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il Mensile<br />
err<strong>it</strong>orio<br />
del sud-est barese - Anno I n° 4 - <strong>maggio</strong> <strong>2010</strong> - UN EURO<br />
A testa bassa!<br />
All’interno<br />
Sammichele di Bari<br />
Solo contro tutti! pag. 10<br />
Sammichele di Bari<br />
Bilancio: chi l’ha visto? pag.15<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
Ecco la nuova Giunta pag.35<br />
Lo Scaffale<br />
O<strong>maggio</strong> a Larocca pag.52
2<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
l’ed<strong>it</strong>oriale<br />
da Vendola a Vendola<br />
Le decisioni del Presidente della Giunta contro le pretese dei part<strong>it</strong>i<br />
di FRANCO DERAMO<br />
detto e l’ha fatto. Dice<br />
quello che fa e fa quello<br />
L’ha<br />
che dice.<br />
Questo è Nichi Vendola.<br />
Lo ha dimostrato varando la<br />
Giunta per questa legislatura.<br />
Salta agli occhi la nov<strong>it</strong>à assoluta:<br />
la sua composizione. Sette donne e<br />
sette uomini.<br />
Par<strong>it</strong>etica.<br />
Tante donne, mentre il Consiglio<br />
regionale ne ha solo tre.<br />
Tutto con un fare determinato e<br />
vol<strong>it</strong>ivo, pari a quello che abbiamo<br />
imparato a conoscere nella passata<br />
giunta e nelle primarie.<br />
Con forza e determinazione a<br />
combattere contro le pretese dei<br />
part<strong>it</strong>i, soprattutto del Pd.<br />
L’elezione diretta del Presidente<br />
della Giunta regionale e dei sindaci<br />
ha questo vantaggio.<br />
Se non è un fantoccio o un prestanome,<br />
un emissario, sceglie, decide<br />
ed opera.<br />
Non si lascia né bloccare, né irretire.<br />
Questo lo fa chi ha le idee chiare,<br />
chi ha un programma defin<strong>it</strong>o e<br />
condiviso fra le forze pol<strong>it</strong>iche che<br />
compongono la <strong>maggio</strong>ranza. Chi<br />
ha una strategia. Chi non si fa né<br />
condizionare, né paralizzare.<br />
Del resto Vendola di prove ne ha<br />
date tante.<br />
Le ultime tre brillantemente superate<br />
le richiamiamo perché dicono<br />
ancora meglio del suo successo.<br />
Tedesco e Frisullo “rimpastati” in<br />
tronco, con e senza avvisi di garanzia.<br />
<strong>Il</strong> bisogno di non essere associato<br />
a logiche che Vendola ha dimostrato<br />
di combattere prima che<br />
l’onda si fosse abbattuta sull’intero<br />
governo regionale.<br />
Ma il vero capolavoro pol<strong>it</strong>ico<br />
è stato quello di “pretendere” la<br />
candidatura alle primarie (contro<br />
Boccia): un trionfo del metodo (le<br />
primarie, appunto). E del mer<strong>it</strong>o:<br />
cinque anni di governo popolare,<br />
partecipato, democratico.<br />
I suoi uomini migliori, tutti peraltro<br />
riconfermati, la <strong>maggio</strong>r parte<br />
dei quali riproposti nella nuova<br />
Giunta: Minervini, Gentile, Amati,<br />
Capone.<br />
Ma la campagna elettorale ed il<br />
risultato dell’urna hanno sanc<strong>it</strong>o<br />
un altro primato. Vendola guarda<br />
lontano. Ha alzato il tiro. Si pone<br />
come candidato premier per le elezioni<br />
pol<strong>it</strong>iche del 2013.<br />
Ed è qui che nasce il nuovo tormentone<br />
con il Pd. Lo scontro<br />
D’Alema-Vendola ne è un chiaro<br />
emblema.<br />
Questi tre anni non saranno né<br />
facili né semplici.<br />
Se li guardiamo per la Puglia<br />
abbiamo di che essere preoccupa-<br />
ti per la caduta dell’occupazione,<br />
soprattutto giovanile, per le scelte<br />
energetiche ed industriali che è<br />
necessario fare per non arrestare lo<br />
sviluppo, per realizzare infrastrutture<br />
che non ci facciano scendere a<br />
Montaguto, dove il Carlo Levi del<br />
<strong>2010</strong>, a ben vedere, potrebbe dire<br />
che è lì che “Cristo si è fermato”. E<br />
quali saranno le scelte nella San<strong>it</strong>à<br />
che è l’80% dell’intero bilancio<br />
regionale, con un buco di due miliardi<br />
euro? C’è poco da scherzare<br />
e da stare allegri. Potremmo continuare.<br />
Ma se la Puglia non ride, la s<strong>it</strong>uazione<br />
nazionale ed europea non<br />
può non allertarci. La Grecia, il Por-<br />
togallo e la Spagna sono un mon<strong>it</strong>o<br />
che ci precede.<br />
Non facciamo finta che tutto<br />
vada bene. Non pensiamo che la<br />
gente si possa accontentare di<br />
qualche distrazione.<br />
I bisogni primari restano insoddisfatti,<br />
inappagati. La soglia di<br />
povertà in Italia è in aumento per<br />
molti, anche occupati.<br />
Allora, cosa possiamo dire noi de<br />
“il Terr<strong>it</strong>orio” chiamati a sostenere<br />
e seguire le vicende e lo sviluppo<br />
di questa significativa fetta della<br />
regione?<br />
Auguri, Presidente, buon lavoro.<br />
Tante le promesse fatte, ora è il<br />
tempo delle risposte.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 3
4<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
Regione Puglia<br />
Vince lo statuto regionale,<br />
restano fuori otto consiglieri<br />
Parla Fabrizio Tatarella, uno degli avvocati che ha presentato il ricorso, accolto, alla Corte d’Appello<br />
otto poltrone<br />
che ‘saltano’<br />
Un risparmio che, complessivamente,<br />
si può<br />
quantificare nell’ordine<br />
dei 6 milioni di euro per l’intera<br />
legislatura.<br />
Di questa cifra stiamo parlando<br />
a propos<strong>it</strong>o degli 8 consiglieri<br />
regionali che si sono visti tolti<br />
il proprio seggio dalla lettura<br />
della Corte d’Appello di Bari della<br />
legge elettorale.<br />
Un’interpretazione, quella dei<br />
giudici, come ci spiega anche<br />
uno degli avvocati ricorrenti, che<br />
pone lo Statuto regionale al suo<br />
posto, ovvero nel ruolo di fonte<br />
primaria della nostra Regione, al<br />
di sopra delle singole leggi e delle<br />
loro interpretazioni. Una sorta<br />
di piccola “cost<strong>it</strong>uzione regionale”<br />
(e come tale, in realtà, viene<br />
defin<strong>it</strong>a comunemente dalla<br />
dottrina giurisprudenziale).<br />
Otto consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza,<br />
dunque, che non potranno<br />
sostenere Vendola. Un boccone<br />
amaro per il Pd che dopo i<br />
malcontenti e gli altolà del presidente<br />
della Giunta sulla questione-Assessorati,<br />
vede ridursi<br />
il proprio gruppo consiliare di 4<br />
un<strong>it</strong>à.<br />
Eppure, come abbiamo già<br />
ribad<strong>it</strong>o nello scorso <strong>numero</strong>, è<br />
giusto così.<br />
Non soltanto per il risparmio<br />
in termini economici, ma soprattutto<br />
perchè non è stata accettata<br />
un’interpretazione “ballerina”<br />
di una legge che poteva portare<br />
ad un <strong>numero</strong> di consiglieri variabile<br />
tra 70 e perfino 100.<br />
Serve chiarezza. Presidente<br />
Vendola, non aspetti l’ultima<br />
seduta. La faccia sub<strong>it</strong>o, questa<br />
volta.<br />
Ro.Ma.<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
elettorale presso<br />
la Corte d’Appello di Bari<br />
L’ufficio<br />
si è espresso: i Consiglieri<br />
della prossima legislatura saranno<br />
70, come prescr<strong>it</strong>to dallo Statuto<br />
pugliese, e non 78, come era stato<br />
ufficiosamente stabil<strong>it</strong>o al termine<br />
delle operazioni di scrutinio.<br />
Questi gli 8 esclusi: Alfonsino<br />
Pisicchio (La Puglia per Vendola;<br />
in lista nella circoscrizione Bari),<br />
Gianni Scognamillo (Sel; circoscrizione<br />
Lecce), Cosimo Borraccino<br />
(Sel; Taranto); Lorenzo Caiolo<br />
(Idv; Brindisi); Bartolomeo Cozzoli<br />
(Pd; Bat); Sergio Clemente (Pd;<br />
Foggia); Enzo Russo (Pd; Lecce);<br />
Annar<strong>it</strong>a Lemma (Pd; Taranto).<br />
Otto consiglieri che, naturalmente,<br />
scontentano i part<strong>it</strong>i della<br />
<strong>maggio</strong>ranza, e soprattutto il Pd,<br />
che vede ridursi il suo “peso” in<br />
Consiglio da 23 a 10 consiglieri, ma<br />
soprattutto cambiano i rapporti di<br />
forza tra <strong>maggio</strong>ranza ed opposizione:<br />
da 47-31 a 39-31 (compreso<br />
il voto del presidente Vendola).<br />
Al momento ancora non è ufficiale<br />
il ricorso al Tar da parte degli<br />
otto candidati esclusi, con la possibil<strong>it</strong>à<br />
malvelata di portare ancora<br />
per le lunghe una questione che,<br />
invece, è formalmente sanc<strong>it</strong>a dallo<br />
Statuto.<br />
Ne abbiamo parlato insieme ad<br />
uno dei promotori del ricorso alla<br />
Corte d’Appello, Fabrizio Tatarella,<br />
collega giornalista e direttore<br />
del bisettimanale Puglia d’Oggi,<br />
dirigente del PdL e giovane avvocato,<br />
figlio dell’europarlamentare<br />
PdL Salvatore e nipote di Pinuccio<br />
Tatarella.<br />
Lei è stato tra i promotori del<br />
ricorso, può spiegarci com’è andata?<br />
“Con i colleghi Giuseppe Mariani<br />
e Francesco Bello del foro di Bari,<br />
abbiamo evidenziato che lo statuto<br />
regionale della Puglia, che a nostro<br />
avviso prevale sulla legge elettorale,<br />
fissa all’art. 24 comma 1 in 70<br />
il <strong>numero</strong> dei consiglieri regionali<br />
e che l’art. 3 della legge regionale<br />
Fabrizio Tatarella in un convegno insieme a Renata Polverini, Presidente del Lazio<br />
n.2/2005 fissa il <strong>numero</strong> dei consiglieri<br />
in 70. <strong>Il</strong> <strong>numero</strong> di 70 consiglieri,<br />
quindi, espressamente sanc<strong>it</strong>o<br />
dallo statuto regionale, oltre che<br />
dalla legge elettorale, non consente<br />
di recepire nella nostra regione il<br />
principio di governabil<strong>it</strong>à introdotto<br />
dal “Tatarellum” e che vorrebbe<br />
un rapporto tra <strong>maggio</strong>ranza e opposizione<br />
pari al 60/40%. Per questi<br />
motivi , a nostro avviso, i consiglieri<br />
non possono essere 78”.<br />
Quali le ragioni della vostra<br />
azione?<br />
“Non solo giuridiche ovviamente.<br />
Anche pol<strong>it</strong>iche e per questo abbiamo<br />
dato v<strong>it</strong>a ad un com<strong>it</strong>ato civico<br />
capeggiato dal dott. Ciracì, già capogruppo<br />
Fi al Comune di Bari, che<br />
ha raccolto con una petizione oltre<br />
7.000 firme e oltre 1.500 iscr<strong>it</strong>ti ad<br />
un gruppo su Facebook. In un momento<br />
di crisi della pol<strong>it</strong>ica, manifestatosi<br />
con l’astensionismo alle<br />
recenti regionali, con il successo<br />
della Lega Nord e di movimenti impregnati<br />
di anti pol<strong>it</strong>ica, da Di Pietro<br />
ai grillini, gli elettori sovrani non<br />
recandosi alle urne, o manifestando<br />
la disaffezione verso la pol<strong>it</strong>ica in altri<br />
modi, vedrebbero confermarsi le<br />
loro leg<strong>it</strong>time ragioni. Costi aggiuntivi<br />
e ulteriori privilegi della casta<br />
della pol<strong>it</strong>ica: un segnale difficile da<br />
recepire da parte dei pugliesi. Una<br />
questione di etica pol<strong>it</strong>ica di cui si<br />
sente sempre un crescente bisogno<br />
ultimante”.<br />
I giudici vi hanno dato ragio-<br />
ne. Ed ora cosa accadrà?<br />
“Mi auguro che il presidente Nichi<br />
Vendola sia intenzionato a cost<strong>it</strong>uire<br />
la Regione Puglia nei giudizi<br />
amministrativi che, come è stato<br />
già annunciato, saranno promossi<br />
davanti al Tar dagli otto candidati<br />
esclusi dalla Corte d’Appello. Entrambi<br />
gli schieramenti sembrano<br />
convenire sulla necess<strong>it</strong>à di ridurre<br />
il <strong>numero</strong> dei consiglieri regionali,<br />
che si vorrebbe ridurre a cinquanta,<br />
e sulla necess<strong>it</strong>à di risparmiare<br />
tagliando i costi della pol<strong>it</strong>ica. I<br />
giudizi che saranno promossi dagli<br />
otto ricorrenti daranno l’opportun<strong>it</strong>à<br />
di dimostrare immediatamente<br />
la rispondenza dei fatti alle parole:<br />
se la giunta si cost<strong>it</strong>uirà in giudizio<br />
potrà dare un segnale immediato<br />
opponendosi all’accoglimento dei<br />
ricorsi e quindi alla liev<strong>it</strong>azione del<br />
<strong>numero</strong> dei consiglieri regionali”.<br />
“Spero che il presidente Vendola,<br />
dopo aver già gravato la Regione<br />
Puglia del costo di sette assessori<br />
esterni, non voglia ulteriormente<br />
appesantire il bilancio regionale<br />
con altri otto consiglieri, non previsti<br />
nemmeno dallo Statuto regionale”.<br />
Quale via r<strong>it</strong>iene più corretta<br />
per ev<strong>it</strong>are simili casi in futuro?<br />
Riforma della legge o magari<br />
dello Statuto?<br />
“Precisare meglio la legge elettorale.<br />
Lo statuto parla chiaro.<br />
Occorre in futuro ev<strong>it</strong>are meccanismi<br />
complicati che hanno il solo
Regione Puglia<br />
pregio di generare pasticci ist<strong>it</strong>uzionali<br />
e allontanare ulteriormente<br />
i c<strong>it</strong>tadini dalla pol<strong>it</strong>ica”.<br />
Questa sentenza riscrive gli<br />
equilibri della Regione? Se si, in<br />
quale senso?<br />
“Con questi 8 seggi non attribu<strong>it</strong>i<br />
siamo 39 a 31 per la <strong>maggio</strong>ranza<br />
che ha vinto le ultime regionali.<br />
In teoria Vendola ha solo 8 seggi<br />
