14 TANE E NIDI Gli Artropodi: piccoli, ciclopici costruttori Francesco Tomasinelli
I CONDOMINI DELLE TERMITI, ALTI 10 METRI E CON L’“ARIA CONDIZIONATA”. LE FORTEZZE COSTRUITE DA FORMICHE UNITE TRA LORO E APPOGGIATE A TRONCHI. ALVEARI DALLE PERFETTE FORME GEOMETRICHE. VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE ARCHITETTONICHE DEGLI INSETTI N Non sono in molti a farci caso, ma i piccoli animali costruiscono nidi, rifugi e strutture che spesso modificano l’ambiente in modo molto più profondo di quanto si possa pensare. C’è un esempio che vale più di qualunque altro: le termiti nel paesaggio africano. Termiti ed elefanti sono i più importanti agenti modificatori delle savane: i grandi mammiferi danneggiano gli alberi nutrendosi di ogni parte della pianta (corteccia compresa, nei periodi più poveri) le termiti, dal canto loro, riciclano i residui vegetali e gli alberi morti, forti del numero e della stupefacente struttura delle loro case, i termitai. Quelli più estesi, che si incontrano in gran parte dell’Africa subsahariana, sfiorano i 10 metri d’altezza. Più spesso si aggirano sui 2-3 metri, ma sono considerati la più grande opera costruita da un animale sulla terraferma. Si tratta di un traguardo notevole se si pensa che l’artefice è un insetto lungo meno di un centimetro, la termite del genere Macrotermes. La struttura a piramide di fango rigidamente indurito, dall’esterno così semplice e rozza, è in realtà un edificio complesso con migliaia di camere, gallerie di collegamento e un raffinato sistema di aria condizionata, ancora oggi non del tutto compreso. ll nido vero e proprio si trova sotto il livello del suolo, ed è una massa globulare di più di un metro di diametro, mantenuta in salute dall’impianto di ventilazione dove si trova il fulcro della colonia. La parte alta del termitaio, costi- tuita dal camino di terra che si solleva in alto ben oltre il terreno, funziona come un polmone mantenuto in funzione dal vento. Senza questa circolazione forzata i milioni di insetti che affollano il grande termitaio non avrebbero abbastanza aria da respirare, visto che il consumo di aria di una colonia di un milione di individui è simile a quello di una mucca. Per sbarazzarsi dell’anidride carbonica in eccesso e controllare le temperature, le termiti sfruttano il camino centrale punteggiato da migliaia di microscopiche condotte laterali, che possono essere controllate come piccole valvole dalle operaie. Quando sono tenute aperte il termitaio consente l’emissione dei gas e del calore in eccesso con l’aiuto del vento che corre sulla grande piramide e fornisce aria fresca dall’esterno. Il risultato, oltre al ricircolo di aria, è che il termitaio tende ad avere una temperatura costante, attorno ai 30°C, ideale per la crescita della colonia. Viene da chiedersi da dove provenga il fango raccolto per costruire, ampliare e migliorare continuamente una struttura così complessa. Al di fuori della stagione delle piogge le termiti lo raccolgono in profondità nelle falde acquifere sottostanti, scavando ca- Nel disegno a fianco: un grande formicaio di Formica rufa dalla caratteristica forma a piramide che può superare il metro di altezza (disegno G. Maschietti). Qui sopra, un termitaio di termiti Macrotermes alto tre metri nella savana africana, in Burkina Faso (foto F. Tomasinelli) 15