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il Mensile<br />

err<strong>it</strong>orio<br />

del sud-est barese - Anno I n° 4 - <strong>maggio</strong> <strong>2010</strong> - UN EURO<br />

A testa bassa!<br />

All’interno<br />

Sammichele di Bari<br />

Solo contro tutti! pag. 10<br />

Sammichele di Bari<br />

Bilancio: chi l’ha visto? pag.15<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

Ecco la nuova Giunta pag.35<br />

Lo Scaffale<br />

O<strong>maggio</strong> a Larocca pag.52


2<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


l’ed<strong>it</strong>oriale<br />

da Vendola a Vendola<br />

Le decisioni del Presidente della Giunta contro le pretese dei part<strong>it</strong>i<br />

di FRANCO DERAMO<br />

detto e l’ha fatto. Dice<br />

quello che fa e fa quello<br />

L’ha<br />

che dice.<br />

Questo è Nichi Vendola.<br />

Lo ha dimostrato varando la<br />

Giunta per questa legislatura.<br />

Salta agli occhi la nov<strong>it</strong>à assoluta:<br />

la sua composizione. Sette donne e<br />

sette uomini.<br />

Par<strong>it</strong>etica.<br />

Tante donne, mentre il Consiglio<br />

regionale ne ha solo tre.<br />

Tutto con un fare determinato e<br />

vol<strong>it</strong>ivo, pari a quello che abbiamo<br />

imparato a conoscere nella passata<br />

giunta e nelle primarie.<br />

Con forza e determinazione a<br />

combattere contro le pretese dei<br />

part<strong>it</strong>i, soprattutto del Pd.<br />

L’elezione diretta del Presidente<br />

della Giunta regionale e dei sindaci<br />

ha questo vantaggio.<br />

Se non è un fantoccio o un prestanome,<br />

un emissario, sceglie, decide<br />

ed opera.<br />

Non si lascia né bloccare, né irretire.<br />

Questo lo fa chi ha le idee chiare,<br />

chi ha un programma defin<strong>it</strong>o e<br />

condiviso fra le forze pol<strong>it</strong>iche che<br />

compongono la <strong>maggio</strong>ranza. Chi<br />

ha una strategia. Chi non si fa né<br />

condizionare, né paralizzare.<br />

Del resto Vendola di prove ne ha<br />

date tante.<br />

Le ultime tre brillantemente superate<br />

le richiamiamo perché dicono<br />

ancora meglio del suo successo.<br />

Tedesco e Frisullo “rimpastati” in<br />

tronco, con e senza avvisi di garanzia.<br />

<strong>Il</strong> bisogno di non essere associato<br />

a logiche che Vendola ha dimostrato<br />

di combattere prima che<br />

l’onda si fosse abbattuta sull’intero<br />

governo regionale.<br />

Ma il vero capolavoro pol<strong>it</strong>ico<br />

è stato quello di “pretendere” la<br />

candidatura alle primarie (contro<br />

Boccia): un trionfo del metodo (le<br />

primarie, appunto). E del mer<strong>it</strong>o:<br />

cinque anni di governo popolare,<br />

partecipato, democratico.<br />

I suoi uomini migliori, tutti peraltro<br />

riconfermati, la <strong>maggio</strong>r parte<br />

dei quali riproposti nella nuova<br />

Giunta: Minervini, Gentile, Amati,<br />

Capone.<br />

Ma la campagna elettorale ed il<br />

risultato dell’urna hanno sanc<strong>it</strong>o<br />

un altro primato. Vendola guarda<br />

lontano. Ha alzato il tiro. Si pone<br />

come candidato premier per le elezioni<br />

pol<strong>it</strong>iche del 2013.<br />

Ed è qui che nasce il nuovo tormentone<br />

con il Pd. Lo scontro<br />

D’Alema-Vendola ne è un chiaro<br />

emblema.<br />

Questi tre anni non saranno né<br />

facili né semplici.<br />

Se li guardiamo per la Puglia<br />

abbiamo di che essere preoccupa-<br />

ti per la caduta dell’occupazione,<br />

soprattutto giovanile, per le scelte<br />

energetiche ed industriali che è<br />

necessario fare per non arrestare lo<br />

sviluppo, per realizzare infrastrutture<br />

che non ci facciano scendere a<br />

Montaguto, dove il Carlo Levi del<br />

<strong>2010</strong>, a ben vedere, potrebbe dire<br />

che è lì che “Cristo si è fermato”. E<br />

quali saranno le scelte nella San<strong>it</strong>à<br />

che è l’80% dell’intero bilancio<br />

regionale, con un buco di due miliardi<br />

euro? C’è poco da scherzare<br />

e da stare allegri. Potremmo continuare.<br />

Ma se la Puglia non ride, la s<strong>it</strong>uazione<br />

nazionale ed europea non<br />

può non allertarci. La Grecia, il Por-<br />

togallo e la Spagna sono un mon<strong>it</strong>o<br />

che ci precede.<br />

Non facciamo finta che tutto<br />

vada bene. Non pensiamo che la<br />

gente si possa accontentare di<br />

qualche distrazione.<br />

I bisogni primari restano insoddisfatti,<br />

inappagati. La soglia di<br />

povertà in Italia è in aumento per<br />

molti, anche occupati.<br />

Allora, cosa possiamo dire noi de<br />

“il Terr<strong>it</strong>orio” chiamati a sostenere<br />

e seguire le vicende e lo sviluppo<br />

di questa significativa fetta della<br />

regione?<br />

Auguri, Presidente, buon lavoro.<br />

Tante le promesse fatte, ora è il<br />

tempo delle risposte.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 3


4<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

Regione Puglia<br />

Vince lo statuto regionale,<br />

restano fuori otto consiglieri<br />

Parla Fabrizio Tatarella, uno degli avvocati che ha presentato il ricorso, accolto, alla Corte d’Appello<br />

otto poltrone<br />

che ‘saltano’<br />

Un risparmio che, complessivamente,<br />

si può<br />

quantificare nell’ordine<br />

dei 6 milioni di euro per l’intera<br />

legislatura.<br />

Di questa cifra stiamo parlando<br />

a propos<strong>it</strong>o degli 8 consiglieri<br />

regionali che si sono visti tolti<br />

il proprio seggio dalla lettura<br />

della Corte d’Appello di Bari della<br />

legge elettorale.<br />

Un’interpretazione, quella dei<br />

giudici, come ci spiega anche<br />

uno degli avvocati ricorrenti, che<br />

pone lo Statuto regionale al suo<br />

posto, ovvero nel ruolo di fonte<br />

primaria della nostra Regione, al<br />

di sopra delle singole leggi e delle<br />

loro interpretazioni. Una sorta<br />

di piccola “cost<strong>it</strong>uzione regionale”<br />

(e come tale, in realtà, viene<br />

defin<strong>it</strong>a comunemente dalla<br />

dottrina giurisprudenziale).<br />

Otto consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza,<br />

dunque, che non potranno<br />

sostenere Vendola. Un boccone<br />

amaro per il Pd che dopo i<br />

malcontenti e gli altolà del presidente<br />

della Giunta sulla questione-Assessorati,<br />

vede ridursi<br />

il proprio gruppo consiliare di 4<br />

un<strong>it</strong>à.<br />

Eppure, come abbiamo già<br />

ribad<strong>it</strong>o nello scorso <strong>numero</strong>, è<br />

giusto così.<br />

Non soltanto per il risparmio<br />

in termini economici, ma soprattutto<br />

perchè non è stata accettata<br />

un’interpretazione “ballerina”<br />

di una legge che poteva portare<br />

ad un <strong>numero</strong> di consiglieri variabile<br />

tra 70 e perfino 100.<br />

Serve chiarezza. Presidente<br />

Vendola, non aspetti l’ultima<br />

seduta. La faccia sub<strong>it</strong>o, questa<br />

volta.<br />

Ro.Ma.<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

elettorale presso<br />

la Corte d’Appello di Bari<br />

L’ufficio<br />

si è espresso: i Consiglieri<br />

della prossima legislatura saranno<br />

70, come prescr<strong>it</strong>to dallo Statuto<br />

pugliese, e non 78, come era stato<br />

ufficiosamente stabil<strong>it</strong>o al termine<br />

delle operazioni di scrutinio.<br />

Questi gli 8 esclusi: Alfonsino<br />

Pisicchio (La Puglia per Vendola;<br />

in lista nella circoscrizione Bari),<br />

Gianni Scognamillo (Sel; circoscrizione<br />

Lecce), Cosimo Borraccino<br />

(Sel; Taranto); Lorenzo Caiolo<br />

(Idv; Brindisi); Bartolomeo Cozzoli<br />

(Pd; Bat); Sergio Clemente (Pd;<br />

Foggia); Enzo Russo (Pd; Lecce);<br />

Annar<strong>it</strong>a Lemma (Pd; Taranto).<br />

Otto consiglieri che, naturalmente,<br />

scontentano i part<strong>it</strong>i della<br />

<strong>maggio</strong>ranza, e soprattutto il Pd,<br />

che vede ridursi il suo “peso” in<br />

Consiglio da 23 a 10 consiglieri, ma<br />

soprattutto cambiano i rapporti di<br />

forza tra <strong>maggio</strong>ranza ed opposizione:<br />

da 47-31 a 39-31 (compreso<br />

il voto del presidente Vendola).<br />

Al momento ancora non è ufficiale<br />

il ricorso al Tar da parte degli<br />

otto candidati esclusi, con la possibil<strong>it</strong>à<br />

malvelata di portare ancora<br />

per le lunghe una questione che,<br />

invece, è formalmente sanc<strong>it</strong>a dallo<br />

Statuto.<br />

Ne abbiamo parlato insieme ad<br />

uno dei promotori del ricorso alla<br />

Corte d’Appello, Fabrizio Tatarella,<br />

collega giornalista e direttore<br />

del bisettimanale Puglia d’Oggi,<br />

dirigente del PdL e giovane avvocato,<br />

figlio dell’europarlamentare<br />

PdL Salvatore e nipote di Pinuccio<br />

Tatarella.<br />

Lei è stato tra i promotori del<br />

ricorso, può spiegarci com’è andata?<br />

“Con i colleghi Giuseppe Mariani<br />

e Francesco Bello del foro di Bari,<br />

abbiamo evidenziato che lo statuto<br />

regionale della Puglia, che a nostro<br />

avviso prevale sulla legge elettorale,<br />

fissa all’art. 24 comma 1 in 70<br />

il <strong>numero</strong> dei consiglieri regionali<br />

e che l’art. 3 della legge regionale<br />

Fabrizio Tatarella in un convegno insieme a Renata Polverini, Presidente del Lazio<br />

n.2/2005 fissa il <strong>numero</strong> dei consiglieri<br />

in 70. <strong>Il</strong> <strong>numero</strong> di 70 consiglieri,<br />

quindi, espressamente sanc<strong>it</strong>o<br />

dallo statuto regionale, oltre che<br />

dalla legge elettorale, non consente<br />

di recepire nella nostra regione il<br />

principio di governabil<strong>it</strong>à introdotto<br />

dal “Tatarellum” e che vorrebbe<br />

un rapporto tra <strong>maggio</strong>ranza e opposizione<br />

pari al 60/40%. Per questi<br />

motivi , a nostro avviso, i consiglieri<br />

non possono essere 78”.<br />

Quali le ragioni della vostra<br />

azione?<br />

“Non solo giuridiche ovviamente.<br />

Anche pol<strong>it</strong>iche e per questo abbiamo<br />

dato v<strong>it</strong>a ad un com<strong>it</strong>ato civico<br />

capeggiato dal dott. Ciracì, già capogruppo<br />

Fi al Comune di Bari, che<br />

ha raccolto con una petizione oltre<br />

7.000 firme e oltre 1.500 iscr<strong>it</strong>ti ad<br />

un gruppo su Facebook. In un momento<br />

di crisi della pol<strong>it</strong>ica, manifestatosi<br />

con l’astensionismo alle<br />

recenti regionali, con il successo<br />

della Lega Nord e di movimenti impregnati<br />

di anti pol<strong>it</strong>ica, da Di Pietro<br />

ai grillini, gli elettori sovrani non<br />

recandosi alle urne, o manifestando<br />

la disaffezione verso la pol<strong>it</strong>ica in altri<br />

modi, vedrebbero confermarsi le<br />

loro leg<strong>it</strong>time ragioni. Costi aggiuntivi<br />

e ulteriori privilegi della casta<br />

della pol<strong>it</strong>ica: un segnale difficile da<br />

recepire da parte dei pugliesi. Una<br />

questione di etica pol<strong>it</strong>ica di cui si<br />

sente sempre un crescente bisogno<br />

ultimante”.<br />

I giudici vi hanno dato ragio-<br />

ne. Ed ora cosa accadrà?<br />

“Mi auguro che il presidente Nichi<br />

Vendola sia intenzionato a cost<strong>it</strong>uire<br />

la Regione Puglia nei giudizi<br />

amministrativi che, come è stato<br />

già annunciato, saranno promossi<br />

davanti al Tar dagli otto candidati<br />

esclusi dalla Corte d’Appello. Entrambi<br />

gli schieramenti sembrano<br />

convenire sulla necess<strong>it</strong>à di ridurre<br />

il <strong>numero</strong> dei consiglieri regionali,<br />

che si vorrebbe ridurre a cinquanta,<br />

e sulla necess<strong>it</strong>à di risparmiare<br />

tagliando i costi della pol<strong>it</strong>ica. I<br />

giudizi che saranno promossi dagli<br />

otto ricorrenti daranno l’opportun<strong>it</strong>à<br />

di dimostrare immediatamente<br />

la rispondenza dei fatti alle parole:<br />

se la giunta si cost<strong>it</strong>uirà in giudizio<br />

potrà dare un segnale immediato<br />

opponendosi all’accoglimento dei<br />

ricorsi e quindi alla liev<strong>it</strong>azione del<br />

<strong>numero</strong> dei consiglieri regionali”.<br />

“Spero che il presidente Vendola,<br />

dopo aver già gravato la Regione<br />

Puglia del costo di sette assessori<br />

esterni, non voglia ulteriormente<br />

appesantire il bilancio regionale<br />

con altri otto consiglieri, non previsti<br />

nemmeno dallo Statuto regionale”.<br />

Quale via r<strong>it</strong>iene più corretta<br />

per ev<strong>it</strong>are simili casi in futuro?<br />

Riforma della legge o magari<br />

dello Statuto?<br />

“Precisare meglio la legge elettorale.<br />

Lo statuto parla chiaro.<br />

Occorre in futuro ev<strong>it</strong>are meccanismi<br />

complicati che hanno il solo


Regione Puglia<br />

pregio di generare pasticci ist<strong>it</strong>uzionali<br />

e allontanare ulteriormente<br />

i c<strong>it</strong>tadini dalla pol<strong>it</strong>ica”.<br />

Questa sentenza riscrive gli<br />

equilibri della Regione? Se si, in<br />

quale senso?<br />

“Con questi 8 seggi non attribu<strong>it</strong>i<br />

siamo 39 a 31 per la <strong>maggio</strong>ranza<br />

che ha vinto le ultime regionali.<br />

In teoria Vendola ha solo 8 seggi<br />

per governare, certo, a patto che i<br />

4 consiglieri UdC decidano di fare<br />

l’opposizione. Nel caso in cui, invece,<br />

realizzassero un appoggio esterno,<br />

Vendola sarebbe più tranquillo,<br />

recuperando i seggi che perde dalla<br />

mancata opposizione del part<strong>it</strong>o di<br />

Casini”.<br />

Puglia ormai roccaforte della<br />

sinistra e di Vendola. Da dove<br />

deve ripartire il PdL?<br />

“Vendola è un fenomeno non più<br />

pugliese, ma nazionale. <strong>Il</strong> Pdl deve<br />

dare un segnale alla sua gente che<br />

alle ultime regionali ha dato un segnale<br />

forte, chiaro e preciso alla sua<br />

classe dirigente: cambiare. Abbiamo<br />

dirigenti che sono calati dall’alto<br />

e non eletti. Non rappresentano<br />

nessuno se non i loro sponsor romani<br />

che li hanno imposti. Ricambio<br />

generazionale, congressi, discussioni<br />

interne. Con una sconf<strong>it</strong>ta<br />

di queste proporzioni, e dopo aver<br />

vinto ovunque al sud, non è possibile<br />

rimanere impassibili. Squadra<br />

che perde si cambia, se non lo<br />

facciamo sub<strong>it</strong>o siamo destinati a<br />

subire ulteriori emorragie di con-<br />

sensi e continuare a perdere tutte le<br />

elezioni. Serve una scossa salutare.<br />

<strong>Il</strong> prima possibile, in quanto presto<br />

potremmo essere chiamati anticipatamente<br />

al voto nel 2013 sia al<br />

Comune di Bari che alla Regione<br />

insieme alle pol<strong>it</strong>iche”.<br />

Fini e Berlusconi: le ragioni di<br />

una divisione secondo lei dove<br />

risiedono?<br />

“In due modi diversi di intendere<br />

e di interpretare la pol<strong>it</strong>ica. Gianfranco<br />

Fini viene da una storia, da<br />

un percorso tutto pol<strong>it</strong>ico, Silvio<br />

Berlscuoni ha una mental<strong>it</strong>à tipicamente<br />

imprend<strong>it</strong>oriale, non ama<br />

perdere tempo in direzioni nazionali,<br />

discussioni pol<strong>it</strong>iche, non accetta<br />

correnti, il dissenso interno al part<strong>it</strong>o<br />

che ha l’ambizione di rappresentare<br />

il 40% degli <strong>it</strong>aliani devono<br />

esserci, altrimenti è solo un part<strong>it</strong>o<br />

grande e non, cosa che invece Fini<br />

vuole, un grande part<strong>it</strong>o.<br />

<strong>Il</strong> primo, Fini, è un pol<strong>it</strong>ico, il secondo<br />

un pubblic<strong>it</strong>ario, un uomo<br />

che viene dall’imprend<strong>it</strong>oria. Tutto<br />

qui. Con Fini si assiste al r<strong>it</strong>orno<br />

della pol<strong>it</strong>ica e della partecipazione<br />

alla v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica di tanti che vogliono<br />

tornare a farla con passione e<br />

mil<strong>it</strong>anza.<br />

Serve comunque mettere insieme<br />

le differenze che sono, comunque,<br />

una ricchezza in un grande part<strong>it</strong>o e<br />

r<strong>it</strong>rovare le ragioni dello stare insieme.<br />

Dal part<strong>it</strong>o dell’amore a quello<br />

dell’armonia, questo dovrebbe fare<br />

il Pdl adesso”.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 5


<strong>Il</strong> Presidente V<strong>it</strong>o Consoli legge il Bilancio 2009 all’Assemblea dei Soci della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari<br />

6<br />

di FRANCO DERAMO<br />

Presidente, lei parla di fibrillazione,<br />

noi parliamo di<br />

senso di responsabil<strong>it</strong>à.<br />

Non fraintenda. Non può fraintendere.<br />

L’avevamo detto: lei è condannato<br />

a fare il presidente a v<strong>it</strong>a.<br />

Ha un regolamento elettorale che<br />

si è fatto su misura, a prova di bomba.<br />

Viva il Presidente!<br />

Rieletto all’unanim<strong>it</strong>à. Per acclamazione.<br />

Schede inutili perché è<br />

stata presentata un’unica lista.<br />

Presentare la seconda, lo abbiamo<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

BCC - elezioni<br />

Assemblea: mon<strong>it</strong>o per il futuro<br />

“Pur sempre nel rispetto del necessario confronto dialettico”, afferma il Presidente in Assemblea<br />

spiegato nei numeri precedenti del<br />

giornale, è inutile se non è capace<br />

di prendere il 50% più uno dei voti.<br />

Con lei, quindi, si vince o si perde.<br />

E chi perde è fuori da tutto.<br />

Non minoranza, fuori. Condannati<br />

all’insignificanza totale.<br />

Poiché lei è imbattibile con le regole<br />

che si è dato: viva il Presidente.<br />

Nessuno ha dir<strong>it</strong>to di rappresentare<br />

né il dissenso, né le minoranze.<br />

La democrazia è un’altra cosa.<br />

Un regolamento non democratico,<br />

non etico, non può essere lo<br />

strumento da tenere in v<strong>it</strong>a. Va pro-<br />

fondamente cambiato, reso uguale<br />

a quello esistente per tutte le BCC<br />

<strong>it</strong>aliane.<br />

Lei è più veloce del Presidente<br />

del Consiglio che farebbe volentieri<br />

a meno del Parlamento.<br />

Lei, lo sappiamo, il CdA, lo tollera.<br />

Anzi, l’ha addestrato alle virtù<br />

dell’obbedienza e del silenzio. Con<br />

tutti i poteri discrezionali di cui si<br />

è impossessato: assunzioni, affidamenti,<br />

acquisti, ecc.<br />

Già santi sub<strong>it</strong>o. All’unanim<strong>it</strong>à.<br />

Come l’assemblea che non ha avuto<br />

nemmeno la voglia di dire mezza<br />

parola. Inconsistente il suo pensie-<br />

ro, anzi inutile, quello dell’assemblea.<br />

Ha votato e basta: all’unanim<strong>it</strong>à.<br />

Lei l’ha ringraziata, dichiarando<br />

di essere impegnata a “fare meglio<br />

e di più”. Fare meglio è impossibile.<br />

Fare di più, si. Lei non finisce mai di<br />

stupirci.<br />

BCC come AVATAR, dove il capo<br />

ha sempre ragione.<br />

A testa bassa!<br />

Bastonatura quotidiana contro il<br />

dissenso.<br />

Non lo tollera. Lei considera il dissenso<br />

illeg<strong>it</strong>timo. <strong>Il</strong>leg<strong>it</strong>timo anche<br />

il dir<strong>it</strong>to cost<strong>it</strong>uzionale di cost<strong>it</strong>uirsi<br />

in associazione. <strong>Il</strong> dissenso lo teme,


BCC - elezioni<br />

le fa saltare i nervi.<br />

<strong>Il</strong> dissenso non lo tollera, perciò lo<br />

stronca. Proviamo ad immaginare:<br />

niente assunzioni di figli (per amministratori,<br />

dipendenti o soci), niente<br />

assunzioni di parenti, niente appalti,<br />

niente ordini.<br />

Fantasia o realtà?<br />

Abbiamo l’impressione che non<br />

ci siano sistemi di garanzia democratica<br />

all’interno della BCC: il presidente<br />

V<strong>it</strong>o Consoli se ne assumerà<br />

tutte le responsabil<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Il</strong> Presidente, i soci, quando sarà<br />

fin<strong>it</strong>a la sbornia, saranno i primi a<br />

capire i lim<strong>it</strong>i e gli errori che hanno<br />

fatto. Chi gli subentrerà, per riparare<br />

il danno, l’offesa fatta a stimate<br />

persone, a stimati professionisti,<br />

d’ufficio non potrà che riammetterli<br />

a soci. D’ufficio, con le scuse di tutta<br />

la compagine sociale.<br />

Annientare il “nemico” fino a farne<br />

scempio delle loro reputazioni.<br />

Come se la controparte, la BCC è<br />

un’ent<strong>it</strong>à astratta. Una guerra senza<br />

confine che nasce da frustrazioni e<br />

paure mai sop<strong>it</strong>e. O da cosa altrimenti?.<br />

Come in un gioco subdolo<br />

e sottile.<br />

Edificante pagina 18 e pagina 19<br />

della sua relazione, Presidente.<br />

Considera “mon<strong>it</strong>o per il futuro”<br />

l’es<strong>it</strong>o del ricorso alla Magistratura:<br />

come a dire “fate attenzione, non<br />

provateci più”.<br />

Contradd<strong>it</strong>torio. Come fa un socio<br />

a far valere le sue ragioni se non<br />

può neanche appellarsi alla Magistratura?<br />

Questo dir<strong>it</strong>to lo considera<br />

come un reato.<br />

Come fa un socio, allora, a poter<br />

dire la sua “pur sempre nel rispet-<br />

to del necessario confronto dialettico”?<br />

Presidente, ha detto “necessario”,<br />

ha detto “confronto”, ha<br />

detto “dialettico”.<br />

Presidente le parole che lei ha letto<br />

mer<strong>it</strong>ano coerenza, attenzione e<br />

rispetto, anche da parte sua!<br />

Presidente, lei ha detto che “con<br />

molta libertà di pensiero, con non<br />

chalance, si porta innanzi al Tribunale<br />

il Presidente”. Una frecciatina<br />

che poteva ev<strong>it</strong>arsi.<br />

Ripercorra e riesamini serenamente,<br />

invece, il suo operato.<br />

C’era il sistema per ev<strong>it</strong>are<br />

quell’accadimento che resterà doloroso<br />

precedente storico. Un dir<strong>it</strong>to<br />

eserc<strong>it</strong>ato e pagato di tasca propria<br />

dai soci, a differenza da lei che<br />

paga con i fondi della BCC:<br />

1 – poteva non espellerli da soci.<br />

Lei sa che siamo oltremodo convinti,<br />

indipendentemente dall’es<strong>it</strong>o del<br />

ricorso, che non c’erano le ragioni<br />

per farlo.<br />

2 – Una volta espulsi, avendo<br />

presentato ricorso, quei soci, hanno<br />

manifestato così il desiderio di non<br />

voler essere messi fuori dalla BCC.<br />

Poteva scegliere di decidere di riammetterli<br />

tutti, come pur le aveva<br />

chiesto il giudice, non di andare a<br />

cercarSeli, solo alcuni, a casa, come<br />

ha fatto, per riammettere solo chi<br />

ha voluto lei.<br />

3 – Poteva accettare la rinuncia al<br />

ricorso presentata al Giudice, accogliendo<br />

l’inv<strong>it</strong>o rivolto loro proprio<br />

dal magistrato a r<strong>it</strong>irare il ricorso.<br />

Lei si è rifiutato di farlo, di riammettere<br />

35 su 36 “ricorsi”: li voleva tutti<br />

ai suoi piedi, o nessuno! Così è stato:<br />

nessuno.<br />

4 – Hanno pagato tutti: lei, di fatto,<br />

ha come inve<strong>it</strong>o contro di loro!<br />

Ci dica, presidente, dov’è il “ri-<br />

In tre ore: letto<br />

e approvato<br />

il bilancio 2009;<br />

rieletto<br />

il presidente,<br />

il consiglio di<br />

amministrazione<br />

ed il collegio<br />

sindacale.<br />

Senza bisogno<br />

di schede:<br />

all’unanim<strong>it</strong>à<br />

spetto del necessario confronto<br />

dialettico” di cui lei parla a pag. 19<br />

della sua relazione?<br />

Ora, lei è stato riconfermato presidente,<br />

all’unanim<strong>it</strong>à. Lei ha riconfermato<br />

in tutte le cariche tutti gli<br />

uscenti, all’unanim<strong>it</strong>à. Un’assemblea<br />

dove non è stato necessario<br />

neanche usare le schede: con una<br />

lista non c’è scampo. E’ così. Le bastava<br />

un voto.<br />

Ha rifer<strong>it</strong>o lei stesso all’assemblea<br />

che l’ultima rilevazione dei soci (fra<br />

presenti e deleghe) ammontava a n.<br />

949.<br />

Ha rifer<strong>it</strong>o lei stesso che i soci al<br />

31.12.2009 sono n. 2.146.<br />

N. 1.197 soci non sono venuti.<br />

Assenti.<br />

A pensarci bene: sono la <strong>maggio</strong>ranza.<br />

Lei, quindi, leg<strong>it</strong>timamente<br />

eletto, ma, di fatto, presidente di<br />

minoranza?<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 7


8<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

non giriamo pagina<br />

I c<strong>it</strong>tadini per partecipare vogliono sapere<br />

di AGOSTINO SPINELLI<br />

Lo faceva Nicola Madaro<br />

sindaco. Lo ha fatto con<br />

<strong>maggio</strong>re determinazione<br />

Filippo Boscia sindaco. Lo fa con<br />

fare curiale Natale Tateo (nella<br />

foto) sindaco.<br />

Tutti a testa bassa!<br />

Negare i documenti e gli atti amministrativi<br />

alla minoranza di turno,<br />

agli stessi part<strong>it</strong>i, alle associazioni,<br />

ai c<strong>it</strong>tadini.<br />

Se leggi e regolamenti obbligano<br />

al rilascio e ne prevedono tempi<br />

entro cui adempiere alla richiesta,<br />

l’opzione scelta è sempre stata il<br />

termine massimo di scadenza: 30<br />

giorni. Per dovere.<br />

Obiettivo: non far sapere.<br />

Non lasciare traccia.<br />

Confidare che, dopo i famosi<br />

fatidici tre giorni nei quali “raglia<br />

il ciuccio”, la cosa abbia perso di<br />

interesse, di attual<strong>it</strong>à. E poi, meno<br />

si sa, meglio è. Per chi? Per chi “comanda”.<br />

Tutti hanno scoperto che il possesso<br />

dell’informazione è potere.<br />

Escludere chicchessia dal sapere,<br />

dal conoscere fatti, scelte, obiettivi<br />

è quanto di meglio ci possa essere<br />

per avere... mani libere.<br />

Con buona pace della democrazia<br />

e della partecipazione.<br />

Perché far sapere sub<strong>it</strong>o?<br />

Con calma! C’è tempo!<br />

Figuriamoci se far sapere prima.<br />

Chiamare alla condivisione, alla<br />

corresponsabil<strong>it</strong>à?<br />

Mai.<br />

Dopo. Solo dopo: se proprio bisogna<br />

dire qualcosa. Molto dopo.<br />

Mica me lo ha ordinato il medico.<br />

E poi, c’è l’Albo Comunale.<br />

Chi vuole vada lì e legga.<br />

<strong>Il</strong> s<strong>it</strong>o internet del Comune è in<br />

eterno allestimento con la cortese<br />

formula “ce ne scusiamo con i lettori,<br />

con i c<strong>it</strong>tadini, con gli internauti”.<br />

Quanta pelosa cortesia!<br />

Nel tempo si sono spesi fiumi<br />

di soldi in cose superflue, inutili e<br />

nell’effimero di pseudo sagre e feste<br />

in tutte le salse.<br />

Si sono spesi soldi per fare tutto e<br />

di più. Per allestire e far funzionare<br />

il s<strong>it</strong>o e introdurre la posta elettronica<br />

come dio comanda: niente.<br />

Perché legarsi le mani?<br />

Per fortuna, ancora per poco: la<br />

legge lo impone.<br />

Boscia poi, allontanò da sé ogni<br />

possibile contatto con la stampa la<br />

quale doveva risultare “negativa”<br />

all’esame del sangue.<br />

Come se dicesse. “O scrivo io di<br />

me, o parli bene di me, o non so che<br />

farmene. Quindi, niente notizie”.<br />

E così è stato per quasi cinque<br />

anni, dopo che finì la pur lunga<br />

luna di miele con l’unico periodico<br />

locale del tempo.<br />

Boscia non voleva e non ebbe né<br />

interlocutori, né intermediari massmediatici<br />

(= giornalisti).<br />

Si affidava, invece, ad un comizio<br />

annuale nel quale diceva, a modo<br />

suo e a freddo, di tutto, di più, di<br />

tutti. Chi capiva capiva.<br />

Senza possibil<strong>it</strong>à né di dialogo,<br />

né di confronto, né di interlocuzione.<br />

Così è stato.<br />

Oggi, finalmente, si è<br />

accorto pure lui che senza<br />

documenti e senza informazione<br />

non si va da<br />

nessuna parte.<br />

Quando dici! E’ la legge<br />

del contrappasso.<br />

“Chi di spada ferisce, di<br />

spada perisce”.<br />

La battaglia, così, è fra<br />

“loro”, fra <strong>maggio</strong>ranza<br />

e minoranza. Continua.<br />

Anzi: permanente.<br />

Senza esclusione di<br />

colpi.<br />

La minoranza sta capendo<br />

solo ora che il<br />

luogo deputato al confronto<br />

non può essere<br />

esclusivamente quello<br />

dei Tribunali, la carta<br />

bollata - quanta! - ma il<br />

Consiglio comunale.<br />

Ormai, i Consigli comunali<br />

si tengono solo<br />

perché gli argomenti<br />

all’ordine del giorno li<br />

pone e li richiede la minoranza.<br />

La <strong>maggio</strong>ranza ha altro da fare.<br />

O non sa che fare. Non ha niente da<br />

dire e da proporre.<br />

Ci chiediamo: che fa, cos’è la<br />

<strong>maggio</strong>ranza?<br />

Intanto in Consiglio comunale<br />

ogni volta si consuma il peggiore<br />

dei r<strong>it</strong>i possibile: fatto di invettive,<br />

di urla, di incapac<strong>it</strong>à di dialogo, di<br />

confronto, di impegni non mantenuti.<br />

L’anarchia regna sovrana.<br />

Tutto in un clima di perenne confl<strong>it</strong>to.<br />

Senza il pur minimo tentativo<br />

di voler ricercare, almeno, punti di<br />

confronto, di colloquio civile, di ricerca<br />

costruttiva.<br />

E’ emblematico che anche gli<br />

stessi part<strong>it</strong>i di <strong>maggio</strong>ranza, per<br />

avere un documento, devono farne<br />

richiesta scr<strong>it</strong>ta e sottostare ai<br />

tempi massimi prescr<strong>it</strong>ti.<br />

Noi de “il Terr<strong>it</strong>orio”, ovviamente<br />

non ci rassegniamo a questo<br />

vecchio e perverso stato delle cose<br />

e pur nei lim<strong>it</strong>i delle nostre risorse e<br />

delle nostre possibil<strong>it</strong>à, cerchiamo<br />

di far sapere.<br />

Non è affatto vero che i c<strong>it</strong>tadini<br />

non hanno voglia di sapere e<br />

quindi di partecipare.<br />

Se questo avviene è perché chi<br />

comanda li esclude con fare subdolo,<br />

ma da caserma, per scelta.<br />

Invece, ai c<strong>it</strong>tadini bisogna dire<br />

tutto, le cose che piacciono e quelle<br />

che non piacciono.<br />

I c<strong>it</strong>tadini sanno leggere e scrivere,<br />

sanno apprezzare e discernere.<br />

E, al momento opportuno, sanno<br />

scegliere.<br />

Non è affatto vero che la pol<strong>it</strong>ica<br />

o l’amministrazione è appannaggio<br />

per pochi, fatto riservato a pochi.<br />

No. La democrazia è governo del<br />

popolo.<br />

Pensiamoci sempre, partecipiamo.<br />

Non giriamo pagina sempre<br />

con facil<strong>it</strong>à.<br />

Così gli amministratori saranno<br />

segu<strong>it</strong>i, letti, controllati dal popolo,<br />

saranno sempre meno al servizio<br />

dei loro interessi personali, o di<br />

quelli dei loro mandatari, e sempre<br />

più al servizio del bene comune.<br />

Per i c<strong>it</strong>tadini vale sempre il proverbio:<br />

chi è assente, ha sempre<br />

torto.<br />

Da assenti e silenti a protagonisti<br />

partecipi per spazzare via interessi,<br />

abusi e illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à.


pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

nell’aula restano<br />

soltanto le sedie<br />

Maggioranza assente al gran completo, il Consiglio comunale disertato<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

Soltanto le cartellette blu<br />

ben posizionate sul tavolo<br />

dell’aula consiliare, e le<br />

sedie, vuote, che aspettavano inutilmente<br />

di poter eserc<strong>it</strong>are la loro<br />

funzione: quella di essere occupate<br />

da un consigliere comunale.<br />

Lo spettacolo che un gruppo di<br />

sammichelini si è trovato a “subire”<br />

lo scorso 12 <strong>maggio</strong>, alle ore 17, è<br />

desolante e offensivo. E veniamo<br />

alla cronaca. Era prevista, infatti,<br />

la seduta del Consiglio comunale<br />

in prima convocazione. Presenti<br />

nell’ora stabil<strong>it</strong>a dalla convocazione<br />

soltanto 4 consiglieri. Tutti di<br />

minoranza. Ed il sindaco. Per otto<br />

consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza giustificazioni<br />

scr<strong>it</strong>te in fotocopia “per<br />

impedimenti precedentemente assunti”.<br />

<strong>Il</strong> sindaco fa l’appello. Non ci<br />

sono i numeri nemmeno per aprire<br />

la seduta, ovviamente. Si decide di<br />

aspettare. Intanto l’aula consiliare<br />

si va riempiendo di c<strong>it</strong>tadini. La<br />

domanda che circola tra le finestre<br />

aperte e le scale di Palazzo di C<strong>it</strong>tà<br />

è: ma che fine hanno fatto i consiglieri<br />

comunali?<br />

Alle 18, passata l’ora di attesa<br />

come da regolamento, viene mandato<br />

a chiamare il Sindaco. Tateo<br />

inizialmente r<strong>it</strong>eneva di dover at-<br />

tendere un’ora dal primo appello.<br />

Eppure il regolamento è chiaro.<br />

Ma evidentemente era necessaria<br />

una rinfrescatina. Si procede al secondo<br />

appello. Assente. Assente.<br />

Assente. Assente. E così via. Non ci<br />

sono i numeri. E all’aud<strong>it</strong>orio appare<br />

lampante.<br />

Seduta chiusa e tutti a casa. Discussione<br />

rinviata di due giorni.<br />

Quando gli improrogabili “impegni<br />

precedentemente assunti” saranno<br />

stati espletati. Forse.<br />

Uno spettacolo desolante, si<br />

diceva. Desolante perchè fa comprendere<br />

quanto poco si hanno a<br />

cuore le faccende della collettiv<strong>it</strong>à<br />

e quanto, invece, si ha in primaria<br />

importanza le beghe pol<strong>it</strong>iche, le<br />

infantili l<strong>it</strong>i e le sterili polemiche<br />

che fanno tremare inorrid<strong>it</strong>e perfino<br />

le bandiere.<br />

Desolante perchè le se è pur vero<br />

che può cap<strong>it</strong>are di essere assenti,<br />

è tuttavia anche vero che farsi giustificare<br />

“in fotocopia”, e perfino con<br />

lo stesso <strong>numero</strong> di protocollo, con<br />

le stesse motivazioni rende perfettamente<br />

idea dello spessore pol<strong>it</strong>ico<br />

che si respira in questo paese. <strong>Il</strong><br />

nulla assoluto. Sotto vuoto spinto.<br />

<strong>Il</strong> Consiglio nella seduta di ieri<br />

ha preso atto delle assenze, ed ha<br />

accettato le giustificazioni senza<br />

battere ciglio. Pensano, i consiglieri<br />

di <strong>maggio</strong>ranza assenti, (11 su 11)<br />

che i c<strong>it</strong>tadini possano giustificarli?<br />

Pensano che questi comportamenti<br />

possano essere occultati all’opinione<br />

pubblica?<br />

Non è con un foglietto di carta<br />

scribacchiato male, dove presiedere<br />

si confonde con presenziare, con<br />

le virgole vengono messe a caso,<br />

che ci si può giustificare di fronte<br />

ai propri elettori. Almeno di fronte<br />

a quelli senza paraocchi e con un<br />

minimo di capac<strong>it</strong>à cr<strong>it</strong>ica.<br />

Se non si era disposti a sacrificare<br />

il proprio tempo per la collettiv<strong>it</strong>à:<br />

che cosa ci si è candidati a fare? Cari<br />

consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza, ve lo ha<br />

imposto il medico di candidarvi?<br />

Crediamo proprio di no. E’ stata una<br />

vostra scelta, supponiamo libera da<br />

condizioni e vincoli, per prendervi<br />

in carico le “faccende” del Comune.<br />

E vi hanno creduto. E vi hanno votato.<br />

E vi hanno eletto.<br />

Bene. Ora avete questa responsabil<strong>it</strong>à.<br />

Non state giocando a tressette.<br />

Non state giocando con le bambole.<br />

Siete stati chiamati al lavoro per<br />

tutti noi. Vi piaccia o no. La legge<br />

vi rimborsa (lavorativamente parlando)<br />

del tempo da dedicare al<br />

Comune, vi concede permessi retribu<strong>it</strong>i,<br />

vi concede il giusto tempo<br />

perchè è giusto che facciate il vostro<br />

dovere. E voi volete giustificarvi<br />

in questo modo?<br />

Consiglieri! Lo sapete che così<br />

state offendendo Sammichele? Lo<br />

sapete che state calpestando la vostra<br />

deontologia etica?<br />

Capac<strong>it</strong>à di dialogo zero. E’ un<br />

fatto acclarato.<br />

A questo si aggiunga l’assoluta<br />

mancanza di tempo e voglia per<br />

dedicarsi alle questioni di tutti, l’assenza<br />

nel luogo e nel momento deputato<br />

al dialogo e alla ricerca delle<br />

soluzioni per il bene comune. Le<br />

sterili polemiche che continuano<br />

imperturbabili.<br />

Consiglieri! Voi ci state offendendo.<br />

E’ bene che qualcuno ve lo<br />

ricordi.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 9


V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli si dimette da Assessore e abbandona la <strong>maggio</strong>ranza<br />

