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Costruire la Magica Piramide di Cheope

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

Se vuoi continuare <strong>la</strong> consultazione <strong>di</strong> questo argomento clicca sui seguenti link :<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_del<strong>la</strong>_cartomanzia_5848028.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5848021.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_<strong>di</strong>_vedere_dal<strong>la</strong>_nascita_le_tue_potenzialita_1350093.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5841380.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dell_esoterismo_5837682.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884786.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_del<strong>la</strong>_cartomanzia_5836497.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5840997.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_<strong>di</strong>_vedere_dal<strong>la</strong>_nascita_le_tue_potenzialita_518348.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5847931.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dell_esoterismo_5847972.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884561.html<br />

<strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>: Magia Occulta Esoterica<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

Tra le gran<strong>di</strong> scoperte effettuate nel campo dell'archeologia ritroviamo il<br />

sarcofago <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>.<br />

La piramide <strong>di</strong> Khufwey o Khufu, comunque da tutti conosciuto come <strong>Cheope</strong>,<br />

fatta costruire durante il suo regno, che orientativamente potremmo datare tra il<br />

2609-2580 a.C., non è <strong>la</strong> piramide più antica costruita. Possiamo <strong>di</strong>re, però, che è<br />

quel<strong>la</strong> più grande, circa 144 mt <strong>di</strong> altezza attuale.<br />

Nel<strong>la</strong> camera del Re il materiale predominante è il granito rosso sia per il<br />

rivestimento delle pareti sia per il sarcofago tutt’ora presente che ospitava il corpo<br />

del sovrano.<br />

Ma c’è un quesito che ha fatto pensare gli stu<strong>di</strong>osi ovvero il sarcofago veniva<br />

ritenuto troppo piccolo per poter contenere il corpo <strong>di</strong> un adulto.<br />

Il mistero si è sve<strong>la</strong>to quando sono stati ritrovati sarcofagi dello stesso periodo <strong>di</strong><br />

quello <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, le <strong>di</strong>mensioni delle casse che utilizzavano gli antichi egizi erano<br />

molto piccole per poter contenere il corpo <strong>di</strong> un adulto , infatti Il defunto veniva<br />

messo all'interno <strong>di</strong> una o due casse, <strong>di</strong> cui l'ultima <strong>di</strong> solito in materiale litico,<br />

nel<strong>la</strong> tipica posizione del dormiente, ovvero rannicchiato, sul fianco sinistro con <strong>la</strong><br />

faccia rivolta verso oriente.<br />

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Il sarcofago consiste in una cassa rettango<strong>la</strong>re liscia. Lavorazione scarsamente<br />

accurata che mostra ancora i tagli del<strong>la</strong> sega e tracce del trapano tubo<strong>la</strong>re usato<br />

per svuotare <strong>la</strong> cassa. Manca il coperchio. Il bordo superiore del<strong>la</strong> cassa presenta<br />

tagli per l'incastro del coperchio. Petrie trovò un grande ciottolo <strong>di</strong> selce sotto il<br />

<strong>la</strong>to sud del sarcofago. Misura all'esterno 2.276X0.978X1.051 mm, e all'interno<br />

1.983X0.681X0.874 mm. La cassa ha uno spessore <strong>di</strong> 144 mm. con un fondo spesso<br />

175 mm.<br />

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E tuttavia un’ironia del<strong>la</strong> sorte che <strong>di</strong> colui che or<strong>di</strong>nò <strong>la</strong> costruzione del più<br />

imponente monumento <strong>di</strong> tutto l’Egitto ci sia rimasta soltanto un’unica statuetta<br />

d’avorio, alta circa 7,5 cm e rinvenuta ad Abydos, dove a quanto sembra era stata<br />

offerta al <strong>di</strong>o Osiride come figura votiva: rappresenta il grande faraone seduto sul<br />

suo trono (esistono altre statue che gli esperti attribuiscono a <strong>Cheope</strong> in base ad<br />

elementi stilistici, tuttavia <strong>la</strong> statuetta in avorio è l'unica che riporta il nome del<br />

faraone).<br />

Non sappiamo con esattezza se <strong>la</strong> statuina sia stata scolpita durante il regno <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong> oppure, come sembra probabile, sia un’opera d’arte risalente a un periodo<br />

successivo. Per <strong>di</strong> più, date le sue ridotte <strong>di</strong>mensioni, non è neppure possibile farsi<br />

un’idea molto precisa delle fattezze del faraone.<br />

Comunque sia, questo minuscolo <strong>Cheope</strong>, che siede sul trono e indossa quel<strong>la</strong> che,<br />

quasi certamente, è una malridotta corona rossa, sembra proprio un faraone<br />

p<strong>la</strong>cido e benevolo, ben lontano dal malvagio tiranno descritto da Erodoto.<br />

Invece <strong>di</strong> numerosi monumenti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, <strong>Cheope</strong> ebbe il coraggio — o<br />

l’incoscienza — <strong>di</strong> farne costruire soltanto uno, ma gigantesco.<br />

Tanta temerarietà fa ipotizzare che al momento dell’ascesa al trono,<br />

approssimativamente verso il 2580 a.C., fosse re<strong>la</strong>tivamente giovane e potesse<br />

quin<strong>di</strong> sperare <strong>di</strong> regnare a lungo.<br />

La necropoli da lui scelta fu <strong>la</strong> piana <strong>di</strong> Giza, non lontana dal<strong>la</strong> sua capitale, Menfi.<br />

La fiducia e l’ottimismo <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> si sarebbero comunque rive<strong>la</strong>te del tutto<br />

giustificate: <strong>la</strong> sua Grande <strong>Piramide</strong> avrebbe raggiunto i 146 metri <strong>di</strong> altezza,<br />

l’equivalente <strong>di</strong> un moderno grattacielo <strong>di</strong> più <strong>di</strong> cinquanta piani, e avrebbe<br />

incorporato oltre due milioni <strong>di</strong> blocchi <strong>di</strong> pietra, che per <strong>la</strong> maggior parte pesano<br />

più <strong>di</strong> una tonnel<strong>la</strong>ta.<br />

E stato calco<strong>la</strong>to che alcune delle pietre <strong>di</strong> rivestimento del<strong>la</strong> parte bassa<br />

raggiungono ad<strong>di</strong>rittura le quin<strong>di</strong>ci tonnel<strong>la</strong>te.<br />

Può essere <strong>di</strong>fficile immaginare una struttura tanto immensa; il fatto che l’intero<br />

par<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> Londra e <strong>la</strong> cattedrale <strong>di</strong> Saint Paul potrebbero esservi Contenuti<br />

comodamente può forse aiutare a farsene un’idea.<br />

Napoleone Bonaparte, ammiratore entusiasta delle antichità egiziane, rimase<br />

tanto colpito dal<strong>la</strong> sua visita al<strong>la</strong> piana <strong>di</strong> Giza che (anche grazie all’aiuto dei suoi<br />

matematici) poté annunciare ufficialmente che nelle tre pirami<strong>di</strong> c’era pietra<br />

sufficiente per costruire un muro alto tre metri che circondasse l’intero territorio<br />

del<strong>la</strong> Francia.<br />

La Grande <strong>Piramide</strong> è, tra tutte, quel<strong>la</strong> allineata con maggior precisione.<br />

E evidente che per i geometri e i sovrintendenti l’orientazione dovesse essere molto<br />

importante.<br />

Tuttavia, non sappiamo con certezza se tanta precisione fosse una risposta pratica<br />

ai <strong>di</strong>sastri <strong>di</strong> Dahshur e <strong>di</strong> Maidum, oppure se al<strong>la</strong> base ci fosse semplicemente una<br />

esigenza religiosa che rendeva necessario allineare con esattezza <strong>la</strong> camera<br />

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funeraria (e <strong>di</strong> conseguenza il corpo del faraone defunto). Comunque, quali che<br />

siano state le motivazioni, il risultato finale non <strong>la</strong>scia a<strong>di</strong>to a dubbi.<br />

I <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> sono orientati quasi esattamente verso nord,<br />

mentre le pirami<strong>di</strong> che successivamente sarebbero state fatte costruire, prima da<br />

suo figlio e poi da suo nipote, sarebbero state allineate l’una rispetto all’altra e<br />

rispetto agli elementi del complesso del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>.<br />

La base del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è quasi esattamente in piano, mentre <strong>la</strong><br />

lunghezza dei <strong>la</strong>ti ha uno scarto <strong>di</strong> meno <strong>di</strong> cinque centimetri. All’interno e al <strong>di</strong><br />

sotto del<strong>la</strong> piramide si estende un vero e proprio <strong>la</strong>birinto <strong>di</strong> passaggi e <strong>di</strong> stanze.<br />

A prima vista sembrerebbe che l’architetto, secondo una moda ben consolidata,<br />

abbia cambiato idea più volte, dal momento che dapprima <strong>la</strong> camera funeraria fu<br />

spostata dal terreno sottostante (<strong>la</strong> “Camera Sotterranea”, rimasta incompiuta e<br />

che era stata scavata <strong>di</strong>rettamente nel<strong>la</strong> roccia) nel centro del<strong>la</strong> piramide (<strong>la</strong><br />

“Camera del<strong>la</strong> Regina”, rivestita <strong>di</strong> calcare e pressoché completata) e infine molto<br />

più in alto, proprio al centro del<strong>la</strong> piramide (<strong>la</strong> “Camera del Re”, <strong>di</strong> granito rosso).<br />

Qui <strong>Cheope</strong> doveva essere sepolta per l’eternità nel suo sarcofago <strong>di</strong> granito rosso<br />

<strong>di</strong> Aswan. Alcuni egittologi ritengono tuttavia che tutte e tre le stanze facessero<br />

parte del piano originale; in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> “Camera del<strong>la</strong> Regina” avrebbe avuto <strong>la</strong><br />

funzione <strong>di</strong> camera serdab, in cui una statua del defunto faraone doveva servire da<br />

sostituto del suo corpo.<br />

Sopra <strong>la</strong> “Camera del Re” furono costruite cinque stanze per alleggerire <strong>la</strong><br />

struttura, un’innovazione che serviva a <strong>di</strong>stribuire il carico del<strong>la</strong> piramide che<br />

altrimenti avrebbe sovraccaricato il soffitto del<strong>la</strong> camera sepolcrale.<br />

“Condotti <strong>di</strong> aerazione”, orientati verso <strong>la</strong> Stel<strong>la</strong> Po<strong>la</strong>re, si <strong>di</strong>ramavano dalle<br />

camere del re e del<strong>la</strong> regina e attraversavano <strong>la</strong> massa del<strong>la</strong> piramide; è possibile<br />

tuttavia che originariamente questi condotti fossero chiusi dal rivestimento<br />

esterno e dunque per il momento non siamo in grado <strong>di</strong> comprenderne appieno lo<br />

scopo — sebbene sembri probabile che avessero una funzione rituale piuttosto che<br />

pratica.<br />

<strong>Cheope</strong>, ben sapendo che <strong>la</strong> sua tomba avrebbe attirato i <strong>la</strong>dri, cercò <strong>di</strong> fare in<br />

modo che <strong>la</strong> sua ultima <strong>di</strong>mora fosse ben protetta. Fece dunque costruire tre<br />

saracinesche <strong>di</strong> pietra che bloccassero l’ingresso del<strong>la</strong> sua camera funeraria e volle<br />

essere certo che il corridoio <strong>di</strong> accesso, stretto e in salita, fosse sigil<strong>la</strong>to con<br />

massicci blocchi <strong>di</strong> pietra, che proprio per quest’uso furono immagazzinati nel<strong>la</strong><br />

Grande Galleria appositamente costruita.<br />

Tuttavia, non intendeva affatto che coloro che avrebbero sigil<strong>la</strong>to <strong>la</strong> sua tomba<br />

dovessero rimanervi rinchiusi; scene <strong>di</strong> sacerdoti leali e <strong>di</strong> infelici schiavi morenti<br />

accanto al<strong>la</strong> mummia del faraone sono, ancora una volta, il prodotto del<strong>la</strong> fervida<br />

fantasia dei registi hollywoo<strong>di</strong>ani. In realtà, i fedeli servitori <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> avevano<br />

una via <strong>di</strong> fuga.<br />

Uno stretto corridoio in <strong>di</strong>scesa portava infatti dal<strong>la</strong> sommità del corridoio<br />

ascendente <strong>di</strong>rettamente nel passaggio inferiore che conduceva al<strong>la</strong> Camera<br />

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Sotterranea. Risalendo il corridoio <strong>di</strong>scendente, coloro che avevano costruito <strong>la</strong><br />

tomba potevano uscire all’esterno attraverso l’ingresso originale del<strong>la</strong> piramide,<br />

che si apriva sul<strong>la</strong> faccia settentrionale a un’altezza <strong>di</strong> circa 16,5 metri. Soltanto a<br />

questo punto sarebbe stato possibile bloccare l’ingresso e ricoprirlo con il<br />

rivestimento <strong>di</strong> calcare, nascondendolo completamente: in questo modo nessuno<br />

avrebbe più potuto in<strong>di</strong>viduarne <strong>la</strong> posizione, o almeno così si sperava.<br />

Sfortunatamente i <strong>la</strong>dri non si <strong>la</strong>sciarono ingannare e il riposo <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> fu<br />

<strong>di</strong>sturbato prima ancora del<strong>la</strong> fine dell’Antico Regno.<br />

Blocchi provenienti dal complesso del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> vennero riutilizzati già<br />

cinque secoli e mezzo dopo <strong>la</strong> sua morte, quando cominciarono a comparire nel<strong>la</strong><br />

piramide <strong>di</strong> Amenemhat, durante il Me<strong>di</strong>o Regno.<br />

La piramide vera e propria sopravvisse, più o meno intatta, per tutto il Periodo<br />

Dinastico, ma poi il rivestimento esterno <strong>di</strong> calcare bianco fu staccato e utilizzato<br />

in gran parte per <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> città me<strong>di</strong>evale del Cairo.<br />

In origine <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> era circondata da un cortile <strong>la</strong>stricato, racchiuso<br />

entro un alto muro <strong>di</strong> calcare; seguendo <strong>la</strong> pianta già sperimentata a Maidum si<br />

accedeva a quest’area interna grazie a una rampa che dal tempio in valle portava<br />

al grande tempio funerario.<br />

Oggi resta ben poco <strong>di</strong> tanta magnificenza, ma quando Erodoto visitò Giza <strong>la</strong><br />

rampa era fondamentalmente intatta, e permetteva ai visitatori <strong>di</strong> camminare<br />

nell’ombra del<strong>la</strong> rampa stessa prima <strong>di</strong> raggiungere lo scintillio luminoso del<strong>la</strong><br />

piramide.<br />

Erodoto ne rimase visibilmente impressionato: «Questa rampa è lunga 1923 cubiti<br />

(1006 m), <strong>la</strong>rga 35 cubiti (18,3m) e nel<strong>la</strong> parte più alta raggiunge i 28 cubiti (14,6<br />

m). E fatta <strong>di</strong> lucida pietra ed è ornata <strong>di</strong> sculture <strong>di</strong> animali» (Le Storie, Libro II,<br />

