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ACIDO NITRICO - Dibotek.it

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<strong>ACIDO</strong> <strong>NITRICO</strong> Pag. 10 di 13<br />

Revisione del 01/12/2010<br />

CANCEROGENICITA’: Test non conclusivo.<br />

TOSSICITA’ PER LA RIPRODUZIONE: I risultati dello studio di screening OECD (NOAEL elevato) con n<strong>it</strong>rato di potassio,<br />

indicano che non è richiesta alcuna classificazione per l’acido n<strong>it</strong>rico in conform<strong>it</strong>à<br />

con la direttiva 67/548/CE e al regolamento CLP.<br />

INFORMAZIONI SULLE PREFERENZIALI VIE DI ESPOSIZIONE: Inalazione.<br />

Sintomi legati alle caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche: asma, tosse cronica, flegma (muco delle vie respiratorie), bronch<strong>it</strong>e<br />

cronica, sintomi asmatici, sintomi bronch<strong>it</strong>ici.<br />

Altre informazioni dallo studio 1993: con dosi di 5000 µg/m 3 non si ha la prova che i gas di HNO 3 provochino danni al tratto respiratorio e<br />

ai polmoni. Da uno studio del 1996, i gas acidi (HNO 2 e HNO 3) sono associati ad un significativo rischio di asma.<br />

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE<br />

12.1 TOSSICITÀ DA ALLEGATO VII A IX:<br />

Data la natura inorganica, lo screening test per l’assorbimento/desorbimnto non deve essere condotto, mentre il QASRs non è applicabile a<br />

questo tipo di sostanze. Lo stesso vale per i test di biodegradazione. Inoltre, l’acido n<strong>it</strong>rico dimostra un’elevata solubil<strong>it</strong>à che rende<br />

irrilevante il potenziale di bioaccumulo.<br />

TOSSICITA’ ACUTA PESCI: pH letale medio (96h) ca. 3,7 per Oncorhynchus mykiss (nessuna linea guida segu<strong>it</strong>a).<br />

Gli studi dimostrano come il pH piuttosto che lo ione n<strong>it</strong>rato è la causa della tossic<strong>it</strong>à sui pesci.<br />

Ciò è confermato da uno studio condotto sul n<strong>it</strong>rato di sodio: LC50 (96h) 8226 mg/L per la trota<br />

arcobaleno (nessuna linea guida segu<strong>it</strong>a).<br />

TOSSICITA’ CRONICA PESCI: studio sul n<strong>it</strong>rato si sodio (Frakes e Hoff, 1982).<br />

TOSSICITa’ ACUTA INVERTEBRATI ACQUATICI: pH letale medio (48h) 4,4 -4,7 per Ceriodaphnia dubia (US EPA linea guida). Gli<br />

studi dimostrano come il pH piuttosto che lo ione n<strong>it</strong>rato è la causa della tossic<strong>it</strong>à su<br />

daphnidi. Ciò è confermato da due studi condotto sul n<strong>it</strong>rato di sodio: EC50 (24h)<br />

8609 mg/L per Daphnia Magna (similare a OECD TG 202) e n<strong>it</strong>rato di potassio EC50<br />

(48h) 490 mg/L per Daphnia magna (nessuna linea guida segu<strong>it</strong>a).<br />

TOSSICITA’ CRONICA INVERTEBRATI ACQUATICI: Ceriodaphnia dubia, acqua dolce per 5 settimane. L’acido n<strong>it</strong>rico è stato<br />

usato per modificare il pH della cultura per ottenere un valore pari a 5/6. La<br />

riproduzione e la mortal<strong>it</strong>à non sono state danneggiate a pH compreso tra<br />

6,14 e 8,03. A pH minori di 6 la riproduzione risulta significativamente<br />

Danneggiata. Lo studio mostra anche che se l’acid<strong>it</strong>à non è compresa tra 6 e<br />

9 si hanno effetti negativi sulla riproduzione delle dapnhidi.<br />

TOSSICITA’ ALGHE E CIANOBATTERI: Non disponibile.<br />

TOSSICITA’ MICROORGANSMI: L’acido n<strong>it</strong>rico in acqua si dissocia, causando un abbassamento del pH. L’acid<strong>it</strong>à delle acque<br />

reflue viene modificata per assicurare un valore di pH neutro (6-9), condizione necessaria per<br />

ev<strong>it</strong>are effetti inib<strong>it</strong>ori della cresc<strong>it</strong>a dei microorganismi. Quindi, i microorganismi non sono<br />

direttamente esposti all’acido n<strong>it</strong>rico ma bensì’ allo ione n<strong>it</strong>rato. In conform<strong>it</strong>à all’allegato VIII<br />

colonna 2 del regolamento REACH, lo studio non necess<strong>it</strong>a di essere condotto.<br />

In aggiunta, l’azoto è un nutriente essenziale per i fanghi attivi, ed è parte delle biomasse.<br />

Sol<strong>it</strong>amente i livelli di n<strong>it</strong>rato nelle fogne domestiche sono prossimi allo zero; l’ossidazione<br />

batterica dell’ammoniaca presente nelle fogne produce n<strong>it</strong>rati. Dove sono presenti livelli<br />

eccessivi di ammoniaca, gli impianti di trattamento devono comprendere un processo a due fasi:<br />

n<strong>it</strong>rificazione, den<strong>it</strong>rificazione. N<strong>it</strong>rificazione: l’ammoniaca è convert<strong>it</strong>a in n<strong>it</strong>r<strong>it</strong>o e quindi<br />

Rainoldi S.r.l. – Società unipersonale 21052 Busto Arsizio (VA) – Viale dell’industria, 15

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