Caselli/ La politica e la giustizia - I Siciliani giovani
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www.isiciliani.it<br />
Studenti fuori<br />
“Voto anch'io”<br />
“No, tu no!”<br />
Ma come fanno a votare coloro che, per ragioni<br />
di studio, vivono lontano dal loro seggio<br />
elettorale? Migliaia e migliaia di <strong>giovani</strong> esclusi<br />
di Salvo Ognibene www.diecieventicinque.it<br />
Vi ricordate i referendum del 2011?<br />
Sicuramente studenti e <strong>la</strong>voratori li ricorderanno<br />
bene e con piacere. Infatti<br />
in quei giorni ci fu data (sì, anch'io<br />
sono un “fuori sede”) <strong>la</strong> possibilità di<br />
esercitare il nostro diritto/dovere di<br />
voto in una regione diversa da quel<strong>la</strong><br />
di residenza.<br />
Peccato che per farlo si dovette usare<br />
come escamotage l’art.19 del<strong>la</strong> Legge 25<br />
maggio 1970, n.352. <strong>La</strong> legge prevede<br />
che alle operazioni di voto e di scrutinio<br />
presso i seggi possano assistere, ove lo<br />
richiedano, un rappresentante effettivo ed<br />
un rappresentante supplente di ognuno<br />
dei partiti o dei gruppi politici rappresentati<br />
in Par<strong>la</strong>mento, e dei promotori dei referendum.<br />
Per <strong>la</strong> consultazione referendaria esiste<br />
<strong>la</strong> possibilità per una picco<strong>la</strong> percentuale<br />
di fuori sede di poter votare in un seggio<br />
diverso da quello di pertinenza facendosi<br />
delegare come rappresentante di lista.<br />
Per le altre elezioni volte a determinare<br />
<strong>la</strong> <strong>politica</strong> nazionale, quindi europee e<br />
politiche, invece, non esiste alcuna possibilità.<br />
E <strong>la</strong> Costituzione?<br />
Non esiste democrazia, e chi se ne frega<br />
dell’Art.3 del<strong>la</strong> nostra bel<strong>la</strong> Costituzione,<br />
che recita: “È compito del<strong>la</strong> Repubblica<br />
rimuovere gli ostacoli che impediscono<br />
il pieno sviluppo del<strong>la</strong> persona<br />
umana e l'effettiva partecipazione di tutti<br />
i <strong>la</strong>voratori all'organizzazione <strong>politica</strong>,<br />
economica e sociale del Paese”, nonché<br />
dell’Art. 48: “Il diritto di voto non può<br />
essere limitato se non per incapacità civile<br />
o per effetto di sentenza penale irrevocabile<br />
o nei casi di indegnità morale indicati<br />
dal<strong>la</strong> legge”.<br />
Il diritto di votare<br />
Alternative? <strong>La</strong> legge n. 241 del 1969<br />
prevede rimborsi del 70% delle tariffe<br />
ferroviarie e marittime, delegando alle<br />
compagnie di emanare le direttive pratiche<br />
di applicazione del<strong>la</strong> legge.<br />
Quindi se io volessi esercitare il mio<br />
diritto/dovere di voto <strong>la</strong> Repubblica Italiana<br />
mi permette di usufruire di questa<br />
agevo<strong>la</strong>zione economica.<br />
Così partendo da Bologna alle 2:17,<br />
cambiando 3 treni e salvo problemi o ritardi,<br />
potrei arrivare nel<strong>la</strong> vicina Castelvetrano<br />
(per arrivare fino a casa avrei altri<br />
15 Km da percorrere) alle 21:50. 22<br />
ore, quasi un giorno intero, per attraversare<br />
mezza Italia cambiando qualche treno.<br />
In realtà un’alternativa molto più semplice<br />
sarebbe esistita, ma buona parte dei<br />
nostri par<strong>la</strong>mentari ha preferito rimandare<br />
per poi saltare sull’attenti al grido di<br />
25.000 Erasmus che denunciavano (giustamente)<br />
<strong>la</strong> mancanza di democrazia e<br />
<strong>la</strong> non possibilità di voto. Ascoltati sì, ma<br />
senza offrire nessuna soluzione.<br />
Qualche anno fa firmai un petizione<br />
<strong>la</strong>nciata dal comitato di IOVOTOFUO-<br />
RISEDE (oggi siamo più di 12.000)<br />
http://firmiamo.it/iovotofuorisede#petition<br />
poi insieme a loro scrissi un Disegno<br />
di Legge che prevede <strong>la</strong> possibilità di<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 10<br />
esercitare il diritto/dovere di voto per referendum/europee/politiche<br />
ovvero tutte<br />
quelle consultazioni elettorali effettuate<br />
su sca<strong>la</strong> nazionale attraverso l’istituzione<br />
di un seggio speciale presso ogni Prefettura.<br />
Presentato da Pardi al Senato<br />
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.js<br />
p?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=625029) e da<br />
Briguglio<br />
al<strong>la</strong> Camera ( http://www.ca-<br />
mera.it/126?tab=&leg=16&idDocumen-<br />
to=5260&sede=&tipo,<br />
nonostante l’impegno di alcuni Senatori<br />
(pochi) ed un parere positivo che ha riconosciuto<br />
<strong>la</strong> validità del<strong>la</strong> proposta è rimasto<br />
bloccato.<br />
Ad ogni consultazione elettorale, fra<br />
studenti e <strong>la</strong>voratori fuorisede, restano<br />
esclusi quasi un milione di cittadini. Abbiamo<br />
raccolto le firme, scritto una legge<br />
(depositata in senato e discussa) e siamo<br />
costretti a “tornare per votare” mentre<br />
vorremmo solo “votare per tornare”.<br />
Per questo il 16 nelle maggiori piazze<br />
italiane è andato in scena il f<strong>la</strong>sh mob<br />
www.facebook.com/events/409527655788922<br />
e alle elezioni del 24/25 febbraio<br />
voteremo paralle<strong>la</strong>mente per via<br />
telematica (il 21 ed il 22) grazie al<strong>la</strong> piattaforma<br />
e-ligo. Un voto di protesta senza<br />
valore legale, che vuole evidenziare <strong>la</strong><br />
mancanza di democrazia ed il trattamento<br />
ricevuto dallo Stato italiano. L’iniziativa<br />
è portata avanti da Voglio Votare<br />
http://www.vogliovotare.org/<br />
.<br />
Lo Stato si dimentica di noi, ma noi non<br />
dimentichiamo di essere cittadini italiani.<br />
Vivere fuori sede è una scelta, votare<br />
fuori sede è un diritto.