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GEOTECNICA E FONDAZIONI - Geoplanning

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P. Ventura – Geotecnica e Fondazioni<br />

I.4 IL RUOLO DELLA MODELLAZIONE DELLE AZIONI<br />

La normativa italiana, in linea con l’Eurocodice1 (EC1),fornisce dati<br />

quantitativi sulle azioni, sia per valutare i pesi propri (Gk) in base ai pesi<br />

specifici standard dei materiali, sia soprattutto modellando le azioni come<br />

schematizzato nelle figure 6 a, b .<br />

Così la pressione cinetica del vento (azioni accidentali Qik) è desunta dagli<br />

studi aerodinamici trasformandola in generale in dati statici equivalenti per<br />

le varie zone dell’Italia.<br />

Particolarmente importante è la valutazione delle depressioni che possono<br />

mettere in crisi, anche con valori non elevati, strutture leggere con luci<br />

elevate( ad esempio ponti strillati, grandi coperture leggere).<br />

Fare in modo che l’asse centrale dei pesi deviato dalla verticale dal vento<br />

massimo misurato, cada nel nocciolo delle fondazioni è un tipico criterio<br />

statico molto valido.<br />

Analogamente i sovraccarichi di neve sono stati modellati zonizzando l’Italia<br />

in varie aree e sono molto severe soprattutto al crescere dell’altitudine e<br />

della possibilità del perdurare del gelo che trasforma la neve (0,25 t/m³ = 2,5<br />

kN/m³) in ghiaccio (0,50 t/m³ = 5,0 kN/m³) molto più pesante specie se intriso<br />

d’acqua (1,0 t/m³ = 10 kN/m³).<br />

Particolarmente importante è la valutazione specie per i tetti a debole<br />

pendenza, dei sovraccarichi di neve asimmetrici per tormenta, o per<br />

eventuale insaccatura della neve fra più falde, non più ripide come una<br />

volta in montagna per l’avvento del c. a. che non si può gettare su forti<br />

inclinazioni di copertura.<br />

La combinazione delle azioni “statiche” nell’Eurocodice EC1 viene<br />

effettuata come sintetizzato nella figura 6 valutando le forze di calcolo di<br />

progetto F d (design) sia per le verifiche agli stati limite ultimi, sia per quelle di<br />

esercizio, come verrà esaminato nel paragrafo successivo trattando i fattori<br />

parziali di sicurezza per tener conto dell’aleatorietà delle azioni.<br />

La valutazione poi delle azioni sismiche è di certo quella che richiede la<br />

modellazione più complessa e con i risvolti più incisivi sui criteri di progetto<br />

delle strutture.<br />

Il sisma presenta infatti un’aleatorietà tanto ampia quanto quella delle<br />

caratteristiche meccaniche dei terreni in campo geotecnico o delle<br />

murature specie “incerte” nel campo dei materiali.<br />

Si anticipa subito che la combinazione accidentale associata alle azioni<br />

sismiche (fig.6b) risulta di norma la più gravosa, tanto che persino nei simboli<br />

è indicata con E (Earthquake) anziché con Qk1.<br />

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