
Quello che si determina è che maggiore è il polimorfismo allelico al<br />
locus S si hanno minori probabilità di avere reazioni di<br />
incompatibilità
Autoincompatibilità gametofitica<br />
Dal punto di vista genetico l’autoincompatibilità gametofitica è<br />
basata su un singolo locus, denominato locus S (sterility), con<br />
alleli multipli. I prodotti del locus S sono sintetizzati dopo il<br />
completamento della meiosi.<br />
L’allungamento del tubetto pollinico è bloccato a differenti altezze<br />
dello stilo quando il polline e lo stilo hanno gli stessi alleli S<br />
Il prodotto del locus S espresso nello stilo può essere, in alcuni sistemi<br />
una RNasi (S (Stylar) RNasi) che degrada l’RNA del granulo
Situazioni riscontrabili nei sistemi gametofitici monofattoriali con serie<br />
poliallelica<br />
GENOTIPO DEI GENITORI TIPI DI GAMETI COMPOSIZIONE<br />
DELLA PROGENIE<br />
S 1S 2<br />
S 1S 2<br />
S 1S 2<br />
S 1S 3<br />
S 2S 3<br />
S 1S 2<br />
S 1S 2 S 1 S 2 S 1 S 2 - - Pienamente incomp.<br />
S 1S 3 S 1 S 2 S 1 S 3 S 1S 3 S 2S 3<br />
S 2S 3 S 1 S 2 S 2 S 3 S 1S 3 S 2S 3<br />
S 1S 2 S 1 S 3 S 1 S 2 S 1S 2 S 2S 3<br />
S 1S 2 S 2 S 3 S 1 S 2 S 1S 2 S 1S 3<br />
S 3S 4 S 1 S 2 S 3 S 4 S 1S 3 S 2S 3<br />
Pienamente compatibilecompatibile<br />
S 1S 4 S 2S 4<br />
SISTEMI GAMETOFITICI A CONTROLLO BIFATTORIALE<br />
Si ritrovano per esempio nelle Graminaceae<br />
Parzialmente<br />
compatibili<br />
(S) e (Z) S 1S 2Z 1Z 2 x S 1S 2Z 1Z 2 PIENA INCOMPATIBILITA’
the S-locus<br />
Nelle dicotiledoni l’incompatibilità<br />
mappa al singolo locus genetico S<br />
(Le Graminaceae hanno due loci non<br />
associati)<br />
La dissezione molecolare del locus S<br />
in alcune specie ha mostrato che:<br />
Il locus S cconsiste di più geni<br />
strettamente associati<br />
codificanti per determinanti<br />
genetici della compatibilità<br />
maschili e femminili<br />
Meccanismi divergenti<br />
sembrano essere codificati da<br />
questo locus specie-specifico.
Brassicaceae: SSI,<br />
♂-determinanti sono ligandi<br />
del polline; ♀-determinante è<br />
un recettore chinasico<br />
www.ogrod.uj.edu.pl<br />
Solanaceae: GSI;<br />
♀-determinante è<br />
una ribonucleasi<br />
♂-determinante è<br />
una proteina F-box<br />
Papaveraceae: GSI;<br />
♀-determinante induce<br />
un segnale a cascata<br />
calcio-dipendente;<br />
♂-determinante non è<br />
stato identificato
ACCENNI SULLE CONOSCENZE MOLECOLARI DELLE REAZIONI DI<br />
INCOMPATIBILITA’<br />
Sistema Gametofitico: Solanaceae (Nicotiana), Papaver Rhoeas<br />
Sistema Sporofitico: Brassicaceae<br />
Solanaceae: il locus S del pistillo codifica per una ribonuclesi (S-RNAsi)<br />
che inibisce la fecondazione degradando i trascritti prodotti<br />
dal polline in germinazione<br />
Papaver rhoeas: il gene S stigmatico è una proteina che attiva un meccanismo<br />
di inibizione della germinazione del polline<br />
Brassica<br />
Proteine stigmatiche<br />
Componente pollinica<br />
GLICOPROTEINA SECRETA “S LOCUS<br />
GLYCOPROTEIN” (SLG)<br />
RECETTORE CHINASICO TRANSMEMBRANA “S<br />
LOCUS RECEPTOR KINASE (SRK)<br />
POLLEN COAT PROTEINS (PCP)<br />
PROTEINA RICCA IN CISTEINA (SCR)<br />
“S-LOCUS CYSTEIN RICH PROTEIN”
•SLG (S-locus glicoproteina): identificato immunologicamente come una<br />
antigene S-aplotipo-specifico; SLG non è sufficente per la risposta di<br />
autoincompatibilità, ma aumenta l’attività di SRK<br />
