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molto vedere che la fiducia degli<br />

italiani nei confronti di <strong>Coop</strong> non è<br />

per niente diminuita. vuol dire che<br />

ci sono radici robuste e che il nostro<br />

agire è apprezzato e ritenuto<br />

importante da parte di molti milioni<br />

di persone. vuol dire che c’è una<br />

utilità reale di <strong>Coop</strong>».<br />

Invece la manovra del governo è<br />

chiaramente mirata contro le<br />

grandi cooperative di consumatori.<br />

«a chi ci chiede se si può essere<br />

grandi imprese e mantenere saldi e<br />

forti i principi cooperativi, noi rispondiamo<br />

che, nel nostro settore,<br />

o si è grandi o non si è – ribatte<br />

soldi –. Poi bisogna anche dire che<br />

il concetto di grandezza è molto<br />

relativo dato che la prima cooperativa<br />

in Italia è la 132ª cooperativa<br />

nel mondo. Però in questo settore<br />

non si può che essere grandi, altrimenti<br />

è impossibile competere con<br />

i giganti della distribuzione europea<br />

e mondiale».<br />

Cosa che la commissaria europea<br />

alla concorrenza Kroes rimprovera<br />

a <strong>Coop</strong> come se competere con i<br />

grandi fosse un peccato. e proprio<br />

sulla questione posta dall’Unione<br />

europea rimane da capire quale sia<br />

1<br />

settembre 2008<br />

in primo piano<br />

la posizione del governo che è chiamato<br />

a rispondere. «Noi siamo orgogliosi<br />

di essere diventati grandi<br />

– continua soldi - perché dove le<br />

cooperative sono forti competono,<br />

hanno un peso e possono meglio<br />

tutelare i consumatori, e quindi<br />

adempiere ai compiti per cui sono<br />

nate. Purtroppo, invece di valorizzare<br />

questa nostra esperienza, i<br />

provvedimenti governativi mirano<br />

evidentemente a indebolirla».<br />

sul regime fiscale delle cooperative<br />

è stata diffusa ad arte l’opinione<br />

che sia un insieme di privilegi. In<br />

realtà l’ordinamento tributario italiano<br />

prevede una parziale detassazione<br />

degli utili delle società<br />

cooperative a mutualità prevalente<br />

– cioè quelle cooperative che<br />

svolgono la maggior parte della loro<br />

attività con i soci – in ragione<br />

della loro destinazione a riserva indivisibile,<br />

per cui, a differenza delle<br />

società di capitali dove gli utili sono<br />

disponibili, nelle cooperative,<br />

nessuno può disporne liberamente.<br />

Chi dice che questo diverso regime<br />

di tassazione è un privilegio<br />

fa finta di non vedere gli svantaggi<br />

che le società cooperative hanno<br />

dopo la modifica delle norme<br />

italiane resta ora aperto<br />

il tema del confronto<br />

con l’Unione europea dopo<br />

il parere della commissaria<br />

alla concorrenza kroes.<br />

Quale sarà la posizione<br />

del governo?<br />

rispetto alle società di capitali.<br />

Per questo, modulando in modo<br />

differente il regime fiscale dei due<br />

modelli di società, il legislatore ha<br />

voluto assicurare un’adeguata fonte<br />

di entrate per lo sviluppo delle<br />

cooperative, finanziata dagli stessi<br />

soggetti che già fanno parte della<br />

cooperazione. Infatti, gli utili destinati<br />

a riserva legale di una cooperativa<br />

(obbligatoria almeno per il<br />

30%), sono molto diversi dalla riserva<br />

legale di una società per<br />

azioni: la prima è caratterizzata<br />

dalla indivisibilità permanente delle<br />

somme accumulate, che non<br />

possono essere distribuite tra i soci<br />

durante la vita della società e<br />

neppure al momento del suo scioglimento.<br />

Per la società di capitali<br />

invece l’indivisibilità della riserva<br />

legale è solo temporanea, ed è destinata<br />

a cessare con lo scioglimento<br />

della società. In pratica, gli<br />

utili che confluiscono nella riserva<br />

obbligatoria sono definitivamente<br />

irrecuperabili per il socio cooperatore,<br />

mentre nella società di capitali<br />

sono divisibili, cioè concorrono<br />

al calcolo del valore della partecipazione<br />

del socio e quindi alla<br />

eventuale successiva liquidazione<br />

della sua quota di partecipazione<br />

nella società.<br />

Come si fa, dunque a parlare di privilegi<br />

o di aiuti di stato? Di diritti si<br />

tratta, non di privilegi.<br />

Quanto al prelievo fiscale sul prestito<br />

dei soci che è stato portato dal<br />

continua a pagina 17 >

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