124).<br />

All’esterno del muro <strong>di</strong> cinta furono costruite una picco<strong>la</strong> piramide satellite —<br />

simile al<strong>la</strong> tomba meri<strong>di</strong>onale del complesso <strong>di</strong> Zoser, doveva essere utilizzata,<br />

anche se non sappiamo come, dal defunto faraone — e tre pirami<strong>di</strong> più gran<strong>di</strong><br />

destinate al<strong>la</strong> regina.<br />

Di fatto, queste ultime tre dovevano servire per <strong>la</strong> sepoltura delle donne più<br />

strettamente imparentate con il re.<br />

Ma anche a questo proposito Erodoto ha un aneddoto da raccontarci, un aneddoto<br />

che, a <strong>di</strong>r poco, ci costringe a mettere in dubbio <strong>la</strong> sua serietà <strong>di</strong> cronista: <strong>Cheope</strong><br />

era talmente malvagio e perverso che, quando si accorse <strong>di</strong> aver <strong>di</strong><strong>la</strong>pidato tutto il<br />

suo tesoro e <strong>di</strong> aver bisogno <strong>di</strong> altre ricchezze, mandò <strong>la</strong> propria figlia a <strong>la</strong>vorare in<br />

un bordello, or<strong>di</strong>nandole <strong>di</strong> guadagnare una certa somma.<br />

Tuttavia, poiché contemporaneamente <strong>la</strong> principessa aveva deciso <strong>di</strong> far erigere un<br />

monumento per sé, chiese a ciascun cliente <strong>di</strong> donarle una pietra. Con queste<br />

pietre si fece costruire una piramide: delle tre che si trovano <strong>di</strong> fronte al<strong>la</strong> Grande<br />

<strong>Piramide</strong> è quel<strong>la</strong> centrale.<br />

Le Storte, Libro II, 126<br />

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Barca so<strong>la</strong>re <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

La barca so<strong>la</strong>re <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è una delle imbarcazioni più antiche del mondo.<br />

Fu scoperta dagli archeologi nel 1954 nel<strong>la</strong> piana <strong>di</strong> El-Ghiza, in una fossa sul <strong>la</strong>to<br />

sud del<strong>la</strong> Grande piramide. Racchiusa in una camera ermeticamente sigil<strong>la</strong>ta, <strong>la</strong><br />

barca era scomposta in 1224 pezzi, il cui legno si è conservato intatto per più <strong>di</strong><br />

4600 anni.<br />

Per ricostruir<strong>la</strong> sono occorsi 13 anni. Lunga circa 43 metri, ha cinque remi per <strong>la</strong>to<br />

più due a poppa, con funzione <strong>di</strong> timoni e, dal 1982, è esposta in un museo creato<br />

appositamente a fianco del<strong>la</strong> Grande piramide e progettato dall'architetto italiano<br />

Franco Minissi.<br />

Poco dopo fu scoperta un'altra barca che però, a causa delle sue cattive con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> conservazione, è stata <strong>la</strong>sciata all'interno del<strong>la</strong> “galleria” originaria.<br />

Problemi ancora irrisolti<br />

Una delle domande alle quali si è cercato, tutt'ora inutilmente, <strong>di</strong> dare risposta è<br />

quale fosse <strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> queste imbarcazioni. Nei rilievi dell'antico Egitto sono<br />

spesso raffigurate barche simili. In una tomba <strong>di</strong> Deir el Bersha è stato trovato un<br />

modello <strong>di</strong> barca che reca <strong>la</strong> riproduzione <strong>di</strong> una mummia in viaggio verso <strong>la</strong><br />

sepoltura. Gli egittologi propendono nel credere che anche Khufu sia stato<br />

trasportato verso <strong>la</strong> tomba su un'imbarcazione funeraria simile (in effetti<br />

sembrerebbe che <strong>la</strong> barca sia stata usata in navigazione).<br />

Resta comunque il problema per quale motivo sarebbe stata sepolta a così poca<br />

<strong>di</strong>stanza da un'altra barca dello stesso tipo. E, inoltre, perché tagliar<strong>la</strong> in 1224<br />

pezzi invece <strong>di</strong> seppellir<strong>la</strong> intera? Anche a questi interrogativi non si è riusciti a<br />

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dare una risposta, considerando anche che le “barche so<strong>la</strong>ri” sono presenti fin dalle<br />

prime Dinastie e si ritrovano anche nel<strong>la</strong> IV; mancano, invece, completamente<br />

nel<strong>la</strong> III (Huni), e nel primo sovrano del<strong>la</strong> IV <strong>di</strong>nastia,(Snefru).<br />

Simbologia religiosa<br />

Volendo dare un significato religioso e simbolico al<strong>la</strong> tumu<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> barca,<br />

sorgono alcuni problemi. I testi delle pirami<strong>di</strong>, scritti a partire dal<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> V<br />

<strong>di</strong>nastia, fanno riferimento a due visioni dell'oltretomba. La prima, quel<strong>la</strong> più<br />

antica, descrive una rinascita stel<strong>la</strong>re del sovrano e del fatto che il suo ka sarebbe<br />

<strong>di</strong>ventato una stel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Duat, una stel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> Orione.<br />

La seconda espone, invece, il nuovo credo religioso, che in<strong>di</strong>cava l'oltretomba ad<br />

occidente, dove ogni giorno il Sole tramonta. È evidente che i testi delle pirami<strong>di</strong><br />

risentono del<strong>la</strong> teologia <strong>di</strong> Ra e del credo che il sovrano, dopo <strong>la</strong> sua resurrezione,<br />

avrebbe seguito l'orbita del Sole in processione <strong>di</strong>etro le barche sacre degli dei.<br />

Tutti gli egittologi sono concor<strong>di</strong> nel ritenere che questo culto <strong>di</strong>ventò importante<br />

soprattutto con Khafra, quarto sovrano del<strong>la</strong> IV <strong>di</strong>nastia. Viene, dunque, a cadere<br />

l'ipotesi del<strong>la</strong> "barca so<strong>la</strong>re"; infatti, se prima <strong>di</strong> Khafra le anime dei sovrani erano<br />

destinate, come <strong>di</strong>cono i testi delle Pirami<strong>di</strong>, a vo<strong>la</strong>re nel<strong>la</strong> Duat, nel<strong>la</strong> regione <strong>di</strong><br />

Orione, per rinascere come stelle, riesce <strong>di</strong>fficile definire il ruolo <strong>di</strong> una “barca<br />

so<strong>la</strong>re”.<br />

Allo stato attuale delle conoscenze, legate al<strong>la</strong> casualità dei ritrovamenti<br />

archeologici, l'egittologia non è in grado <strong>di</strong> dare risposte certe.<br />

Il segreto del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

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Il 56enne architetto francese Jan-Pierre Hou<strong>di</strong>n, a seguito <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o durato<br />

ben otto anni, ha avanzato in questi giorni una propria teoria a proposito del<br />

processo <strong>di</strong> costruzione del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, secondo <strong>la</strong> quale gli ingegneri<br />

dell'antico Egitto utilizzarono una sca<strong>la</strong> esterna, una interna a spirale ed una<br />

vasta galleria munita <strong>di</strong> un ingegnoso sistema <strong>di</strong> contrappesi per sollevare le travi<br />

<strong>di</strong> granito.<br />

Tra<strong>di</strong>zionalmente gli egittologi sostengono che i costruttori del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong> utilizzavano un sistema <strong>di</strong> rampe inferiori lungo le quali venivano issati i<br />

blocchi <strong>di</strong> granito e calcare. Tuttavia, una tecnologia del genere prevede l'impiego<br />

<strong>di</strong> un quantitativo colossale <strong>di</strong> materiale, pari al volume interno del<strong>la</strong> piramide<br />

stessa. Da parte sua Hou<strong>di</strong>n sostiene che, basandosi su questa specifica tecnica,<br />

venne costruita so<strong>la</strong>mente <strong>la</strong> parte inferiore del<strong>la</strong> piramide, formata da 43 dei 146<br />

metri d'altezza complessivi del<strong>la</strong> piramide, mentre per quanto riguarda <strong>la</strong><br />

costruzione del<strong>la</strong> sua parte superiore, secondo l'architetto francese vennero<br />

utilizzate una sca<strong>la</strong> esterna, una interna a spirale ed una vasta galleria munita <strong>di</strong><br />

un ingegnoso sistema <strong>di</strong> contrappesi per sollevare le travi <strong>di</strong> granito.<br />

''La sca<strong>la</strong> esterna - sostiene Hou<strong>di</strong>n - servi' per <strong>la</strong> costruzione dei primi 43 metri<br />

del<strong>la</strong> tomba del faraone, <strong>la</strong> seconda sca<strong>la</strong>, quel<strong>la</strong> interna a spirale che si snodava<br />

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<strong>di</strong>etro alle facce del<strong>la</strong> piramide, servi' invece per completare <strong>la</strong> costruzione, mentre<br />

<strong>la</strong> grande galleria, grazie a un sistema <strong>di</strong> contrappesi meccanici permetteva <strong>di</strong><br />

sollevare le pesanti travi <strong>di</strong> granito che pesavano fino a 63 tonnel<strong>la</strong>te''.<br />

Grazie all'impiego <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> questo tipo inoltre, anche il numero <strong>di</strong> persone<br />

necessarie al<strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> piramide sarebbe notevolmente inferiore a<br />

quanto si possa pensare. Infatti, sul<strong>la</strong> base delle valutazioni <strong>di</strong> Hou<strong>di</strong>n, al fine <strong>di</strong><br />

completare i <strong>la</strong>vori nell'arco <strong>di</strong> alcune decine <strong>di</strong> anni sarebbero stati sufficenti non<br />

piu' <strong>di</strong> 4 mi<strong>la</strong> persone, numero decisamente inferiore ai 100 mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori<br />

ipotizzati dagli stu<strong>di</strong> precedenti.<br />

Sul<strong>la</strong> base delle proprie ricerche, l'architetto francese ha presentato sabato scorso<br />

a Parigi un modello tri<strong>di</strong>mensionale del processo <strong>di</strong> costruzione del<strong>la</strong> piramide. "La<br />

mia teoria non vuole essere quel<strong>la</strong> definitiva, bensi' un' ipotesi assai veritiera sul<br />

processo <strong>di</strong> costruzione del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>", ha <strong>di</strong>chiarato Jan-Pierre<br />

Hou<strong>di</strong>n.<br />

La <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> CHEOPE<br />

Una delle costruzioni più gran<strong>di</strong> mai realizzate dall'uomo. S'innalza verso il cielo<br />

da parecchie migliaia <strong>di</strong> anni nel<strong>la</strong> piana <strong>di</strong> Giza in Egitto.<br />

Le sue misure sono: <strong>la</strong>to settentrionale 230 m e 25.05 cm, <strong>la</strong>to occidentale 230 m e<br />

35.65 cm, <strong>la</strong>to orientale 230 m e 39.05 cm ed infine <strong>la</strong>to meri<strong>di</strong>onale 230 m e 45.35<br />

cm, per una altezza <strong>di</strong> 146 m. Il tutto per un peso <strong>di</strong> circa 6.000.000 <strong>di</strong> tonnel<strong>la</strong>te e<br />

un' area <strong>di</strong> 13.1 acri. Gli angoli al<strong>la</strong> base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89°<br />

56'e 27", quello <strong>di</strong> nord-est 90° 3' 2", quello <strong>di</strong> sud-ovest 90° 0' 33", e quello <strong>di</strong> nordovest<br />

89° 59' 58" (appena due secon<strong>di</strong> d'arco <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza).<br />

Secondo stime affidabili, <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> consiste <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> circa 2.300.000 blocchi<br />

<strong>di</strong> pietra calcarea e granito, con pesi che variano dalle 2.5 tonnel<strong>la</strong>te alle 70<br />

tonnel<strong>la</strong>te.<br />

Non solo, ma bisogna aggiungere anche un rivestimento simile a uno specchio <strong>di</strong> 22<br />

acri costituito, da 115.000 pietre luci<strong>di</strong>ssime, ciascuna del peso <strong>di</strong> 10 tonnel<strong>la</strong>te,<br />

che originariamente coprivano tutte e quattro le facciate.<br />

Dopo essere stata staccata da un violento terremoto nel 1301 a.C., <strong>la</strong> maggior parte<br />

dei blocchi <strong>di</strong> rivestimento fu rimossa per <strong>la</strong> costruzione del Cairo.<br />

Tra gli specialisti in archeologia egizia, è opinione comune che fu costruita come<br />

tomba per il faraone del<strong>la</strong> IV Dinastia (2575 - 2467 a.C.) Khufu (conosciuto come<br />

<strong>Cheope</strong>).<br />

Questa opinione si basa principalmente sul ritrovamento <strong>di</strong> geroglifici su alcune<br />

pietre all'interno del<strong>la</strong> piramide che assomigliano al suo sigillo, e al<strong>la</strong><br />

testimonianza <strong>di</strong> Erodoto che vide i monumenti nel V° secolo a. C., cioè più <strong>di</strong> 2000<br />

anni dopo che erano stati costruiti.<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

Nonostante il fatto che nessun corpo fu mai trovato all'interno delle sue stanze ben<br />

sigil<strong>la</strong>te, gli egittologi persistono nel<strong>la</strong> loro teoria, facendo nascere una storia su<br />

decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> schiavi costretti al <strong>la</strong>voro per decine <strong>di</strong> anni nel<strong>la</strong> costruzione<br />

<strong>di</strong> una montagna <strong>di</strong> pietre in cui mettere il cadavere <strong>di</strong> un solo uomo.<br />

La <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> (veduta aerea)<br />

La Camera <strong>di</strong> Re: scoperta intorno all'anno 820 d.C. dal Califfo Ma'mun.<br />

Essa è situata a un terzo dell'altezza del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>, e cioè a circa 45 m<br />

dal<strong>la</strong> base.<br />

Ci si aspettava <strong>di</strong> trovare un tesoro proporzionato al<strong>la</strong> grandezza del monarca, ed<br />

invece <strong>la</strong> camera del faraone (funeraria secondo l'egittologia ortodossa) era<br />

completamente vuota e spoglia dal qualsiasi decorazione e iscrizione.<br />

So<strong>la</strong>mente un sarcofago in granito vuoto (oggi tale materiale viene intagliato per <strong>la</strong><br />

sua durezza, con abrasivi quali <strong>la</strong> polvere <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante o <strong>di</strong> carburo <strong>di</strong> silicio detto<br />

carborundo).<br />

Per accedere al<strong>la</strong> Camera del Re, si devono superare percorsi stretti ed<br />

impraticabili, corridoi e gallerie piccolissime.<br />

La domanda che ci si pone è come hanno fatto i saccheggiatori <strong>di</strong> tombe a trafugare<br />

tutto, ma proprio tutto all'interno <strong>di</strong> una stanza situata a circa 45 m <strong>di</strong> altezza, e il<br />

cui unico modo per raggiunger<strong>la</strong> dal<strong>la</strong> base è una galleria ascendente (bloccata da<br />

pesantissimi tappi in granito) che si collega al<strong>la</strong> Grande Galleria, lunga circa 46 m<br />

e con una pendenza <strong>di</strong> 26°.<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

Le misure del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

E' <strong>la</strong> teoria che vuole <strong>di</strong>mostrare come <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> fu costruita sul<strong>la</strong><br />

base <strong>di</strong> conoscenze geometriche molto sviluppate che ne facevano una specie <strong>di</strong><br />

mappamondo. Verso <strong>la</strong> fine II secolo a.C. il grammatico greco Agatarchide <strong>di</strong><br />

Cnido, scoprì che <strong>la</strong> base del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> era esattamente un ottavo <strong>di</strong> un<br />

minuto <strong>di</strong> un grado in lunghezza. Da quì si ottiene che moltiplicando <strong>la</strong> lunghezza<br />

per 8, poi per 60 ed in ultimo per 360, il risultato è straor<strong>di</strong>nariamente vicino al<strong>la</strong><br />

circonferenza terrestre.<br />

Nel 1638 il matematico scozzese John Greaves, durante <strong>la</strong> sua visita in Egitto,<br />

prese alcune misure: il sarcofago nel<strong>la</strong> Camera de Re (1.97m), l'altezza del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> (146.6m) e il <strong>la</strong>to base (211.2m). Lo scopo fu quello <strong>di</strong> scoprire l'unità <strong>di</strong><br />

misura utilizzata dagli architetti egiziani, ma purtroppo i rilevamenti furono<br />

insufficenti.<br />

Il tentativo successivo venne fatto dal<strong>la</strong> squadra <strong>di</strong> scienziati francesi portati da<br />