•SRK (S-locus recettore chinasico): identificato sequenziando il locus S;<br />
mostra una notevole similarità di sequenza con SLG.<br />
•SP11/SCR (S-locus proteina 11/S-locus ricco in cisteine): identificato<br />
attraverso il clonaggio e sequenziamento della regione del locus S; induce la<br />
reazione di incompatibiltà sulle cellule delle papille stigmatiche (se SP11/SCR<br />
ha lo stesso aplotipo induce autofosforilazione di SRK nella membrana<br />
plasmatica dello stigma).<br />
•ARC1 (Armadillo repeat-containing 1): analisi proteomiche hanno evidenziato<br />
un suo legame con la componente SRK, è stato proposto come promotore<br />
della degradazione delle proteine stigmatiche che promuoverebero la<br />
germinazione e crescita del tubetto pollinico.<br />
MLPK (M-locus protein chinasi): mediatore positivo dell’autoincompabilita, la<br />
sua perdita di funzione conduce alla AUTOCOMPATIBILITA’
DOMINIO SLG<br />
SIMILE<br />
LOCUS S 20-400 kb<br />
SRK SCR SLG<br />
DOMINIO<br />
TRANSMEMBRANA<br />
DOMINIO<br />
CHINASICO<br />
La proteina SCR interagisce<br />
con quella stigmatica SRK<br />
innescando la fosforilazione<br />
del dominio chinasico<br />
FOSFORILAZIONE DI UNA<br />
UBIQUITINA: ARC1<br />
REGOLARE L’ATTIVITA’ DI<br />
ACQUAPORINE<br />
PCP<br />
P<br />
acquaporina<br />
Granuli pollinici<br />
P<br />
SLG<br />
ARC1<br />
UBIQUITINA<br />
Papilla<br />
Stigmatica<br />
SRK<br />
SCR<br />
IDRATAZIONE DEL GRANULO<br />
POLLINICO<br />
SCR
Solanaceae: GSI;<br />
♀-determinante è<br />
una ribonucleasi,<br />
♂-determinante è<br />
una proteina F-box<br />
“TIPO- Solanaceae”<br />
Scrophulariaceae Rosaceae<br />
La ribonucleasi degrada in modo selettivo rRNA del<br />
polline che manifesta lo stesso S-aplotipo dello<br />
stigma
♂-determinante: receptore o inibitore?<br />
Modello recettore: se o no il<br />
tubetto pollinico è degradato<br />
dipende da un “uptake”<br />
selettivo di S-RNasi da parte del<br />
tubetto pollinico<br />
Golz et al .1999<br />
Modello inibitore: tutte le S-<br />
RNasi are importate nel tubetto<br />
pollinico, ma solo quelle con<br />
diverso aplotipo sono<br />
inibite/degradate
ASTERIDS<br />
ROSIDS<br />
Apocynaceae<br />
Rubiaceae<br />
Convolvulaceae<br />
Solanaceae<br />
Scrophularaceae<br />
Bignoniaceae<br />
Oleaceae<br />
Campanulaceae<br />
Asteraceae<br />
Ericaceae<br />
Sasifragaceae<br />
Geraniaceae<br />
Malvaceae<br />
Brassicaceae<br />
Fabaceae<br />
Rosaceae<br />
Begoniaceae<br />
Betulaceae<br />
Fagaceae<br />
Papaveraceae<br />
GAMETOPHYTIC<br />
SPOROPHYTIC<br />
MIXED<br />
SI system<br />
S-RNase<br />
mediated
•La proteina S-stigmatica isolata<br />
mediante saggi in vitro sull’inibizione<br />
della crescita del tubetto pollinico.<br />
•Il determinante maschile si creda sia<br />
un recettore localizzato sulla<br />
membrana plasmatica del polline.<br />
•SBP (S-protein binding protein), lega<br />
in modo specifico le proteine codificate<br />
dal locus S ma non mostra una<br />
specificita dell’aplotipo.<br />
•L’interazione con lo stigma del polline<br />
prodotto dalla stessa pianta induce un<br />
segnale a cascata calcio-dipendente<br />
che porta alla morte cellulare<br />
programmata nel polline (Thomas &<br />
Franklin-Tong 2004)<br />
papaveraceae: GSI;<br />
♀-determinante induce<br />
un segnale a cascata<br />
calcio-dipendente;<br />
♂-determinante non<br />
identificato