10<br />

di FRANCO DERAMO degli eletti della lista “Sammiche-<br />

La fuoriusc<strong>it</strong>a dalla <strong>maggio</strong>ranza<br />

e la dichiarazione di<br />

“indipendenza” del consigliere<br />

comunale V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli creano un nuovo scenario<br />

pol<strong>it</strong>ico: l’Amministrazione<br />

Comunale con Natale Tateo sindaco<br />

non ha più la <strong>maggio</strong>ranza<br />

dei c<strong>it</strong>tadini di Sammichele.<br />

La <strong>maggio</strong>ranza ha sub<strong>it</strong>o una<br />

trasformazione radicale.<br />

V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli era un<br />

consigliere “pesante”: con 249<br />

voti di preferenza era il secondo<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

il sindaco tateo è ...<br />

le motivazioni<br />

dell’ex Assessore<br />

In data 27 aprile corrente anno ho rassegnato<br />

al Sindaco formalmente lemie dimissioni<br />

dalla carica di assessore affidatomi<br />

dallo stesso 11 mesi or sono.<br />

In tale circostanza gli ho detto che gli davo<br />

ampia facoltà di decidere se protocollarle sub<strong>it</strong>o<br />

o dopo l’approvazione del bilancio <strong>2010</strong>.<br />

Tale mia decisione derivava da un’assunzione<br />

di responsabil<strong>it</strong>à di non abbandonare a pochi<br />

giorni dall’approvazione del bilancio la v<strong>it</strong>a<br />

amministrativa.<br />

Non volevo mettere in difficoltà la <strong>maggio</strong>ranza.<br />

Non conoscevo ancora la decisione dello Stato<br />

di voler rinviare al 30 giugno l’approvazione<br />

dei bilanci comunali.<br />

Nei primi due giorni dalle mie dimissioni ri-<br />

le con Tateo Sindaco”.<br />

Un consigliere determinate, per<br />

una lista che ha vinto le elezioni<br />

con soli 38 voti in più.<br />

Natale Tateo: 2.504 voti. Filippo<br />

Boscia: 2.466. Una differenza<br />

davvero minima. Una comun<strong>it</strong>à<br />

spaccata verticalmente in due.<br />

Con il suo lasciare la <strong>maggio</strong>ranza,<br />

coerentemente, V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli ha rimesso il mandato<br />

di assessore.<br />

La sua era una delega “pesante”:<br />

Assessore al Bilancio, Finanza<br />

e Tributi, Patrimonio, Economato,<br />

Lavori Pubblici, Contratti e Appalti.<br />

Una delega rimessa polemicamente<br />

alla vigilia della presentazione<br />

del Bilancio Comunale di<br />

Previsione per il <strong>2010</strong>. E siamo a<br />

<strong>maggio</strong>. Utilizzate tutte le proroghe.<br />

Invano. <strong>Il</strong> bilancio non è<br />

ancora pronto. Un bilancio non<br />

presentato nemmeno nell’Assemblea<br />

c<strong>it</strong>tadina appos<strong>it</strong>amente<br />

convocata.<br />

Un’affannosa, quanto inutile<br />

rincorsa nel tentativo di venire<br />

a capo dello stato delle finanze<br />

comunali. La confusione regna<br />

cevetti nel mio ufficio la vis<strong>it</strong>a prima del vice<br />

Sindaco e poi del Sindaco, feci capire loro che<br />

la mia decisione di dimettermi era ormai irrevocabile.<br />

Decisione sofferta ma ponderata.<br />

<strong>Il</strong> giorno 4 <strong>maggio</strong> verso le ore 12,30 ricevetti<br />

una telefonata dal corrispondente della Gazzetta<br />

del Mezzogiorno con la quale mi chiedeva<br />

se era vero che avessi preannunciato le<br />

mie dimissioni e quali erano i motivi della mia<br />

decisione.<br />

Risposi che era vero e che le ragioni erano<br />

strettamente personali.<br />

Leggendo la Gazzetta del giorno successivo,<br />

venni a conoscenza che comunque le mie dimissioni<br />

dovevano essere discusse nell’incontro<br />

di <strong>maggio</strong>ranza.<br />

Incontro che si doveva tenere il giovedì ed<br />

era la stessa <strong>maggio</strong>ranza che si doveva assumere<br />

la responsabil<strong>it</strong>à di qualunque decisione.<br />

<strong>Il</strong> venerdì 7 <strong>maggio</strong> ricevetti un’altra telefonata<br />

dal giornalista della Gazzetta che mi chie-<br />

sovrana. Un bilancio impossibile<br />

anche da redigere. “Tutte le<br />

responsabil<strong>it</strong>à stanno nella Ragioneria:<br />

gestione non perfetta;<br />

disperata; gli addetti che si sono<br />

avvicendati scappano”, così disse<br />

il sindaco Tateo nell’assemblea<br />

del 19 aprile.<br />

Una dichiarazione gravissima.<br />

Una dichiarazione di incapac<strong>it</strong>à e<br />

di impotenza: a un anno dalla sua<br />

elezione a sindaco. Una dichiarazione,<br />

però, inutile, tardiva, non<br />

giustificabile dell’inerzia, dell’immobilismo<br />

cui ha costretto il nostro<br />

Comune.<br />

deva quali erano state le decisioni della <strong>maggio</strong>ranza<br />

nella seduta della sera precedente,<br />

risposi che non c’era stato nessun incontro di<br />

<strong>maggio</strong>ranza e che non ero a conoscenza di<br />

fatti nuovi.<br />

<strong>Il</strong> giornalista, credendo che lo stessi prendendo<br />

in giro, un po’ infastid<strong>it</strong>o mi disse testualmente<br />

: “come, cinque minuti fa ho parlato con<br />

il Sindaco e mi ha detto che la <strong>maggio</strong>ranza si<br />

è tenuta e che ha accettato le tue dimissioni e<br />

che nella mattinata sono state anche protocollate!”.<br />

Ancora una volta era una terza persona a<br />

mettermi al corrente dell’evolversi della s<strong>it</strong>uazione<br />

e non potevo che prendere atto ringraziandolo<br />

assicurandolo ancora una volta che<br />

non ero a conoscenza di quello che mi aveva<br />

appena rifer<strong>it</strong>o.<br />

A quel punto rivedevo la mia posizione. Sì,<br />

è vero che le dimissioni erano irrevocabili, ma<br />

mi aspettavo <strong>maggio</strong>re attenzione e coinvolgimento<br />

come consigliere Comunale di <strong>maggio</strong>


pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

senza <strong>maggio</strong>ranza<br />

Per capire lo stato dell’opera e<br />

soprattutto per misurare le sue<br />

capac<strong>it</strong>à amministrative, non<br />

c’era bisogno di sprecare un<br />

anno. Correttezza pol<strong>it</strong>ica avrebbe<br />

voluto che, verificata questa<br />

impossibil<strong>it</strong>à ad amministrare, le<br />

dimissioni andavano rassegnate<br />

sub<strong>it</strong>o.<br />

<strong>Il</strong> bilancio comunale lo avrebbe<br />

fatto il commissario prefettizio.<br />

A quest’ora, avremmo addir<strong>it</strong>tura<br />

rivotato, forse avremmo<br />

avuto un nuovo sindaco, certamente<br />

avremmo avuto un bilancio<br />

comunale certificato.<br />

<strong>Il</strong> commissario prefettizio non<br />

amministra, mette ordine là dove<br />

ranza.<br />

Evidentemente le mie dimissioni sono state<br />

accettate con sollievo da parte di tutta la <strong>maggio</strong>ranza<br />

e che i ringraziamenti propinati stasera<br />

dal Sindaco sono solo un fatto di formale<br />

protocollo, certamente non sent<strong>it</strong>i.<br />

Per questi motivi, rivedo la mia posizione del<br />

silenzio per fare alcune precisazioni: sì, la mia<br />

decisione deriva dal disagio di non condividere<br />

un metodo di governo che non rispecchia i<br />

principi di partecipazione e condivisione a cui<br />

si era ispirata la lista.<br />

Pensavo di poter svolgere il comp<strong>it</strong>o assegnatomi<br />

condividendo le iniziative e le proposte<br />

con tutta l’amministrazione, un comp<strong>it</strong>o<br />

che presto si è rivelato impraticabile dal momento<br />

che spesso e volentieri i provvedimenti<br />

non erano frutto di condivisione, ma di decisioni<br />

prese da pochi e altrove presentate a noi già<br />

confezionate.<br />

La pol<strong>it</strong>ica comporta l’assunzione di piccole<br />

e grandi responsabil<strong>it</strong>à a cui non mi sono mai<br />

il disordine è stata la regola con<br />

cui si è amministrato.<br />

Invece, a cosa abbiamo dovuto<br />

assistere? Ad un Comune ridotto<br />

allo sbando: né amministrato, né<br />

in grado di dire qual è il suo bilancio.<br />

In Consiglio comunale ci tocca<br />

assistere continuamente a un dibatt<strong>it</strong>o<br />

sterile, inutile, a uno scarico<br />

permanente di responsabil<strong>it</strong>à.<br />

Parole contro parole, dichiarazioni<br />

contro insulti, invettive contro<br />

incapac<strong>it</strong>à di dialogo, supponenza<br />

contro strafottenza. Assenteismo<br />

sistematico e premed<strong>it</strong>ato.<br />

Uno spettacolo indecente e indecoroso.<br />

Uno svilimento degli<br />

Organismi democratici, una palestra<br />

per contumelie senza fine,<br />

uno spettacolo a puntate. Consiglio<br />

comunale andato deserto.<br />

Assessorati senza iniziativa, senza<br />

impegni, senza proposte, senza<br />

progettual<strong>it</strong>à. L’iniziativa è tutta<br />

nelle mani della minoranza.<br />

Una <strong>maggio</strong>ranza che non crede<br />

nel valore del Consiglio comunale<br />

se convocato su richiesta e<br />

per iniziativa della minoranza.<br />

Lo dichiara con arroganza e sbalord<strong>it</strong>iva<br />

fermezza un assessore:<br />

Alessanda Morgese. Assessore<br />

(Cultura, Tutela dell’ambiente,<br />

Salvaguardia del Terr<strong>it</strong>orio) abile<br />

a trafficare invece con diagnosi<br />

sottratto. La logica del rimandare a domani i<br />

problemi di oggi non mi appartiene.<br />

Per questo non resto attaccato ad una poltrona,<br />

ma con questa decisione di lasciare anche il<br />

gruppo di <strong>maggio</strong>ranza per rendermi indipentente,<br />

intendo assumerne altre, difendendo<br />

la mia dign<strong>it</strong>à, di uomo e di pol<strong>it</strong>ico, facendo<br />

valere il potere di proposta, confronto e verifica<br />

che ad ogni amministratore è affidato dai<br />

c<strong>it</strong>tadini con il loro suffragio.<br />

<strong>Il</strong> mio comp<strong>it</strong>o di amministratore continuerà<br />

con rinnovato entusiasmo in questa nuova veste<br />

di semplcie consigliere, attento come sempre<br />

ai piccoli e grandi problemi dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Non rinnegherò di aver fatto parte della lista<br />

Tateo Sindaco, anche perché mi r<strong>it</strong>engo il<br />

promotore della tua candidatura e per questo<br />

non posso che augurarvi di vero cuore, BUON<br />

LAVORO, permettendovi di ricordavi che i problemi<br />

da prendere di petto con immediatezza<br />

sono: lavori del centro storico per un milione<br />

di euro – le strade urbane progetto di 280 mila<br />

energetiche spacciate per riproposizione<br />

di bando fatto dal Comune<br />

di Bari. Neanche questo è<br />

stato dimostrato. E questa volta,<br />

non c’entra la Ragioneria.<br />

<strong>Il</strong> nostro Comune è come quella<br />

casa che brucia: nell’incendio che<br />

divampa e distrugge tutto, c’è chi<br />

pensa a fare il suo business.<br />

Indecente. Sciacallaggio.<br />

E’ in grado di spiegare l’Assessore<br />

Morgese perché la documentazione<br />

per la partecipazione<br />

a quel bando di una d<strong>it</strong>ta di<br />

Bari è stata consegnata a mano<br />

al protocollo del Comune da un<br />

collaboratore di uno studio tecnico<br />

di Sammichele?<br />

euro – i loculi al cim<strong>it</strong>ero, che non ce ne sono<br />

più – palazzo di via G. Pastore – ex asilo Nido di<br />

via Quasimodo, decidere il da farsi della vend<strong>it</strong>a<br />

– decidere come gestire gli impianti sportivi<br />

compreso il palazzetto dello sport – attivarsi<br />

per mettere un custode al mercato ortofrutticolo<br />

all’ingrosso – dare corso al redd<strong>it</strong>o minimo<br />

di inserimento per poi sost<strong>it</strong>uirlo con il lavoro<br />

occasionale, strumento per non chiudere il cim<strong>it</strong>ero<br />

e il bagno pubblico e per poter fare lavori<br />

di pulizia – attivarsi per far fare una gara di<br />

appalto ad evidenza pubblica per il servizio di<br />

igiene ambientale, per dare ai c<strong>it</strong>tadini un servizio<br />

efficiente visto che sono chiamati a pagare<br />

l’intero costo.<br />

Queste sono le cose prior<strong>it</strong>arie da fare, senza<br />

costi.<br />

Ma la cosa più importante da fare è mettere a<br />

conoscenza l’intera c<strong>it</strong>tadinanza della s<strong>it</strong>uazione<br />

finanziaria del Comune spigando loro in che<br />

condizioni la lista INSIEME ha portato l’ente.<br />

Bisogna dire alla minoranza che non si può<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 11


Un motivo in più, questo, dopo<br />

le ampie e circostanziate motivazioni<br />

già espresse con la nostra<br />

analisi di quel bando, per chiedere<br />

le dimissioni dell’assessore.<br />

Non è forse corruzione questa?<br />

Cos’è, la continua del bando del<br />

panettone di Natale?<br />

Sindaco Tateo, se lei non interviene<br />

vuol dire che ne è ben a conoscenza<br />

e che non rispondendo,<br />

facendo finta di niente, cerca<br />

di coprire questi fattacci.<br />

Se non connivente, il Sindaco,<br />

tacendo, diventa corresponsabile.<br />

Allora: delle due l’una. O revoca<br />

la delega all’Assessore Morgese, o<br />

sono indispensabili le sue dimissioni.<br />

Tanto, non avremo molto da<br />

perdere. Purtroppo, avremo solo<br />

sprecato un anno, sprecato per<br />

l’inerzia che lo ha caratterizzato.<br />

<strong>Il</strong> Sindaco ha detto che “non riesce<br />

a venire a capo della s<strong>it</strong>uazione”<br />

e crede di coprirsi mettendo<br />

in svend<strong>it</strong>a il patrimonio immobi-<br />

parlare di porcheria di una gara di appalto<br />

predisposta all’ultimo momento dall’assessore<br />

Morgese commettendo alcuni errori al solo<br />

fine di non perdere i finanziamenti, mi riferisco<br />

alla gara tanto discussa in consiglio comunale.<br />

Quella gara è cosa di poco conto di fronte alle<br />

PORCHERIE fatte dall’amministrazione Boscia.<br />

Basta ricordare il bocciodromo, il mercato<br />

all’ingrosso, le varie distrazioni di fondi fatti su<br />

cap<strong>it</strong>oli degli espropri della zona industriale, il<br />

Padiglione multimediale e altro ancora…<br />

Bocciodromo di via T. Pugliese: si facevano<br />

lavori di costruzione del campo di bocce e la<br />

messa in sicurezza della palestra coperta di via<br />

T.P. Pugliese finanziati per 300mila euro. Furono<br />

spesi € 238.234,42 e risultava una disponibil<strong>it</strong>à<br />

per economie di € 61.765,28.<br />

Su disposizioni di qualche assessore dell’amministrazione<br />

Boscia, il responsabile dell’area<br />

tecnica affidava con la determina gestionale<br />

n. 234 del 8-8-2008 mediante cottimo fiduciario<br />

alla D<strong>it</strong>ta La Metalsud di Lenoci Fedele, di<br />

12<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

liare del Comune, perché “il fallimento<br />

avviene per mancanza di<br />

liquid<strong>it</strong>à”.<br />

Calma!<br />

Prima il Bilancio Comunale, firmato<br />

dal Revisore dei Conti, spiegato<br />

ai c<strong>it</strong>tadini, approvato dal<br />

Consiglio Comunale, accertate<br />

con chiarezza le responsabil<strong>it</strong>à<br />

dei suoi artefici, poi le soluzioni.<br />

Opportunamente condivise.<br />

<strong>Il</strong> potere di amministrare oggi<br />

per la Giunta Tateo, con le dichiarazioni<br />

di indipendenza del consigliere<br />

V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli e<br />

le sue dimissioni da Assessore, è<br />

Acquaviva delle Fonti e alla D<strong>it</strong>ta Colorificio<br />

Adriatico lavori per una complessiva spesa di €<br />

55.336,56, somma non disponibile non avendo<br />

avuto l’autorizzazione a poter spendere le economie<br />

rivenienti dall’appalto di 300mila euro.<br />

La Regione Puglia solo dopo molto tempo<br />

che erano stati fatti i lavori, e precisamente il<br />

22 settembre 2008 comunicava: che per ottenere<br />

l’autorizzazione all’utilizzo della somma in<br />

economie il Comune doveva inviare un nuovo<br />

progetto esecutivo con un nuovo quadro economico<br />

approvato dalla Giunta Comunale.<br />

I lavori erano stati fatti senza la copertura<br />

finanziaria creando un deb<strong>it</strong>o fuori bilancio,<br />

questa è PORCHERIA.<br />

Sempre in data 8-8-2008 veniva adottata la<br />

determinazione gestionale n. 26 con la quale<br />

veniva affidato, mediante contratto fiduciario<br />

alla D<strong>it</strong>ta Lippolis di Putignano, la forn<strong>it</strong>ura e<br />

posa in opera di pannelli in PVC per la copertura<br />

dell’intero campo di gioco per un importo<br />

di € 22.000. In una fase successiva la Giunta Co-<br />

solo “tecnicamente” <strong>maggio</strong>r<strong>it</strong>ario,<br />

ma è “pol<strong>it</strong>icamente” minor<strong>it</strong>ario.<br />

<strong>Il</strong> sindaco Tateo è di fatto sfiduciato<br />

e senza <strong>maggio</strong>ranza.<br />

Vi pare poco?<br />

Sembra, invece, che Tateo ha<br />

come la necess<strong>it</strong>à di portare a<br />

termine una missione… “impossibile”:<br />

il palazzo di via G. Pastore<br />

e, adesso, anche le diagnosi energetiche.<br />

Con molta chiarezza, dimettendosi<br />

da assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli ha detto che le decisioni<br />

della Giunta sono prese altrove.<br />

E lui, non volendole avallare, si è<br />

dimesso.<br />

C’è da ringraziarlo V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli, per la chiarezza, per<br />

la denuncia fatta e per il gesto<br />

responsabilmente assunto.<br />

<strong>Il</strong> sindaco Tateo, questa denun-<br />

munale della lista INSIEME con deliberazione<br />

n. 15 del 15.01.2009 assegnava all’area tecnica<br />

la somma di € 48.559,53 per realizzare la copertura<br />

dei campi, la chiusura del capannone<br />

e l’impianto di riscaldamento, imputando tale<br />

spesa ai residui passivi, ricadente su un intervento<br />

destinato al pagamento degli espropri<br />

nella zona industriale, pagamenti per espropri<br />

che sono stati effettuati e che devono essere<br />

ancora completati. Pertanto quei soldi NON<br />

potevano essere toccati, distrazioni di fondi –<br />

altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />

Lavori al Mercato all’Ingrosso dei prodotti ortofrutticoli.<br />

Con deliberazione n. 14 del 15-01-2009 veniva<br />

assegnata all’area tecnica la somma di €<br />

36.000 per la realizzazione di tre pozzi assorbenti<br />

nell’area Mercatale, spesa imputata anche<br />

questa ai residui degli espropri zona PIP<br />

– Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />

In data 20-04-2009, la Giunta Boscia adottava<br />

la deliberazione n. 83 ad oggetto “Comple-


pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

cia non può farSela scivolare addosso.<br />

C’è da apprezzare, inoltre, il fatto<br />

che l’assessore dimissionario,<br />

ha respinto la falsa, pelosa solidarietà<br />

di circostanza con cui il<br />

Sindaco ha cercato di ammorbidire<br />

la portata del gesto carico di<br />

valenza pol<strong>it</strong>ica, amministrativa<br />

e gestionale.<br />

Se il Sindaco fa finta di niente,<br />

vuol dire che la pol<strong>it</strong>ica è andata<br />

a … farsi benedire.<br />

Noi siamo rimasti allib<strong>it</strong>i e<br />

sorpresi ad assistere sia a come<br />

l’assessore dimissionario, dalla<br />

<strong>maggio</strong>ranza, sia stato “scaricato”,<br />

sia dal ridotto spazio dato<br />

dalla minoranza alle sue pesanti<br />

dichiarazioni.<br />

La valenza pol<strong>it</strong>ica del gesto,<br />

a nostro avviso, aveva prior<strong>it</strong>à<br />

assoluta anche sul mer<strong>it</strong>o del-<br />

tamento lavori di sistemazione area mercatale”.<br />

Nella delibera veniva specificato che a segu<strong>it</strong>o<br />

di vend<strong>it</strong>a futura (era più giusto dire RIVENDITA)<br />

trattandosi di lotti già venduto e pagati al Comune,<br />

che la D<strong>it</strong>ta Morgese rest<strong>it</strong>uiva al Comune<br />

ottenendo la stessa somma che aveva pagato<br />

e con un utile per il Comune di € 97.906.16,<br />

somma che veniva assegnata all’area tecnica.<br />

Anche questi lavori vengono affidati per vie<br />

brevi e realizzati.<br />

Sta di fatto che i lotti NON sono stati venduti<br />

e le d<strong>it</strong>te hanno presentato fatture per essere<br />

liquidate e pagate, importo € 70.400 più IVA –<br />

Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />

Padiglione multimediale.<br />

L’amministrazione Boscia aveva deciso di<br />

fare un padiglione multimediale nel giargino<br />

del Castello, dopo varie viciss<strong>it</strong>udini che tutti<br />

conoscete in data 18-12-2008 la Giunta delibera<br />

di fornire indirizzo al Responsabile del<br />

procedimento affinchè adotti gli atti necessari<br />

alla rimodulazione del progetto esecutivo, in<br />

le questioni successivamente<br />

denunciate dalla minoranza. Si<br />

sono valutate come prior<strong>it</strong>arie,<br />

invece, le altre questioni discusse.<br />

Vuol dire che la pol<strong>it</strong>ica avvalla<br />

questo stato di antidemocratic<strong>it</strong>à<br />

e di confusione. Fa sentire forti<br />

ed intoccabili quelli che governano:<br />

si sentono più forti della<br />

legge perché hanno il potere.<br />

Noi ci rifiutiamo di crederlo.<br />

Per questo non ci stanchiamo di<br />

denunciarlo.<br />

Così come ci rifiutiamo di credere<br />

che attraverso una catena<br />

di dimissioni si possa dare spazio<br />

all’Idv (Italia dei Valori) in Consiglio<br />

comunale. Per fare cosa?<br />

Ci allarma e insospettisce il suo<br />

silenzio non solo in questa vicenda,<br />

ma anche sulle altre. Proprio<br />

ora che lo stesso Antonio Di<br />

Pietro, sulle questioni nazionali,<br />

sta inaugurando un nuovo corso,<br />

quello della costruzione dell’alternativa<br />

di governo.<br />

Scorciatoie o cooptazioni non<br />

sono mai la soluzione.<br />

L’Idv, Rifondazione Comunista,<br />

Sel da sinistra, ma anche il PdL<br />

da destra, devono esprimere con<br />

coraggio l’esigenza di dimissioni<br />

di questa Amministrazione comunale.<br />

Se il Pd fosse il part<strong>it</strong>o che dice<br />

di voler essere e non “proprietà<br />

privata” di qualcuno, a quest’ora,<br />

avrebbe già assunto responsabilmente<br />

la sua iniziativa pol<strong>it</strong>ica.<br />

Dov’è il popolo delle primarie?<br />

Quello al quale fu scippato il dir<strong>it</strong>to<br />

di scelta del candidato sindaco<br />

il 21 marzo 2009?<br />

Le elezioni anticipate non possono<br />

far paura ai part<strong>it</strong>i demo-<br />

maniera che il finanziamento POR, così come<br />

concesso a questo Comune, venga integralmente<br />

impiegato per l’allestimento del Museo;<br />

e di provvedere alla liquidazione dei progettisti<br />

e di procedere alla risoluzione del contratto di<br />

appalto anche se i lavori erano stati già iniziati.<br />

Tutto questo senza dare la copertura finanziaria.<br />

Le somme da pagare per prestazioni e lavori<br />

fatti ammontano a € 76,472,18 – altro deb<strong>it</strong>o<br />

fuori bilancio.<br />

In più la D<strong>it</strong>ta Socoma che doveva fare i lavori<br />

del Padiglione ha chiesto un risarcimento danni<br />

di € 234.750,54 – Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />

Queste sono le porcherie vere, ma ce ne sono<br />

tante altre…<br />

Ma la cosa che NON vogliono capire è che<br />

hanno portato la cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à del Comune a un livello<br />

che non sappiamo quando ne usciremo,<br />

e se fossero stati rispettati i principi contabili<br />

l’amministrazione Boscia non avrebbe rispettato<br />

il PATTO DI STABILITA’ non solo il 2006 e il<br />

2008, come è accaduto, ma anche il 2007. In-<br />

cratici, a quelli che non possono<br />

tollerare governi fallimentari e<br />

corrotti.<br />

Sammichele non ha bisogno di<br />

precarietà amministrativa, di amministrazioni<br />

immobili, fallimentari<br />

e corrotte.<br />

Chiarezza, trasparenza e correttezza:<br />

queste servono.<br />

La via maestra è dare voce e<br />

rimettere il mandato nelle mani<br />

dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

La pol<strong>it</strong>ica, i part<strong>it</strong>i, si riapproprino<br />

delle loro prerogative.<br />

Noi abbiamo creduto e crediamo<br />

che il mandato sia dei c<strong>it</strong>tadini<br />

per i c<strong>it</strong>tadini, non dell’ufficio<br />

tecnico competente per le sue<br />

necess<strong>it</strong>à.<br />

La corruzione, fino a prova<br />

contraria, non è ancora diventata<br />

una virtù, né la ragione ultima<br />

della pol<strong>it</strong>ica.<br />

fatti solo mettendo in atto strategie non hanno<br />

chiuso in disavanzo gli anni 2006-20007.<br />

Meglio dire che se fossero state pagate le<br />

utenze (luce, gas, acqua e telefoni) per il giusto<br />

importo per gli interi anni di riferimento, avrebbero<br />

chiuso in disavanzo ogni anno.<br />

Tutto questo perché sono stati contratti mutui<br />

con una certa leggerezza.<br />

ALTRO CHE PORCHERIE, QUI C’E’ DA VERGO-<br />

GNARSI.<br />

Oltre al fatto che questi signori sono capaci<br />

solo di fare propaganda mediatica dicendo bugie<br />

e sono contradd<strong>it</strong>tori con loro stessi, perché<br />

modellano la loro ver<strong>it</strong>à alla bisogna. Quello<br />

che dicono oggi è il contrario di quello detto<br />

in precedenza.<br />

Chiudo, ringraziando tutti i dipendenti comunali<br />

per la loro collaborazione (in particolare<br />

quelli dei miei settori di riferimento per la<br />

loro disponibil<strong>it</strong>à) e per il loro lavoro silenzioso<br />

e concreto.<br />

V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 13


nessuno in grado<br />

di dare una spiega- C’è<br />

zione del perché,<br />

pur in presenza di due sentenze,<br />

quella del TAR e quella del<br />

Consiglio di Stato, del palazzo<br />

di via G. Pastore non si possa<br />

sapere che fine ha fatto?<br />

Le sentenze sono chiare:<br />

abusivismo edilizio.<br />

La sorte del palazzo è defin<strong>it</strong>a:<br />

o demolizione, o acquisizione<br />

a patrimonio comunale.<br />

La voglia di demolire, ormai,<br />

credo, non ci sia. I tempi per la<br />

demolizione credo che siano<br />

legati al fattore economico: chi<br />

paga?<br />

Ma il silenzio e la non curanza<br />

delle sentenze sono offensive.<br />

Sono il parallelo del sintomo<br />

che ne determinò l’accadimento:<br />

la strafottenza.<br />

Se al privato c<strong>it</strong>tadino non la<br />

si perdona, per un Ente Pubblico<br />

è imperdonabile.<br />

Se <strong>maggio</strong>ranza e minoranza<br />

tacciono vuol dire che sono<br />

conniventi?<br />

Prima Determinazione del Responsabile<br />

dell’Area Tecnica per il ripristino<br />

dello stato dei luoghi: n. 284 del<br />

2004:<br />

6 anni!<br />

Sentenze del TAR Bari n. 1215,<br />

1216, 1217, 1218 del 04.05.2007:<br />

1.111 giorni!<br />

Sentenza Consiglio di Stato: n.<br />

3040 del 18 marzo 2008:<br />

779 giorni!<br />

14<br />

Connivenza<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

Ecco il conto da pagare:<br />

richiesto il risarcimento<br />

Palazzo di via G. Pastore, i proprietari dal giudice, il Comune che farà?<br />

di FRANCO DERAMO <strong>Il</strong> Tribunale di Bari<br />

quello che<br />

non doveva accadere.<br />

E’accaduto<br />

A furia di sentirsi al di<br />

sopra di ogni legge e di ogni norma.<br />

Maneggioni, spregiudicati.<br />

Disposti a tutto.<br />

Si è scherzato con il fuoco.<br />

Ora è arrivato il momento di pagare<br />

il conto.<br />

E sarà salato.<br />

La famiglia Lagravinese ha<br />

chiesto al TAR il risarcimento dei<br />

danni.<br />

Destinatario della richiesta,<br />

giustamente, il Comune di Sammichele<br />

di Bari. Cioè chi rilasciò la<br />

licenza edilizia.<br />

Che farà ora il sindaco Tateo?<br />

Quello che si astiene, che si dichiara<br />

“incompetente” sulla vicenda?<br />

Continuerà ad astenersi mentre<br />

il Comune affonda?<br />

Questa non è etica.<br />

E’ irresponsabil<strong>it</strong>à, ignavia, infingardaggine.<br />

Chi r<strong>it</strong>iene di avere “confl<strong>it</strong>ti di<br />

interessi” con il Comune aveva il<br />

dovere di non candidarsi, una volta<br />

eletto di rifiutare l’incarico.<br />

Tic tac... e intanto il tempo passa<br />

e le sentenze restano inapplicate...<br />

<strong>Il</strong> palazzo di via G. Pastore<br />

Nel nostro piccolo paese stiamo<br />

vivendo una assurda s<strong>it</strong>uazione<br />

fatta di mancanza di senso civico<br />

e di codardie pol<strong>it</strong>iche, ma anche<br />

di arroganti sfide che continuano<br />

come se non ci fossero per lo<br />

mezzo persone, famiglie, c<strong>it</strong>ta-<br />

dini, l’intera comun<strong>it</strong>à, un piano<br />

regolatore, la legge, i tribunali, le<br />

sentenze.<br />

A testa bassa... si va avanti!<br />

Altra carta bollata.<br />

Altre spese legali.<br />

La morte della pol<strong>it</strong>ica.<br />

Cosa chiederà il sindaco Tateo<br />

all’avvocato che difenderà il Comune?<br />

“Avvocato. ci faccia vincere” o<br />

“avvocato, non insista più di tanto,<br />

ci faccia perdere”?<br />

Chi vorrà che sia rappresentato<br />

e adeguatamente difeso?<br />

<strong>Il</strong> suo studio, il prestigio del suo<br />

studio di avvocato o i dir<strong>it</strong>ti, gli<br />

interessi di una comun<strong>it</strong>à scippata<br />

e ripetutamente stuprata?<br />

Più ci guardiamo attorno più ci<br />

rendiamo conto della grav<strong>it</strong>à dei<br />

danni consumati nel tempo alle<br />

spalle di questa comun<strong>it</strong>à.<br />

Terra di conquista.<br />

Cesp<strong>it</strong>e per rend<strong>it</strong>a speculativa<br />

e parass<strong>it</strong>aria.<br />

La pol<strong>it</strong>ica?<br />

Un pretesto.<br />

L’alibi permanente per avere<br />

mano libera.


l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />

I numeri<br />

dati<br />

dal Sindaco<br />

<strong>Il</strong> sindaco ha forn<strong>it</strong>o solo alcuni elementi,<br />

parziali, incompleti, ha stilato un elenco di alcuni<br />

tra i principali deb<strong>it</strong>i fuori delle previsioni<br />

del bilancio. Si tratta di somme, secondo l’Amministrazione<br />

comunale in carica, che la Giunta<br />

precedente era tenuta a versare ed il cui pagamento<br />

non sarebbe stato onorato, e che oggi<br />

si riversano sulla comun<strong>it</strong>à. La somma di tutti<br />

i mancati pagamenti e che rappresenta l’ammontare<br />

del deb<strong>it</strong>o oscillerebbe tra un milione<br />

e 300 mila ed un milione e 500 mila euro.<br />

77.400 euro per lavori al mercato ortofrutticolo<br />

38mila euro colorificio lavori al bocciodromo<br />

17mila euro per il bocciodromo<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Nella sala consiliare del<br />

comune di Sammichele<br />

di Bari, l’amministrazione<br />

comunale (non) ha presentato<br />

il bilancio di previsione <strong>2010</strong>.<br />

Avevano fatto affiggere manifesti<br />

per le vie c<strong>it</strong>tadine inv<strong>it</strong>ando<br />

la popolazione a partecipare ad<br />

un dibatt<strong>it</strong>o collettivo intorno al<br />

capezzale di un malato grave. <strong>Il</strong><br />

sindaco, Natale Tateo, ha appena<br />

elencato una serie di deb<strong>it</strong>i fuori<br />

bilancio.<br />

Non era ancora pronta una relazione<br />

pol<strong>it</strong>ica né erano state redatte<br />

le cifre. Ad ogni inizio anno,<br />

ogni Amministrazione comunale<br />

è tenuta a presentare un bilancio<br />

di previsione per l’anno in corso.<br />

Si prevedono le spese, sia quelle<br />

correnti per il normale funzionamento<br />

della macchina burocratico-amministrativa,<br />

che quelle per<br />

investimenti in opere pubbliche.<br />

A fronte di tali spese, il Comune<br />

deve prevedere altrettante entrate,<br />

rivenienti non solo da tributi<br />

(ICI, TARSU, ecc.), ma da svariate<br />

fonti. Le cifre non erano pronte.<br />

24mila euro, un cred<strong>it</strong>o vantato dalla quarta<br />

commissione ERP di Acquaviva delle Fonti<br />

2500 euro, una parcella per il geologo dott.<br />

Sassone<br />

32mila euro, una parcella per gli arch<strong>it</strong>etti<br />

Netti, Bianco, Pastore<br />

3mila euro per una D<strong>it</strong>ta<br />

200mila euro circa per la raccolta e smaltimento<br />

rifiuti solidi urbani: con la Sieco, la d<strong>it</strong>ta<br />

affidataria dell’appalto<br />

15mila euro da versare per la manutenzione<br />

ordinaria da parte di una d<strong>it</strong>ta elettrica ed<br />

altri 68mila euro per la manutenzione straordinaria<br />

36.300 euro ad una D<strong>it</strong>ta<br />

14.800 euro per il cim<strong>it</strong>ero<br />

11.562 euro all’agenzia delle entrate per il<br />

2008<br />

6.131 euro all’agenzia delle entrate per il<br />

2007<br />

356mila euro per la registrazione di 2 sentenze<br />

31.500 euro all’ATO Ba/5<br />

Un bilancio fantasma<br />

Gli uffici, nonostante le notti trascorse<br />

in Municipio, non erano<br />

ancora venuti a capo della s<strong>it</strong>uazione.<br />

Eppure, è dall’atto dell’insediamento<br />

di questa Amministrazione,<br />

giugno 2009, che si parla di un<br />

enorme massa deb<strong>it</strong>oria.<br />

Non solo. La s<strong>it</strong>uazione economico-finanziaria<br />

sarebbe di una<br />

grav<strong>it</strong>à notevole.<br />

Uno spettro sembra si aggiri per<br />

i corridoi di palazzo di c<strong>it</strong>tà: “dissesto<br />

finanziario”. Eppure, Luigi Pa-<br />

nunzio, già Dirigente dell’ufficio<br />

ragioneria nella precedente Amministrazione<br />

ed esonerato dalla<br />

Giunta Tateo, era intervenuto<br />

durante un’assemblea pubblica<br />

nel mer<strong>it</strong>o. Egli aveva categoricamente<br />

escluso tale possibil<strong>it</strong>à,<br />

pur non nascondendo la difficile<br />

s<strong>it</strong>uazione. Quando il sindaco è<br />

tornato ad illustrare la grav<strong>it</strong>à della<br />

s<strong>it</strong>uazione ha sottolineato che il<br />

Comune di Sammichele di Bari ha<br />

le casse prosciugate.<br />

E lo stato dei fatti si presente-<br />

25mila euro per cartelle esattoriali non pagate<br />

38mila euro per cartelle esattoriali non pagate<br />

5.600 euro alle Poste<br />

1.888 euro di trattenute sindacali non versate<br />

nel 2008<br />

10mila euro non versati all’ufficio provinciale<br />

688 euro non versati alla Einaudi ed<strong>it</strong>ori,<br />

anno 2006<br />

6.900 euro non versati all’Agenzia delle entrate<br />

per l’ICI 2003<br />

9mila euro non versati all’arch<strong>it</strong>etto De<br />

Marzo<br />

6.600 euro non versati alla società ed<strong>it</strong>rice<br />

enti locali negli anni 2005-2009<br />

2mila euro non versati per una consulenza<br />

tecnica<br />

3mila euro non versati alla d<strong>it</strong>ta Campanella<br />

ascensori<br />

18mila euro non versati per il pagamento di<br />

un forn<strong>it</strong>ore Wind per un progetto Ru.Pa.<br />

presentato ai c<strong>it</strong>tadini<br />

Tra cifre e scambi di accuse i tempi per l’approvazione del documento sono sempre più stretti<br />

rebbe così compromesso, da ipotizzare<br />

la alienazione di parte del<br />

patrimonio immobiliare e l’affidamento<br />

in gestione ai privati del<br />

cim<strong>it</strong>ero comunale. La s<strong>it</strong>uazione<br />

è davvero grave come si dice o si<br />

tratta di propaganda che serve a<br />

demonizzare l’opposizione?<br />

Cercheremo di capire, in questo<br />

breve viaggio tra i numeri. Porremo<br />

a confronto l’opinione della<br />

<strong>maggio</strong>ranza e quella della minoranza,<br />

presente a quell’assemblea.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 15


