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Caselli/ La politica e la giustizia - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.it<br />

Addio “onorevole” Cosentino<br />

Il tramonto<br />

di Nick 'o mericano<br />

Neanche Berlusconi ha<br />

il coraggio di candidarlo<br />

più<br />

di Arnaldo Capezzuto<br />

www.<strong>la</strong>domenicasettimanale.it<br />

Contrariamente alle previsioni del<strong>la</strong><br />

vigilia l'onorevole Nico<strong>la</strong> Cosentino, già<br />

sottosegretario all'Economia con Giulio<br />

Tremonti nell'ultimo governo Berlusconi<br />

con in mano una delega pesante, il<br />

Cipe; ex potente coordinatore regionale<br />

del Pdl in Campania e par<strong>la</strong>mentare<br />

del<strong>la</strong> repubblica dal 1996, non è stato<br />

candidato alle elezioni del 24 e del 25<br />

febbraio 2013. Bol<strong>la</strong>to come impresentabile<br />

è stato escluso dal<strong>la</strong> competizione<br />

elettorale per garantire liste pulite.<br />

E' l'epilogo. E' <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> di una storia<br />

<strong>politica</strong> cominciata il 15 maggio di 34<br />

anni prima a Casal di Principe. Scandita a<br />

partire dal 2006 dai fasti elettorali di due<br />

elezioni politiche e quattro amministrative<br />

stravinte contro ogni previsione, e un incarico<br />

di prestigio di Governo. Ma anche<br />

macchiata dalle dichiarazioni di una dozzina<br />

di camorristi pentiti e da due richieste<br />

di arresto per contiguità con i c<strong>la</strong>n dei<br />

Casalesi puntualmente non autorizzate<br />

dal<strong>la</strong> Camera dei Deputati e sfociate in<br />

due processi in corso.<br />

<strong>La</strong> storia è quel<strong>la</strong> di Nick o' mericano e<br />

del “Cosentinismo”, fenomeno specu<strong>la</strong>re<br />

al “Berlusconismo”. Paradigmi dello stesso<br />

potere per il potere in questi anni tormentati.<br />

I numeri rendono più chiaro il<br />

racconto. Cosentino in Campania ha rappresentato<br />

il forziere elettorale del centro<br />

destra italiano.<br />

Nick o' mericano nel suo ruolo di coordinatore<br />

del Pdl in Campania ha costruito<br />

un'armata invincibile e consegnato a Berlusconi<br />

oltre un milione e 600mi<strong>la</strong> voti di<br />

preferenze – poco meno del 12 per cento<br />

del bottino nazionale – eleggendo 34 deputati<br />

e 18 senatori. Per non par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />

sua famiglia che a Casal di Principe, infatti,<br />

è come dire Moratti a Mi<strong>la</strong>no. Non per<br />

i fasti sportivi ma per l'interesse di entrambe<br />

le famiglie nelle attività petrolifere<br />

ed energetiche. Non è solo l'uscita di scena<br />

di un mammasantissimo ma è <strong>la</strong> fine di<br />

un impressionante sistema di potere. I soli<br />

ricandidati o meglio superstiti a questa<br />

tornata elettorale del<strong>la</strong> pattuglia di fedelissimi<br />

di Nick 'o mericano sono stati Giovanna<br />

Petrenga, Vincenzo d'Anna e al Senato<br />

Carlo Sarro. Stop. Nei fatti è stato<br />

smantel<strong>la</strong>to il sistema “Cosentino”.<br />

Un violento rego<strong>la</strong>mento di conti<br />

Una botta pazzesca. Un violento rego<strong>la</strong>mento<br />

di conti. Silvio Berlusconi è stato<br />

costretto a metterlo fuori. Ma Nico<strong>la</strong> Cosentino<br />

non è il tipo che incassa e basta.<br />

L'ex coordinatore del Pdl campano ha tanto<br />

da dire e state sicuri che prima o poi<br />

comincerà a vuotare il sacco e togliersi i<br />

sassolini dalle scarpe.<br />

Sul<strong>la</strong> direttrice Caserta - Napoli - Roma<br />

si sono vissuti momenti di forte fibril<strong>la</strong>zione<br />

con l'ex premier attaccato al telefono<br />

nel dissuadere l'ex sottosegretario a<br />

non fare pazzie e nel non sparare nel mucchio.<br />

Ma qualche segnale in tal senso non<br />

è mancato. E' un gioco di ricatti e controricatti,<br />

promesse e ricerca di protezione.<br />

Ora però il pensiero di Nick 'o mericano<br />

è non finire dietro le sbarre. Quando decadrà<br />

l'immunità par<strong>la</strong>mentare, finirà anche<br />

<strong>la</strong> sua impunità che complice il Par<strong>la</strong>mento<br />

è riuscito a bloccare due autorizzazioni<br />

all'arresto. E' imputato davanti ai giudici<br />

in due processi per camorra e le esigenze<br />

caute<strong>la</strong>ri non sono mai cessate. Anzi riba-<br />

I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

– pag. 30<br />

dite in venti pagine da un’ordinanza depositata<br />

il 21 dicembre del 2012 dal giudice<br />

dell’udienza preliminare del Tribunale di<br />

Napoli Eduardo De Gregorio chiamato a<br />

pronunciarsi dai legali del deputato.<br />

Quadro che si sta ulteriormente complicando<br />

nel corso delle udienze al Tribunale<br />

di Santa Maria Capua a Vetere dove stanno<br />

emergendo accuse circostanziate e precise<br />

che sembrano non dargli scampo-<br />

S'intravedono i contorni inquietanti di<br />

quel potere per il potere che l'onorevole e<br />

i suoi uomini hanno costruito negli anni in<br />

Campania. Un trasversalismo consociativo<br />

che è stato il vestito del<strong>la</strong> cosiddetta<br />

seconda Repubblica ed ha preso forma nel<br />

“Cosentinismo”.<br />

Chi del suo entourage è riuscito a chiacchierare<br />

con lui giura di averlo visto furente<br />

non appena si sussurra il nome del<br />

suo collega di partito e “compare” Luigi<br />

Cesaro noto come Giggino a' purpetta che<br />

nonostante il criterio dell' impresentabilità<br />

è stato ricandidato a sorpresa al<strong>la</strong> Camera<br />

dei deputati. Forse i vertici del Pdl non<br />

hanno resistito alle mozzarelle di bufa<strong>la</strong><br />

che Giggino è noto portare in dono all'ex<br />

premier alle riunioni nazionali a pa<strong>la</strong>zzo<br />

Grazioli<br />

Non è casuale che - in questi giorni -<br />

dall'armadio sia uscito fuori lo scheletro<br />

dell'amicizia tra il padrino Raffaele Cutolo<br />

- 'o professor - e l'onorevole Giggino a'<br />

purpetta che ai tempi del<strong>la</strong> Nco (nuova<br />

camorra organizzata) gli faceva da avvocatuccio<br />

e da autista per difendere gli interessi<br />

del<strong>la</strong> sua famiglia per non essere<br />

taglieggiato. <strong>La</strong> guerra è guerra e va combattuta<br />

con ogni mezzo.<br />

Ne vedremo delle belle. E se il prossimo<br />

mese si spa<strong>la</strong>ncherà il portone del carcere<br />

di Poggioreale allora non ci saranno<br />

più telefonate e rassicurazioni che tengono:<br />

comincerà il festival delle vendette e<br />

delle ripicche a suon di dichiarazioni e<br />

racconti di venti anni di potere berlusconiano.

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