Caselli/ La politica e la giustizia - I Siciliani giovani
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www.isiciliani.it<br />
Catania/ Storie dal mio quartiere<br />
Ange<strong>la</strong><br />
e il Cavaliere<br />
Era il 1964 quando<br />
Ange<strong>la</strong> viveva in<br />
contrada Moncada a<br />
Librino. Insieme ai<br />
suoi genitori. Lei aveva<br />
i capelli castani, gli<br />
occhi dello stesso<br />
colore, alta, un corpo<br />
esile ma forte. Il padre<br />
era un uomo di<br />
quarant'anni, aveva gli<br />
stessi occhi del<strong>la</strong> figlia;<br />
i capelli brizzo<strong>la</strong>ti, alto,<br />
robusto e due mani<br />
ruvide rovinate dal<br />
<strong>la</strong>voro in campagna<br />
di Luciano Bruno<br />
Infatti lui aveva un agrumeto<br />
immenso dove <strong>la</strong> bambina spesso<br />
andava ad aiutare il padre; innaffiava,<br />
zappava, seminava. Quando finiva di<br />
aiutare faceva delle lunghe passeggiate<br />
nello stradale San Teodoro fra uliveti,<br />
vigneti e palmenti; camminando lungo<br />
<strong>la</strong> strada un giorno si accorse una<br />
collina enorme, sembrava che toccasse<br />
il cielo.<br />
Restò ferma ai piedi del<strong>la</strong> collina poi<br />
decise di salire in cima, appena arrivò<br />
<strong>la</strong>ssù rimase senza fiato; davanti ai suo<br />
occhi vi erano immensi agrumeti, vigneti,<br />
uliveti.<br />
Lei venne rapita dal fresco profumo<br />
del<strong>la</strong> natura. <strong>La</strong> ragazza era molto felice<br />
quando arrivava il periodo del raccolto,<br />
passava intere giornate nei campi. Poi,<br />
una volta finito il raccolto, insieme al<br />
padre si recava al mercato a vendere i loro<br />
prodotti. <strong>La</strong> sua famiglia era umile e<br />
modesta, viveva del <strong>la</strong>voro di campagna.<br />
Nonostante <strong>la</strong> vita semplice era felice. Ma<br />
questa serenità non durò per sempre.<br />
Il Piano di Zona di Librino<br />
Passarono un po’di anni, nel 1976 il<br />
Comune di Catania incarica <strong>la</strong> S.T.A.<br />
progetti s.r.l. di redigere il P.d.z. (Piano di<br />
zona) di Librino. Proprio dove il padre di<br />
Ange<strong>la</strong> aveva il suo agrumeto dovevano<br />
passare i lotti C2, C3 e il B2 29, l’attuale<br />
Teatro Moncada. Quindi i terreni del<strong>la</strong><br />
famiglia furono espropriati per quattro<br />
soldi come terreni agricoli. Per il padre fu<br />
un duro colpo, provò a trovare qualsiasi<br />
altro <strong>la</strong>voro ma non era facile.<br />
Ange<strong>la</strong> andò ai piedi del<strong>la</strong> sua collina<br />
che si trovava non lontano dal<strong>la</strong> casa dove<br />
abitava, salì in cima, rivide e sentì per<br />
l’ultima volta gli agrumeti del quartiere e<br />
il fresco profumo del<strong>la</strong> natura. Con i soldi<br />
dell'esproprio andarono avanti per un po',<br />
poi furono costretti ad emigrare in<br />
Germania.<br />
L'impresa “Cavaliere Finocchiaro”<br />
L'appalto venne vinto dal<strong>la</strong> impresa di<br />
costruzioni “cav. <strong>La</strong>voro Finocchiaro”, in<br />
data 30 Marzo 1981; dare gli appalti in<br />
concessione in quel periodo era prassi per<br />
gonfiare le spese e guadagnare più soldi. I<br />
<strong>la</strong>vori vengono bloccati nel 1984; uno dei<br />
motivi potrebbe essere il rinvio a giudizio<br />
di Francesco Finocchiaro nel 1984 per<br />
scandali nel<strong>la</strong> concessione di appalti.<br />
Passano due anni. 15 maggio 1986: una<br />
nuova gara d'appalto viene bandita, ad<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 50<br />
aggiudicarse<strong>la</strong> è <strong>la</strong> ditta " Structura<br />
Costruzioni S.a.s." di Agrigento. I <strong>la</strong>vori<br />
del futuro Teatro Moncada sono in stato<br />
avanzato e non risulta nemmeno<br />
vandalizzato; cosa molto ricorrente<br />
quando si par<strong>la</strong> di edifici pubblici a<br />
Librino.<br />
Finalmente <strong>la</strong> struttura viene<br />
completata, ma mai consegnata al<strong>la</strong> città.<br />
Inaugurato da: Enzo Bianco, Umberto<br />
Scapagnini e da Rocco Buttiglione, ex<br />
ministro dei Beni culturali, il teatro viene<br />
abbandonato e vandalizzato.<br />
<strong>La</strong> giunta Scapagnini tra il 2003 e il<br />
2005 accende due mutui con le banche<br />
per <strong>la</strong>vori di restauro all'interno del teatro.<br />
Il primo di 2,5 milioni di euro, il secondo<br />
di 2 milioni di euro. Ma questi <strong>la</strong>vori non<br />
sono stati mai realizzati.<br />
Adesso regnano i pusher<br />
6 febbraio 2013, dopo tantissimi anni<br />
Ange<strong>la</strong> torna nel quartiere, non ha più i<br />
capelli castani, ma brizzo<strong>la</strong>ti, adesso ha<br />
una sua di famiglia, é madre di due figli.<br />
<strong>La</strong> prima cosa che nota entrando a Librino<br />
sono: le rotonde, le strade <strong>la</strong>rghe, i<br />
casermoni di cemento; non sente più il<br />
fresco profumo del<strong>la</strong> natura ma l'odore<br />
sordo del cemento. <strong>La</strong> donna vuole far<br />
vedere ai figli i posti dov'è nata e<br />
cresciuta.<br />
Appena arrivati Ange<strong>la</strong> resta senza<br />
parole per quello che vede. Un via vai di<br />
macchine pronte a comprare <strong>la</strong> morte per<br />
pochi euro, le vedette in sel<strong>la</strong> ai motorini<br />
che fanno da pusher, un teatro<br />
completamente devastato e abbandonato,<br />
proprio lì dove il padre aveva il suo<br />
agrumeto.<br />
Lei chiude gli occhi e immagina di<br />
sentire ancora per una volta quel<br />
meraviglioso profumo.