16<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />

Non riusciamo a pagare le bollette<br />

<strong>Il</strong> commento allarmato del primo c<strong>it</strong>tadino<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Questo Comune ha un deb<strong>it</strong>o<br />

grande come una<br />

montagna. Questa, in<br />

sintesi, la denuncia dell’Amministrazione<br />

comunale, per bocca del<br />

sindaco Tateo. <strong>Il</strong> deb<strong>it</strong>o sarebbe<br />

stato accumulato nel precedente<br />

quinquennio.<br />

Questo fa sì che il comune di<br />

Sammichele di Bari non possa far<br />

fronte nemmeno alla cosiddetta<br />

spesa corrente. Si tratta della spesa<br />

quotidiana, per dirla in termini<br />

semplicistici.<br />

Far funzionare un Municipio<br />

significa pagare gli stipendi ai dipendenti,<br />

pagare la bolletta Enel<br />

della pubblica illuminazione, quella<br />

relativa al consumo di acqua,<br />

gas e telefono. Insomma, è quello<br />

cui ogni famiglia deve provvedere<br />

ogni giorno. <strong>Il</strong> Sindaco sostiene che<br />

questo Comune, a causa del forte<br />

indeb<strong>it</strong>amento, non ha le risorse<br />

per pagare bollette che non sono<br />

state pagate dalla giunta Boscia.<br />

Una s<strong>it</strong>uazione gravissima. Solo<br />

per acqua, energia elettrica e gas,<br />

questa Amministrazione comunale<br />

avrebbe ered<strong>it</strong>ato pagamenti<br />

per 200 mila euro. Non possono<br />

essere versati, evidentemente, in<br />

un’unica tranche. Dovranno essere<br />

rateizzati, spalmandoli nell’arco di<br />

tre anni.<br />

Poi, abbiamo altri 200 mila euro<br />

che, nei bilanci di previsione degli<br />

anni precedenti, non erano stati<br />

previsti, appunto. Quindi, deb<strong>it</strong>i<br />

fuori bilancio. Ci si riferisce alle<br />

spese legali. Questo è un vizio antico.<br />

<strong>Il</strong> nostro Comune, 6800 ab<strong>it</strong>anti,<br />

è uno dei più l<strong>it</strong>igiosi d’Italia.<br />

Spendiamo risorse in un settore<br />

del tutto improduttivo: processi e<br />

sentenze.<br />

E tale vizio è appartenuto alla<br />

giunta Boscia come a quelle Madaro.<br />

Va detto, infatti, che la cifra relativa<br />

ad una parcella legale e che<br />

risulta in una delibera di Giunta,<br />

non rappresenta che una minima<br />

parte del compenso dovuto a quel<br />

legale. Un procedimento, in special<br />

modo di tipo amministrativo,<br />

richiede diversi anni per concludersi.<br />

Le sentenze sono diverse, tra<br />

TAR e Consiglio di Stato.<br />

Si comincia con una prima parcella.<br />

Magari la sentenza defin<strong>it</strong>iva<br />

giunge quando la Giunta che ha<br />

commissionato quella consulenza<br />

non è più in carica. Sono, dunque,<br />

le spese a saldo finale che rappresentano<br />

un salasso per l’ente locale.<br />

Quindi, come detto dallo stesso<br />

Sindaco, non è escluso che in questi<br />

200 mila euro possano figurare<br />

parcelle del suo stesso studio legale<br />

rivenienti da precedenti Amministrazioni:<br />

“non ho tutta la documentazione<br />

e quindi non posso<br />

stabilire a quali anni risalgono”.<br />

Anche questi 200 mila euro saranno<br />

versati a rate. Stupisce che<br />

non si riesca a varare un bilancio di<br />

previsione per una difficoltà degli<br />

uffici a certificare spese ed entrate<br />

precedenti: “notti intere non sono<br />

bastate a chiudere il bilancio negli<br />

uffici”.<br />

Ma se è dall’autunno scorso che<br />

si genera allarme sociale con il paventato<br />

dissesto finanziario! Bisogna<br />

tagliare le spese, dice il primo<br />

c<strong>it</strong>tadino. Circa 50 mila euro di risparmio<br />

sarebbero ottenuti con la<br />

decurtazione delle indenn<strong>it</strong>à agli<br />

Assessori.<br />

Per il <strong>2010</strong>, la Giunta riduce del<br />

70% i propri emolumenti. E’ evidente<br />

che un simbolo non serve<br />

a scalare la montagna del deb<strong>it</strong>o.<br />

Tuttavia, un bilancio non è fatto di<br />

sole spese.<br />

Purtroppo, il 19 aprile non tutte<br />

Informazione<br />

prima di tutto<br />

Per parlare di bilancio di previsione,<br />

è necessario partire dall’informazione.<br />

Prima di tutto. L’articolo<br />

32 della legge <strong>numero</strong> 69 del 2009<br />

parla chiaro. Al comma 2, invece, si<br />

legge che “al fine di promuovere il<br />

progressivo superamento della pubblicazione<br />

in forma cartacea, le amministrazioni<br />

e gli enti pubblici tenuti<br />

a pubblicare sulla stampa quotidiana<br />

atti e provvedimenti concernenti<br />

procedure ad evidenza pubblica o i<br />

propri bilanci, oltre all’adempimento<br />

di tale obbligo con le stesse modal<strong>it</strong>à<br />

previste dalla legislazione vigente<br />

alla data di entrata in vigore della<br />

presente legge, ivi compreso il richiamo<br />

all’indirizzo elettronico, provve-<br />

le cifre erano pronte. Tra le previsioni<br />

di entrate certe, vi sono gli<br />

oneri di urbanizzazione, previsti in<br />

160 mila euro, per il <strong>2010</strong>. Si tratta<br />

delle tasse di concessione edilizia<br />

che il c<strong>it</strong>tadino sopporta ogni volta<br />

che chiede un permesso a costruire.<br />

Di tale somma, il 25%, ossia 40<br />

mila euro, viene destinata alla manutenzione<br />

ordinaria: “servono a<br />

riparare le cosiddette buche di strada;<br />

Sammichele sta diventando una<br />

groviera sia nelle strade interne che<br />

in quelle esterne”.<br />

Un altro 25%, 40 mila euro, viene<br />

destinato alla manutenzione straordinaria.<br />

<strong>Il</strong> restante 50% di tale<br />

entrata viene destinato alla copertura<br />

della spesa corrente, di cui<br />

sopra. <strong>Il</strong> che non basta a coprire i<br />

mancati pagamenti delle bollette.<br />

Servono altri soldi.<br />

Tanti soldi.<br />

Come reperirli? L’11 aprile non si<br />

fece cenno all’ipotesi di aumento<br />

dono altresì alla pubblicazione nei<br />

s<strong>it</strong>i informatici [...]”. Inv<strong>it</strong>iamo l’Amministrazione<br />

comunale ad adempiere<br />

a tale obbligo di legge entro<br />

luglio <strong>2010</strong>, termine ultimo fissato<br />

per legge. Sul s<strong>it</strong>o del Comune bisognerà<br />

leggere tutte le delibere,<br />

ivi compresa quella relativa al bilancio<br />

di previsione <strong>2010</strong>. Se l’Amministrazione<br />

non vorrà allestire il<br />

s<strong>it</strong>o, si assumerà una responsabil<strong>it</strong>à<br />

gravissima di omissione.<br />

E’ scandaloso che in questo Comune<br />

si parli di dissesto finanziario<br />

dal mese di settembre 2009 e che<br />

ad aprile <strong>2010</strong> non conosciamo<br />

ancora dati defin<strong>it</strong>ivi in mer<strong>it</strong>o alla<br />

reale ent<strong>it</strong>à del deb<strong>it</strong>o denunciato<br />

dai nostri amministratori. Si è<br />

generato un ingiustificato allarme<br />

sociale molti mesi prima. L’allarmismo<br />

serve alla propaganda pol<strong>it</strong>ica.<br />

Gli amministratori ispirano i loro<br />

della tassa sui rifiuti solidi urbani.<br />

Lo abbiamo saputo pochi giorni<br />

più tardi. I c<strong>it</strong>tadini dovevano essere<br />

messi a conoscenza di ciò che li<br />

attende.<br />

Si chiama assunzione di responsabil<strong>it</strong>à.<br />

Una seconda idea che<br />

prende corpo è quella di un affidamento<br />

in gestione a privati di<br />

strutture come il cim<strong>it</strong>ero. Per gli<br />

impianti sportivi, si starebbe pensando<br />

ad una convenzione con<br />

le associazioni che entrerebbero<br />

esse stesse nella gestione diretta,<br />

sopportando le spese. <strong>Il</strong> che significherà,<br />

inev<strong>it</strong>abilmente, chiedere<br />

agli spettatori un costo del biglietto<br />

d’ingresso. Infine, l’Ufficio Tecnico<br />

sta effettuando una stima degli<br />

immobili comunali, alcuni dei quali<br />

potrebbero essere dismessi. Si<br />

pensi a palazzo Pinto, il palazzetto<br />

dello sport, il mercato ortofrutticolo.<br />

Fin qui, l’Amministrazione<br />

comunale.<br />

comportamenti alla sobrietà. Non<br />

lanciano proclami. Per loro, parlano<br />

gli atti amministrativi. Prima si<br />

danno le cifre al completo. Poi, alla<br />

pol<strong>it</strong>ica, nelle piazze, spetta il comp<strong>it</strong>o<br />

di fare le polemiche che r<strong>it</strong>iene<br />

opportune. Dopo 7 mesi, gli uffici<br />

sono ancora costretti a trascorrere<br />

nottate in Municipio per conoscere<br />

l’ent<strong>it</strong>à delle cifre?<br />

E questo in un Comune di 6800<br />

ab<strong>it</strong>anti, non a Roma. La s<strong>it</strong>uazione<br />

dell’ufficio Ragioneria del Comune<br />

è scandalosa dal quinquennio<br />

1999-2004. Sin da allora, sindaco<br />

Nicola Madaro, si assisteva inermi<br />

ad uno strano fuggi fuggi dei Dirigenti<br />

che si avvicendavano. Non si<br />

capisce cosa accada davvero tra le<br />

carte di quell’ufficio. La stessa cosa<br />

dicasi per un altro settore che rischia<br />

di trasformarsi in porto delle<br />

nebbie: l’Ufficio Tecnico Comunale.


l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />

Problema: deb<strong>it</strong>o si o no?<br />

di STEFANO RAIMONDI<br />

Per comprendere come<br />

stanno davvero le cose,<br />

bisogna ascoltare il confronto<br />

tra le due parti sui mancati<br />

pagamenti che fanno liev<strong>it</strong>are<br />

l’asticella del deb<strong>it</strong>o di questo<br />

Comune a livelli preoccupanti. <strong>Il</strong><br />

dibatt<strong>it</strong>o, assai polemico, si è sviluppato<br />

tra Lorenzo Netti (PdL) e<br />

il sindaco Natale Tateo. La diatriba<br />

verteva su una domanda: ma<br />

quelli elencati sono deb<strong>it</strong>i fuori bilancio<br />

o solo mancati pagamenti?<br />

LA MINORANZA<br />

Per Lorenzo Netti qualunque<br />

spesa effettuata da un ente locale<br />

ha, a monte, un provvedimento<br />

che impegna al pagamento in cui<br />

viene c<strong>it</strong>ato il cap<strong>it</strong>olo di bilancio<br />

nel quale è stata inser<strong>it</strong>a quella<br />

determinata voce di spesa. Quindi,<br />

se la spesa è inser<strong>it</strong>a nel cap<strong>it</strong>olo<br />

di bilancio, sostiene Netti, devi<br />

solo adempiere al pagamento.<br />

Non si tratta di un deb<strong>it</strong>o che non<br />

è stato previsto. “Quella fattura ha,<br />

a monte, una determina ed un’assegnazione.<br />

Quindi, se si emette<br />

una fattura è scr<strong>it</strong>to a quale de-<br />

termina si fa riferimento. Lei, Sindaco,<br />

ha tutta la documentazione<br />

per risalire alla fonte e dire dove<br />

sono i soldi. Se c’è un impegno di<br />

spesa, si dica dove sono i soldi”.<br />

LA PUBBLICA ILLUMINAZIO-<br />

NE<br />

<strong>Il</strong> Sindaco ha sostenuto, nel<br />

corso dell’assemblea c<strong>it</strong>tadina,<br />

che per il pagamento della bolletta<br />

Enel relativa alla pubblica<br />

illuminazione, la Giunta Boscia<br />

aveva previsto, in bilancio di previsione<br />

2009, ben 110mila euro.<br />

In realtà, si è scoperto che il costo<br />

della bolletta di energia elettrica<br />

della pubblica illuminazione ammonterebbe<br />

a 130mila euro. “A<br />

marzo 2009, la Giunta Boscia pagava<br />

tutte le bollette arretrate del<br />

2008 e su quel cap<strong>it</strong>olo di bilancio<br />

non c’erano più soldi”. Secondo<br />

l’esame fin qui svolto dall’attuale<br />

Amministrazione comunale, “a<br />

partire dal mese di agosto fino a<br />

dicembre, l’Amministrazione comunale<br />

non pagava più la bolletta<br />

della pubblica illuminazione.<br />

Queste bollette venivano pagate<br />

con il successivo bilancio. Questo<br />

è illegale. Noi nomineremo una<br />

Commissione per i deb<strong>it</strong>i fuori bi-<br />

Dibatt<strong>it</strong>o acceso nell’assemblea c<strong>it</strong>tadina<br />

lancio”.<br />

LA REPLICA<br />

DELLA MINORANZA<br />

Lorenzo Netti replica: “Lei è<br />

omissivo, Sindaco. Entro il 30 settembre<br />

2009, ha approvato la<br />

delibera di Consiglio comunale<br />

con la quale ha pubblicamente<br />

dichiarato le cifre di un riequilibrio<br />

di bilancio con cui si sanciva il perfetto<br />

equilibrio tra la parte relativa<br />

alle entrate ed alle usc<strong>it</strong>e. Perchè,<br />

visto che c’era questo disavanzo,<br />

ha omesso di procedere all’assestamento<br />

di bilancio, per cui aveva<br />

obbligo, in questo caso, entro<br />

il successivo 30 novembre 2009?<br />

In quella sede, lei avrebbe dovuto<br />

contestare tutto questo”.<br />

L’AMMINISTRAZIONE RIBATTE<br />

Ecco la replica dell’assessore al<br />

bilancio, V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli:<br />

“C’è una relazione che io ho fatto<br />

nel Consiglio comunale del 15<br />

ottobre 2009. Feci un elenco sin<br />

da allora delle anomalie contabili.<br />

Sulla pubblica illuminazione, la<br />

cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à ha avuto inizio nel 2006.<br />

Sin da allora, voi avete dichiarato<br />

in Consiglio comunale di avere<br />

l’intenzione di non rispettare il<br />

patto di stabil<strong>it</strong>à perchè avevate<br />

intenzione di realizzare opere<br />

pubbliche. Avete contratto dei<br />

mutui”.<br />

DISMISSIONI IN ARRIVO?<br />

<strong>Il</strong> Sindaco, a questo punto, ha introdotto<br />

il tema della dismissione<br />

o, in qualche modo la compartecipazione<br />

dei privati, alla gestione<br />

degli immobili comunali. “Abbiamo<br />

bisogno di soldi, di risorse”.<br />

MERCATO ORTOFRUTTICOLO<br />

Ancora il Sindaco: “Bisogna individuare<br />

chi possa pagare qualcosa<br />

per sfruttare gli immobili e le aree<br />

a disposizione, ad esempio il mercato<br />

ortofrutticolo. In queste opere,<br />

sono stati invest<strong>it</strong>i soldi pubblici<br />

che bisogna far fruttare”.<br />

IMPIANTI SPORTIVI<br />

Tutti gli impianti sportivi, per<br />

l’Amministrazione comunale, incidono<br />

sul bilancio in termini di bollette<br />

Enel, gas. Sammichele è un<br />

paese con 6800 ab<strong>it</strong>anti. E’ un Comune<br />

che ha un indice di vecchiaia<br />

molto elevato. Ma è dotato di<br />

campo sportivo, campi da tennis,<br />

palazzetto, palestra, bocciodromo,<br />

campi di calcetto. “Ho chiesto<br />

all’Ufficio Tecnico di fare una verifica.<br />

La legge stabilisce che per un<br />

certo <strong>numero</strong> di ab<strong>it</strong>anti devono<br />

essere presenti un certo <strong>numero</strong><br />

di impianti sportivi. La soluzione<br />

è che le associazioni sportive gestiscano<br />

direttamente gli impianti<br />

ad esse affidati.<br />

<strong>Il</strong> Comune risparmia, realizzando<br />

delle convenzioni con le<br />

associazioni che devono sapere<br />

se, anche sul piano economico,<br />

conviene giocare la sera o durante<br />

le ore diurne. In tal modo, l’Amministrazione<br />

scarica le proprie<br />

responsabil<strong>it</strong>à. Se un immobile<br />

sportivo è superfluo, possiamo<br />

anche trasformarlo e venderlo. E<br />

ciò, anche per potere pagare la<br />

rata del mutuo che è serv<strong>it</strong>o fare<br />

per realizzare il palazzetto”.<br />

A tale ipotesi, ha immediatamente<br />

replicato uno dei dirigenti<br />

delle associazioni sportive presenti,<br />

Alfonso Mercedes: “Se lei<br />

stasera mi dice: tu devi gestire<br />

il campo di calcio, chiudiamo.<br />

Quando la società sportiva era al<br />

palazzetto dello sport, luce e gas<br />

venivano pagate dal Comune. Magari,<br />

il Comune elargiva un contributo<br />

in meno. Al campo di calcio,<br />

la stessa cosa. In quel caso, si fa<br />

una colletta, si paga il custode e va<br />

bene. Ma se dobbiamo accollarci<br />

l’intera spesa del campo di calcio,<br />

noi chiudiamo”.<br />

L’UFFICIO RAGIONERIA<br />

DEL COMUNE<br />

Per la Giunta in carica, la s<strong>it</strong>uazione<br />

dell’ufficio Ragioneria di<br />

Sammichele è drammatica. “La<br />

prima assunta era disperata. Ha<br />

chiesto il trasferimento a Cassano.<br />

La seconda è giunta da Castellana.<br />

E’ rimasta una sola settimana.<br />

Ha abbandonato tutto quasi per<br />

scappare via. Questa povera ragazza<br />

che ho assunto sta facendo<br />

le nottate. Ricostruire i procedimenti<br />

contabili non è semplice”.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 17


Come un cavallo appesant<strong>it</strong>o<br />

18<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Tutto sommato, a conclusione<br />

di questo viaggio fra<br />

i numeri del bilancio di previsione<br />

<strong>2010</strong>, lim<strong>it</strong>arsi a stabilire se<br />

siamo di fronte a deb<strong>it</strong>i fuori bilancio<br />

o a mancati pagamenti, sarebbe<br />

uno sterile e riduttivo esercizio<br />

burocratico. Intriga di più leggere<br />

tra le righe e comprendere quale<br />

è la filosofia di fondo con cui viene<br />

amministrata una piccola comun<strong>it</strong>à<br />

di poco meno di 7 mila ab<strong>it</strong>anti.<br />

QUANTI SOLDI HAI IN CASSA?<br />

La domanda non è peregrina, se<br />

vogliamo comprendere per quale<br />

motivo non sono state pagate dalla<br />

precedente Amministrazione le<br />

bollette di acqua, luce e gas o le<br />

quote consortili di partecipazione<br />

all’ATO e così via. Si chiamano<br />

“flussi finanziari”. <strong>Il</strong> bilancio di<br />

previsione viene redatto ad inizio<br />

anno. Le spese correnti sono: stipendi<br />

ai dipendenti, acqua, luce,<br />

gas e telefoni. Esse rappresentano<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />

La pista ciclabile<br />

una cifra standard. Grosso modo, è<br />

sempre la stessa. Un bilancio, però,<br />

deve prevedere che le spese siano<br />

finanziate, coperte da uguali entrate.<br />

Queste ultime sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e<br />

solo in parte dai tributi versati<br />

dalle famiglie (ICI, TARSU, ecc.). Poi,<br />

si aggiungono i cosiddetti trasferimenti,<br />

ossia risorse che giungono<br />

dallo Stato o dalla Regione. <strong>Il</strong> problema<br />

è che non tutte le entrate<br />

giungono in un sol colpo. Le famiglie<br />

versano i tributi a giugno. Nel<br />

corso dei 12 mesi, i trasferimenti<br />

statali o regionali sono scagliona-<br />

ti. Se a marzo 2009, la Giunta Boscia<br />

aveva pagato le bollette della<br />

pubblica illuminazione dell’anno<br />

precedente, è chiaro che in quel<br />

cap<strong>it</strong>olo di bilancio, le risorse erano<br />

esaur<strong>it</strong>e, in attesa di nuove entrate<br />

che sarebbero giunte in corso<br />

d’anno.<br />

Sei costretto a restare scoperto<br />

per pochissimi mesi.<br />

Non dovrebbe essere così, ma<br />

è divenuta consuetudine per la<br />

pubblica amministrazione. In tal<br />

caso, se proprio hai delle urgenze,<br />

puoi chiedere una cosiddetta anticipazione<br />

di tesoreria. La tesoreria<br />

di questo Comune è la Banca di<br />

Cred<strong>it</strong>o Cooperativo.<br />

Devi chiedere un piccolo prest<strong>it</strong>o,<br />

che rest<strong>it</strong>uirai con un certo<br />

interesse. Ed è ciò che dovrebbe<br />

fare il Comune. Quei mancati pagamenti<br />

vengono fatti risalire ad<br />

un impegno di spesa, una determina<br />

del Dirigente ed una delibera<br />

di Giunta.<br />

La spesa era prevista, dunque.<br />

Non è un deb<strong>it</strong>o fuori bilancio. Ma<br />

questo è un falso problema. Ed<br />

è su questo che si sta montando<br />

una gazzarra. I problemi veri sono<br />

altri.<br />

CONSULENZE LEGALI<br />

Questa ci pare una delle vere<br />

questioni. Abbiamo 200 mila euro<br />

spesi in consulenze legali. Una comun<strong>it</strong>à<br />

di 6800 ab<strong>it</strong>anti che ha un<br />

così alto tasso di l<strong>it</strong>igios<strong>it</strong>à è un’offesa<br />

al senso comune. Se devi arrovellarti<br />

su come stimolare cresc<strong>it</strong>a<br />

e sviluppo, che fai? Sprechi risorse<br />

negli studi legali? Una spesa assolutamente<br />

improduttiva alla quale,<br />

a nostro modesto avviso, bisogna<br />

dare una immediata e drastica<br />

sforbiciata. Ma qui, il discorso si fa<br />

lungo. Un paese ricorre alle aule di<br />

un tribunale quando la pol<strong>it</strong>ica è<br />

assente. La pol<strong>it</strong>ica è composizione,<br />

mediazione tra interessi diversi<br />

presenti nella società. Si fa ricorso<br />

al legale quando lo scontro non<br />

prevede compromessi.<br />

IL PALAZZETTO DELLO SPORT<br />

<strong>Il</strong> problema è il milione e mezzo<br />

di mutuo che ci siamo accollati per<br />

costruire un palazzetto dello sport<br />

del quale oggi non sappiamo cosa<br />

farne. Lo abbiamo detto a iosa, ricevendo<br />

in cambio insulti. Siamo<br />

stati facili profeti, quando abbiamo<br />

chiesto: a cosa serve quell’immobile<br />

faraonico, se non a celebrare<br />

la propria vanagloria?<br />

Oggi, emerge la proposta di<br />

osp<strong>it</strong>are cantanti di grido, alla Gigi<br />

D’Alessio. Ma un palazzetto nasce<br />

per educare i giovani allo sport,<br />

per celebrare gare. Gli eventi canori<br />

restano un’eccezione, non la fi-


l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />

nal<strong>it</strong>à primaria. Del resto, abbiamo<br />

un palazzetto a Turi, un secondo<br />

a Gioia del Colle, un terzo a Conversano,<br />

un quarto a Putignano.<br />

Siamo circondati da palazzetti dello<br />

sport in Comuni che hanno diverse<br />

squadre che giocano a livelli<br />

compet<strong>it</strong>ivi nelle rispettive massime<br />

serie, con l’ingaggio di atleti<br />

provenienti dall’America latina,<br />

con un giro economico vertiginoso,<br />

intorno a cui ruota un mondo<br />

fatto di sponsorizzazioni, em<strong>it</strong>tenti<br />

tv private, organi di stampa<br />

specializzati. <strong>Il</strong> gestore di uno di<br />

questi immobili ci confida che<br />

spende in un anno 45 mila euro,<br />

per mantenere l’immobile. Troppo,<br />

per le casse esangui di Sammichele.<br />

Oggi, siamo costretti a pagare<br />

una rata annuale per saldare quel<br />

deb<strong>it</strong>o. Una rata che, presumibilmente,<br />

sarà composta soprattutto<br />

da interessi sul mutuo.<br />

UN CAVALLO APPESANTITO<br />

Oggi, il comune di Sammichele<br />

di Bari è un cavallo appesant<strong>it</strong>o<br />

da zavorre rappresentate da<br />

mutui e compartecipazioni. Si<br />

ha un bel dire nel ricordare che<br />

abbiamo goduto di una serie di<br />

finanziamenti POR della regione<br />

Puglia. Ma tutti sanno che ogni<br />

opera pubblica finanziata dall’ente<br />

sovraordinato richiede sempre<br />

una minima compartecipazione<br />

dell’Amministrazione comunale<br />

in percentuali dell’ordine del 5 o<br />

10%. Se in un sol colpo, realizzi<br />

lavori alla casa municipale, al cim<strong>it</strong>ero,<br />

al bocciodromo, nel centro<br />

storico, se rimetti a nuovo l’intera<br />

piazza centrale del paese, realizzi<br />

una pista ciclabile, un padiglione<br />

multimediale (con tanto di contenzioso<br />

giudiziario) e chi più ne<br />

ha ne metta, quante sono le spese<br />

in compartecipazioni finanziarie?<br />

E se, alla fine, contrai un mutuo per<br />

edificare un palazzetto dello sport,<br />

il cavallo stramazza al suolo. Questa<br />

è Sammichele, non una grande<br />

c<strong>it</strong>tà con una zona industriale ricca<br />

di opifici. Le entrate in termini<br />

di ICI e TARSU derivano principalmente<br />

dalle civili ab<strong>it</strong>azioni. Non<br />

c’è un’economia industriale.<br />

MERCATO ORTOFRUTTICOLO<br />

In queste condizioni, è ovvio<br />

che i mancati pagamenti siano cospicui.<br />

Facciamo un paio di esempi.<br />

<strong>Il</strong> 20 aprile 2009, ad 1 mese e<br />

mezzo dalle elezioni, la Giunta<br />

Boscia delibera il completamento<br />

<strong>Il</strong> nuovo Palazzetto dello Sport di Sammichele di Bari<br />

dei lavori di sistemazione dell’area<br />

mercatale. Sono stati venduti alcuni<br />

lotti, per cui saranno incamerati<br />

dal Comune 97 mila 906 euro.<br />

Abbiamo detto “saranno”. Così è<br />

scr<strong>it</strong>to in delibera. Si pagano lavori<br />

pubblici appena prima delle<br />

elezioni, in attesa che siano incamerati<br />

quei soldi. <strong>Il</strong> Responsabile<br />

dell’Area Tecnica, nella sua determinazione<br />

gestionale del 30 aprile<br />

2009, scrive che “si procederà alla<br />

consegna dei lavori e che gli stessi<br />

avranno inizio solo quando il Comune<br />

disporrà dei relativi fondi<br />

in termini di cassa”. Quindi, i soldi<br />

non ci sono ancora al 30 aprile, ma<br />

i lavori hanno inizio lo stesso. E chi<br />

li paga?<br />

BOCCIODROMO<br />

Per realizzare un bocciodromo<br />

coperto e completare l’adiacente<br />

palestra di via Ten. Pugliese è intervenuta<br />

la regione Puglia con 191<br />

mila euro. <strong>Il</strong> Comune ha contratto<br />

un mutuo con il Cred<strong>it</strong>o Sportivo<br />

(ma dovrai pagare gli interessi) di<br />

25 mila 384 euro. Dal suo bilancio,<br />

il Comune ha invest<strong>it</strong>o 83 mila 608<br />

I Gerase o Uac<strong>it</strong>e<br />

Andicaménde i gerase o uac<strong>it</strong>e se usavene per sspegneture<br />

e fave bianche accom’e paparule o uac<strong>it</strong>e.<br />

Accattate i gerase bbélle toste, tagghiate u pedecine<br />

a métà, lavatele bbone e fasc<strong>it</strong>ele assecuà.<br />

Sistemate i gerase iì’nd’a nnà capasédde e abbececuatele<br />

d’ac<strong>it</strong>e bianghe, achiëd<strong>it</strong>e bbuéne e arrepatele<br />

a nnà vanne fréscke e oscure.<br />

Doppe nu mése se potene acchemenzà a mangià.<br />

euro. A lavori ultimati, corre voce<br />

che una speciale Commissione abbia<br />

vis<strong>it</strong>ato la struttura. Per essere<br />

a norma, occorrono ulteriori lavori.<br />

Altri soldi. Con determinazione<br />

dell’ufficio tecnico del 3 aprile<br />

2009, si rende esecutiva la delibera<br />

di Giunta. Dove trovare altri 61<br />

mila 765 euro? Leggiamo: “eventuali<br />

economie possono essere<br />

utilizzate per lavori complementari<br />

non compresi nel progetto<br />

iniziale”. La Regione doveva ancora<br />

concedere un 20% di finanziamento<br />

residuo. Ma eravamo in<br />

tempo di elezioni. Bisognava fare<br />

in fretta. L’ufficio tecnico scrive<br />

che “le suddette somme saranno<br />

pagate ad avvenuto accred<strong>it</strong>o<br />

da parte della regione Puglia del<br />

restante 20% del contributo assent<strong>it</strong>o”.<br />

Ma i lavori hanno inizio.<br />

Sono solo pochi esempi. Tuttavia,<br />

il patto di stabil<strong>it</strong>à 2008 fu violato<br />

consapevolmente.<br />

E LA GIUNTA TATEO?<br />

Oggi, il sindaco lamenta questa<br />

s<strong>it</strong>uazione. Seguendo in maniera<br />

pedissequa il suo ragionamento,<br />

A tavola da Candido<br />

la conclusione è una sola. Se fosse<br />

vero ciò che egli ha detto in<br />

assemblea c<strong>it</strong>tadina (ed i mancati<br />

pagamenti in effetti esistono),<br />

avrebbe dovuto portare in Consiglio<br />

comunale questa disastrosa<br />

s<strong>it</strong>uazione. Quando? A settembre<br />

2009, quando, come per legge, si<br />

approva il cosiddetto riequilibrio<br />

di bilancio. Invece, la <strong>maggio</strong>ranza,<br />

a settembre 2009, adottava<br />

due pesi e due misure. Da un lato,<br />

faceva circolare la voce tra la gente<br />

in piazza V. Veneto, circa l’esistenza<br />

di un imminente stato di dissesto<br />

finanziario. Ottima propaganda<br />

contro la minoranza. Poi, al momento<br />

di redigere l’atto ufficiale, la<br />

manovra di riequilibrio di bilancio,<br />

a settembre 2009, ha certificato<br />

un equilibrio perfetto tra entrate<br />

ed usc<strong>it</strong>e. Una par<strong>it</strong>à. Non c’erano<br />

problemi. Perchè la <strong>maggio</strong>ranza<br />

non ha avvert<strong>it</strong>o il dovere di denunciare<br />

all’epoca questa s<strong>it</strong>uazione?<br />

La risposta è semplice. Sono<br />

due i momenti fondamentali in cui<br />

un’Amministrazione comunale va<br />

a casa e giunge un Commissario<br />

prefettizio: la bocciatura del bilancio<br />

di previsione e del riequilibrio<br />

di bilancio. Adesso, l’assessore al<br />

Bilancio, V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli, si<br />

è dimesso dal suo incarico. <strong>Il</strong> motivo<br />

ufficiale: impegni in famiglia e<br />

nella sua attiv<strong>it</strong>à. Ci credete? E’ da<br />

tempo che circolano voci di dissapori<br />

tra i “falchi” del Pd ed i civici.<br />

Adesso, cosa accade? <strong>Il</strong> consigliere<br />

di <strong>maggio</strong>ranza Spinelli si sentirà<br />

svincolato? Voterà ogni provvedimento<br />

volta per volta? Non esiste<br />

più la disciplina di <strong>maggio</strong>ranza?<br />

Staremo a vedere. Intanto, radio<br />

fante ci dice di colloqui tra lo<br />

stesso Spinelli e un consigliere di<br />

minoranza. A casa sua. Staremo a<br />

vedere.<br />

Ciliegie sott’aceto<br />

Anticamente le ciliegie sott’aceto si usavano come<br />

contorno al purè di fave come i peperoni sott’aceto.<br />

Comprate le ciliegie piuttosto dure, tagliate il<br />

picciolo a metà, lavatele accuratamente e fatele<br />

asciugare.<br />

Sistemate le ciliegie in un recipiente di creta o di vetro,<br />

ricopr<strong>it</strong>ele di aceto bianco, chiudete ermeticamente<br />

e conservate in luogo fresco e buio.<br />

Dopo un mese sono pronte per essere gustate.<br />

Candido Daresta - La Checina Noste<br />

V<strong>it</strong>o Radio Ed<strong>it</strong>ore (anno 2002-pagg. 34-35)<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 19


20<br />

Che cosa è<br />

“normale”?<br />

Quello che, attraverso<br />

“il Terr<strong>it</strong>orio” stiamo<br />

cercando di costruire,<br />

con molte difficoltà e con tanto<br />

impegno, è un nuovo modo di<br />

vivere la pol<strong>it</strong>ica e la società dei<br />

nostri Paesi.<br />

O forse sarebbe meglio dire,<br />

un modo semplicemente normale.<br />

Non siamo eroi, nè puntiamo<br />

ad esserlo. Quello che ci ha<br />

spinto, e ci spinge ogni giorno,<br />

a scrivere, è l’incondizionato e<br />

libero amore per la ver<strong>it</strong>à. La<br />

nostra ver<strong>it</strong>à, ovviamente.<br />

Non ci sogniamo di ergerci a<br />

detentori del sapere unico ed<br />

immoto. Siamo semplicemente<br />

persone che studiano, si informano,<br />

leggono, approfondiscono,<br />

e cercano di mettere a disposizione<br />

di quanti abbiano la<br />

bontà di leggerci informazioni<br />

ed approfondimenti sui nostri<br />

Paesi.<br />

Qualche volta, tuttavia, sembra<br />

necessario doversi giustificare<br />

di comportamenti che,<br />

invece, sono del tutto normali.<br />

<strong>Il</strong> magistrato istruisce, le forze<br />

dell’ordine indagano, gli insegnanti<br />

educano, i giornalisti<br />

scrivono, gli amministratori<br />

amministrano.<br />

Cosa c’è di strano in tutto<br />

questo?<br />

Stiamo facendo il nostro dovere,<br />

esattamente come devono<br />

o dovrebbero farlo tutti:<br />

semplicemente normali!<br />

Non vi piace quello che abbiamo<br />

scr<strong>it</strong>to, o che scriveremo?<br />

Chi amministra ha il dovere delle<br />

risposte, anche se vengono<br />

scr<strong>it</strong>te e dette cose sgradevoli.<br />

Proseguire a testa bassa è sintomo<br />

di abulia.<br />

Ro.Ma.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

L’assordante continuo silenzio<br />

in un paese ignaro ed ignavo<br />

Bando di diagnosi energetica. Non basta urlare, i documenti dove sono?<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

Senza spese per la collettiv<strong>it</strong>à.<br />

Dietro questa maschera continuano<br />

a nascondersi tutti<br />

quelli che, incuranti delle domande<br />

a loro rivolte e tronfi della loro autorevolezza<br />

autoreferenziata, continuano<br />

ad infischiarsene proseguendo,<br />

come i muli, a testa bassa.<br />

Torniamo a parlare del bando sulla<br />

diagnosi energetica fatto dal Comune<br />

di Sammichele. Un bando illeg<strong>it</strong>timo<br />

ed illegale sotto molti punti<br />

di vista, che abbiamo denunciato<br />

all’opinione pubblica sammichelina<br />

con un <strong>numero</strong> speciale.<br />

Un bando-farsa. Un bando a cui<br />

mai nessun serio professionista potrebbe<br />

mai partecipare, in primo<br />

luogo perchè offende la professional<strong>it</strong>à<br />

degli stessi partecipanti, ed<br />

in secondo luogo perchè non c’è<br />

alcuna sicurezzasulla quant<strong>it</strong>à e sui<br />

tempi della retribuzione per un lavoro<br />

svolto in tempi peraltro assolutamente<br />

impossibili: 19 diagnosi<br />

energetiche su 19 diversi immobili e<br />

19 documentazioni tecniche propedeutiche<br />

a futuri eventuali bandi di<br />

realizzazione.<br />

A voler effettuare il 100% dei lavori<br />

si guadagnerebbe 22.500 euro.<br />

Ma soldi non ce ne sono, e quindi<br />

non ci saranno retribuzioni.<br />

Senza spese per la collettiv<strong>it</strong>à. Bello.<br />

Bellissimo.<br />

Domani dovremmo proprio ricordarci<br />

di proporre al ministro Gelmini<br />

di far lavorare per un anno gratu<strong>it</strong>amente<br />

i professori, per esempio<br />

di tutte le scuole di Casamassima e<br />

Sammichele, perchè così si avrebbe<br />

un notevole risparmio per la collettiv<strong>it</strong>à.<br />

Per coerenza ne dovrebbe essere<br />

più che contenta l’assessore Alessandra<br />

Morgese, promotrice e firmataria<br />

del bando. Vero?<br />

Ma ciò che porta le <strong>maggio</strong>ri preoccupazioni<br />

a noi c<strong>it</strong>tadini, è l’assoluto<br />

silenzio, nella sostanza, dell’intera<br />

Amministrazione.<br />

<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo nicchia<br />

ed ev<strong>it</strong>a. Sarà contento pure lui, evidentemente.<br />

L’Assessore è trincerato dietro il<br />

risparmio collettivo (sul lavoro degli<br />

altri, ovviamente...), la <strong>maggio</strong>ranza<br />

si preoccupa di giustificare le proprie<br />

assenze. La minoranza sbra<strong>it</strong>a<br />

e denuncia. <strong>Il</strong> paese dorme sonni<br />

tranquilli ignaro ed ignavo.<br />

Dove sono le risposte? Si parla<br />

tanto di un bando della c<strong>it</strong>tà di Bari,<br />

di una procedura “normale e funzionale”,<br />

di un pregiudizio da parte<br />

nostra.<br />

Siete tecnici, amministratori! Fuori<br />

le carte, dunque. Non potete avere<br />

l’alibi di non sapere, di non conoscere,<br />

di non ricordare con precisione.<br />

Vogliamo sapere dove, come,<br />

quando, chi e perchè!<br />

Dimostrateci che abbiamo visto<br />

male. Dimostrateci che non quel<br />

bando non è stato scr<strong>it</strong>to sotto dettatura.<br />

Dimostrateci che non è funzionale<br />

al conseguimento gratu<strong>it</strong>o delle<br />

diagnosi energetiche sugli immobili<br />

che verranno dismessi e che per legge<br />

devono essere allegate all’atto<br />

notarile.<br />

Guarda caso il bando viene pubblicato<br />

mentre il Comune pensa di<br />

vendere alcuni immobili.<br />

Guarda caso bisogna aggiornare<br />

mappature, rilevazioni degli impianti<br />

esistenti, soprattutto classe<br />

energetica degli immobili, altrimenti<br />

non possono essere venduti.<br />

Guarda caso arriva una delibera<br />

della Giunta Regionale che sblocca<br />

75 milioni di euro per lavori di aggiornamento<br />

energetico dei pubblici<br />

edifici.<br />

Spiegateci una cosa: se il tecnico<br />

che vincerà quel bando avrà modo<br />

di guadagnare i 22.500 euro previsti,<br />

questo significa che verranno realizzati<br />

tutti e 19 i progetti su tutti e 19<br />

gli immobili comunali inser<strong>it</strong>i nel<br />

bando stesso.<br />

<strong>Il</strong> che significa che Sammichele,<br />

da solo, dovrebbe disporre del 15%<br />

circa dell’ammontare dell’intera cifra<br />

messa a disposizione della Regione<br />

Puglia per tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

regionale.<br />

Casp<strong>it</strong>a!<br />

Siamo davvero così “potenti” da<br />

ottenere questo?<br />

Ah, quasi dimenticavo! <strong>Il</strong> 15% del<br />

costo complessivo dei lavori deve<br />

essere co-finanziato dal Comune,<br />

dice la delibera regionale.<br />

Supponiamo che l’Amministrazione<br />

comunale, allora, sappia che dovrà<br />

mettere mano ad una cifra che<br />

si aggira intorno ai 2 milioni di euro<br />

per completare tutti i lavori.<br />

Se tutto questo fosse vero saremmo<br />

in un paese virtuoso, che “usa”<br />

le proprie risorse per ristrutturare,<br />

ammodernare, riqualificare, promuovere,<br />

sviluppare e migliorare le<br />

proprie strutture.<br />

Se tutto questo fosse vero.<br />

Ma così non è. Per stessa ammissione,<br />

si badi bene, dell’Amministrazione.<br />

Loro hanno detto, pubblicamente<br />

a tutta la c<strong>it</strong>tadinanza, in Consiglio<br />

comunale e nelle Assemblee pubbliche<br />

che non hanno gli occhi per<br />

piangere, che a Sammichele il bilancio<br />

è in bilico, che ci sono deb<strong>it</strong>i fuori<br />

bilancio e che bisogna rimboccarsi<br />

le maniche per risalire la china.<br />

E allora sbagliamo a r<strong>it</strong>enere quel<br />

bando uno specchietto per le allodole?<br />

Sbagliamo a pensare che è un<br />

favore fatto a qualche amico, che<br />

potrà mettere le mani, grazie a questo<br />

bando, su tutti i lavori e tutte le<br />

consulenze sulle eventuali opere di<br />

ristrutturazione?<br />

Sbagliamo a pensare che si vuole<br />

rafforzare l’oligarchia (o la d<strong>it</strong>tatura)<br />

tecnica a Sammichele? Sbagliamo?<br />

Dimostratecelo. Noi siamo qui.


pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

Se uno speciale non vi basta...<br />

Richiesta <strong>numero</strong> uno: chiarezza.<br />

Noi l’abbiamo fatta.<br />

Ora tocca a voi.<br />

Certo, le dimissioni di un assessore<br />

chiave dell’intera coalizione non è<br />

uno scherzo, anzi.<br />

Ci riferiamo all’assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli.<br />

Le conseguenze pol<strong>it</strong>iche e amministrative<br />

di quell’atto estremo sono<br />

tutte da capire e da verificare.<br />

Forse tutto il resto è passato in secondo<br />

piano.<br />

Affrontato, comunque, quel problema,<br />

gli altri argomenti r<strong>it</strong>ornano<br />

ad essere assolutamente prior<strong>it</strong>ari.<br />

Invece?<br />

<strong>Il</strong> silenzio regna sovrano.<br />

<strong>Il</strong> TAR, con una nuova sentenza per<br />

il palazzo di via G. Pastore, imperversa.<br />

A testa bassa.<br />

La richiesta l’abbiamo rivolta innanz<strong>it</strong>utto<br />

al sindaco Natale Tateo<br />

e all’assessore all’ambiente Alessandra<br />

Morgese.<br />

Questo è il momento della trasparenza.<br />

Trasparenza come dovere e come<br />

necess<strong>it</strong>à.<br />

Richiesta rivolta a tutto il gruppo<br />

di <strong>maggio</strong>ranza, a partire dal Sindaco<br />

e dagli Assessori, sia presenti, sia<br />

assenti.<br />

<strong>Il</strong> capogruppo Lello Laera, che<br />

queste regole almeno lui le capisce<br />

per averle bazzicate per decenni,<br />

se è ancora un uomo pol<strong>it</strong>icamente<br />

libero, faccia sentire la sua voce, governi<br />

la vicenda.<br />

<strong>Il</strong> silenzio, o la sua paura, sono la<br />

sua morte.<br />

In mancanza di chiarezza abbiamo<br />

chiesto le dimissioni della Morgese,<br />

arrivano quelle di V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli:<br />

con gravi denunce sul modo di<br />

fare della <strong>maggio</strong>ranza e del sindaco<br />

Tateo: mer<strong>it</strong>ano un approfondimen-<br />

di FRANCO DERAMO<br />

to a sè stante...<br />

Noi della stampa, non rinunciamo<br />

a voler conoscere la ver<strong>it</strong>à di quel<br />

bando.<br />

L’assessore Morgese ci dia la copia<br />

di quello di Bari, perché così disse la<br />

sera dell’assemblea del bilancio sul<br />

Comune e in Consiglio comunale.<br />

Noi non siamo stati capaci di trovarlo.<br />

La ragione è una sola: non<br />

esiste.<br />

Noi vogliamo sapere chi lo ha<br />

scr<strong>it</strong>to, chi lo ha discusso, dove e<br />

quando.<br />

Sappiamo solo che è stato approvato<br />

con quella delibera di Giunta.<br />

Intanto, ci risulta che la minoranza<br />

ha presentato un motivato ricorso<br />

alla Magistratura.<br />

Quel ricorso farà il suo percorso.<br />

A noi giornalisti non compete la<br />

ver<strong>it</strong>à giudiziaria.<br />

Nemmeno il Consiglio comunale<br />

può definirla.<br />

Noi abbiamo analizzato il comportamento<br />

e gli atti prodotti da<br />

un assessore, dalla Giunta, Sindaco<br />

compreso.<br />

Ci dicano della loro trasparenza.<br />

Lo dicano alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

Lo facciano sub<strong>it</strong>o: è un dovere ed<br />

è una necess<strong>it</strong>à al tempo stesso.<br />

Non possono far finta che “non è<br />

con loro” o che “sta suonando la banda”.<br />

Un comportamento omertoso è<br />

uno stillicidio inutile che logora una<br />

comun<strong>it</strong>à e che mette a nudo una<br />

<strong>maggio</strong>ranza che non c’è.<br />

Parlare, intervenire, rispondere,<br />

chiarire, per chi ha pubbliche responsabil<strong>it</strong>à<br />

non è una gentile concessione,<br />

ma un dovere ist<strong>it</strong>uzionale.<br />

In mancanza le conseguenze sono<br />

devastanti: una comun<strong>it</strong>à allo sbando,<br />

umiliata, offesa e soprattutto<br />

“sfruttata”.<br />

Centro Vacanze Cugnana Verde Srl<br />

07026 Olbia S.S. 125 Tel. +39 0789.33194<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 21


Alberobello<br />

22<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


Sammichele di Bari<br />

L’ANT cresce sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

nel segno della continu<strong>it</strong>à<br />

Presentata in biblioteca la nuova sede a Sammichele di Bari, in piazza 24 <strong>maggio</strong><br />