per governare, certo, a patto che i<br />
4 consiglieri UdC decidano di fare<br />
l’opposizione. Nel caso in cui, invece,<br />
realizzassero un appoggio esterno,<br />
Vendola sarebbe più tranquillo,<br />
recuperando i seggi che perde dalla<br />
mancata opposizione del part<strong>it</strong>o di<br />
Casini”.<br />
Puglia ormai roccaforte della<br />
sinistra e di Vendola. Da dove<br />
deve ripartire il PdL?<br />
“Vendola è un fenomeno non più<br />
pugliese, ma nazionale. <strong>Il</strong> Pdl deve<br />
dare un segnale alla sua gente che<br />
alle ultime regionali ha dato un segnale<br />
forte, chiaro e preciso alla sua<br />
classe dirigente: cambiare. Abbiamo<br />
dirigenti che sono calati dall’alto<br />
e non eletti. Non rappresentano<br />
nessuno se non i loro sponsor romani<br />
che li hanno imposti. Ricambio<br />
generazionale, congressi, discussioni<br />
interne. Con una sconf<strong>it</strong>ta<br />
di queste proporzioni, e dopo aver<br />
vinto ovunque al sud, non è possibile<br />
rimanere impassibili. Squadra<br />
che perde si cambia, se non lo<br />
facciamo sub<strong>it</strong>o siamo destinati a<br />
subire ulteriori emorragie di con-<br />
sensi e continuare a perdere tutte le<br />
elezioni. Serve una scossa salutare.<br />
<strong>Il</strong> prima possibile, in quanto presto<br />
potremmo essere chiamati anticipatamente<br />
al voto nel 2013 sia al<br />
Comune di Bari che alla Regione<br />
insieme alle pol<strong>it</strong>iche”.<br />
Fini e Berlusconi: le ragioni di<br />
una divisione secondo lei dove<br />
risiedono?<br />
“In due modi diversi di intendere<br />
e di interpretare la pol<strong>it</strong>ica. Gianfranco<br />
Fini viene da una storia, da<br />
un percorso tutto pol<strong>it</strong>ico, Silvio<br />
Berlscuoni ha una mental<strong>it</strong>à tipicamente<br />
imprend<strong>it</strong>oriale, non ama<br />
perdere tempo in direzioni nazionali,<br />
discussioni pol<strong>it</strong>iche, non accetta<br />
correnti, il dissenso interno al part<strong>it</strong>o<br />
che ha l’ambizione di rappresentare<br />
il 40% degli <strong>it</strong>aliani devono<br />
esserci, altrimenti è solo un part<strong>it</strong>o<br />
grande e non, cosa che invece Fini<br />
vuole, un grande part<strong>it</strong>o.<br />
<strong>Il</strong> primo, Fini, è un pol<strong>it</strong>ico, il secondo<br />
un pubblic<strong>it</strong>ario, un uomo<br />
che viene dall’imprend<strong>it</strong>oria. Tutto<br />
qui. Con Fini si assiste al r<strong>it</strong>orno<br />
della pol<strong>it</strong>ica e della partecipazione<br />
alla v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica di tanti che vogliono<br />
tornare a farla con passione e<br />
mil<strong>it</strong>anza.<br />
Serve comunque mettere insieme<br />
le differenze che sono, comunque,<br />
una ricchezza in un grande part<strong>it</strong>o e<br />
r<strong>it</strong>rovare le ragioni dello stare insieme.<br />
Dal part<strong>it</strong>o dell’amore a quello<br />
dell’armonia, questo dovrebbe fare<br />
il Pdl adesso”.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 5
<strong>Il</strong> Presidente V<strong>it</strong>o Consoli legge il Bilancio 2009 all’Assemblea dei Soci della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari<br />
6<br />
di FRANCO DERAMO<br />
Presidente, lei parla di fibrillazione,<br />
noi parliamo di<br />
senso di responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Non fraintenda. Non può fraintendere.<br />
L’avevamo detto: lei è condannato<br />
a fare il presidente a v<strong>it</strong>a.<br />
Ha un regolamento elettorale che<br />
si è fatto su misura, a prova di bomba.<br />
Viva il Presidente!<br />
Rieletto all’unanim<strong>it</strong>à. Per acclamazione.<br />
Schede inutili perché è<br />
stata presentata un’unica lista.<br />
Presentare la seconda, lo abbiamo<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
BCC - elezioni<br />
Assemblea: mon<strong>it</strong>o per il futuro<br />
“Pur sempre nel rispetto del necessario confronto dialettico”, afferma il Presidente in Assemblea<br />
spiegato nei numeri precedenti del<br />
giornale, è inutile se non è capace<br />
di prendere il 50% più uno dei voti.<br />
Con lei, quindi, si vince o si perde.<br />
E chi perde è fuori da tutto.<br />
Non minoranza, fuori. Condannati<br />
all’insignificanza totale.<br />
Poiché lei è imbattibile con le regole<br />
che si è dato: viva il Presidente.<br />
Nessuno ha dir<strong>it</strong>to di rappresentare<br />
né il dissenso, né le minoranze.<br />
La democrazia è un’altra cosa.<br />
Un regolamento non democratico,<br />
non etico, non può essere lo<br />
strumento da tenere in v<strong>it</strong>a. Va pro-<br />
fondamente cambiato, reso uguale<br />
a quello esistente per tutte le BCC<br />
<strong>it</strong>aliane.<br />
Lei è più veloce del Presidente<br />
del Consiglio che farebbe volentieri<br />
a meno del Parlamento.<br />
Lei, lo sappiamo, il CdA, lo tollera.<br />
Anzi, l’ha addestrato alle virtù<br />
dell’obbedienza e del silenzio. Con<br />
tutti i poteri discrezionali di cui si<br />
è impossessato: assunzioni, affidamenti,<br />
acquisti, ecc.<br />
Già santi sub<strong>it</strong>o. All’unanim<strong>it</strong>à.<br />
Come l’assemblea che non ha avuto<br />
nemmeno la voglia di dire mezza<br />
parola. Inconsistente il suo pensie-<br />
ro, anzi inutile, quello dell’assemblea.<br />
Ha votato e basta: all’unanim<strong>it</strong>à.<br />
Lei l’ha ringraziata, dichiarando<br />
di essere impegnata a “fare meglio<br />
e di più”. Fare meglio è impossibile.<br />
Fare di più, si. Lei non finisce mai di<br />
stupirci.<br />
BCC come AVATAR, dove il capo<br />
ha sempre ragione.<br />
A testa bassa!<br />
Bastonatura quotidiana contro il<br />
dissenso.<br />
Non lo tollera. Lei considera il dissenso<br />
illeg<strong>it</strong>timo. <strong>Il</strong>leg<strong>it</strong>timo anche<br />
il dir<strong>it</strong>to cost<strong>it</strong>uzionale di cost<strong>it</strong>uirsi<br />
in associazione. <strong>Il</strong> dissenso lo teme,
BCC - elezioni<br />
le fa saltare i nervi.<br />
<strong>Il</strong> dissenso non lo tollera, perciò lo<br />
stronca. Proviamo ad immaginare:<br />
niente assunzioni di figli (per amministratori,<br />
dipendenti o soci), niente<br />
assunzioni di parenti, niente appalti,<br />
niente ordini.<br />
Fantasia o realtà?<br />
Abbiamo l’impressione che non<br />
ci siano sistemi di garanzia democratica<br />
all’interno della BCC: il presidente<br />
V<strong>it</strong>o Consoli se ne assumerà<br />
tutte le responsabil<strong>it</strong>à.<br />
<strong>Il</strong> Presidente, i soci, quando sarà<br />
fin<strong>it</strong>a la sbornia, saranno i primi a<br />
capire i lim<strong>it</strong>i e gli errori che hanno<br />
fatto. Chi gli subentrerà, per riparare<br />
il danno, l’offesa fatta a stimate<br />
persone, a stimati professionisti,<br />
d’ufficio non potrà che riammetterli<br />
a soci. D’ufficio, con le scuse di tutta<br />
la compagine sociale.<br />
Annientare il “nemico” fino a farne<br />
scempio delle loro reputazioni.<br />
Come se la controparte, la BCC è<br />
un’ent<strong>it</strong>à astratta. Una guerra senza<br />
confine che nasce da frustrazioni e<br />
paure mai sop<strong>it</strong>e. O da cosa altrimenti?.<br />
Come in un gioco subdolo<br />
e sottile.<br />
Edificante pagina 18 e pagina 19<br />
della sua relazione, Presidente.<br />
Considera “mon<strong>it</strong>o per il futuro”<br />
l’es<strong>it</strong>o del ricorso alla Magistratura:<br />
come a dire “fate attenzione, non<br />
provateci più”.<br />
Contradd<strong>it</strong>torio. Come fa un socio<br />
a far valere le sue ragioni se non<br />
può neanche appellarsi alla Magistratura?<br />
Questo dir<strong>it</strong>to lo considera<br />
come un reato.<br />
Come fa un socio, allora, a poter<br />
dire la sua “pur sempre nel rispet-<br />
to del necessario confronto dialettico”?<br />
Presidente, ha detto “necessario”,<br />
ha detto “confronto”, ha<br />
detto “dialettico”.<br />
Presidente le parole che lei ha letto<br />
mer<strong>it</strong>ano coerenza, attenzione e<br />
rispetto, anche da parte sua!<br />
Presidente, lei ha detto che “con<br />
molta libertà di pensiero, con non<br />
chalance, si porta innanzi al Tribunale<br />
il Presidente”. Una frecciatina<br />
che poteva ev<strong>it</strong>arsi.<br />
Ripercorra e riesamini serenamente,<br />
invece, il suo operato.<br />
C’era il sistema per ev<strong>it</strong>are<br />
quell’accadimento che resterà doloroso<br />
precedente storico. Un dir<strong>it</strong>to<br />
eserc<strong>it</strong>ato e pagato di tasca propria<br />
dai soci, a differenza da lei che<br />
paga con i fondi della BCC:<br />
1 – poteva non espellerli da soci.<br />
Lei sa che siamo oltremodo convinti,<br />
indipendentemente dall’es<strong>it</strong>o del<br />
ricorso, che non c’erano le ragioni<br />
per farlo.<br />
2 – Una volta espulsi, avendo<br />
presentato ricorso, quei soci, hanno<br />
manifestato così il desiderio di non<br />
voler essere messi fuori dalla BCC.<br />
Poteva scegliere di decidere di riammetterli<br />
tutti, come pur le aveva<br />
chiesto il giudice, non di andare a<br />
cercarSeli, solo alcuni, a casa, come<br />
ha fatto, per riammettere solo chi<br />
ha voluto lei.<br />
3 – Poteva accettare la rinuncia al<br />
ricorso presentata al Giudice, accogliendo<br />
l’inv<strong>it</strong>o rivolto loro proprio<br />
dal magistrato a r<strong>it</strong>irare il ricorso.<br />
Lei si è rifiutato di farlo, di riammettere<br />
35 su 36 “ricorsi”: li voleva tutti<br />
ai suoi piedi, o nessuno! Così è stato:<br />
nessuno.<br />
4 – Hanno pagato tutti: lei, di fatto,<br />
ha come inve<strong>it</strong>o contro di loro!<br />
Ci dica, presidente, dov’è il “ri-<br />
In tre ore: letto<br />
e approvato<br />
il bilancio 2009;<br />
rieletto<br />
il presidente,<br />
il consiglio di<br />
amministrazione<br />
ed il collegio<br />
sindacale.<br />
Senza bisogno<br />
di schede:<br />
all’unanim<strong>it</strong>à<br />
spetto del necessario confronto<br />
dialettico” di cui lei parla a pag. 19<br />
della sua relazione?<br />
Ora, lei è stato riconfermato presidente,<br />
all’unanim<strong>it</strong>à. Lei ha riconfermato<br />
in tutte le cariche tutti gli<br />
uscenti, all’unanim<strong>it</strong>à. Un’assemblea<br />
dove non è stato necessario<br />
neanche usare le schede: con una<br />
lista non c’è scampo. E’ così. Le bastava<br />
un voto.<br />
Ha rifer<strong>it</strong>o lei stesso all’assemblea<br />
che l’ultima rilevazione dei soci (fra<br />
presenti e deleghe) ammontava a n.<br />
949.<br />
Ha rifer<strong>it</strong>o lei stesso che i soci al<br />
31.12.2009 sono n. 2.146.<br />
N. 1.197 soci non sono venuti.<br />
Assenti.<br />
A pensarci bene: sono la <strong>maggio</strong>ranza.<br />
Lei, quindi, leg<strong>it</strong>timamente<br />
eletto, ma, di fatto, presidente di<br />
minoranza?<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 7
8<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
non giriamo pagina<br />
I c<strong>it</strong>tadini per partecipare vogliono sapere<br />
di AGOSTINO SPINELLI<br />
Lo faceva Nicola Madaro<br />
sindaco. Lo ha fatto con<br />
<strong>maggio</strong>re determinazione<br />
Filippo Boscia sindaco. Lo fa con<br />
fare curiale Natale Tateo (nella<br />
foto) sindaco.<br />
Tutti a testa bassa!<br />
Negare i documenti e gli atti amministrativi<br />
alla minoranza di turno,<br />
agli stessi part<strong>it</strong>i, alle associazioni,<br />
ai c<strong>it</strong>tadini.<br />
Se leggi e regolamenti obbligano<br />
al rilascio e ne prevedono tempi<br />
entro cui adempiere alla richiesta,<br />
l’opzione scelta è sempre stata il<br />
termine massimo di scadenza: 30<br />
giorni. Per dovere.<br />
Obiettivo: non far sapere.<br />
Non lasciare traccia.<br />
Confidare che, dopo i famosi<br />
fatidici tre giorni nei quali “raglia<br />
il ciuccio”, la cosa abbia perso di<br />
interesse, di attual<strong>it</strong>à. E poi, meno<br />
si sa, meglio è. Per chi? Per chi “comanda”.<br />
Tutti hanno scoperto che il possesso<br />
dell’informazione è potere.<br />
Escludere chicchessia dal sapere,<br />
dal conoscere fatti, scelte, obiettivi<br />
è quanto di meglio ci possa essere<br />
per avere... mani libere.<br />
Con buona pace della democrazia<br />
e della partecipazione.<br />
Perché far sapere sub<strong>it</strong>o?<br />
Con calma! C’è tempo!<br />
Figuriamoci se far sapere prima.<br />
Chiamare alla condivisione, alla<br />
corresponsabil<strong>it</strong>à?<br />
Mai.<br />
Dopo. Solo dopo: se proprio bisogna<br />
dire qualcosa. Molto dopo.<br />
Mica me lo ha ordinato il medico.<br />
E poi, c’è l’Albo Comunale.<br />
Chi vuole vada lì e legga.<br />
<strong>Il</strong> s<strong>it</strong>o internet del Comune è in<br />
eterno allestimento con la cortese<br />
formula “ce ne scusiamo con i lettori,<br />
con i c<strong>it</strong>tadini, con gli internauti”.<br />
Quanta pelosa cortesia!<br />
Nel tempo si sono spesi fiumi<br />
di soldi in cose superflue, inutili e<br />
nell’effimero di pseudo sagre e feste<br />
