ESSERE - Gennaio Febbraio 2012.pdf - CSA Arezzo

UNA DOMANDA
AL DIRETTORE
Caro Direttore,
mi spiace essere così critica nei confronti dei media ma ogni giorno di più la
credibilità dei giornali va a….farsi benedire e non sono solo io a dirlo ma anche osservatori più
autorevoli. La mia critica non è rivolta a voi che fate veramente un giornalismo diverso e,
proprio per questo mi interessa sapere da lei caro direttore se considera questo appunto troppo
esagerato.
Direi di no. Il problema della credibilità dei media è in realtà complesso e richiama
molti fattori: dal condizionamento esercitato sulle testate dal potere politico
ed economico, inserzionisti, agli attacchi al pluralismo dell’informazione; dalla
tendenza alla spettacolarizzazione alla professionalità degli stessi giornalisti. Il
giornalismo è anzitutto servizio pubblico che vuole responsabilità, professionalità
e competenza. E i giornalisti devono essere consapevoli che, ogni volta che
c’è un particolare omesso o un concetto distorto o peggio ancora alterato
per presentare uno “scoop”, si viene meno a questa responsabilità ad un’etica
professionale che veramente offusca la credibilità dell’informazione.
Tuttavia lasciami spezzare una lancia in favore dei giornalisti.
Ci sono paesi dove fare giornalismo significa essere degli eroi. Ad esempio
paesi dove le guerre civili li espongono alle violenze delle parti coinvolte dalle
autorità di governo, ai signori della guerra locali e dove, nonostante tutto,
continuano ad operare dando notizie evitando la censura dei poteri locali
nemici della libertà dell’informazione. Ci sono ancora uomini e donne disposti
a rischiare la vita in nome del diritto all’informazione e ad una società più aperta
e democratica: l’altra faccia della medaglia.
Marcia
per il Ce.I.S.
Il Direttore
Stefania Borrelli (prov. Arezzo)