<strong>Il</strong> gruppo dei volontari dell’Ant di Sammichele inaugurano la nuova sede<br />

Da 30 anni<br />

non soltanto<br />

assistenza<br />

In Italia, l’ANT nasce nel 1978.<br />

In Puglia, l’Associazione che<br />

fa dell’assistenza domiciliare<br />

oncologica un emblema,<br />

approda nell’agosto del 1985 a<br />

Grottaglie per iniziativa del Prof.<br />

Alberto Prete primario oncologo<br />

presso il nosocomio c<strong>it</strong>tadino.<br />

Nel 2002 si converte in Fondazione.<br />

L’ANT si occupa anche di<br />

prevenzione, ricerca, assistenza<br />

domiciliare gratu<strong>it</strong>a, realizzata<br />

con il concorso di medici, psicologi,<br />

infermieri, volontari adeguatamente<br />

formati. Negli ultimi<br />

tempi, l’Associazione è particolarmente<br />

impegnata sul fronte<br />

della prevenzione terr<strong>it</strong>oriale nei<br />

confronti della neoplasia maligna<br />

della cute, il melanoma. I dirigenti<br />

dell’ANT hanno inv<strong>it</strong>ato i<br />

c<strong>it</strong>tadini a contribuire con il 5 per<br />

mille. I proventi vengono reinvest<strong>it</strong>i<br />

aiutando famiglie disagiate<br />

in cui è presente la malattia neoplastica<br />

in uno stato avanzato.<br />

L’aiuto è quantificato in circa 250<br />

euro al mese per 6 mesi e 300<br />

euro successivamente.<br />

L’oncologo Giuseppe Nettis<br />

ha ricordato gli esordi di questa<br />

avventura chiamata ANT. “In<br />

questa sede abbiamo iniziato con<br />

quel grande entusiasmo che è vivo<br />

ancora stasera. Nell’ANT l’unico<br />

t<strong>it</strong>olo che conta è la volontarietà<br />

dell’aiuto: sono volontario come<br />

scelta di v<strong>it</strong>a”.<br />

L’esigenza di avere un gruppo<br />

di volontari è sorta in base alla richiesta<br />

di aiuto da parte delle famiglie<br />

che avevano un paziente<br />

oncologico in casa. L’esperienza<br />

accumulata è stata pos<strong>it</strong>iva. “Noi<br />

siamo contro la morte e per la v<strong>it</strong>a<br />

la sofferenza è qualcosa che coinvolge<br />

tutta la famiglia e ci si sente<br />

abbandonati”. Nettis ha ricordato<br />

che restare in famiglia per un malato<br />

oncologico è fondamentale.<br />

“Chi mi spinse ad intraprendere<br />

questa iniziativa fu un ragazzo di<br />

15 anni che non ce la faceva più<br />

con un tumore al testicolo, non<br />

aveva soldi per una vis<strong>it</strong>a specialistica.<br />

Ad un certo punto la malattia<br />

ha preso il sopravvento. Mi diceva:<br />

non mi lasciate solo e ho consolato<br />

anche il padre. I padri piangono<br />

in silenzio. Non è possibile che le<br />

persone devono morire sole”.<br />

Nettis ha elencato una serie di<br />

opere di apostolato realizzate a<br />

Casamassima, Sammichele, Altamura.<br />

Non si tratta, almeno nelle<br />

intenzioni dei dirigenti ANT, di<br />

mera assistenza. E’ un fatto di civiltà.<br />

A Sammichele è accaduto che,<br />

ad un certo punto, la delegazione<br />

si è sciolta. Inaspettatamente,<br />

l’ASL di Bari ha comunicato il 28<br />

di ANTONETTA CIMMARRUSTI<br />

Nella Biblioteca comunale<br />

di Sammichele di Bari<br />

abbiamo assist<strong>it</strong>o nei<br />

giorni scorsi ad una manifestazione<br />

di grande interesse per la<br />

collettiv<strong>it</strong>à, promossa dall’Associazione<br />

Nazionale Tumori.<br />

Una grande festa per comunicare<br />

alla comun<strong>it</strong>à di Sammichele<br />

che l’Ant c’è e sarà sempre a disposizione<br />

di tutti. E’ nell’amb<strong>it</strong>o<br />

di questa festa che si inserisce<br />

uno spettacolo comico dei “Ca-<br />

settembre 2009 la cessazione entro<br />

il 31 dicembre del 2009 della<br />

convenzione relativa al servizio<br />

di assistenza domiciliare ANT.<br />

“Noi vogliamo ricominciare e continuare<br />

da quì, dall’ideale dell’ANT.<br />

Stiamo entrando nelle scuole con<br />

un messaggio di educazione alla<br />

prevenzione”. Nettis ha ricordato<br />

che l’associazione non cambierà<br />

denominazione nè principi.<br />

Si tratta di proseguire non solo<br />

nell’assistenza, ma anche nella<br />

prevenzione alla malattia, tutelando<br />

la libertà del paziente di<br />

scegliere come e dove essere<br />

curato.<br />

Questo significa mettere al<br />

centro la persona ovvero l’ammalato.<br />

In un’azienda san<strong>it</strong>aria il<br />

malato è il mezzo per raggiungere<br />

il bilancio, il comp<strong>it</strong>o dell’associazione<br />

è l’accordo tra tessuto<br />

sociale e amministratori.<br />

Marina Di Venere, medico<br />

di base, ha ricordato la propria<br />

esperienza vissuta con l’ANT.<br />

“Oggi ci troviamo ad una svolta<br />

ovvero abbiamo anche AMO-<br />

PUGLIA organizzata dalla ASL.<br />

Abbiamo un’un<strong>it</strong>à operativa e io<br />

come medico di famiglia devo rispettare<br />

quello che la Asl mi dice,<br />

in ogni caso”. Di certo c’è che la<br />

cura del malato oncologico non<br />

è cosa semplice, specie oggi che<br />

molto viene affidato alle cure<br />

amorevoli dei volontari.<br />

Antonetta Cimmarrusti<br />

baresiamo”, la coppia di cabaret<br />

di Marilena Spina e Silvio Tateo.<br />

Ovvero “zia Marietta” scena comica<br />

con taglio propos<strong>it</strong>ivo per<br />

sostenere tutte le realtà di volontariato.<br />

Marilena Spina ha ricordato<br />

quanto sia stata felice l’idea della<br />

collaborazione. Ogni associazione<br />

ha delle sue final<strong>it</strong>à e l’unione<br />

delle forze sicuramente potrà<br />

fornire risposte alla c<strong>it</strong>tadinanza e<br />

far rivivere il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Tra i presenti, la signora R.W.<br />

Triggiani delegata regionale Ant,<br />

il dott. G. Nettis oncologo, l’assessore<br />

alla salute dott.ssa Linda<br />

Savino e la delegata di Sammichele<br />

Mimma Tateo.<br />

Proprio quest’ultima ha annunciato<br />

alla platea l’avvenuta nasc<strong>it</strong>a<br />

“della nostra nuova sede ANT in<br />

piazza 24 <strong>maggio</strong>”.<br />

Una seconda sezione ANT, dunque,<br />

oltre quella che finora abbiamo<br />

conosciuto.<br />

Gli obiettivi dell’associazione<br />

sono quelli di sempre: il rispetto<br />

della v<strong>it</strong>a vissuta con dign<strong>it</strong>à, specie<br />

nella malattia, senza abbandono<br />

nè accanimento terapeutico.<br />

Allo scopo, si portano avanti<br />

iniziative sociali con raccolta dei<br />

fondi necessari ad aiutare coloro<br />

che vivono nel bisogno.<br />

Un bisogno che non è soltanto<br />

assistenziale, ma soprattutto psicologico,<br />

oltre che logistico.<br />

Per un malato oncologico, infatti,<br />

uno degli aspetti più deleteri<br />

della malattia è proprio la profonda<br />

sol<strong>it</strong>udine di questo male. Per<br />

questo è ancora più lodevole l’iniziativa<br />

di associazioni come l’ANT.<br />

Tra i volontari: Lucia Nettis,<br />

Maria Daddabbo, Arcangela<br />

Spinelli, Rosangela Daddato,<br />

Benedetto Spinelli, Maria Pia<br />

Natale, Annamaria Jacobelli,<br />

Anna Spinelli, Patty Carenza,<br />

Fabiana Carenza, Paola Martina,<br />

Lorenzo Deramo, Eleonora<br />

Vezzeggiato, Mirca Daddato,<br />

Floriano Masi, Lucia Liotino,<br />

Francesca Bianco, Angela Fumai.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 23


Mercato ortofrutticolo di Sammichele di Bari: rifiuti abbandonati al loro destino e sparpagliati<br />

per terra, cassonetti rotti e sporcizia ovunque.<br />

Un frigorifero non serve più? Non si chiama certamente il servizio smaltimento del<br />

Comune... semplicemente si getta via abbandonandolo per la strada!<br />

In questo breve servizio fotografico,<br />

realizzato da V<strong>it</strong>o Spinelli, si<br />

racconta senza pretese di esaustiv<strong>it</strong>à,<br />

delle brutture ambientali con le quali<br />

siamo costretti a convivere quotidianamente<br />

a Sammichele di Bari.<br />

Cassonetti rotti, campane per la<br />

raccolta differenziata diventate ormai<br />

stracolme di rifiuti di qualunque<br />

genere, rifiuti ingombranti e pericolosi<br />

lasciati per giorni e giorni per la<br />

strada, una serie di piccole discariche<br />

(abusive) a cielo aperto nel silenzio<br />

quasi generale e complessivo dell’intera<br />

collettiv<strong>it</strong>à.<br />

Solo colpa di chi amministra o di<br />

chi gestisce l’igiene urbana?<br />

O forse non è anche una precisa<br />

responsabil<strong>it</strong>à di tutti coloro i quali<br />

agiscono pensando di essere padroni<br />

e proprietari del paese, senza tenere<br />

in minima considerazione le norme di<br />

legge, senza rispettare tempi e procedure,<br />

e senza curarsi minimamente<br />

della dign<strong>it</strong>à e del decoro del proprio<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />

24<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

Di tutto un po’... tutto insieme nel cassonetto...<br />

tanto la raccolta differenziata<br />

chi la fa più?<br />

Sammichele di Bari<br />

Pannelli... cartoni... elettrodomestici... perchè sprecare tempo ed una<br />

telefonata per riciclarli secondo le norme vigenti quando si possono<br />

abbandonare per la strada?<br />

Le campane per il vetro e le<br />

lattine sono diventate ormai<br />

ricettacoli di rifiuti generici!


Sammichele di Bari<br />

E’ sempre scempio ambientale<br />

tra silenzio e menefreghismo<br />

Cassonetti stracolmi, differenziata dimenticata, tra l’incuranza comunale e l’inviciltà dei residenti<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

Diciamola tutta, e diciamola<br />

fino in fondo. Al “forestiero”<br />

che casualmente<br />

si trovasse a passare per le strade<br />

di Sammichele viene offerto, completamente<br />

gratis, uno spettacolo<br />

assolutamente indegno.<br />

Cassonetti divelti, rotti, rifiuti per<br />

strada, rifiuti ingombranti di ogni<br />

genere: televisori, lavatrici, mobili,<br />

divani, sedie, frigoriferi, perfino at-<br />

taccapanni e cestini da picnic.<br />

Buttati con noncuranza, inciviltà<br />

e menefreghismo da chissacchì<br />

nell’incuria più totale di tutti, o<br />

quasi.<br />

Insomma, Sammichele cerca di<br />

non essere da meno di centri più<br />

grandi e rinomati del “turismospazzatura”<br />

<strong>it</strong>aliano, come Napoli<br />

o Palermo... tanto per restare ai<br />

clamori della cronaca, e magari<br />

prendendo spunto dalle recenti<br />

inchieste di “Striscia la Notizia” su<br />

Piazza di Spagna a Roma...<br />

Del resto, basta farsi un rapido<br />

giro per le strade di Sammichele<br />

per rendersi conto dell’esistenza di<br />

tante mini-discariche a cielo aperto.<br />

Che vergogna...<br />

L’egoismo e la presunzione di<br />

chi, incurante del suo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />

r<strong>it</strong>iene di agire come e quando crede<br />

senza lim<strong>it</strong>i nè regole.<br />

Non serve più il vecchio frigorifero?<br />

Bene, lo si butta al cassonetto,<br />

e chi se ne frega se si inquina,<br />

se si sporca, se si violano le leggi in<br />

materia.<br />

Per i rifiuti ingombranti e per<br />

determinate categorie di rifiuti a<br />

“lato” rischio ambientale (frigoriferi<br />

per esempio...) esistono norme<br />

rigide sullo smaltimento, ed esiste<br />

un obbligo alla raccolta e comun-<br />

Poltrona e frigorifero ben allineati per strada. La campana per il vetro? E’ un comodo<br />

muro per le affissioni mortuarie ed elettorali, mentre un gatto guarda curioso in giro...<br />

que alla rimozione da parte del Comune<br />

e del gestore a cui è affidato<br />

il servizio di igiene urbana. E non<br />

lo diciamo noi, ma l’articolo 184<br />

del “codice dell’Ambiente” (d.lgs.<br />

152/2006).<br />

Possibile che a Sammichele<br />

quella copia della Gazzetta Ufficiale<br />

non sia mai arrivata?<br />

Possibile che gli amministratori<br />

competenti siano troppo impegnati<br />

con bandi e giochetti pol<strong>it</strong>ici<br />

di basso livello per occuparsi delle<br />

cose per le quali sono stati mandati<br />

a Palazzo di C<strong>it</strong>tà?<br />

Ci avevano detto, in passato, che<br />

qualcosa sarebbe stato fatto, che si<br />

stavano muovendo, che presto si<br />

sarebbe cominciato a vedere qualcosa<br />

di diverso in paese.<br />

Beh? Entro il 2012 ce la facciamo<br />

a vedere qualche cambiamento?<br />

O dobbiamo aspettare il prossimo<br />

calendario Maya?<br />

Ma forse la cosa più deprimente<br />

e disarmante è che, sempre più<br />

spesso, questo scempio ambientale<br />

avviene tra l’indifferenza della<br />

popolazione.<br />

Per fortuna ci sono persone<br />

come V<strong>it</strong>o Spinelli che, armato di<br />

dign<strong>it</strong>à e macchina fotografica, ha<br />

voluto denunciare le brutture viste,<br />

firmandole con il proprio nome e<br />

cognome e senza nascondersi die-<br />

tro il facile riparo dell’anonimato.<br />

Le foto che il signor Spinelli ci ha<br />

inviato sono di un’eloquenza spaventosa.<br />

Urlano. Gridano tutta la<br />

loro vergogna all’ignavia di un paese<br />

troppo chiuso dentro le proprie<br />

case, ad una classe amministrativa<br />

troppo impegnata a gareggiare a<br />

colpi di schiamazzi isterici, troppo<br />

presa dalle proprie questioni per<br />

farsi un giro e rendersi conto di<br />

come il paese è.<br />

Non basta scaricare le colpe sui<br />

precedenti amministratori.<br />

Non basta portare come scusa il<br />

contenzioso su pagamenti non effettuati<br />

con il gestore della raccolta<br />

dell’igiene urbana.<br />

Chiediamoci tutti insieme: voi<br />

che cosa state facendo per Sammichele?<br />

Cosa volete fare per dare<br />

decoro alla nostra c<strong>it</strong>tadina?<br />

Come volete agire?<br />

Tra poco si spegnerà la prima<br />

candelina di questa legislatura comunale.<br />

In silenzio, naturalmente.<br />

D’altronde, se i sammichelini<br />

sono quelli che sporcano, che<br />

rompono i cassonetti, che se ne<br />

fregano del proprio paese, che<br />

sporcano incuranti, che agiscono<br />

come fossero padroni della c<strong>it</strong>tà,<br />

beh allora hanno gli amministratori<br />

che mer<strong>it</strong>ano. Soffiate insieme<br />

sulla candelina e pros<strong>it</strong>!<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 25


26<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


Sammichele di Bari<br />

“O Amore che tanto<br />

ardi e mai ti estingui…”<br />

<strong>Il</strong> Concerto med<strong>it</strong>azione andato in scena nella chiesa S. Maria del Carmine di Sammichele<br />

<strong>Il</strong> direttore Don Maurizio Lieggi con Orchestra e Coro. In basso il pubblico in ascolto<br />

di ANTONIO FASANELLI<br />

<strong>Il</strong> Concerto med<strong>it</strong>azione “O<br />

Amore che tanto ardi e mai<br />

ti estingui”, andato in scena<br />

nella chiesa S. Maria del Carmine<br />

di Sammichele di Bari, ha un<strong>it</strong>o<br />

la danza, il canto, le immagini e<br />

la Parola per celebrare il Mistero<br />

della Pasqua e per ricordare ad<br />

ogni uomo, immagine di Dio stesso,<br />

attraverso l’esperienza di un<br />

altro uomo, grande santo e cercatore<br />

di Dio, Francesco d’Assisi, il<br />

sentiero perduto dell’Amore che<br />

conduce alla trasfigurazione.<br />

L’orchestra e coro “Frammenti<br />

di Luce” (www.frammentidiluce.<br />

org), i solisti, le voci rec<strong>it</strong>anti, la<br />

fotografia, ben coordinati dal<br />

M° Don Maurizio Lieggi, hanno<br />

dato v<strong>it</strong>a ad un’esperienza artistica<br />

affascinante ed avvincente<br />

che ha lasciato il giusto spazio<br />

all’ascolto, alla riflessione e alla<br />

med<strong>it</strong>azione.<br />

I presenti hanno potuto rivivere<br />

attraverso la conversione di<br />

S.Francesco, il percorso personale<br />

con Cristo, percorso di Amore<br />

che, passando per il perdono,<br />

l’umiltà e la morte, genera, salva<br />

e trasfigura nell’esplosione gioiosa<br />

della Risurrezione!<br />

La missione che Gesù ha affidato<br />

a Francesco è scoccata da uno<br />

sguardo d’amore. E ancora oggi,<br />

attraverso lo stesso sguardo del<br />

crocifisso di S. Damiano, vuole<br />

continuare ad affidare ad ogni<br />

uomo la sua missione. Di questo<br />

impegno si è fatta carico l’associazione<br />

“Frammenti di Luce”<br />

(Don Maurizio Lieggi, Don Mario<br />

Castellano, Sr. Cristina Alfano)<br />

nata per evangelizzare attraverso<br />

l’incontro dell’arte con la nov<strong>it</strong>à<br />

del Vangelo.<br />

Durante il concerto si sono potuti<br />

ascoltare canti l<strong>it</strong>urgici e sacri<br />

di rara bellezza e valore simbolico<br />

come il “Victimae paschali laudes”<br />

(gregoriano), il canto più antico<br />

nella tradizione della Chiesa per<br />

l’annuncio della Resurrezione del<br />

giorno di Pasqua.<br />

Questo concerto, riproposto a<br />

metà <strong>maggio</strong> a Torino per l’Esposizione<br />

della Sacra Sindone, con<br />

il resto della produzione artistica<br />

dei “Frammenti di Luce”, si appresta<br />

a segnare altri appuntamenti<br />

sia in Italia che all’estero.<br />

Risuona, infine, da uno dei brani<br />

letti, l’inv<strong>it</strong>o di Cristo Risorto ad<br />

ogni uomo: […] Sorgi, allontaniamoci<br />

da qui. <strong>Il</strong> nemico ti fece uscire<br />

dalla terra del paradiso. Io invece<br />

non ti rimetto più in quel giardino,<br />

ma ti colloco sul trono celeste<br />

[…]”.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 27


Ai piedi della Sacra Sindone<br />

con l’occhio della fede<br />

28<br />

di PAOLA CARBONARA *<br />

Un appuntamento che<br />

l’Azione Cattolica di<br />

Sammichele non ha voluto<br />

perdere.<br />

In particolare con i ragazzi del<br />

gruppo Giovanissimi dai 14 ai 16<br />

anni ci siamo recati a Torino, osp<strong>it</strong>ati<br />

dall’Azione Cattolica locale.<br />

Dopo 10 anni dall’Ostensione<br />

del Giubileo e dopo l’intervento<br />

per la sua migliore conservazione<br />

cui è stata sottoposta nel 2002,<br />

la Sacra Sindone è nuovamente<br />

esposta quest’anno dal 10 aprile<br />

al 23 <strong>maggio</strong>.<br />

L’incontro vero e proprio con la<br />

Sacra Sindone è introdotto da un<br />

<strong>it</strong>inerario opportunamente studiato<br />

e che, partendo dai Giardini<br />

Reali, conduce la fila dei vis<strong>it</strong>atori<br />

sin dentro il Duomo attraverso una<br />

sorta di “galleria d’arte” sul tema<br />

della passione di Gesù Cristo.<br />

A conclusione di tale percorso,<br />

la Sacra Sindone è esposta quasi<br />

come il quadro più importante<br />

della mostra, ben stesa dietro un<br />

vetro e illuminata nella parte retrostante<br />

per poter essere <strong>maggio</strong>rmente<br />

visibile nelle sue parti<br />

più chiare.<br />

Un telo che può essere considerato<br />

una semplice raffigurazione<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

sacra, come le precedenti, ma che,<br />

perlomeno, lascia l’artificio del<br />

dubbio, arricchendosi di mistero.<br />

La questione relativa all’autentic<strong>it</strong>à<br />

della Sindone, cioè alla certezza<br />

assoluta che essa corrisponda<br />

al vero lenzuolo che ha avvolto il<br />

Corpo di Gesù nella sua sepoltura,<br />

Sammichele di Bari<br />

non può considerarsi ancora conclusa.<br />

Scienziati, storici e chimici stanno<br />

giustamente procedendo nello<br />

studio e nell’analisi del telo per<br />

ricavarne informazioni e poter<br />

giungere a delle certezze.<br />

Ma per ora non ve ne sono, né<br />

vi sono sment<strong>it</strong>e scientificamente<br />

dimostrate.<br />

Con consapevolezza e da persona<br />

credente, sento di dover sottolineare<br />

che la fede cristiana non si<br />

fonda sulla Sindone, bensì sui Vangeli<br />

e sull’annuncio degli Apostoli<br />

della v<strong>it</strong>a e degli insegnamenti di


Sammichele di Bari<br />

Gesù.<br />

L’autentic<strong>it</strong>à o meno della Sindone<br />

non intacca minimamente il<br />

credo della Chiesa, né i personali<br />

percorsi di fede di ognuno.<br />

La fede in Gesù che patì sotto<br />

Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì<br />

e fu sepolto e, soprattutto, che risusc<strong>it</strong>ò<br />

dai morti, non appartiene<br />

a tutti, né si manifesta in tutti allo<br />

stesso modo, ma è frutto di un<br />

intimo “Incontro” che si alimenta<br />

quotidianamente con l’Eucaristia:<br />

per essere forte e sicura non ha<br />

bisogno di dimostrazioni.<br />

Finiremmo per cadere in una<br />

trappola.<br />

E’ certo, però, che solo la semplice<br />

possibil<strong>it</strong>à che l’immagine manifestata<br />

su quel lino possa essere<br />

quella di Gesù di Nazareth sofferente<br />

e crocifisso, come descr<strong>it</strong>to<br />

dai Vangeli, non lascia indifferenti<br />

e susc<strong>it</strong>a commozione in quanti<br />

vanno a vis<strong>it</strong>arla.<br />

E proprio l’affluenza a Torino,<br />

che ha visto milioni di prenotazioni<br />

via internet e circa quattromila<br />

volontari a disposizione, ne è una<br />

viva dimostrazione.<br />

Una partecipazione con numeri<br />

esorb<strong>it</strong>anti, non previsti e, se si<br />

considerano con la sola ragione,<br />

ingiustificabili.<br />

Tanta strada, ore di fila, anche<br />

sotto la pioggia, per vedere un<br />

telo che può non avere alcun<br />

valore possono essere comprese<br />

solo con gli occhi, il cuore e la<br />

mente di uomini di fede che non<br />

hanno bisogno di dimostrazioni<br />

per avere certezze.<br />

<strong>Il</strong> mistero che avvolge la storia<br />

della Sindone non può che essere,<br />

per chi crede, una ennesima<br />

dimostrazione della misericordia<br />

di un Dio che si fa piccolo e che<br />

non si impone, che vuol essere<br />

riconosciuto senza la presunzione<br />

di rendersi del tutto e a tutti manifesto.<br />

In questa Ostensione è importante,<br />

inoltre, sottolineare anche<br />

il messaggio che viene offerto dal<br />

tema scelto dal vescovo di Torino,<br />

card. Severino Poletto: “Passio<br />

Christi, Passio hominis” (Passione<br />

di Cristo, Passione dell’uomo).<br />

La contemplazione della Sindone,<br />

che ricorda la sofferenza<br />

puramente umana di Cristo, può<br />

anche essere intesa come un semplice<br />

inv<strong>it</strong>o per tutti a confrontarsi<br />

con le moltissime croci della nostra<br />

uman<strong>it</strong>à sofferente e a sensibilizzare<br />

il nostro essere uomini<br />

e donne di questo mondo alle<br />

<strong>Il</strong> gruppo Giovanissimi a Torino insieme ai loro educatori<br />

s<strong>it</strong>uazioni diverse dal benessere<br />

disorientante in cui siamo inser<strong>it</strong>i.<br />

Mi piace pensare, per il futuro,<br />

ad una Chiesa che, più che affannarsi<br />

a dover dimostrare con forza<br />

le sue ver<strong>it</strong>à, si concentri sempre<br />

più sull’esaltazione di una fede<br />

più intima, più sent<strong>it</strong>a, più autentica,<br />

più giusta; che si dedichi a<br />

comprendere, priva di preconcetti<br />

e ricca di amore e misericordia, i<br />

dolori e le sofferenze del mondo,<br />

entrando in simbiosi con esse,<br />

come Dio stesso ha fatto e continua<br />

a fare, come attraverso la v<strong>it</strong>a<br />

di Gesù ci ha insegnato e continua<br />

ad insegnarci.<br />

Mi piace pensare ad una Chiesa<br />

che guarda in pos<strong>it</strong>ivo alla grande<br />

forza che episodi come questo<br />

evento di Torino hanno su tanta<br />

gente, più che irrigidirsi, mettendosi<br />

sulla difensiva.<br />

Mi piace pensare, ancora, che<br />

anche questo pellegrinaggio a<br />

Torino sia un segno di Dio che si<br />

ripropone alla sua Chiesa e a tutti<br />

gli uomini, qui e in questo tempo,<br />

sempre uguale: lasciandoci nella<br />

piena libertà, inv<strong>it</strong>ando all’umiltà<br />

e al dono di sé e mostrando la Sua<br />

solidarietà con le sofferenze del<br />

mondo.<br />

* Segreteria Scuola<br />

di Formazione all’impegno<br />

Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />

* ‘plur@le‘ - Associazione<br />

di Promozione Sociale<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 29


30<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


Sammichele di Bari<br />

Al via “Un minuto che vale una v<strong>it</strong>a”<br />

E’ iniziata la campagna gratu<strong>it</strong>a di prevenzione della rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale<br />

Solidarietà<br />

alla Dell’Orzo<br />

Quando una giornalista<br />

fa il proprio dovere, cioè<br />

cercare il marcio in tutto<br />

ciò che la circonda, questo mestiere<br />

diventa ancora più difficile di<br />

quello che è.<br />

E si arriva anche a diventare oggetto<br />

di minacce. E’ successo alla<br />

collega Fortunata dell’Orzo, Direttore<br />

di Barilive.<strong>it</strong>. Erano le 13.30<br />

del 13 <strong>maggio</strong> quando un anonimo<br />

l’ha chiamata al telefono e le<br />

ha rivolto, tutto rigorosamente in<br />

dialetto barese, minacce di ogni<br />

genere . Si trattava della voce di un<br />

uomo. La Dell’Orzo da tempo, sul<br />

suo giornale on line, sta cercando<br />

di portare alla luce alcune irregolar<strong>it</strong>à<br />

rilevate all’interno della Multiservizi<br />

di Bari. Ed è proprio a questi<br />

articoli che faceva riferimento, nella<br />

telefonata, questa arrogante e<br />

vigliacca voce maschile. Pochi minuti<br />

dopo la telefonata, il direttore<br />

si è recata presso la stazione dei<br />

Carabinieri più vicina per sporgere<br />

regolare denuncia.<br />

Alla collega Dell’Orzo la solidarietà<br />

de “il Terr<strong>it</strong>orio”. Vada avanti<br />

Direttore e continui a “disturbare”<br />

criminali, band<strong>it</strong>i e arroganti. Questo<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> ne ha bisogno.<br />

La Redazione<br />

“Un minuto<br />

che vale<br />

una v<strong>it</strong>a” è la cam-<br />

pagna di sensibi-<br />

lizzazione contro l’aneurisma<br />

all’aorta addominale promossa<br />

da SICVE (Società Italiana di Chirurgia<br />

Vascolare ed Endovascolare),<br />

che interessa 25 local<strong>it</strong>à su<br />

tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> nazionale: fra<br />

queste c’è Sammichele di Bari<br />

dove, a partire dallo scorso 15<br />

<strong>maggio</strong> sono iniziate le vis<strong>it</strong>e.<br />

Di conseguenza, tutti i c<strong>it</strong>tadini<br />

residenti a rischio (maschi tra<br />

<strong>Il</strong> Vocabolario<br />

ANEURISMA AORTICO ADDOMINALE<br />

CHE COS’E’?<br />

L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione<br />

dell’arteria che colpisce oltre 700.000<br />

persone in Europa (84.000 in Italia) con circa<br />

220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno<br />

(27.000 nel nostro Paese). L’incidenza è stimata<br />

tra il 4% e l’8% negli uomini e tra lo 0,5% e l’1%<br />

nelle donne con più di 60 anni. L’appartenenza<br />

al sesso maschile cost<strong>it</strong>uisce, infatti, uno dei fattori<br />

di rischio, oltre al fumo, all’invecchiamento<br />

i 65 e gli 80 anni) sono inv<strong>it</strong>ati a<br />

sottoporsi a un ecocolordoppler<br />

preventivo per individuare questa<br />

patologia presso il Poliambulatorio<br />

della ASL, in Sammichele,<br />

via Buonarroti, 2. <strong>Il</strong> breve esame,<br />

non invasivo, indolore e completamente<br />

gratu<strong>it</strong>o, permette di<br />

conoscere sub<strong>it</strong>o lo stato di salute<br />

dell’aorta addominale e, qualora<br />

vi fossero delle anomalie,<br />

di mon<strong>it</strong>orare e salvare la v<strong>it</strong>a a<br />

pazienti altrimenti inconsapevoli<br />

del pericolo che corrono.<br />

Nei casi in cui l’aneurisma si<br />

rompe, infatti, la mortal<strong>it</strong>à immediata<br />

è dell’80-90%, e solo la metà<br />

di chi riesce ad arrivare in ospedale<br />

e ad essere operato si salva.<br />

Se invece l’aneurisma dell’aorta<br />

addominale viene scoperto per<br />

tempo può essere tenuto sotto<br />

controllo, oppure operato, se è il<br />

caso, con una percentuale di successo<br />

del 97%.<br />

La presentazione ufficiale<br />

dell’iniziativa, divenuta rotariana<br />

a livello locale, sarà presentata<br />

alle autor<strong>it</strong>à, ai medici, ai farmacisti,<br />

ai Rotary club di Altamura,<br />

Acquaviva delle Fonti - Gioia<br />

del Colle, Monopoli e Putignano,<br />

alle altre associazioni di volontariato<br />

e alla c<strong>it</strong>tadinanza e<br />

si terrà presso la biblioteca del<br />

Comune di Sammichele venerdì<br />

4 giugno, a partire dalle ore 18.<br />

Parteciperanno il Dr. V<strong>it</strong>o<br />

D’Elia, Primario di Chirurgia vascolare<br />

presso l’Ospedale “Miulli”,<br />

ed il suo staff, mentre a fare gli<br />

onori di casa saranno il sindaco<br />

Natale Tateo e la presidente<br />

del Rotary Club Acquaviva delle<br />

Fonti - Gioia del Colle, avv. Margher<strong>it</strong>a<br />

Pugliese.<br />

o a malattie come l’aterosclerosi, la broncopneumopatia<br />

cronica ostruttiva e alcune malattie infettive.<br />

LA SICVE<br />

La SICVE - Società Italiana di Chirurgia Vascolare<br />

ed Endovascolare è stata fondata a Roma nel<br />

1997, e conta oggi oltre 1000 chirurghi associati.<br />

Scopi della Società sono: promuovere gli studi e<br />

le ricerche nel campo della Chirurgia Vascolare ed<br />

Endovascolare; favorire lo sviluppo e la conoscenza<br />

della special<strong>it</strong>à che studia e cura le materie vascolari,<br />

arteriose, venose e linfatiche; promuovere<br />

lo scambio d’idee tra cultori di questa disciplina<br />

chirurgica.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 31


32<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


sport - Sammichele di Bari<br />

Sporting Club, playoff amari<br />

In semifinale festeggia il Casamassima, ora occhi puntati sulla società che dovrà programmare il futuro<br />

di LEONARDO NETTI<br />

Per la terza volta negli<br />

ultimi quattro anni lo<br />

Sporting Club Sammichele<br />

vede infrangersi ai playoff<br />

le speranze di promozione. Al<br />

termine di un campionato equilibrato<br />

ed estenuante, i biancocelesti<br />

hanno chiuso al quinto<br />

posto, dopo essere stati a lungo<br />

in ballo per la v<strong>it</strong>toria del t<strong>it</strong>olo.<br />

Tutto dunque si è deciso negli<br />

spareggi che hanno visto coinvolte,<br />

oltre alla formazione locale,<br />

anche Fragagnano, Appia Brindisi<br />

e Casamassima. <strong>Il</strong> calendario ha<br />

incrociato proprio i destini di Casamassima<br />

e Sammichele, che si<br />

sono sfidate per accedere alla finale.<br />

Nella gara d’andata la squadra<br />

di Tommaso Narraccio ha<br />

disputato una part<strong>it</strong>a pressoché<br />

perfetta; nonostante la squalifica<br />

del bomber Angelo Pascalicchio<br />

e la rosa risicata a disposizione, il<br />

Sammichele si è imposto per due<br />

reti a zero, grazie alle marcature di<br />

Gianluca Colapietro e Giuliano<br />

Salvati, propiziate da un ispiratissimo<br />

Leonardo Schettino. No-<br />

nostante inferior<strong>it</strong>à numerica per<br />

l’espulsione di Cipriano Chiechi<br />

a metà del secondo tempo, i locali<br />

non si sono scomposti e sembrano<br />

dunque aver ipotecato la finale.<br />

Nella gara di r<strong>it</strong>orno, però, il<br />

Sammichele ha disputato una<br />

delle peggiori part<strong>it</strong>e della stagione,<br />

tutto chiuso in difesa senza<br />

quasi mai rendersi pericoloso in<br />

avanti. Alla fine il Casamssima si è<br />

imposto per 2-0, identico risultato<br />

dell’andata, ma ha comunque<br />

passato il turno in virtù della miglior<br />

posizione di classifica al termine<br />

della regular season (Casamassima<br />

secondo alle spalle del<br />

Leporano, Sammichele quinto).<br />

Asd Sammichele, addio<br />

al sogno della serie B<br />

Dopo la rocambolesca eliminazione<br />

in Coppa Italia,<br />

all’ASD Sammichele restava<br />

solo il campionato per poter<br />

alimentare le residue speranze di<br />

accedere alla serie B nazionale. Già<br />

lontani dal primo posto che valeva<br />

la promozione diretta (alla è stata<br />

la matricola Foggia a festeggiare),<br />

i biancocelesti hanno ottenuto la<br />

qualificazione ai playoff, terminando<br />

al quarto posto sub<strong>it</strong>o alle spalle<br />

delle due formazioni di Mola.<br />

Agli spareggi, disputati sul neutro<br />

di Barletta, si è vista la stessa<br />

squadra osservata per tutta la stagione;<br />

spumeggiante nella gara di<br />

semifinale, molle invece nella sfida<br />

decisiva. In semifinale gli uomini di<br />

Angelo Mastrocesare hanno avuto<br />

ragione del Virtus Mola, trascinati<br />

dalla verve realizzativa di Victor<br />

Favalli e dalla grinta di Angelo<br />

Satalino: part<strong>it</strong>a decisa ai tempi<br />

supplementari da una doppietta<br />

del brasiliano, dopo che gli avversari<br />

avevano acciuffato in extremis<br />

il pareggio grazie ad un dubbio calcio<br />

di rigore.<br />

Nella finale disputata contro il<br />

È così calato il sipario su un’altra<br />

stagione comunque pos<strong>it</strong>iva,<br />

visto che l’obiettivo della società,<br />

ad inizio stagione, era quello di<br />

conquistare una tranquilla permanenza.<br />

Resta comunque un<br />

pizzico di rammarico per le gare<br />

perse durante il campionato contro<br />

avversarie sicuramente alla<br />

portata, che avrebbero garant<strong>it</strong>o<br />

ai biancocelesti una migliore<br />

posizione nella griglia playoff.<br />

Ora, occhi puntati sulla società<br />

che dovrà programmare il<br />

futuro, con la speranza di poter<br />

vedere anche per la prossima<br />

stagione sportiva una squadra<br />

di calcio di Sammichele.<br />

Real Mola, invece, il Sammichele è<br />

sembrato solo un lontano parente<br />

della squadra tonica ammirata<br />

qualche giorno prima. Per tutto il<br />

primo tempo i biancocelesti sono<br />

stati in balia degli avversari, senza<br />

mai riuscire ad imbastire trame di<br />

gioco pericolose e subendo ben<br />

tre reti nei primi 20 minuti. La reazione,<br />

arrivata solo nella ripresa, è<br />

però stata troppo flebile per ribaltare<br />

il risultato, al cospetto di un avversario<br />

che ha giocato con ordine<br />

andando ancora a segno grazie a<br />

micidiali ripartenze.<br />

La società del presidente Domenico<br />

Spinelli dice dunque addio<br />

ai sogni di gloria, al termine di<br />

una stagione part<strong>it</strong>a con ben altre<br />

aspettative, visti i grandi nomi giunti<br />

alla corte di Mastrocesare. Resta<br />

la sola soddisfazione di aver messo<br />

in bacheca i primi due trofei della<br />

società, ovvero la Coppa Puglia e<br />

la Supercoppa Regionale, i punti di<br />

ri-partenza per un nuovo progetto<br />

che si spera possa portare il Sammichele<br />

ad affacciarsi finalmente<br />

sul palcoscenico nazionale.<br />

L.N.<br />

Gs Atletico,<br />

ora provaci<br />

Non è ancora terminata<br />

la stagione del GS<br />

Atletico Sammichele;<br />

la locale squadra di pallavolo,<br />

impegnata nel campionato regionale<br />

di serie C, dopo aver<br />

chiuso all’undicesimo posto il<br />

proprio girone, è chiamata a<br />

conquistare la salvezza passando<br />

dai playout.<br />

I biancocelesti si sono trovati<br />

di fronte il Lecce Volley (nono<br />

nel proprio girone), non essendo<br />

riusc<strong>it</strong>i a conquistare neanche<br />

un punto nelle ultime due<br />

part<strong>it</strong>e casalinghe contro Manfradonia<br />

e Triggiano, squadre<br />

senza obiettivi che però hanno<br />

portato a casa l’intera posta in<br />

plaio. L’undicesimo posto finale,<br />

dunque, ha imped<strong>it</strong>o al Sammichele<br />

di sfruttare il fattore campo<br />

nelle gare di spareggio.<br />

<strong>Il</strong> GS Atletico, al termine di una<br />

gara molto intensa e protrattasi<br />

per oltre due ore, ha avuto la<br />

meglio sui coriacei avversari,<br />

vincendo per 3-2 dopo essere<br />

stata in svantaggio per due set<br />

a uno. È stato un match giocato<br />

a viso aperto da entrambe le<br />

compagini, con il Sammichele<br />

che ci ha creduto fino alla fine<br />

nonostante le mille difficoltà<br />

che già da tempo attanagliano<br />

il gruppo.<br />

Per conquistare la salvezza,<br />

dunque, i ragazzi del presidente<br />

Gerardo Spinelli dovranno<br />

ora vincere almeno una delle<br />

due trasferte, con l’obiettivo di<br />

sovvertire un pronostico che li<br />

vedeva sfavor<strong>it</strong>i vista la forza e<br />

soprattutto l’esperienza degli<br />

avversari, ab<strong>it</strong>uati a gare di questo<br />

tipo.<br />

La posta in palio è quindi altissima;<br />

solo nel caso in cui si<br />

riuscisse a conquistare la permanenza<br />

si potrebbero infatti<br />

gettare le fondamenta per un<br />

futuro più ambizioso.<br />

L.N.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 33


A palazzo De’Mari<br />

aleggiava uno spettro<br />

La <strong>maggio</strong>ranza evocava in continuazione Franco Pistilli<br />

Si è celebrato il primo<br />

Consiglio comunale<br />

E’nato.<br />

dell’era Squicciarini.<br />

A presiederlo, il consigliere anziano,<br />

ovvero quello che ha ricevuto<br />

più consensi. In questo caso si è<br />

trattato del secondo più suffragato,<br />

Giuseppe Magistro (Pd), data l’assenza<br />

all’inizio dei lavori di Immacolata<br />

Morano (Pd).<br />

34<br />

di MIMMO FERRANTE qualcuno dall’opposizione. Era Domenico<br />

Tria, primo dei non eletti<br />

GLI ELETTI TRA VETERANI<br />

E NUOVI ARRIVI<br />

Al primo punto all’ordine del<br />

giorno c’era la convalida degli eletti,<br />

quindi la discussione di eventuali<br />

casi di incompatibil<strong>it</strong>à alla carica<br />

di consigliere comunale.<br />

<strong>Il</strong> centrodestra, quello dell’opposizione,<br />

si è presentato con gli<br />

stessi volti che abbiamo visto nelle<br />

passate legislature. Niente di nuovo<br />

sotto il sole.<br />

La coalizione di Squicciarini, invece,<br />

volti nuovi ne ha portati. Ma<br />

è proprio qui che esiste un possibile<br />

punto debole, nella impreparazione<br />

di alcuni che possono facilmente<br />

cadere sotto il fuoco di fila<br />

dell’opposizione, guidata da gente<br />

che la pol<strong>it</strong>ica e l’amministrazione<br />

della cosa pubblica le masticano<br />

da sempre.<br />

La speranza è di ev<strong>it</strong>are di assistere<br />

ad indecorose scene del passato,<br />

con consiglieri incapaci di affrontare<br />

un dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico, pronti ad<br />

alzare la mano al consueto segnale<br />

di qualcuno.<br />

LE DIMISSIONI<br />

NON COMUNICATE<br />

DI FRANCESCA PIETROFORTE<br />

In aula c’è un abusivo, tuonava<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

del Pd, seduto, però, tra i banchi<br />

della <strong>maggio</strong>ranza. Così, finalmente,<br />

qualcuno ricordava di comunicare<br />

all’intera assise che Francesca<br />

Pietroforte, la più suffragata del<br />

Pd, ha accettato l’incarico di Assessore<br />

mezz’ora prima dell’inizio<br />

del consiglio comunale, decadendo<br />

automaticamente dalla carica<br />

di consigliere. Non c’era effettivamente<br />

alcun errore formale ma si<br />

ammetteva la mancata comunicazione,<br />

per altro dovuta, al consiglio<br />

comunale.<br />

IL PRESIDENTE<br />

DEL CONSIGLIO<br />

Alessandro Benevento, new<br />

entry in quota Idv, annunciava la<br />

volontà della <strong>maggio</strong>ranza di affidare<br />

la carica al consigliere Angelo<br />

Maurizio (Idv). Su questo nome, il<br />

sindaco chiedeva la condivisione<br />

della minoranza.<br />

Franco Pistilli lanciava una proposta<br />

alternativa: il consigliere Marcello<br />

Carucci (Sel), defin<strong>it</strong>o dall’ex<br />

Sindaco “memoria storica del centrosinistra<br />

acquavivese”. Un uomo<br />

di sinistra, quindi, che poteva fungere<br />

da collante tra <strong>maggio</strong>ranza e<br />

opposizione. L’ex sindaco pare aver<br />

preso a cuore l’annosa questione<br />

dell’un<strong>it</strong>à del centrosinistra; Pistilli,<br />

considera l’elezione di Carucci il<br />

primo passo verso un armistizio,<br />

una tregua nel centrosinistra, e si<br />

è augurato che ciò possa accadere<br />

anche a destra; l’auspicio è un sano<br />

apparentamento all’opposizione<br />

con il centrodestra ufficiale di Michele<br />

Petruzzellis.<br />

Claudio Solazzo (Giovani per<br />

Petruzzellis) rileggeva, a sua volta,<br />

l’intervento di Squicciarini del<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

