I moderni mezzi di comunicazione sociale e l'educazione alla ... - Aiart
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”I <strong>moderni</strong> <strong>mezzi</strong> <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong><br />
<strong>sociale</strong> e l’educazione<br />
<strong>alla</strong> vita buona del Vangelo”<br />
Salone parrocchiale<br />
San Giovanni Bosco - Marconia<br />
27 Gennaio 2012<br />
1
L’AIART a Matera<br />
• L’<strong>Aiart</strong>, acronimo <strong>di</strong> associazione italiana ascoltatori<br />
ra<strong>di</strong>o e televisione, è un’associazione laica <strong>di</strong><br />
volontariato presente in quasi tutte le regioni italiane,<br />
nata 50 anni fa come costola dell’Azione Cattolica.<br />
• Cristianamente ispirata, opera vicino la CEI<br />
• Ha il sito nazionale www.aiart.org<br />
• Ha una rivista mensile “Il Telespettatore” ed una<br />
trimestrale <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento “La Parabola”<br />
• A Matera è presente dal 2003<br />
• Circa 70 soci<br />
Domenico Infante 2
L’AIART<br />
Finalità principali:<br />
• Cura la formazione degli utenti dei <strong>mezzi</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa;<br />
• Tutela i minori nel campo delle comunicazioni<br />
massme<strong>di</strong>ali;<br />
• Promuove la lettura critica dei mass me<strong>di</strong>a;<br />
• Contribuisce a sviluppare il senso e le capacità<br />
critiche <strong>di</strong> ogni persona;<br />
• Cura la formazione <strong>alla</strong> <strong>comunicazione</strong> degli<br />
educatori della scuola, famiglia e associazioni<br />
culturali.<br />
Domenico Infante 3
I me<strong>di</strong>a come ambiente<br />
“I me<strong>di</strong>a non sono più uno schermo che si guarda,<br />
una ra<strong>di</strong>o che si ascolta. Sono un’atmosfera, un<br />
ambiente nel quale si è immersi, che ci avvolge e ci<br />
penetra da ogni lato. Noi stiamo in questo mondo<br />
<strong>di</strong> suoni, <strong>di</strong> immagini, <strong>di</strong> colori, <strong>di</strong> impulsi e <strong>di</strong><br />
vibrazioni come un primitivo era immerso nella<br />
foresta, come un pesce nell’acqua. E’ il nostro<br />
ambiente, i me<strong>di</strong>a sono un nuovo modo <strong>di</strong> essere<br />
vivi”.<br />
C.M. Martini Il lembo del mantello, 1991<br />
Domenico Infante 4
41ª Giornata Mon<strong>di</strong>ale delle<br />
Comunicazioni Sociali<br />
• In verità, vi è chi afferma che l’influenza<br />
formativa dei me<strong>di</strong>a è in competizione con<br />
quella della scuola, della Chiesa e, forse,<br />
ad<strong>di</strong>rittura con quella della famiglia. "Per molte<br />
persone, la realtà corrisponde a ciò che i me<strong>di</strong>a<br />
definiscono come tale“ (Punto 1 comma 2)<br />
(Messaggio <strong>di</strong> Benedetto XVI per il 20/5/2007)<br />
Domenico Infante 5
Considerazioni<br />
• Dove finisce il pubblico e dove inizia il privato?<br />
• Nel momento in cui in qualunque luogo siamo<br />
pubblicamente accessibili (con telefono o<br />
internet) o, chiusi in casa nostra possiamo<br />
vedere ciò che avviene nel mondo, che fine<br />
fanno questi confini?<br />
Domenico Infante 6
Considerazioni<br />
• La centralità dei me<strong>di</strong>a ridefinisce i confini<br />
della nostra esperienza, <strong>di</strong> ciò che è vicino e <strong>di</strong><br />
ciò che è lontano, <strong>di</strong> ciò che avviene adesso e<br />
<strong>di</strong> ciò che è avvenuto in passato.<br />
• Ridefinisce il concetto <strong>di</strong> spazio e <strong>di</strong> tempo.<br />
Domenico Infante 7
Considerazioni<br />
• Quando i ragazzi si chiudono in camera loro in<br />
qualche modo <strong>di</strong>ventano inaccessibili ai<br />
genitori, chiusi dentro uno spazio privato, ma in<br />
quello spazio hanno il cellulare, lo stereo, il<br />
computer collegato in internet, magari la TV<br />
satellitare, e cioè una serie <strong>di</strong> canali che li<br />
aprono a tutto il resto del mondo.<br />
• Chiusi ai loro genitori, ma aperti al resto del<br />
mondo!<br />
Domenico Infante 8
I me<strong>di</strong>a sono il vero luogo dei nostri riti, gran<strong>di</strong> e<br />
piccoli. Che effetto ci fa se manca il telegiornale? Ci<br />
manca qualcosa <strong>di</strong> vitale! La lettura del quoti<strong>di</strong>ano è<br />
come la preghiera mattutina dell’uomo moderno,<br />
affermava già Hegel.<br />
Domenico Infante 9
Il festival <strong>di</strong> Sanremo è nel nostro immaginario, fa<br />
parte dei nostri riti, almeno in quelli <strong>di</strong> un certa età!<br />
Domenico Infante 10
I funerali <strong>di</strong> Lady Diana, grande rituale collettivo<br />
Domenico Infante 11
La trage<strong>di</strong>a dell’11 settembre: grande impatto sulla nostra<br />
cultura.<br />
La prima cosa che è crollata, in qualche modo prima ancora<br />
delle Torri Gemelle, è stato il nostro orizzonte domestico.<br />
Siamo stati terremotati a casa nostra; ed è per questo che<br />
Domenico Infante 12<br />
l’evento ha avuto un impatto stravolgente.