Napoleone in Egitto. Il capo-squadra, Edmè-François Jomard, come Greaves<br />

intendeva cercare l'unità <strong>di</strong> misura utilizzata e quin<strong>di</strong> verificare se le misure del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> poteva ricondurre alle <strong>di</strong>mensioni del<strong>la</strong> Terra.<br />

Jomard misurò un <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> base (230.9m) e l'altezza (146.6m) da cui potè<br />

calco<strong>la</strong>re in 51º19' <strong>la</strong> pendenza e in 184.7m l'apotenusa. Egli sapeva che gli antichi<br />

in<strong>di</strong>cavano l'apotenusa in 1 sta<strong>di</strong>o, ed Erodoto aveva scritto che 1 sta<strong>di</strong>o era pari a<br />

400 cubiti, per cui 1 cubito è uguale a 0.4618m. Alcuni stu<strong>di</strong>osi greci avevano<br />

<strong>di</strong>chiarato che <strong>la</strong> base del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> era lunga 500 cubiti.Moltiplicando<br />

500*0.4618 Jomard ottenne 230.9m ossia <strong>la</strong> lungezza del<strong>la</strong> base che aveva<br />

misurato.<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

John Taylor, all'inizio del 1800, scoprì che <strong>di</strong>videndo il perimetro del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong><br />

per il doppio dell'altezza si otteneva un valore molto simile al pi-greco, che in<strong>di</strong>ca il<br />

rapporto costante tra <strong>la</strong> circonferenza ed il suo <strong>di</strong>ametro. Il pi-greco fu calco<strong>la</strong>to<br />

con esattezza fino al<strong>la</strong> quarta cifra decimale solo nel VI secolo d.C. Tramite questa<br />

scoperta Taylor calcolò il rapporto tra l'altezza ed il perimetro come uguale al<br />

rapporto tra il raggio po<strong>la</strong>re terrestre e <strong>la</strong> sua circonferenza: 2 pi-greco.<br />

Le scoperte <strong>di</strong> Taylor influenzarono non poco uno scozzese <strong>di</strong> nome Charles Piazzi<br />

Smith. Smith calcolò il "pollice piramidale" come 1/25 <strong>di</strong> cubito. Nel 1864 Smith<br />

partì per l'Egitto. Calcolò <strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> a 30º circa <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne nord.<br />

L'ombra del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> spariva totalmente all'equinozio <strong>di</strong> primavera. Le sue<br />

misurazioni miglioravano il calcolo del pi-greco fino al quinto decimale. Il<br />

perimetro, in pollici piramidali, corrispondeva esattamente a 1000 volte 365.2 (il<br />

numero <strong>di</strong> giorni dell'anno so<strong>la</strong>re) e questo ben 1500 anni prima che i Greci<br />

calco<strong>la</strong>ssero il primo calendario, mentre i rapporti tra le lunghezze dei corridoi<br />

del<strong>la</strong> piramide rive<strong>la</strong>vano ad<strong>di</strong>rittura alcune date fati<strong>di</strong>che del<strong>la</strong> storia del mondo.<br />

Inoltre, sempre secondo Smith, <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> rive<strong>la</strong>va anche <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra il Sole e<br />

<strong>la</strong> Terra se si moltiplicava <strong>la</strong> sua altezza in pollici per 10 al<strong>la</strong> nona potenza (10 a 9<br />

era il rapporto tra l'altezza e <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong>).<br />

Joseph Seiss, un ecclesiastico americano, scrisse che le pietre del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong><br />

contenevano un sistema <strong>di</strong> numeri che in<strong>di</strong>cavano misure, pesi, angoli,<br />

temperature, gra<strong>di</strong>, problemi geometrici e rilevamenti cosmici. Seiss fu sorpreso<br />

dal<strong>la</strong> ricorrente presenza nei suoi calcoli del numero 5.<br />

Altri sostenitori <strong>di</strong> questa teoria sottolinearono come il meri<strong>di</strong>ano ed il parallelo<br />

che si intersecano nel<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> (30º <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne nord e 31º <strong>di</strong> longitu<strong>di</strong>ne est)<br />

incrociano più terraferma <strong>di</strong> ogni altro come se gli Egiziani volessero posizionare <strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> al centro del mondo abitato. Un quadrante che si estende a nord-ovest e a<br />

nord-est dal<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> racchiude perfettamente il delta del Nilo. Petrie, a<br />

sostegno questa teoria, partì per l'Egitto nel 1880 con un'attrezzatura molto<br />

affidabile. Petrie si stupì dall'incre<strong>di</strong>bile precisione con cui fu costruita <strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong>: sia in lunghezza che in pendenza gli errori erano così minimi da<br />

risultare impercettibili. I muri del corridoio in <strong>di</strong>scesa perfettamente <strong>di</strong>ritti per i<br />

loro 107m <strong>di</strong> lunghezza con un'approsimazione <strong>di</strong> 5mm. Petrie confermò il calcolo<br />

del pi-greco scoprendo che anche <strong>la</strong> Camera del Re conteneva un pi-greco nel<br />

rapporto tra <strong>la</strong> lunghezza e il perimetro.<br />

Ai giorni nostri esistono ancora stu<strong>di</strong>osi che credono nel significato non casuale<br />

delle <strong>di</strong>mensioni del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>. Gli ultimi rilevamenti confermano<br />

quanto sostenuto in precedenza. Il pollice piramidale (PI), <strong>la</strong> cui scoperta è<br />

attribuita ad Isaac Newton, è uguale a 0.635660m, il cubito piramidale è stimato<br />

in 25PI da cui ne consegue che Camera del Re ha un volume <strong>di</strong> 12500PI ossia una<br />

tonnel<strong>la</strong>ta piramidale. L'angolo del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> è esattamente 51º, 51' e 14.3''. Il<br />

volume interno del sarcofago è uguale al<strong>la</strong> metà del volume esterno. La posizione<br />

esatta è <strong>di</strong> 29º, 58' e 51.06'' <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> 31º e 9' <strong>di</strong> longitu<strong>di</strong>ne. La Grande<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

<strong>Piramide</strong> non ha ombra a mezzogiorno nel giorno <strong>di</strong> equinozio <strong>di</strong> primavera e<br />

guarda verso il nord magnetico con uno scostamento <strong>di</strong> 3' permettendole <strong>di</strong> essere<br />

<strong>la</strong> struttura più accuratamente orientata.<br />

Il parallelo ed il meri<strong>di</strong>ano che coprono <strong>la</strong> maggior parte <strong>di</strong> superficie terrestre si<br />

incrociano nel<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>. Il perimetro del<strong>la</strong> base <strong>di</strong>viso per 100 da' 365.24<br />

come i giorni in un anno come tante altre misure. L'altezza (147m e 75cm anche se<br />

originariamente raggiungeva probavilmente i 150m) moltiplicata per un milione è<br />

molto vicina al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra <strong>la</strong> Terra e il Sole. Il peso, stimato in 5.955t,<br />

moltiplicato per un miliardo è una buona approssimazione del peso del<strong>la</strong> Terra.<br />

L'altezza me<strong>di</strong>a dei continenti sul mare è quasi esattamente l'altezza del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong>. I quattro <strong>la</strong>ti misurano esattamente: <strong>la</strong>to nord 230m e 25,05cm; <strong>la</strong>to sud<br />

230m e 45,35cm; <strong>la</strong>to est 230m e 39,05cm; <strong>la</strong>to ovest 230m e 35,65cm. E con<br />

maniacale precisione i suo angoli misurano: nord-est 90º, 3' e 2''; sud-est 89º, 56' e<br />

27''; nord-ovest 89º, 59' e 58''; sud-ovest 90º e 33''. In ultimo, <strong>la</strong> curvatura delle<br />

pareti (<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è l'unica ad avere una leggera curvatura sulle pareti<br />

impercettibile ad occhio nudo) è identica a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Terra. In conclusione <strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, o Grande <strong>Piramide</strong>, è <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> 1:43.200 del<strong>la</strong> Terra.<br />

LA PIRAMIDE <strong>Magica</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

LA PIRAMIDE <strong>Cheope</strong><br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

La grande piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è una delle costruzioni più suggestive ed imponenti<br />

mai realizzate dall'uomo ed il simbolo stesso del<strong>la</strong> cività egizia.<br />

Le misure del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> sono: <strong>la</strong>to settentrionale 230 m e 25.05 cm,<br />

<strong>la</strong>to occidentale 230 m e 35.65 cm, <strong>la</strong>to orientale 230 m e 39.05 cm ed infine <strong>la</strong>to<br />

meri<strong>di</strong>onale 230 m e 45.35 cm, per una altezza <strong>di</strong> 146 m.<br />

Il tutto per un peso <strong>di</strong> circa 6.000.000 <strong>di</strong> tonnel<strong>la</strong>te e un' area <strong>di</strong> 13.1 acri. Gli<br />

angoli al<strong>la</strong> base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89° 56'e 27", quello <strong>di</strong> nord-est<br />

90° 3' 2", quello <strong>di</strong> sud-ovest 90° 0' 33", e quello <strong>di</strong> nord-ovest 89° 59' 58" (appena<br />

due secon<strong>di</strong> d'arco <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza).<br />

Secondo stime affidabili, <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> consiste <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> circa 2.300.000 blocchi<br />

<strong>di</strong> pietra calcarea e granito, con pesi che variano dalle 2.5 tonnel<strong>la</strong>te alle 70<br />

tonnel<strong>la</strong>te. Non solo, ma bisogna aggiungere anche un rivestimento simile a uno<br />

specchio <strong>di</strong> 22 acri costituito, da 115.000 pietre luci<strong>di</strong>ssime, ciascuna del peso <strong>di</strong> 10<br />

tonnel<strong>la</strong>te, che originariamente coprivano tutte e quattro le facciate. Dopo essere<br />

stata staccata da un violento terremoto nel 1301 a.C., <strong>la</strong> maggior parte dei blocchi<br />

<strong>di</strong> rivestimento fu rimossa per <strong>la</strong> costruzione del Cairo.<br />

Tra gli specialisti in archeologia egizia, è opinione comune che fu costruita come<br />

tomba per il faraone del<strong>la</strong> IV Dinastia (2575 - 2467 a.C.) Khufu (conosciuto come<br />

<strong>Cheope</strong>). Questa opinione si basa principalmente sul ritrovamento <strong>di</strong> geroglifici su<br />

alcune pietre all'interno del<strong>la</strong> piramide che assomigliano al suo sigillo, e al<strong>la</strong><br />

testimonianza <strong>di</strong> Erodoto che vide i monumenti nel V° secolo a. C., cioè più <strong>di</strong> 2000<br />

anni dopo che erano stati costruiti. Nonostante il fatto che nessun corpo fu mai<br />

trovato all'interno delle sue stanze ben sigil<strong>la</strong>te, gli egittologi persistono nel<strong>la</strong> loro<br />

teoria, facendo nascere una storia su decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> schiavi costretti al <strong>la</strong>voro<br />

per decine <strong>di</strong> anni nel<strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> una montagna <strong>di</strong> pietre in cui mettere il<br />

cadavere <strong>di</strong> un solo uomo.<br />

La Camera <strong>di</strong> Re: scoperta intorno all'anno 820 d.C. dal Califfo Ma'mun.<br />

Essa è situata a un terzo dell'altezza del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>, e cioè a circa 45 m<br />

dal<strong>la</strong> base. Ci si aspettava <strong>di</strong> trovare un tesoro proporzionato al<strong>la</strong> grandezza del<br />

monarca, ed invece <strong>la</strong> camera del faraone (funeraria secondo l'egittologia<br />

ortodossa) era completamente vuota e spoglia dal qualsiasi decorazione e<br />

iscrizione. So<strong>la</strong>mente un sarcofago in granito vuoto (oggi tale materiale viene<br />

intagliato per <strong>la</strong> sua durezza, con abrasivi quali <strong>la</strong> polvere <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante o <strong>di</strong> carburo<br />

<strong>di</strong> silicio detto carborundo).<br />

Per accedere al<strong>la</strong> Camera del Re, si devono superare percorsi stretti ed<br />

impraticabili, corridoi e gallerie piccolissime. La domanda che ci si pone è come<br />

hanno fatto i saccheggiatori <strong>di</strong> tombe a trafugare tutto, ma proprio tutto all'interno<br />

<strong>di</strong> una stanza situata a circa 45 m <strong>di</strong> altezza, e il cui unico modo per raggiunger<strong>la</strong><br />

dal<strong>la</strong> base è una galleria ascendente (bloccata da pesantissimi tappi in granito) che<br />

si collega al<strong>la</strong> Grande Galleria, lunga circa 46 m e con una pendenza <strong>di</strong> 26°.<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

E' <strong>la</strong> teoria che vuole <strong>di</strong>mostrare come <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> fu costruita sul<strong>la</strong><br />

base <strong>di</strong> conoscenze geometriche molto sviluppate che ne facevano una specie <strong>di</strong><br />

mappamondo. Verso <strong>la</strong> fine II secolo a.C. il grammatico greco Agatarchide <strong>di</strong><br />

Cnido, scoprì che <strong>la</strong> base del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> era esattamente un ottavo <strong>di</strong> un<br />

minuto <strong>di</strong> un grado in lunghezza. Da quì si ottiene che moltiplicando <strong>la</strong> lunghezza<br />

per 8, poi per 60 ed in ultimo per 360, il risultato è straor<strong>di</strong>nariamente vicino al<strong>la</strong><br />

circonferenza terrestre.<br />

Nel 1638 il matematico scozzese John Greaves, durante <strong>la</strong> sua visita in Egitto,<br />

prese alcune misure: il sarcofago nel<strong>la</strong> Camera de Re (1.97m), l'altezza del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> (146.6m) e il <strong>la</strong>to base (211.2m). Lo scopo fu quello <strong>di</strong> scoprire l'unità <strong>di</strong><br />

misura utilizzata dagli architetti egiziani, ma purtroppo i rilevamenti furono<br />

insufficenti.<br />

Il tentativo successivo venne fatto dal<strong>la</strong> squadra <strong>di</strong> scienziati francesi portati da<br />

Napoleone in Egitto. Il capo-squadra, Edmè-François Jomard, come Greaves<br />

intendeva cercare l'unità <strong>di</strong> misura utilizzata e quin<strong>di</strong> verificare se le misure del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> poteva ricondurre alle <strong>di</strong>mensioni del<strong>la</strong> Terra.<br />

Jomard misurò un <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> base (230.9m) e l'altezza (146.6m) da cui potè<br />

calco<strong>la</strong>re in 51º19' <strong>la</strong> pendenza e in 184.7m l'apotenusa. Egli sapeva che gli antichi<br />

in<strong>di</strong>cavano l'apotenusa in 1 sta<strong>di</strong>o, ed Erodoto aveva scritto che 1 sta<strong>di</strong>o era pari a<br />

400 cubiti, per cui 1 cubito è uguale a 0.4618m. Alcuni stu<strong>di</strong>osi greci avevano<br />

<strong>di</strong>chiarato che <strong>la</strong> base del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> era lunga 500 cubiti.Moltiplicando<br />

