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42<br />

SENTIERI PROVATI<br />

L’anello di<br />

Vallemiola<br />

A cura di Aldo Molino<br />

aldo.molino@regione.piemonte.it<br />

A MONTESCHENO<br />

IN VAL D’OSSOLA<br />

SI CONSERVANO LE TRACCE<br />

DI UN MONDO ORMAI<br />

SCOMPARSO,<br />

CHE CI PARLANO DELLA<br />

COLTIVAZIONE DELLA<br />

VITE IN CONDIZIONI<br />

AMBIENTALI DIFFICILI<br />

Montescheno, in Valle Antrona nell’alto Novarese, paese conosciuto<br />

soprattutto per la lunga processione, detta<br />

dell’Autani “dei sette fratelli” per distinguerla da altre analoghe<br />

promosse da altre comunità della valle (vedi <strong>Piemonte</strong> Parchi<br />

n. 197), offre all’escursionista altri motivi di interesse a cominciare<br />

dai muri megalitici SGSDFHG di epoca imprecisata HSDFche<br />

interessano<br />

il versante esposto a sud nella zona di Varchignoli ai confini<br />

KGSDKFGHDSFG HSDF<br />

con Villadossola. In questa zona la sezione locale del CAI ha<br />

tracciato e segnalato GHKD un percorso FHGDFGHDSG<br />

archeologico abbastanza<br />

agevolmente percorribile quando la vegetazione invasiva (rovi<br />

e arbusti) non è troppo invadente. I muri megalitici e il sistema<br />

di ingegnose scale di collegamento fanno parte di una<br />

complessa sistemazione del pendio con terrazzamenti, canali<br />

di scolo e ripari finalizzati alla coltivazione della vite in ambiente<br />

alpino. Oggi in Valle Antrona non restano che poche viti,<br />

ma prima che la fillossera e l’abbandono facessero il loro corso<br />

la pratica era ampiamente diffusa. Il vino, bisogna ricordarlo,<br />

era un tempo<br />

l’unica alternativa all’acqua<br />

e anche i montanari<br />

sui pendii meglio<br />

esposti e favorevoli<br />

piantavano un po’ di<br />

vigna per ricavarne vino,<br />

di qualità, va detto,<br />

non sempre eccelsa.<br />

Notiamo comunque<br />

che sebbene le montagne<br />

circostanti siano<br />

estremamente severe<br />

ci troviamo comunque<br />

a una quota, meno di<br />

600 m, relativamente<br />

modesta. Tra i terrazzamenti<br />

transita anche<br />

uno dei sentieri segnalati<br />

dal comune: l’IC01, l’Anello di Vallemiola, escursione interessante<br />

effettuabile per buona parte dell’anno esclusi i mesi più<br />

caldi e dopo le nevicate. La cartina del tracciato con una sommaria<br />

descrizione si può trovare nell’ufficio turistico situato a<br />

destra della strada provinciale in località Cresti, che di<br />

Montescheno è il capoluogo comunale. Sono disponibili anche<br />

i tracciati di altri itinerari come quello che porta alle antiche<br />

miniere e naturalmente Autani. L’anello inizia nei pressi<br />

del bel lavatoio comunitario di Cresti a 472 m circa di altezza.<br />

Si imbocca la larga mulattiera che si lascia per svoltare a sinistra<br />

poco prima dell’edicola votiva. Si sale ripidamente nella<br />

zona del “Valin Blanch” – trascurando le indicazioni del “sentiero<br />

archeologico” che mandano a destra – caratterizzata dalla<br />

presenza di muri a secco, ripari sotto roccia, canali di drenaggio.<br />

I siti più significativi sono descritti da pannelli didascalici,<br />

alcuni dei quali purtroppo ormai illeggibili. Si percorrono<br />

così i terrazzamenti e si superano le spettacolari scale di pietra<br />

di collegamento, tra cui si distingue la scala “doppia”.<br />

Si raggiunge un ampio riparo dove si trova una fontana e in

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