Dal Rapporto nazionale del Censis 2011<br />
Gli italiani che usano la TV:<br />
• 95,6% la tv analogica e <strong>di</strong>gitale;<br />
• 89,5% la tv satellitare;<br />
• 12,3% la tv via internet.<br />
Le trasmissioni più seguite:<br />
• la fiction con oltre il 95%;<br />
• l’informazione oltre il 90%;<br />
• l’intrattenimento oltre il 70%;<br />
• la cultura 33%;<br />
• lo sport 30%.<br />
Domenico Infante 13
Considerazioni<br />
• Con l’avvento della televisione commerciale il pubblico<br />
<strong>di</strong>venta interessante non perché è acquirente o cliente o<br />
utente <strong>di</strong> un servizio pubblico, come nel caso della RAI,<br />
ma perché è esso stesso una merce.<br />
• La televisione commerciale in modo assolutamente<br />
evidente ci spiega che noi telespettatori siamo merce,<br />
che i programmi non sono altro che un grande strumento<br />
<strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> beni, che i programmi sono solo dei<br />
<strong>mezzi</strong> per vendere la vera merce, che è il pubblico, agli<br />
inserzionisti pubblicitari.<br />
• In definitiva c’è un processo <strong>di</strong> mercificazione che ci<br />
ha coinvolti anche come spettatori oltre che come utenti<br />
e consumatori.<br />
Domenico Infante 14
Il me<strong>di</strong>a più <strong>di</strong>ffuso e più pervasivo è la TV<br />
Che cosa è, dunque, la TV?<br />
• Un strumento tecnologico sempre più avanzato (TV<br />
<strong>di</strong>gitale terrestre, satellitare, web TV)<br />
• Un mass-me<strong>di</strong>a per eccellenza<br />
• Una fonte <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturale<br />
• Un mezzo educativo e <strong>di</strong>seducativo<br />
• Uno strumento commerciale in mano alle emittenti<br />
televisive<br />
Domenico Infante 15
Effetti della TV<br />
• Si assimilano modelli, valori e stili <strong>di</strong> vita fragili che spesso<br />
sono destrutturanti.<br />
• Ci suggestiona e dà carica emotiva.<br />
• Spesso con le sue immagini ci minaccia e usa la violenza<br />
non violenta della persuasione (prodotti pubblicitari che<br />
<strong>di</strong>ventano in<strong>di</strong>spensabili).<br />
• Ci fa vedere ma non ci fa riflettere perciò è <strong>di</strong>seducativa.<br />
• Ci fa vedere ciò che decidono i registi e i produttori.<br />
• Ve<strong>di</strong>amo il vero del falso (fiction) e il falso del vero (reality<br />
show costruiti ad hoc).<br />
• L’occhio <strong>di</strong>venta fisso, il nervo ottico <strong>di</strong>venta rigido.<br />
• L’estetica prevale sull’etica.<br />
Domenico Infante 16
Effetti della TV sui bambini<br />
• Alcuni stu<strong>di</strong> affermano che i bambini sono<br />
influenzati negativamente dalle immagini violente<br />
che spingerebbero a comportamenti violenti,<br />
aggressivi, pericolosamente emulativi, e questo<br />
certamente è vero a breve termine.<br />
• Altri stu<strong>di</strong>, più recenti, sostengono che questi effetti<br />
<strong>di</strong>pendono dal contesto socio-culturale, in cui i<br />
bambini sono immersi, che può, se positivo,<br />
arginare gli effetti negativi della fruizione televisiva.<br />
• Gli stu<strong>di</strong>osi affermano che i genitori e gli insegnanti<br />
devono sentirsi impegnati in prima linea, nel<br />
compito <strong>di</strong> me<strong>di</strong>are i messaggi televisivi,<br />
accompagnando i bambini in un uso attivo, creativo<br />
e consapevole della televisione.<br />
Domenico Infante 17
Cartoni animati<br />
• I cartoni animati, <strong>di</strong> solito quelli giapponesi,<br />
sottendono una cultura che non ci appartiene.<br />
• Hanno una missione mistica o patriottica.<br />
• Bisogna vincere per vincersi.<br />
• Intendono la lotta come scopo ultimo della<br />
propria vita o per cambiare il mondo,<br />
assimilandolo.<br />
Domenico Infante 18
Reality show<br />
• Con i R.S (Grande Fratello, Amici, la vita<br />
in <strong>di</strong>retta) negli ultimi anni si è avuto uno spostamento<br />
progressivo del fuoco dal protagonista professionale e<br />
star (attori, cantanti) all’in<strong>di</strong>viduo della strada, all’uomo<br />
qualunque.<br />
• Ciò ha suscitato comportamenti narcisistici ed egoistici<br />
(in particolare nei giovani) che sfociano in una<br />
concezione della vita estremamente competitiva, che<br />
porta l’uomo a sentirsi sempre pronto a risolvere i<br />
