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ESSERE - Gennaio Febbraio 2012.pdf - CSA Arezzo

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inchiesta<br />

0<br />

al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù gli rispose:<br />

«Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.<br />

A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi<br />

servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila<br />

talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che<br />

fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse<br />

così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore abbi<br />

pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo<br />

lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro<br />

servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva:<br />

Paga quel che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra lo supplicava dicendo:<br />

Abbi pietà con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo<br />

fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.<br />

Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al<br />

loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli<br />

disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.<br />

Non dovevi forse anche tu avere pietà del tuo compagno, così come io ho<br />

avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché<br />

non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il mio Padre celeste farà a<br />

ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».<br />

In Mc , Gesù, parlando della preghiera, insiste: “Quando vi mettete a pregare,<br />

se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro<br />

che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati”.<br />

E in Mt , : “…ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri<br />

persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste…”.<br />

5 – Il perdono secondo recentissimi studi scientifici<br />

In realtà, coltivare il perdono personale, che si è detto essere un processo<br />

interiore non facile, sembra che sia necessario non solo da parte di chi è di<br />

fede cristiana e intende uniformarsi ai dettami evangelici, ma da parte di tutti,<br />

per il benessere delle relazioni e per la salute stessa di ciascuno, psicologica e<br />

fisica.<br />

E non soltanto per seguire le parole di San Tommaso d’Aquino, il quale già<br />

nel XIII secolo affermava che l’uomo è per sua natura incline all’armonia e<br />

all’unità tra i suoi simili e che, dunque, praticare il perdono è per ognuno di noi<br />

necessario in quanto ristabilisce il legame perduto e la comunione turbata.<br />

Il fatto nuovo e interessante è che dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso<br />

sono iniziati studi di numerosi psichiatri, psicologi, psicoterapeuti di fama che in<br />

vari Paesi occidentali hanno condotto indagini ad alto livello teorico-scientifico<br />

con una cospicua produzione di testi, e più recentemente anche con ricerche<br />

empiriche. Da questi studi risulta evidente, a livello terapeutico, per diverse<br />

malattie di origine psicologica, l’utilità clinica del perdonare. Si è scoperto che,<br />

dopo avere perdonato, l’uomo si sente sgravato dalla tensione e come da un<br />

peso, e si trova in una condizione di positiva pace interiore.<br />

Alcuni degli studiosi si sono interessati al valore terapeutico del perdono nel caso<br />

di separazioni e divorzi, ma la teorizzazione va ben oltre e comprende l’ansia, la

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