18 luglio 2006 quando, a nome<br />

dell’opposizione di centrosinistra,<br />

chiese a Pistilli la presidenza del<br />

consiglio per il Pd. In tal modo, si<br />

sottolineava l’incoerenza tra il dire<br />

ed il fare.<br />

“La presidenza del Consiglio comunale<br />

alla <strong>maggio</strong>ranza è una<br />

volgare forma di lottizzazione tutta<br />

interna alla <strong>maggio</strong>ranza” denunciava<br />

Carucci.<br />

Per Francesco Giuseppe Attollino<br />

(Udc) tutta la polemica era<br />

solo una mera perd<strong>it</strong>a di tempo in<br />

questioni di scarso interesse per la<br />

c<strong>it</strong>tadinanza. <strong>Il</strong> consigliere ha tenuto<br />

a precisare che la coalizione<br />

di <strong>maggio</strong>ranza non è di “centrosinistra”.<br />

Attollino fa parte di una<br />

“coalizione allargata, che guarda<br />

a destra, al centro e a sinistra”, un<br />

centro che non va oltre, bensì verso<br />

i poli, secondo il teorema Azzone-Bonavoglia.<br />

Pistilli lo definisce<br />

“strabismo ideologico”, noi auguriamo<br />

che non venga il torcicollo a<br />

nessuno.<br />

Si passa al voto. Maurizio è presidente<br />

del consiglio comunale acquavivese<br />

con 13 voti.<br />

LE LINEE PROGRAMMATICHE<br />

Francesco Squicciarini ha presentato<br />

la sua come l’amministrazione<br />

dell’ascolto. Una Giunta che vuole<br />

trasmettere seren<strong>it</strong>à, ispirandosi ai<br />

cr<strong>it</strong>eri della massima efficienza e<br />

trasparenza. La prior<strong>it</strong>à è lo sviluppo<br />

economico e le pol<strong>it</strong>iche sociali,<br />

per ricostruire un tessuto sociale<br />

disgregato. C’è bisogno di un risveglio<br />

culturale della c<strong>it</strong>tà. Giusto<br />

un cenno sul PRG per dire che<br />

è superfluo annunciare di volerlo<br />

approvare, lo sanno anche i bambini.<br />

Per quanto riguarda il Miulli, la<br />

strada da seguire è quella del dialogo<br />

con l’Ospedale per il riutilizzo<br />

dei vecchi plessi , anticipando che<br />

l’intenzione è di insediarvi gli uffici<br />

del Tribunale e della ASL.<br />

Petruzzellis ha chiesto che quanto<br />

annunciato dal sindaco sia<br />

messo a confronto con il bilancio<br />

approvato dal Commissario prefettizio,<br />

al fine di capire la fattibil<strong>it</strong>à di<br />

quanto detto. A quel punto, Pistilli<br />

invece si lanciava in un lungo monologo,<br />

molto appassionato, quasi<br />

catartico: “I problemi di Palazzo<br />

prenderanno la <strong>maggio</strong>r parte del<br />

vostro tempo, non è un caso che la<br />

giunta l’abbiate decisa 30 minuti prima<br />

del consiglio”.<br />

Nessuno può mettere in dubbio<br />

la sincer<strong>it</strong>à di chi proferisce queste<br />

parole, un ex sindaco che di ricatti<br />

dalla sua <strong>maggio</strong>ranza ne ha dovuti<br />

subire, accontentando fin quando<br />

ha potuto. L’intervento prosegue,<br />

rivendicando la patern<strong>it</strong>à di molte<br />

delle opere che la nuova Amministrazione<br />

comunale si troverà ad<br />

inaugurare, come quelle relative ai<br />

contratti di quartiere. Certo è che<br />

questo lungo discorso di auto-beatificazione<br />

non piace per niente ai<br />

consiglieri della <strong>maggio</strong>ranza che<br />

rispondono a tono. Roberto Tisci<br />

(Io Sud) si becca la definizione di<br />

“V.A.P., vuoto a perdere” da parte<br />

dell’ex sindaco. <strong>Il</strong> consigliere Filippo<br />

Cassano richiede con insistenza<br />

la presenza in aula del consigliere<br />

Pistilli per smentire molto di quello<br />

che ha detto. Al suo rientro, l’ex Sindaco<br />

esclamava un canzonatorio<br />

“Io sono la vostra essenza”.<br />

UNO SPETTRO IN AULA<br />

Come dargli torto, se tutti avvertono<br />

con estrema urgenza il<br />

bisogno di confrontarsi con lui, di<br />

smentire quello che dice, di fargli<br />

l’opposizione quand’anche non<br />

è più lui Sindaco e se Tisci nella<br />

foga del suo intervento incorre in<br />

una simpatica quanto grave gaffe<br />

chiamandolo “Sindaco Pistilli”. Uno<br />

spettro si aggira a Palazzo De’ Mari.<br />

Sembra che non si riesca a tagliare<br />

il cordone ombelicale con la passata<br />

amministrazione, e con l’uomo<br />

che la guidava. E lui si è divert<strong>it</strong>o<br />

per quasi tutto la durata del Consiglio<br />

comunale a far parlare di sé,<br />

ad essere protagonista anche negli<br />

interventi degli altri, trovando facili<br />

sponde nella <strong>maggio</strong>ranza e in alcuni<br />

consiglieri che, evidentemente,<br />

non hanno ancora elaborato il<br />

lutto per la prematura scomparsa<br />

della precedente amministrazione.<br />

E pensare che il morto tre giorni si<br />

piange.


Acquaviva delle Fonti<br />

Maggioranza e 3 cavalli di razza<br />

D’ora in avanti, si fa sul serio: i problemi non attendono<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Da dove si ricomincia? Ora<br />

incombono i problemi,<br />

quelli veri, per l’Amministrazione<br />

comunale neo-eletta,<br />

guidata da Francesco Squicciarini.<br />

Ed i problemi di questa c<strong>it</strong>tà,<br />

nella loro grav<strong>it</strong>à, non hanno colore<br />

pol<strong>it</strong>ico, ma hanno bisogno<br />

della pol<strong>it</strong>ica.<br />

La prima seduta consiliare era<br />

quella inaugurale. Ed è l’unica ed<br />

ultima attenuante per i consiglieri<br />

di <strong>maggio</strong>ranza. <strong>Il</strong> dibatt<strong>it</strong>o in Aula<br />

è stato monopolizzato dalle minoranze.<br />

L’aspetto che balza sub<strong>it</strong>o<br />

in tutta la sua evidenza è l’assenza<br />

all’interno della <strong>maggio</strong>ranza che<br />

ha vinto le elezioni di consiglieri<br />

con esperienza pol<strong>it</strong>ica ed amministrativa<br />

alle spalle. E ciò, per loro<br />

stessa ammissione.<br />

TRE CAVALLI DI RAZZA<br />

La minoranza si presenta con<br />

tre cavalli di razza. Su questo non<br />

v’è il minimo dubbio. <strong>Il</strong> primo, in<br />

rigoroso ordine alfabetico, è Marcello<br />

Carucci. Che il Pd abbia deliberatamente<br />

cercato la rottura<br />

pol<strong>it</strong>ica con Sel lo capisce anche<br />

un bambino. Ma non fino al punto<br />

da negare la possibil<strong>it</strong>à a Marcello<br />

Carucci di essere eletto presidente<br />

del Consiglio comunale. Oltre<br />

che ispirarsi al bon ton ist<strong>it</strong>uzionale<br />

verso chi rappresenta in quel<br />

consesso una metà dell’elettorato,<br />

l’elezione di Carucci avrebbe<br />

potuto ricucire lo “strappo” nei<br />

rapporti ormai compromessi con<br />

una lista che ha ottenuto un ottimo<br />

risultato. Chi ha guidato il Pd<br />

(visto che Squicciarini non è più<br />

Coordinatore c<strong>it</strong>tadino) nella sua<br />

lenta deriva verso il centro-destra<br />

di UdC ed Io Sud? Al punto da lasciare<br />

che il nome di Carucci fosse<br />

sponsorizzato da Pistilli. E se domani<br />

la <strong>maggio</strong>ranza scricchiolasse,<br />

a chi chiederà aiuto? Agli<br />

estranei del centro-destra con cui<br />

tentare un inciucio o ai “cugini di<br />

sangue”, per dirla alla maniera di<br />

Pistilli? Stupisce che il consigliere<br />

Filippo Cassano rimproveri a Carucci<br />

l’elevato tasso di preparazione<br />

culturale. L’ex consigliere del<br />

Pci ha un’esperienza pol<strong>it</strong>ica invidiabile.<br />

Prendiamo atto che oggi<br />

avere cultura è un difetto, anzichè<br />

una qual<strong>it</strong>à. La competizione devi<br />

farla al ribasso, se vuoi vincere. Ma<br />

questo era anche il personale pol<strong>it</strong>ico<br />

del quale la prima Repubblica<br />

poteva menare vanto.<br />

MICHELE PETRUZZELLIS<br />

<strong>Il</strong> secondo cavallo di razza si<br />

chiama Michele Petruzzellis. Con<br />

la concretezza ci si dovrà misurare.<br />

Con quella di chi dice: “Chiediamo<br />

che sin dal prossimo Consiglio il<br />

Sindaco venga con dati concreti,<br />

con le risorse finanziarie per portare<br />

avanti la progettual<strong>it</strong>à”. E ancora:<br />

“Abbiamo bisogno di vedere il bilancio<br />

previsionale approvato dalla<br />

Commissaria, perchè non può continuare<br />

a dire cose slegate dal sistema<br />

finanziario”.<br />

E che elimina ogni traccia di<br />

demagogia quando afferma, dai<br />

banchi della minoranza: “Non credo<br />

che qualcuno abbia la bacchetta<br />

magica; c’è bisogno di studiare<br />

pol<strong>it</strong>iche finanziarie diverse dalle<br />

normali vie”.<br />

Insomma, chiacchiere e strumentalizzazioni<br />

pol<strong>it</strong>iche stanno a<br />

zero. <strong>Il</strong> centrodestra è deflagrato,<br />

in questa c<strong>it</strong>tà. Petruzzellis rappresenta<br />

la conoscenza perfetta<br />

della macchina amministrativa dal<br />

suo interno, fin nei gangli remoti.<br />

Manca una visione pol<strong>it</strong>ica generale<br />

del PdL.<br />

Difficile affidarla nuovamente a<br />

Franco Pistilli, la cui gestione è stata<br />

sonoramente bocciata dai fatti<br />

e poi dagli elettori. Occorre trova-<br />

re nuovi protagonisti, nuove personal<strong>it</strong>à<br />

forti capaci di parlare al<br />

cuore ed alla mente della gente.<br />

FRANCO PISTILLI<br />

E’ il terzo cavallo di razza, piaccia<br />

o non piaccia. Si dirà: è un uomo di<br />

potere. Non è facile gestire il potere<br />

per 8 anni, mediando in continuazione<br />

tra fameliche vorac<strong>it</strong>à<br />

in una vasca di piranha. Leone e<br />

volpe, avrebbe detto Machiavelli.<br />

Astuzia ed aggressiv<strong>it</strong>à, al momento<br />

opportuno, sapientemente<br />

dosate. Proporre un comunista<br />

alla presidenza del Consiglio ha<br />

spiazzato il Pd. Lo ha costretto a<br />

scavare un fossato con Sel. Non<br />

solo. Carucci esprime cultura pol<strong>it</strong>ica.<br />

Io Sud e l’UdC cosa sono, se<br />

non schegge instabili della pol<strong>it</strong>ica?<br />

La giunta Squicciarini dovrà<br />

fare molta attenzione a Pistilli. La<br />

gente dimentica. E l’ex Sindaco è<br />

il pol<strong>it</strong>ico professionista che sa incantare<br />

le folle. Ha già dichiarato<br />

che presenterà una mozione ad<br />

ogni Consiglio comunale. E’ un<br />

film già visto. Ma ha funzionato<br />

una prima volta. E poi mobil<strong>it</strong>erà<br />

la piazza, ecc<strong>it</strong>ando gli animi.<br />

LA MAGGIORANZA<br />

Non volava una mosca nel settore<br />

riservato alla stampa, nel<br />

momento in cui hanno cominciato<br />

a replicare i consiglieri della<br />

<strong>maggio</strong>ranza. La curios<strong>it</strong>à era alle<br />

stelle. Dalle prime parole capisci<br />

che siamo su altro pianeta. Più o<br />

meno tutti, leggevano un foglio<br />

scr<strong>it</strong>to. La cosa che colpiva erano<br />

frasi come: “Ab<strong>it</strong>uato ad assistere<br />

da spettatore, non vi nascondo che<br />

l’effetto di questo scambio di ruoli<br />

è sì gratificante ma al contempo<br />

carico di responsabil<strong>it</strong>à”. <strong>Il</strong> problema<br />

è avere consapevolezza vera<br />

del ruolo. Essa si esprime con la<br />

sobrietà e con gli atti amministrativi.<br />

Non possiamo pensare che la<br />

coalizione che ha vinto le elezioni<br />

sia stata composta da spettatori<br />

che, da un giorno all’altro, si sono<br />

trasformati in amministratori della<br />

cosa pubblica. Ma era la seduta<br />

inaugurale. Ed è l’unica ed ultima<br />

attenuante. Da oggi, si fa sul serio.<br />

Ecco i nomi<br />

della Giunta<br />

Tre under 40, due donne,<br />

quattro sono alla prima<br />

esperienza pol<strong>it</strong>ico-amministrativa.<br />

Su sei assessorati il<br />

Sindaco ha deciso di assegnarne<br />

cinque, uno per ogni part<strong>it</strong>o<br />

della coalizione, mantenendo<br />

per sé alcune deleghe. Ecco<br />

nomi e deleghe nel dettaglio.<br />

Francesco Squicciarini sindaco<br />

con deleghe a Bilancio,<br />

Finanze, Polizia Municipale,<br />

Personale, Formazione professionale,<br />

Ambiente e Servizi Ecologici).<br />

Leonardo Mastrorocco (Idv)<br />

vicesindaco con delega a: Lavori<br />

Pubblici, Verde pubblico, Cim<strong>it</strong>ero<br />

e Servizi Cim<strong>it</strong>eriali, Edilizia<br />

scolastica, Arredo urbano,<br />

Gestione strutture pubbliche e<br />

di pubblica util<strong>it</strong>à, Contratti e<br />

appalti, Protezione civile, Tributi,<br />

Lotta all’evasione ed elusione<br />

fiscale – Contenzioso, Randagismo,<br />

Catasto.<br />

Vincenzo Casucci (Udc) è assessore<br />

allo Sviluppo e alle attiv<strong>it</strong>à<br />

produttive (commercio, industria<br />

e artigianato), Zona P.I.P.,<br />

Agricoltura, Commercio, GAL,<br />

Igiene e san<strong>it</strong>à, Trasporti pubblici,<br />

Traffico e viabil<strong>it</strong>à, Sicurezza e<br />

legal<strong>it</strong>à, Piano strategico.<br />

Alberto Della Corte (Compagnia<br />

delle Arti) ha ottenuto le<br />

deleghe dell’ urbanistica, Pianificazione<br />

del Terr<strong>it</strong>orio, Edilizia<br />

privata, Riqualificazione centro<br />

storico e Attuazione P.R.G.,<br />

P.D.R., P.P. e P.D.L..<br />

Francesca Pietroforte (Pd) è<br />

assessore con delega alle Pol<strong>it</strong>iche<br />

giovanili, Cultura, Manifestazioni<br />

civili, Promozione del<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, Problemi del lavoro,<br />

Pari opportun<strong>it</strong>à, Pubblica istruzione,<br />

Spettacolo, Turismo, Univers<strong>it</strong>à,<br />

Ufficio Informa Giovani<br />

e Pol<strong>it</strong>iche dello Sport.<br />

Carmela Capozzo (Io Sud)<br />

si occuperà di Pol<strong>it</strong>iche sociali,<br />

Pol<strong>it</strong>iche per la persona e Solidarietà<br />

sociale.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 35


36<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


Acquaviva delle Fonti<br />

Un nuovo sport: le pistilleidi!<br />

Florilegio di affermazioni in Consiglio comunale dell’ex Sindaco<br />

Gran parte del suo intervento,<br />

l’ex Sindaco,<br />

Franco Pistilli, lo ha<br />

incentrato sui mer<strong>it</strong>i della sua<br />

Amministrazione, peraltro non riconosciuti.<br />

<strong>Il</strong> comp<strong>it</strong>o che Pistilli<br />

leg<strong>it</strong>timamente si prefigge è quello<br />

di impedire che la nuova <strong>maggio</strong>ranza<br />

si appropri di progetti<br />

precedenti. Vediamoli, questi progetti.<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

Ha ricordato che la sua Amministrazione<br />

aveva “messo in gioco”<br />

un milione e mezzo di euro, da<br />

destinarsi ai servizi sociali. Una cifra<br />

ripetuta puntualmente ad ogni<br />

bilancio di previsione, ogni anno.<br />

Bisogna solo capire se una somma<br />

così importante sia stata deliberata<br />

ogni anno per 8 di permanenza<br />

a palazzo De’ Mari o una sola volta.<br />

Nel primo caso, infatti, I servizi<br />

sociali di Acquaviva avrebbero beneficiato<br />

di ben 12 milioni di euro.<br />

Sta di fatto, però, che le fasce deboli<br />

della società non usufruiscono<br />

di buoni pasto nelle classi elementari<br />

che adottano il turno del<br />

tempo pieno. Si narra addir<strong>it</strong>tura<br />

che in un caso la vice-Segretaria<br />

comunale, in risposta al gen<strong>it</strong>ore<br />

che lamentava la cessazione del<br />

servizio, si sia offerta di pagare di<br />

tasca propria il buono pasto, ottenendone<br />

un rifiuto.<br />

OSPEDALE MIULLI<br />

Pistilli ha affermato: “Voglio vedere<br />

se consentirete che un ente<br />

ecclesiastico si appropri dei beni<br />

che un avvocato ha lasciato agli<br />

acquavivesi. Voglio vedere se vi cost<strong>it</strong>uirete<br />

in giudizio contro l’ente ecclesiastico”.<br />

E’ stato ripetuto a iosa<br />

in questi anni che Pistilli ha tessuto<br />

lodi sperticate nei confronti<br />

degli amministratori e dello stesso<br />

Ospedale Miulli. Partecipò in pompa<br />

magna all’inaugurazione del<br />

nuovo Miulli, a fianco del governatore<br />

e degli organi regionali che<br />

avevano autorizzato la costruzione<br />

del complesso. Oggi, ingaggia<br />

una battaglia laicista per la natura<br />

pubblica dell’ente. In Aula, Pistilli<br />

ha ricordato la sua “richiesta al Vescovo<br />

per destinare il vecchio plesso<br />

Pistilli durante la prima seduta della nuova legislatura<br />

a sede del nuovo Tribunale”. Ma il<br />

nuovo Tribunale non doveva forse<br />

sorgere nella zona ex 167, come dimostrato<br />

dai programmi triennali<br />

delle opere pubbliche a partire dal<br />

2004? D’improvviso, nel 2008, il Tribunale<br />

scompare dal piano delle<br />

opere pubbliche e dai contratti di<br />

quartiere. Pistilli non ha mai detto<br />

il motivo di questa cancellazione.<br />

Non giungeva il finanziamento?<br />

Era impraticabile il programma<br />

ministeriale? Ha detto, però, di volere<br />

il nuovo Tribunale nel vecchio<br />

plesso ospedaliero. Con o senza il<br />

parere dell’ente ospedaliero.<br />

PIANO REGOLATORE<br />

GENERALE<br />

Oggi, l’ex Sindaco attribuisce al<br />

centrosinistra ed allo stesso Commissario<br />

prefettizio, la responsabil<strong>it</strong>à<br />

di non aver favor<strong>it</strong>o l’<strong>it</strong>er del<br />

PRG. Pistilli era il Sindaco della c<strong>it</strong>tà,<br />

aveva una <strong>maggio</strong>ranza solida,<br />

Presidente di Regione era Raffaele<br />

F<strong>it</strong>to. Ha adottato il PRG dopo un<br />

mese dal suo insediamento. Sono<br />

trascorsi 10 anni da quell’adozione,<br />

Acquaviva è priva di uno strumento<br />

urbanistico e si pretende di<br />

scaricare sul centrosinistra il fatto<br />

di “avere cambiato tutto”. Risibile.<br />

Chi era al governo della c<strong>it</strong>tà ? L’assessore<br />

regionale Barbanente diverse<br />

volte, in vis<strong>it</strong>a ad Acquaviva,<br />

dichiarava che il Comune avrebbe<br />

dovuto adeguare il PRG alle prescrizioni<br />

della Regione. In alternativa,<br />

avrebbe potuto ricorrere<br />

in giudizio contro le prescrizioni<br />

imposte dalla Regione oppure<br />

revocare il PRG ed adottarne uno<br />

nuovo di zecca. Nulla è stato fatto.<br />

Oggi, versiamo lacrime di coccodrillo?<br />

CONTRATTI DI QUARTIERE<br />

E’ giunta la prima tranche del finanziamento<br />

dei contratti di quartiere,<br />

sostiene Pistilli. Ed è vero.<br />

Due ordinativi di pagamento sono<br />

stati depos<strong>it</strong>ati presso la tesoreria<br />

regionale, ossia il Banco di Napoli.<br />

Sono due gli importi: il primo è<br />

pari a 249.939,48 euro. <strong>Il</strong> secondo<br />

è di 134.582,81 euro. <strong>Il</strong> totale è pari<br />

a 384.522,29 euro. Siamo lontani<br />

dai 600 mila euro dichiarati. Per<br />

incassare effettivamente questo<br />

finanziamento, il comune di Acquaviva<br />

deve dimostrare di essere<br />

in possesso dei suoli della ex 167.<br />

Come detto più volte, il Comune<br />

L’ex sindaco<br />

ha ribad<strong>it</strong>o<br />

i vecchi progetti<br />

portati avanti<br />

dalla sua<br />

amministrazione<br />

non può dichiararsi t<strong>it</strong>olare delle<br />

aree in quanto pendono ancora<br />

dei contenziosi. Tanto è vero che<br />

le imprese di costruzione che si<br />

aggiudicarono alcuni lotti nel lontano<br />

2004 non sono mai riusc<strong>it</strong>e a<br />

stipulare gli atti di compravend<strong>it</strong>a<br />

dal notaio proprio a causa dei contenziosi<br />

pendenti.<br />

La proprietà delle aree è ancora<br />

sub iudice, ragione per cui la Regione<br />

non può erogare i finanziamenti,<br />

altrimenti ne risponderebbero<br />

direttamente i funzionari.<br />

La Giunta Pistilli è caduta perchè<br />

non è stato approvato il programma<br />

triennale delle opere pubbliche.<br />

Al suo interno era inser<strong>it</strong>o il<br />

contratto di quartiere, automaticamente<br />

bocciato anch’esso. I 5 milioni<br />

di euro che lo Stato erogava<br />

erano legati al contratto di quartiere.<br />

Domanda finale: arriveranno<br />

davvero I 5 milioni?<br />

Chi vivrà vedrà.<br />

Confcommercio denuncia:<br />

troppi disordini nel Comune<br />

Eletto il nuovo vertice di Confcommercio nella provincia di Bari. Nuovo<br />

presidente dell’organizzazione è Alessandro Ambrosi, eletto alla guida<br />

della confederazione per la seconda volta consecutiva. Dell’esecutivo<br />

provinciale, composto da ben 15 componenti, fa parte anche l’acquavivese<br />

V<strong>it</strong>o Abrusci. “<strong>Il</strong> mondo del commercio in questa c<strong>it</strong>tà presenta<br />

<strong>numero</strong>se problematiche e difficoltà”. Come fatto rilevare in una nota inviata<br />

di recente al Prefetto di Bari, Carlo Schilardi, ed al Questore della<br />

c<strong>it</strong>tà capoluogo, Giorgio Manari, si registra una s<strong>it</strong>uazione di disordine<br />

nella concessione di autorizzazione alla vend<strong>it</strong>a di alimenti e bevande,<br />

nell’abusivismo commerciale, nella carenza di aree deputate a parcheggio<br />

per carico e scarico merci e così via. La nota è stata inviata alle massime<br />

autor<strong>it</strong>à a segu<strong>it</strong>o di mancate risposte da parte del capo dell’Ufficio<br />

tecnico, Giovanni Di Donna, e del Comandante della polizia municipale,<br />

Giovanni Centrone a re<strong>it</strong>erate richieste da parte della Confcommercio di<br />