problemi con la conflittualità, con lo scontro frontale<br />
pur <strong>di</strong> affermare il suo punto <strong>di</strong> vista.<br />
Domenico Infante 19
Reality show<br />
• Peraltro nei R.S. televisivi <strong>di</strong> solito i conflitti (che sono<br />
solo a livello superficiale) si risolvono quasi per<br />
incanto perdonando o comprendendo l’altro, e ciò solo<br />
per motivo <strong>di</strong> copione, ma trasmettendo negli<br />
ascoltatori il convincimento che problematiche <strong>di</strong>fficili<br />
è possibile risolverle con semplici gesti o con sorrisi<br />
ammiccanti.<br />
• Sappiamo che la vita è ben più <strong>di</strong>fficile, perciò è<br />
importante il lavoro degli educatori che con la loro<br />
opera contribuiscono a strutturare la personalità dei<br />
giovani.<br />
Domenico Infante 20
Fiction<br />
• Nelle fiction si verifica molto <strong>di</strong> quanto abbiamo<br />
detto per i R.S.. La finzione è il motivo<br />
conduttore.<br />
• I conflitti familiari sono per certi aspetti<br />
accentuati e per altri aspetti facilmente risolti,<br />
quasi per incanto.<br />
• Di solito i conflitti sono gestiti in maniera<br />
stereotipata con le figure genitoriali che sono<br />
rappresentate in maniera <strong>di</strong>storta: scompare<br />
l’autorevolezza paterna, prevale il buonismo e<br />
la relazione amicale verso i figli.<br />
Domenico Infante 21
Fiction<br />
• Nel conflitto si notano litigi, <strong>di</strong>verbi e gran<strong>di</strong> sofferenze,<br />
con fasi drammatiche e scelte estreme, ma poi quasi<br />
per incanto improvvisamente il <strong>di</strong>alogo si riapre, gli<br />
affetti <strong>di</strong>ventano soli<strong>di</strong>, si recupera la capacità<br />
comunicativa, la relazione ritorna forte.<br />
• Sappiamo bene che non è cosi ed una realtà<br />
televisiva vera solo nella rappresentazione può essere<br />
fortemente <strong>di</strong>seducativa, se non ci sono forti capacità<br />
<strong>di</strong> analisi critica.<br />
Domenico Infante 22
La pubblicità<br />
• Un genere televisivo che invade<br />
quoti<strong>di</strong>anamente le nostre case è quello<br />
pubblicitario esercitando un grande impatto<br />
e un forte potere persuasivo.<br />
• La pubblicità viene seguita con piacere<br />
(episo<strong>di</strong> brevi, storie comiche o interessanti,<br />
personaggi belli o famosi, presenza <strong>di</strong><br />
bambini simpatici e percepiti vicini <strong>alla</strong><br />
propria esperienza, immagine e foto a colori<br />
attraenti, musiche belle, ambientazioni<br />
affascinanti, effetti speciali).<br />
Domenico Infante 23
I messaggi ci mo<strong>di</strong>ficano<br />
Ci mo<strong>di</strong>ficano in quanto i messaggi che ci arrivano<br />
sono <strong>di</strong>versi da quelli naturali, in quanto sono<br />
spesso allusivi, sono rapi<strong>di</strong>, sono dotati quasi<br />
sempre <strong>di</strong> una carica emotiva; sono messaggi<br />
visivi, ma anche musicali, ed alcune <strong>di</strong> queste<br />
immagini stanno cambiando la struttura della<br />
nostra memoria, nel senso che ten<strong>di</strong>amo più a<br />
pensare per immagini che in altri mo<strong>di</strong>.<br />
Questo senza dubbio ci ha abituato a dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
pensare più rapi<strong>di</strong> e per allusioni. Siamo abituati a<br />
volare su alcuni passaggi, a comprendere le cose<br />
per allusioni, per citazioni, e così via.<br />
Domenico Infante 24
Pensare per immagini<br />
Il punto <strong>di</strong> base è la memoria legata alle immagini,<br />
anziché ad altri tipi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci. E' uno dei mo<strong>di</strong> perché,<br />
naturalmente, pensare ed agire soltanto per immagini<br />
è insufficiente; bisogna rielaborare un tipo <strong>di</strong><br />
informazione e in qualche modo inserirlo in una<br />
mappa concettuale.<br />
Anche l'alludere imme<strong>di</strong>atamente, il mandare dei<br />
messaggi brevi, che i bambini percepiscono con tempi<br />
rapi<strong>di</strong>ssimi, può avere dei lati positivi. Ma se non c'è<br />
rielaborazione, soprattutto se non si coglie il significato<br />
<strong>di</strong> alcune <strong>di</strong> queste esperienze, allora ci muoviamo in<br />
un'area più superficiale e forse anche più a rischio per<br />
