31.05.2013 Views

download - Consumatori - Coop

download - Consumatori - Coop

download - Consumatori - Coop

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

una questione<br />

di etichetta (energetica)<br />

le troviamo sui principali elettrodomestici, ci aiutano a scegliere il prodotto che consuma<br />

di meno a parità di prestazioni. ma tra a, a+ e a++ rischiamo di non capire più<br />

la differenza “vera” tra etichette energetiche. vediamo, allora, di fare un po’ di chiarezza,<br />

in attesa che la Ue revisioni questo utile strumento introdotto dieci anni fa in italia<br />

d i C l a U d i O S T r a N O<br />

Bassi consumi come da etichetta. Il diffondersi di quelle “energetiche”,<br />

volute da una precisa direttiva europea, e di altri loghi virtuosi<br />

ha avuto l’effetto di far respirare il pianeta, ha stimolato<br />

l’industria a trovare soluzioni meno inquinanti e reso il consumatore<br />

più consapevole nella scelta di un elettrodomestico. ma anche un po’<br />

confuso e disorientato, se non sufficientemente “padrone” del significato<br />

di simboli e numeri che, nell’insieme, si presentano come icone tutte uguali<br />

sotto un’unica veste grafica multicolore. In realtà non è così.<br />

Le etichette energetiche – istituite su direttiva dell’Unione europea del<br />

lontano 1992 (le prime, obbligatorie per legge, sono state introdotte in<br />

Italia esattamente dieci anni fa) – si riferiscono a 7 categorie diverse di<br />

elettrodomestici. Per ciascuna di esse sono presi in considerazione specifici<br />

elementi di valutazione (non sempre aggiornati rispetto all’evoluzione<br />

delle tecnologie). Ogni etichetta esprime poi, al suo interno, 5 classi di efficienza<br />

standardizzate, contrassegnate da lettere che vanno dalla a per i<br />

consumi più bassi – sempre a parità di prestazioni – alla g per i consumi più<br />

alti. Le classi “risparmiose” hanno inoltre frecce (di consumo) più corte e il<br />

colore verde che, come un semaforo, invita il consumatore a “passare di lì”<br />

al momento dell’acquisto; con il salire dei consumi, si scivola verso il giallo<br />

e il rosso. Cinque, come si diceva, le classi energetiche ma c’è un’eccezione<br />

che riguarda frigoriferi e congelatori. Per questi si sono aggiunte, dal 2004,<br />

anche le classi a+ e a++ a complicare il quadro. Un motivo c’era in origine<br />

nell’aggiunta dei “più” e risiedeva nel fatto che frigoriferi e congelatori assorbono<br />

da soli da un quinto a un terzo dell’energia elettrica per usi domestici;<br />

per tale ragione reclamavano un supplemento di attenzione (ma allora<br />

perché nessuna etichetta per scaldabagni elettrici o microonde?). Oggi,<br />

30<br />

settembre 2008<br />

consumare informati<br />

e T I C H e T T e<br />

le MagniFiChe Sette<br />

Elettrodomestici Obbligatorietà<br />

a partire dal...<br />

Frigoriferi e congelatori 1998<br />

Lavatrici 1999<br />

Lavabiancheria e lavasciuga 1999<br />

Lavastoviglie 2000<br />

Lampade per uso domestico 2002<br />

marzo 2004<br />

Forni elettrici 2003<br />

Condizionatori d’aria 2003<br />

C L a s s I e N e r g e T I C H e<br />

Che eFFiCienZa Col più!<br />

alle tradizionali 7 classi di efficienza energetica<br />

contraddistinte da una lettera (dalla a alla G), se<br />

ne sono aggiunte 2 a partire dal luglio 2004. Sono<br />

le ricercatissime classi a+ e a++, inzialmente<br />

usate solo per frigoriferi e congelatori. al segno<br />

“più” si attribuiscono ulteriori risparmi fino a<br />

circa il 13% per la classe a+ e fino al 25% per la<br />

classe a++ rispetto alla a semplice di partenza.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!