500*0.4618 Jomard ottenne 230.9m ossia <strong>la</strong> lungezza del<strong>la</strong> base che aveva<br />

misurato.<br />

John Taylor, all'inizio del 1800, scoprì che <strong>di</strong>videndo il perimetro del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong><br />

per il doppio dell'altezza si otteneva un valore molto simile al pi-greco, che in<strong>di</strong>ca il<br />

rapporto costante tra <strong>la</strong> circonferenza ed il suo <strong>di</strong>ametro. Il pi-greco fu calco<strong>la</strong>to<br />

con esattezza fino al<strong>la</strong> quarta cifra decimale solo nel VI secolo d.C. Tramite questa<br />

scoperta Taylor calcolò il rapporto tra l'altezza ed il perimetro come uguale al<br />

rapporto tra il raggio po<strong>la</strong>re terrestre e <strong>la</strong> sua circonferenza: 2 pi-greco.<br />

Le scoperte <strong>di</strong> Taylor influenzarono non poco uno scozzese <strong>di</strong> nome Charles Piazzi<br />

Smith. Smith calcolò il "pollice piramidale" come 1/25 <strong>di</strong> cubito. Nel 1864 Smith<br />

partì per l'Egitto. Calcolò <strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> a 30º circa <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne nord.<br />

L'ombra del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> spariva totalmente all'equinozio <strong>di</strong> primavera. Le sue<br />

misurazioni miglioravano il calcolo del pi-greco fino al quinto decimale. Il<br />

perimetro, in pollici piramidali, corrispondeva esattamente a 1000 volte 365.2 (il<br />

numero <strong>di</strong> giorni dell'anno so<strong>la</strong>re) e questo ben 1500 anni prima che i Greci<br />

calco<strong>la</strong>ssero il primo calendario, mentre i rapporti tra le lunghezze dei corridoi<br />

del<strong>la</strong> piramide rive<strong>la</strong>vano ad<strong>di</strong>rittura alcune date fati<strong>di</strong>che del<strong>la</strong> storia del mondo.<br />

Inoltre, sempre secondo Smith, <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> rive<strong>la</strong>va anche <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra il Sole e<br />

<strong>la</strong> Terra se si moltiplicava <strong>la</strong> sua altezza in pollici per 10 al<strong>la</strong> nona potenza (10 a 9<br />

era il rapporto tra l'altezza e <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong>). Joseph Seiss, un<br />

ecclesiastico americano, scrisse che le pietre del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> contenevano un<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

sistema <strong>di</strong> numeri che in<strong>di</strong>cavano misure, pesi, angoli, temperature, gra<strong>di</strong>,<br />

problemi geometrici e rilevamenti cosmici.<br />

Seiss fu sorpreso dal<strong>la</strong> ricorrente presenza nei suoi calcoli del numero 5.<br />

Altri sostenitori <strong>di</strong> questa teoria sottolinearono come il meri<strong>di</strong>ano ed il parallelo<br />

che si intersecano nel<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> (30º <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne nord e 31º <strong>di</strong> longitu<strong>di</strong>ne est)<br />

incrociano più terraferma <strong>di</strong> ogni altro come se gli Egiziani volessero posizionare <strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> al centro del mondo abitato.<br />

Un quadrante che si estende a nord-ovest e a nord-est dal<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> racchiude<br />

perfettamente il delta del Nilo.<br />

Petrie, a sostegno questa teoria, partì per l'Egitto nel 1880 con un'attrezzatura<br />

molto affidabile.<br />

Petrie si stupì dall'incre<strong>di</strong>bile precisione con cui fu costruita <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong>: sia in<br />

lunghezza che in pendenza gli errori erano così minimi da risultare impercettibili.<br />

I muri del corridoio in <strong>di</strong>scesa perfettamente <strong>di</strong>ritti per i loro 107m <strong>di</strong> lunghezza<br />

con un'approsimazione <strong>di</strong> 5mm.<br />

Petrie confermò il calcolo del pi-greco scoprendo che anche <strong>la</strong> Camera del Re<br />

conteneva un pi-greco nel rapporto tra <strong>la</strong> lunghezza e il perimetro.<br />

Ai giorni nostri esistono ancora stu<strong>di</strong>osi che credono nel significato non casuale<br />

delle <strong>di</strong>mensioni del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>.<br />

Gli ultimi rilevamenti confermano quanto sostenuto in precedenza.<br />

Il pollice piramidale (PI), <strong>la</strong> cui scoperta è attribuita ad Isaac Newton, è uguale a<br />

0.635660m, il cubito piramidale è stimato in 25PI da cui ne consegue che Camera<br />

del Re ha un volume <strong>di</strong> 12500PI ossia una tonnel<strong>la</strong>ta piramidale.<br />

L'angolo del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> è esattamente 51º, 51' e 14.3''. Il volume interno del<br />

sarcofago è uguale al<strong>la</strong> metà del volume esterno.<br />

La posizione esatta è <strong>di</strong> 29º, 58' e 51.06'' <strong>di</strong> <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> 31º e 9' <strong>di</strong> longitu<strong>di</strong>ne.<br />

La Grande <strong>Piramide</strong> non ha ombra a mezzogiorno nel giorno <strong>di</strong> equinozio <strong>di</strong><br />

primavera e guarda verso il nord magnetico con uno scostamento <strong>di</strong> 3'<br />

permettendole <strong>di</strong> essere <strong>la</strong> struttura più accuratamente orientata.<br />

Il parallelo ed il meri<strong>di</strong>ano che coprono <strong>la</strong> maggior parte <strong>di</strong> superficie terrestre si<br />

incrociano nel<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>.<br />

Il perimetro del<strong>la</strong> base <strong>di</strong>viso per 100 da' 365.24 come i giorni in un anno come<br />

tante altre misure.<br />

L'altezza (147m e 75cm anche se originariamente raggiungeva probavilmente i<br />

150m) moltiplicata per un milione è molto vicina al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra <strong>la</strong> Terra e il<br />

Sole.<br />

Il peso, stimato in 5.955t, moltiplicato per un miliardo è una buona<br />

approssimazione del peso del<strong>la</strong> Terra.<br />

L'altezza me<strong>di</strong>a dei continenti sul mare è quasi esattamente l'altezza del<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong>.<br />

I quattro <strong>la</strong>ti misurano esattamente: <strong>la</strong>to nord 230m e 25,05cm; <strong>la</strong>to sud 230m e<br />

45,35cm; <strong>la</strong>to est 230m e 39,05cm; <strong>la</strong>to ovest 230m e 35,65cm. E con maniacale<br />

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13/09/2012 - 16.02 <strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> <strong>Magica</strong> <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

precisione i suo angoli misurano: nord-est 90º, 3' e 2''; sud-est 89º, 56' e 27''; nordovest<br />

89º, 59' e 58''; sud-ovest 90º e 33''. In ultimo, <strong>la</strong> curvatura delle pareti (<strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è l'unica ad avere una leggera curvatura sulle pareti<br />

impercettibile ad occhio nudo) è identica a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Terra. In conclusione <strong>la</strong><br />

<strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, o Grande <strong>Piramide</strong>, è <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> 1:43.200 del<strong>la</strong> Terra.<br />

Sono molte le ipotesi su cosa fossero esattamente le pirami<strong>di</strong> egizie, cosi gran<strong>di</strong> e<br />

misteriose: tombe, templi, osservatori astronomici, centri iniziatici.<br />

Io, come altri, credo che <strong>la</strong> <strong>Piramide</strong> sia qualcosa <strong>di</strong> piu’, un campo <strong>di</strong> forze<br />

potentissime, un condensatore <strong>di</strong> energia.<br />

In partico<strong>la</strong>re si par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, che proprio in virtu’ del<strong>la</strong> sua<br />

forma concentra e combina le energie.<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, detta anche <strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>, contiene 6 volte S. Pietro,<br />

ed è in pratica una Terra in miniatura, infatti all’interno troviamo <strong>la</strong> temperatura<br />

me<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> Terra, le pareti sono arrotondate come <strong>la</strong> Terra, e le misure sono in<br />

sca<strong>la</strong> ma riproducono <strong>la</strong> Terra.<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> sarebbe un “cappotto” che racchiude una costruzione in<br />

granito, <strong>di</strong>viso in piani e raffigurato in molti gioielli egiziani, lo ZED.<br />

Questo sarebbe una macchina primor<strong>di</strong>ale capace <strong>di</strong> far viaggiare nel tempo ed è<br />

situato all’interno un po’ spostato rispetto al centro.<br />

Si pensa che <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> risalga a 12.500 anni fa e che sia stata<br />

costruita da una civiltà precedente molto più evoluta del<strong>la</strong> nostra.<br />

Noi al giorno d’oggi non saremmo in grado <strong>di</strong> costruir<strong>la</strong>, non abbiamo gru che<br />

sollevano blocchi <strong>di</strong> quel peso a 140 mt da terra.<br />

Sempre all’interno <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> c’è un sarcofago che oggi noi non riusciremmo a<br />

costruire, esso è scavato in unico blocco con il granito più duro che si possa trovare<br />

sul<strong>la</strong> faccia del<strong>la</strong> Terra.<br />

Per scavarlo avremmo bisogno <strong>di</strong> un trapano 500 volte più potente <strong>di</strong> quelli che<br />

posse<strong>di</strong>amo.<br />

Un giorno un ricercatore inglese all’interno del<strong>la</strong> Grande piramide, riportò alcuni<br />

fenomeni sorprendenti: puntando l’in<strong>di</strong>ce verso l’alto sentiva un intenso formicolio<br />

e accostando una bottiglia alle <strong>la</strong>bbra avvertiva ad<strong>di</strong>rittura una scossa elettrica.<br />

Ma non è stato so<strong>la</strong>mente questo episo<strong>di</strong>o a meravigliare, infatti all’interno <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong> sono stati anche trovati animali mummificati dove secondo <strong>la</strong> normalità<br />

dovevano essere putrefatti.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> piramide non è una costruzione qualsiasi, ma grazie al<strong>la</strong> sua forma,<br />

l’energia che circo<strong>la</strong> al suo interno viene favorita e potenziata.<br />

Tutti possono verificare alcuni effetti del<strong>la</strong> piramide semplicemente facendo<br />

esperimenti con un modellino <strong>di</strong> piramide, magari in cartone o <strong>di</strong> qualsiasi<br />

materiale <strong>di</strong>elettrico, secondo le esatte proporzioni in sca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong>, e posizionando<strong>la</strong> in modo esatto cioe’ allineando<strong>la</strong> sull’asse nord sud.<br />

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Una parabo<strong>la</strong> per il mistero del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>.<br />

Illustrazione 1: <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> <strong>di</strong> Giza d'Egitto. Sezione trasversale.<br />

La parabo<strong>la</strong> e <strong>la</strong> barca so<strong>la</strong>re<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> resta il mistero dei misteri, il primo dei quali è <strong>la</strong> sua<br />

funzione. Si hanno perfino dubbi se essa fu eretta come monumento tombale per il<br />

faraone <strong>Cheope</strong> o no. Ma una cosa è certa, il fatto <strong>di</strong> ritener<strong>la</strong> un'opera eseguita<br />

secondo canoni matematici a ragione delle sue proporzioni.<br />

Se questa è l'unica cosa assolutamente certa, ed è così, perché allora non tentare <strong>di</strong><br />

incamminarci con l'aiuto del<strong>la</strong> scienza matematica per scoprire, chissà, altre<br />

re<strong>la</strong>zioni sul<strong>la</strong> scorta <strong>di</strong> un felice prosieguo in tal senso? Quin<strong>di</strong> ignoriamo per il<br />

momento tutte le concezioni, in gran parte paragnostiche, sul conto <strong>di</strong> questa opera<br />

e<strong>di</strong>le, e incanaliamoci con l'uso <strong>di</strong> "riga e compasso" nei meandri geometrici che<br />

possono derivare dal<strong>la</strong> piramide congegnata, come si sa, secondo il canone del<strong>la</strong><br />

sezione aurea o <strong>di</strong> pi greco.<br />

Il titolo <strong>di</strong> questo scritto ci anticipa un termine che potrebbe far pensare ad una<br />

similitu<strong>di</strong>ne per tentare <strong>di</strong> sve<strong>la</strong>re il mistero del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>, ma<br />

chiaramente come già detto, si capisce subito che si tratta del<strong>la</strong> conica che si stu<strong>di</strong>a<br />

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in geometria che è determinata dall'intersezione del cono con un piano parallelo ad<br />

una generatrice. E il mistero da sve<strong>la</strong>re, notevolmente grande come <strong>la</strong> piramide<br />

stessa, è <strong>la</strong> sua funzione, ossia a cosa doveva servire <strong>di</strong> preciso.<br />

Senza contare che non si riesce nemmeno a capire <strong>la</strong> tecnologia impiegata<br />

(presumibilmente povera <strong>di</strong> mezzi per quei tempi) per <strong>la</strong> sua e<strong>di</strong>ficazione,<br />

considerato che si dovettero trasportare ben più <strong>di</strong> 2,3 milioni <strong>di</strong> blocchi <strong>di</strong> pietra<br />

<strong>la</strong>vorata fino al sito <strong>di</strong> fabbrica, alle quote <strong>di</strong> impiego fino 147 metri circa <strong>di</strong><br />

altezza. Il peso <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> questi massi era in prevalenza <strong>di</strong> 2,5 tonnel<strong>la</strong>te, ma ce<br />

ne erano anche molti altri <strong>di</strong> notevole peso, fino a 70-80 tonnel<strong>la</strong>te.<br />

Tra<strong>la</strong>sciando le domande e risposte che si pongono per questo <strong>la</strong>to e<strong>di</strong>le, farò<br />

vedere che, in base ad una semplice geometria, si riesce a pervenire a dei nessi sul<br />

mistero <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>sposizioni strutturali interne del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

(illustrazione 1).<br />

Nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> veramente accertato, ma il fatto che <strong>la</strong> <strong>di</strong>sposizione del<strong>la</strong> tomba del Re e<br />

del<strong>la</strong> Regina, al suo interno, trovino ottimo riferimento a determinati punti nodali<br />

derivante dallo sviluppo dell'annunciata geometria, partendo appunto da una<br />

parabo<strong>la</strong>, è davvero sorprendente.<br />

Illustrazione 2: Barca so<strong>la</strong>re <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>.<br />

Però non è del tutto estranea <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> al<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> se presa come<br />

forma model<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> barca so<strong>la</strong>re che venne scoperta poco a<strong>di</strong>acente, in seguito<br />

ad alcuni scavi nel 1954. Questa barca dovette servire per il rito funebre del re<br />

<strong>Cheope</strong>, in modo che <strong>la</strong> sua anima in compagnia del <strong>di</strong>o Ra navigassero per<br />

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raggiungere il regno dei morti. Il <strong>di</strong>o Ra compiva "giornalmente" il cosiddetto<br />

"viaggio del giorno e del<strong>la</strong> notte", <strong>di</strong> giorno attraversava il cielo e <strong>di</strong> notte gli inferi.<br />

La cosa inspiegabile e molto curiosa è che questa barca so<strong>la</strong>re <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> fu trovata<br />

smontata in 1500 pezzi e in seguito fu rimontata e collocata accanto al<strong>la</strong> Grande<br />

<strong>Piramide</strong>, in un salone <strong>di</strong> esposizione per il pubblico (illustrazione 2).<br />

La sezione aurea<br />

Illustrazione 3: Geometria del<strong>la</strong> sezione aurea per <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>.<br />

Si può <strong>di</strong>re che con <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> è possibile risalire al<strong>la</strong> concezione del<strong>la</strong> sezione<br />

aurea e da questa al<strong>la</strong> definizione geometrica, eseguibile con "riga e compasso", <strong>di</strong><br />

un triangolo isoscele simile a quello del<strong>la</strong> sezione trasversale del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong> lungo le re<strong>la</strong>tive apoteme (illustrazione 1). Ma per semplificare, almeno in<br />

merito al<strong>la</strong> determinazione del triangolo isoscele in questione, procederò con il<br />

metodo noto del<strong>la</strong> sezione aurea applicata ad un segmento che stabiliamo sia<br />

l'altezza del nostro triangolo da determinare.<br />

Per costruire <strong>la</strong> sezione aurea del segmento AB (illustrazione 3), si traccia un<br />

triangolo rettangolo ABF, in modo che il cateto BF sia metà <strong>di</strong> AB. Per ottenere<br />

questa metà si tracciano due coppie <strong>di</strong> archetti a piacere nei punti C e D e poi si<br />