la comprensione del mondo reale.<br />
Domenico Infante<br />
25
Effetti dei me<strong>di</strong>a<br />
• I me<strong>di</strong>a accrescono le fonti e le qualità <strong>di</strong> informazione e<br />
producono minor sforzo <strong>di</strong> elaborazione e <strong>di</strong><br />
interpretazione:<br />
si appiattisce sul frammento, sull’imme<strong>di</strong>ato, sull’eterno<br />
istante che si rinnova, con il crollo <strong>di</strong> ogni sforzo<br />
sistematizzante.<br />
profon<strong>di</strong>tà superficialità<br />
unità e coerenza frantumazione e<br />
frammentazione<br />
storia il presente<br />
Domenico Infante 26
In realtà<br />
I giovani sono soli davanti ai modelli che arrivano<br />
attraverso i nuovi me<strong>di</strong>a:<br />
Modelli <strong>di</strong> ieri: genitori, parrocchia, scuola<br />
Modelli <strong>di</strong> oggi: Internet, videogiochi, cellulare, mp3, i-phone,<br />
i-pod, i-pad, ecc.<br />
Sono senza riferimenti forti<br />
Sono immersi nella “società liquida”<br />
Domenico Infante 27
Da una ricerca recente dell’Università Cattolica<br />
<strong>di</strong> Milano (Progetto MEDIAPPRO) sugli<br />
adolescenti della scuola secondaria:<br />
• Esiste un sostanziale scollamento tra il mondo degli adulti<br />
e degli adolescenti in relazione ai nuovi <strong>mezzi</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>comunicazione</strong>. I nuovi me<strong>di</strong>a, infatti, rappresentano una<br />
realtà segnata da forti <strong>di</strong>fferenze e <strong>di</strong>ssonanze sul piano<br />
dell'appropriazione e della <strong>di</strong>mestichezza.<br />
• Emerge una immagine dell'adulto come figura assai<br />
"lontana" dalle tecnologie, incapace <strong>di</strong> coglierne il significato<br />
più vero, inadatto all'uso <strong>di</strong> computer e Internet per motivi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>versa natura, riassumibili in una affermazione <strong>di</strong> sintesi:<br />
genitori e insegnanti vivono lo spazio creato dalle<br />
tecnologie come qualcosa <strong>di</strong> essenzialmente nuovo, non<br />
essendo nati in un contesto <strong>di</strong> immersione me<strong>di</strong>ale, dunque<br />
percepiscono i nuovi me<strong>di</strong>a come elementi “estranei” ed<br />
“esterni” rispetto all’esperienza quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Domenico Infante 28
Inadeguatezza dei genitori<br />
I genitori spesso non<br />
conoscono bene i nuovi<br />
me<strong>di</strong>a, e non possono quin<strong>di</strong><br />
consigliare i figli con la loro<br />
esperienza.<br />
Questi genitori perdono il<br />
ruolo <strong>di</strong> guida e <strong>di</strong> controllo<br />
nei riguar<strong>di</strong> dei figli, il<br />
rapporto <strong>di</strong>viene più <strong>di</strong>fficile<br />
che in passato.<br />
Domenico Infante 29
Una risposta<br />
• La grande "emergenza educativa", a cui si<br />
riferisce il Papa, è quella per realizzare la<br />
quale i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti e<br />
tutti coloro che hanno <strong>di</strong>rette responsabilità<br />
educative, non possono tirarsi in<strong>di</strong>etro,<br />
devono avere alta la tensione a svolgere il<br />
loro ruolo, pur nelle gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà oggi<br />
presenti.<br />
• «Senza clamori – esorta il Pontefice – con<br />
paziente fiducia cerchiamo <strong>di</strong> far fronte a tale<br />
emergenza, anzitutto nell’ambito della<br />
famiglia».<br />
Domenico Infante 30
Me<strong>di</strong>a “penetrante”<br />
• INTERNET è il me<strong>di</strong>um con la crescita più rapida<br />
della storia.<br />
• Per raggiungere il 30% della popolazione Usa<br />
• …l’elettricità ha impiegato 46 anni;<br />
• …il telefono ha impiegato 38 anni;<br />
• …la televisione ha impiegato 17 anni;<br />
• …Internet ha impiegato 7 anni.<br />
Domenico Infante 31
La rete Internet<br />
• Internet è anche una grande comunità composta da<br />
un insieme <strong>di</strong> comunità tra le più varie, in cui gli<br />
in<strong>di</strong>vidui, spesso accomunati da specifici interessi,<br />
intrecciano relazioni utilizzando vari strumenti.<br />
• In queste nuove forme <strong>di</strong> socializzazione la<br />
<strong>comunicazione</strong> è prevalentemente scritta. Non c’è il<br />