in tutte le salse.<br />
Si sono spesi soldi per fare tutto e<br />
di più. Per allestire e far funzionare<br />
il s<strong>it</strong>o e introdurre la posta elettronica<br />
come dio comanda: niente.<br />
Perché legarsi le mani?<br />
Per fortuna, ancora per poco: la<br />
legge lo impone.<br />
Boscia poi, allontanò da sé ogni<br />
possibile contatto con la stampa la<br />
quale doveva risultare “negativa”<br />
all’esame del sangue.<br />
Come se dicesse. “O scrivo io di<br />
me, o parli bene di me, o non so che<br />
farmene. Quindi, niente notizie”.<br />
E così è stato per quasi cinque<br />
anni, dopo che finì la pur lunga<br />
luna di miele con l’unico periodico<br />
locale del tempo.<br />
Boscia non voleva e non ebbe né<br />
interlocutori, né intermediari massmediatici<br />
(= giornalisti).<br />
Si affidava, invece, ad un comizio<br />
annuale nel quale diceva, a modo<br />
suo e a freddo, di tutto, di più, di<br />
tutti. Chi capiva capiva.<br />
Senza possibil<strong>it</strong>à né di dialogo,<br />
né di confronto, né di interlocuzione.<br />
Così è stato.<br />
Oggi, finalmente, si è<br />
accorto pure lui che senza<br />
documenti e senza informazione<br />
non si va da<br />
nessuna parte.<br />
Quando dici! E’ la legge<br />
del contrappasso.<br />
“Chi di spada ferisce, di<br />
spada perisce”.<br />
La battaglia, così, è fra<br />
“loro”, fra <strong>maggio</strong>ranza<br />
e minoranza. Continua.<br />
Anzi: permanente.<br />
Senza esclusione di<br />
colpi.<br />
La minoranza sta capendo<br />
solo ora che il<br />
luogo deputato al confronto<br />
non può essere<br />
esclusivamente quello<br />
dei Tribunali, la carta<br />
bollata - quanta! - ma il<br />
Consiglio comunale.<br />
Ormai, i Consigli comunali<br />
si tengono solo<br />
perché gli argomenti<br />
all’ordine del giorno li<br />
pone e li richiede la minoranza.<br />
La <strong>maggio</strong>ranza ha altro da fare.<br />
O non sa che fare. Non ha niente da<br />
dire e da proporre.<br />
Ci chiediamo: che fa, cos’è la<br />
<strong>maggio</strong>ranza?<br />
Intanto in Consiglio comunale<br />
ogni volta si consuma il peggiore<br />
dei r<strong>it</strong>i possibile: fatto di invettive,<br />
di urla, di incapac<strong>it</strong>à di dialogo, di<br />
confronto, di impegni non mantenuti.<br />
L’anarchia regna sovrana.<br />
Tutto in un clima di perenne confl<strong>it</strong>to.<br />
Senza il pur minimo tentativo<br />
di voler ricercare, almeno, punti di<br />
confronto, di colloquio civile, di ricerca<br />
costruttiva.<br />
E’ emblematico che anche gli<br />
stessi part<strong>it</strong>i di <strong>maggio</strong>ranza, per<br />
avere un documento, devono farne<br />
richiesta scr<strong>it</strong>ta e sottostare ai<br />
tempi massimi prescr<strong>it</strong>ti.<br />
Noi de “il Terr<strong>it</strong>orio”, ovviamente<br />
non ci rassegniamo a questo<br />
vecchio e perverso stato delle cose<br />
e pur nei lim<strong>it</strong>i delle nostre risorse e<br />
delle nostre possibil<strong>it</strong>à, cerchiamo<br />
di far sapere.<br />
Non è affatto vero che i c<strong>it</strong>tadini<br />
non hanno voglia di sapere e<br />
quindi di partecipare.<br />
Se questo avviene è perché chi<br />
comanda li esclude con fare subdolo,<br />
ma da caserma, per scelta.<br />
Invece, ai c<strong>it</strong>tadini bisogna dire<br />
tutto, le cose che piacciono e quelle<br />
che non piacciono.<br />
I c<strong>it</strong>tadini sanno leggere e scrivere,<br />
sanno apprezzare e discernere.<br />
E, al momento opportuno, sanno<br />
scegliere.<br />
Non è affatto vero che la pol<strong>it</strong>ica<br />
o l’amministrazione è appannaggio<br />
per pochi, fatto riservato a pochi.<br />
No. La democrazia è governo del<br />
popolo.<br />
Pensiamoci sempre, partecipiamo.<br />
Non giriamo pagina sempre<br />
con facil<strong>it</strong>à.<br />
Così gli amministratori saranno<br />
segu<strong>it</strong>i, letti, controllati dal popolo,<br />
saranno sempre meno al servizio<br />
dei loro interessi personali, o di<br />
quelli dei loro mandatari, e sempre<br />
più al servizio del bene comune.<br />
Per i c<strong>it</strong>tadini vale sempre il proverbio:<br />
chi è assente, ha sempre<br />
torto.<br />
Da assenti e silenti a protagonisti<br />
partecipi per spazzare via interessi,<br />
abusi e illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à.
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
nell’aula restano<br />
soltanto le sedie<br />
Maggioranza assente al gran completo, il Consiglio comunale disertato<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
Soltanto le cartellette blu<br />
ben posizionate sul tavolo<br />
dell’aula consiliare, e le<br />
sedie, vuote, che aspettavano inutilmente<br />
di poter eserc<strong>it</strong>are la loro<br />
funzione: quella di essere occupate<br />
da un consigliere comunale.<br />
Lo spettacolo che un gruppo di<br />
sammichelini si è trovato a “subire”<br />
lo scorso 12 <strong>maggio</strong>, alle ore 17, è<br />
desolante e offensivo. E veniamo<br />
alla cronaca. Era prevista, infatti,<br />
la seduta del Consiglio comunale<br />
in prima convocazione. Presenti<br />
nell’ora stabil<strong>it</strong>a dalla convocazione<br />
soltanto 4 consiglieri. Tutti di<br />
minoranza. Ed il sindaco. Per otto<br />
consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza giustificazioni<br />
scr<strong>it</strong>te in fotocopia “per<br />
impedimenti precedentemente assunti”.<br />
<strong>Il</strong> sindaco fa l’appello. Non ci<br />
sono i numeri nemmeno per aprire<br />
la seduta, ovviamente. Si decide di<br />
aspettare. Intanto l’aula consiliare<br />
si va riempiendo di c<strong>it</strong>tadini. La<br />
domanda che circola tra le finestre<br />
aperte e le scale di Palazzo di C<strong>it</strong>tà<br />
è: ma che fine hanno fatto i consiglieri<br />
comunali?<br />
Alle 18, passata l’ora di attesa<br />
come da regolamento, viene mandato<br />
a chiamare il Sindaco. Tateo<br />
inizialmente r<strong>it</strong>eneva di dover at-<br />
tendere un’ora dal primo appello.<br />
Eppure il regolamento è chiaro.<br />
Ma evidentemente era necessaria<br />
una rinfrescatina. Si procede al secondo<br />
appello. Assente. Assente.<br />
Assente. Assente. E così via. Non ci<br />
sono i numeri. E all’aud<strong>it</strong>orio appare<br />
lampante.<br />
Seduta chiusa e tutti a casa. Discussione<br />
rinviata di due giorni.<br />
Quando gli improrogabili “impegni<br />
precedentemente assunti” saranno<br />
stati espletati. Forse.<br />
Uno spettacolo desolante, si<br />
diceva. Desolante perchè fa comprendere<br />
quanto poco si hanno a<br />
cuore le faccende della collettiv<strong>it</strong>à<br />
e quanto, invece, si ha in primaria<br />
importanza le beghe pol<strong>it</strong>iche, le<br />
infantili l<strong>it</strong>i e le sterili polemiche<br />
che fanno tremare inorrid<strong>it</strong>e perfino<br />
le bandiere.<br />
Desolante perchè le se è pur vero<br />
che può cap<strong>it</strong>are di essere assenti,<br />
è tuttavia anche vero che farsi giustificare<br />
“in fotocopia”, e perfino con<br />
lo stesso <strong>numero</strong> di protocollo, con<br />
le stesse motivazioni rende perfettamente<br />
idea dello spessore pol<strong>it</strong>ico<br />
che si respira in questo paese. <strong>Il</strong><br />
nulla assoluto. Sotto vuoto spinto.<br />
<strong>Il</strong> Consiglio nella seduta di ieri<br />
ha preso atto delle assenze, ed ha<br />
accettato le giustificazioni senza<br />
battere ciglio. Pensano, i consiglieri<br />
di <strong>maggio</strong>ranza assenti, (11 su 11)<br />
che i c<strong>it</strong>tadini possano giustificarli?<br />
Pensano che questi comportamenti<br />
possano essere occultati all’opinione<br />
pubblica?<br />
Non è con un foglietto di carta<br />
scribacchiato male, dove presiedere<br />
si confonde con presenziare, con<br />
le virgole vengono messe a caso,<br />
che ci si può giustificare di fronte<br />
ai propri elettori. Almeno di fronte<br />
a quelli senza paraocchi e con un<br />
minimo di capac<strong>it</strong>à cr<strong>it</strong>ica.<br />
Se non si era disposti a sacrificare<br />
il proprio tempo per la collettiv<strong>it</strong>à:<br />
che cosa ci si è candidati a fare? Cari<br />
consiglieri di <strong>maggio</strong>ranza, ve lo ha<br />
imposto il medico di candidarvi?<br />
Crediamo proprio di no. E’ stata una<br />
vostra scelta, supponiamo libera da<br />
condizioni e vincoli, per prendervi<br />
in carico le “faccende” del Comune.<br />
E vi hanno creduto. E vi hanno votato.<br />
E vi hanno eletto.<br />
Bene. Ora avete questa responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Non state giocando a tressette.<br />
Non state giocando con le bambole.<br />
Siete stati chiamati al lavoro per<br />
tutti noi. Vi piaccia o no. La legge<br />
vi rimborsa (lavorativamente parlando)<br />
del tempo da dedicare al<br />
Comune, vi concede permessi retribu<strong>it</strong>i,<br />
vi concede il giusto tempo<br />
perchè è giusto che facciate il vostro<br />
dovere. E voi volete giustificarvi<br />
in questo modo?<br />
Consiglieri! Lo sapete che così<br />
state offendendo Sammichele? Lo<br />
sapete che state calpestando la vostra<br />
deontologia etica?<br />
Capac<strong>it</strong>à di dialogo zero. E’ un<br />
fatto acclarato.<br />
A questo si aggiunga l’assoluta<br />
mancanza di tempo e voglia per<br />
dedicarsi alle questioni di tutti, l’assenza<br />
nel luogo e nel momento deputato<br />
al dialogo e alla ricerca delle<br />
soluzioni per il bene comune. Le<br />
sterili polemiche che continuano<br />
imperturbabili.<br />
Consiglieri! Voi ci state offendendo.<br />
E’ bene che qualcuno ve lo<br />
ricordi.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 9
V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli si dimette da Assessore e abbandona la <strong>maggio</strong>ranza<br />
10<br />
di FRANCO DERAMO degli eletti della lista “Sammiche-<br />
La fuoriusc<strong>it</strong>a dalla <strong>maggio</strong>ranza<br />
e la dichiarazione di<br />
“indipendenza” del consigliere<br />
comunale V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli creano un nuovo scenario<br />
pol<strong>it</strong>ico: l’Amministrazione<br />
Comunale con Natale Tateo sindaco<br />
non ha più la <strong>maggio</strong>ranza<br />
dei c<strong>it</strong>tadini di Sammichele.<br />
La <strong>maggio</strong>ranza ha sub<strong>it</strong>o una<br />
trasformazione radicale.<br />
V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli era un<br />
consigliere “pesante”: con 249<br />
voti di preferenza era il secondo<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
il sindaco tateo è ...<br />
le motivazioni<br />
dell’ex Assessore<br />
In data 27 aprile corrente anno ho rassegnato<br />
al Sindaco formalmente lemie dimissioni<br />
dalla carica di assessore affidatomi<br />
dallo stesso 11 mesi or sono.<br />
In tale circostanza gli ho detto che gli davo<br />
ampia facoltà di decidere se protocollarle sub<strong>it</strong>o<br />
o dopo l’approvazione del bilancio <strong>2010</strong>.<br />
Tale mia decisione derivava da un’assunzione<br />
di responsabil<strong>it</strong>à di non abbandonare a pochi<br />
giorni dall’approvazione del bilancio la v<strong>it</strong>a<br />
amministrativa.<br />
Non volevo mettere in difficoltà la <strong>maggio</strong>ranza.<br />
Non conoscevo ancora la decisione dello Stato<br />
di voler rinviare al 30 giugno l’approvazione<br />
dei bilanci comunali.<br />
Nei primi due giorni dalle mie dimissioni ri-<br />
le con Tateo Sindaco”.<br />
Un consigliere determinate, per<br />
una lista che ha vinto le elezioni<br />
con soli 38 voti in più.<br />
Natale Tateo: 2.504 voti. Filippo<br />
Boscia: 2.466. Una differenza<br />
davvero minima. Una comun<strong>it</strong>à<br />
spaccata verticalmente in due.<br />
Con il suo lasciare la <strong>maggio</strong>ranza,<br />
coerentemente, V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli ha rimesso il mandato<br />
di assessore.<br />
La sua era una delega “pesante”:<br />
Assessore al Bilancio, Finanza<br />
e Tributi, Patrimonio, Economato,<br />
Lavori Pubblici, Contratti e Appalti.<br />
Una delega rimessa polemicamente<br />
alla vigilia della presentazione<br />
del Bilancio Comunale di<br />
Previsione per il <strong>2010</strong>. E siamo a<br />
<strong>maggio</strong>. Utilizzate tutte le proroghe.<br />
Invano. <strong>Il</strong> bilancio non è<br />
ancora pronto. Un bilancio non<br />
presentato nemmeno nell’Assemblea<br />
c<strong>it</strong>tadina appos<strong>it</strong>amente<br />
convocata.<br />
Un’affannosa, quanto inutile<br />
rincorsa nel tentativo di venire<br />
a capo dello stato delle finanze<br />
comunali. La confusione regna<br />
cevetti nel mio ufficio la vis<strong>it</strong>a prima del vice<br />
Sindaco e poi del Sindaco, feci capire loro che<br />
la mia decisione di dimettermi era ormai irrevocabile.<br />
Decisione sofferta ma ponderata.<br />
<strong>Il</strong> giorno 4 <strong>maggio</strong> verso le ore 12,30 ricevetti<br />
una telefonata dal corrispondente della Gazzetta<br />
del Mezzogiorno con la quale mi chiedeva<br />