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uniscono: il punto E <strong>di</strong> AB è <strong>la</strong> metà ricercata. Poi con un arco <strong>di</strong> cerchio con centro<br />

in B si interseca <strong>la</strong> verticale a B in F. Fa seguito il congiungimento del punto A con<br />

F sul quale si punta il compasso e si esegue l'arco che congiunge B con G del<br />

segmento AF. AG è <strong>la</strong> sezione aurea che si cerca: <strong>di</strong> qui con il compasso, centrato in<br />

A e <strong>di</strong> raggio AG, si <strong>di</strong>segna l'arco che interseca il segmento AB e, <strong>la</strong>teralmente nei<br />

punti I ed L <strong>di</strong> confluenza con un arco <strong>di</strong> centro E.<br />

Ed ora l'ultima cosa da fare è tracciare due rette che collegano, B con I fino ad<br />

intersecare il prolungamento ortogonale al segmento AB in M, e poi, dal<strong>la</strong> parte<br />

opposta, B con L per arrivare al<strong>la</strong> semiretta ortogonale ad AB in N.<br />

Il triangolo MNB è il triangolo del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> eseguito secondo il canone<br />

del<strong>la</strong> sezione aurea.<br />

II rapporto AB:AH, che è uguale al rapporto AH:HB, è un numero irrazionale a cui<br />

viene attribuito il valore approssimativo 1,618... Numericamente questo rapporto è<br />

espresso da:<br />

Si tratta anche <strong>di</strong> un numero che deriva dai rapporti fra due termini successivi<br />

del<strong>la</strong> serie <strong>di</strong> Fibonacci al loro limite.<br />

In partico<strong>la</strong>re, eseguendo dei semplici calcoli, si ottiene che <strong>la</strong> semi-base <strong>di</strong> MN del<br />

triangolo MNB (che potremo chiamare aureo) è:<br />

Colgo l'occasione per <strong>di</strong>mostrare quanto sia errato affermare che <strong>la</strong> Grande<br />

<strong>Piramide</strong> è informata al<strong>la</strong> sezione aurea ed anche a pi greco. Cioè a <strong>di</strong>re, in<br />

alternativa a quanto poc'anzi matematicamente acquisito per <strong>la</strong> versione del<strong>la</strong><br />

sezione aurea, che il quadrato <strong>di</strong> base del<strong>la</strong> piramide in questione è idealmente <strong>la</strong><br />

perfetta quadratura <strong>di</strong> un cerchio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro pari al<strong>la</strong> sua altezza. In tal caso il<br />

semi-<strong>la</strong>to <strong>di</strong> questo quadrato ideale è 1/8 <strong>di</strong> pi greco, considerando il <strong>di</strong>ametro<br />

uguale all'unità. Quin<strong>di</strong>:<br />

Ecco <strong>di</strong>mostrato che le due versioni <strong>di</strong>fferiscono fra loro, ma i valori numerici in<br />

questione, riferiti all'unità sono abbastanza vicini l'uno all'altro.<br />

Però propendere per <strong>la</strong> versione del<strong>la</strong> sezione aurea ci viene dal un altro confronto<br />

che ci dà <strong>la</strong> prova del<strong>la</strong> perfetta armonia del<strong>la</strong> figura geometrica, anche se a prezzo<br />

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dell'approssimazione in eccesso del<strong>la</strong> quadratura del cerchio, esatta invece con <strong>la</strong><br />

versione <strong>di</strong> pi greco.<br />

L'illustrazione 4 presenta <strong>la</strong> piramide con <strong>la</strong> sua parabo<strong>la</strong> – meglio il triangolo<br />

isoscele del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva sezione trasversale – all'insegna del<strong>la</strong> sezione aurea, che è<br />

circoscrivile ad un cerchio <strong>di</strong> raggio uguale esattamente a ½, considerando l'altezza<br />

del triangolo uguale a 1.<br />

Nel caso re<strong>la</strong>tivo a pi greco accanto, dell'illustrazione 5, il raggio del cerchio<br />

inscritto è invece un numero irrazionale che si approssima a ½.<br />

Pi greco è un numero irrazionale e trascendente e non è possibile concepirlo per via<br />

algebrica, tanto meno con l'uso del<strong>la</strong> "riga e compasso".<br />

Mentre l'altro del<strong>la</strong> sezione aurea, anche se è un numero irrazionale lo si può<br />

ottenere in modo algebrico ed anche attraverso il <strong>di</strong>segno con assoluta precisione,<br />

in via <strong>di</strong> principio, ovviamente.<br />

Illustrazione 4: <strong>Piramide</strong> versione del<strong>la</strong> sezione aurea.<br />

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Illustrazione 5: <strong>Piramide</strong> versione <strong>di</strong> pi greco.<br />

La parabo<strong>la</strong><br />

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Illustrazione 6: Parabo<strong>la</strong> canonica.<br />

Ed ora comincio a presentare <strong>la</strong> nota parabo<strong>la</strong>, che servirà, come anticipato, a<br />

corre<strong>la</strong>r<strong>la</strong> al triangolo isoscele del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> <strong>di</strong> altezza idealmente<br />

uguale all'unità, quel<strong>la</strong> dell'illustrazione 3.<br />

Dati il vertice O, l'asse Ox ed un punto P (0 il fuoco F) (illustrazione 6).<br />

Per determinare il fuoco si costruiscano <strong>la</strong> proiezione Q <strong>di</strong> P sull'asse, e il<br />

simmetrico T <strong>di</strong> Q rispetto ad O (TO = OQ). La retta TP è tangente al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> in<br />

P; <strong>la</strong> perpen<strong>di</strong>co<strong>la</strong>re a TP nel suo punto <strong>di</strong> mezzo H incontra l'asse nel fuoco F.<br />

Valgono le re<strong>la</strong>zioni:<br />

Perciò per determinare altri punti del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>: a) <strong>di</strong> assegnata ascissa x = OQ:<br />

si costruisce QN = ZOF, e con centro F e raggio FN si determinano i punti P e T, da<br />

cui anche <strong>la</strong> tangente PT; b) <strong>di</strong> assegnata or<strong>di</strong>nata y = OK: si congiunge il punto<br />

me<strong>di</strong>o H <strong>di</strong> OK con F, e <strong>la</strong> TP perpen<strong>di</strong>co<strong>la</strong>re a FH interseca <strong>la</strong> KP (paralle<strong>la</strong><br />

all'asse) in P; c) <strong>di</strong> assegnata inclinazione θ del<strong>la</strong> tangente: si traccia <strong>la</strong> normale<br />

FH al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione voluta e si determina <strong>la</strong> retta TP tangente; il punto P si trova<br />

con TH = HP o TF = FP;d) dato R (illustrazione 4, IV quadrante), sia S <strong>la</strong> sua<br />

proiezione sul<strong>la</strong> tangente al vertice.<br />

Divisi OS ed SR in un ugual numero <strong>di</strong> parti uguali, si costruiscano le rette OR1,<br />

OR2, ..., e le parallele all'asse per Sl, S2, le intersezioni P1, P2, appartengono al<strong>la</strong><br />

parabo<strong>la</strong>.<br />

La costruzione si può proseguire al <strong>di</strong> fuori dell'arco OR.<br />

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L'ultima re<strong>la</strong>zione è che QN sull'asse delle x è pari a p.<br />

Il triangolo rettangolo PKN è simile al triangolo rettangolo a<strong>di</strong>acente PTQ e questo<br />

permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che QN è uguale a p appunto.<br />

La rego<strong>la</strong> che ne consegue è che qualsiasi altro triangolo isoscele, con i <strong>la</strong>ti obliqui<br />

normali al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>, ha sempre l'altezza uguale al parametro p.<br />

Forma canonica (vertice nell'origine, asse coincidente con l'asse x).<br />

Equazioni cartesiane:<br />

parabo<strong>la</strong>:<br />

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Illustrazione 7: Il triangolo isoscele del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> e <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>.<br />

Non è rego<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>di</strong>sposizione dell'illustrazione 7 ma per como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> ciò che verrà<br />

fatto <strong>di</strong> seguito, ho fatto ruotare gli assi cartesiani x e y <strong>di</strong> un angolo retto verso<br />

sinistra.<br />

In alto è riportato il triangolo isoscele ABC del<strong>la</strong> sezione trasversale del<strong>la</strong> piramide<br />

<strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, con l'altezza idealmente pari all'unità, ossia pari al parametro p del<strong>la</strong><br />

parabo<strong>la</strong>.<br />

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Il triangolo A'B'C' in basso è l'analogo a quello sopra suddetto previo le due<br />

proiezioni AA' E BB'.<br />

È nota l'or<strong>di</strong>nata ya, il parametro p = 1, ed in base all'equazione del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong><br />

canonica che:<br />

possiamo calco<strong>la</strong>re ascissa xa come segue:<br />

La piramide con <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>, come un cristallo<br />

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Illustrazione 8: La piramide con <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> unite viste come un cristallo.<br />

Caso partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> riflessione ottica all'interno.<br />

Dati geometrici dell'illustrazione 8:<br />

La Grande <strong>Piramide</strong> fu concepita secondo canoni suggeriti dalle credenze religiose<br />

esoteriche vigenti al suo tempo.<br />

Nul<strong>la</strong> che scandalizzi immaginare che il manufatto sia una sorta <strong>di</strong> pietra<br />

filosofale e per questo fu informata al canone del<strong>la</strong> sezione aurea per conferirle<br />

l'armonia col cosmo.<br />

Altrimenti come poteva il defunto faraone <strong>Cheope</strong>, ritenuto un <strong>di</strong>o in terra,<br />

navigare col <strong>di</strong>o Ra per raggiungere il regno dei morti? Occorreva che <strong>la</strong> barca<br />

so<strong>la</strong>re, da intravedersi nel<strong>la</strong> piramide unita al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> (naturalmente si tratta<br />

<strong>di</strong> emblemi metafisici), fosse veramente speciale.<br />

Ma, <strong>di</strong> conseguenza, era necessario che essa fosse idonea per procedere per il<br />

"viaggio del giorno e del<strong>la</strong> notte", cosa che comportava anche che essa fosse<br />

congegnata anche come corpo <strong>di</strong> luce oltre che <strong>di</strong> pietra.<br />

Di qui nul<strong>la</strong> che scandalizzi immaginare il complesso piramidale unito al<strong>la</strong><br />

parabo<strong>la</strong> sottostante, così come è stata considerata dal punto <strong>di</strong> vista del<strong>la</strong><br />

geometria, come uno speciale cristallo somigliante alle note gemme preziose che si<br />

incastonano sugli anelli e col<strong>la</strong>ne.<br />

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Illustrazione 9: Taglio <strong>di</strong> una pietra preziosa. Gioco <strong>di</strong> luce con <strong>la</strong> scomposizione<br />

nei colori dell'iride.<br />

La luminosità è un requisito fondamentale per le gemme preziose e le loro stu<strong>di</strong>ate<br />

sfaccettature moltiplicano i giochi <strong>di</strong> luce scomposta nei suoi colori, cosiddetti<br />

dell'iride, all'interno per sprigionarsi in modo sfolgorante all'esterno (illustrazione<br />

9).<br />

Nul<strong>la</strong> che meravigli, dunque, vedere <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> come uno speciale<br />

cristallo e costatare subito una partico<strong>la</strong>re proprietà dovuta a un ipotetico raggio <strong>di</strong><br />

luce che interagisce in esso. Dall'illustrazione 6 si può capire <strong>di</strong> che si tratta.<br />

Il raggio IP è normale al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> e si imbatte sul<strong>la</strong> parete C'B' riflettendosi in Q<br />

del<strong>la</strong> parete opposta C'A'. Prosegue da qui <strong>la</strong> riflessione luminosa in modo verticale<br />

fino in fondo sul<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> in R. Si sa che tutti i raggi verticali confluenti su una<br />

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parabo<strong>la</strong> si rifletto convergendo nel fuoco re<strong>la</strong>tivo, che nel nostro caso è il punto F.<br />

Naturalmente si è capito che il punto I <strong>di</strong> partenza del supposto raggio luminoso è<br />

unico in modo che <strong>la</strong> sua inclinazione riferita al<strong>la</strong> verticale sia 180°-4Φ come<br />

in<strong>di</strong>cato sull'illustrazione 8. Φ è il semi-angolo al vertice del<strong>la</strong> piramide.<br />

Nessun commento su questo raggio salvo a vedere ora il raffronto con lo spaccato<br />

del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> (illustrazione 10), in cui si vedono i vari elementi che vi<br />

fanno parte: <strong>la</strong> tomba del re e del<strong>la</strong> regina, <strong>la</strong> grande galleria ed altro.<br />

Illustrazione 10: <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>. Sezione trasversale.<br />

Ed ecco il fatto meraviglioso che spiega il titolo <strong>di</strong> questo scritto: Una parabo<strong>la</strong> per<br />

il mistero del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>! Due cose in una: il fuoco F del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> <strong>di</strong> arco<br />

A'OB', su cui è posta <strong>la</strong> piramide A'B'C', coincide con un certo punto del<strong>la</strong> tomba<br />

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del<strong>la</strong> Regina e il raggio verticale QR del<strong>la</strong> ipotetica luce, all'interno del<strong>la</strong> piramide<br />

in questione, coincide con l'asse del<strong>la</strong> tomba del Re.<br />

Il mistero però resta, comunque, ma tutto il presente <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> geometria, se non<br />

altro, è servito ad aprire un varco per poter intuire cose nuove.<br />

Tuttavia c'è modo <strong>di</strong> far progre<strong>di</strong>re un certo ragionamento che porterebbe a capire<br />

come potrebbe funzionare l'apparato tombale in questione, <strong>la</strong> cui rappresentazione<br />

monumentale può servire, naturalmente, come modello simbolico e non come una<br />

sorta <strong>di</strong> macchina – mettiamo – per far veramente resuscitare i morti.<br />

Consideriamo<strong>la</strong> come processo <strong>di</strong> "memoria" rimandata al futuro.<br />

Dunque <strong>la</strong> camera del Re fa parte <strong>di</strong> una struttura composta da elementi granitici<br />

che nell'insieme è chiamata Zed. In partico<strong>la</strong>re interessa <strong>la</strong> <strong>di</strong>sposizione del<strong>la</strong> parte<br />

superiore a questa camera, perché è costituita da cinque ranghi <strong>di</strong> travi <strong>di</strong>sposte<br />

una accanto all'altra e ognuna, pesa poco più <strong>di</strong> 70 tonnel<strong>la</strong>te.<br />

Illustrazione 11: Effetto piezoelettrico: applicando una forza a certi materiali viene<br />

prodotta una tensione.<br />

Dunque, sappiamo che il granito è composto in gran parte <strong>di</strong> quarzo, che è<br />

piezoelettrico, un partico<strong>la</strong>re fenomeno elettromeccanico.<br />

Ossia quando questo materiale è sollecitato da forte pressione, o comunque quando<br />

vibra, per esempio in seguito a una percossa, compaiono delle cariche elettriche<br />

sul<strong>la</strong> superficie.<br />

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Illustrazione 12: Lo Zed.<br />

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Il passo è breve, a ragione <strong>di</strong> ciò, per intravedere nell'enorme apparato dello Zed<br />

una batteria <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia elettrica, e questo potrebbe spiegare <strong>la</strong><br />

natura specifica del raggio verticale passante per questo manufatto (illustrazione<br />