rischio <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>scriminati per l’aspetto fisico e si<br />
può mantenere l’anonimato. Questo ultimo aspetto<br />
può essere negativo perché non sono rari i casi <strong>di</strong><br />
mistificazione dell’identità.<br />
Domenico Infante 32
Una considerazione<br />
Mai nella storia tanta gente:<br />
• ha avuto accesso a tanta conoscenza (trovo in pochi<br />
istanti la risposta alle mie domande);<br />
• ha potuto esprimere le proprie<br />
idee liberamente (su un blog<br />
scrivo ciò che voglio);<br />
• ha potuto influire sugli altri senza<br />
<strong>di</strong>sporre capitali (mi basta la<br />
connessione a internet).<br />
Domenico Infante 33
• Dialogo in <strong>di</strong>retta.<br />
CHAT line<br />
• Interlocutori sono presenti in<br />
contemporanea e avviano<br />
una <strong>di</strong>scussione solo<br />
testuale.<br />
• Si parla con chiunque in<br />
qualunque parte del mondo.<br />
• Si può essere chiunque.<br />
• La <strong>comunicazione</strong> in chat<br />
somma in sè la forza della<br />
interattività e l'incisività della<br />
<strong>comunicazione</strong> scritta.<br />
34
Blog<br />
Un Blog è un sito web, gestito da una persona o da una<br />
struttura, in cui l’autore scrive un <strong>di</strong>ario in rete,<br />
inserendo opinioni personali, descrizioni <strong>di</strong> eventi,<br />
immagini e video. Il termine blog è una contrazione <strong>di</strong><br />
web-log, ossia traccia su rete.<br />
Caratteristiche <strong>di</strong> un Blog:<br />
• ogni articolo è generalmente legato ad un thread, il filo<br />
del <strong>di</strong>scorso;<br />
• i lettori possono scrivere i loro commenti e lasciare<br />
messaggi all’autore;<br />
• si viene in contatto con persone lontane fisicamente ma<br />
spesso vicine alle proprie idee e ai propri punti <strong>di</strong> vista;<br />
• i blog collettivi sono orientati verso un campo<br />
d’interesse particolare (letteratura, informatica, scienze,<br />
politica, arte, ...)
You Tube<br />
• YouTube è un'azienda che dà la possibilità <strong>di</strong> inserire<br />
e guardare in rete video, spesso amatoriali e fatti in<br />
casa, filmati realizzati in proprio con cellulari o<br />
videocamere.<br />
• I clip comici e <strong>di</strong> breve durata, fatti in casa dagli utenti<br />
iscritti, sono stati <strong>alla</strong> base della crescita <strong>di</strong> YouTube.<br />
• YouTube è come la Rete: bi<strong>di</strong>rezionale, partecipativa,<br />
virale, mai passiva e un po' irriverente.<br />
• Il 60% dei video visti su Internet proviene da YouTube.<br />
Domenico Infante 36
Social network<br />
• La comunità virtuale più <strong>di</strong>ffusa è il social<br />
network e consiste in una piattaforma che<br />
consente la <strong>comunicazione</strong> on-line tra gruppi<br />
<strong>di</strong> persone connesse tra loro con legami<br />
sociali che vanno d<strong>alla</strong> conoscenza casuale,<br />
ai rapporti <strong>di</strong> lavoro, ai vincoli familiari, <strong>alla</strong><br />
con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> interessi comuni.<br />
Domenico Infante 37
I principali portali <strong>di</strong> social network<br />
Source: comScore World Metrix<br />
Total Internet : Total Au<strong>di</strong>ence 778,310 860,514<br />
Social Networking 464,437 580,510<br />
Total Unique Visitors (000)<br />
Jun-2007 Jun-2008 Jun-2009 Jun-2010 Dec- 2011<br />
FACEBOOK.COM 52,167 132,105 200 400 800<br />
MYSPACE.COM 114,147 117,582 110 95 chiusura?<br />
TWITTER - 2,218 32 100 400<br />
HI5.COM 28,174 56,367<br />
FRIENDSTER.COM 24,675 37,080<br />
Orkut 24,120 34,028<br />
BEBO.COM 18,200 24,017<br />
LINKEDIN 130<br />
NB a Maggio 2011 Facebook in Italia ha raggiunto 140 milioni <strong>di</strong> visitatori, Twitter 18 milioni<br />
Domenico Infante 38
Cambiamenti nei modelli <strong>di</strong><br />
<strong>comunicazione</strong><br />
• “Le nuove tecnologie <strong>di</strong>gitali stanno<br />
determinando cambiamenti fondamentali nei<br />
modelli <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> e nei rapporti umani.<br />
Questi cambiamenti sono particolarmente<br />
evidenti tra i giovani che sono cresciuti in stretto<br />
contatto con queste nuove tecniche <strong>di</strong><br />
<strong>comunicazione</strong> e si sentono quin<strong>di</strong> a loro agio in<br />
