Gestione dell'handover verticale in Reti Mobili di ultima ... - InfoCom
Gestione dell'handover verticale in Reti Mobili di ultima ... - InfoCom Gestione dell'handover verticale in Reti Mobili di ultima ... - InfoCom
5.3.2 Simulazione n.2 122 CAPITOLO V Dalla seconda simulazione invece si è voluto confrontare l’algoritmo proposto nella Tesi con l’algoritmo MMUSE. Si è notato che l’algoritmo proposto, nella sua versione ottima ed ottimizzata, risulta essere vincente nei termini di una massimizzazione delle prestazioni, a scapito però di una maggiore complessità computazionale, derivante per esempio anche dalla necessaria valutazione di tutto un insieme di parametri importanti per l’esecuzione dell’handover stesso. 5.4 Problemi aperti Come si è visto, l’algoritmo proposto nella Tesi è stata la realizzazione di un’integrazione degli algoritmi proposti in letteratura, ai fini di andare a toccare tutti quegli aspetti rilevanti che interassano la procedura di handover. Si è voluto realizzare un algoritmo che, non solo si occupasse di fornire la misura di quei parametri in modo preciso e puntuale sulla base della quale effettuare le decisioni, ma si occupasse anche di ovviare al fenomeno dell’effetto ping-pong, che ben sappiamo essere un nemico del Vertical Handover. In un sistema di Telecomunicazioni, dove come primo obiettivo vi è il trasferimento dell’informazione nel modo migliore possibili, andando a sfidare l’aleatorietà e il comportamento del tutto instabile del canale wireless, un aspetto che rappresenta un punto focale è la risorsa del mezzo disponibile.
123 CAPITOLO V Lo spettro elettromagnetico risulta essere una risorsa molto preziosa nell’ ambito delle Telecomunicazione, pertanto in qualsivoglia ambito in cu ci si muove, bisogna fare attenzione a non sprecare tale risorsa. Pertanto anche nel contesto da noi trattato nella presente Tesi, che riguarda il Vertical handover è di primaria attenzione andare preservare nel modo più assoluto l’utilizzazione di tale risorsa. Ai fini di questa osservazione, siamo andati a realizzare un algoritmo efficiente che evitasse quegli handover superflui e che attivasse la procedura solo quando necessaria. Pertanto l’utente, nel caso in cui si trovi in uno scenario eterogeneo, avrà la possibilità di connettersi alla rete WiFi e quindi di percepire tutte quelle migliorie che ne derivano, attraverso l’implementazione di questo software da noi realizzato, in modo automatico e comunque sarà contenuto il numero di volte che questi potrà passare da una rete all’altra, proprio grazie al meccanismo da noi realizzato. Svariati aspetti non sono stati valutati nell’ambito della presente Tesi per la realizzazione di un algoritmo di VHO. Innanzitutto sarebbe stato possibile attraverso un algoritmo predittivo, andare ad anticipare l’esecuzione di un handover verticale, con il conseguente miglioramento prestazionale derivante. In effetti, nell’algoritmo proposto non siamo andati a valutare la componente temporale, vale a dire quell’intervallo di tempo che intercorre tra la decisione di effettuare un VHO e l’esecuzione stessa. Se avessimo considerato tale parametro, avremmo assistito ad un eventuale abbassamento della curva del goodput nello scenario di Vertical Handover, dovuto al fatto che la procedura non era istantanea. C’è da dire però che le tempistiche dell’esecuzione di un handover verticale danno valori molto bassi dell’ordine dei cento millisecondi, pertanto possiamo concludere pertanto che la componente temporale non risulta essere comunque l’aspetto maggiormente significativo.