se era vero che avessi preannunciato le<br />
mie dimissioni e quali erano i motivi della mia<br />
decisione.<br />
Risposi che era vero e che le ragioni erano<br />
strettamente personali.<br />
Leggendo la Gazzetta del giorno successivo,<br />
venni a conoscenza che comunque le mie dimissioni<br />
dovevano essere discusse nell’incontro<br />
di <strong>maggio</strong>ranza.<br />
Incontro che si doveva tenere il giovedì ed<br />
era la stessa <strong>maggio</strong>ranza che si doveva assumere<br />
la responsabil<strong>it</strong>à di qualunque decisione.<br />
<strong>Il</strong> venerdì 7 <strong>maggio</strong> ricevetti un’altra telefonata<br />
dal giornalista della Gazzetta che mi chie-<br />
sovrana. Un bilancio impossibile<br />
anche da redigere. “Tutte le<br />
responsabil<strong>it</strong>à stanno nella Ragioneria:<br />
gestione non perfetta;<br />
disperata; gli addetti che si sono<br />
avvicendati scappano”, così disse<br />
il sindaco Tateo nell’assemblea<br />
del 19 aprile.<br />
Una dichiarazione gravissima.<br />
Una dichiarazione di incapac<strong>it</strong>à e<br />
di impotenza: a un anno dalla sua<br />
elezione a sindaco. Una dichiarazione,<br />
però, inutile, tardiva, non<br />
giustificabile dell’inerzia, dell’immobilismo<br />
cui ha costretto il nostro<br />
Comune.<br />
deva quali erano state le decisioni della <strong>maggio</strong>ranza<br />
nella seduta della sera precedente,<br />
risposi che non c’era stato nessun incontro di<br />
<strong>maggio</strong>ranza e che non ero a conoscenza di<br />
fatti nuovi.<br />
<strong>Il</strong> giornalista, credendo che lo stessi prendendo<br />
in giro, un po’ infastid<strong>it</strong>o mi disse testualmente<br />
: “come, cinque minuti fa ho parlato con<br />
il Sindaco e mi ha detto che la <strong>maggio</strong>ranza si<br />
è tenuta e che ha accettato le tue dimissioni e<br />
che nella mattinata sono state anche protocollate!”.<br />
Ancora una volta era una terza persona a<br />
mettermi al corrente dell’evolversi della s<strong>it</strong>uazione<br />
e non potevo che prendere atto ringraziandolo<br />
assicurandolo ancora una volta che<br />
non ero a conoscenza di quello che mi aveva<br />
appena rifer<strong>it</strong>o.<br />
A quel punto rivedevo la mia posizione. Sì,<br />
è vero che le dimissioni erano irrevocabili, ma<br />
mi aspettavo <strong>maggio</strong>re attenzione e coinvolgimento<br />
come consigliere Comunale di <strong>maggio</strong>
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
senza <strong>maggio</strong>ranza<br />
Per capire lo stato dell’opera e<br />
soprattutto per misurare le sue<br />
capac<strong>it</strong>à amministrative, non<br />
c’era bisogno di sprecare un<br />
anno. Correttezza pol<strong>it</strong>ica avrebbe<br />
voluto che, verificata questa<br />
impossibil<strong>it</strong>à ad amministrare, le<br />
dimissioni andavano rassegnate<br />
sub<strong>it</strong>o.<br />
<strong>Il</strong> bilancio comunale lo avrebbe<br />
fatto il commissario prefettizio.<br />
A quest’ora, avremmo addir<strong>it</strong>tura<br />
rivotato, forse avremmo<br />
avuto un nuovo sindaco, certamente<br />
avremmo avuto un bilancio<br />
comunale certificato.<br />
<strong>Il</strong> commissario prefettizio non<br />
amministra, mette ordine là dove<br />
ranza.<br />
Evidentemente le mie dimissioni sono state<br />
accettate con sollievo da parte di tutta la <strong>maggio</strong>ranza<br />
e che i ringraziamenti propinati stasera<br />
dal Sindaco sono solo un fatto di formale<br />
protocollo, certamente non sent<strong>it</strong>i.<br />
Per questi motivi, rivedo la mia posizione del<br />
silenzio per fare alcune precisazioni: sì, la mia<br />
decisione deriva dal disagio di non condividere<br />
un metodo di governo che non rispecchia i<br />
principi di partecipazione e condivisione a cui<br />
si era ispirata la lista.<br />
Pensavo di poter svolgere il comp<strong>it</strong>o assegnatomi<br />
condividendo le iniziative e le proposte<br />
con tutta l’amministrazione, un comp<strong>it</strong>o<br />
che presto si è rivelato impraticabile dal momento<br />
che spesso e volentieri i provvedimenti<br />
non erano frutto di condivisione, ma di decisioni<br />
prese da pochi e altrove presentate a noi già<br />
confezionate.<br />
La pol<strong>it</strong>ica comporta l’assunzione di piccole<br />
e grandi responsabil<strong>it</strong>à a cui non mi sono mai<br />
il disordine è stata la regola con<br />
cui si è amministrato.<br />
Invece, a cosa abbiamo dovuto<br />
assistere? Ad un Comune ridotto<br />
allo sbando: né amministrato, né<br />
in grado di dire qual è il suo bilancio.<br />
In Consiglio comunale ci tocca<br />
assistere continuamente a un dibatt<strong>it</strong>o<br />
sterile, inutile, a uno scarico<br />
permanente di responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Parole contro parole, dichiarazioni<br />
contro insulti, invettive contro<br />
incapac<strong>it</strong>à di dialogo, supponenza<br />
contro strafottenza. Assenteismo<br />
sistematico e premed<strong>it</strong>ato.<br />
Uno spettacolo indecente e indecoroso.<br />
Uno svilimento degli<br />
Organismi democratici, una palestra<br />
per contumelie senza fine,<br />
uno spettacolo a puntate. Consiglio<br />
comunale andato deserto.<br />
Assessorati senza iniziativa, senza<br />
impegni, senza proposte, senza<br />
progettual<strong>it</strong>à. L’iniziativa è tutta<br />
nelle mani della minoranza.<br />
Una <strong>maggio</strong>ranza che non crede<br />
nel valore del Consiglio comunale<br />
se convocato su richiesta e<br />
per iniziativa della minoranza.<br />
Lo dichiara con arroganza e sbalord<strong>it</strong>iva<br />
fermezza un assessore:<br />
Alessanda Morgese. Assessore<br />
(Cultura, Tutela dell’ambiente,<br />
Salvaguardia del Terr<strong>it</strong>orio) abile<br />
a trafficare invece con diagnosi<br />
sottratto. La logica del rimandare a domani i<br />
problemi di oggi non mi appartiene.<br />
Per questo non resto attaccato ad una poltrona,<br />
ma con questa decisione di lasciare anche il<br />
gruppo di <strong>maggio</strong>ranza per rendermi indipentente,<br />
intendo assumerne altre, difendendo<br />
la mia dign<strong>it</strong>à, di uomo e di pol<strong>it</strong>ico, facendo<br />
valere il potere di proposta, confronto e verifica<br />
che ad ogni amministratore è affidato dai<br />
c<strong>it</strong>tadini con il loro suffragio.<br />
<strong>Il</strong> mio comp<strong>it</strong>o di amministratore continuerà<br />
con rinnovato entusiasmo in questa nuova veste<br />
di semplcie consigliere, attento come sempre<br />
ai piccoli e grandi problemi dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
Non rinnegherò di aver fatto parte della lista<br />
Tateo Sindaco, anche perché mi r<strong>it</strong>engo il<br />
promotore della tua candidatura e per questo<br />
non posso che augurarvi di vero cuore, BUON<br />
LAVORO, permettendovi di ricordavi che i problemi<br />
da prendere di petto con immediatezza<br />
sono: lavori del centro storico per un milione<br />
di euro – le strade urbane progetto di 280 mila<br />
energetiche spacciate per riproposizione<br />
di bando fatto dal Comune<br />
di Bari. Neanche questo è<br />
stato dimostrato. E questa volta,<br />
non c’entra la Ragioneria.<br />
<strong>Il</strong> nostro Comune è come quella<br />
casa che brucia: nell’incendio che<br />
divampa e distrugge tutto, c’è chi<br />
pensa a fare il suo business.<br />
Indecente. Sciacallaggio.<br />
E’ in grado di spiegare l’Assessore<br />
Morgese perché la documentazione<br />
per la partecipazione<br />
a quel bando di una d<strong>it</strong>ta di<br />
Bari è stata consegnata a mano<br />
al protocollo del Comune da un<br />
collaboratore di uno studio tecnico<br />
di Sammichele?<br />
euro – i loculi al cim<strong>it</strong>ero, che non ce ne sono<br />
più – palazzo di via G. Pastore – ex asilo Nido di<br />
via Quasimodo, decidere il da farsi della vend<strong>it</strong>a<br />
– decidere come gestire gli impianti sportivi<br />
compreso il palazzetto dello sport – attivarsi<br />
per mettere un custode al mercato ortofrutticolo<br />
all’ingrosso – dare corso al redd<strong>it</strong>o minimo<br />
di inserimento per poi sost<strong>it</strong>uirlo con il lavoro<br />
occasionale, strumento per non chiudere il cim<strong>it</strong>ero<br />
e il bagno pubblico e per poter fare lavori<br />
di pulizia – attivarsi per far fare una gara di<br />
appalto ad evidenza pubblica per il servizio di<br />
igiene ambientale, per dare ai c<strong>it</strong>tadini un servizio<br />
efficiente visto che sono chiamati a pagare<br />
l’intero costo.<br />
Queste sono le cose prior<strong>it</strong>arie da fare, senza<br />
costi.<br />
Ma la cosa più importante da fare è mettere a<br />
conoscenza l’intera c<strong>it</strong>tadinanza della s<strong>it</strong>uazione<br />
finanziaria del Comune spigando loro in che<br />
condizioni la lista INSIEME ha portato l’ente.<br />
Bisogna dire alla minoranza che non si può<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 11
Un motivo in più, questo, dopo<br />
le ampie e circostanziate motivazioni<br />
già espresse con la nostra<br />
analisi di quel bando, per chiedere<br />
le dimissioni dell’assessore.<br />
Non è forse corruzione questa?<br />
Cos’è, la continua del bando del<br />
panettone di Natale?<br />
Sindaco Tateo, se lei non interviene<br />
vuol dire che ne è ben a conoscenza<br />
e che non rispondendo,<br />
facendo finta di niente, cerca<br />
di coprire questi fattacci.<br />
Se non connivente, il Sindaco,<br />
tacendo, diventa corresponsabile.<br />
Allora: delle due l’una. O revoca<br />
la delega all’Assessore Morgese, o<br />
sono indispensabili le sue dimissioni.<br />
Tanto, non avremo molto da<br />
perdere. Purtroppo, avremo solo<br />
sprecato un anno, sprecato per<br />
l’inerzia che lo ha caratterizzato.<br />
<strong>Il</strong> Sindaco ha detto che “non riesce<br />
a venire a capo della s<strong>it</strong>uazione”<br />
e crede di coprirsi mettendo<br />
in svend<strong>it</strong>a il patrimonio immobi-<br />
parlare di porcheria di una gara di appalto<br />
predisposta all’ultimo momento dall’assessore<br />
Morgese commettendo alcuni errori al solo<br />
fine di non perdere i finanziamenti, mi riferisco<br />
alla gara tanto discussa in consiglio comunale.<br />
Quella gara è cosa di poco conto di fronte alle<br />
PORCHERIE fatte dall’amministrazione Boscia.<br />
Basta ricordare il bocciodromo, il mercato<br />
all’ingrosso, le varie distrazioni di fondi fatti su<br />
cap<strong>it</strong>oli degli espropri della zona industriale, il<br />
Padiglione multimediale e altro ancora…<br />
Bocciodromo di via T. Pugliese: si facevano<br />
lavori di costruzione del campo di bocce e la<br />
messa in sicurezza della palestra coperta di via<br />
T.P. Pugliese finanziati per 300mila euro. Furono<br />
spesi € 238.234,42 e risultava una disponibil<strong>it</strong>à<br />
per economie di € 61.765,28.<br />
Su disposizioni di qualche assessore dell’amministrazione<br />
Boscia, il responsabile dell’area<br />
tecnica affidava con la determina gestionale<br />
n. 234 del 8-8-2008 mediante cottimo fiduciario<br />
alla D<strong>it</strong>ta La Metalsud di Lenoci Fedele, di<br />
12<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
liare del Comune, perché “il fallimento<br />
avviene per mancanza di<br />
liquid<strong>it</strong>à”.<br />
Calma!<br />
Prima il Bilancio Comunale, firmato<br />
dal Revisore dei Conti, spiegato<br />
ai c<strong>it</strong>tadini, approvato dal<br />
Consiglio Comunale, accertate<br />
con chiarezza le responsabil<strong>it</strong>à<br />
dei suoi artefici, poi le soluzioni.<br />
Opportunamente condivise.<br />
<strong>Il</strong> potere di amministrare oggi<br />
per la Giunta Tateo, con le dichiarazioni<br />
di indipendenza del consigliere<br />
V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli e<br />
le sue dimissioni da Assessore, è<br />
Acquaviva delle Fonti e alla D<strong>it</strong>ta Colorificio<br />
Adriatico lavori per una complessiva spesa di €<br />
55.336,56, somma non disponibile non avendo<br />
avuto l’autorizzazione a poter spendere le economie<br />
rivenienti dall’appalto di 300mila euro.<br />
La Regione Puglia solo dopo molto tempo<br />
che erano stati fatti i lavori, e precisamente il<br />
22 settembre 2008 comunicava: che per ottenere<br />
l’autorizzazione all’utilizzo della somma in<br />
economie il Comune doveva inviare un nuovo<br />
progetto esecutivo con un nuovo quadro economico<br />
approvato dalla Giunta Comunale.<br />
I lavori erano stati fatti senza la copertura<br />
finanziaria creando un deb<strong>it</strong>o fuori bilancio,<br />
questa è PORCHERIA.<br />
Sempre in data 8-8-2008 veniva adottata la<br />
determinazione gestionale n. 26 con la quale<br />
veniva affidato, mediante contratto fiduciario<br />
alla D<strong>it</strong>ta Lippolis di Putignano, la forn<strong>it</strong>ura e<br />
posa in opera di pannelli in PVC per la copertura<br />
dell’intero campo di gioco per un importo<br />
di € 22.000. In una fase successiva la Giunta Co-<br />
