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ESSERE - Gennaio Febbraio 2012.pdf - CSA Arezzo

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inchiesta<br />

L’amore “cristiano”<br />

Nel vangelo Gesù ha spesso parlato del perdono. Lo ha sempre messo in<br />

relazione al Padre. E nel Padre il perdono è sempre evidenziato come l’aspetto<br />

più profondo del suo amore per tutti gi uomini che sono suoi figli.<br />

Come lo era l’ adultera del vangelo di Giovanni (8, ) che doveva essere<br />

condannata e invece fu perdonata.<br />

Non è infrequente ascoltare o leggere la giustificazioni di genitori per non<br />

dover condannare un loro figlio. Perché loro come familiari non possono che<br />

essere dalla parte del perdono. Quindi chi non vuole perdonare non vuole<br />

riconoscere l’ altro come “familiare”. Un padre per non perdonare un figlio<br />

deve ammettere che quello non è più suo figlio.<br />

Perdonare significa considerare il colpevole come familiare e non come nemico.<br />

Se credo in un solo Dio Padre devo concludere che tutti i suoi figli sono miei<br />

fratelli. E chi condannerebbe o farebbe uccidere il proprio fratello? Un nuovo<br />

Caino.<br />

Il perdono nasce sempre dal di dentro (in questo senso è interiore), ma ha<br />

bisogno di essere visibile attraverso il corpo, proprio come l’amore.<br />

Bellissimo a questo riguardo è l’ episodio della prostituta e Gesù. La donna<br />

non chiede perdono, ma dimostra di volerlo. “Si pose dietro a lui, ai suoi<br />

piedi, piangendo cominciò a bagnare i suoi piedi di lacrime…li asciugava…li<br />

cospergeva (vangelo di Luca , ) .”<br />

Il perdono può essere privato per le colpe private ma deve essere pubblico per<br />

le colpe pubbliche. Tra l’altro il perdono pubblico è quello che fa notizia.<br />

Famoso è il perdono che papa Giovanni Paolo II concesse al suo attentatore.<br />

Quel perdono non aprì le porte del carcere, quel perdono non arrestò il<br />

corso delle indagini, quel perdono non chiuse il caso. Quel perdono disse<br />

all’attentatore che aveva un fratello in più. Quel perdono disse al mondo che i<br />

figli di Dio, pur colpito, perdonano e così allargano la propria famiglia .<br />

Personalmente trovo “provocatorio e diseducante” il fatto che spesso giornalisti<br />

o cronisti chiedano ai familiari delle vittime, ancora incredule dell’accaduto, se<br />

sono disposte a perdonare.<br />

Ho posto questa domanda ai miei studenti:<br />

Quale è la differenza tra un figlio che perdona l’assassino del padre e uno che<br />

non lo perdona.<br />

Non mi hanno saputo esplicitare una risposta. ma hanno detto che chi perdona<br />

vive meglio di chi non perdona. Sintetizzo così la loro intuizione.<br />

Chi perdona, guarda avanti e mantiene viva la propria vita, nonostante, la<br />

mancanza del padre.<br />

Chi non perdona, ferma il tempo e mantiene viva solo la morte del padre.<br />

Question<br />

Gesù sulla croce ha detto: Padre perdona loro perchè non sanno quello che<br />

fanno, li perdono perché sono ignoranti, perché non si rendono conto.<br />

E quelli che invece uccidono con intelligenza, e sanno benissimo quello che<br />

fanno, cosa meritano?<br />

Meritano da parte della giustizia, la condanna. Se poi manifestano pentimento,

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