un mondo <strong>di</strong>gitale che spesso sembra invece<br />
estraneo a quanti <strong>di</strong> noi, adulti… ”.<br />
(Benedetto XVI 43^ GMCS)<br />
Domenico Infante<br />
39
Le strade <strong>di</strong> accesso <strong>alla</strong> Rete<br />
• I canali per accedere a internet, ormai, si sono moltiplicati<br />
in pochissimo tempo e per entrare in una rete <strong>sociale</strong> si può<br />
usare un Pc, un netbook, un tablet, un telefono mobile, uno<br />
smartphone, una console per videogame, una new TV. Tanti<br />
mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> esercitare quello che è sempre più considerato<br />
un <strong>di</strong>ritto e tanti mo<strong>di</strong> nuovi per entrare in contatto con le<br />
internet company come Facebook, Twitter, Google, Microsoft,<br />
Apple, solo per citarne alcune. Tra le maggiori risorse <strong>di</strong><br />
questo fruttuoso business 2.0 ci sono proprio i nostri dati<br />
personali.<br />
Domenico Infante 40
Ma non c’è solo Internet!<br />
Sempre più tra i giovani e i giovanissimi si<br />
<strong>di</strong>ffondono sistemi e servizi <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>di</strong> 2°<br />
e 3°generazione (GPRS, UMTS) ad alta<br />
interattività multime<strong>di</strong>ale (SMS, MMS, foto, video,<br />
collegamenti Bluetooth, ecc.), che generano tutta<br />
una nuova serie <strong>di</strong> rischi.<br />
Lo sviluppo delle nuove tecnologie <strong>di</strong>gitali nel<br />
campo della <strong>comunicazione</strong> comporta<br />
inevitabilmente un incremento <strong>di</strong> tutti i problemi<br />
relativi <strong>alla</strong> sicurezza informatica e <strong>alla</strong> tutela della<br />
privacy.<br />
Domenico Infante 41
La competenza necessaria<br />
Nel sistema dei me<strong>di</strong>a, sempre più articolato e<br />
complesso, ai fruitori è richiesta una competenza<br />
crescente adeguata ai tempi:<br />
• Conoscenza delle logiche produttive, commerciali e<br />
strategiche;<br />
• Acquisizione <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> riferimento grazie ai quali<br />
poter sottoporre a un vaglio critico la multiforme<br />
offerta me<strong>di</strong>atica.<br />
• In questo percorso risiede la centralità dell’azione<br />
formativa, che deve essere educare <strong>alla</strong> verità.<br />
Domenico Infante 42
Percorso formativo<br />
• Il destinatario della <strong>comunicazione</strong> (spettatore,<br />
lettore, ascoltatore, internauta) è il protagonista della<br />
<strong>comunicazione</strong>.<br />
• I fruitori devono imparare a riconoscere le ideologie<br />
sottese a un testo comunicativo.<br />
• Quali valori sono <strong>alla</strong> base del mondo che ci viene<br />
rappresentato dai me<strong>di</strong>a?<br />
• Che tipo <strong>di</strong> legame c’è col mondo vero?<br />
Domenico Infante 43
La responsabilità dei fruitori<br />
• I fruitori devono poter interagire con l’offerta<br />
me<strong>di</strong>atica in modo consapevole.<br />
• Bisogna formare i destinatari per affinare le loro<br />
capacità critiche e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, ma anche<br />
per educarne il gusto, favorire la corretta fruizione<br />
dei me<strong>di</strong>a e - perché no? – provocare un<br />
innalzamento della qualità.<br />
• La competenza non può essere solo tecnica, deve<br />
avere una solida base etica e valoriale.<br />
Domenico Infante 44
Una prima conclusione<br />
• È necessario uno scambio <strong>di</strong> informazioni tra i<br />
soggetti del mondo educativo, per aumentare la loro<br />
consapevolezza.<br />
• Devono entrare in gioco e sentirsi coinvolti, quin<strong>di</strong>,<br />
soprattutto i genitori e gli insegnanti.<br />
• E’ anche molto utile fare rete con le associazioni che<br />
operano nel campo educativo, stabilendo rapporti<br />
proficui <strong>di</strong> collaborazione.<br />
• Infine non potrà mancare uno stretto rapporto<br />
operativo con le parrocchie.<br />
Domenico Infante 45
Il nostro secolo è contrassegnato dallo sviluppo <strong>di</strong>:<br />
cinema<br />
ra<strong>di</strong>o televisione<br />
Internet<br />
Oggi il possesso dei me<strong>di</strong>a si coniuga con il POTERE:<br />
possibilità <strong>di</strong> alterare, oscurare e stravolgere la realtà<br />
sistema totalitario<br />
problemi <strong>di</strong> carattere morale<br />