solo “tecnicamente” <strong>maggio</strong>r<strong>it</strong>ario,<br />
ma è “pol<strong>it</strong>icamente” minor<strong>it</strong>ario.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Tateo è di fatto sfiduciato<br />
e senza <strong>maggio</strong>ranza.<br />
Vi pare poco?<br />
Sembra, invece, che Tateo ha<br />
come la necess<strong>it</strong>à di portare a<br />
termine una missione… “impossibile”:<br />
il palazzo di via G. Pastore<br />
e, adesso, anche le diagnosi energetiche.<br />
Con molta chiarezza, dimettendosi<br />
da assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli ha detto che le decisioni<br />
della Giunta sono prese altrove.<br />
E lui, non volendole avallare, si è<br />
dimesso.<br />
C’è da ringraziarlo V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli, per la chiarezza, per<br />
la denuncia fatta e per il gesto<br />
responsabilmente assunto.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Tateo, questa denun-<br />
munale della lista INSIEME con deliberazione<br />
n. 15 del 15.01.2009 assegnava all’area tecnica<br />
la somma di € 48.559,53 per realizzare la copertura<br />
dei campi, la chiusura del capannone<br />
e l’impianto di riscaldamento, imputando tale<br />
spesa ai residui passivi, ricadente su un intervento<br />
destinato al pagamento degli espropri<br />
nella zona industriale, pagamenti per espropri<br />
che sono stati effettuati e che devono essere<br />
ancora completati. Pertanto quei soldi NON<br />
potevano essere toccati, distrazioni di fondi –<br />
altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />
Lavori al Mercato all’Ingrosso dei prodotti ortofrutticoli.<br />
Con deliberazione n. 14 del 15-01-2009 veniva<br />
assegnata all’area tecnica la somma di €<br />
36.000 per la realizzazione di tre pozzi assorbenti<br />
nell’area Mercatale, spesa imputata anche<br />
questa ai residui degli espropri zona PIP<br />
– Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />
In data 20-04-2009, la Giunta Boscia adottava<br />
la deliberazione n. 83 ad oggetto “Comple-
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
cia non può farSela scivolare addosso.<br />
C’è da apprezzare, inoltre, il fatto<br />
che l’assessore dimissionario,<br />
ha respinto la falsa, pelosa solidarietà<br />
di circostanza con cui il<br />
Sindaco ha cercato di ammorbidire<br />
la portata del gesto carico di<br />
valenza pol<strong>it</strong>ica, amministrativa<br />
e gestionale.<br />
Se il Sindaco fa finta di niente,<br />
vuol dire che la pol<strong>it</strong>ica è andata<br />
a … farsi benedire.<br />
Noi siamo rimasti allib<strong>it</strong>i e<br />
sorpresi ad assistere sia a come<br />
l’assessore dimissionario, dalla<br />
<strong>maggio</strong>ranza, sia stato “scaricato”,<br />
sia dal ridotto spazio dato<br />
dalla minoranza alle sue pesanti<br />
dichiarazioni.<br />
La valenza pol<strong>it</strong>ica del gesto,<br />
a nostro avviso, aveva prior<strong>it</strong>à<br />
assoluta anche sul mer<strong>it</strong>o del-<br />
tamento lavori di sistemazione area mercatale”.<br />
Nella delibera veniva specificato che a segu<strong>it</strong>o<br />
di vend<strong>it</strong>a futura (era più giusto dire RIVENDITA)<br />
trattandosi di lotti già venduto e pagati al Comune,<br />
che la D<strong>it</strong>ta Morgese rest<strong>it</strong>uiva al Comune<br />
ottenendo la stessa somma che aveva pagato<br />
e con un utile per il Comune di € 97.906.16,<br />
somma che veniva assegnata all’area tecnica.<br />
Anche questi lavori vengono affidati per vie<br />
brevi e realizzati.<br />
Sta di fatto che i lotti NON sono stati venduti<br />
e le d<strong>it</strong>te hanno presentato fatture per essere<br />
liquidate e pagate, importo € 70.400 più IVA –<br />
Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />
Padiglione multimediale.<br />
L’amministrazione Boscia aveva deciso di<br />
fare un padiglione multimediale nel giargino<br />
del Castello, dopo varie viciss<strong>it</strong>udini che tutti<br />
conoscete in data 18-12-2008 la Giunta delibera<br />
di fornire indirizzo al Responsabile del<br />
procedimento affinchè adotti gli atti necessari<br />
alla rimodulazione del progetto esecutivo, in<br />
le questioni successivamente<br />
denunciate dalla minoranza. Si<br />
sono valutate come prior<strong>it</strong>arie,<br />
invece, le altre questioni discusse.<br />
Vuol dire che la pol<strong>it</strong>ica avvalla<br />
questo stato di antidemocratic<strong>it</strong>à<br />
e di confusione. Fa sentire forti<br />
ed intoccabili quelli che governano:<br />
si sentono più forti della<br />
legge perché hanno il potere.<br />
Noi ci rifiutiamo di crederlo.<br />
Per questo non ci stanchiamo di<br />
denunciarlo.<br />
Così come ci rifiutiamo di credere<br />
che attraverso una catena<br />
di dimissioni si possa dare spazio<br />
all’Idv (Italia dei Valori) in Consiglio<br />
comunale. Per fare cosa?<br />
Ci allarma e insospettisce il suo<br />
silenzio non solo in questa vicenda,<br />
ma anche sulle altre. Proprio<br />
ora che lo stesso Antonio Di<br />
Pietro, sulle questioni nazionali,<br />
sta inaugurando un nuovo corso,<br />
quello della costruzione dell’alternativa<br />
di governo.<br />
Scorciatoie o cooptazioni non<br />
sono mai la soluzione.<br />
L’Idv, Rifondazione Comunista,<br />
Sel da sinistra, ma anche il PdL<br />
da destra, devono esprimere con<br />
coraggio l’esigenza di dimissioni<br />
di questa Amministrazione comunale.<br />
Se il Pd fosse il part<strong>it</strong>o che dice<br />
di voler essere e non “proprietà<br />
privata” di qualcuno, a quest’ora,<br />
avrebbe già assunto responsabilmente<br />
la sua iniziativa pol<strong>it</strong>ica.<br />
Dov’è il popolo delle primarie?<br />
Quello al quale fu scippato il dir<strong>it</strong>to<br />
di scelta del candidato sindaco<br />
il 21 marzo 2009?<br />
Le elezioni anticipate non possono<br />
far paura ai part<strong>it</strong>i demo-<br />
maniera che il finanziamento POR, così come<br />
concesso a questo Comune, venga integralmente<br />
impiegato per l’allestimento del Museo;<br />
e di provvedere alla liquidazione dei progettisti<br />
e di procedere alla risoluzione del contratto di<br />
appalto anche se i lavori erano stati già iniziati.<br />
Tutto questo senza dare la copertura finanziaria.<br />
Le somme da pagare per prestazioni e lavori<br />
fatti ammontano a € 76,472,18 – altro deb<strong>it</strong>o<br />
fuori bilancio.<br />
In più la D<strong>it</strong>ta Socoma che doveva fare i lavori<br />
del Padiglione ha chiesto un risarcimento danni<br />
di € 234.750,54 – Altro deb<strong>it</strong>o fuori bilancio.<br />
Queste sono le porcherie vere, ma ce ne sono<br />
tante altre…<br />
Ma la cosa che NON vogliono capire è che<br />
hanno portato la cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à del Comune a un livello<br />
che non sappiamo quando ne usciremo,<br />
e se fossero stati rispettati i principi contabili<br />
l’amministrazione Boscia non avrebbe rispettato<br />
il PATTO DI STABILITA’ non solo il 2006 e il<br />
2008, come è accaduto, ma anche il 2007. In-<br />
cratici, a quelli che non possono<br />
tollerare governi fallimentari e<br />
corrotti.<br />
Sammichele non ha bisogno di<br />
precarietà amministrativa, di amministrazioni<br />
immobili, fallimentari<br />
e corrotte.<br />
Chiarezza, trasparenza e correttezza:<br />
queste servono.<br />
La via maestra è dare voce e<br />
rimettere il mandato nelle mani<br />
dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
La pol<strong>it</strong>ica, i part<strong>it</strong>i, si riapproprino<br />
delle loro prerogative.<br />
Noi abbiamo creduto e crediamo<br />
che il mandato sia dei c<strong>it</strong>tadini<br />
per i c<strong>it</strong>tadini, non dell’ufficio<br />
tecnico competente per le sue<br />
necess<strong>it</strong>à.<br />
La corruzione, fino a prova<br />
contraria, non è ancora diventata<br />
una virtù, né la ragione ultima<br />
della pol<strong>it</strong>ica.<br />
fatti solo mettendo in atto strategie non hanno<br />
chiuso in disavanzo gli anni 2006-20007.<br />
Meglio dire che se fossero state pagate le<br />
utenze (luce, gas, acqua e telefoni) per il giusto<br />
importo per gli interi anni di riferimento, avrebbero<br />
chiuso in disavanzo ogni anno.<br />
Tutto questo perché sono stati contratti mutui<br />
con una certa leggerezza.<br />
ALTRO CHE PORCHERIE, QUI C’E’ DA VERGO-<br />
GNARSI.<br />
Oltre al fatto che questi signori sono capaci<br />
solo di fare propaganda mediatica dicendo bugie<br />
e sono contradd<strong>it</strong>tori con loro stessi, perché<br />
modellano la loro ver<strong>it</strong>à alla bisogna. Quello<br />
che dicono oggi è il contrario di quello detto<br />
in precedenza.<br />
Chiudo, ringraziando tutti i dipendenti comunali<br />
per la loro collaborazione (in particolare<br />
quelli dei miei settori di riferimento per la<br />
loro disponibil<strong>it</strong>à) e per il loro lavoro silenzioso<br />
e concreto.<br />
V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 13
nessuno in grado<br />
di dare una spiega- C’è<br />
zione del perché,<br />
pur in presenza di due sentenze,<br />
quella del TAR e quella del<br />
Consiglio di Stato, del palazzo<br />
di via G. Pastore non si possa<br />
sapere che fine ha fatto?<br />
Le sentenze sono chiare:<br />
abusivismo edilizio.<br />
La sorte del palazzo è defin<strong>it</strong>a:<br />
o demolizione, o acquisizione<br />
a patrimonio comunale.<br />
La voglia di demolire, ormai,<br />
credo, non ci sia. I tempi per la<br />
demolizione credo che siano<br />
legati al fattore economico: chi<br />
paga?<br />
Ma il silenzio e la non curanza<br />
delle sentenze sono offensive.<br />
Sono il parallelo del sintomo<br />
che ne determinò l’accadimento:<br />
la strafottenza.<br />
Se al privato c<strong>it</strong>tadino non la<br />
si perdona, per un Ente Pubblico<br />
è imperdonabile.<br />
Se <strong>maggio</strong>ranza e minoranza<br />
tacciono vuol dire che sono<br />
conniventi?<br />
Prima Determinazione del Responsabile<br />
dell’Area Tecnica per il ripristino<br />
dello stato dei luoghi: n. 284 del<br />
2004:<br />
6 anni!<br />
Sentenze del TAR Bari n. 1215,<br />
1216, 1217, 1218 del 04.05.2007:<br />
1.111 giorni!<br />
Sentenza Consiglio di Stato: n.<br />
3040 del 18 marzo 2008:<br />
779 giorni!<br />
14<br />
Connivenza<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
Ecco il conto da pagare:<br />
richiesto il risarcimento<br />
Palazzo di via G. Pastore, i proprietari dal giudice, il Comune che farà?<br />
di FRANCO DERAMO <strong>Il</strong> Tribunale di Bari<br />
quello che<br />
non doveva accadere.<br />
E’accaduto<br />
A furia di sentirsi al di<br />
sopra di ogni legge e di ogni norma.<br />
Maneggioni, spregiudicati.<br />
Disposti a tutto.<br />
Si è scherzato con il fuoco.<br />
Ora è arrivato il momento di pagare<br />
il conto.<br />
E sarà salato.<br />
La famiglia Lagravinese ha<br />
chiesto al TAR il risarcimento dei<br />
danni.<br />
Destinatario della richiesta,<br />
giustamente, il Comune di Sammichele<br />
di Bari. Cioè chi rilasciò la<br />
licenza edilizia.<br />
Che farà ora il sindaco Tateo?<br />
Quello che si astiene, che si dichiara<br />
“incompetente” sulla vicenda?<br />
Continuerà ad astenersi mentre<br />
il Comune affonda?<br />
Questa non è etica.<br />
E’ irresponsabil<strong>it</strong>à, ignavia, infingardaggine.<br />
Chi r<strong>it</strong>iene di avere “confl<strong>it</strong>ti di<br />
interessi” con il Comune aveva il<br />
dovere di non candidarsi, una volta<br />
eletto di rifiutare l’incarico.<br />
Tic tac... e intanto il tempo passa<br />
e le sentenze restano inapplicate...<br />
<strong>Il</strong> palazzo di via G. Pastore<br />
Nel nostro piccolo paese stiamo<br />
vivendo una assurda s<strong>it</strong>uazione<br />
fatta di mancanza di senso civico<br />
e di codardie pol<strong>it</strong>iche, ma anche<br />
di arroganti sfide che continuano<br />
come se non ci fossero per lo<br />
mezzo persone, famiglie, c<strong>it</strong>ta-<br />
dini, l’intera comun<strong>it</strong>à, un piano<br />
regolatore, la legge, i tribunali, le<br />
sentenze.<br />
A testa bassa... si va avanti!<br />
Altra carta bollata.<br />
Altre spese legali.<br />
La morte della pol<strong>it</strong>ica.<br />
Cosa chiederà il sindaco Tateo<br />
all’avvocato che difenderà il Comune?<br />
“Avvocato. ci faccia vincere” o<br />
“avvocato, non insista più di tanto,<br />
ci faccia perdere”?<br />
Chi vorrà che sia rappresentato<br />
e adeguatamente difeso?<br />
<strong>Il</strong> suo studio, il prestigio del suo<br />
studio di avvocato o i dir<strong>it</strong>ti, gli<br />
interessi di una comun<strong>it</strong>à scippata<br />
e ripetutamente stuprata?<br />
Più ci guardiamo attorno più ci<br />
rendiamo conto della grav<strong>it</strong>à dei<br />
danni consumati nel tempo alle<br />
spalle di questa comun<strong>it</strong>à.<br />
Terra di conquista.<br />
Cesp<strong>it</strong>e per rend<strong>it</strong>a speculativa<br />
e parass<strong>it</strong>aria.<br />
La pol<strong>it</strong>ica?<br />
Un pretesto.<br />
L’alibi permanente per avere<br />
mano libera.
