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24<br />
NIDI ARTIFICIALI<br />
Un nido artificiale (foto M. Ghigliano)<br />
Come costruire<br />
una cassetta-nido<br />
Da un asse di 121x15 cm si ricavano<br />
tutti i pezzi per assemblare il nido. Il<br />
taglio tra fronte e retro dovrebbe essere<br />
angolato, per garantire la miglior<br />
chiusura del tetto. Per praticare il foro<br />
d’ingresso utilizzate un trapano<br />
con punta a lama circolare, o il seghetto<br />
da traforo. Assemblate le varie<br />
parti con chiodi o viti da legno; fissate<br />
il retro al supporto con delle viti,<br />
per garantire la tenuta. Per consentire<br />
l’ispezione e la pulizia periodica del<br />
nido, fissate il tetto con una cerniera<br />
e un gancio con occhiello, in modo<br />
che sia apribile agevolmente.<br />
Foto R. Ferrari<br />
per invogliare i futuri ospiti a sceglierlo.<br />
La posizione più adatta è con esposizione<br />
ad est o ad ovest (evitare il<br />
sud, se non ombreggiato, e il nord),<br />
sopra i primi rami di un albero, ma anche<br />
su un muro. Contrariamente a<br />
quanto si pensa, le specie che usano<br />
i nidi artificiali non nidificano molto<br />
in alto ma, solitamente, entro i primi<br />
metri dal suolo; in un luogo frequentato<br />
dal pubblico è però consigliabile<br />
posizionare i nidi un po’ più in alto,<br />
per evitare che spariscano dopo pochi<br />
giorni.<br />
È importante che il nido sia in piano<br />
o, ancor meglio, un po’ inclinato in<br />
avanti: in questo modo lo spiovente<br />
del tetto coprirà bene il foro d’ingresso,<br />
impedendo all’acqua di entrare,<br />
cosa che porterebbe alla perdita della<br />
nidiata. Ricordate di praticare dei fori<br />
sul fondo della cassetta-nido, favoriranno<br />
lo scolo dei liquidi che si potranno<br />
accumulare; anche una mano<br />
di olio di lino (da preferire alle vernici<br />
perché biologico) sulle pareti esterne<br />
sarà un importante contributo all’isolamento<br />
dall’acqua.<br />
Quando il nido sarà posizionato, entro<br />
l’autunno o l’inizio dell’inverno,<br />
gli uccelli lo ispezioneranno e, se sarà<br />
di loro gradimento, a primavera<br />
potranno utilizzarlo per la riproduzione.<br />
Ricordate che la scelta sta a<br />
loro e se non verrà usato subito non<br />
scoraggiatevi, ma provate a riposi-<br />
zionarlo. Quando verrà occupato,<br />
cercate di resistere alla tentazione di<br />
andare a curiosarci dentro: osservatelo<br />
da lontano, con un buon binocolo<br />
o un cannocchiale, e imparerete<br />
in diretta le abitudini, la dieta e<br />
molti altri aspetti della vita dei simpatici<br />
ospiti alati dei giardini.<br />
In autunno svuotate e ripulite bene la<br />
cassetta-nido, effettuate, se servono,<br />
piccole manutenzioni, e riposizionatela:<br />
vi regalerà osservazioni e soddisfazioni<br />
per molti anni.<br />
Riccardo Ferrari, naturalista e ambientalista,<br />
si occupa di fotografia e divulgazione naturalistica.<br />
È il delegato della sezione di Torino della<br />
LIPU, di cui è anche consigliere nazionale.<br />
Per saperne di più<br />
• AA.VV. (1998) Guida all’uso<br />
di mangiatoie e nidi artificiali,<br />
Parma, LIPU<br />
• Abram S., Frapporti C., Uccelli,<br />
nidi artificiali e mangiatoie,<br />
Trento, Manfrini, 1988<br />
• Premuda G., Bedonni B.,<br />
Ballanti F., Nidi Artificiali,<br />
Bologna, Calderini-Edagricole,<br />
2000<br />
• Rabacchi R., Siepi - Nidi<br />
artificiali e mangiatoie, Verona,<br />
Cierre, 1999<br />
• Soper, T., La gabbia senza<br />
sbarre, Milano, Rizzoli, 1978.