46
Viviamo nell’era della <strong>comunicazione</strong> e<br />
dei me<strong>di</strong>a<br />
• “Il primo areopago del tempo moderno che sta<br />
unificando l’umanità rendendola un villaggio<br />
globale” (Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 37).<br />
• I me<strong>di</strong>a sono il nostro ambiente culturale.<br />
• I me<strong>di</strong>a sono nello stesso tempo un rischio e<br />
una risorsa (Messaggio per la giornata mon<strong>di</strong>ale delle CS,<br />
2004).<br />
Domenico Infante 47
Direttorio Comunicazione e Missione<br />
“All’inizio del nuovo millennio, la Chiesa si<br />
interroga sulle forme dell’evangelizzazione.<br />
Gli strumenti della <strong>comunicazione</strong> offrono ai<br />
catechisti nuove risorse e nuovi percorsi per<br />
l’educazione <strong>alla</strong> fede”<br />
(Direttorio CS della CEI, n.56 - 2004)<br />
Domenico Infante 48
Direttorio Comunicazione e Missione<br />
Scelte pastorali e in<strong>di</strong>cazioni operative:<br />
• una pastorale organica della CS.<br />
• il ruolo dell’animatore della <strong>comunicazione</strong> e<br />
della cultura.<br />
• le iniziative per i me<strong>di</strong>a cattolici (Avvenire, SAT2000,<br />
SIR, settimanali <strong>di</strong>ocesani, e<strong>di</strong>trici cattoliche…).<br />
• le strutture della CS nella Chiesa italiana (Ufficio<br />
nazionale, regionali, <strong>di</strong>ocesani della CS).<br />
Domenico Infante<br />
49
capitolo 7<br />
I me<strong>di</strong>a<br />
nella missione<br />
della Chiesa<br />
“Anche nel campo dei me<strong>di</strong>a, la Chiesa, offrendo<br />
il suo peculiare contributo <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio critico e <strong>di</strong><br />
proposta, esercita la sua funzione profetica.”<br />
[Direttorio Comunione e Missione, n. 146]
Un compito <strong>di</strong> vigilanza<br />
È bene che la Chiesa, nel campo dei me<strong>di</strong>a, metta in atto forme<br />
<strong>di</strong> sapiente <strong>di</strong>scernimento e <strong>di</strong> richiamo profetico, soprattutto<br />
sui seguenti temi:<br />
• la <strong>di</strong>gnità dell’uomo<br />
• gli interessi ideologici, politici ed economici che si celano<br />
<strong>di</strong>etro le istituzioni dei me<strong>di</strong>a, talvolta a <strong>di</strong>scapito del bene<br />
delle comunità<br />
• la libertà <strong>di</strong> espressione<br />
• la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> accesso all’informazione (<strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide)<br />
• una rispettosa trattazione delle tematiche religiose<br />
• la formazione dei professionisti e del pubblico<br />
51
Le caratteristiche del linguaggio della<br />
<strong>comunicazione</strong> della fede<br />
• Simbolico-evocativo (“Se uno non nasce <strong>di</strong> nuovo…”)<br />
• Narrativo (le parabole…)<br />
• Aderente <strong>alla</strong> vita (fatti e situazioni <strong>di</strong> vita, risposta<br />
alle domande dell’uomo)<br />
• Per immagini (“Dio mia roccia”…)<br />
• Emotivo (“Mi ami tu?”…)<br />
Domenico Infante 52
La ricerca <strong>di</strong> nuovi linguaggi<br />
per la catechesi<br />
Usare i nuovi <strong>mezzi</strong> della <strong>comunicazione</strong> e i suoi<br />
linguaggi.<br />
Il ruolo della MEDIA EDUCATION.<br />
•Capire il linguaggio dei me<strong>di</strong>a (somiglianze con il linguaggio del<br />
Vangelo):<br />
Narrativo<br />
Per immagini<br />
Un messaggio <strong>di</strong> immagini, colori, suoni, movimento<br />
L’uso <strong>di</strong> simboli e metafore<br />
Soggettivo e cre<strong>di</strong>bile<br />
Acquisire una competenza me<strong>di</strong>ale ed esercitarsi nell’uso<br />
dei nuovi linguaggi (i LABORATORI)
IL NUOVO SISTEMA DI COMUNICAZIONE<br />
APRE NUOVI<br />
ORIZZONTI<br />
ALL’ATTIVITA’<br />
PASTORALE<br />
RICHIEDE OPERATORI E ANIMATORI<br />
QUALIFICATI CHE AFFIANCHINO<br />
CATECHISTI E ANIMATORI DELLA<br />
LITURGIA E DELLA CARITA’<br />
54
Cosa sono i Laboratori della catechesi?<br />
• Sono una risposta all’invito della Chiesa <strong>di</strong> prendere<br />
sul serio il compito della nuova evangelizzazione,<br />
“nuova nel suo ardore, nei suoi meto<strong>di</strong>, nella sua<br />
espressione” (Giovanni Paolo II ai Vescovi<br />
dell’America latina) e il mondo della <strong>comunicazione</strong><br />