12).<br />

Altrimenti non si fa luce sul<strong>la</strong> supposta energia segna<strong>la</strong>ta dal partico<strong>la</strong>re andar <strong>di</strong><br />

vieni del raggio in questione, passante per lo Zed, non avendo modo <strong>di</strong> alimentarsi.<br />

Potrebbe essere <strong>la</strong> camera del<strong>la</strong> Regina questa fonte, ma avendo scoperto <strong>la</strong><br />

funzione <strong>di</strong> centrale elettrica dello Zed, si può pensare che sia <strong>la</strong> Regina<br />

l'utilizzatrice dell'energia che confluisce in lei per dar luogo – mettiamo – al<strong>la</strong><br />

rigenerazione vitale.<br />

Di qui il percorso attraverso un condotto orizzontale, poi quello del<strong>la</strong> Grande<br />

Galleria e finalmente verso <strong>la</strong> camera del Re (illustrazione 1 ed illustrazione 12).<br />

Nel<strong>la</strong> camera del<strong>la</strong> Regina è ricavata su una parete una nicchia che ha <strong>la</strong> sagoma<br />

simile a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sezione trasversale del<strong>la</strong> Grande Galleria, e questo li mette in<br />

re<strong>la</strong>zione <strong>di</strong>retta.<br />

In più nell'anticamera del<strong>la</strong> camera del Re vi sono delle saracinesche in pietra<br />

come a voler far capire che <strong>la</strong> natura del ipotetico flusso vitale, proveniente dal<strong>la</strong><br />

Regina confluendo al Re abbia a che vedere con l'acqua, chiaro segno <strong>di</strong> vita.<br />

Mi fa pensare a questa spiegazione in che modo le ossa si rigenerano, giusto in<br />

stretta re<strong>la</strong>zione ai materiali piezoelettrici.<br />

Il modo in cui molti organismi viventi usano <strong>la</strong> piezoelettricità è molto<br />

interessante: le ossa agiscono come dei sensori <strong>di</strong> forza.<br />

Applicando una forza, le ossa producono delle cariche elettriche proporzionali al<strong>la</strong><br />

loro sollecitazione interna.<br />

Queste cariche stimo<strong>la</strong>no e causano <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> nuovo materiale osseo,<br />

rinforzando <strong>la</strong> robustezza del<strong>la</strong> struttura ossea in quelle zone in cui <strong>la</strong> deflessione<br />

interna è più elevata. Ne risultano strutture con minimo carico specifico e,<br />

pertanto, con eccellente rapporto peso-resistenza (HBM measurement with<br />

confidence).<br />

Però un'altra cosa è possibile suggerire come riscontro ideografico fra i geroglifici<br />

egizi, con il raggio energetico verticale poc'anzi analizzato.<br />

Mi viene da intravederlo nello scettro nel<strong>la</strong> mano del <strong>di</strong>o dei morti Osiride e <strong>di</strong> altri<br />

dei egizi, nonché in quel<strong>la</strong> dei faraoni assisi sul trono<br />

(illustrazione 13).<br />

La cima <strong>di</strong> questo scettro termina con una forcina <strong>di</strong> traverso partico<strong>la</strong>rmente<br />

sagomata che può benissimo riferirsi al<strong>la</strong> parete del<strong>la</strong> piramide dove il raggio si<br />

riflette; mentre <strong>la</strong> parte terminale è munita <strong>di</strong> un'altra forcina a due punte che può<br />

riferirsi ad un doppio potere legato allo scettro che potrebbe trovare riscontro nel<br />

bipo<strong>la</strong>rismo dell'ipotetica elettricità del raggio verticale che passa per lo Zed,<br />

precedentemente trattato.<br />

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Illustrazione 13: Partico<strong>la</strong>re affresco del<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> funeraria <strong>di</strong> Thutmose III (sec.<br />

XV a.C.).<br />

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Di altro, è interessante costatare che, osservando gli ideogrammi riportati<br />

sull'affresco del<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> funeraria <strong>di</strong> Thutmose III dell'illustrazione 13, si nota<br />

che lo scettro, oltre a quello impugnato dal faraone, è anche rappresentato (in alto,<br />

sullo scettro del faraone) a fianco dell'ideogramma dello zed (lo stesso del<strong>la</strong> camera<br />

del Re del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong>) e da altri segni importanti. Fra questi c'è una sorta<br />

<strong>di</strong> cioto<strong>la</strong>, dal significato <strong>di</strong> cesto, che può benissimo corre<strong>la</strong>rsi con <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong><br />

esibita per arrivare a tutte le argomentazioni <strong>di</strong> questo saggio.<br />

Per concludere, considerato che il tema <strong>di</strong> questo scritto ha riguardato <strong>la</strong><br />

matematica, non piacerà ai matematici <strong>la</strong> mia intrusione <strong>di</strong> concezioni<br />

paragnostiche, inammissibili per <strong>la</strong> loro scienza, tuttavia si sono esaminati dei<br />

reperti dell'archeomitologia che vi avrebbero a che fare invece.<br />

Comunque aver trovato delle interessanti re<strong>la</strong>zioni matematiche con <strong>la</strong> Grande<br />

<strong>Piramide</strong>, significa aver fornito un contributo considerevole e stimo<strong>la</strong>nte nel<strong>la</strong><br />

interpretazione geometrica <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni, fregi, immagini tratte dal mondo egizio, una<br />

lettura in chiave geometrica razionale che certo potrebbe appassionare i<br />

matematici perché contribuirebbe a <strong>di</strong>mostrare che <strong>la</strong> geometria è insita nelle cose<br />

dell'essere umano, anche d'arte, perché il loro uso anche inconsapevole è<br />

spontaneo, perché <strong>la</strong> geometria è insita nel comportamento umano pittorico,<br />

rappresentativo etc etc.<br />

Ora passiamo al<strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> nostra piramide<br />

Secondo i miei stu<strong>di</strong>, le pirami<strong>di</strong> hanno davvero dei poteri misteriosi. Adesso<br />

analizziamo insieme <strong>la</strong> questione, cercando <strong>di</strong> evidenziare le tesi favorevoli e quelle<br />

contrarie. Il primo in<strong>di</strong>zio trovato nei vari reperti archeologici del<strong>la</strong> storia che<br />

accenna ad una strana capacità <strong>di</strong> conservazione che riconduce al<strong>la</strong> forma<br />

piramidale, fu il Libro dei Morti, l’antico testo religioso egizio. In esso si legge che<br />

<strong>la</strong> piramide aveva <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> risvegliare le potenti energie positive e negative<br />

presenti all’interno <strong>di</strong> essa, pur in modo <strong>la</strong>tente, in ogni essere umano. Queste<br />

energie potevano essere stimo<strong>la</strong>te con l’aiuto del<strong>la</strong> piramide stessa rendendo<br />

l’in<strong>di</strong>viduo forte e vitale. Forse, non è un caso, che il numero “phi” (il pi greco), che<br />

si usa in geometria per il calcolo dell’Aria del<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong>, è incorporato nelle<br />

<strong>di</strong>mensioni del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, ed era ritenuto in passato simbolo<br />

del<strong>la</strong> creatività, del fuoco e del<strong>la</strong> vita. Infatti, il termine stesso piramide ha una<br />

ra<strong>di</strong>ce greca e deriva da “pur” fuoco e “met” <strong>di</strong>eci. In epoca moderna, si riprese a<br />

par<strong>la</strong>re degli strani effetti energetici che si sviluppano all’interno del<strong>la</strong> piramide,<br />

<strong>di</strong> cui, ancora si sta stu<strong>di</strong>ando l’origine del<strong>la</strong> fonte. Durante <strong>la</strong> mia permanenza in<br />

Egitto, dove svolsi una campagna <strong>di</strong> scavi intorno al<strong>la</strong> Valle dei Re nel 1999, feci<br />

una breve visita al<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, e per caso lo sguardo dentro un<br />

banalissimo cestino dei rifiuti, che era collocato nel<strong>la</strong> Camera del Re. Nel<br />

contenitore per mia meraviglia giacevano i corpi <strong>di</strong> alcuni animali morti, come<br />

gatti e topi, ma, contrariamente alle mie aspettative, non emanavano alcun odore<br />

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cattivo. Incuriosito mi sono avvicinato al cestino ed osservai con più attenzione e,<br />

ho notato che i corpi <strong>di</strong> questi animali non erano in alcun modo in stato avanzato<br />

<strong>di</strong> decomposizione, ma sembravano perfettamente mummificati. Oltretutto,<br />

quando entrai nel<strong>la</strong> <strong>Piramide</strong>, avevo <strong>la</strong> mano destra fasciata, a causa <strong>di</strong> una<br />

profonda ferita che mi sono provocato accidentalmente li giorno prima, ed ancora<br />

era fresca. Come, mia seconda meraviglia, levai <strong>la</strong> fasciatura è scoprì che <strong>la</strong> mia<br />

ferita era perfettamente cicatrizzata. Uscito dal<strong>la</strong> costruzione cominciai a<br />

domandarmi se ciò se tutto questo fosse possibile oppure, in un qualche modo,<br />

fosse in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> struttura del<strong>la</strong> piramide stessa. Quin<strong>di</strong>, non ho perso tempo,<br />

cominciai a stu<strong>di</strong>are questo fenomeno, e pensai <strong>di</strong> costruire un modellino in sca<strong>la</strong><br />

ridotta, orientandolo una <strong>la</strong>to <strong>di</strong> questa piramide nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione dell’asse nordsud.<br />

Al suo interno, in corrispondenza dell’ipotetica Camera del Re, misi un gattino<br />

morto, attendendo l’evolversi del<strong>la</strong> situazione. Puntualmente, come avevo<br />

sospettato e sperato, l’animale che posi al suo interno non andò in putrefazione, ma<br />

si mummificò. Stesso risultato lo sperimentai con altre sostanze organiche,vale a<br />

<strong>di</strong>re: <strong>la</strong>tte, acqua ecc. ecc.. A questo punto è evidente che lo spazio all’interno <strong>di</strong><br />

una determinata forma geometrica influisse sui processi chimico-fisici che<br />

avvenivano al suo interno, anche in tempi molto remoti i nostri. Continuando<br />

ancora i miei esperimenti, notai che, anche <strong>la</strong> materia inorganica sembrava<br />

risentire <strong>di</strong> questa straor<strong>di</strong>naria influenza energetica positiva; ad esempio le<br />

<strong>la</strong>mette usurate si riaffi<strong>la</strong>vano nuovamente ed erano sempre efficienti nel<strong>la</strong> loro<br />

funzione. E’ interessante capire come, secondo alcuni colleghi, solo nel momento in<br />

cui gli antichi egizi smisero <strong>di</strong> costruire le pirami<strong>di</strong>, le tecniche <strong>di</strong> mummificazione<br />

raggiunsero il loro culmine in quel<strong>la</strong> determinata epoca antica, ma,<br />

successivamente si perfezionarono in modo più concreto e sbalor<strong>di</strong>tivo nel Nuovo<br />

Regno. Ormai sembrava chiaro che <strong>la</strong> forma del<strong>la</strong> piramide avesse <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong><br />

accumu<strong>la</strong>re una qualche forma <strong>di</strong> energia positiva in grado <strong>di</strong> agire sul<strong>la</strong> materia<br />

fisica; si comportava come un condensatore energetico, <strong>di</strong>struggendo i batteri<br />

presenti e sterilizzando gli oggetti al suo interno, ma non solo, permetteva <strong>la</strong><br />

lucidatura dei gioielli e l’acqua acquistava proprietà terapeutiche. Le normalissime<br />

batterie si ricaricavano, <strong>la</strong> frutta maturava più velocemente ed i semi facevano<br />

nascere piante più sane e molto più rigogliose. Contribuiva a migliorare <strong>la</strong> qualità<br />

dell’aria, come <strong>di</strong>mostrava il fatto che il fumo <strong>di</strong> una sigaretta si <strong>di</strong>ssolveva prima<br />

che all’esterno. Ho anche accertato che chi soffriva <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> testa veniva<br />

consigliato <strong>di</strong> usare un copricapo a forma piramidale ed in caso <strong>di</strong> artrite <strong>di</strong> porre<br />

sopra <strong>la</strong> parte ma<strong>la</strong>ta una costruzione <strong>di</strong> tale fattura, dove gli effetti benefici<br />

venivano assicurati ed accertati scientificamente.<br />

Le energie del<strong>la</strong> terra e del cosmo, posso <strong>di</strong>chiarare che, se sud<strong>di</strong>vise in una forza<br />

centrifuga calda e <strong>di</strong>namica e in una forza centripeta fredda e ricettiva, possono<br />

circo<strong>la</strong>re e amplificarsi all’interno <strong>di</strong> una piramide, a con<strong>di</strong>zione che i rapporti<br />

geometrici siano gli stessi del<strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> a Giza, con un<br />

rapporto <strong>di</strong> base-altezza <strong>di</strong> 1,5708, che è pari a mezzo pi greco, ed abbia un<br />

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determinato orientamento nello spazio cosmico. Secondo altri stu<strong>di</strong>osi, invece, che<br />

hanno sviluppato una teoria contraria, affermano che, all’interno del<strong>la</strong> piramide lo<br />

spazio-tempo sarebbe negativo e quin<strong>di</strong> ogni organismo si comporterebbe in modo<br />

contrario <strong>di</strong> quanto avverrebbe normalmente. Naturalmente,questo è del tutto<br />

errato, perché dagli esperimenti dame personalmente condotti, ho riscontrato il<br />

contrario.<br />

Si presume inoltre, che i poteri risultino maggiori in concomitanza con il picco<br />

dell’attività so<strong>la</strong>re.<br />

Esso si manifesta, fra le altre cose, sotto forma <strong>di</strong> estese macchie scure sul<strong>la</strong><br />

superficie del Sole con un andamento ciclico <strong>di</strong> 11 anni.<br />

A dare una sorta <strong>di</strong> certificazione scientifica ai poteri del<strong>la</strong> piramide contribuirono<br />

degli esperimenti condotti, al<strong>la</strong> fine degli anni ’60, dal premio Nobel per <strong>la</strong> fisica<br />

Luis Alvarez.<br />

Durante una serie <strong>di</strong> test dentro <strong>la</strong> Grande <strong>Piramide</strong> si accorse che gli strumenti<br />

registravano una accentuata ed inspiegabile ionizzazione dell’aria. Negli anni 30,<br />

l’esploratore Paul Brunton pensò <strong>di</strong> fare un esperimento su se stesso, vale a <strong>di</strong>re, <strong>di</strong><br />

farsi rinchiudere, per un’intera notte, nel<strong>la</strong> camera regale del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong>.<br />

Quando, il mattino dopo, lo andarono a riprendere era in uno stato <strong>di</strong> apatia<br />

generale, come sotto l’effetto <strong>di</strong> una qualche droga.<br />

Raccontò che per l’intera notte ha avuto delle strane visioni, fra le quali quel<strong>la</strong><br />

del<strong>la</strong> propria morte.<br />

Gli parve <strong>di</strong> vedere, pur con gli occhi chiusi, grigi spettri <strong>di</strong> nebbia che si<br />

aggiravano per <strong>la</strong> stanza ed ombre gigantesche e paurose che sembravano uscite<br />

da un regno infernale.<br />

Fu vicino ad un col<strong>la</strong>sso nervoso ed a salvarlo contribuì, probabilmente, il suo<br />

sangue freddo da avventuriero.<br />

Successivamente, raccontò, che le figure svanirono e presero ad avanzare verso <strong>di</strong><br />

lui due sagome luminose ammantate <strong>di</strong> bianco, a questo punto, sperimentò anche<br />

un viaggio astrale al <strong>di</strong> fuori del suo corpo, volteggiando lungo il soffitto e vedendo<br />

se stesso immobile seduto sul pavimento del<strong>la</strong> stanza reale.<br />

