Gestione dell'handover verticale in Reti Mobili di ultima ... - InfoCom
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94 CAPITOLO IV Le tre matrici ottenute (una delle probabilità, una delle capacità, una delle potenze) sono state visualizzate per entrambi gli scenari (WiFI ed UMTS). Successivamente, per simulare lo spostamento del mobile sulle mappe di copertura realizzate, mediante un opportuno algoritmo, è stato generato un determinato percorso pseudo-random dell’utente, memorizzando in opportuni vettori x ed y le coordinate che l’utente via via va a toccare, (sempre per entrambi gli scenari). Sulla base delle mappe di copertura generate, abbiamo ipotizzato di far partire l’utente selezionando la rete wireless con caratteristiche migliori in termini di QoS. Successivamente, simulando lo spostamento di un utente, all’interno della mappa di copertura selezionata al punto precedente, che si muove con una velocità di circa cinque chilometri orari, è stata implementata la funzione di vertical handover. Tale funzione per ogni passo dell’utente mobile restituisce in output i valori dei rispettivi goodput (WiFi e UMTS). Per il calcolo delle prestazioni, rispettivamente delle due reti, è stato definito un modulo chiamato: Stima, nel quale vengono adottate diverse metodologie per la stima del goodput. Nello specifico le metodologie da noi adottate sono state tre. La prima, chiamata “media aritmetica semplice” si basa su un semplice calcolo del goodput sulla base di una stima mediata sull’intera “storia” dell’utente, ovvero sull’intero tragitto da lui percorso. G t+ 1 = 1 t t ∑ i= 1 La “media aritmetica semplice”,effettua una stima del goodput sulla base dell’intero percorso dell’utente, pertanto si considera “ tutta la storia”, come mostrato dalla formula. g i
95 CAPITOLO IV La previsione per il periodo successivo coincide con la media dei valori passati. La metodologia fornisce solamente un valore medio del goodput. La seconda si basa sull’uso della funzione “media mobile di ordine k”. L’espressione cui si fa riferimento è indicata di seguito: G + = t 1 t ∑ gi i= t−k + 1 ed effettua una stima del goodput sulla base di un limitato numero di campioni (uguale a k). La scelta di k determina il grado di smorzamento del modello. Per valori alti di K si ottengono previsioni maggiormente distribuite con oscillazioni ampie. Per valori bassi di K si ottengono previsioni con possibilità di variazioni repentine. Così facendo si è andata a rendere la stima delle prestazioni più puntuale e accurata, rispetto alla precedente, rendendo pertanto maggiormente reattivo il sistema di calcolo delle performance della rete. La terza metodologia utilizzata si basa su una funzione chiamata: spianamento esponenziale. L’espressione cui si fa riferimento è la seguente: 0 ≤ a ≤1 1 k ( − a) g + a( 1− a) 2 Gt + 1 = agt + a 1 t−1 gt −2
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CAPITOLO IV<br />
La previsione per il periodo successivo co<strong>in</strong>cide con la me<strong>di</strong>a dei valori<br />
passati.<br />
La metodologia fornisce solamente un valore me<strong>di</strong>o del goodput.<br />
La seconda si basa sull’uso della funzione “me<strong>di</strong>a mobile <strong>di</strong> ord<strong>in</strong>e k”.<br />
L’espressione cui si fa riferimento è <strong>in</strong><strong>di</strong>cata <strong>di</strong> seguito:<br />
G<br />
+ = t 1<br />
t<br />
∑ gi<br />
i=<br />
t−k<br />
+ 1<br />
ed effettua una stima del goodput sulla base <strong>di</strong> un limitato numero <strong>di</strong><br />
campioni (uguale a k).<br />
La scelta <strong>di</strong> k determ<strong>in</strong>a il grado <strong>di</strong> smorzamento del modello.<br />
Per valori alti <strong>di</strong> K si ottengono previsioni maggiormente <strong>di</strong>stribuite con<br />
oscillazioni ampie.<br />
Per valori bassi <strong>di</strong> K si ottengono previsioni con possibilità <strong>di</strong> variazioni<br />
repent<strong>in</strong>e.<br />
Così facendo si è andata a rendere la stima delle prestazioni più puntuale e<br />
accurata, rispetto alla precedente, rendendo pertanto maggiormente reattivo<br />
il sistema <strong>di</strong> calcolo delle performance della rete.<br />
La terza metodologia utilizzata si basa su una funzione chiamata:<br />
spianamento esponenziale.<br />
L’espressione cui si fa riferimento è la seguente:<br />
0 ≤ a ≤1<br />
1<br />
k<br />
( − a)<br />
g + a(<br />
1−<br />
a)<br />
2<br />
Gt + 1 = agt<br />
+ a 1 t−1<br />
gt<br />
−2