l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />
I numeri<br />
dati<br />
dal Sindaco<br />
<strong>Il</strong> sindaco ha forn<strong>it</strong>o solo alcuni elementi,<br />
parziali, incompleti, ha stilato un elenco di alcuni<br />
tra i principali deb<strong>it</strong>i fuori delle previsioni<br />
del bilancio. Si tratta di somme, secondo l’Amministrazione<br />
comunale in carica, che la Giunta<br />
precedente era tenuta a versare ed il cui pagamento<br />
non sarebbe stato onorato, e che oggi<br />
si riversano sulla comun<strong>it</strong>à. La somma di tutti<br />
i mancati pagamenti e che rappresenta l’ammontare<br />
del deb<strong>it</strong>o oscillerebbe tra un milione<br />
e 300 mila ed un milione e 500 mila euro.<br />
77.400 euro per lavori al mercato ortofrutticolo<br />
38mila euro colorificio lavori al bocciodromo<br />
17mila euro per il bocciodromo<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Nella sala consiliare del<br />
comune di Sammichele<br />
di Bari, l’amministrazione<br />
comunale (non) ha presentato<br />
il bilancio di previsione <strong>2010</strong>.<br />
Avevano fatto affiggere manifesti<br />
per le vie c<strong>it</strong>tadine inv<strong>it</strong>ando<br />
la popolazione a partecipare ad<br />
un dibatt<strong>it</strong>o collettivo intorno al<br />
capezzale di un malato grave. <strong>Il</strong><br />
sindaco, Natale Tateo, ha appena<br />
elencato una serie di deb<strong>it</strong>i fuori<br />
bilancio.<br />
Non era ancora pronta una relazione<br />
pol<strong>it</strong>ica né erano state redatte<br />
le cifre. Ad ogni inizio anno,<br />
ogni Amministrazione comunale<br />
è tenuta a presentare un bilancio<br />
di previsione per l’anno in corso.<br />
Si prevedono le spese, sia quelle<br />
correnti per il normale funzionamento<br />
della macchina burocratico-amministrativa,<br />
che quelle per<br />
investimenti in opere pubbliche.<br />
A fronte di tali spese, il Comune<br />
deve prevedere altrettante entrate,<br />
rivenienti non solo da tributi<br />
(ICI, TARSU, ecc.), ma da svariate<br />
fonti. Le cifre non erano pronte.<br />
24mila euro, un cred<strong>it</strong>o vantato dalla quarta<br />
commissione ERP di Acquaviva delle Fonti<br />
2500 euro, una parcella per il geologo dott.<br />
Sassone<br />
32mila euro, una parcella per gli arch<strong>it</strong>etti<br />
Netti, Bianco, Pastore<br />
3mila euro per una D<strong>it</strong>ta<br />
200mila euro circa per la raccolta e smaltimento<br />
rifiuti solidi urbani: con la Sieco, la d<strong>it</strong>ta<br />
affidataria dell’appalto<br />
15mila euro da versare per la manutenzione<br />
ordinaria da parte di una d<strong>it</strong>ta elettrica ed<br />
altri 68mila euro per la manutenzione straordinaria<br />
36.300 euro ad una D<strong>it</strong>ta<br />
14.800 euro per il cim<strong>it</strong>ero<br />
11.562 euro all’agenzia delle entrate per il<br />
2008<br />
6.131 euro all’agenzia delle entrate per il<br />
2007<br />
356mila euro per la registrazione di 2 sentenze<br />
31.500 euro all’ATO Ba/5<br />
Un bilancio fantasma<br />
Gli uffici, nonostante le notti trascorse<br />
in Municipio, non erano<br />
ancora venuti a capo della s<strong>it</strong>uazione.<br />
Eppure, è dall’atto dell’insediamento<br />
di questa Amministrazione,<br />
giugno 2009, che si parla di un<br />
enorme massa deb<strong>it</strong>oria.<br />
Non solo. La s<strong>it</strong>uazione economico-finanziaria<br />
sarebbe di una<br />
grav<strong>it</strong>à notevole.<br />
Uno spettro sembra si aggiri per<br />
i corridoi di palazzo di c<strong>it</strong>tà: “dissesto<br />
finanziario”. Eppure, Luigi Pa-<br />
nunzio, già Dirigente dell’ufficio<br />
ragioneria nella precedente Amministrazione<br />
ed esonerato dalla<br />
Giunta Tateo, era intervenuto<br />
durante un’assemblea pubblica<br />
nel mer<strong>it</strong>o. Egli aveva categoricamente<br />
escluso tale possibil<strong>it</strong>à,<br />
pur non nascondendo la difficile<br />
s<strong>it</strong>uazione. Quando il sindaco è<br />
tornato ad illustrare la grav<strong>it</strong>à della<br />
s<strong>it</strong>uazione ha sottolineato che il<br />
Comune di Sammichele di Bari ha<br />
le casse prosciugate.<br />
E lo stato dei fatti si presente-<br />
25mila euro per cartelle esattoriali non pagate<br />
38mila euro per cartelle esattoriali non pagate<br />
5.600 euro alle Poste<br />
1.888 euro di trattenute sindacali non versate<br />
nel 2008<br />
10mila euro non versati all’ufficio provinciale<br />
688 euro non versati alla Einaudi ed<strong>it</strong>ori,<br />
anno 2006<br />
6.900 euro non versati all’Agenzia delle entrate<br />
per l’ICI 2003<br />
9mila euro non versati all’arch<strong>it</strong>etto De<br />
Marzo<br />
6.600 euro non versati alla società ed<strong>it</strong>rice<br />
enti locali negli anni 2005-2009<br />
2mila euro non versati per una consulenza<br />
tecnica<br />
3mila euro non versati alla d<strong>it</strong>ta Campanella<br />
ascensori<br />
18mila euro non versati per il pagamento di<br />
un forn<strong>it</strong>ore Wind per un progetto Ru.Pa.<br />
presentato ai c<strong>it</strong>tadini<br />
Tra cifre e scambi di accuse i tempi per l’approvazione del documento sono sempre più stretti<br />
rebbe così compromesso, da ipotizzare<br />
la alienazione di parte del<br />
patrimonio immobiliare e l’affidamento<br />
in gestione ai privati del<br />
cim<strong>it</strong>ero comunale. La s<strong>it</strong>uazione<br />
è davvero grave come si dice o si<br />
tratta di propaganda che serve a<br />
demonizzare l’opposizione?<br />
Cercheremo di capire, in questo<br />
breve viaggio tra i numeri. Porremo<br />
a confronto l’opinione della<br />
<strong>maggio</strong>ranza e quella della minoranza,<br />
presente a quell’assemblea.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 15
16<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />
Non riusciamo a pagare le bollette<br />
<strong>Il</strong> commento allarmato del primo c<strong>it</strong>tadino<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Questo Comune ha un deb<strong>it</strong>o<br />
grande come una<br />
montagna. Questa, in<br />
sintesi, la denuncia dell’Amministrazione<br />
comunale, per bocca del<br />
sindaco Tateo. <strong>Il</strong> deb<strong>it</strong>o sarebbe<br />
stato accumulato nel precedente<br />
quinquennio.<br />
Questo fa sì che il comune di<br />
Sammichele di Bari non possa far<br />
fronte nemmeno alla cosiddetta<br />
spesa corrente. Si tratta della spesa<br />
quotidiana, per dirla in termini<br />
semplicistici.<br />
Far funzionare un Municipio<br />
significa pagare gli stipendi ai dipendenti,<br />
pagare la bolletta Enel<br />
della pubblica illuminazione, quella<br />
relativa al consumo di acqua,<br />
gas e telefono. Insomma, è quello<br />
cui ogni famiglia deve provvedere<br />
ogni giorno. <strong>Il</strong> Sindaco sostiene che<br />
questo Comune, a causa del forte<br />
indeb<strong>it</strong>amento, non ha le risorse<br />
per pagare bollette che non sono<br />
state pagate dalla giunta Boscia.<br />
Una s<strong>it</strong>uazione gravissima. Solo<br />
per acqua, energia elettrica e gas,<br />
questa Amministrazione comunale<br />
avrebbe ered<strong>it</strong>ato pagamenti<br />
per 200 mila euro. Non possono<br />
essere versati, evidentemente, in<br />
un’unica tranche. Dovranno essere<br />
rateizzati, spalmandoli nell’arco di<br />
tre anni.<br />
Poi, abbiamo altri 200 mila euro<br />
che, nei bilanci di previsione degli<br />
anni precedenti, non erano stati<br />
previsti, appunto. Quindi, deb<strong>it</strong>i<br />
fuori bilancio. Ci si riferisce alle<br />
spese legali. Questo è un vizio antico.<br />
<strong>Il</strong> nostro Comune, 6800 ab<strong>it</strong>anti,<br />
è uno dei più l<strong>it</strong>igiosi d’Italia.<br />
Spendiamo risorse in un settore<br />
del tutto improduttivo: processi e<br />
sentenze.<br />
E tale vizio è appartenuto alla<br />
giunta Boscia come a quelle Madaro.<br />
Va detto, infatti, che la cifra relativa<br />
ad una parcella legale e che<br />
risulta in una delibera di Giunta,<br />
non rappresenta che una minima<br />
parte del compenso dovuto a quel<br />
legale. Un procedimento, in special<br />
modo di tipo amministrativo,<br />
richiede diversi anni per concludersi.<br />
Le sentenze sono diverse, tra<br />
TAR e Consiglio di Stato.<br />
Si comincia con una prima parcella.<br />
Magari la sentenza defin<strong>it</strong>iva<br />
giunge quando la Giunta che ha<br />
commissionato quella consulenza<br />
non è più in carica. Sono, dunque,<br />
le spese a saldo finale che rappresentano<br />
un salasso per l’ente locale.<br />
Quindi, come detto dallo stesso<br />
Sindaco, non è escluso che in questi<br />
200 mila euro possano figurare<br />
parcelle del suo stesso studio legale<br />
rivenienti da precedenti Amministrazioni:<br />
“non ho tutta la documentazione<br />
e quindi non posso<br />
stabilire a quali anni risalgono”.<br />
Anche questi 200 mila euro saranno<br />
versati a rate. Stupisce che<br />
non si riesca a varare un bilancio di<br />
previsione per una difficoltà degli<br />
uffici a certificare spese ed entrate<br />
precedenti: “notti intere non sono<br />
bastate a chiudere il bilancio negli<br />
uffici”.<br />
Ma se è dall’autunno scorso che<br />
si genera allarme sociale con il paventato<br />
dissesto finanziario! Bisogna<br />
tagliare le spese, dice il primo<br />
c<strong>it</strong>tadino. Circa 50 mila euro di risparmio<br />
sarebbero ottenuti con la<br />
decurtazione delle indenn<strong>it</strong>à agli<br />
Assessori.<br />
Per il <strong>2010</strong>, la Giunta riduce del<br />
70% i propri emolumenti. E’ evidente<br />
che un simbolo non serve<br />
a scalare la montagna del deb<strong>it</strong>o.<br />
Tuttavia, un bilancio non è fatto di<br />
sole spese.<br />
Purtroppo, il 19 aprile non tutte<br />
Informazione<br />
prima di tutto<br />
Per parlare di bilancio di previsione,<br />
è necessario partire dall’informazione.<br />
Prima di tutto. L’articolo<br />
32 della legge <strong>numero</strong> 69 del 2009<br />
parla chiaro. Al comma 2, invece, si<br />
legge che “al fine di promuovere il<br />
progressivo superamento della pubblicazione<br />
in forma cartacea, le amministrazioni<br />
e gli enti pubblici tenuti<br />
a pubblicare sulla stampa quotidiana<br />
atti e provvedimenti concernenti<br />
procedure ad evidenza pubblica o i<br />
propri bilanci, oltre all’adempimento<br />
di tale obbligo con le stesse modal<strong>it</strong>à<br />
previste dalla legislazione vigente<br />
alla data di entrata in vigore della<br />
presente legge, ivi compreso il richiamo<br />
all’indirizzo elettronico, provve-<br />
le cifre erano pronte. Tra le previsioni<br />
di entrate certe, vi sono gli<br />
oneri di urbanizzazione, previsti in<br />
160 mila euro, per il <strong>2010</strong>. Si tratta<br />
delle tasse di concessione edilizia<br />
che il c<strong>it</strong>tadino sopporta ogni volta<br />
che chiede un permesso a costruire.<br />
Di tale somma, il 25%, ossia 40<br />
mila euro, viene destinata alla manutenzione<br />
ordinaria: “servono a<br />
riparare le cosiddette buche di strada;<br />
Sammichele sta diventando una<br />
groviera sia nelle strade interne che<br />
in quelle esterne”.<br />
Un altro 25%, 40 mila euro, viene<br />