Acquaviva delle Fonti.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 37


<strong>Il</strong> groviglio della Cantina<br />

Una variante concede un permesso a costruire...abusivo?<br />

Questa c<strong>it</strong>tà ci ha ab<strong>it</strong>uati<br />

alle sue infin<strong>it</strong>e complicanze.<br />

<strong>Il</strong> perno principale<br />

è palazzo De’ Mari. La pol<strong>it</strong>ica intesa<br />

come potere.<br />

L’amministrazione della cosa<br />

pubblica conserva ancora intatta<br />

la capac<strong>it</strong>à di condizionamento, se<br />

non di ricatto ed intimidazione.<br />

Una società, invece, cresce solo<br />

se il pubblico si lim<strong>it</strong>a a fissare le<br />

regole del gioco, valide per tutti.<br />

Deve fare da arb<strong>it</strong>ro. Ma i giocatori<br />

siamo tutti noi. Se l’arb<strong>it</strong>ro decide<br />

chi deve vincere, è la fine. Ogni questione<br />

si complica. Si va alla ricerca<br />

del più piccolo dettaglio. <strong>Il</strong> capello<br />

si trasforma in fune. Le funi s’intrecciano.<br />

<strong>Il</strong> groviglio si fa inestricabile.<br />

Ed una c<strong>it</strong>tà soffoca nei problemi.<br />

Parliamo o, meglio, riparliamo di<br />

cantina sociale.<br />

Lo facciamo perchè c’è una sentenza<br />

del Consiglio di Stato che<br />

conferma una precedente sentenza<br />

del TAR. Vediamo di cosa si tratta.<br />

Nel 2006, quando ancora tutta<br />

la vicenda era nella pancia di Giove,<br />

in Consiglio comunale si discute<br />

sui destini della ex Cantina Sociale.<br />

La società cooperativa è fall<strong>it</strong>a. Restano<br />

i ruderi di un immobile. C’è la<br />

richiesta di un permesso a costruire<br />

per trasformarlo. Per fare questo,<br />

il Consiglio comunale deve approvare<br />

un Piano di Lottizzazione. In<br />

quella occasione, spunta l’esistenza<br />

di una variante al vecchio Programma<br />

di Fabbricazione (PdF). Una<br />

variante trasforma la destinazione<br />

d’uso di una zona. Tanto per fare<br />

un esempio, se in un’area possono<br />

sorgere solo comignoli di indutrie,<br />

approvando la variante l’area diviene<br />

a destinazione residenziale. Puoi<br />

edificare case.<br />

La variante, approvata dal Comune,<br />

passava poi all’esame dell’ente<br />

sovraordinato: la Regione Puglia.<br />

Quella variante non è mai stata<br />

approvata in via Capruzzi. Quindi,<br />

ogni permesso a costruire sarebbe<br />

un abuso.<br />

Sta di fatto che l’impresa edile<br />

Edilres ottiene un permesso a costruire<br />

in presenza di una variante<br />

approvata solo dal Comune.<br />

La Edilres realizza lo scheletro del<br />

38<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />

fabbricato. Quando già l’immobile<br />

grezzo è realizzato, viene fuori un<br />

parere favorevole a costruire, da<br />

parte dell’Ufficio Tecnico, su un altro<br />

suolo confinante con la Cantina<br />

Sociale. La proprietà è della fami-<br />

glia Caponio-Colasuonno. Viene<br />

prevista la demolizione di un fabbricato<br />

fatiscente e la edificazione<br />

di un secondo fabbricato da destinarsi<br />

a civile ab<strong>it</strong>azione. In totale, 3<br />

appartamenti disposti a schiera.<br />

Variante sì variante no<br />

“se famo du spaghi”<br />

La variante approvata dal<br />

solo Consiglio comunale<br />

ma non dalla Regione, viene<br />

r<strong>it</strong>enuta valida a tutti gli effetti.<br />

Si può edificare. Una parte del suolo<br />

dell’area cantina sociale si dice<br />

abbia una destinazione B2 sulle<br />

mappe, ossia zona di completamento<br />

su cui edificare anzichè D1,<br />

ossia zona destinata ad opifici, capannoni<br />

industriali, non ab<strong>it</strong>ativo.<br />

<strong>Il</strong> valore venale del suolo schizza in<br />

alto, è evidente.<br />

In quell’epoca, l’allora consigliere<br />

comunale di minoranza, Lino<br />

Romanelli, compie una sua personale<br />

indagine, al termine della<br />

quale qualcosa viene alla luce. Si<br />

sta dando avvio ad un’altra variante,<br />

quella di piazza Garibaldi, grazie<br />

alla quale un’area viene destinata<br />

alla realizzazione di un campo di<br />

pallavolo, con delibera di Consiglio<br />

comunale risalente al 1979.<br />

Quella variante è valida, perchè ha<br />

ricevuto il sì da parte della Giunta<br />

regionale, a differenza di quanto<br />

accaduto per la variante della cantina<br />

sociale. Caso strano, l’Ufficio<br />

Tecnico usa due pesi e due misure.<br />

Se per la cantina sociale concede<br />

il permesso a costruire, in questo<br />

caso lo nega pur essendo tutto in<br />

regola. Per Di Donna, la variante di<br />

piazza Garibaldi non è valida. Sbalzi<br />

d’umore.<br />

Questo episodio, però, mette<br />

probabilmente in guardia l’Ufficio<br />

Tecnico. Giovanni Di Donna diviene<br />

capo dell’UTC, nel 2001. Nel<br />

2006, a segu<strong>it</strong>o delle vicende di<br />

piazza Garibaldi, avverte l’esigenza<br />

di redigere una ricerca di eventuali<br />

ulteriori varianti che potrebbero<br />

essergli sfugg<strong>it</strong>e perchè approvate<br />

prima del suo arrivo, nel 2001. “Potrebbe<br />

venir fuori qualche altra variante<br />

di cui non sono al corrente”,<br />

lo sentono esclamare nei corridoi<br />

di palazzo De’ Mari. Di tali varianti<br />

potrebbe non esservi traccia sulle<br />

mappe. Cinque anni di tempo non<br />

sono bastati ad effettuare una ricognizione.<br />

E’ impensabile che Nicola Forcillo,<br />

il precedente capo dell’Ufficio<br />

Tecnico, non abbia mai provveduto<br />

ad una ricognizione in tal senso. Ad<br />

Acquaviva giungono diversi tecnici<br />

da Comuni viciniori, Consulenti<br />

Tecnici d’Ufficio (CTU) che devono<br />

conoscere la strumentazione urbanistica.<br />

Mica per ognuno di essi si<br />

effettua una ricerca delle varianti,<br />

caso per caso. La strumentazione<br />

urbanistica del Comune è liberamente<br />

consultabile presso una cartolibreria<br />

s<strong>it</strong>a in via Bari. Del resto,<br />

nessuna strumentazione urbanistica<br />

ha mutato in modo sostanziale<br />

le destinazioni d’uso delle singole<br />

aree, fatta eccezione per minuscole<br />

varianti che modificavano in modo<br />

parziale un’area. E, parafrasando il<br />

testo di una canzone: “variante sì,<br />

variante no, se famo du spaghi”.<br />

Alcuni tecnici presentano l’area<br />

come zona D1, altri come zona B2.<br />

La Edilres provvede a edificare<br />

il rustico del fabbricato. Subisce,<br />

inizialmente, un provvedimento<br />

da parte dell’Ufficio tecnico di<br />

sospensione del permesso a costruire<br />

in via cautelativa, sine die.<br />

Nella disciplina urbanistica, invece,<br />

sembra che questo provvedimento<br />

non esista. In realtà, il capo<br />

dell’UTC prende tempo in questo<br />

modo. Viene coinvolta la regione<br />

Puglia che rispose confermando<br />

effettivamente la valid<strong>it</strong>à della


l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />

originaria tipizzazione D1, quindi<br />

zona industriale.<br />

La Regione non rispondeva e<br />

l’atteggiamento dell’impresa non<br />

era non ispirato ad una forte contrapposizione.<br />

La d<strong>it</strong>ta avrebbe<br />

potuto anche ricorrere al TAR contro<br />

un permesso a costruire prima<br />

concesso e poi sospeso e chiedere<br />

al Comune un risarcimento. Invece,<br />

la d<strong>it</strong>ta fece appena una diffida.<br />

Una contestazione leggera, in ogni<br />

caso.<br />

Trascorre il tempo. Di Donna<br />

convalida il permesso a costuire<br />

dopo alcuni mesi. Non si vogliono<br />

arrecare ulteriori danni all’impresa.<br />

Di Donna sostiene che l’interesse<br />

pubblico è secondario rispetto al<br />

privato che è preminente. Secondo<br />

l’UTC il permesso a costruire dato<br />

all’impresa è valido, è trascorso anche<br />

molto tempo e in terzo luogo<br />

I lavori erano in uno stadio avanzato.<br />

In realtà, era trascrso meno<br />

di un anno. Le opere non erano in<br />

uno stadio veramente avanzato.<br />

C’era solo lo scheletro dell’immobile.<br />

In ogni caso, l’interesse privato<br />

andava privilegiato. A quel punto,<br />

non esisteva più alcuna questione<br />

Edilres.<br />

<strong>Il</strong> secondo provvedimento assunto<br />

fu annullare il parere favo-<br />

revole che era stato dato sull’altro<br />

suolo di proprietà di Caponio e<br />

Colasuonno. La motivazione fu<br />

che quella era zona industriale (D1)<br />

e che la variante in realtà non era<br />

mai stata approvata. Parte un ricorso<br />

al TAR che da ragione a Caponio<br />

e Colasuonno. Si può edificare. Tra<br />

le motivazioni addotte dalla Magistratura<br />

amministrativa, una desta<br />

stupore. Quell’area, sulle mappe è<br />

classificata come B2, ossia zona di<br />

completamento. Tutti sapevano<br />

però che quella era zona D1, industriale.<br />

Ma perchè il TAR assume una<br />

motivazione che ha del clamoroso?<br />

La ver<strong>it</strong>à è che sin dal 1980<br />

l’UTC ed I tecnici progettisti hanno<br />

utilizzato una tavola particolare<br />

del PRG in cui l’area s<strong>it</strong>uata tra via<br />

Einaudi e via Ciccarone era stata<br />

sempre r<strong>it</strong>enuta come edificabile.<br />

D’improvviso, nel 2006, alcuni<br />

consiglieri comunali, in fase di approvazione<br />

del Piano di Lottizzazione<br />

della cantina sociale hanno<br />

sollevato il problema della valid<strong>it</strong>à<br />

di quella variante di tipizzazione<br />

di zona. Non era mai stata approvata<br />

e non era valido il permesso a<br />

costruire della Edilres. C’era stato,<br />

probabilmente, un errore da parte<br />

dell’UTC, nel rilascio di un permesso<br />

a costruire su un’area sulla quale<br />

era abusivo farlo.<br />

“Superficial<strong>it</strong>à nell’istruttoria,<br />

qualificazione da cui difficilmente<br />

può dissentirsi vuoi perchè da parte<br />

ricorrente si è depos<strong>it</strong>ata agli atti di<br />

giudizio l’istanza concessoria riguardante<br />

la demolizione di costruzione<br />

esistente e la realizzazione di un<br />

complesso edilizio in via Ciccarone<br />

sia perchè l’Amministrazione non ha<br />

r<strong>it</strong>enuto chiarire la difforme indicazione”.<br />

I magistrati, nella sentenza,<br />

pongono in evidenza la superficial<strong>it</strong>à<br />

e l’approssimazione con cui<br />

viene trattata una questione così<br />

rilevante. E’ evidente che a qualcuno<br />

interessava che la questione<br />

procedesse in un certo verso.<br />

Ancora I giudici: “A tutt’oggi, la<br />

deliberazione di Consiglio comunale<br />

<strong>numero</strong> 41 del 25 gennaio 1980 ed<br />

allegata alla Tavola <strong>numero</strong> 5 della<br />

zonizzazione, non è stata oggetto di<br />

r<strong>it</strong>uali provvedimenti di autotutela,<br />

aggiungendo che la destinazione a<br />

zona residenziale di completamento<br />

B2 risulta confermata anche dal<br />

nuovo strumento urbanistico generale”.<br />

Cosa assolutamente non<br />

ver<strong>it</strong>iera ma tutto si riduce ad un<br />

presunto utilizzo della Tavola 5 di<br />

zonizzazione di cui alla delibera di<br />

Consiglio comunale <strong>numero</strong> 41/80<br />

che sarebbe stata la Tavola cui tutti,<br />

dall’UTC al professionista esterno,<br />

hanno fatto riferimento nel corso<br />

degli anni per l’attiv<strong>it</strong>à edilizia.<br />

A quel punto, bisognava valutare<br />

l’eventuale ulteriore ricorso al<br />

Consiglio di Stato per la sospensiva.<br />

Ovvero inoltrare ricorso al TAR<br />

nel mer<strong>it</strong>o della sentenza. Franco<br />

Gagliardi La Gala ha optato per<br />

quest’ultima possibil<strong>it</strong>à. <strong>Il</strong> TAR ha<br />

confermato la prima semtenza che<br />

dava ragione a Caponio-Colasuonno.<br />

<strong>Il</strong> Comune ha avuto torto.<br />

C’è un’ulteriore sentenza del<br />

Consiglio di Stato che mette in luce<br />

che la tipizzazione del PRG adottato<br />

non era affatto D2, ma F5, ossia<br />

di riqualificazione urbana. In ogni<br />

caso, passava da D1 a F5, non da<br />

B2 a F5.<br />

Io sono proprietario di un’area<br />

che nell’amb<strong>it</strong>o dello strumento<br />

urbanistico, è tipizzata come B2, di<br />

completamento. Viene adottato il<br />

PRG. E quest’area che era tipizzata<br />

B2 nel PdF viene classificata come<br />

F5 nel PRG. Io, che sono proprietario,<br />

cosa devo fare? Devo osservare<br />

la norma. Invece, assolutamente<br />

nulla. Anzi, Caponio-Colasuonno<br />

nulla hanno da dire, nessuna osservazione.<br />

Nessuna osservazione<br />

da Attilio Manobianca (voleva<br />

vendere il terreno, ha 2 nipoti entrambi<br />

ingegneri Chiamparino e<br />

Colapinto, molto esperti a cui lui<br />

si sarebbe rivolto per valutare la<br />

possobil<strong>it</strong>à di edificare; I tecnici gli<br />

avrebbero risposto negativamente<br />

in quanto zona D1 non B2) che ha<br />

una particella che ricade tra via Einaudi<br />

e via Ciccarone redige alcune<br />

osservazioni, ma in mer<strong>it</strong>o ad<br />

un altro immobile adiacente, una<br />

distilleria. Nel 2005, Manobianca si<br />

è rivolto a qualcun altro. La impresa<br />

ha chiesto il certificato di destinazione<br />

urbanistica che acquistava il<br />

suolo di sua proprietà. E viene rilasciato<br />

alla d<strong>it</strong>ta un certificato come<br />

zona B2 di completamento. Sia in<br />

un precedente certificato del 1998<br />

che in questo del 2005, il Comune<br />

fa riferimento alla strumentazione<br />

urbanistica vigente che non contempla<br />

affato la delibera 41/80.<br />

Nessuna osservazione da parte<br />

della stessa cantina sociale che<br />

una porzione di suolo ricadente<br />

in questa zona B2 edificabile. Cosa<br />

vuol dire? Tutti erano convinti che<br />

quella zona, inizialmente nel vecchio<br />

PdF, fosse effettivamente D1 e<br />

che fosse passata nel nuovo PRG a<br />

zona di riqualificazione urbana F5.<br />

<strong>Il</strong> progettista del PRG, nel momento<br />

in cui aveva una zona già<br />

tipizzata B2, per quale motivo<br />

avrebbe dovuto penalizzarla tipizzandola<br />

F5? La zona comprendente<br />

gli immobili già esistenti ed ab<strong>it</strong>ati<br />

ha sub<strong>it</strong>o una modifica della tipizzazione<br />

a zona B2. Tutto il resto, da<br />

D1 è divenuto F5.<br />

L’ultima sentenza del Consiglio<br />

di Stato conferma la sentenza favorevole<br />

a Caponio-Colasuonno<br />

del TAR. In sostanza, la magistratura<br />

amministrativa chiede in modo<br />

asettico se la Tavola 5 che fa riferimento<br />

alla deliberazione 41 del<br />

1980 che il Comune ha in uso da<br />

un trentennio è valida o no. Poichè<br />

è stata utilizzata in lungo ed in<br />

largo ed essendovi giurisprudenza<br />

consolidata che i riferimenti grafici<br />

fanno testo, hanno riconosciuto<br />

la tipizzazione B2. L’UTC, tuttavia,<br />

non avrebbe utilizzato la Tavola dal<br />

1980. Si utilizzava un’altra Tavola, la<br />

5/A della variante generale al PdF<br />

come confermato da una serie di<br />

atti e certificazioni, in cui quella<br />

zona veniva considerata come D1.<br />

La prova schiacciante, tuttavia,<br />

resta un’altra. In tutti i certificati di<br />

destinazione urbanistica, sia in passato<br />

sia recenti rilasciati dall’UTC, ci<br />

si rifà allo strumento urbanistico vigente.<br />

Non esiste un solo certificato<br />

di destinazione urbanistica in cui<br />

il capo dell’UTC faccia riferimento<br />

alla variante di cui alla delibera di<br />

Consiglio comunale 41/80.<br />

Non solo. La regione Puglia ha<br />

sempre vistato e timbrato le Tavole<br />

eventualmente modificate sia sulla<br />

zonizzazione che sul Piano quadro.<br />

Nella delibera 41/80 si prende in<br />

esame la zona tra via Sammichele<br />

e via Annunziata ha I timbri di approvazione<br />

della regione sia sulla<br />

Tavola 5 che sulla Tavola 4/A del<br />

piano quadro. Nella zona di via<br />

Einaudi e via Ciccarone, invece,<br />

sulla relativa e corrispondente Tavola<br />

4/B del Piano quadro su cui è<br />

rappresentata quella zona, manca<br />

il timbro regionale. Nel momento<br />

in cui c’è una variante è ovvio che<br />

dovrà essere riportata sull’una e<br />

sull’altra Tavola.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 39


Regione: l’area è zona industriale<br />

Questa c<strong>it</strong>tà ci ha ab<strong>it</strong>uati<br />

alle sue infin<strong>it</strong>e complicanze.<br />

<strong>Il</strong> perno principale<br />

è palazzo De’ Mari. La pol<strong>it</strong>ica<br />

intesa come potere.<br />

L’amministrazione della cosa<br />

pubblica conserva ancora intatta<br />

la capac<strong>it</strong>à di condizionamento,<br />

se non di ricatto ed intimidazione.<br />

Una società, invece, cresce solo<br />

se il pubblico si lim<strong>it</strong>a a fissare le<br />

regole del gioco, valide per tutti.<br />

Deve fare da arb<strong>it</strong>ro. Ma i giocatori<br />

siamo tutti noi. Se l’arb<strong>it</strong>ro decide<br />

chi deve vincere, è la fine. Ogni<br />

questione si complica. Si va alla<br />

ricerca del più piccolo dettaglio.<br />

<strong>Il</strong> capello si trasforma in fune. Le<br />

funi s’intrecciano. <strong>Il</strong> groviglio si fa<br />

inestricabile. Ed una c<strong>it</strong>tà soffoca<br />

nei problemi.<br />

Sent<strong>it</strong>e questa storia.<br />

Parliamo o, meglio, riparliamo<br />

di cantina sociale.<br />

Lo facciamo perchè c’è una sentenza<br />

del Consiglio di Stato che<br />

conferma una precedente sentenza<br />

del TAR. Vediamo di cosa si<br />

tratta. Nel 2006, quando ancora<br />

tutta la vicenda era nella pancia<br />

di Giove, in Consiglio comunale si<br />

discute sui destini della ex Cantina<br />

Sociale. La società cooperativa<br />

è fall<strong>it</strong>a. Restano i ruderi di un immobile.<br />

C’è la richiesta di un permesso<br />

a costruire per trasformarlo. Per<br />

fare questo, il Consiglio comunale<br />

deve approvare un Piano di<br />

Lottizzazione. In quella occasione,<br />

spunta l’esistenza di una variante<br />

al vecchio Programma di Fabbricazione<br />

(PdF). Una variante trasforma<br />

la destinazione d’uso di<br />

una zona. Tanto per fare un esempio,<br />

se in un’area possono sorgere<br />

solo comignoli di indutrie, approvando<br />

la variante l’area diviene a<br />

destinazione residenziale. Puoi<br />

edificare case.<br />

La variante, approvata dal Comune,<br />

passava poi all’esame<br />

dell’ente sovraordinato: la Regione<br />

Puglia. Quella variante non è<br />

mai stata approvata in via Capruzzi.<br />

Quindi, ogni permesso a costruire<br />

sarebbe un abuso.<br />

40<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />

Arriva il Tar<br />

Successivamente, viene annullato<br />

il secondo parere favorevole a<br />

costruire rilasciato dall’Ufficio Tecnico<br />

Comunale in mer<strong>it</strong>o all’altro<br />

suolo, di proprietà di Caponio e Colasuonno.<br />

Mentre la Edilres ha realizzato<br />

un immobile allo stato grezzo<br />

sull’area della cantina sociale, sul<br />

suolo adiacente di Caponio-Colasuonno<br />

vi è appena un permesso a<br />

costruire. I lavori non hanno avuto<br />

ancora inizio.<br />

Perchè L’UTC revoca il permesso?<br />

La motivazione è che quella è zona<br />

industriale (D1) e che la variante, in<br />

realtà, non è mai stata approvata.<br />

Parte un ricorso al TAR da parte di<br />

Caponio-Colasuonno. <strong>Il</strong> TAR dà ragione<br />

a questi ultimi. Si può edificare.<br />

Tra le motivazioni addotte dalla<br />

Magistratura amministrativa, una<br />

desta stupore fra taluni studi tecnici.<br />

Quell’area, sulle mappe è classificata<br />

come B2, ossia zona di completamento.<br />

Tutti sapevano però che<br />

quella era zona D1, industriale.<br />

Ma perchè il TAR assume una motivazione<br />

che ha del clamoroso? La<br />

ver<strong>it</strong>à è che sin dal 1980 l’UTC ed i<br />

No, è zona di<br />

riqualificazione<br />

urbana<br />

Dopo la sentenza del TAR un Comune<br />

normale cosa fa? <strong>Il</strong> c<strong>it</strong>tadino<br />

comune che legge queste righe<br />

non ha bisogno di una consulenza<br />

per giungere ad una conclusione<br />

logica. <strong>Il</strong> Comune deve far<br />

valere l’interesse generale dinanzi<br />

alla Magistratura amministrativa.<br />

In quella sede, l’Ufficio Tecnico<br />

del Comune istruirà il proprio legale<br />

di fiducia, dopo accurate ricerche.<br />

<strong>Il</strong> legale si renderà conto<br />

che la variante approvata dal Comune<br />

non è stata approvata dalla<br />

regione Puglia. Comprenderà che<br />

la Tavola <strong>numero</strong> 5 cui si fa riferimento<br />

riguarda unicamente la<br />

classificazione delle diverse zone<br />

della c<strong>it</strong>tà intesa come variante<br />

generale, per così dire, al vecchio<br />

Programma di Fabbricazione.<br />

tecnici progettisti hanno utilizzato<br />

una tavola particolare del PRG in<br />

cui l’area s<strong>it</strong>uata tra via Einaudi e via<br />

Ciccarone era consuetudine r<strong>it</strong>enerla<br />

come edificabile. D’improvviso,<br />

nel 2006, alcuni consiglieri comunali,<br />

tra cui Lino Romanelli, come<br />

già detto, in fase di approvazione<br />

del Piano di Lottizzazione della cantina<br />

sociale sollevano il problema<br />

della valid<strong>it</strong>à di quella variante di<br />

tipizzazione di zona. Non era mai<br />

stata approvata dalla Regione e<br />

non era valido il permesso a costruire<br />

rilasciato all’Edilres. C’era stato,<br />

probabilmente, un errore da parte<br />

dell’UTC, nel rilascio di un permesso<br />

a costruire su un’area sulla quale era<br />

abusivo farlo.<br />

I magistrati, nella sentenza, pongono<br />

in evidenza la superficial<strong>it</strong>à<br />

e l’approssimazione, senza i giusti<br />

e dovuti approfondimenti, con cui<br />

l’UTC ha trattato una questione così<br />

rilevante.<br />

C’è di più. <strong>Il</strong> Magistrato sostiene<br />

che il Comune non si è nemmeno<br />

avvalso della facoltà di autotutelarsi.<br />

Quindi, se va bene al Comune<br />

che l’area della cantina sociale sia<br />

edificabile vuol dire che l’interesse<br />

<strong>Il</strong> legale saprà che la Tavola 5<br />

non ha nulla a che vedere con la<br />

variante approvata dal Consiglio<br />

comunale, sua sponte, il 25 gennaio<br />

1980.<br />

Lo ripetiamo fino alla noia, a<br />

scanso di equivoci.<br />

Questa minuscola variante di<br />

una particella è come non fosse<br />

mai esist<strong>it</strong>a, stante la mancata approvazione<br />

della Regione. Fino a<br />

quel momento, tutti, diciamo tutti,<br />

dall’UTC fino al progettista del<br />

Piano Regolatore Generale, della<br />

variante approvata nel 1980, non<br />

ne hanno tenuto conto facendo<br />

esclusivamente riferimento alla<br />

Tavola 5.<br />

Tutto questo, in un Comune<br />

normale. Non ad Acquaviva delle<br />

Fonti. Giovanni Di Donna, preso<br />

com’è da tanti affari da sbrigare,<br />

avrà istru<strong>it</strong>o il legale di fiducia<br />

del Comune che, guarda il caso, è<br />

sempre lo stesso di sempre, Franco<br />

Gagliardi La Gala? Non lo sappiamo.<br />

<strong>Il</strong> legale opta per un’altra<br />

collettivo è tutelato. “A tutt’oggi,<br />

la deliberazione di Consiglio comunale<br />

<strong>numero</strong> 41 del 25 gennaio<br />

1980 ed allegata alla Tavola <strong>numero</strong><br />

5 della zonizzazione, non è stata<br />

oggetto di r<strong>it</strong>uali provvedimenti<br />

di autotutela, aggiungendo che la<br />

destinazione a zona residenziale di<br />

completamento B2 risulta confermata<br />

anche dal nuovo strumento<br />

urbanistico generale”. Perchè tutto<br />

questo? Tutto si gioca su un equivoco.<br />

<strong>Il</strong> motivo è che si è sempre fatto<br />

uso, come detto in precedenza, della<br />

Tavola 5.<br />

Qualcuno ha creduto, per superficial<strong>it</strong>à<br />

o in modo colpevole, che<br />

in quella Tavola vi fosse anche il<br />

riferimento all’approvazione della<br />

delibera di Consiglio comunale<br />

<strong>numero</strong> 41/80 che dava il via libera<br />

all’edificabil<strong>it</strong>à. Ma quel riferimento<br />

non poteva esserci perchè non ha<br />

ricevuto l’approvazione regionale.<br />

Quell’area è destinata ad opifici e<br />

capannoni.<br />

Tutti, dall’UTC al professionista<br />

esterno, hanno fatto riferimento nel<br />

corso degli anni per l’attiv<strong>it</strong>à edilizia<br />

a quella Tavola, ma senza quel riferimento<br />

che è stato solo ipotizzato.<br />

possibil<strong>it</strong>à, ovvero inoltrare ricorso,<br />

per conto del Comune, non al<br />

Consiglio di Stato, ma ancora una<br />

volta al TAR ma questa volta nel<br />

mer<strong>it</strong>o della sentenza. <strong>Il</strong> discorso<br />

non cambia. <strong>Il</strong> TAR conferma la<br />

prima sentenza.<br />

<strong>Il</strong> Comune ha avuto ancora torto.<br />

Si può edificare liberamente,<br />

per le stesse motivazioni.<br />

Ma la vicenda ha un’ulteriore<br />

appendice, recente. C’è un’ulteriore<br />

sentenza del Consiglio di Stato<br />

che mette in luce che il nuovo<br />

PRG adottato classifica in maniera<br />

ancora diversa l’area della cantina<br />

sociale. Non zona di completamento<br />

B2, ossia edificabile. Non<br />

zona D1, ossia destinata esclusivamente<br />

a capannoni industriali.<br />

Quella è un’area F5, ossia di riqualificazione<br />

urbana. In ogni caso,<br />

dice il Consiglio di Stato, quella<br />

zona non è mai stata B2, cioè edificabile.<br />

Era zona industriale, ma<br />

il PRG l’ha trasformata in zona di<br />

riqualificazione urbana.


l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />

Necessario<br />

un taglio<br />

Le sentenze del TAR e del<br />

Consiglio di Stato sono<br />

ricche di dettagli di natura<br />

giuridica, amministrativa<br />

sui quali sarebbe troppo lungo<br />

soffermarsi.<br />

<strong>Il</strong> dato saliente è di natura pol<strong>it</strong>ica.<br />

La nostra opinione schietta è<br />

che sia giunto il momento per<br />

l’amministrazione in carica di<br />

fare un bilancio della s<strong>it</strong>uazione<br />

degli uffici.<br />

Di Francesco Squicciarini<br />

non abbiamo dubbi che sia<br />

persona per bene, limpida, trasparente.<br />

Ma questo aumenta il<br />

carico delle sue responsabil<strong>it</strong>à.<br />

Un messaggio forte alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

Un atto di coraggio.<br />

Un segno tangibile di rottura<br />

con il passato. Far capire che<br />

per una volta si fa sul serio. Senza<br />

istinti giustizialisti, ma con la<br />

necessaria sever<strong>it</strong>à e fermezza<br />

di chi ha deciso di svoltare e tenere<br />

il timone a barra dr<strong>it</strong>ta. Si<br />

pone da sè la questione dell’incompatibil<strong>it</strong>à<br />

di certi funzionari.<br />

Se si dovesse scoprire che hanno<br />

fatto parte di un sistema, è<br />

sconcertante che occupino ancora<br />

quella postazione. Potrebbero<br />

arrecare danni ulteriori.<br />

Non facciamo nomi.<br />

E’ la gente che parla. Un funzionario<br />

è un uomo delle ist<strong>it</strong>uzioni.<br />

Deve riscuotere la stima della<br />

c<strong>it</strong>tadinanza. Se così non è, le<br />

ist<strong>it</strong>uzioni entrano in un permanente<br />

stato di confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à con<br />

il popolo.<br />

Gli esempi si sprecano.<br />

La stampa registra stati d’animo,<br />

fatti e voci, quando fondate.<br />

Ma non ha potere decisionale.<br />

La pol<strong>it</strong>ica sì..<br />

Va. Sga.<br />

<strong>Il</strong> Direttore Franco Deramo e l’intera<br />

Redazione de “<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio”<br />

partecipano al dolore dell’amico<br />

e collaboratore Domenico Notarangelo<br />

per la scomparsa del<br />

fratello Stefano.<br />

E’ la fine della mostra<br />

o la nasc<strong>it</strong>a del museo?<br />

Solo un impegno concreto delle ist<strong>it</strong>uzioni può farlo rinascere<br />

di FRANCESCO LOPUZZO<br />

Quei pochi che la conoscono,<br />

la chiamano<br />

“museo”. Ma i più ne<br />

ignorano completamente l’esistenza.<br />

Non tutti gli acquavivesi<br />

sono, infatti, a conoscenza della<br />

mostra archeologica “permanente”<br />

s<strong>it</strong>a a Palazzo de Mari sin dal<br />

2003. Fortemente voluta e persegu<strong>it</strong>a<br />

dall’amministrazione Pistilli,<br />

la mostra sul passato di Acquaviva,<br />

int<strong>it</strong>olata “Salentino alle origini<br />

della c<strong>it</strong>tà”, fu inaugurata il 5 aprile<br />

2004, a segu<strong>it</strong>o di una pubblic<strong>it</strong>à<br />

abbastanza capillare affidata a<br />

manifesti e brochure.<br />

I reperti, che secondo gli accordi<br />

iniziali con la Soprintendenza<br />

sarebbero dovuti rimanere a<br />

Palazzo de Mari per soli 12 mesi,<br />

grazie soprattutto alle vis<strong>it</strong>e delle<br />

scolaresche locali, sia pure su<br />

prenotazione, si trovano ancora<br />

collocati nelle teche v<strong>it</strong>ree della<br />

cosiddetta “camera di informazione<br />

permanente”, conservati e<br />

custod<strong>it</strong>i ottimamente (tranne il<br />

caso di un singolo vaso, oggetto<br />

di subfluorescenza a causa anche<br />

dei materiali usati nel restauro).<br />

Nel 2008, la Chemis soc. coop.<br />

acquavivese, facente capo alla signora<br />

Mariangela Surico ottenne<br />

di poter gestire autonomamente<br />

il museo per un anno.<br />

<strong>Il</strong> <strong>numero</strong> delle vis<strong>it</strong>e in quel lasso<br />

di tempo non fu quello sperato.<br />

“È stato il popolo acquavivese a<br />

non aver risposto bene”, afferma<br />

la Surico; “abbiamo tenuto il museo<br />

aperto il martedì e il giovedì<br />

per tutto l’anno, anche d’inverno<br />

e ad agosto e persino con aperture<br />

straordinarie”. Ma il termine della<br />

convenzione con la Chemis e il<br />

cambio dell’Amministrazione comunale,<br />

forniscono nuovi scenari.<br />

“Ora spetterà al nuovo Soprintendente<br />

dei beni archeologici per la<br />

Puglia decidere circa le sorti dei<br />

vari musei civici tra cui quello di<br />

Acquaviva” ha spiegato Angela<br />

Ciancio, dalla Soprintendenza.<br />

“Tra l’altro ad essere precisi non<br />

Alcuni oggetti esposti nel Palazzo municipale di Acquaviva delle Fonti<br />

esiste un museo civico vero e proprio,<br />

ma una mostra temporanea,<br />

e non permanente come si è sol<strong>it</strong>i<br />

chiamarla”.<br />

La questione dovrebbe essere<br />

defin<strong>it</strong>a con la nuova Amministrazione<br />

comunale: se si vorrà proseguire<br />

sulla strada dell’ist<strong>it</strong>uzione<br />

di un museo civico archeologico,<br />

sarà necessario percorrere altre<br />

tappe burocratiche. Ma l’autorizzazione<br />

per dar v<strong>it</strong>a al museo si<br />

può ottenere se vi sono sia motivazioni<br />

forti nel <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> (e nel<br />

caso di Acquaviva ci sono), sia<br />

un impegno concreto da parte<br />

dell’Amministrazione nella gestione<br />

della struttura.<br />

“Una pecca di molte amministrazioni<br />

è quella di voler creare un<br />

museo civico senza in realtà avere<br />

le forze necessarie a gestire queste<br />

strutture: fondi, personale specializzato.<br />

Non si può pensare di realizzare<br />

un museo archeologico e poi<br />

mandare un bidello o un bibliotecario<br />

ad effettuare saltuari controlli,<br />

senza avere una direzione specifica.<br />

Si deve fare molta strada prima di<br />

poter chiamare la mostra di Acquaviva,<br />

museo. Finora non c’è stato il<br />

salto di qual<strong>it</strong>à necessario, nulla è<br />

stato fatto” continua la Ciancio.<br />

A questo punto, la Soprintendenza<br />

dovrebbe riprendersi i reperti,<br />

con buona pace della cultura<br />

storico-paesaggistica del paese.<br />

Tra l’altro, Acquaviva si trova stretta<br />

tra il Museo Archeologico Nazionale<br />

di Gioia del Colle e quello<br />

di Altamura. Affinché anche la c<strong>it</strong>tà<br />

del De' Mari possa avere il suo museo<br />

sarebbe necessario che l’Amministrazione<br />

Comunale trovasse<br />

finanziamenti per la gestione dello<br />

stesso e, soprattutto, correlare<br />

la struttura museale al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />

valorizzando le aree archeologiche<br />

ivi s<strong>it</strong>uate, rendendole parte<br />

di un <strong>it</strong>inerario storico-culturale.<br />

“Un’amministrazione seria dovrebbe<br />

pianificare ciò, impostando<br />

anche un progetto di esproprio<br />

delle aree in cui ricadono<br />

l’insediamento Peucezio di Salentino,<br />

la grotta (in cui si trovano<br />

resti preistorici) di Curtomartino,<br />

già oggetti di tutela statale. Non è<br />

il museo in sé che rende una comun<strong>it</strong>à<br />

oggetto di tutele e vis<strong>it</strong>e<br />

turistiche.<br />

Acquaviva ha una sua specific<strong>it</strong>à<br />

mer<strong>it</strong>evole di una particolare<br />

attenzione perché racchiude<br />

pezzi di paesaggio storico di vari<br />

periodi: Salentino rappresenta il<br />

periodo della civiltà Apula e Magno<br />

Greca, Malano e la masseria<br />

Cap<strong>it</strong>olo, invece, sono relativi al<br />

periodo Tardo Antico e Medioevale,<br />

le grotte riguardano il periodo<br />

protostorico” ha concluso la Ciancio.<br />

Davanti a un tale potenziale di<br />

così enorme caratura, non si può<br />

che sperare in scelte opportune e<br />

lungimiranti da parte delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />

affinché non si perdano ulteriori<br />

possibil<strong>it</strong>à di sviluppo che<br />

un museo può senza dubbio favorire,<br />

a cominciare da occupazione<br />

e turismo.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 41


42<br />

di BETTA ARMIGERO<br />

In occasione del bicentenario<br />

della sua nasc<strong>it</strong>a (1810),<br />

nei giorni scorsi, si è tenuto<br />

presso l’aud<strong>it</strong>orium San Domenico<br />

di Acquaviva delle Fonti, una<br />

conferenza – concerto o<strong>maggio</strong> a<br />

Fryderyck Chopin.<br />

Ad esibirsi, il pianista gioiese<br />

Fedele Antonicelli. Nato nel<br />

1973, ha iniziato lo studio del<br />

pianoforte all’età di 5 anni sotto<br />

la guida della prof.ssa Vinci diplomandosi<br />

con lode e menzione<br />

d’onore presso il conservatorio<br />

“Piccinni ” di Bari. Qui comincia la<br />

sua carriera “internazionale” : t<strong>it</strong>oli,<br />

concorsi, borse di studio e riconoscimenti<br />

vari in Italia, Svizzera,<br />

Grecia, Francia, Germania, Inghilterra,<br />

Spagna, Bulgaria, Canada,<br />

Stati Un<strong>it</strong>i e... anche Acquaviva<br />

delle Fonti.<br />

In questa occasione, un pianoforte,<br />

due mani che si muovevano<br />

leggere come farfalle che volano<br />

sui fiori posandosi qua e là, un<br />

pubblico attento e via con le melodie<br />

di Chopin, “una perla rara”,<br />

“un compos<strong>it</strong>ore che si mostra<br />

con profondo ardore”, così è stato<br />

defin<strong>it</strong>o da altri compos<strong>it</strong>ori.<br />

E Fedele comincia il concerto<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

Acquaviva delle Fonti<br />

Un concerto-o<strong>maggio</strong> a Chopen<br />

dell’associazione “Colafemmina”<br />

All’Aud<strong>it</strong>orium San Domenico grande successo per l’esibizione del pianista Fedele Antonicelli<br />

interrogando il pubblico su “come<br />

possa Chopin aver resist<strong>it</strong>o 200<br />

anni, mantenendo inalterata la sua<br />

fama di grande compos<strong>it</strong>ore”. Per<br />

lui la risposta è semplice “ha saputo<br />

mettere insieme diverse tradizioni<br />

musicali, ha effettuato una sintesi<br />

di culture, ed è questo particolare<br />

a renderlo unico”.<br />

A questo particolare, “Chopin<br />

ha aggiunto armonie/melodie particolari<br />

che si susseguono a volte<br />

collegate in maniera estremamente<br />

raffinata, altre in maniera ard<strong>it</strong>a e<br />

coraggiosa”. Si tratta di un Maestro<br />

che, oltre ad aver portato innovazione,<br />

è rimasto nella memoria<br />

rientrando a pieno t<strong>it</strong>olo nel patrimonio<br />

musicale di tutti i tempi.<br />

E su questo sfondo, Fedele ha esegu<strong>it</strong>o<br />

24 studi che preferisce definire<br />

“occasioni di fare musica e arte<br />

partendo da difficoltà obiettive” .<br />

Pochi lo hanno fatto, pochi hanno<br />

avuto il suo coraggio. Sta di fatto<br />

che la sua musica “dà letizia al<br />

cuore e alla mente di chi lo ascolta”<br />

e sicuramente ha dato letizia al<br />

cuore e alla mente del pubblico<br />

dell’aud<strong>it</strong>orium San Domenico<br />

che lo ha ringraziato con un lunghissimo<br />

e caloroso applauso.<br />

<strong>Il</strong> prossimo appuntamento<br />

dell’Associazione Culturale Centro<br />

<strong>Il</strong> pianista gioiese Fedele Antonicelli<br />

Studi musicali “ G. Colafemmina” di<br />

Acquaviva, è un corso di perfezionamento<br />

pianistico ad opera della<br />

Prof.ssa Marisa Somma inaugurato<br />

il giorno 21 Maggio presso la<br />

Chiesa di Santa Chiara con l’esibizione<br />

dei pianisti Leonardo Colafelice,<br />

Daniel Winkler e Davide<br />

Valluzzi e poi, un concerto finale<br />

Prevenzione incendi,<br />

ecco tutti gli obblighi<br />

Inesorabilmente arriva il caldo e, con esso,<br />

anche tutte le spiacevoli conseguenze legate<br />

alla campagna. Innanz<strong>it</strong>utto gli incendi,<br />

sia spontanei che dolosi, che troppo spesso<br />

vediamo nelle nostre campagne.<br />

C’è tempo fino al prossimo 15 giugno,<br />

per ordinanza sindacale, per realizzare una<br />

fascia di protezione della larghezza di ventri<br />

metri, sgombra di erba secca, sterpi, residui<br />

di vegetazione e di ogni altro tipo di materiale<br />

facilmente infiammabile, lungo tutto il<br />

perimetro degli immobili.<br />

Questo obbligo è rivolto a proprietari, gestori<br />

ed i conduttori di campeggi, villaggi<br />

turistici, alberghi e strutture ricettive.<br />

dei partecipanti il giorno 29 Maggio<br />

presso la stessa chiesa.<br />

Per finire, l’idea di musica è generalmente<br />

ispirata alle muse e,<br />

quindi, allude ad una forma di arte<br />

che risveglia l’idea di cosa perfetta<br />

e gradevole come perfetta e gradevole<br />

è stata la serata.<br />

Ne attendiamo di altre.<br />

Ma non solo. Tutti questi soggetti, infatti,<br />

sono tenuti ad adottare idonei sistemi di<br />

difesa antincendio nel rispetto delle norme<br />

vigenti in materia di sicurezza e salvaguardia<br />

della pubblica incolum<strong>it</strong>à, anche mediante<br />

dotazioni mobili provviste di cisterne<br />

e motopompe, opportunamente attrezzate<br />

su mezzi idonei, per eventuali interventi di<br />

spegnimento sui focolai che dovessero insorgere<br />

ai margini dei rispettivi complessi<br />

turistici o residenziali.<br />

Inoltre dovranno predisporre appos<strong>it</strong>a<br />

cartellonistica ben visibile indicante le vie di<br />

fuga e i punti di raccolta che dovranno essere<br />

mantenuti costantemente liberi e accessibili.<br />

C’è poco tempo per mettersi in regola,<br />

dunque, ed è bene affrettarsi perchè, dicono<br />

i bene informati, i controlli e le multe saranno<br />

puntuali.<br />

Ro.Ma.


Acquaviva delle Fonti<br />

Le ragazze di Acquaviva<br />

bissano al Baridanza <strong>2010</strong><br />

Secondo t<strong>it</strong>olo consecutivo per le allieve di Grazia Emiliano Di GIovine. A luglio in scena ad Olbia<br />

di ISABELLA GIORGIO<br />

Si è svolta presso il Palatour<br />

di B<strong>it</strong>r<strong>it</strong>to (Ba) la 15 ^ edizione<br />

del Festival Baridanza<br />

<strong>2010</strong> che come riferisce Mario<br />

Beschi, organizzatore della kermesse,<br />

“non è solo un Concorso<br />

Nazionale di Danza Classica e Moderna,<br />

ma è anche un’occasione di<br />

formazione, abbiamo organizzato<br />

una serie di Stage di perfezionamento<br />

con professionisti del settore<br />

e previsto una serie di borse di<br />

studio per allievi più mer<strong>it</strong>evoli”. Tre<br />

le categorie in gara: Mini Junior<br />

(9-13 anni), Junior (14-17 anni),<br />

Senior (18 anni in poi), cinque gli<br />

stili: Danza Classica, Contemporanea,<br />

Jazz, Hip/Hop, Carattere<br />

Popolare. La commissione di giuria<br />

di questa edizione, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

da Susan Sentler, Alexandra<br />

Lamoine, Franquey Luce, Luigi<br />

Martelletta, è stata presieduta<br />

dall’etoile internazionale Raffaele<br />

Paganini.<br />

“La nostra scuola di Danza- riferisce<br />

la prof. ssa Grazia Emiliana<br />

Di Giovine- ha partecipato con il<br />

Gruppo di Classico Senior cost<strong>it</strong>uto<br />

dalle acquavivesi Costanza Rizzi<br />

e Floriana Giorgio, Alessandra<br />

Gigante (Castellaneta) e Marcella<br />

Monaco (Casamassima). È il<br />

secondo anno di segu<strong>it</strong>o che vinciamo<br />

il 1° premio di questo importante<br />

Festival Nazionale. È per noi<br />

un grande riconoscimento. Tanti<br />

gli sforzi ma gratificanti i successi<br />

di questo gruppo affiatato e consolidato<br />

artisticamente”.<br />

Le protagoniste di questa v<strong>it</strong>toria<br />

sono giovani ballerine professioniste<br />

accomunate dall’amore<br />

per la Danza, una passione che<br />

traspare evidente dai loro sguardi,<br />

impegnate quotidianamente<br />

nella trasmissione di questa arte,<br />

sono allieve in continua ricerca e<br />

formazione e insegnati accred<strong>it</strong>ate<br />

RAD (Royal Academy of Dance)<br />

presso il “Centro Danza Grazia<br />

Emiliana” di Acquaviva delle Fonti.<br />

Avete consegu<strong>it</strong>o <strong>numero</strong>si<br />

Da sinistra Costanza Rizzi, Floriana Giorgio, Alessandra Gigante e Marcella Monaco<br />

riconoscimenti nazionali e internazionali,<br />

ci raccontate qualche<br />

dettaglio dell’esperienza<br />

vissuta a Baridanza <strong>2010</strong>?<br />

“Ci siamo classificate al 1° posto<br />

nella categoria Senior di Danza<br />

Classica sezione Gruppi con<br />

Grazia Emiliana Di Giovine e Raffaele Paganini<br />

“Irish Dance”, una coreografia di<br />

Darren Parrish, docente della Royal<br />

Academy of Dance di Londra,<br />

quest’anno osp<strong>it</strong>e del Centro Danza<br />

Grazia Emiliana di Acquaviva<br />

delle Fonti. La nostra coreografia ci<br />

ha permesso di conseguire, inoltre,<br />

il Premio della Cr<strong>it</strong>ica, un’ulteriore<br />

opportun<strong>it</strong>à formativa per il nostro<br />

gruppo che ha avuto la possibil<strong>it</strong>à<br />

di frequentare uno Stage di Danza<br />

Classica livello avanzato con il M°<br />

Raffaele Paganini. La v<strong>it</strong>toria a Baridanza<br />

ci ha permesso di passare<br />

direttamente alla semifinale dell’XI<br />

Vetrina Coreografica di Danza della<br />

C<strong>it</strong>tà di Olbia che si terrà dal 6-10<br />

luglio <strong>2010</strong> presso il Teatro di Porto<br />

Rotondo Olbia. Siamo entusiaste di<br />

questi nostri risultati, questi riconoscimenti<br />

sono per noi soddisfazioni<br />

che appagano i tanti sacrifici e l’impegno<br />

quotidiano profuso. Vorremmo<br />

esprimere un particolare ringraziamento<br />

alla nostra Patrizia Tr<strong>it</strong>to<br />

che ci segue da sempre dal punto di<br />

vista tecnico, e a Grazia direttrice<br />

artistica della scuola di danza per<br />

aver scommesso, creduto e invest<strong>it</strong>o<br />

tutte le sue forze in questo Centro<br />

che per noi è una seconda casa”.<br />

Successi che fanno del Centro<br />

Danza Grazia Emiliana di Acquaviva<br />

delle Fonti una delle più importanti<br />

e apprezzate scuole presenti<br />

nella nostra regione, per i cui bei<br />

risultati non possiamo che essere<br />

fieri.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 43


44<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


Alberobello<br />

E’ l’ora dell’antipol<strong>it</strong>ica<br />

I part<strong>it</strong>i ridotti al silenzio da una cappa di potere grigia?<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Comprendere lo svolgimento<br />

della pol<strong>it</strong>ica alberobellese<br />

è divenuto<br />

oltremodo impegnativo. Fanno di<br />

tutto per chiudersi a riccio. Meglio<br />

non far sapere. Meglio offrire una<br />

immagine da cartolina illustrata.<br />

Va tutto bene, madama la marchesa.<br />

E' la stessa linea persegu<strong>it</strong>a da<br />

V<strong>it</strong>o Consoli nella Banca di Cred<strong>it</strong>o<br />

Cooperativo, del resto. Nella prima<br />

Repubblica, si diceva che la pol<strong>it</strong>ica<br />

assaggiava i cervelli, narcotizzava<br />

le idee. Oggi, un pensiero debole<br />

domina. La cosa che stupisce è<br />

solo una. A leg<strong>it</strong>timare questo sistema<br />

sono i contestatori di ieri e<br />

avantieri: la sinistra. Dell'ex PCI e<br />

quella extraparlamentare. Solo che<br />

all'epoca c'era la Democrazia Cristiana.<br />

Questa è l'unica differenza.<br />

Ma c'è qualcosa, oggi, che indigna<br />

assai più. In passato, i centri<br />

di potere occulti erano al di fuori<br />

delle stanze del potere. Sì, d'accordo,<br />

c'era un andirivieni sull'uscio.<br />

Ma erano almeno costretti a salire<br />

quelle scale. Oggi, non è più corretto<br />

parlare di centri occulti. Tutto<br />

è trasparente. Alla luce del sole.<br />

L'unico problema è che mai come<br />

in questi anni la pol<strong>it</strong>ica appare debole.<br />

L'unica attenuante è che non<br />

si tratta di un dato esclusivamente<br />

locale. E' nazionale. In questa c<strong>it</strong>tà,<br />

tuttavia, il potere dell'antipol<strong>it</strong>ica<br />

assume i connotati di una cappa.<br />

Grigia. Livida. Autoreferenziale.<br />

Non sappiamo come e quando è<br />

iniziata questa storia ma sta di fatto<br />

che quando parli di certi argomenti<br />

con il c<strong>it</strong>tadino medio, la tensione<br />

la tagli a fette.<br />

<strong>Il</strong> sindaco, Bruno De Luca, è al<br />

suo secondo mandato. Non potrà<br />

più ricandidarsi. Qualcuno si prepara<br />

a sost<strong>it</strong>uirlo. Non da ora. E'<br />

un po' di tempo che ci chiediamo<br />

perchè mai l'unico candidato che<br />

avrebbe potuto rappresentare la<br />

c<strong>it</strong>tà alla regione Puglia, Michelangelo<br />

Dragone, non ha ricevuto lo<br />

stesso consenso ottenuto alla Provincia<br />

appena un anno fa dall'attuale<br />

Sindaco, oltre 2 mila voti.<br />

Dragone ne ha ottenuti poco più di<br />

400. <strong>Il</strong> che è un buon risultato, ma<br />

insufficiente per la sua elezione. Se<br />

avesse consegu<strong>it</strong>o il successo di De<br />

Luca addir<strong>it</strong>tura la lista “Federazio-<br />

ne della sinistra” avrebbe superato<br />

la soglia di sbarramento. Non faceva<br />

comodo Dragone alla Regione.<br />

Non quanto De Luca alla Provincia,<br />

almeno. I giochi si sarebbero sparigliati.<br />

Iniziava un gioco diverso.<br />

Non avrebbe avuto senso.<br />

Bisognava continuare così. Fino<br />

a quando certi leg<strong>it</strong>timi interessi risultano<br />

soddisfatti, non c'è motivo<br />

di cambiare cavallo. Anzi, dobbiamo<br />

prepararci a sost<strong>it</strong>uirci a lui. Va<br />

altrove. Qui, la pol<strong>it</strong>ica è minoranza.<br />

C'è l'antipol<strong>it</strong>ica che ha spodestato<br />

tutti. <strong>Il</strong> conv<strong>it</strong>ato di pietra, dietro la<br />

maschera di apparente affabil<strong>it</strong>à, si<br />

prepara.<br />

“Por el cambio” e quello<br />

strano rimpasti in Giunta<br />

E’ stato lo stesso primo c<strong>it</strong>tadino,<br />

qualche tempo fa,<br />

ad annunciarlo alla <strong>maggio</strong>ranza.<br />

A causa dei suoi impegni<br />

in Provincia, avrebbe delegato<br />

qualcun altro a rappresentarlo in<br />

alcune occasioni, come è giusto<br />

che sia. E chi, se non il vice-Sindaco<br />

ed Assessore ai lavori pubblici,<br />

Gianv<strong>it</strong>o Matarrese?<br />

Quelli che sanno sempre tutto<br />

ci dicono che senza Matarrese<br />

non si va da nessuna parte. In<br />

realtà, bisognerebbe vedere chi<br />

sono I suoi grandi elettori. Sarebbe<br />

interessante analizzare il suo<br />

consenso elettorale. Come viene<br />

raccolto? Ed il potere economico,<br />

tanto per fare un esempio, chi detiene<br />

i cordoni della borsa in una<br />

c<strong>it</strong>tadina piccola come questa,<br />

ed è impresa edile, ossia la BCC,<br />

su quale candidato convoglia il<br />

suo consenso? Bisogna andare al<br />

sodo delle questioni, non fermarsi<br />

ai sorrisi ed alle strette di mano.<br />

Intanto, il “casus belli” dell’Assessore<br />

Diddio, liberamente costretta<br />

a cedere la delega al Turismo<br />

per effetto della polemica della<br />

scorsa estate sul presunto rimprovero<br />

al bimbo disabile in pieno<br />

concerto al rione Aia piccola,<br />

sembra rientrato. Per il momento,<br />

almeno. Ad agosto del 2009, il<br />

pressing sull’Assessore fu fortissimo.<br />

<strong>Il</strong> centrodestra cadde nella<br />

trappola pol<strong>it</strong>ica di chi spingeva<br />

per le dimissioni sub<strong>it</strong>o.<br />

Quello, in ogni caso, era il momento<br />

più favorevole. <strong>Il</strong> punto di<br />

massima debolezza pol<strong>it</strong>ica della<br />

Diddio, ostaggio della pubblica<br />

opinione. Chi tesseva la trama<br />

non riuscì nell’intento, all’epoca.<br />

Ma non ha certo rinunciato. <strong>Il</strong> problema<br />

era (e continua ad essere)<br />

quello di eliminare avversari potenzialmente<br />

pericolosi. Perchè il<br />

pensiero debole dominante, che<br />

è lo stesso dei poteri affaristici in<br />

pol<strong>it</strong>ica, non tollera il confronto<br />

sulla base delle argomentazioni.<br />

Non ha argomenti. Ha solo i voti.<br />

E vuole vincere facile.<br />

La Diddio era come un battello<br />

che cominciava a prendere il largo.<br />

<strong>Il</strong> consenso rischiava di aumentare.<br />

Qui dobbiamo inventarci qualcosa,<br />

avrà pensato qualcuno. Le<br />

ha tentate tutte, probabilmente.<br />

La prognosi è rimasta riservata per<br />

sei mesi circa. <strong>Il</strong> potere dominante<br />

ha deciso agli inizi di febbraio per<br />

un mini rimpasto.<br />

In Consiglio comunale, l’8 marzo<br />

<strong>2010</strong> il Sindaco ha ufficializzato<br />

il cambio di deleghe. La Diddio, si<br />

occupa oggi di Agricoltura, Pari<br />

Opportun<strong>it</strong>à, Leader Plus, Bollenti<br />

Spir<strong>it</strong>i, Trasparenza e C<strong>it</strong>tadinanza<br />

Attiva, Formazione, Lavoro e Arredo<br />

Urbano.<br />

Turismo, Cultura e Spettacolo ad<br />

Alberto Lippolis. E come diceva il<br />

leader socialista spagnolo, Felipe<br />

Gonzales, in campagna elettorale:<br />

Por el cambio!<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 45


Turismo, tra tutela mondiale e tentazioni di facili arricchimenti<br />

<strong>Il</strong> turismo, come leva fondamentale<br />

dell’economia di<br />

questa c<strong>it</strong>tà. L’Unesco come<br />

sistema entro il quale valorizzare<br />

le proprie risorse in un contesto<br />

globale. L’occasione, data<br />

dall’adesione all’organismo internazionale<br />

nel 1996, è stata unica.<br />

L’Unesco è sorto in difesa della<br />

pace. E la pace non si raggiunge<br />

solo ed esclusivamente con gli accordi<br />

internazionali sulla riduzione<br />

degli armamenti e svuotando<br />

gli arsenali. Un clima di pace si costruisce<br />

con la cultura. La storia, la<br />

scienza, l’arte, i monumenti sono<br />

ingredienti essenziali per la pace.<br />

Educano alla convivenza civile. Alberobello<br />

entra a far parte a pieno<br />

t<strong>it</strong>olo dell’el<strong>it</strong>e mondiale dei s<strong>it</strong>i<br />

che sono patrimonio dell’uman<strong>it</strong>à.<br />

Contribuisce a pieno t<strong>it</strong>olo alla<br />

globalizzazione della pace e della<br />

cultura.<br />

Ovviamente, cambiano molte<br />

cose tra l’attimo che precede<br />

l’iscrizione all’Unesco e l’attimo<br />

successivo. La comun<strong>it</strong>à internazionale<br />

accende i riflettori su<br />

quella c<strong>it</strong>tà. Sei accolto nella el<strong>it</strong>e<br />

46<br />

Economia, che anno nero<br />

salvo Santoro con Anno Zero.<br />

Televisione, pep<strong>it</strong>e d’oro,<br />

viva la fame, viva Santoro.<br />

Basta due o tre milioni<br />

e vince ancora il Berlusconi.<br />

Son tempi duri, son tempi amari,<br />

questo Tremonti ci fa tremare.<br />

Con la borsa, cadono i conti,<br />

viva le Lega, viva Tremonti.<br />

Mentre il ministro fa scena muta<br />

con la casa a sua insaputa.<br />

Che bella vista sul Colosseo,<br />

contribuente vero babbeo.<br />

Tante famiglie vivono a stenti<br />

con la ricchezza dei grandi eventi.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

