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16<br />
TANE E NIDI<br />
In questa pagina: in alto, un “ragno botola” del genere Cteniza con i piccoli; sotto, una<br />
ragnatela orbicolare di un ragno crociato Araneus diadematus (foto F. Tomasinelli)<br />
nali che si inabissano per decine di<br />
metri nel sottosuolo. Poi lo mescolano<br />
con la propria saliva e con le feci e ne<br />
foderano le strutture. Le termiti sono<br />
costruttori instancabili. Non tollerano<br />
la luce del sole ma lavorano giorno e<br />
notte, alla continua ricerca di materiale<br />
vegetale. Il bottino raccolto, reso<br />
assimilabile da un fungo simbionte<br />
che vive in grandi camere nel profondo<br />
del termitaio (Termitomyces), diventerà<br />
il cibo della colonia. Per salire<br />
su un albero morto e distruggerlo<br />
rapidamente le termiti costruiscono<br />
infiniti tunnel di argilla, che come tentacoli<br />
avvolgono l’albero e consentono<br />
alle operaie di lavorare costantemente<br />
sul posto e al coperto dal sole<br />
e da molti predatori.<br />
Alcune termiti costruiscono strutture<br />
ancora più curiose. Sono le “compass<br />
termites” del Nord dell’Australia (“termiti<br />
bussola”, genere Amitermes), che<br />
hanno un sistema di controllo della<br />
temperatura meno sofisticato della<br />
Macrotermes, ma suppliscono con<br />
una conformazione e una disposizione<br />
dei termitai assolutamente unica. Si<br />
tratta infatti di una stele alta fino a 5<br />
metri, larga 2-3 metri e spessa circa 1<br />
metro alla base, allineata rigorosamente<br />
in direzione nord-sud.<br />
L’orientamento consente agli insetti di<br />
scaldare il termitaio con il sole del<br />
mattino e della sera. A mezzogiorno,<br />
invece, quando le temperature sono<br />
troppo alte, i raggi del sole provenienti<br />
dall’alto colpiscono una superficie<br />
molto ridotta, contenendo il surriscaldamento.<br />
Inoltre, e questa non è affatto<br />
una funzione secondaria in una regione<br />
con fenomeni temporaleschi<br />
”esplosivi”, la forma del termitaio consente<br />
di far defluire rapidamente l’acqua<br />
e un rapido asciugamento dopo<br />
le piogge.<br />
Le termiti sono i grandi architetti tra<br />
gli artropodi terrestri. Ma anche le formiche<br />
non scherzano. La maggior parte<br />
delle specie costruisce formicai più<br />
o meno complessi, che brillano per<br />
versatilità. C’è anche chi ha dimostrato<br />
di poter vivere senza un vero e proprio<br />
formicaio. Le formiche legionarie<br />
del genere Eciton per esempio, che si<br />
trovano nelle foreste tropicali del Sud<br />
America, non hanno una dimora fissa,