destinato alla manutenzione straordinaria.<br />
<strong>Il</strong> restante 50% di tale<br />
entrata viene destinato alla copertura<br />
della spesa corrente, di cui<br />
sopra. <strong>Il</strong> che non basta a coprire i<br />
mancati pagamenti delle bollette.<br />
Servono altri soldi.<br />
Tanti soldi.<br />
Come reperirli? L’11 aprile non si<br />
fece cenno all’ipotesi di aumento<br />
dono altresì alla pubblicazione nei<br />
s<strong>it</strong>i informatici [...]”. Inv<strong>it</strong>iamo l’Amministrazione<br />
comunale ad adempiere<br />
a tale obbligo di legge entro<br />
luglio <strong>2010</strong>, termine ultimo fissato<br />
per legge. Sul s<strong>it</strong>o del Comune bisognerà<br />
leggere tutte le delibere,<br />
ivi compresa quella relativa al bilancio<br />
di previsione <strong>2010</strong>. Se l’Amministrazione<br />
non vorrà allestire il<br />
s<strong>it</strong>o, si assumerà una responsabil<strong>it</strong>à<br />
gravissima di omissione.<br />
E’ scandaloso che in questo Comune<br />
si parli di dissesto finanziario<br />
dal mese di settembre 2009 e che<br />
ad aprile <strong>2010</strong> non conosciamo<br />
ancora dati defin<strong>it</strong>ivi in mer<strong>it</strong>o alla<br />
reale ent<strong>it</strong>à del deb<strong>it</strong>o denunciato<br />
dai nostri amministratori. Si è<br />
generato un ingiustificato allarme<br />
sociale molti mesi prima. L’allarmismo<br />
serve alla propaganda pol<strong>it</strong>ica.<br />
Gli amministratori ispirano i loro<br />
della tassa sui rifiuti solidi urbani.<br />
Lo abbiamo saputo pochi giorni<br />
più tardi. I c<strong>it</strong>tadini dovevano essere<br />
messi a conoscenza di ciò che li<br />
attende.<br />
Si chiama assunzione di responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Una seconda idea che<br />
prende corpo è quella di un affidamento<br />
in gestione a privati di<br />
strutture come il cim<strong>it</strong>ero. Per gli<br />
impianti sportivi, si starebbe pensando<br />
ad una convenzione con<br />
le associazioni che entrerebbero<br />
esse stesse nella gestione diretta,<br />
sopportando le spese. <strong>Il</strong> che significherà,<br />
inev<strong>it</strong>abilmente, chiedere<br />
agli spettatori un costo del biglietto<br />
d’ingresso. Infine, l’Ufficio Tecnico<br />
sta effettuando una stima degli<br />
immobili comunali, alcuni dei quali<br />
potrebbero essere dismessi. Si<br />
pensi a palazzo Pinto, il palazzetto<br />
dello sport, il mercato ortofrutticolo.<br />
Fin qui, l’Amministrazione<br />
comunale.<br />
comportamenti alla sobrietà. Non<br />
lanciano proclami. Per loro, parlano<br />
gli atti amministrativi. Prima si<br />
danno le cifre al completo. Poi, alla<br />
pol<strong>it</strong>ica, nelle piazze, spetta il comp<strong>it</strong>o<br />
di fare le polemiche che r<strong>it</strong>iene<br />
opportune. Dopo 7 mesi, gli uffici<br />
sono ancora costretti a trascorrere<br />
nottate in Municipio per conoscere<br />
l’ent<strong>it</strong>à delle cifre?<br />
E questo in un Comune di 6800<br />
ab<strong>it</strong>anti, non a Roma. La s<strong>it</strong>uazione<br />
dell’ufficio Ragioneria del Comune<br />
è scandalosa dal quinquennio<br />
1999-2004. Sin da allora, sindaco<br />
Nicola Madaro, si assisteva inermi<br />
ad uno strano fuggi fuggi dei Dirigenti<br />
che si avvicendavano. Non si<br />
capisce cosa accada davvero tra le<br />
carte di quell’ufficio. La stessa cosa<br />
dicasi per un altro settore che rischia<br />
di trasformarsi in porto delle<br />
nebbie: l’Ufficio Tecnico Comunale.
l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />
Problema: deb<strong>it</strong>o si o no?<br />
di STEFANO RAIMONDI<br />
Per comprendere come<br />
stanno davvero le cose,<br />
bisogna ascoltare il confronto<br />
tra le due parti sui mancati<br />
pagamenti che fanno liev<strong>it</strong>are<br />
l’asticella del deb<strong>it</strong>o di questo<br />
Comune a livelli preoccupanti. <strong>Il</strong><br />
dibatt<strong>it</strong>o, assai polemico, si è sviluppato<br />
tra Lorenzo Netti (PdL) e<br />
il sindaco Natale Tateo. La diatriba<br />
verteva su una domanda: ma<br />
quelli elencati sono deb<strong>it</strong>i fuori bilancio<br />
o solo mancati pagamenti?<br />
LA MINORANZA<br />
Per Lorenzo Netti qualunque<br />
spesa effettuata da un ente locale<br />
ha, a monte, un provvedimento<br />
che impegna al pagamento in cui<br />
viene c<strong>it</strong>ato il cap<strong>it</strong>olo di bilancio<br />
nel quale è stata inser<strong>it</strong>a quella<br />
determinata voce di spesa. Quindi,<br />
se la spesa è inser<strong>it</strong>a nel cap<strong>it</strong>olo<br />
di bilancio, sostiene Netti, devi<br />
solo adempiere al pagamento.<br />
Non si tratta di un deb<strong>it</strong>o che non<br />
è stato previsto. “Quella fattura ha,<br />
a monte, una determina ed un’assegnazione.<br />
Quindi, se si emette<br />
una fattura è scr<strong>it</strong>to a quale de-<br />
termina si fa riferimento. Lei, Sindaco,<br />
ha tutta la documentazione<br />
per risalire alla fonte e dire dove<br />
sono i soldi. Se c’è un impegno di<br />
spesa, si dica dove sono i soldi”.<br />
LA PUBBLICA ILLUMINAZIO-<br />
NE<br />
<strong>Il</strong> Sindaco ha sostenuto, nel<br />
corso dell’assemblea c<strong>it</strong>tadina,<br />
che per il pagamento della bolletta<br />
Enel relativa alla pubblica<br />
illuminazione, la Giunta Boscia<br />
aveva previsto, in bilancio di previsione<br />
2009, ben 110mila euro.<br />
In realtà, si è scoperto che il costo<br />
della bolletta di energia elettrica<br />
della pubblica illuminazione ammonterebbe<br />
a 130mila euro. “A<br />
marzo 2009, la Giunta Boscia pagava<br />
tutte le bollette arretrate del<br />
2008 e su quel cap<strong>it</strong>olo di bilancio<br />
non c’erano più soldi”. Secondo<br />
l’esame fin qui svolto dall’attuale<br />
Amministrazione comunale, “a<br />
partire dal mese di agosto fino a<br />
dicembre, l’Amministrazione comunale<br />
non pagava più la bolletta<br />
della pubblica illuminazione.<br />
Queste bollette venivano pagate<br />
con il successivo bilancio. Questo<br />
è illegale. Noi nomineremo una<br />
Commissione per i deb<strong>it</strong>i fuori bi-<br />
Dibatt<strong>it</strong>o acceso nell’assemblea c<strong>it</strong>tadina<br />
lancio”.<br />
LA REPLICA<br />
DELLA MINORANZA<br />
Lorenzo Netti replica: “Lei è<br />
omissivo, Sindaco. Entro il 30 settembre<br />
2009, ha approvato la<br />
delibera di Consiglio comunale<br />
con la quale ha pubblicamente<br />
dichiarato le cifre di un riequilibrio<br />
di bilancio con cui si sanciva il perfetto<br />
equilibrio tra la parte relativa<br />
alle entrate ed alle usc<strong>it</strong>e. Perchè,<br />
visto che c’era questo disavanzo,<br />
ha omesso di procedere all’assestamento<br />
di bilancio, per cui aveva<br />
obbligo, in questo caso, entro<br />
il successivo 30 novembre 2009?<br />
In quella sede, lei avrebbe dovuto<br />
contestare tutto questo”.<br />
L’AMMINISTRAZIONE RIBATTE<br />
Ecco la replica dell’assessore al<br />
bilancio, V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli:<br />
“C’è una relazione che io ho fatto<br />
nel Consiglio comunale del 15<br />
ottobre 2009. Feci un elenco sin<br />
da allora delle anomalie contabili.<br />
Sulla pubblica illuminazione, la<br />
cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à ha avuto inizio nel 2006.<br />
Sin da allora, voi avete dichiarato<br />
in Consiglio comunale di avere<br />
l’intenzione di non rispettare il<br />
patto di stabil<strong>it</strong>à perchè avevate<br />
intenzione di realizzare opere<br />
pubbliche. Avete contratto dei<br />
mutui”.<br />
DISMISSIONI IN ARRIVO?<br />
<strong>Il</strong> Sindaco, a questo punto, ha introdotto<br />
il tema della dismissione<br />
o, in qualche modo la compartecipazione<br />
dei privati, alla gestione<br />
degli immobili comunali. “Abbiamo<br />
bisogno di soldi, di risorse”.<br />
MERCATO ORTOFRUTTICOLO<br />
Ancora il Sindaco: “Bisogna individuare<br />
chi possa pagare qualcosa<br />
per sfruttare gli immobili e le aree<br />
a disposizione, ad esempio il mercato<br />
ortofrutticolo. In queste opere,<br />
sono stati invest<strong>it</strong>i soldi pubblici<br />
che bisogna far fruttare”.<br />
IMPIANTI SPORTIVI<br />
Tutti gli impianti sportivi, per<br />
l’Amministrazione comunale, incidono<br />
sul bilancio in termini di bollette<br />
Enel, gas. Sammichele è un<br />
paese con 6800 ab<strong>it</strong>anti. E’ un Comune<br />
che ha un indice di vecchiaia<br />
molto elevato. Ma è dotato di<br />
campo sportivo, campi da tennis,<br />
palazzetto, palestra, bocciodromo,<br />
campi di calcetto. “Ho chiesto<br />
all’Ufficio Tecnico di fare una verifica.<br />
La legge stabilisce che per un<br />
certo <strong>numero</strong> di ab<strong>it</strong>anti devono<br />
essere presenti un certo <strong>numero</strong><br />
di impianti sportivi. La soluzione<br />
è che le associazioni sportive gestiscano<br />
direttamente gli impianti<br />
ad esse affidati.<br />
<strong>Il</strong> Comune risparmia, realizzando<br />
delle convenzioni con le<br />
associazioni che devono sapere<br />
se, anche sul piano economico,<br />
conviene giocare la sera o durante<br />
le ore diurne. In tal modo, l’Amministrazione<br />
scarica le proprie<br />
responsabil<strong>it</strong>à. Se un immobile<br />
sportivo è superfluo, possiamo<br />
anche trasformarlo e venderlo. E<br />
ciò, anche per potere pagare la<br />
rata del mutuo che è serv<strong>it</strong>o fare<br />
per realizzare il palazzetto”.<br />
A tale ipotesi, ha immediatamente<br />
replicato uno dei dirigenti<br />
delle associazioni sportive presenti,<br />
Alfonso Mercedes: “Se lei<br />
stasera mi dice: tu devi gestire<br />
il campo di calcio, chiudiamo.<br />
Quando la società sportiva era al<br />
palazzetto dello sport, luce e gas<br />
venivano pagate dal Comune. Magari,<br />
il Comune elargiva un contributo<br />
in meno. Al campo di calcio,<br />
la stessa cosa. In quel caso, si fa<br />
una colletta, si paga il custode e va<br />
bene. Ma se dobbiamo accollarci<br />
l’intera spesa del campo di calcio,<br />
noi chiudiamo”.<br />
L’UFFICIO RAGIONERIA<br />
DEL COMUNE<br />
Per la Giunta in carica, la s<strong>it</strong>uazione<br />
dell’ufficio Ragioneria di<br />
Sammichele è drammatica. “La<br />
prima assunta era disperata. Ha<br />
chiesto il trasferimento a Cassano.<br />
La seconda è giunta da Castellana.<br />
E’ rimasta una sola settimana.<br />
Ha abbandonato tutto quasi per<br />
scappare via. Questa povera ragazza<br />
che ho assunto sta facendo<br />
le nottate. Ricostruire i procedimenti<br />
contabili non è semplice”.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 17
Come un cavallo appesant<strong>it</strong>o<br />
18<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Tutto sommato, a conclusione<br />
di questo viaggio fra<br />
i numeri del bilancio di previsione<br />
<strong>2010</strong>, lim<strong>it</strong>arsi a stabilire se<br />
siamo di fronte a deb<strong>it</strong>i fuori bilancio<br />
o a mancati pagamenti, sarebbe<br />
uno sterile e riduttivo esercizio<br />
burocratico. Intriga di più leggere<br />
tra le righe e comprendere quale<br />
è la filosofia di fondo con cui viene<br />
amministrata una piccola comun<strong>it</strong>à<br />
di poco meno di 7 mila ab<strong>it</strong>anti.<br />