Le liriche di Gustavo<br />

Lirica eurica<br />

Che terremoto la protezione<br />

con Bertolaso sempe in azione.<br />

Crolla la stima, crolla lo stile<br />

la Protezione si fa incivile.<br />

Dovunque abusi, non farci caso<br />

vacilla il m<strong>it</strong>o di Bertolaso.<br />

Mezzogiorno, ma che ci frega<br />

viva il Carroccio, viva la Lega.<br />

Povera Italia, aspetta e spera<br />

il Po’ diventa una frontiera.<br />

Ad Umbertino viene la smania<br />

viva la libera proda Padania.<br />

C’è da restare stord<strong>it</strong>i e scossi<br />

grazie alle fisime di Umberto Bossi.<br />

Con il tracollo del grande Euro<br />

finale estremo: clinica neuro.<br />

Gustavo Delgado<br />

l’inchiesta - Alberobello<br />

Unesco, non l’oro dei MacKenna<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Lo sviluppo,<br />

compatibile<br />

con il patrimonio<br />

di cultura<br />

e tradizioni,<br />

non deve<br />

essere lasciato<br />

nelle mani<br />

di chi punta<br />

soprattutto<br />

ad arricchirsi<br />

mondiale dei s<strong>it</strong>i di rilevanza storica,<br />

archeologica, monumentale,<br />

culturale. E’ naturale che quella<br />

c<strong>it</strong>tà sia una delle mete prefer<strong>it</strong>e<br />

di intellettuali ed artisti che vi trovano<br />

l’ambiente idoneo anche per<br />

esprimere creativ<strong>it</strong>à e riflessioni.<br />

Tutto questo comporta un’assunzione<br />

di responsabil<strong>it</strong>à verso sè<br />

stessi e verso la comun<strong>it</strong>à internazionale.<br />

Una c<strong>it</strong>tà passa da una<br />

fase inconsapevole e muta ad una<br />

adulta e dialogante.<br />

Nei decenni trascorsi, molti furono<br />

i tentativi di far emergere<br />

dall’anonimato una comun<strong>it</strong>à che<br />

mer<strong>it</strong>ava di più di una semplice<br />

canzoncina di Aurelio Fierro che<br />

parlava di un remoto mondo fiabesco,<br />

confinato chissà dove. Alberobello<br />

come Venezia!, si leggeva<br />

sui manifesti, in un coraggioso<br />

tentativo di gemellaggio occasionale<br />

ma non fertilizzato a dovere<br />

da autor<strong>it</strong>à sovraordinate.<br />

Tentativi.<br />

Vinicio Acquaro da Martina<br />

Franca si era accorto della original<strong>it</strong>à<br />

arch<strong>it</strong>ettonica dei trulli. Aveva<br />

scr<strong>it</strong>to il volume “Alberobello, la<br />

cap<strong>it</strong>ale dei trulli”. E Paolo Grassi,<br />

all’epoca presidente Rai, nella<br />

sua prefazione, ne scriveva come<br />

“dell’altra faccia della monumental<strong>it</strong>à,<br />

costruzioni anonime, parti<br />

di una genial<strong>it</strong>à povera”. L’adesione<br />

all’Unesco ha rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dign<strong>it</strong>à<br />

e valore ad un monumento all’arte<br />

povera. Di questo, si deve avere<br />

contezza.<br />

L’Unesco prende atto dell’esistenza<br />

di una nuova perla inser<strong>it</strong>a<br />

nel patrimonio mondiale. Questo<br />

implica delle responsabil<strong>it</strong>à forti<br />

da parte della comun<strong>it</strong>à. Tutto,<br />

dallo sviluppo economico all’assetto<br />

urbano fino alla economia<br />

turistica, non può prescindere<br />

dalla esistenza di questo patrimonio.<br />

E dalla sua tutela.<br />

Una tutela “compatibile” con la<br />

modern<strong>it</strong>à. Nessuno può coltivare<br />

la pretesa di costringere I c<strong>it</strong>tadini<br />

a vivere come nel 1600. La v<strong>it</strong>a<br />

degli uomini precede quella dei<br />

monumenti.<br />

<strong>Il</strong> problema è un altro.<br />

Lo sviluppo non può essere lasciato<br />

nelle mani di chi è depos<strong>it</strong>ario<br />

di una mental<strong>it</strong>à cinica ed arruffona<br />

e considera storia, cultura,<br />

arte come mezzi per raggiungere<br />

l’arricchimento facile, alla maniera<br />

dell’oro di Mackenna nel far west.<br />

“Come ha fatto tanta gente a scavare<br />

ed allineare tanta pietra. Io penso<br />

che la cosa avrebbe spaventato un<br />

popolo di giganti. Questa è la murgia<br />

più aspra e sassosa; […] non ci<br />

voleva meno che la laborios<strong>it</strong>à d’un<br />

popolo di formiche”, scriveva Tommaso<br />

Fiore. Quella era la civiltà<br />

contadina, patriarcale. Non esiste<br />

più. Ma di quella siamo figli.<br />

Ci restano i trulli.<br />

Gioielli di famiglia, non oggetto<br />

di volgare commercio.


l’inchiesta - Alberobello<br />

Turismo, aspettando Godot..<br />

Un piano di gestione e una comun<strong>it</strong>à che è chiamata a prendersi cura del proprio patrimonio<br />

Ogni s<strong>it</strong>o iscr<strong>it</strong>to all’Unesco<br />

deve dotarsi di un<br />

Piano di gestione. Non<br />

si tratta di un super Piano. Non è<br />

qualcosa che si sovrappone allo<br />

strumento urbanistico generale<br />

sterilizzandone gli effetti.<br />

Al contrario, il piano di gestione<br />

si pone come obiettivo il rispetto<br />

dei vincoli urbanistici di cui un<br />

Comune si dota. Si tratta di un documento<br />

che certifica l’esistenza<br />

di un bene storico o monumentale<br />

che appartiene alla comun<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Il</strong> futuro è in rete<br />

Sarebbe indispensabile una modernizzazione,<br />

al Sud. Sono gli stessi uomini<br />

di governo a sostenerlo, insieme<br />

ai più autorevoli commentatori. Mettere la<br />

macchina burocratico-amministrativa all’altezza<br />

del comp<strong>it</strong>o e delle sfide che l’ingresso<br />

in Europa ha comportato. <strong>Il</strong> Mezzogiorno non<br />

può trasformarsi nella periferia degradata del<br />

vecchio Continente. <strong>Il</strong> turismo è una risorsa<br />

economica. Dare v<strong>it</strong>a a terr<strong>it</strong>ori che tra loro<br />

collaborano con un’offerta sui mercati del<br />

settore, significa, forse, attuare una pol<strong>it</strong>ica<br />

federalista. Un livello di governo del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

indipendente, in qualche misura, dal governo<br />

centrale ed autonomo. Essere al passo con<br />

i tempi o almeno tentare di non cedere alla<br />

L’Unesco prende atto dell’esistenza<br />

di questo s<strong>it</strong>o di interesse mondiale.<br />

A sua volta, una comun<strong>it</strong>à<br />

diviene consapevole della propria<br />

ricchezza che le viene riconosciuta<br />

su scala planetaria. <strong>Il</strong> riconoscimento<br />

implica che la comun<strong>it</strong>à si<br />

prenda cura di quel patrimonio.<br />

Questo comporta uno sviluppo<br />

economico, un assetto del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

che sia “compatibile”, come<br />

detto, con il fatto che quello è un<br />

s<strong>it</strong>o Unesco.<br />

Quindi, non si può agire in<br />

modo anarchico. Servono regole.<br />

Un piano di gestione, dunque,<br />

serve a rispondere alla domanda:<br />

come gestire i trulli, intesi come<br />

patrimonio?<br />

L’adozione del Piano è stata rinviata<br />

dal 1996 ad oggi. Si deve approvare<br />

il nuovo Piano Regolatore<br />

Generale, si diceva. E’ in scadenza.<br />

Va adeguato alla legge 56 del<br />

1980. E poi c’è il Piano di Riqualificazione<br />

Urbana. Ed il piano di gestione<br />

r<strong>it</strong>ornava nel cassetto. Per<br />

poi riemergere di tanto in tanto.<br />

Perchè i problemi, se non li risolvi,<br />

non li cancelli. Sono trascorsi 14<br />

anni in questo modo.<br />

Finalmente, ci si attiva, come<br />

si dice nel gergo della pol<strong>it</strong>ica.<br />

Bisogna affidare un incarico di<br />

progettazione per il Piano di gestione.<br />

Alberobello è ricca di professional<strong>it</strong>à.<br />

Perchè non attingere in loco?<br />

Ma il problema è che non siamo<br />

in presenza di un incarico qualunque.<br />

Non si tratta di realizzare una<br />

palestra o un edificio scolastico.<br />

Ed è qui, il primo momento di sottovalutazione.<br />

Non si attribuisce valore ad una<br />

progettual<strong>it</strong>à che ha riflessi sui<br />

destini futuri della c<strong>it</strong>tà? Sta di fatto<br />

che di un ipotetico concorso di<br />

idee al quale tutte le più brillanti<br />

professional<strong>it</strong>à locali, nazionali,<br />

internazionali, avrebbero dovuto<br />

partecipare, nessuno ne ha mai discusso<br />

con la collettiv<strong>it</strong>à. Di punto<br />

in bianco, ecco che salta fuori il<br />

nome del tecnico progettista.<br />

Chi lo ha nominato?<br />

In base a quali cr<strong>it</strong>eri?<br />

Si è presentato alla comun<strong>it</strong>à<br />

che lo ha accettato?<br />

Viene realizzata una pubblicazione<br />

che descrive cosa è un Piano<br />

di gestione, in maniera assai<br />

generica.<br />

Basta così. Tutto risolto. Hanno<br />

tenuto riunioni tra amministratori<br />

comunali, tecnici ed operatori turistici.<br />

Più facile di così è solo bere<br />

un bicchiere d’acqua.<br />

Non serviva attendere 14 anni,<br />

vista l’estrema semplic<strong>it</strong>à dell’operazione.<br />

Un Piano di gestione non<br />

è un arido atto burocratico-amministrativo.<br />

E’ qualcosa di complesso.<br />

E’ un patto che si stipula tra<br />

tutti gli attori che hanno qualcosa<br />

tentazione dell’autocommiserazione.<br />

Realizzare un Sistema Turistico Locale (STL)<br />

significa fare una piccola grande rivoluzione.<br />

Ad esempio, nei servizi pubblici. Prendi i<br />

trasporti, ad esempio. Migliorare il trasporto<br />

ferroviario. Nel <strong>2010</strong>, la linea Sud-Est appartiene<br />

al Giurassico, per un Comune come<br />

Alberobello. E questo, ovviamente, dipende<br />

da pol<strong>it</strong>iche regionali e centrali. Ma non solo.<br />

Parliamo del sistema dell’offerta alberghiera e<br />

della ristorazione. Con campeggi, un sistema<br />

di bed and breakfast che non invada i trulli.<br />

Un’organizzazione che faccia sistema. Un sistema<br />

di di diversi Comuni che chiede finanziamenti.<br />

Le Regioni <strong>it</strong>aliane ci hanno pensato.<br />

Alcuni di quei Sistemi sono organizzati per<br />

tematiche, altri per <strong>it</strong>inerari geografici, altri<br />

ancora per l’eno-gastronomia.<br />

Alberobello può rec<strong>it</strong>are un ruolo primario<br />

da dire in una società. Un nuovo<br />

sviluppo concertato che metta in<br />

piedi la c<strong>it</strong>tà. Alberobello ha già<br />

una serie di vincoli monumentali<br />

e paesaggistici.<br />

Dunque, il Comune ha un ruolo.<br />

I proprietari privati dei trulli ne<br />

hanno un altro. Ha da dire qualcosa<br />

la regione Puglia che ha un<br />

assessorato che si occupa di tutela<br />

del paesaggio ed Urbanistica.<br />

Svolge un ruolo la Soprintendenza<br />

per i Beni storici, artistici ed Etnoantropologici<br />

della Puglia.<br />

Ma la concertazione non può<br />

eludere gli attori della economia<br />

della c<strong>it</strong>tà.<br />

Dunque, tutti gli operatori alberghieri<br />

e del settore della ristorazione,<br />

il commercio turistico.<br />

Ma Alberobello non è un’isola<br />

sperduta.<br />

E’ inser<strong>it</strong>a in un contesto terr<strong>it</strong>oriale<br />

di gran pregio. Le grotte di<br />

Castellana, il mare di Monopoli,<br />

la valle d’Itria con il suo Festival.<br />

Sviluppo in rete.<br />

Sistemi turistici locali. Un intero<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> si alza in piedi.<br />

Nuovi referenti pol<strong>it</strong>ici. Uno sviluppo<br />

economico forte in un’area<br />

che si fa ricca.<br />

La regione presiede, ma la organizzazione<br />

concreta spetta al<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. Nulla. I due protagonisti<br />

del romanzo aspettavano Godot,<br />

nel bosco, seduti sotto un albero.<br />

Ma Godot non arrivava.<br />

E loro aspettavano.<br />

in questo amb<strong>it</strong>o, essendo un s<strong>it</strong>o Unesco. Un<br />

ruolo guida. Del resto, stando a quanto raccontano<br />

gli studiosi, la tecnologia costruttiva<br />

dei trulli non è dissimile da molte altre forme<br />

arch<strong>it</strong>ettoniche prim<strong>it</strong>ive, ad esempio i sassi<br />

di Matera. Qualcuno ipotizza collegamenti di<br />

carattere storico, sostanziale. In effetti, il comune<br />

di Alberobello stipulò, qualche tempo<br />

fa, un accordo finalizzato al coordinamento<br />

di iniziative ed alla promozione turistica con i<br />

comuni di Matera ed Andria (Castel del Monte).<br />

Un accordo fin<strong>it</strong>o nel nulla, a quanto pare.<br />

A parte alcune esposizioni fotografiche o di<br />

libri congiunte, alcuni forum di discussione.<br />

Poca roba.<br />

Non si comprende tuttora se questi Comuni<br />

siano un<strong>it</strong>i tra loro da un filo rosso e le motivazioni<br />

di quegli accordi.<br />

Tutto lasciato sospeso.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 47


<strong>Il</strong> senso degli accordi sottoscr<strong>it</strong>ti<br />

tra Alberobello e Matera<br />

era assai più ampio. Immaginiamo<br />

per un momento cosa<br />

sarebbe accaduto se due province<br />

del Mezzogiorno avessero chiesto<br />

al governo centrale o alle rispettive<br />

Regioni di finanziare un Sistema<br />

Turistico interregionale. Si sarebbe<br />

innescata una reazione a catena<br />

che avrebbe coinvolto il Sud del<br />

Paese. Ovviamente, la premessa,<br />

specie in talune aree è che la criminal<strong>it</strong>à<br />

collusa con certa pol<strong>it</strong>ica<br />

non deve artigliare con le proprie<br />

zanne quei finanziamenti. Ma questo<br />

è un altro discorso.<br />

<strong>Il</strong> Piano di Gestione dei s<strong>it</strong>i Unesco<br />

si inserisce all’interno di tutto<br />

questo. Lo scopo è quello di<br />

conservare un patrimonio e trasmetterlo<br />

alle generazioni future.<br />

Questo implica il mon<strong>it</strong>oraggio<br />

continuo dello sviluppo turistico. E<br />

qui, tocchiamo un nervo scoperto.<br />

Non può esservi anarchia. Lo<br />

spontaneismo conduce ad uno<br />

sviluppo non “compatibile” con<br />

Inaugurata ufficialmente<br />

la nuova struttura Aga<br />

Una struttura nuova,<br />

all’avanguardia e dotata<br />

delle migliori tecnologie,<br />

un’azienda che lavora duramente<br />

e che si sta r<strong>it</strong>agliando un ruolo<br />

sempre <strong>maggio</strong>re nel settore<br />

dell’elaborazione grafica.<br />

E una scelta coraggiosa e razionale<br />

della proprietà, capeggiata<br />

da Rosalia Lacatena: inaugurare<br />

ufficialmente la propria sede soltanto<br />

ad investimenti ultimati.<br />

Non a lavori in corso, o quando<br />

ancora non si hanno certezze sul<br />

proprio lavoro e sull’avviamento,<br />

sempre faticoso, di una nuova attiv<strong>it</strong>à<br />

imprend<strong>it</strong>oriale, ma soltanto<br />

al termine di un percorso lungo e<br />

complesso, durato anni, quando<br />

tutti i tasselli del mosaico sono<br />

andati al posto giusto e si iniziano<br />

a toccare con mano i risultati dei<br />

propri sforzi.<br />

Ecco il motivo, dunque, dell’inaugurazione<br />

ufficiale del capannone<br />

della Aga soltanto sabato 8<br />

<strong>maggio</strong>, a diversi masi dall’avvio<br />

48<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

l’adesione all’Unesco. Significa che<br />

quel patrimonio viene abbandonato<br />

a sé stesso. Praticamente distrutto.<br />

In quel caso, l’Unesco può<br />

anche decidere di espellere dal<br />

proprio elenco quel s<strong>it</strong>o.<br />

Per fortuna, Alberobello non è a<br />

rischio, attualmente. Tuttavia, elementi<br />

seri di preoccupazione sussistono.<br />

E’ sufficiente passeggiare<br />

per le stradine del rione Monti e<br />

guardare con attenzione. Ci sono<br />

state, nel corso del tempo, manomissioni<br />

all’interno. La destinazione<br />

ad uso commerciale concessa<br />

con eccessiva disinvoltura e superficial<strong>it</strong>à<br />

ha fatto perdere l’originaria<br />

destinazione ab<strong>it</strong>ativa del trullo. <strong>Il</strong><br />

trullo non è nato come esercizio<br />

commerciale, ma come ab<strong>it</strong>azione.<br />

Si può tollerare qualche raro<br />

esempio. Non l’eccesso.<br />

Nel trullo vi era un certo grado di<br />

umid<strong>it</strong>à all’interno per mantenere<br />

le pietre in quella particolare collocazione.<br />

C’era posto per il focolare<br />

all’interno del trullo. E doveva esservi<br />

una opportuna aerazione.<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à e delle produzioni.<br />

Alla presenza di S.E. Mons. Domenico<br />

Padovano, Vescovo di<br />

Conversano - Monopoli, del primo<br />

c<strong>it</strong>tadino di Alberobello, Bruno<br />

De Luca, dell’assessore regionale<br />

Lorenzo Nicastro, del consigliere<br />

regionale Massimo Cassano,<br />

dei dipendenti, di clienti ed amici,<br />

si è tenuto a battesimo il nuovo<br />

capannone industriale della Aga -<br />

Arti grafiche.<br />

“Un esempio di come gli sforzi<br />

dei tanti imprend<strong>it</strong>ori di questo<br />

paese - ha commentato nel suo<br />

intervento il primo c<strong>it</strong>tadino di Alberobello<br />

- possono trovare concretezza<br />

e portare avanti il buon<br />

nome dell’intera c<strong>it</strong>tà con passione<br />

e capac<strong>it</strong>à, anche in un periodo<br />

difficile come il nostro”.<br />

Ed è proprio nelle capac<strong>it</strong>à innovativa<br />

delle piccole e medie imprese<br />

che risiede il futuro sviluppo<br />

della nostra intera comun<strong>it</strong>à.<br />

Bisogna che gli imprend<strong>it</strong>ori trovino<br />

terreno fertile nella pol<strong>it</strong>ica e<br />

l’inchiesta - Alberobello<br />

Quale sorte per i nostri trulli?<br />

E’ chiaro che le esigenze commerciali<br />

sono tali da richiedere ristrutturazioni<br />

del trullo che finisce<br />

per perdere la sua ident<strong>it</strong>à.<br />

Cosa dice il Piano di gestione a<br />

tal propos<strong>it</strong>o?<br />

Leggiamo di “soluzioni che, senza<br />

privare i residenti del pieno uso<br />

dei trulli, ulteriore elemento di eccezional<strong>it</strong>à<br />

della c<strong>it</strong>tadina, riescano<br />

a conservare l’integr<strong>it</strong>à dei rioni<br />

monumentali garantendo, al contempo,<br />

la fruibil<strong>it</strong>à da parte dei vis<strong>it</strong>atori<br />

alla ricerca di un’esperienza<br />

turistica di qual<strong>it</strong>à”.<br />

Sarà un caso, ma l’uso ab<strong>it</strong>ativo<br />

diviene una eccezional<strong>it</strong>à accanto<br />

alla quale si deve garantire un turismo<br />

di qual<strong>it</strong>à. Quale?<br />

Noi vediamo turismo di massa<br />

e souvenir di dubbia provenienza.<br />

Quale la sorte futura dei trulli?<br />

E la “Buffer zone”(zona tampone)?<br />

Di cosa si tratta? <strong>Il</strong> Piano di<br />

gestione prevede che si delim<strong>it</strong>i il<br />

s<strong>it</strong>o Unesco lungo il suo perimetro.<br />

A quel punto, al suo interno, va delim<strong>it</strong>ata<br />

anche una specie di zona<br />

Un momento dell’inaugurazione della struttura dell’Aga arti grafiche di Alberobello<br />

nella burocrazia, un terreno in cui<br />

ricercare le risposte alle loro richieste.<br />

Non aiuti, ma semplici risposte<br />

in tempi che troppo spesso si allungano.<br />

Noi de “il Terr<strong>it</strong>orio” eravamo<br />

presenti non soltanto come clienti<br />

ed emici dei proprietari, ma<br />

soprattutto per testimoniare la<br />

nostra attenzione a tutta la realtà<br />

imprend<strong>it</strong>oriale dei nostri paesi.<br />

Fatta di persone che lavorano du-<br />

di rispetto.<br />

Si parla di un rispetto dell’uso<br />

ab<strong>it</strong>ativo del s<strong>it</strong>o.<br />

Ma ovviamente, parliamo dei<br />

trulli, non di civili ab<strong>it</strong>azioni poste<br />

nella parte moderna della c<strong>it</strong>tà.<br />

Ebbene, nel nostro caso, la zona di<br />

rispetto corrisponde a tutto l’amb<strong>it</strong>o<br />

c<strong>it</strong>tadino. E questo, senza una<br />

spiegazione, un dato di partenza,<br />

non un’analisi per giungere a questa<br />

conclusione.<br />

Che logica è mai questa? Chi lo<br />

ha stabil<strong>it</strong>o? E con quali cr<strong>it</strong>eri? Apprendiamo<br />

di una richiesta dei comuni<br />

di Locorotondo e Martina<br />

Franca di adesione all’Unesco. Alberobello<br />

potrebbe non essere più<br />

sola. Ma quei Comuni danno v<strong>it</strong>a<br />

alla valle d’Itria. Ha rapporti questa<br />

c<strong>it</strong>tà con Comuni confinanti?<br />

La sensazione è che l’adesione<br />

all’Unesco sia stato vissuto ed interpretato<br />

all’insegna della estemporane<strong>it</strong>à.<br />

Non si intravede un progetto<br />

che non è più di c<strong>it</strong>tà, ma di comprensorio.<br />

ramente, che investono energie,<br />

denaro e che sanno quali sono gli<br />

obiettivi da raggiungere.<br />

Uomini e donne che non si piangono<br />

addosso, ma cercano nel lavoro<br />

quotidiano il proprio sviluppo<br />

con l’occhio attento alla realtà<br />

che li circonda.<br />

Perchè un’azienda che si sviluppa<br />

garantisce lavoro stabile e concreto.<br />

Ed il lavoro è una delle basi<br />

del nostro futuro.<br />

Ro.Ma.


N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 49


50<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

Le campagne cambiano (ancora),<br />

e se a cambiare fossero le c<strong>it</strong>tà?<br />

Fotovoltaico: fattorie solari stanno cambiando rapidamente il volto delle nostre zone rurali<br />

di IVANO MEDICI<br />

<strong>Il</strong> presidente della Regione<br />

Puglia Nichi Vendola ha<br />

inaugurato a Foggia la 61a<br />

Fiera dell’Agricoltura. Nel suo discorso<br />

di apertura ha sottolineato<br />

la necess<strong>it</strong>à della “solarizzazione<br />

delle c<strong>it</strong>tà”, dello sviluppo del fotovoltaico.<br />

Finalmente però in forme<br />

nuove. Vendola ha parlato di un<br />

“fotovoltaico che finanzi la bolletta<br />

degli ospedali e delle scuole, di<br />

quello condominiale, nelle aree di<br />

parcheggio, negli ipermercati, sulle<br />

pensiline dei benzinai”. “Dobbiamo<br />

– ha continuato il presidente - cambiare<br />

radicalmente passo”.<br />

Che ben venga. Forse si accorge<br />

che la sua legge regionale (n.31<br />

del 2008) sulle fonti rinnovabili ha<br />

contribu<strong>it</strong>o a stravolgere i nostri<br />

terreni e le nostre campagne determinandone<br />

un secondo grande<br />

cambiamento.<br />

<strong>Il</strong> primo cambiamento si registrava<br />

alcuni anni fa.<br />

Passeggiando per strade di<br />

campagna si potevano ammirare<br />

gli ulivi, le grandi distese di grano,<br />

le piantagioni di carciofi a seconda<br />

della zona di Puglia che si vis<strong>it</strong>ava.<br />

Si potevano vedere e anche<br />

toccare i tronchi nodosi delle v<strong>it</strong>i<br />

e i dorati frutti che ne pendevano.<br />

<strong>Il</strong> tempo e la domanda sempre<br />

crescente di uva di alta qual<strong>it</strong>à in<br />

tutta Europa hanno determinato<br />

questo primo cambiamento delle<br />

nostre campagne. Ricoperte di<br />

tendoni per proteggere i v<strong>it</strong>igni e<br />

quei preziosi frutti che hanno reso<br />

la Puglia prima esportatrice europea<br />

d’uva da tavola e da vino, le<br />

campagne da verdi diventavano<br />

sempre più bianche.<br />

Negli ultimi anni la campagna<br />

ha ripreso a cambiare. Questa volta<br />

non per coprirsi di tendoni necessari<br />

a proteggere le produzioni<br />

agricole. Quello che cambia è la<br />

destinazione d’uso dei terreni.<br />

Alle colture si sost<strong>it</strong>uiscono le<br />

fattorie solari. Grandi insediamenti<br />

industriali che osp<strong>it</strong>ano pannelli<br />

<strong>Il</strong> “diamante”, l’evoluzione del fotovoltaico, presto nelle nostre campagne?<br />

fotovoltaici per produrre energia<br />

elettrica da immettere nella rete<br />

di trasmissione nazionale.<br />

Segno dei tempi che cambiano?<br />

Non solo.<br />

La legge regionale sulla produzione<br />

di energia da fonti rinnovabili,<br />

fiore all’occhiello della pol<strong>it</strong>ica<br />

economica del presidente Nichi<br />

Vendola, ha determinato un cambiamento<br />

radicale del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

pugliese che perde colture per riempirsi<br />

di pannelli solari e gigantesche<br />

torri eoliche.<br />

Tante aziende, molte delle quali<br />

straniere, hanno r<strong>it</strong>enuto conveniente<br />

investire in Puglia nel fotovoltaico<br />

e nell’eolico industriali. La<br />

legge regionale stabilisce infatti,<br />

derogando alla legge nazionale,<br />

che con impianti di capac<strong>it</strong>à installata<br />

fino a un megawatt basta<br />

la procedura della dichiarazione<br />

d’inizio attiv<strong>it</strong>à (D.I.A) da presentare<br />

al comune.<br />

Solo una semplice D.I.A.<br />

L’area necessaria ad accogliere<br />

un megawatt da fotovoltaico è di<br />

circa tre ettari e mezzo di terreno<br />

agricolo. E a forza di costruirne,<br />

con un <strong>it</strong>er burocratico estremamente<br />

agile, la Puglia si trasforma<br />

in un grande parco dell’energia<br />

alternativa.<br />

<strong>Il</strong> paesaggio ne risente.<br />

Le multinazionali stringono<br />

alleanze con referenti locali che<br />

hanno il comp<strong>it</strong>o principale di<br />

trovare i terreni sui quali installare<br />

i pannelli: il prezzo medio d’aff<strong>it</strong>to<br />

è di 4.000-6.000 euro l’anno per<br />

ettaro. Una rend<strong>it</strong>a interessante<br />

per molti agricoltori che sempre<br />

più spesso preferiscono “piantare”<br />

pannelli piuttosto che grano o altro<br />

tipo di coltivazioni.<br />

Per comprendere i numeri pugliesi<br />

di questo fenomeno, dobbiamo<br />

guardare all’intera nazione.<br />

Se consideriamo il <strong>numero</strong> degli<br />

impianti fotovoltaici installati,<br />

notiamo che la Lombardia è al primo<br />

posto con 5.138; segue l’Emilia<br />

Romagna con 3.408 e il Veneto<br />

con 3.042.<br />

Ma se valutiamo la potenza in<br />

rete è sorprendentemente la Puglia<br />

ad avere la leadership nazionale<br />

con 51,7 MW, segu<strong>it</strong>a dalla<br />

Lombardia con 49,3 MW e l’Emilia<br />

Romagna con 39,7 MW.<br />

L’andamento regionale del fotovoltaico<br />

in Italia può essere anche<br />

considerato in base alla potenza<br />

installata sulla superficie disponi-<br />

Dalle culture<br />

alle fattorie<br />

solari e alle<br />

gigantesche torri<br />

eoliche, ma serve<br />

una normativa<br />

nuova e chiara<br />

bile (kW per kmq).<br />

Qui la Puglia è in testa con 2,67<br />

kW/kmq. La media nazionale è di<br />

1,39 kW/kmq.<br />

A salvare la Puglia, oltre che<br />

il cambiamento di indirizzo del<br />

presidente Vendola, ci ha pensato<br />

anche la Corte Cost<strong>it</strong>uzionale dichiarando<br />

incost<strong>it</strong>uzionale la Legge<br />

Regionale 31/08 in materia di<br />

energie rinnovabili, a segu<strong>it</strong>o del<br />

ricorso presentato dal TAR Bari e<br />

dal Governo Italiano.<br />

La legge regionale 31 del 2008,<br />

andando in deroga alla legge nazionale,<br />

ha innalzato illeg<strong>it</strong>timamente<br />

le soglie massime di potenza<br />

per la realizzazione di impianti<br />

di produzione d’energia da fonti<br />

rinnovabili e ha permesso, nei fatti,<br />

di costruire senza alcuna garanzia<br />

di sicurezza per i c<strong>it</strong>tadini ed<br />

il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, veri e propri impianti<br />

industriali, con semplice autocertificazione,<br />

ed il tutto persino in<br />

zona agricola.<br />

Che ben venga allora il cambio<br />

di rotta annunciato dal rieletto<br />

Presidente.<br />

Si installino pannelli solari sopra<br />

le coperture di strutture come<br />

terrazze, tettoie, aree industriali<br />

abbandonate o aree non più utilizzabili<br />

a fini agro-alimentari sulle<br />

quali sono necessarie bonifiche.<br />

Solo una domanda: cosa ne sarà<br />

di quegli impianti autorizzati sulla<br />

base della legge regionale illeg<strong>it</strong>tima<br />

ma ancora non realizzati?


<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

Cercare la storia<br />

nei luoghi di Puglia<br />

Occorre intendere il nostro paesaggio come bene comune, e tramandarlo alle generazioni future<br />

Gallipoli (Le): l’antico nucleo della c<strong>it</strong>tà visto dall’alto<br />

di ROCCO PASTORE *<br />

Gli strumenti attuativi<br />

del Piano Paesaggistico<br />

Terr<strong>it</strong>oriale Regionale<br />

(PPTR) sono gli Scenari strategici,<br />

carte tematiche regionali, le Norme<br />

Tecniche e le Linee Guida.<br />

Tra queste, le Linee Guida AP-<br />

PEA (Linee Guida sulla Progettazione<br />

delle Aree Produttive<br />

Paesaggisticamente ed Ecologicamente<br />

Attrezzate) hanno l’obiettivo<br />

di definire standard di qual<strong>it</strong>à<br />

terr<strong>it</strong>oriale e paesaggistica per<br />

l’insediamento, la riqualificazione<br />

e il riuso delle attiv<strong>it</strong>à produttive e<br />

delle infrastrutture.<br />

L’analisi delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à delle aree<br />

produttive regionali edificate di<br />

recente ha permesso di definire<br />

gli obiettivi delle APPEA:<br />

• razionalizzare l’occupazione<br />

del suolo;<br />

•<br />

•<br />

•<br />

concentrare l’edificato in-<br />

dustriale all’interno dei distretti<br />

e delle APPEA;<br />

m<strong>it</strong>igare l’impatto paesaggistico;<br />

riconvertire ecologicamen-<br />

te i s<strong>it</strong>i.<br />

Dato il notevole sviluppo degli<br />

insediamenti produttivi in Puglia<br />

negli ultimi decenni, il PPTR non<br />

si arrende ad intendere queste<br />

aree come ineluttabili detrattori<br />

del nostro paesaggio, ma le concepisce<br />

come portatrici di valori<br />

ecologici e sostenibil<strong>it</strong>à. Pertanto,<br />

nell’approvazione dei progetti di<br />

nuova localizzazione, ampliamento<br />

e riconversione saranno verificati<br />

i seguenti requis<strong>it</strong>i:<br />

Integrazione paesaggistica<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

localizzazione degli stabili-<br />

menti produttivi compatibili<br />

con la tutela paesistica;<br />

integrazione della struttura<br />

produttiva al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> agricolo;<br />

previsione di idonee aree<br />

di forestazione urbana e<br />

boschi per la riconversione<br />

dell’anidride carbonica;<br />

progettazione di strade<br />

come vie-verdi ad alto valore<br />

ecologico.<br />

Riconversione ecologica<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

progettazione di insedia-<br />

menti ad alta qual<strong>it</strong>à ecologica<br />

ed efficienza energetica;<br />

uso delle coperture per la<br />

produzione di energia e il<br />

recupero di acqua piovana;<br />

sicurezza dell’area e m<strong>it</strong>iga-<br />

zione del rischio idrogeologico<br />

e idraulico;<br />

tutela della qual<strong>it</strong>à ambientale<br />

del reticolo idrografico<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

superficiale e della falda;<br />

massimizzazione dell’uso<br />

delle fonti energetiche rinnovabili;<br />

promozione della mobil<strong>it</strong>à<br />

sostenibile di persone e<br />

merci;<br />

riduzione del consumo di<br />

materia e della produzione<br />

di rifiuti tendendo alla chiusura<br />

del ciclo;<br />

buon clima acustico negli<br />

ambienti interni ed esterni.<br />

Le Linee Guida saranno, dunque,<br />

applicate sia per la riorganizzazione<br />

terr<strong>it</strong>oriale, urbanistica e<br />

edilizia degli attuali insediamenti,<br />

sia per gli ampliamenti e le nuove<br />

aree industriali. All’interno dei<br />

progetti di riqualificazione dovrà<br />

essere proposta una gestione<br />

un<strong>it</strong>aria dell’area produttiva per<br />

migliorare la qual<strong>it</strong>à e l’efficienza<br />

di infrastrutture e servizi. Gli ampliamenti,<br />

invece, dovranno essere<br />

delle APPEA a tutti gli effetti,<br />

come defin<strong>it</strong>e precedentemente.<br />

I comuni, le province, le aree<br />

sistema e i distretti produttivi dovranno<br />

censire gli insediamenti<br />

industriali e redigere un piano<br />

per la loro riconversione, individuando<br />

le APPEA tra le aree non<br />

in confl<strong>it</strong>to con il PAI e con i vincoli<br />

del PPTR. Al momento sono state<br />

Selezionate come potenzialmente<br />

convertibili in APPEA le aree produttive<br />

di <strong>maggio</strong>ri dimensioni in<br />

possesso di una figura ist<strong>it</strong>uzionale,<br />

come il consorzio ASI, che, in<br />

fase di attuazione, potrà divenire<br />

l’ente gestore del processo di riconversione.<br />

Le Linee Guida dovranno essere<br />

recep<strong>it</strong>e da province, comuni e<br />

associazioni di imprend<strong>it</strong>ori negli<br />

strumenti di pianificazione/gestione<br />

delle aree produttive.<br />

Alla scala locale, quando i comuni<br />

formuleranno i PUG, dovranno<br />

individuare le aree convertibili in<br />

APPEA, sulla base dei principi delle<br />

Linee Guida. Inoltre dovranno<br />

definire gli strumenti urbanistici<br />

attuativi per sviluppare l’analisi<br />

paesaggistica, il programma ambientale<br />

e la mappa delle azioni di<br />

m<strong>it</strong>igazione delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à e della<br />

riconversione ecologica. Gli adeguamenti<br />

riguarderanno, quindi,<br />

nel prossimo futuro, anche i nostri<br />

Comuni.<br />

Alla scala vasta, la pianificazione<br />

strategica e la Provincia dovranno<br />

individuare tra i distretti produttivi<br />

intercomunali, come l’ASI, le<br />

aree produttive potenzialmente<br />

convertibili e le nuove aree AP-<br />

PEA, nell’amb<strong>it</strong>o della redazione/<br />

aggiornamento dei PTCP.<br />

Le aree produttive riqualificate<br />

definiranno quindi un nuovo paesaggio<br />

contemporaneo, senza<br />

cancellare le sedimentazioni storiche,<br />

i valori ambientali e strutturali<br />

del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> e integrandosi con<br />

la rete ecologica. Verso le APPEA<br />

dovranno convergere, nel tempo,<br />

le delocalizzazioni delle aree r<strong>it</strong>enute<br />

improprie e non convertibili,<br />

secondo i parametri defin<strong>it</strong>i dalle<br />

Linee Guida.<br />

Gli strumenti attuativi del PPTR<br />

permetteranno di definire lo scenario<br />

futuro della nostra terra,<br />

nel tentativo di orientarla all’innovazione<br />

compet<strong>it</strong>iva, anche<br />

a livello industriale. <strong>Il</strong> progresso<br />

sarà stimolato dalla qual<strong>it</strong>à delle<br />

trasformazioni: il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> è una<br />

risorsa, ma sarà usato in maniera<br />

sostenibile, garantendone la continua<br />

rigenerazione. Quale miglior<br />

modo di intendere il nostro<br />

paesaggio come bene comune, e<br />

tramandarlo allo stesso modo alle<br />

generazioni future? Per rendere<br />

possibile questo scenario sarà necessario<br />

l’impegno della collettiv<strong>it</strong>à<br />

e la responsabil<strong>it</strong>à dei dirigenti<br />

per attuare ed integrare le nuove<br />

direttive di sviluppo regionale,<br />

rendendo i luoghi di Puglia compet<strong>it</strong>ivi<br />

a vasta scala<br />

(2 . continua)<br />

* Arch<strong>it</strong>etto<br />

Segreteria del PPTR<br />

Consulente<br />

Segreteria Scuola<br />

di Formazione all’impegno<br />

Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 51


Luigi Larocca e le note storiche<br />

Storie del paese e spaccati di v<strong>it</strong>a di c<strong>it</strong>tadini illustri e non raccontati da un punto di vista privilegiato<br />