In conclusione devo aggiungere che, altre persone, che hanno visitato <strong>la</strong><br />

costruzione <strong>di</strong> giorno, hanno raccontato <strong>di</strong> essersi sentiti invasi da un panico<br />

immotivato e <strong>di</strong> provare un forte senso <strong>di</strong> debolezza, invece io al contrario, ho<br />

avvertito un’energia positiva che mi invadeva il corpo e <strong>la</strong> stessa anima e dava<br />

senso <strong>di</strong> benessere e <strong>di</strong> sicurezza interiore, non in<strong>di</strong>fferente. Secondo questa mia<br />

esperienza che ho sperimentato, bisogna entrare all’interno del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong><br />

<strong>Cheope</strong>, carichi <strong>di</strong> energia positiva, per il semplice fatto, che <strong>la</strong> stessa piramide<br />

possiede una grande concentrazione <strong>di</strong> energia cosmica, ed in base allo stato<br />

d’animo delle persone che <strong>la</strong> visitano, essa si mette in funzione ed agisce <strong>di</strong><br />

conseguenza, fatto constatato ed accertato personalmente.<br />

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<strong>Costruire</strong> <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> cheope <strong>Magica</strong> e Energetica, secondo le misure in<br />

sca<strong>la</strong>: Presento alcune soluzioni<br />

Le misure del nostro modellino dovranno essere:<br />

base: cm 22.5<br />

altezza: cm 14.2<br />

<strong>la</strong>to obliquo: cm 18<br />

Questo è soltanto un esempio, naturalmente le misure potranno essere<br />

raddoppiate, triplicate e così via a seconda delle esigenze personali.<br />

La piramide non va mai collocata in prossimità <strong>di</strong> apparecchi elettrici (pc, tv ecc)<br />

che ne potrebbero perturbare il campo magnetico.<br />

Prima <strong>di</strong> procedere con vari esperimenti ne propongo uno che servirà per<br />

constatare se <strong>la</strong> nostra piramide è allineata correttamente (meglio munirsi <strong>di</strong> una<br />

busso<strong>la</strong>) e cioe’ come ripeto, un <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> piramide dovrà essere<br />

allineato perfettamente con l’asse nord-sud.<br />

Situate all’interno del<strong>la</strong> piramide, qualche cucchiaiata <strong>di</strong> miele liquido in un<br />

piattino. Il miele entro 5 giorni sarà cristallizzato.<br />

Altro punto importante riguarda il fatto che ogni sostanza che tratterete all’interno<br />

del<strong>la</strong> piramide (acqua, alimenti, oggetti metallici..) va rigorosamente posta a un<br />

terzo dell’altezza me<strong>di</strong>ante un sostegno interno, in corrispondenza del<strong>la</strong> camera del<br />

Re, dove l’energia positiva è al massimo. Ricordate poi che i contenitori che si<br />

pongono dentro <strong>la</strong> piramide devono essere <strong>di</strong> vetro o cartone, non metallo.<br />

Ora vi chiederete: Come si puo’ utilizzare <strong>la</strong> piramide?<br />

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Riporto alcuni esempi per esperimenti:<br />

- Per affi<strong>la</strong>re <strong>la</strong>mette rasoi forbici coltelli: l’energia emessa dal nostro modellino<br />

agirà sul bordo. E per far tornare come nuovi temperini o metalli arrugginiti.<br />

- Disidratare fiori farfalle verdure e altre sostanze deperibili e ancora, uova<br />

pesce, carne ecc. Per osservare al meglio il fenomeno pesate ogni giorno il vostro<br />

vassoio, dove avrete collocato <strong>la</strong> sostanza da <strong>di</strong>sidratare e annotate i valori, avendo<br />

cura <strong>di</strong> rimettere il tutto nel medesimo posto. Per il confronto dei risultati potete<br />

tenere una sostanza identica, che terrete fuori dal<strong>la</strong> piramide.<br />

- Caricare i cristalli: ci vorrebbe una parentesi sul<strong>la</strong> cristalloterapia, ma<br />

semplicemente, se avete delle pietre dure anche gioielli, dei cristalli, poneteli sotto<br />

<strong>la</strong> piramide per alcune ore o un giorno, acquisteranno potere ed energia.<br />

- Purificare l’acqua: <strong>la</strong> forma piramidale influenza <strong>la</strong> struttura moleco<strong>la</strong>re<br />

dell’acqua e ne impe<strong>di</strong>sce <strong>la</strong> putrefazione. Quest’acqua infatti promuove <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>gestione, rigenera le ustioni e le ferite, sterilizza le lenti a contatto, è ottima<br />

come risciacquo per i capelli, per bagnare le piante ed in generale per energizzare.<br />

- Monete e bigiotteria hanno assunto un colorito grigio-giallino? Lasciate che <strong>la</strong><br />

piramide <strong>la</strong>vori per voi. Poneteli all’interno per 3-4 settimane, ritorneranno<br />

lucenti.<br />

- Il <strong>la</strong>tte posto all’interno si mantiene fresco piu’ a lungo, anche per <strong>di</strong>versi giorni,<br />

infatti il suo contenuto batterico <strong>di</strong>minuisce del 16%. Dopo 6 settimane si<br />

trasforma spontaneamente in yogurt e in seguito in formaggio bianco.<br />

- Lasciando l’acqua conservata in piramide per almeno 5 settimane questa<br />

eserciterà sull’acne e sulle impurità del<strong>la</strong> pelle un effetto molto positivo.<br />

- La piramide sospesa sopra il letto migliora <strong>la</strong> qualità del sonno, stimo<strong>la</strong> <strong>la</strong><br />

vitalità, promuove <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione dell’energia e innesca quelle facoltà sottili<br />

(telepatia, chiaroveggenza, premonizione..) che tutti piu’ o meno possiedono,<br />

magari senza saperlo.<br />

- Il girasole sotto <strong>la</strong> piramide gira al contrario.<br />

- I metalli perdono percentuale del loro peso.<br />

- Si riequilibrano i valori del sangue <strong>di</strong> un soggetto.<br />

- Se riuscite ad avere o a fabbricarvi una piramide a misura d’uomo,<br />

soggiornandovi per mezz’ora-un’ora al giorno, il raffreddore il mal <strong>di</strong> testa, e piccoli<br />

doloretti potrebbero scomparire. E se avete un dolore ad un polso ad esempio,<br />

sottoponendolo ad una “applicazione” del<strong>la</strong> nostra piramide anche esso <strong>di</strong>minuirà o<br />

scomparirà. Riporto a questo proposito un paio <strong>di</strong> testimonianze:<br />

“Cinque anni fa mi doleva moltissimo il <strong>di</strong>to anu<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> mano sinistra da oltre<br />

un mese. Dopo aver inserito <strong>la</strong> mano per circa 15 minuti all’interno del<strong>la</strong> piramide<br />

(comprata, ottone p<strong>la</strong>ccata oro) orientata perfettamente nord sud (sud alle spalle e<br />

fronte a nord) ho constatato <strong>la</strong> scomparsa del dolore definitivamente, senza<br />

ritorno.”<br />

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“Tre anni fa, trovandomi in una città del<strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a, avevo portato con me una<br />

piramide. Ho conosciuto un ragazzo <strong>di</strong> circa 25 anni che non riusciva a ruotare il<br />

polso del<strong>la</strong> mano sinistra, ma dopo due applicazioni <strong>di</strong> circa 15 minuti ha<br />

riacquistato <strong>la</strong> funzionalità completa dell’arto.”<br />

Come costruirsi una piramide<br />

Innanzitutto è importante scegliere bene il materiale con cui costruir<strong>la</strong>, che deve<br />

essere omogeneo. Il cartone deve essere compresso e non ondu<strong>la</strong>to, il legno massiccio<br />

e non compensato, <strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica <strong>di</strong> stirene e non stirene espanso.<br />

La base del<strong>la</strong> piramide è quadrata e i quattro <strong>la</strong>ti sono triangoli isosceli.<br />

Ci sono in commercio delle piramide in legno, metallo o in p<strong>la</strong>stica, come delle<br />

tende <strong>di</strong> campeggio, ma chiunque può costruirne una in casa mantenendo le misure<br />

in sca<strong>la</strong> e orientando<strong>la</strong> a Nord con l'ausilio <strong>di</strong> una busso<strong>la</strong>. I modelli gran<strong>di</strong> in<br />

genere si costruiscono con struttura in aste <strong>di</strong> legno o metallo, ricoperte <strong>di</strong> cartone o<br />

p<strong>la</strong>stica; in questo caso sollevar<strong>la</strong> dal pavimento <strong>di</strong> almeno 5 cm per far passare<br />

l'aria, e fare dei piccoli fori verso l'apice. Si <strong>di</strong>ce inoltre che il colore rosso apporti<br />

maggiore energia.<br />

Le piccole pirami<strong>di</strong> da tavolo, <strong>di</strong> circa 15 oppure 20 cm <strong>di</strong> altezza, si fanno col<br />

cartoncino.<br />

Ecco una lista <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni in sca<strong>la</strong> da utilizzare a scelta.<br />

La prima misura è l'altezza del<strong>la</strong> piramide, <strong>la</strong> seconda è <strong>la</strong> base del triangolo, <strong>la</strong><br />

terza è l'altezza del <strong>la</strong>to<br />

Altra soluzione…<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

Esercizi - 3° me<strong>di</strong>a (8°grado)<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong><br />

10 15,7 14,9<br />

15 23,5 22,4<br />

20 31,4 29,8<br />

30 47,1 44,8<br />

100 157 149,4<br />

150 235,6 224,2<br />

200 314,1 298,9<br />

250 392,7 373,8<br />

La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>, che si trova nel<strong>la</strong> piana <strong>di</strong> Giza, in Egitto, è un esempio <strong>di</strong><br />

piramide quadrango<strong>la</strong>re rego<strong>la</strong>re, cioè:<br />

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ha per base un quadri<strong>la</strong>tero rego<strong>la</strong>re, che è il quadrato; è retta, cioè il piede<br />

dell'altezza cade nel centro del cerchio inscritto nel<strong>la</strong> base.<br />

Problema 1. Sapendo che lo spigolo <strong>di</strong> base del<strong>la</strong> piramide misura 230,36 m e lo<br />

spigolo <strong>la</strong>terale misura 219 m, calco<strong>la</strong> <strong>la</strong> misura dell'altezza e il volume del<strong>la</strong><br />

piramide.<br />

Problema 2. La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è costruita principalmente con blocchi <strong>di</strong><br />

roccia calcarea ed è praticamente piena al suo interno. Gli spazi vuoti sono soltanto<br />

alcune gallerie, <strong>la</strong> stanza del re e <strong>la</strong> stanza del<strong>la</strong> regina.<br />

Supponendo che il peso specifico me<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> roccia usata sia 2,7 kg/dm3, calco<strong>la</strong> il<br />

peso totale del<strong>la</strong> piramide.<br />

Suggerimento: applica <strong>la</strong> formu<strong>la</strong>: P = ps · V (peso = peso specifico · volume)<br />

Problema 3. Se potessimo trasformare tutto il materiale del<strong>la</strong> piramide in<br />

mattoni <strong>di</strong> 5,5x12x25 cm, quanti mattoni otterremmo?<br />

Suggerimento: calco<strong>la</strong> il volume <strong>di</strong> un mattone.<br />

Problema 4. Quando i costruttori arrivarono a completare <strong>la</strong> piramide fino a metà<br />

dell'altezza, quale percentuale del <strong>la</strong>voro avevano fatto?<br />

Suggerimento: calco<strong>la</strong> il volume del tronco <strong>di</strong> piramide.<br />

Problema 5. La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è<br />

formata da circa 2.500.000 blocchi <strong>di</strong> roccia<br />

e fu costruita in circa 20 anni. A quale<br />

velocità furono posati i blocchi, uno dopo<br />

l'altro?<br />

Suggerimento: devi fare qualche ipotesi<br />

aggiuntiva sugli orari <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro degli<br />

operai.<br />

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Schema del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>.<br />

Tre <strong>di</strong>verse pirami<strong>di</strong> a confronto.<br />

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Schema per costruire un modello del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> in cartoncino.<br />

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Risposte e riflessioni<br />

Problema 1. Sapendo che lo spigolo <strong>di</strong> base del<strong>la</strong> piramide misura 230,36 m e lo<br />

spigolo <strong>la</strong>terale misura 219 m, calco<strong>la</strong> <strong>la</strong> misura dell'altezza e il volume del<strong>la</strong><br />

piramide.<br />

h = 146,4 m<br />

V = 2 340 496,8 m 3<br />

Problema 2. La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è costruita principalmente con blocchi <strong>di</strong><br />

roccia calcarea ed è praticamente piena al suo interno.<br />

Gli spazi vuoti sono soltanto alcune gallerie, <strong>la</strong> stanza del re e <strong>la</strong> stanza del<strong>la</strong><br />

regina.<br />

Supponendo che il peso specifico me<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> roccia usata sia 2,7 kg/dm 3, calco<strong>la</strong> il<br />

peso totale del<strong>la</strong> piramide.<br />

P = 6 319 341 000 kg<br />

Problema 3. Se potessimo trasformare tutto il materiale del<strong>la</strong> piramide in<br />

mattoni <strong>di</strong> 5,5x12x25 cm, quanti mattoni otterremmo?<br />

Volume <strong>di</strong> un mattone = 8 250 cm 3<br />

Numero <strong>di</strong> mattoni = 2 340 496 800 000 / 8250 = 283 696 582 mattoni (circa)<br />

Problema 4. Quando i costruttori arrivarono a completare <strong>la</strong> piramide fino a metà<br />

dell'altezza, quale percentuale del <strong>la</strong>voro avevano fatto?<br />

Chie<strong>di</strong>amoci quanto ne avevano ancora da fare calco<strong>la</strong>ndo il volume del<strong>la</strong> "punta"<br />

del<strong>la</strong> piramide.<br />

Area <strong>di</strong> base = si riduce a 1/4<br />

Altezza = si riduce a 1/2<br />

Quin<strong>di</strong> il volume si riduce <strong>di</strong> 1/8<br />

Il <strong>la</strong>voro già fatto era quin<strong>di</strong> 7/8 = 87,5%<br />

Problema 5. La piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> è formata da circa 2.500.000 blocchi <strong>di</strong> roccia<br />

e fu costruita in circa 20 anni. A quale velocità furono posati i blocchi, uno dopo<br />

l'altro?<br />

347 al giorno<br />

14 all'ora<br />

Uno ogni 4 minuti circa<br />

Altra possibilià<br />

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Le proporzioni del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong> possono essere descritte in formule che<br />

usano PIGRECO (3,1415...) e il NUMERO AUREO (1.61803...).<br />

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In questa sezione presento il <strong>la</strong>voro con il fuoco eseguito con i metalli: pirami<strong>di</strong><br />

