Gestione dell'handover verticale in Reti Mobili di ultima ... - InfoCom
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30 Capitolo I Esistono altri standard 3G concorrenti dell'UMTS, come ad esempio il CDMA2000, e sistemi di tipo proprietario come iBurst della Arraycom, Flarion e WCDMA-TDD della IPWireless. Comunque si prevede che le reti 3G GSM/UMTS erediteranno la posizione dominante del sistema GSM, divenendo uno standard di fatto per le reti ed i servizi 3G. Sia la tecnologia CDMA2000 che la WCDMA sono accettati dall'ITU come parte integrante della famiglia di standard 3G IMT-2000, in aggiunta allo standard della Cina (TD-SCDMA) e allo standard EDGE. Poiché il CDMA2000 è un'evoluzione dello standard CDMAOne, non richiede nuove assegnazioni di frequenza e può funzionare senza problemi con le frequenze dei sistemi PCS esistenti. Attualmente il pioniere dell'installazione di reti UMTS è la 3, che non aveva installato in precedenza reti GSM. Molti operatori GSM degli USA sembrano avere l'intenzione di adottare la tecnologia EDGE come soluzione di transizione. La AT&T Wireless ha lanciato l'EDGE nel 2003, la Cingular ha lanciato lo stesso sistema in ambiti regionali, e la T-Mobile USA ha in programma l'installazione di EDGE in tutti gli USA in tempi molto rapidi. I punti di forza di EDGE sono che può utilizzare le attuali frequenze GSM e che è compatibile con i terminali GSM esistenti. EDGE, quindi, costituisce una soluzione di breve termine per gli operatori GSM e costituisce inoltre una valida alternativa al CDMA2000. Problemi e dibattiti aperti Alcuni dei principali problemi che gli operatori devono tuttora risolvere sono: o la crescente opposizione degli abitanti per quanto riguarda l'installazione di nuove antenne e verificare la possibilità che quest'ultime siano dannose per la salute; o ridurre il peso eccessivo dei terminali portatili, aumentare la capacità delle batterie; o i terminali dotati di tutte le funzionalità, compresi i servizi di Video on Demand, necessitano di una stazione radio base ogni 100 metri, cosa realizzabile a costi contenuti in aree urbane ad alta
1.4 WLAN 31 Capitolo I concentrazione abitativa, ma attualmente impossibile in zone urbane a bassa densità di popolazione e in zone rurali. Pur volendo limitare il carico della cella al 50% e la velocità a 128 kbit/s il raggio massimo di una cella non va oltre i 400 ÷ 500 m; o fronteggiare la concorrenza della tecnologia WiFi nel settore broadband (accesso a banda larga); o ridurre i costi d'impianto che, attualmente, a parità di copertura base fornita per il servizio voce, va da 4 a 10 volte il costo della rete GSM; o verificare l'effettiva possibilità di ricavare ulteriori profitti dai nuovi servizi a valore aggiunto. Una WLAN (Wireless Local Area Network) può essere vista come un’alternativa o come un’estensione di una normale rete cablata supportando, con un Access Point, la connessione a dispositivi mobili o fissi. Esistono due modalità principali per costituirla delle quali la prima è una rete costituita tra entità “pari”, cioè i terminali comunicano direttamente tra di loro senza appoggiarsi ad un Access Point e quindi non hanno bisogno di un’infrastruttura. Questo modo di costituire una WLAN viene chiamato Ad- Hoc oppure Peer-to-Peer. La rete nella quale operano viene denominata Indipendent Basic Service Set (IBSS). Un esempio tipico di questa modalità è quando ci sono due terminali e uno si deve connettere all’altro per sfruttare la condivisione della sua connessione LAN. Un’altra modalità di costituire una WLAN è quella denominata a infrastruttura. Si effettua il collegamento (bridging) di una rete WiFi ad una rete Ethernet fissa. In questa modalità i terminali WiFi non possono collegarsi direttamente tra di loro ma devono farlo tramite un Access Point. L’architettura di una rete WLAN a infrastruttura si basa su due entità: l’Access Point e il Mobile Node. I Mobile Node (MN) sarebbero i terminali
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Capitolo I<br />
concentrazione abitativa, ma attualmente impossibile <strong>in</strong> zone<br />
urbane a bassa densità <strong>di</strong> popolazione e <strong>in</strong> zone rurali. Pur<br />
volendo limitare il carico della cella al 50% e la velocità a 128<br />
kbit/s il raggio massimo <strong>di</strong> una cella non va oltre i 400 ÷ 500 m;<br />
o fronteggiare la concorrenza della tecnologia WiFi nel settore<br />
broadband (accesso a banda larga);<br />
o ridurre i costi d'impianto che, attualmente, a parità <strong>di</strong> copertura<br />
base fornita per il servizio voce, va da 4 a 10 volte il costo della<br />
rete GSM;<br />
o verificare l'effettiva possibilità <strong>di</strong> ricavare ulteriori profitti dai nuovi<br />
servizi a valore aggiunto.<br />
Una WLAN (Wireless Local Area Network) può essere vista come<br />
un’alternativa o come un’estensione <strong>di</strong> una normale rete cablata<br />
supportando, con un Access Po<strong>in</strong>t, la connessione a <strong>di</strong>spositivi mobili o fissi.<br />
Esistono due modalità pr<strong>in</strong>cipali per costituirla delle quali la prima è una rete<br />
costituita tra entità “pari”, cioè i term<strong>in</strong>ali comunicano <strong>di</strong>rettamente tra <strong>di</strong> loro<br />
senza appoggiarsi ad un Access Po<strong>in</strong>t e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non hanno bisogno <strong>di</strong><br />
un’<strong>in</strong>frastruttura. Questo modo <strong>di</strong> costituire una WLAN viene chiamato Ad-<br />
Hoc oppure Peer-to-Peer. La rete nella quale operano viene denom<strong>in</strong>ata<br />
In<strong>di</strong>pendent Basic Service Set (IBSS). Un esempio tipico <strong>di</strong> questa modalità<br />
è quando ci sono due term<strong>in</strong>ali e uno si deve connettere all’altro per sfruttare<br />
la con<strong>di</strong>visione della sua connessione LAN.<br />
Un’altra modalità <strong>di</strong> costituire una WLAN è quella denom<strong>in</strong>ata a<br />
<strong>in</strong>frastruttura. Si effettua il collegamento (bridg<strong>in</strong>g) <strong>di</strong> una rete WiFi ad una<br />
rete Ethernet fissa. In questa modalità i term<strong>in</strong>ali WiFi non possono collegarsi<br />
<strong>di</strong>rettamente tra <strong>di</strong> loro ma devono farlo tramite un Access Po<strong>in</strong>t.<br />
L’architettura <strong>di</strong> una rete WLAN a <strong>in</strong>frastruttura si basa su due entità:<br />
l’Access Po<strong>in</strong>t e il Mobile Node. I Mobile Node (MN) sarebbero i term<strong>in</strong>ali