Lo scaffale<br />

Con Domenico Notarangelo,<br />

proseguiamo a parlare in questa<br />

rubrica dei libri che hanno<br />

fatto e raccontato la storia, la<br />

v<strong>it</strong>a del nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, dei<br />

nostri Comuni.<br />

E’ la volta della preziosa opera<br />

del professor Luigi Larocca e<br />

delle sue “Note Storiche di Sammichele<br />

di Bari”.<br />

A quanti, privati e Associazioni<br />

hanno l’amore e il gusto di raccogliere<br />

le radici del nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />

offriamo questo spazio.<br />

<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio<br />

Luigi Larocca, autore delle<br />

Note Storiche di Sammichele<br />

di Bari. <strong>Il</strong> libro vide la luce nel<br />

1958 nei tipi delle Arti Grafiche<br />

Angelini & Pace di Locorotondo.<br />

Della prefazione<br />

si incaricò Giuseppe Dalfino,<br />

Ispettore Scolastico di Bari.<br />

Nello scrivere la storia del<br />

paese, Larocca godette di un<br />

osservatorio privilegiato in<br />

quanto egli stesso ricoprì il<br />

ruolo di pubblico amministratore.<br />

La seconda parte del libro,<br />

int<strong>it</strong>olata “<strong>Il</strong> Folklore”, è dedicata<br />

alla raccolta di canti popolari<br />

trascr<strong>it</strong>ti dallo stesso<br />

autore.<br />

di DOMENICO NOTARANGELO<br />

Si può considerare un diario<br />

di bordo quello che<br />

Luigi Larocca consegnò<br />

alle stampe nel 1958 dal t<strong>it</strong>olo<br />

“Note storiche”. In 130 pagine<br />

egli racconta minuziosamente<br />

lo “Sviluppo cronologico delle<br />

vicende religiose e civili di San<br />

52<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

Michele di Bari”, riservando le<br />

rimanenti venti pagine alla raccolta,<br />

sotto il t<strong>it</strong>olo <strong>Il</strong> Folklore, di<br />

canti popolari del Casale.<br />

Molte notizie sulla storia minuta<br />

del paese sarebbero andate<br />

altrimenti perdute se Larocca<br />

non le avesse pazientemente<br />

raccolte in queste pagine che<br />

restano le uniche a poter docu-<br />

mentare la nasc<strong>it</strong>a, lo sviluppo e<br />

la cresc<strong>it</strong>a del paese.<br />

Circa la storia delle origini di<br />

San Michele egli per la ver<strong>it</strong>à si<br />

lim<strong>it</strong>a a ripetere quanto già aveva<br />

scr<strong>it</strong>to Leonardo D’Addabbo<br />

sulla Torre Centuriona, su Frassineto<br />

e Sannace, sul Conte Vaaz,<br />

sulla graduale autonomia che<br />

il Casale seppe conquistare da<br />

lo scaffale<br />

prof. Luigi Larocca<br />

Casamassima, sulla espansione<br />

urbana del paese.<br />

Larocca non è uno storico né<br />

pretende di raccontare la storia<br />

di San Michele di Bari, accontentandosi<br />

di ordinare una ad una,<br />

in ordine cronologico, quelle<br />

vicende che meglio potessero illustrare<br />

lo sviluppo della società<br />

casalina e la cresc<strong>it</strong>a urbana.


lo scaffale<br />

Accade così che sulle pagine<br />

delle Note Storiche di Larocca<br />

trovano posto utili notizie per<br />

ricordare come sia avvenuta<br />

l’espansione dell’ab<strong>it</strong>ato oltre il<br />

cosiddetto arco dell’orologio, su<br />

quella fetta di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> conosciuta<br />

come ‘i viggn d’ menz alla<br />

chiazz’. Erano, per quei tempi,<br />

le colonne d’Ercole oltre le quali<br />

c’erano lo sviluppo e la cresc<strong>it</strong>a<br />

del paese. Larocca li elenca uno<br />

dopo l’altro.<br />

Un posto preminente è riservato<br />

alla costruzione della<br />

Chiesa Nuova per far fronte alle<br />

accresciute esigenze della popolazione.<br />

La piccola cappella della Maddalena,<br />

sorta a fianco del castello<br />

quando il paese contava appena<br />

400 ab<strong>it</strong>anti ai tempi del Conte<br />

Vaaz, era diventata insufficiente<br />

a fronte dell’incremento demografico.<br />

Larocca informa che il progetto<br />

fu affidato all’arch<strong>it</strong>etto Ascanio<br />

Amenduni ai tempi del vecchio<br />

Arciprete don Tommaso De<br />

Spinelli. E fu un entusiasmante<br />

concorso di popolo nel dotarsi di<br />

un nuovo luogo di culto. A sera,<br />

di r<strong>it</strong>orno dai campi, braccianti e<br />

contadini portavano sulle spalle,<br />

sobb o musck, una pietra che<br />

doveva servire a edificare la nuova<br />

casa di Dio. Gran parte delle<br />

pietre fu prelevata da una cava<br />

sulla vecchia via di Turi, u p’trare<br />

d’ chiangia chiang. I muratori<br />

offrirono una giornata di lavoro<br />

per fare crescere la chiesa.<br />

<strong>Il</strong> 29 giugno 1870 la Nuova<br />

Chiesa venne inaugurata quando<br />

parroco era don Tommaso<br />

Lagravinese e sindaco Giovanni<br />

Dalfino.<br />

A questa importante opera<br />

seguirono, sub<strong>it</strong>o dopo, la sistemazione<br />

della piazza antistante,<br />

una delle più belle e più ordinate<br />

di Puglia e la collocazione<br />

dell’orologio nel 1878.<br />

A cavallo dei due secoli, secondo<br />

la narrazione di Larocca, arrivano<br />

altre importanti realizzazioni<br />

destinate a dare forte impulso<br />

alla cresc<strong>it</strong>a civile del paese e al<br />

suo progresso economico.<br />

Nel 1905 è la volta della ferrovia,<br />

con la costruzione della tratta<br />

che collegava Bari, attraverso<br />

San Michele, a Putignano.<br />

Finiva così l’isolamento del paese.<br />

<strong>Il</strong> primo fontanino pubblico in<br />

largo Imbriani arrivò alla via di<br />

Gioia nel 1924 e fu l’inizio della<br />

fine della secolare penuria di<br />

Copertina di “Pisticci e i suoi<br />

canti”, un libro che Luigi Larocca<br />

aveva già scr<strong>it</strong>to quando<br />

alla fine degli anni venti si<br />

trasferì a Sammichele di Bari<br />

dal paese lucano. A quell’epoca<br />

Larocca insegnava presso<br />

le scuole elementari. La prima<br />

edizione di “Pisticci e i suoi<br />

canti” vide la luce nel 1927<br />

per essere poi ampliata e arricch<strong>it</strong>a<br />

nella seconda edizione<br />

del 1952 stampata presso<br />

la tipografia De Robertis &<br />

Figli di Putignano.<br />

acqua per uso potabile. Di lì a<br />

poco dovevano essere installati<br />

nell’ab<strong>it</strong>ato altri undici fontanini.<br />

Dello stesso anno è l’impianto<br />

della pubblica illuminazione. E<br />

poi, mano mano, dovevano arrivare<br />

le opere di sistemazione<br />

igienica, la bonifica delle aree paludose<br />

della zona dei pr’cine, la<br />

costruzione di un nuovo sistema<br />

viario interno ed esterno, la ist<strong>it</strong>uzione<br />

del mercato settimanale,<br />

la costruzione del sacello ossario<br />

dei Caduti per la Patria nel<br />

cim<strong>it</strong>ero, la ist<strong>it</strong>uzione dell’asilo<br />

grazie al suo fondatore Michele<br />

D’Addabbo e alla munificenza<br />

del benefattore Antonio V<strong>it</strong>tore,<br />

la costruzione di un nuovo<br />

edificio scolastico, la costruzione<br />

del dopolavoro e del cinema alla<br />

via di Gioia.<br />

Furono i primi passi di Sammichele<br />

sulla via del progresso<br />

civile, mentre andava crescendo<br />

il suo sviluppo in agricoltura e<br />

nella imprend<strong>it</strong>oria.<br />

Larocca racconta delle profonde<br />

trasformazioni a cui vennero<br />

sottoposti i terreni del Canale,<br />

dove, agli inizi degli anni Cinquanta<br />

gli aratri francesi li ararono<br />

in profond<strong>it</strong>à per impiantare<br />

i primi vigneti a tendone per<br />

la produzione di uve di qual<strong>it</strong>à<br />

adatte alla esportazione; e<br />

fa menzione di alcuni pionieri,<br />

come Giuseppe Pastore, Mimo<br />

Pugliese e Domenico Lagravinese,<br />

i quali portarono non poche<br />

innovazioni sui loro poderi<br />

e nelle loro aziende agricole, o<br />

come i Santostasi e gli Spinelli,<br />

creatori di intraprese nel campo<br />

della industria mol<strong>it</strong>oria.<br />

Dal racconto di Luigi Larocca<br />

emergono anche figure mer<strong>it</strong>evoli<br />

di entrare nella storia civile<br />

del paese, come Raffaele N<strong>it</strong>ti,<br />

medico condotto che da Ruti-<br />

gliano scelse di venire a vivere e<br />

operare a San Michele dove per<br />

decenni dispensò la sua munificenza<br />

fra le classi più umili, mer<strong>it</strong>andosi<br />

amore e riconoscenza<br />

da parte di tutto il popolo.<br />

O come la poetessa Maria<br />

Dalfino, che si mer<strong>it</strong>ò un posto<br />

preminente nella cultura <strong>it</strong>aliana<br />

col nome d’arte di Apula Flava<br />

e il poeta Luigi Bellafronte, il cigno<br />

del casale. I loro nomi sono<br />

entrati nella toponomastica c<strong>it</strong>tadina,<br />

insieme a tanti altri che<br />

rievocano gesta di eroismo in<br />

guerra.<br />

Emblematica è la storia ch’egli<br />

racconta di Luigi Gentile, un<br />

sottotenente di marina che, nel<br />

1941, si distinse in una operazione<br />

di ricerca di camerati dispersi<br />

in mare, mer<strong>it</strong>andosi la medaglia<br />

d’oro al valor mil<strong>it</strong>are.<br />

Tante storie sarebbero andate<br />

perdute se Luigi Larocca non le<br />

avesse raccolte in queste poche<br />

pagine delle Note Storiche del<br />

Casale creando un albero da mille<br />

foglie disperse al vento.<br />

Mensile del sud-est barese<br />

Direttore responsabile:<br />

Franco Deramo<br />

Redazione:<br />

Sammichele - L.go S. Antonio, 8<br />

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Reg. Trib. Bari Num. R.G. 556/<strong>2010</strong><br />

num. reg. stampa.11 del 23/02/<strong>2010</strong><br />

Ed<strong>it</strong>ore e Pubblic<strong>it</strong>à:<br />

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Presso la sede legale della Cooperativa<br />

è disponibile il regolamento con le tariffe<br />

modulari per pubblic<strong>it</strong>à.<br />

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N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 53


54<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>


società<br />

La banda larga che non c’è<br />

Per uno sviluppo tecnologico occorre garantire connessioni più veloci, meno costose e più affidabili<br />

di FABIO CIOFFI<br />

<strong>Il</strong> tema della connettiv<strong>it</strong>à, in<br />

particolar modo dell’utilizzo<br />

del cosiddetto ultimo miglio,<br />

in Italia, è stato da sempre un punto<br />

di forte attenzione.<br />

Infatti nella definizione delle<br />

regole per la liberalizzazione del<br />

mercato telefonico è stato defin<strong>it</strong>o<br />

che questa parte finale della rete<br />

rimanesse di proprietà di Telecom<br />

Italia.<br />

Per questo in quasi la total<strong>it</strong>à<br />

delle connessioni alla rete telefonica,<br />

e quindi ad internet, è utilizza<br />

la rete dell’ex operatore monopolista.<br />

Questo vuol dire che circa<br />

il 95% dei collegamenti verso il<br />

cliente finale è forn<strong>it</strong>o da Telecom<br />

Italia.<br />

Da sempre questo ha fatto si<br />

che gli operatori devono sottostare<br />

all’infrastruttura di un soggetto<br />

che in qualche modo condizionava<br />

sia lo sviluppo di nuovi servizi,<br />

sia l’applicazione a pieno del libero<br />

mercato.<br />

Allo stesso tempo in Italia non<br />

si è creata una vera infrastruttura<br />

alternativa, capace di erogare<br />

connettiv<strong>it</strong>à a banda larga e far sì<br />

di essere al passo con i <strong>maggio</strong>ri<br />

paesi industrializzati.<br />

Agli inizi della liberalizzazione,<br />

Fastweb aveva intrapreso un’operazione<br />

di cablaggio in fibra ottica<br />

di alcune aree metropol<strong>it</strong>ane, ma<br />

a causa di grandi investimenti economici<br />

e dopo pochi anni, il progetto<br />

è stato accantonato.<br />

Successivamente si era pensato<br />

che il Wimax poteva essere una<br />

possibile infrastruttura alternativa<br />

capace di collegare l’ultimo miglio.<br />

<strong>Il</strong> Wimax è una tecnologia di trasmissione<br />

senza fili per l’accesso a<br />

banda larga, e utilizzando l’etere,<br />

dà la possibil<strong>it</strong>à di essere impiegato<br />

su molti tipi di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> sia<br />

urbano che rurale.<br />

Ma anche questo progetto è fall<strong>it</strong>o,<br />

infatti nel nostro paese ci sono<br />

stati forti r<strong>it</strong>ardi nell’assegnazione<br />

delle frequenze radio. Inoltre, anche<br />

qui, Telecom Italia si è aggiudicata<br />

le frequenze rafforzando e<br />

salvaguardando ulteriormente la<br />

sua posizione.<br />

Si è trattato di un’ulteriore perd<strong>it</strong>a<br />

di opportun<strong>it</strong>à concreta per<br />

superare il vincolo dell’ultimo miglio<br />

e sopperire al problema del<br />

dig<strong>it</strong>al divide: ancora oggi esiste<br />

un divario reale tra chi ha accesso<br />

effettivo alle tecnologie dell’informazione<br />

e chi ne è escluso, anche<br />

solo parzialmente.<br />

<strong>Il</strong> collegamento in banda larga<br />

è uno dei fattori che in qualche<br />

modo condiziona questa possibil<strong>it</strong>à<br />

e quindi ne lim<strong>it</strong>a lo sviluppo<br />

di servizi innovativi all’interno<br />

dell’ambiente domestico. Basti<br />

pensare alla tv interattiva, interazione<br />

a distanza con i sistemi elettronici<br />

domestici o servizi per la<br />

salute e molti altri ancora.<br />

Pertanto la connettiv<strong>it</strong>à e l’ultimo<br />

miglio rimangono il nodo da<br />

cui passa il futuro delle telecomu-<br />

nicazioni in Italia.<br />

Proprio per questo Fastweb,<br />

Wind e Vodafone hanno annunciato<br />

un progetto per rilanciare la<br />

banda larga in Italia attraverso la<br />

creazione di una nuova infrastruttura<br />

in fibra ottica.<br />

Una piattaforma unica in grado<br />

di raggiungere direttamente<br />

le case e le imprese in modo da<br />

garantire connessioni più veloci,<br />

meno costose e più affidabili rispetto<br />

agli attuali collegamenti<br />

analogici.<br />

<strong>Il</strong> progetto è part<strong>it</strong>o con una<br />

sperimentazione a Roma e vedrà<br />

collegare circa 7.000 ab<strong>it</strong>azioni entro<br />

luglio <strong>2010</strong>, successivamente<br />

è previsto un piano che entro 5<br />

anni garantirà la copertura delle<br />

15 <strong>maggio</strong>ri c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane per un<br />

totale di 10 milioni di persone. Successivamente<br />

il piano verrà esteso<br />

anche alle c<strong>it</strong>tà con più di 20.000<br />

ab<strong>it</strong>anti.<br />

Nella presentazione del progetto<br />

i tre operatori auspicano la partecipazione<br />

del governo, di invest<strong>it</strong>ori<br />

privati ma anche di altri operatori<br />

di telecomunicazioni compreso<br />

Telecom Italia.<br />

“L’utilizzo della rete sarà disponibile<br />

a tutti gli operatori che ne facciano<br />

richiesta, a condizioni eque e<br />

non discriminatorie, mentre la commercializzazione<br />

dei servizi ai clienti<br />

erogabili attraverso il ricorso alla<br />

rete in fibra sarà gest<strong>it</strong>a in modo autonomo<br />

e indipendente dagli operatori.”<br />

Questa iniziativa potrebbe segnare<br />

un passaggio molto importante<br />

per lo sviluppo delle telecomunicazioni<br />

in Italia e un tassello<br />

per ridurre sempre di più il dig<strong>it</strong>al<br />

divide.<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 55


56<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

società<br />

Cresce il gioco d’azzardo fra i giovani<br />

Speranza e facile felic<strong>it</strong>à ricercata in vinc<strong>it</strong>e costose. Gravi i danni psicologici.<br />

di FRANCESCO MANGO *<br />

<strong>Il</strong> Rapporto Nomisma 2009 fornisce numeri<br />

impressionanti sul rapporto degli<br />

<strong>it</strong>aliani con il gioco. Nel 2008 sono stati<br />

oltre 28 milioni gli <strong>it</strong>aliani che hanno tentato la<br />

fortuna almeno una volta, di questi un quarto<br />

gioca con una frequenza settimanale.<br />

La diffusione del gioco riguarda anche i giovani<br />

e i giovanissimi.<br />

Nomisma, mediante un’indagine che ha<br />

coinvolto 8.582 studenti delle classi IV e V<br />

delle scuole secondarie di secondo grado, ha<br />

fotografato la diffusione del fenomeno anche<br />

tra i giovanissimi. I dati indicano che il 68%<br />

dei giovani studenti delle classi IV e V hanno<br />

tentato la fortuna almeno una volta con una<br />

spesa media mensile di 10 euro.<br />

Fra le motivazioni che spingono i ragazzi al<br />

gioco prevale la speranza di una vinc<strong>it</strong>a (51%)<br />

e il divertimento (28%) mentre l’incontro con<br />

il mondo dei giochi è molto spesso fortu<strong>it</strong>o (il<br />

52% indica che ha iniziato a giocare per caso).<br />

La propensione al gioco non è tuttavia uniforme<br />

e varia per tipologia di gioco, genere e<br />

contesto sociale e familiare degli studenti.<br />

La frequenza del gioco cresce per le scommesse<br />

sportive in agenzia. La propensione al<br />

gioco è <strong>maggio</strong>re per i ragazzi (76% rispetto<br />

al 61% delle ragazze), nelle aree del sud–isole<br />

(75%), negli ist<strong>it</strong>uti professionali (78%), tra gli<br />

studenti che provengono da famiglie in cui<br />

vi è un’ab<strong>it</strong>udine al gioco (80%). <strong>Il</strong> 92% del<br />

campione intervistato si dice consapevole dei<br />

rischi derivanti dal gioco, il 38% degli studenti<br />

oggetto dell’indagine r<strong>it</strong>iene di non avere<br />

sufficienti informazioni a riguardo. L’indagine<br />

ha rilevato importanti tassi di partecipazione<br />

a giochi e a scommesse di minorenni, a fronte<br />

di un divieto specifico. Gli studenti delle IV e V<br />

sono ragazzi tra 16 e 17 anni. Lo studio Nomisma<br />

ha evidenziato che il 14% gioca alle New<br />

Slot, 20% scommesse sportive, 11% Bingo, 7%<br />

Poker online.<br />

Ma quali sono le conseguenze a cui possono<br />

andare incontro?<br />

Partiamo da una considerazione biologica:<br />

il cervello di un adolescente è un cervello in<br />

cresc<strong>it</strong>a che non ha ancora raggiunto un livello<br />

di sviluppo adulto e stabile. Un giovane è a<br />

rischio di sviluppare comportamenti di dipendenza<br />

da gioco d’azzardo, una vera e propria<br />

malattia mentale catalogata con dei precisi<br />

cr<strong>it</strong>eri diagnostici.<br />

Patologia che si configura come un problema<br />

caratterizzato da una graduale perd<strong>it</strong>a<br />

della capac<strong>it</strong>à di autolim<strong>it</strong>are il proprio comportamento<br />

di gioco, che finisce per assorbire,<br />

direttamente o indirettamente, sempre più<br />

tempo quotidiano, creando problemi secondari<br />

gravi che coinvolgono le diverse aree<br />

della v<strong>it</strong>a. Si configura come malattia menta-<br />

le con dei precisi cr<strong>it</strong>eri diagnostici riportati<br />

nei manuali di diagnosi D.S.M. IV (manuale<br />

diagnostico e statistico dei disturbi mentali)<br />

e ICD10 (Classificazione delle sindromi e dei<br />

disturbi psichici e comportamentali).<br />

Numerosi studi hanno cercato di individuare<br />

i fattori di rischio che predispongono a diventare<br />

“gioco-dipendenti”, ricorrendo a tre<br />

aspetti, generalmente r<strong>it</strong>enuti in interazione<br />

fra loro:<br />

• Aspetti Biologici: relativi a fattori principalmente<br />

neurofisiologici, ancora non ben dimostrati,<br />

ossia allo squilibrio che si potrebbe<br />

determinare nel funzionamento del sistema<br />

di neurotrasmett<strong>it</strong>ori cerebrali atti a produrre<br />

serotonina, una sostanza chimica cerebrale,<br />

responsabile di un equilibrio affettivo-com-<br />

portamentale, che nei giocatori patologici<br />

scenderebbe sotto i livelli comuni rispetto alla<br />

media;<br />

• Aspetti ambientali-educativi: inerenti<br />

sia l’educazione ricevuta e quindi l’ambiente<br />

evolutivo caratterizzato da s<strong>it</strong>uazioni problematiche<br />

e da una tendenza a stimolare e<br />

ipervalorizzare le possibil<strong>it</strong>à di felic<strong>it</strong>à legate<br />

al possesso del denaro, sia la presenza di difficoltà<br />

economiche legate ad esempio allo stato<br />

di disoccupazione che sembra un particolare<br />

fattore di rischio;<br />

• Aspetti psicologici: che talvolta sembrano<br />

più connessi alla presenza di tratti di personal<strong>it</strong>à<br />

con problematiche legate affettive.<br />

* Medico Chirurgo<br />

Psicologo Clinico - Psicoteraupeta


società<br />

Telemarketing? Urge più tutela<br />

In fase di varo il “Registro delle opposizioni”, per tutti coloro che non desiderano essere disturbati<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

a tutti noi, nelle<br />

ore più disparate, di<br />

E’cap<strong>it</strong>ato<br />

ricevere l’ormai consueta<br />

telefonata di presentazione del<br />

tal prodotto, o di promozione del<br />

tal’altro piano tariffario o, magari<br />

ancora, dell’imperdibile offerta da<br />

attivare immediatamente: Enel,<br />

compagnie telefoniche, aziende<br />

di distribuzione del Gas, perfino<br />

Centri Commerciali e negozi di<br />

mobili... ce n’è per tutti i gusti.<br />

Offerte vantaggiose e serie,<br />

senza alcun dubbio!<br />

Ma non possiamo non pensare<br />

che, continuamente, i nostri numeri<br />

di telefono personali vengono<br />

smerciati, venduti, commercializzati,<br />

barattati e scambiati<br />

per scopi commerciali.<br />

Quando ci telefonano, lo possono<br />

fare perchè qualcuno ha<br />

venduto il nostro <strong>numero</strong>.<br />

Vale anche per quegli utenti<br />

che hanno comunicato la propria<br />

indisponibil<strong>it</strong>à ad essere inser<strong>it</strong>i<br />

negli elenchi telefonici pubblici.<br />

Come tutelarsi?<br />

Come difendere la propria privacy<br />

o, molto più semplicemente,<br />

non essere disturbati da squilli indesiderati?<br />

<strong>Il</strong> telemarketing è una delle pratiche<br />

promozionali commerciali<br />

più utilizzate, e migliaia, decine<br />

di migliaia di persone lavorano in<br />

questo settore.<br />

Come conciliare le esigenze<br />

delle aziende con quelle della<br />

persona?<br />

Sembra che, adesso, ci sarà<br />

un po’ di chiarezza in più, con la<br />

prossima entrata in vigore di un<br />

appos<strong>it</strong>o decreto.<br />

Recentemente il Consiglio dei<br />

Ministri, su proposta dell’ormai<br />

ex Ministro dello Sviluppo Economico,<br />

Claudio Scajola, ha approvato<br />

un Decreto del Presidente<br />

della Repubblica che regola il<br />

settore del marketing telefonico<br />

introducendo anche elementi di<br />

tutela della privacy degli utenti.<br />

<strong>Il</strong> decreto prevede, in particolare,<br />

il silenzio-assenso per quanti<br />

vogliono continuare a ricevere<br />

chiamate telefoniche contenenti<br />

messaggi promozionali, commerciali<br />

o informazioni per sondaggi<br />

e altre iniziative di tele-marketing.<br />

Per quanti, invece, non desiderano<br />

ricevere questo tipo di chiamate,<br />

verrà ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un appos<strong>it</strong>o<br />

“Registro delle opposizioni” al<br />

quale gli abbonati telefonici potranno<br />

iscriversi “in modo facile,<br />

anche per via telematica, a tempo<br />

indeterminato ma con la possibil<strong>it</strong>à<br />

di modificare la propria posizione<br />

in qualsiasi momento”.<br />

In tal modo gli operatori del<br />

settore potranno chiamare solo<br />

Trasparenza:<br />

call center<br />

sanzionati<br />

L’utente che chiama per un reclamo<br />

ha il dir<strong>it</strong>to di conoscere il<br />

codice identificativo dell’operatore<br />

di call center e il <strong>numero</strong> della pratica<br />

che lo riguarda. Lo ha ribad<strong>it</strong>o<br />

il Consiglio dell’Autor<strong>it</strong>à per le garanzie<br />

nelle comunicazioni, riun<strong>it</strong>osi<br />

sotto la presidenza di Corrado<br />

Calabrò, che ha deliberato nella<br />

riunione una multa di complessivi<br />

290mila euro a carico di Telecom<br />

Italia, Wind Telecomunicazioni,<br />

Fastweb, Tiscali Italia e Op<strong>it</strong>el-<br />

Tele2.<br />

<strong>Il</strong> giro di v<strong>it</strong>e deciso dall’Agcom<br />

arriva al termine di un’intensa attiv<strong>it</strong>à<br />

di verifica sul comportamento<br />

delle compagnie telefoniche, avviata<br />

sulla base di <strong>numero</strong>se denunce<br />

inoltrate dagli utenti.<br />

Dagli accertamenti effettuati<br />

è infatti emerso che, in violazione<br />

della delibera 79/09/CONS,<br />

gli operatori coinvolti non hanno<br />

forn<strong>it</strong>o in molti casi né il codice<br />

dell’operatore nel messaggio preregistrato<br />

previsto dalla normativa,<br />

gli abbonati consenzienti, non<br />

iscr<strong>it</strong>ti al “Registro delle opposizioni”.<br />

“Abbiamo trovato un punto di<br />

equilibrio – ha affermato Scajola -<br />

tra le esigenze degli abbonati telefonici<br />

che non vogliono essere<br />

contattati e quelle delle imprese<br />

che così potranno utilizzare con<br />

<strong>maggio</strong>re efficacia gli strumenti<br />

del telemarketing in un quadro<br />

di certezze e di concorrenza, che<br />

né il codice della pratica di reclamo,<br />

anche dietro richiesta esplic<strong>it</strong>a<br />

da parte dell’utente. La disciplina<br />

dell’Autor<strong>it</strong>à stabilisce infatti che<br />

l’utente ha dir<strong>it</strong>to, quando chiama<br />

il call center di un operatore, di<br />

conoscere l’identificativo della sua<br />

pratica nonché dell’operatore che<br />

risponde, al fine di ev<strong>it</strong>are inutili e<br />

dispendiose chiamate senza es<strong>it</strong>o.<br />

L’Autor<strong>it</strong>à ha effettuato una serie<br />

di ispezioni dalle quali è emerso<br />

che diversi operatori non applicavano<br />

correttamente quanto disposto<br />

dall’Agcom. L’Autor<strong>it</strong>à ha inoltre<br />

sanzionato la società H3G con una<br />

multa di 58mila euro dopo aver accertato<br />

che la società non fornisce<br />

assistenza telefonica gratu<strong>it</strong>a ma<br />

addeb<strong>it</strong>a un costo di 0,33 euro agli<br />

utenti che chiamano il servizio di<br />

assistenza clienti (il <strong>numero</strong> 133).<br />

<strong>Il</strong> Consiglio ha deciso di diffidare<br />

H3G dalla prosecuzione di tali<br />

comportamenti. Nella riunione il<br />

Consiglio dell’Autor<strong>it</strong>à ha inoltre<br />

contestato altri comportamenti<br />

illeg<strong>it</strong>timi ad operatori di telecomunicazioni.<br />

In particolare, sono<br />

state comminate sanzioni per: 1) la<br />

mancata interruzione del processo<br />

di portabil<strong>it</strong>à nonostante l’esercizio<br />

del dir<strong>it</strong>to di recesso nei termini<br />

e nelle modal<strong>it</strong>à di legge. La san-<br />

stimolerà la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à”.<br />

<strong>Il</strong> Ministero dello Sviluppo Economico,<br />

in collaborazione con il<br />

Consiglio Nazionale Consumatori<br />

e Utenti-CNCU, promuoverà una<br />

campagna di informazione per gli<br />

abbonati telefonici per favorire la<br />

conoscenza delle nuove disposizioni<br />

e dei loro dir<strong>it</strong>ti.<br />

<strong>Il</strong> provvedimento passa adesso<br />

all’esame del Consiglio di Stato,<br />

delle competenti Commissioni<br />

Parlamentari, nonché dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

per le Garanzie nelle Comunicazioni<br />

e del Garante per la<br />

Protezione dei Dati Personali che,<br />

verosimilmente entro un mese,<br />

dovrebbero concludere l’<strong>it</strong>er di<br />

approvazione per l’entrata defin<strong>it</strong>iva<br />

in vigore.<br />

Al primo posto, dunque, ci sarà<br />

l’assenso, anche implic<strong>it</strong>o o tac<strong>it</strong>o<br />

dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Resta un dubbio: le società che<br />

gestiscono e vendono i pacchetti<br />

di numeri telefonici rispetteranno<br />

il Registro?<br />

zione di 290mila euro è stata irrogata<br />

a BT Italia (232mila euro) per<br />

quattro casi di violazione accertata<br />

e Wind Telecomunicazioni (58mila<br />

euro) per un caso di violazione accertata;<br />

2) il passaggio ad un altro<br />

operatore in assenza della preventiva<br />

acquisizione del consenso del<br />

t<strong>it</strong>olare della linea. <strong>Il</strong> procedimento<br />

sanzionatorio, avviato su segnalazione<br />

di un utente, ha portato a<br />

sanzionare Wind Telecomunicazioni<br />

per 58mila euro; 3) la mancata<br />

comunicazione all’Autor<strong>it</strong>à dell’indirizzo<br />

Internet relativo ai piani<br />

tariffari e alle relative condizioni<br />

contrattuali e la mancata pubblicazione<br />

sul s<strong>it</strong>o web della società<br />

dell’elenco delle offerte vigenti.<br />

Per tale violazione sono state<br />

comminate sanzioni alle società<br />

Vis<strong>it</strong>el (58mila euro) e Unidata<br />

(58mila euro); 4) la forn<strong>it</strong>ura di<br />

servizi a sovrapprezzo attraverso<br />

l’utilizzo di numerazioni diverse da<br />

quelle stabil<strong>it</strong>e dal Piano di numerazione.<br />

L’accertamento della violazione<br />

ha condotto a sanzionare<br />

la società Noatel con una multa di<br />

120mila euro.<br />

(Oppic - Osservatorio Pugliese<br />

della Proprietà Intellettuale<br />

Concorrenza<br />

e Consumo Dig<strong>it</strong>ale)<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 57


Badanti, l’amore<br />

che arriva dall’Est<br />

30 mila matrimoni tra uomini anziani e giovani donne straniere<br />

58<br />

di ANNALISA VENDOLA<br />

Buone e cattive. Oneste e<br />

truffaldine. Belle e sgraziate.<br />

Ne arrivano di tutti i<br />

tipi, portate dal cambiamento pol<strong>it</strong>ico<br />

dell’Est: le donne. Sono russe,<br />

moldave, rumene, polacche,<br />

ucraine, georgiane.<br />

Arrivano con la speranza di guadagnare<br />

qualche soldo che nel<br />

loro Paese non vedranno mai, con<br />

la consapevolezza che saranno<br />

costrette a fare i lavori più umili<br />

anche se hanno una laurea o un<br />

padre ingegnere. Alcune faranno<br />

le badanti, altre le colf; sono portate<br />

in Italia dal cambiamento dei<br />

tempi e dei costumi.<br />

Fino a qualche decennio fa, le<br />

donne non lavoravano e si prendevano<br />

cura della casa e della<br />

famiglia. Addir<strong>it</strong>tura era consuetudine<br />

destinare l’ultima arrivata<br />

della cospicua figliolanza alla<br />

missione di doversi occupare dei<br />

gen<strong>it</strong>ori una volta diventati anziani<br />

o non autosufficienti. Questa<br />

malcap<strong>it</strong>ata non poteva sposarsi,<br />

non aveva dir<strong>it</strong>to ad una v<strong>it</strong>a sua,<br />

sapeva già da piccola quale sorte<br />

le era riservata. Poi la società è<br />

cambiata, le lotte per il femminismo<br />

e la necess<strong>it</strong>à di altri redd<strong>it</strong>i<br />

hanno portato la donna nel mondo<br />

del lavoro, con conseguente<br />

meno tempo per le faccende domestiche<br />

e per la famiglia di cui<br />

comunque continua ad occuparsi<br />

sommando fatica a fatica.<br />

Inoltre i figli per famiglia sono<br />

sempre meno, spesso uno solo, e<br />

non riescono a far fronte alle necess<strong>it</strong>à<br />

di un <strong>numero</strong> di anziani,<br />

non solo i gen<strong>it</strong>ori, sempre crescente.<br />

C’è da dire, però, che è cambiata<br />

anche l’ambizione dei nuovi <strong>it</strong>aliani,<br />

convinti che non spetti più<br />

a loro dover svolgere questi lavori<br />

r<strong>it</strong>enuti umili sebbene l’aspirazione<br />

ad una posizione r<strong>it</strong>enuta<br />

dign<strong>it</strong>osa lasci molti disoccupati<br />

per strada e a tamponare questa<br />

mancanza di assistenza arrivano<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />

gli stranieri, per la <strong>maggio</strong>r parte<br />

donne, molte dall’est.<br />

Entrano nelle nostre case sempre<br />

più svuotate dall’umana presenza,<br />

presi come siamo da ufficio,<br />

palestra, scuola e piscina dei<br />

nostri figli.<br />

Case in cui restano solo la polvere<br />

che si accumula sui mobili e<br />

anziani intont<strong>it</strong>i dalla televisione.<br />

Vengono viste con fiducia dai<br />

parenti e diffidenza dagli assist<strong>it</strong>i.<br />

Spesso viene dato loro affetto e ci<br />

si aspetta che si sentano parte del<br />

nucleo familiare assistendo l’anziano<br />

con incrollabile devozione.<br />

Ma per loro è solo un lavoro,<br />

spesso frustrante se nel proprio<br />

paese si era una impiegata o una<br />

professionista, quindi pretendono<br />

giustamente regole e rispetto<br />

e, alla sera, una o due volte a settimana<br />

si r<strong>it</strong>rovano tutte nella piazza<br />

del paese, chiacchierano dei<br />

loro assist<strong>it</strong>i e dei loro capricci, dei<br />

pannoloni cambiati e delle notti<br />

insonni quasi fossero i loro bimbi.<br />

Socializzano con qualche giovane<br />

del posto o qualche extracomun<strong>it</strong>ario<br />

che bazzica in quei luoghi<br />

per farsi notare, e organizzano<br />

viaggi di r<strong>it</strong>orno non per loro ma<br />

per le più disparate masserizie<br />

che inviano alle proprie famiglie,<br />

spesso avanzi di guardaroba donato<br />

dai loro “signori”, vest<strong>it</strong>i, borse<br />

e scarpe forse ancora nuovi ma<br />

fuori moda che sono merce rara<br />

laddove il consumismo è ancora<br />

per pochi.<br />

Ma l’aspetto nuovo che emerge<br />

sempre più frequentemente da<br />

cronache locali e cause giudiziarie<br />

riguarda gli uomini che si r<strong>it</strong>rovano<br />

ad essere accud<strong>it</strong>i da queste<br />

belle signore dell’est.<br />

<strong>Il</strong> maschio latino ormai in pensione,<br />

a volte rimasto solo dopo<br />

aver perso la compagna di una<br />

v<strong>it</strong>a, a volte con ancora una moglie<br />

però mal sopportata, quando<br />

pensa di aver chiuso con amore,<br />

affetto, sesso sapendo che queste<br />

cose non appartengono alla<br />

sua generazione, si vede entrare<br />

in casa una giovane donna, quasi<br />

sempre bella, fresca, docile,<br />

disposta a prendersi cura di lui e<br />

delle sue incapac<strong>it</strong>à. Ed ecco che<br />

riemerge in lui l’antico istinto, sop<strong>it</strong>o<br />

ma non perso, di cacciatore,<br />

assieme alla convinzione di aver<br />

conservato anche<br />

la sua viril<strong>it</strong>à e capac<strong>it</strong>à<br />

seduttiva e<br />

non si sa con quanta<br />

ingenu<strong>it</strong>à o fredda<br />

consapevolezza<br />

si lascia incantare<br />

dalle maniere dolci<br />

di queste donne<br />

che spesso agiscono<br />

in malafede. E<br />

così, in cambio di<br />

pochi momenti di<br />

tenerezza, danno<br />

via case, risparmi,<br />

dign<strong>it</strong>à, concedendo<br />

un matrimonio<br />

formale, abbandonando<br />

anche la mo-<br />

società<br />

glie, quando c’è, e disconoscendo<br />

i leg<strong>it</strong>timi eredi, figli e nipoti, forse<br />

al momento distanti ma pur sempre<br />

depos<strong>it</strong>ari dell’amore di una<br />

v<strong>it</strong>a, rifiutando qualsiasi tentativo<br />

di ragionamento.<br />

Negli ultimi 10 anni, in Italia,<br />

sono stati oltre 30 mila i matrimoni<br />

tra uomini anziani (70-85<br />

anni) single, vedovi o divorziati e<br />

giovani donne straniere, soprattutto<br />

dell’Est. Chi però ha ag<strong>it</strong>o<br />

con premed<strong>it</strong>azione e attuato<br />

una vera e propria truffa, appena<br />

ottenuto il bottino, forte del contratto<br />

matrimoniale, fa perdere le<br />

proprie tracce, torna al suo Paese,<br />

chiedendo divorzio e alimenti a<br />

v<strong>it</strong>a. L’80% di queste unioni finisce<br />

infatti con separazione e divorzio,<br />

così come comunica il presidente<br />

nazionale dell’Associazione Matrimonialisti<br />

Italiani con un aumento<br />

esponenziale di cause per ottenere<br />

l’annullamento (del contratto)<br />

di matrimonio.<br />

È bene precisare che gli stranieri<br />

che arrivano nel nostro Paese<br />

sono un patrimonio di grande<br />

valore, insost<strong>it</strong>uibile supporto<br />

alla nostra esistenza, però cap<strong>it</strong>a,<br />

adesso così come è sempre accaduto<br />

nei fenomeni migratori,<br />

che tra una molt<strong>it</strong>udine di gente<br />

armata di buone intenzioni, ci siano<br />

delinquenti già certificati che<br />

semplicemente si spostano da un<br />

luogo all’altro e continuano con<br />

comportamenti criminali. A volte<br />

poi “l’occasione fa l’uomo ladro” e<br />

chi si trova davanti la possibil<strong>it</strong>à di<br />

facil<strong>it</strong>are un po’ la sua miserabile<br />

v<strong>it</strong>a con mezzi non tanto dannosi,<br />

si lascia tentare a scap<strong>it</strong>o di qualche<br />

patetico attempato Casanova<br />

non rassegnato ad una vecchiaia<br />

priva di amore ed erotismo e ai<br />

suoi increduli eredi.


N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 59


60<br />

N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>

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