• Un tentativo <strong>di</strong> declinare insieme catechesi e<br />
<strong>comunicazione</strong><br />
• Un ambiente per gli incontri e la catechesi: una sala<br />
con un minimo <strong>di</strong> attrezzatura multime<strong>di</strong>ale (televisore<br />
e computer, libri e DVD…)<br />
Domenico Infante 55
Cosa sono i Laboratori della catechesi?<br />
• Sono una metodologia, non un insieme <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong><br />
esperienze senza obiettivi, contenuti e meto<strong>di</strong><br />
• Il Laboratorio è al servizio della maturazione della<br />
fede. Usa i linguaggi attuali e le <strong>di</strong>namiche della<br />
<strong>comunicazione</strong>, crea nuovi meto<strong>di</strong> e segue un<br />
percorso educativo.<br />
• Fa parte della metodologia del Laboratorio la<br />
valutazione, la socializzazione, la con<strong>di</strong>visione dei<br />
risultati.<br />
Domenico Infante 56
Laboratori della catechesi<br />
• Arte e catechesi<br />
• Drammatizzazione e catechesi<br />
• Musica e catechesi<br />
• Fumetti e catechesi<br />
• Fotografia e catechesi<br />
• Produzione video per la catechesi<br />
• Multime<strong>di</strong>alità, Internet e catechesi<br />
Domenico Infante 57
Perché la metodologia del Laboratorio?<br />
• Perché così raggiungiamo il mondo dei ragazzi<br />
e usiamo il loro linguaggio.<br />
• Perché viene stimolata e personalizzata<br />
l’assimilazione dei contenuti della fede e la<br />
creatività.<br />
• Viene messa in azione non solo l’intelligenza,<br />
ma anche l’emozione e la corporeità.<br />
Domenico Infante 58
Perché la metodologia del Laboratorio?<br />
• Il lavoro con i me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> tipo cooperativo.<br />
• Le mete raggiunte d<strong>alla</strong> catechesi <strong>di</strong>ventano<br />
visibili e con<strong>di</strong>vise nella comunità<br />
• Vengono assunte le modalità tipiche del<br />
linguaggio dei me<strong>di</strong>a<br />
• Facilita la cooperazione tra gli stessi adulti<br />
• Introduce nella catechesi le acquisizioni più<br />
significative della <strong>di</strong>dattica e pedagogia moderna<br />
Domenico Infante 59
Quale metodologia<br />
Il lavoro con i me<strong>di</strong>a richiede:<br />
• metodo e capacità tecnologiche<br />
• programmazione delle esperienze<br />
• tempi <strong>di</strong> realizzazione<br />
• socializzazione e valutazione delle produzioni<br />
Domenico Infante 60
41ª Giornata Mon<strong>di</strong>ale delle<br />
Comunicazioni Sociali<br />
Educare i bambini ad essere selettivi nell’uso dei me<strong>di</strong>a è<br />
responsabilità dei genitori, della Chiesa e della scuola. Il<br />
ruolo dei genitori è <strong>di</strong> primaria importanza. Essi hanno il <strong>di</strong>ritto e<br />
il dovere <strong>di</strong> garantire un uso prudente dei me<strong>di</strong>a, formando la<br />
coscienza dei loro bambini affinché siano in grado <strong>di</strong> esprimere<br />
giu<strong>di</strong>zi vali<strong>di</strong> e obiettivi che li guideranno nello scegliere o<br />
rifiutare i programmi proposti (cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap.<br />
Familiaris consortio, 76). Nel fare questo, i genitori dovrebbero<br />
essere incoraggiati e sostenuti d<strong>alla</strong> scuola e d<strong>alla</strong> parrocchia,<br />
nella certezza che questo <strong>di</strong>fficile, sebbene gratificante, aspetto<br />
dell’essere genitori è sostenuto dall’intera comunità. (Punto 2<br />
comma 2)<br />
Domenico Infante 61
Epilogo<br />
Ulisse, passando con la nave vicino le sirene,volendo sentire<br />
il loro canto, dopo aver otturato gli orecchi dei compagni<br />
con la cera, si legò all’albero maestro per essere protetto<br />
contro la tentazione.<br />
Ma secondo la mitologia c’è un altro personaggio che ascolta<br />
il canto delle sirene senza morire: Orfeo che le affronta<br />
<strong>di</strong>rettamente sul loro stesso terreno. Orfeo canta in modo<br />
ancora più affascinante delle sirene, e le zittisce.<br />
La nostra esperienza con i me<strong>di</strong>a si rappresenta bene con<br />
questi due canti, il canto <strong>di</strong> Orfeo da una parte e il canto<br />
delle sirene dall’altra; il canto delle sirene ci seduce, ma<br />
possiamo resistere al canto se sappiamo cantare come<br />
Orfeo.<br />
Il problema è imparare a cantare come Orfeo!