(modelli con le proporzioni del<strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> <strong>Cheope</strong>) e volumi geometrici costruiti<br />

in ottone e più raramente in rame.<br />

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<strong>Costruire</strong> pirami<strong>di</strong>: un buon tavolo, sega per il ferro, lime, una morsa, un saldatore<br />

a gas e del<strong>la</strong> brasatura d'argento.<br />

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Dopo <strong>la</strong> saldatura l'oggetto si deve raffreddare, poi lo si libera dal<strong>la</strong> struttura in<br />

gesso, si control<strong>la</strong>no le proporzioni, le misure e l'allineamento e infine si può<br />

iniziare il lungo <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> limatura a cui seguirà <strong>la</strong> pulizia fine con <strong>la</strong> carta vetrata<br />

e infine <strong>la</strong> lucidatura.<br />

Per alcuni volumi invece del<strong>la</strong> lucidatura ho eseguito delle colorazioni usando aci<strong>di</strong><br />

e bagni nell'acqua <strong>di</strong> cenere (altamente basica) con l'eventuale aggiunta <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> a<br />

caldo.<br />

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Per capire ed accettare queste, esposizioni si deve essere nel<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione ideale <strong>di</strong><br />

animo:<br />

N on esiste Magia Nera e Magia Bianca, esiste l’Alta Magia<br />

Per arrivare a questa conclusione si devono compiere delle azioni…<br />

Stu<strong>di</strong>o e Me<strong>di</strong>tazione, concentratevi su ciò che è esposto qui sotto…<br />

IL V.I.T.R.I.O.L.<br />

Ho già par<strong>la</strong>to delle strane formule utilizzate dagli alchimisti ed ho già nel<strong>la</strong> Parte<br />

1, fatto vedere l’immagine del<strong>la</strong> formu<strong>la</strong> del Cancro, <strong>la</strong> più antica a noi nota. Oltre<br />

a quel<strong>la</strong> vi sono altre formule che hanno avuto, in tempi <strong>di</strong>versi, notevole<br />

importanza.<br />

É il caso dell’acronimo V.I.T.R.I.O.L. al quale a volte si aggiungevano le due lettere<br />

V.M.. Le iniziali suddette stanno per: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies<br />

Occultum Lapidem (Veram Me<strong>di</strong>cinam), che vuol <strong>di</strong>re “Visita l’interno del<strong>la</strong> terra,<br />

e rettificando (con successive purificazioni, ndr) troverai <strong>la</strong> pietra nascosta (che è <strong>la</strong><br />

vera me<strong>di</strong>cina)”.<br />

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Dietro VITRIOL (a volte rappresentato dal re Duenech) vi è da un <strong>la</strong>to il<br />

proce<strong>di</strong>mento per arrivare al completamento dell'Opus che non può che partire dal<br />

minerale che si trova all’interno del<strong>la</strong> Terra. D’altro canto vi è una sorta <strong>di</strong> invito a<br />

indagare <strong>la</strong> propria anima ed il proprio spirito per purificarsi che è un processo<br />

parallelo a quello del<strong>la</strong> produzione del<strong>la</strong> pietra filosofale.<br />

Ritornando al significato letterale vi è ancora dell'altro da osservare. In epoca<br />

rinascimentale vi era un mito molto <strong>di</strong>ffuso che riguardava <strong>la</strong> scoperta <strong>di</strong> qualcosa<br />

<strong>di</strong> ignoto che avesse significati profon<strong>di</strong>.<br />

Una <strong>di</strong> tali ambite scoperte era quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> una qualche tomba che contenesse dei<br />

manoscritti. Alcune <strong>di</strong> queste cose accaddero davvero, altre dettero origine a<br />

leggende e a pure e semplici invenzioni che nel campo dell’alchimia occorre sempre<br />

tenere presenti. Vi è ad esempio il caso del famoso alchimista Basilio Valentino del<br />

quale si scoprì un manoscritto nell’altare del<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> Erfurt; ma ve ne sono altri<br />

che ora non è il caso <strong>di</strong> indagare.<br />

Quanto detto mi serve per introdurre <strong>la</strong> leggenda del<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> tomba <strong>di</strong><br />

Ermete Trismegisto http://goo.gl/k1qB1 http://goo.gl/dIQWT da parte <strong>di</strong> Apollonio<br />

<strong>di</strong> Tiana.<br />

In questo sepolcro, che altrove era stato descritto con una <strong>la</strong>pide <strong>di</strong> smeraldo,<br />

Apollonio avrebbe trovato un vecchio seduto su un trono che teneva in mano le<br />

famose Tavole smeral<strong>di</strong>ne ed un libro che spiegava i segreti del<strong>la</strong> creazione e del<strong>la</strong><br />

trasmutazione fino ad arrivare al<strong>la</strong> Pietra Filosofale.<br />

Queste storie quin<strong>di</strong> sarebbero legate allo scavare <strong>la</strong> terra per trovare <strong>la</strong> tomba<br />

nel<strong>la</strong> quale si trova il grande Hermes, maestro <strong>di</strong> ogni conoscenza ermetica ed<br />

alchemica.<br />

Ed è proprio scavando <strong>la</strong> terra, con simbolismi che si intrecciano tra loro (cosa<br />

eccelsa per gli alchimisti) che si<br />

trova <strong>la</strong> materia prima dal<strong>la</strong> quale partire per realizzare l’Opus Magnum.<br />

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Uno dei simboli del V.I.T.R.I.O.L., Uno degli acronimi più in auge e più temuti<br />

dagli alchimisti. Da Daniel Stolcius von Stolcenberg, Viridarium Chymicum ,<br />

Francfort 1624<br />

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Altro simbolo del V.I.T.R.I.O.L. Da Basilio Valentino, Azoth, Francfort 1613<br />

Il VITRIOL è poi anche un sale (ora <strong>di</strong>remmo acido) che è in grado <strong>di</strong> sciogliere<br />

l’oro (quel leone verde). É quin<strong>di</strong> un potente elemento in grado <strong>di</strong> provocare le<br />

trasformazioni più elevate, quel<strong>la</strong>, ad esempio, che abbiamo visto nel<strong>la</strong> fusione<br />

precedere appena il momento del<strong>la</strong> resurrezione <strong>di</strong> Cristo.<br />

Più in dettaglio, riferendoci al primo <strong>di</strong>segno, troviamo in alto <strong>la</strong> fusione del Sole<br />

(maschio) con <strong>la</strong> Luna (femmina) dentro una coppa (acqua), cioè quel<strong>la</strong> dello zolfo e<br />

del mercurio filosofici, sotto l’influsso dei pianeti Marte, Saturno (<strong>di</strong> color nero<br />

come <strong>la</strong> putrefazione), Venere, Giove e Mercurio (il quale ultimo ha partico<strong>la</strong>re<br />

importanza perché è messo al centro, proprio sotto <strong>la</strong> coppa nel<strong>la</strong> quale avviene <strong>la</strong><br />

fusione <strong>di</strong> Sole e Luna; il Mercurio è l’Ermafro<strong>di</strong>ta).<br />

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Al centro <strong>di</strong> tutto vi è un cerchio che dovrebbe rappresentare <strong>la</strong> pietra filosofale<br />

originata anche dai 4 elementi: coppa (acqua), fuoco (leone), aria (aqui<strong>la</strong> a due<br />

teste), terra (<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> a sette punte). Imme<strong>di</strong>atamente più in basso vi è un globo<br />

sormontato da una croce: si tratta del simbolo del vitriol che penetra nell’interno<br />

del<strong>la</strong> terra dove avviene il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> purificazione. In basso, a sinistra del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong>,<br />

vi è un cerchio nel quale vi sono 7 piccoli oggetti; essi possono rappresentare i<br />

cinque metalli generati dai semi primi che sono i soliti zolfo e mercurio. In basso, a<br />

destra del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> vi è un altro cerchio nel quale vi sono due anelli intrecciati; essi<br />

potrebbero aver riferimento al mito <strong>di</strong> Ouroboros o re serpente (da ouro che in<br />

copto vuol <strong>di</strong>re re e ob che in ebraico vuol <strong>di</strong>re serpente), il serpente che si mangia<br />

<strong>la</strong> coda (che simbolizza varie cose: <strong>la</strong> seconda soli<strong>di</strong>ficazione che segue <strong>la</strong><br />

putrefazione; lo spirito universale che anima tutto, che ammazza tutto e che<br />

assume tutte le forme del<strong>la</strong> natura, ciò che è tutto e niente; il mercurio poiché sia il<br />

mercurio che il serpente si trascinano una coda che gli serve per mantenere<br />

equilibrio; il passare degli anni ed il ritorno all'origine; origine del<strong>la</strong> tintura<br />

filosofica bianca del<strong>la</strong> Luna e <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> rossa del Sole; il ciclo del<strong>la</strong> natura; il limite<br />

dell'oceano nel<strong>la</strong> cosmogonia gnostica; ...).<br />

Al<strong>la</strong> destra ed al<strong>la</strong> sinistra dei vari simboli vi sono delle mani bene<strong>di</strong>centi che<br />

in<strong>di</strong>cano <strong>la</strong> necessità dell'approvazione <strong>di</strong>vina all’Opus Magnum.<br />

Ve<strong>di</strong>amo ora il secondo <strong>di</strong>segno. Partendo dall’esterno, il quadrato rappresenta i<br />

quattro elementi. Sullo spigolo in basso a sinistra <strong>di</strong> esso vi è <strong>la</strong> terra ed a destra<br />

l’acqua; in alto a sinistra vi è il fuoco (<strong>la</strong> sa<strong>la</strong>mandra) ed in alto a destra l'aria<br />

(l'uccello). Il triangolo dovrebbe rappresentare <strong>la</strong> terra che ha nei suoi tre vertici le<br />

tre componenti dell'uomo: anima, spirito e corpo. I pie<strong>di</strong> del corpo dell'alchimista<br />

sono piantati uno nel<strong>la</strong> terra e l’altro nell’acqua mentre una sua mano sostiene una<br />

torcia (fuoco) e l’altra delle vesciche piene d’aria.<br />

Nel<strong>la</strong> parte più alta del grande cerchio che rappresenta l’insieme delle<br />

trasformazioni, vi sono un paio <strong>di</strong> ali <strong>di</strong>spiegate che rappresentano <strong>la</strong><br />

quintessenza.<br />

Naturalmente il corpo è nello spigolo <strong>di</strong>retto verso il basso mirato sul cubo del<strong>la</strong><br />

terra e verso il basso è <strong>di</strong>retta anche una punta del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> a sette punte, quel<strong>la</strong><br />

nera, del<strong>la</strong> putrefazione, <strong>di</strong> Saturno.<br />

Le altre sei punte del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> riportano gli altri sei corpi celesti. Vi è una<br />

numerazione che in<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> successiva maturazione del<strong>la</strong> coscienza, il cammino<br />

verso <strong>la</strong> perfezione.<br />

Tra le punte del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> vi sono sette circoli, dentro ai quali sono rappresentate le<br />

trasformazioni alchemiche necessarie all’Opus che è al centro del <strong>di</strong>segno, il volto<br />

del Cristo che nelle intenzioni dovrebbe essere un alchimista.<br />

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La prima trasformazione è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> putrefazione che poi, attraverso i processi<br />

già più volte <strong>di</strong>scussi (circo<strong>la</strong>ndo in verso orario), portano al<strong>la</strong> resurrezione<br />

(osservo che l'unicorno, che non abbiamo mai incontrato, è uno dei mo<strong>di</strong> per<br />

simboleggiare lo zolfo, il principio mascolino).<br />

Se volete ora avete uno strumento potente per cambiare pelle.<br />

Il mio obbiettivo, non e quello <strong>di</strong> salvare il mondo.<br />

Il mio obbiettivo e quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare <strong>la</strong> conoscenza.<br />

Non ho interesse a sapere chi e quando accetterà <strong>di</strong> fare cambiamenti, vi e il libero<br />

arbitrio, io devo solo spiegare ma, lo devo fare anche in modo Criptato, non va data<br />

conoscenza pura in modo<br />

semplice o semplicistico ma, deve uscire da ognuno <strong>di</strong> noi una ra<strong>di</strong>azione che apre<br />

le porte e ci fa<br />

accedere.<br />

Se preferite, rileggete e rileggete attentamente.<br />

Cercate e scavate soprattutto dentro <strong>di</strong> voi…………..<br />

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Presumere <strong>di</strong> sapere non è <strong>la</strong> stessa cosa <strong>di</strong> sapere<br />

Che lo vogliate oppure no, <strong>la</strong> Porta del<strong>la</strong> Saggezza eterna e del<strong>la</strong> Sapienza<br />

Occulta e ben<br />

chiusa e protetta da due terribili cani neri e solo chi lo merita può entrare.<br />

GLI ESERCIZI UTILI SONO :<br />

RILASSAMENTO, MEDITAZIONE E VISUALIZZAZIONE.<br />

La volontà é importante per chi decide <strong>di</strong> iniziare questa strada perché essa non é<br />

ne facile ne cosparsa d’oro come comunemente si crede. Come abbiamo detto lo<br />

stu<strong>di</strong>o, <strong>la</strong> lettura e il <strong>la</strong>voro su noi stessi é importante perché solo così si <strong>di</strong>viene<br />

veramente noi stessi.<br />

Sovente io uso questa espressione:<br />

LA MAGIA È COME UNA BELLA SIGNORA ESIGENTE CHE ACCETTA AL<br />

SUO BANCHETTO SOLO CHI NE È VERAMENTE MERITEVOLE.<br />

È solo il tempo che giu<strong>di</strong>ca chi può entrarvi a far parte, il proprio impegno e <strong>la</strong><br />

propria costanza lo decidono perché questo <strong>la</strong>voro interiore <strong>di</strong> maturazione e <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o dura tutta una vita.<br />

Imparare a suonare uno strumento é facile, basta seguire un corso <strong>di</strong> musica;<br />

creare melo<strong>di</strong>e immortali però é un’altra cosa, solo se si possiede l’estro personale<br />

si può <strong>di</strong>venire un Mozart o un Beethoven.<br />

Il Bene <strong>di</strong>venta Male e viceversa<br />

La nostra vita si <strong>di</strong>vide su due piani, quel<strong>la</strong> materiale e quel<strong>la</strong> spirituali e <strong>la</strong> vita<br />

materiale è a<br />

sua volta combattuta dalle due forze <strong>di</strong> bene e <strong>di</strong> male.<br />

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Il bene e il male umano non é il bene e il male esoterico dato che <strong>la</strong> visione<br />

esoterica <strong>di</strong> queste<br />

due forze é <strong>di</strong>versa da quel<strong>la</strong> che a loro attribuisce <strong>la</strong> visione umana.<br />

Il bene per l’uomo é l’amore e l’amicizia e tutto ciò che ne consegue e il male é <strong>la</strong><br />

cattiveria, l’o<strong>di</strong>o,<br />

impersonificato nel maligno.<br />

Ebbene in magia No.<br />

Queste due po<strong>la</strong>rità sono solo forze che se poste in equilibrio sono capaci <strong>di</strong><br />

generare.<br />

Per fare un esempio pratico possiamo <strong>di</strong>re che lo stesso fuoco é buono e utile in<br />

quanto serve per<br />

riscaldare e cucinare, ma allo stesso tempo é male perché se sfugge al nostro<br />

controllo può essere<br />

causa <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> e <strong>di</strong>struzione.<br />

Con questo voglio <strong>di</strong>re che per iniziare a praticare si deve prima accresce il nostro<br />

bagaglio <strong>di</strong><br />

conoscenza in campo magico e umano, che <strong>la</strong> nostra visione del<strong>la</strong> vita deve mutare,<br />

dobbiamo<br />

liberarci del<strong>la</strong> visione umana delle cose se vogliamo comprendere <strong>la</strong> visione magica<br />

dell'esistenza.<br />

Stu<strong>di</strong>are, leggere, assimi<strong>la</strong>re e cambiare pelle.<br />

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Noi abbiamo cambiato <strong>la</strong> nostra pelle, e voi, <strong>la</strong> cambierete?<br />

E adesso Buon <strong>la</strong>voro a tutti<br />

C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o<br />

Mi auguro che questo documento vi piaccia, nel caso vogliate leggere altri<br />

documenti che trattano questi partico<strong>la</strong>ri argomenti e conoscere altri stu<strong>di</strong>osi del<br />

passato, consultate i miei siti Web:<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/<br />

http://www.cartomante-bantan.com/<br />

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