- Page 77 and 78: 71 CAPITOLO III energia. I metodi d
- Page 79 and 80: 73 CAPITOLO III Innanzitutto il ver
- Page 81 and 82: Inoltre di seguito vengono riportat
- Page 83 and 84: 77 CAPITOLO III conseguenza dell’
- Page 85 and 86: 79 CAPITOLO III Nel diagramma a blo
- Page 87 and 88: 81 CAPITOLO III mobile. Quando tale
- Page 89 and 90: 83 CAPITOLO IV Il progetto si basa
- Page 91 and 92: 85 CAPITOLO IV trasmittenti e ricev
- Page 93 and 94: 87 CAPITOLO IV In questo sottoparag
- Page 95 and 96: 89 CAPITOLO IV garantire. Un’inte
- Page 97 and 98: 91 CAPITOLO IV tempo per l’arrivo
- Page 99 and 100: 93 CAPITOLO IV Analogamente è stat
- Page 101 and 102: 95 CAPITOLO IV La previsione per il
- Page 103 and 104: 97 CAPITOLO IV Con i valori dei goo
- Page 105 and 106: CAPITOLO V 99 CAPITOLO V Validazion
- Page 107 and 108: 101 CAPITOLO V In questo paragrafo
- Page 109 and 110: 103 CAPITOLO V diffuso, sia in Euro
- Page 111 and 112: Tabella 4: Confronto dati tecnici 1
- Page 113 and 114: 107 CAPITOLO V La doppia condizione
- Page 115 and 116: 109 CAPITOLO V Nella Figura 23 è r
- Page 117 and 118: 111 CAPITOLO V Nelle figure 26,27 e
- Page 119 and 120: Goodput[bit/s] 4000 3000 2000 1000
- Page 121 and 122: Frequenza di Vertical Handover 5 4.
- Page 123 and 124: Frequenza di Vertical Handover 50 4
- Page 125 and 126: Frequenza di Vertical Handover 8 7
- Page 127: 5.3 Risultati ottenuti dalle simula
- Page 131 and 132: Conclusioni 125 Conclusioni Con que
- Page 133 and 134: 127 Conclusioni migrare o di cambia
- Page 135 and 136: 129
- Page 137 and 138: Bibliografia Bibliografia [1] Wen-T
- Page 139 and 140: Sitografia Sitografia [1] Ubiquitou
- Page 141: Ringraziamenti Desidero ringraziare
123<br />
CAPITOLO V<br />
Lo spettro elettromagnetico risulta essere una risorsa molto preziosa nell’<br />
ambito delle Telecomunicazione, pertanto <strong>in</strong> qualsivoglia ambito <strong>in</strong> cu ci si<br />
muove, bisogna fare attenzione a non sprecare tale risorsa.<br />
Pertanto anche nel contesto da noi trattato nella presente Tesi, che riguarda<br />
il Vertical handover è <strong>di</strong> primaria attenzione andare preservare nel modo più<br />
assoluto l’utilizzazione <strong>di</strong> tale risorsa.<br />
Ai f<strong>in</strong>i <strong>di</strong> questa osservazione, siamo andati a realizzare un algoritmo<br />
efficiente che evitasse quegli handover superflui e che attivasse la procedura<br />
solo quando necessaria.<br />
Pertanto l’utente, nel caso <strong>in</strong> cui si trovi <strong>in</strong> uno scenario eterogeneo, avrà la<br />
possibilità <strong>di</strong> connettersi alla rete WiFi e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong> percepire tutte quelle<br />
migliorie che ne derivano, attraverso l’implementazione <strong>di</strong> questo software da<br />
noi realizzato, <strong>in</strong> modo automatico e comunque sarà contenuto il numero <strong>di</strong><br />
volte che questi potrà passare da una rete all’altra, proprio grazie al<br />
meccanismo da noi realizzato.<br />
Svariati aspetti non sono stati valutati nell’ambito della presente Tesi per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un algoritmo <strong>di</strong> VHO.<br />
Innanzitutto sarebbe stato possibile attraverso un algoritmo pre<strong>di</strong>ttivo, andare<br />
ad anticipare l’esecuzione <strong>di</strong> un handover <strong>verticale</strong>, con il conseguente<br />
miglioramento prestazionale derivante.<br />
In effetti, nell’algoritmo proposto non siamo andati a valutare la componente<br />
temporale, vale a <strong>di</strong>re quell’<strong>in</strong>tervallo <strong>di</strong> tempo che <strong>in</strong>tercorre tra la decisione<br />
<strong>di</strong> effettuare un VHO e l’esecuzione stessa. Se avessimo considerato tale<br />
parametro, avremmo assistito ad un eventuale abbassamento della curva del<br />
goodput nello scenario <strong>di</strong> Vertical Handover, dovuto al fatto che la procedura<br />
non era istantanea.<br />
C’è da <strong>di</strong>re però che le tempistiche dell’esecuzione <strong>di</strong> un handover <strong>verticale</strong><br />
danno valori molto bassi dell’ord<strong>in</strong>e dei cento millisecon<strong>di</strong>, pertanto possiamo<br />
concludere pertanto che la componente temporale non risulta essere<br />
comunque l’aspetto maggiormente significativo.