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I CONDOMINI DELLE<br />

TERMITI, ALTI 10 METRI<br />

E CON L’“ARIA<br />

CONDIZIONATA”.<br />

LE FORTEZZE COSTRUITE<br />

DA FORMICHE UNITE<br />

TRA LORO E APPOGGIATE<br />

A TRONCHI.<br />

ALVEARI DALLE PERFETTE<br />

FORME GEOMETRICHE.<br />

VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE<br />

ARCHITETTONICHE<br />

DEGLI INSETTI<br />

N<br />

Non sono in molti a farci caso, ma i<br />

piccoli animali costruiscono nidi, rifugi<br />

e strutture che spesso modificano<br />

l’ambiente in modo molto più profondo<br />

di quanto si possa pensare. C’è un<br />

esempio che vale più di qualunque altro:<br />

le termiti nel paesaggio africano.<br />

Termiti ed elefanti sono i più importanti<br />

agenti modificatori delle savane:<br />

i grandi mammiferi danneggiano gli<br />

alberi nutrendosi di ogni parte della<br />

pianta (corteccia compresa, nei periodi<br />

più poveri) le termiti, dal canto loro,<br />

riciclano i residui vegetali e gli alberi<br />

morti, forti del numero e della<br />

stupefacente struttura delle loro case,<br />

i termitai. Quelli più estesi, che si incontrano<br />

in gran parte dell’Africa subsahariana,<br />

sfiorano i 10 metri d’altezza.<br />

Più spesso si aggirano sui 2-3 metri,<br />

ma sono considerati la più grande<br />

opera costruita da un animale sulla<br />

terraferma. Si tratta di un traguardo<br />

notevole se si pensa che l’artefice è un<br />

insetto lungo meno di un centimetro,<br />

la termite del genere Macrotermes. La<br />

struttura a piramide di fango rigidamente<br />

indurito, dall’esterno così semplice<br />

e rozza, è in realtà un edificio<br />

complesso con migliaia di camere,<br />

gallerie di collegamento e un raffinato<br />

sistema di aria condizionata, ancora<br />

oggi non del tutto compreso. ll nido<br />

vero e proprio si trova sotto il livello<br />

del suolo, ed è una massa globulare di<br />

più di un metro di diametro, mantenuta<br />

in salute dall’impianto di ventilazione<br />

dove si trova il fulcro della colonia.<br />

La parte alta del termitaio, costi-<br />

tuita dal camino di terra che si solleva<br />

in alto ben oltre il terreno, funziona<br />

come un polmone mantenuto in funzione<br />

dal vento. Senza questa circolazione<br />

forzata i milioni di insetti che affollano<br />

il grande termitaio non avrebbero<br />

abbastanza aria da respirare, visto<br />

che il consumo di aria di una colonia<br />

di un milione di individui è simile<br />

a quello di una mucca. Per sbarazzarsi<br />

dell’anidride carbonica in eccesso<br />

e controllare le temperature, le termiti<br />

sfruttano il camino centrale punteggiato<br />

da migliaia di microscopiche<br />

condotte laterali, che possono essere<br />

controllate come piccole valvole dalle<br />

operaie. Quando sono tenute aperte il<br />

termitaio consente l’emissione dei gas<br />

e del calore in eccesso con l’aiuto del<br />

vento che corre sulla grande piramide<br />

e fornisce aria fresca dall’esterno. Il risultato,<br />

oltre al ricircolo di aria, è che<br />

il termitaio tende ad avere una temperatura<br />

costante, attorno ai 30°C, ideale<br />

per la crescita della colonia.<br />

Viene da chiedersi da dove provenga<br />

il fango raccolto per costruire, ampliare<br />

e migliorare continuamente una<br />

struttura così complessa. Al di fuori<br />

della stagione delle piogge le termiti<br />

lo raccolgono in profondità nelle falde<br />

acquifere sottostanti, scavando ca-<br />

Nel disegno a fianco: un grande formicaio di Formica rufa dalla caratteristica forma<br />

a piramide che può superare il metro di altezza (disegno G. Maschietti).<br />

Qui sopra, un termitaio di termiti Macrotermes alto tre metri nella savana africana,<br />

in Burkina Faso (foto F. Tomasinelli)<br />

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