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7<br />

- Pagine <strong>Mida</strong> -<br />

pennarello sul foglio della lavagna i tre cerchi degli Stati dell’Io e le parole<br />

si agganciano con forza alla vita vera delle persone.<br />

Gli elementi di base della teoria sono semplici, lineari, leggeri.<br />

Da subito sono comprensibili a chiunque.<br />

Al tempo stesso, risuonano in profondità e dischiudono con sorprendente<br />

velocità, insospettabili spazi di consapevolezza.<br />

La connessione tra i concetti e le proprie esperienze è immediata,<br />

naturale e le persone vivono l’esperienza arricchente e potenziante in sé<br />

di allargare e approfondire la loro “mappa del mondo”.<br />

Il lavoro di potenziamento si svolge delicatamente con fluidità.<br />

Può capitare che lo sviluppo del lavoro abbia un taglio psicodinamico: in<br />

questo caso è decisiva la comprensione di ciò che nell’esperienza dell’oggi,<br />

nel “qui e ora” è condizionato dal “là ed allora”, cioè da esperienze e<br />

decisioni della storia antica della persona: l’elemento di evoluzione e<br />

crescita è dato dalla separazione tra questi due piani.<br />

Oppure, in termini più cognitivi, può capitare che il lavoro sia centrato<br />

sullo sviluppo “qui ed ora” della consapevolezza degli elementi<br />

disfunzionali della mappa del mondo della persona, che impara a creare<br />

una distanza e quindi uno spazio di possibilità tra se stesso e ciò che<br />

pensa e sente.<br />

In ogni caso è straordinariamente potenziante poter attribuire vissuti e<br />

comportamenti inadeguati ad una specifica parte di sé, ad esempio allo<br />

Stato dell’Io del Bambino Adattato o a quello del Genitore Normativo<br />

avendo coscienza dell’esistenza, ancorché non ancora sufficientemente o<br />

pienamente energizzata di altre parti di sé più funzionali.<br />

E’ potenziante riconoscere e smontare le generalizzazioni su di sé e sul<br />

mondo e aprire spazi di possibilità.<br />

E’ potenziante prendere contatto con parti di sé assopite, poco toniche,<br />

tenute sotto scacco da ingiunzioni interne limitanti e attivarle, vitalizzarle,<br />

lasciare che si esprimano.<br />

E’ potenziante ammorbidire i vincoli interni, aprire spazi di libertà,<br />

recuperare pienezza.<br />

E’ potenziante prendere contatto con l’energia desiderante e permettergli<br />

di esserci e dispiegarsi.<br />

E’ potenziante sentire ed accettare i propri bisogni e decidere come agire<br />

rispettandoli e tenendone conto “qui e ora”.<br />

La speciale competenza che abbiamo accresciuto in questi anni di impegno,<br />

di lavoro, di ricerca e di apprendimento è la capacità di produrre risultati<br />

di potenziamento dentro ai contesti aziendali.<br />

Attraverso l’esperienza maturata nelle aule, lavorando con i casi vivi<br />

portati dalle persone, abbiamo sviluppato una particolare acuta sensibilità<br />

che ci consente di comprendere e di dipanare i ricorrenti cortocircuiti<br />

emotivi e relazionali che si producono tra le persone nelle aziende.<br />

Abbiamo acquisito la capacità di riconoscere e di gestire i meccanismi di<br />

transfert e proiezione presenti nelle relazioni gerarchiche, di individuare<br />

e far emergere le pretese bambine che nutrono e alimentano conflitti,<br />

di mettere a fuoco i tornaconti psicologici legati ai tipici vizi manageriali<br />

come non delegare, non supportare, non riconoscere i meriti, comunicare<br />

in modo ambiguo e manipolatorio.

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