QUANTI SOLDI HAI IN CASSA?<br />
La domanda non è peregrina, se<br />
vogliamo comprendere per quale<br />
motivo non sono state pagate dalla<br />
precedente Amministrazione le<br />
bollette di acqua, luce e gas o le<br />
quote consortili di partecipazione<br />
all’ATO e così via. Si chiamano<br />
“flussi finanziari”. <strong>Il</strong> bilancio di<br />
previsione viene redatto ad inizio<br />
anno. Le spese correnti sono: stipendi<br />
ai dipendenti, acqua, luce,<br />
gas e telefoni. Esse rappresentano<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />
La pista ciclabile<br />
una cifra standard. Grosso modo, è<br />
sempre la stessa. Un bilancio, però,<br />
deve prevedere che le spese siano<br />
finanziate, coperte da uguali entrate.<br />
Queste ultime sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e<br />
solo in parte dai tributi versati<br />
dalle famiglie (ICI, TARSU, ecc.). Poi,<br />
si aggiungono i cosiddetti trasferimenti,<br />
ossia risorse che giungono<br />
dallo Stato o dalla Regione. <strong>Il</strong> problema<br />
è che non tutte le entrate<br />
giungono in un sol colpo. Le famiglie<br />
versano i tributi a giugno. Nel<br />
corso dei 12 mesi, i trasferimenti<br />
statali o regionali sono scagliona-<br />
ti. Se a marzo 2009, la Giunta Boscia<br />
aveva pagato le bollette della<br />
pubblica illuminazione dell’anno<br />
precedente, è chiaro che in quel<br />
cap<strong>it</strong>olo di bilancio, le risorse erano<br />
esaur<strong>it</strong>e, in attesa di nuove entrate<br />
che sarebbero giunte in corso<br />
d’anno.<br />
Sei costretto a restare scoperto<br />
per pochissimi mesi.<br />
Non dovrebbe essere così, ma<br />
è divenuta consuetudine per la<br />
pubblica amministrazione. In tal<br />
caso, se proprio hai delle urgenze,<br />
puoi chiedere una cosiddetta anticipazione<br />
di tesoreria. La tesoreria<br />
di questo Comune è la Banca di<br />
Cred<strong>it</strong>o Cooperativo.<br />
Devi chiedere un piccolo prest<strong>it</strong>o,<br />
che rest<strong>it</strong>uirai con un certo<br />
interesse. Ed è ciò che dovrebbe<br />
fare il Comune. Quei mancati pagamenti<br />
vengono fatti risalire ad<br />
un impegno di spesa, una determina<br />
del Dirigente ed una delibera<br />
di Giunta.<br />
La spesa era prevista, dunque.<br />
Non è un deb<strong>it</strong>o fuori bilancio. Ma<br />
questo è un falso problema. Ed<br />
è su questo che si sta montando<br />
una gazzarra. I problemi veri sono<br />
altri.<br />
CONSULENZE LEGALI<br />
Questa ci pare una delle vere<br />
questioni. Abbiamo 200 mila euro<br />
spesi in consulenze legali. Una comun<strong>it</strong>à<br />
di 6800 ab<strong>it</strong>anti che ha un<br />
così alto tasso di l<strong>it</strong>igios<strong>it</strong>à è un’offesa<br />
al senso comune. Se devi arrovellarti<br />
su come stimolare cresc<strong>it</strong>a<br />
e sviluppo, che fai? Sprechi risorse<br />
negli studi legali? Una spesa assolutamente<br />
improduttiva alla quale,<br />
a nostro modesto avviso, bisogna<br />
dare una immediata e drastica<br />
sforbiciata. Ma qui, il discorso si fa<br />
lungo. Un paese ricorre alle aule di<br />
un tribunale quando la pol<strong>it</strong>ica è<br />
assente. La pol<strong>it</strong>ica è composizione,<br />
mediazione tra interessi diversi<br />
presenti nella società. Si fa ricorso<br />
al legale quando lo scontro non<br />
prevede compromessi.<br />
IL PALAZZETTO DELLO SPORT<br />
<strong>Il</strong> problema è il milione e mezzo<br />
di mutuo che ci siamo accollati per<br />
costruire un palazzetto dello sport<br />
del quale oggi non sappiamo cosa<br />
farne. Lo abbiamo detto a iosa, ricevendo<br />
in cambio insulti. Siamo<br />
stati facili profeti, quando abbiamo<br />
chiesto: a cosa serve quell’immobile<br />
faraonico, se non a celebrare<br />
la propria vanagloria?<br />
Oggi, emerge la proposta di<br />
osp<strong>it</strong>are cantanti di grido, alla Gigi<br />
D’Alessio. Ma un palazzetto nasce<br />
per educare i giovani allo sport,<br />
per celebrare gare. Gli eventi canori<br />
restano un’eccezione, non la fi-
l’inchiesta - Sammichele di Bari<br />
nal<strong>it</strong>à primaria. Del resto, abbiamo<br />
un palazzetto a Turi, un secondo<br />
a Gioia del Colle, un terzo a Conversano,<br />
un quarto a Putignano.<br />
Siamo circondati da palazzetti dello<br />
sport in Comuni che hanno diverse<br />
squadre che giocano a livelli<br />
compet<strong>it</strong>ivi nelle rispettive massime<br />
serie, con l’ingaggio di atleti<br />
provenienti dall’America latina,<br />
con un giro economico vertiginoso,<br />
intorno a cui ruota un mondo<br />
fatto di sponsorizzazioni, em<strong>it</strong>tenti<br />
tv private, organi di stampa<br />
specializzati. <strong>Il</strong> gestore di uno di<br />
questi immobili ci confida che<br />
spende in un anno 45 mila euro,<br />
per mantenere l’immobile. Troppo,<br />
per le casse esangui di Sammichele.<br />
Oggi, siamo costretti a pagare<br />
una rata annuale per saldare quel<br />
deb<strong>it</strong>o. Una rata che, presumibilmente,<br />
sarà composta soprattutto<br />
da interessi sul mutuo.<br />
UN CAVALLO APPESANTITO<br />
Oggi, il comune di Sammichele<br />
di Bari è un cavallo appesant<strong>it</strong>o<br />
da zavorre rappresentate da<br />
mutui e compartecipazioni. Si<br />
ha un bel dire nel ricordare che<br />
abbiamo goduto di una serie di<br />
finanziamenti POR della regione<br />
Puglia. Ma tutti sanno che ogni<br />
opera pubblica finanziata dall’ente<br />
sovraordinato richiede sempre<br />
una minima compartecipazione<br />
dell’Amministrazione comunale<br />
in percentuali dell’ordine del 5 o<br />
10%. Se in un sol colpo, realizzi<br />
lavori alla casa municipale, al cim<strong>it</strong>ero,<br />
al bocciodromo, nel centro<br />
storico, se rimetti a nuovo l’intera<br />
piazza centrale del paese, realizzi<br />
una pista ciclabile, un padiglione<br />
multimediale (con tanto di contenzioso<br />
giudiziario) e chi più ne<br />
ha ne metta, quante sono le spese<br />
in compartecipazioni finanziarie?<br />
E se, alla fine, contrai un mutuo per<br />
edificare un palazzetto dello sport,<br />
il cavallo stramazza al suolo. Questa<br />
è Sammichele, non una grande<br />
c<strong>it</strong>tà con una zona industriale ricca<br />
di opifici. Le entrate in termini<br />
di ICI e TARSU derivano principalmente<br />
dalle civili ab<strong>it</strong>azioni. Non<br />
c’è un’economia industriale.<br />
MERCATO ORTOFRUTTICOLO<br />
In queste condizioni, è ovvio<br />
che i mancati pagamenti siano cospicui.<br />
Facciamo un paio di esempi.<br />
<strong>Il</strong> 20 aprile 2009, ad 1 mese e<br />
mezzo dalle elezioni, la Giunta<br />
Boscia delibera il completamento<br />
<strong>Il</strong> nuovo Palazzetto dello Sport di Sammichele di Bari<br />
dei lavori di sistemazione dell’area<br />
mercatale. Sono stati venduti alcuni<br />
lotti, per cui saranno incamerati<br />
dal Comune 97 mila 906 euro.<br />
Abbiamo detto “saranno”. Così è<br />
scr<strong>it</strong>to in delibera. Si pagano lavori<br />
pubblici appena prima delle<br />
elezioni, in attesa che siano incamerati<br />
quei soldi. <strong>Il</strong> Responsabile<br />
dell’Area Tecnica, nella sua determinazione<br />
gestionale del 30 aprile<br />
2009, scrive che “si procederà alla<br />
consegna dei lavori e che gli stessi<br />
avranno inizio solo quando il Comune<br />
disporrà dei relativi fondi<br />
in termini di cassa”. Quindi, i soldi<br />
non ci sono ancora al 30 aprile, ma<br />
i lavori hanno inizio lo stesso. E chi<br />
li paga?<br />
BOCCIODROMO<br />
Per realizzare un bocciodromo<br />
coperto e completare l’adiacente<br />
palestra di via Ten. Pugliese è intervenuta<br />
la regione Puglia con 191<br />
mila euro. <strong>Il</strong> Comune ha contratto<br />
un mutuo con il Cred<strong>it</strong>o Sportivo<br />
(ma dovrai pagare gli interessi) di<br />
25 mila 384 euro. Dal suo bilancio,<br />
il Comune ha invest<strong>it</strong>o 83 mila 608<br />
I Gerase o Uac<strong>it</strong>e<br />
Andicaménde i gerase o uac<strong>it</strong>e se usavene per sspegneture<br />
e fave bianche accom’e paparule o uac<strong>it</strong>e.<br />
Accattate i gerase bbélle toste, tagghiate u pedecine<br />
a métà, lavatele bbone e fasc<strong>it</strong>ele assecuà.<br />
Sistemate i gerase iì’nd’a nnà capasédde e abbececuatele<br />
d’ac<strong>it</strong>e bianghe, achiëd<strong>it</strong>e bbuéne e arrepatele<br />
a nnà vanne fréscke e oscure.<br />
Doppe nu mése se potene acchemenzà a mangià.<br />
euro. A lavori ultimati, corre voce<br />
che una speciale Commissione abbia<br />
vis<strong>it</strong>ato la struttura. Per essere<br />
a norma, occorrono ulteriori lavori.<br />
Altri soldi. Con determinazione<br />
dell’ufficio tecnico del 3 aprile<br />
2009, si rende esecutiva la delibera<br />
di Giunta. Dove trovare altri 61<br />
mila 765 euro? Leggiamo: “eventuali<br />
economie possono essere<br />
utilizzate per lavori complementari<br />
non compresi nel progetto<br />
iniziale”. La Regione doveva ancora<br />
concedere un 20% di finanziamento<br />
residuo. Ma eravamo in<br />
tempo di elezioni. Bisognava fare<br />
in fretta. L’ufficio tecnico scrive<br />
che “le suddette somme saranno<br />
pagate ad avvenuto accred<strong>it</strong>o<br />
da parte della regione Puglia del<br />
restante 20% del contributo assent<strong>it</strong>o”.<br />
Ma i lavori hanno inizio.<br />
Sono solo pochi esempi. Tuttavia,<br />
il patto di stabil<strong>it</strong>à 2008 fu violato<br />
consapevolmente.<br />
E LA GIUNTA TATEO?<br />
Oggi, il sindaco lamenta questa<br />
s<strong>it</strong>uazione. Seguendo in maniera<br />
pedissequa il suo ragionamento,<br />
A tavola da Candido<br />
la conclusione è una sola. Se fosse<br />
vero ciò che egli ha detto in<br />
assemblea c<strong>it</strong>tadina (ed i mancati<br />
pagamenti in effetti esistono),<br />
avrebbe dovuto portare in Consiglio<br />
comunale questa disastrosa<br />
s<strong>it</strong>uazione. Quando? A settembre<br />
2009, quando, come per legge, si<br />
approva il cosiddetto riequilibrio<br />
di bilancio. Invece, la <strong>maggio</strong>ranza,<br />
a settembre 2009, adottava<br />
due pesi e due misure. Da un lato,<br />
faceva circolare la voce tra la gente<br />
in piazza V. Veneto, circa l’esistenza<br />
di un imminente stato di dissesto<br />
finanziario. Ottima propaganda<br />
contro la minoranza. Poi, al momento<br />
di redigere l’atto ufficiale, la<br />
manovra di riequilibrio di bilancio,<br />
a settembre 2009, ha certificato<br />
un equilibrio perfetto tra entrate<br />
ed usc<strong>it</strong>e. Una par<strong>it</strong>à. Non c’erano<br />
problemi. Perchè la <strong>maggio</strong>ranza<br />
non ha avvert<strong>it</strong>o il dovere di denunciare<br />
all’epoca questa s<strong>it</strong>uazione?<br />
La risposta è semplice. Sono<br />
due i momenti fondamentali in cui<br />
un’Amministrazione comunale va<br />
a casa e giunge un Commissario<br />
prefettizio: la bocciatura del bilancio<br />
di previsione e del riequilibrio<br />
di bilancio. Adesso, l’assessore al<br />
Bilancio, V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli, si<br />
è dimesso dal suo incarico. <strong>Il</strong> motivo<br />
ufficiale: impegni in famiglia e<br />
nella sua attiv<strong>it</strong>à. Ci credete? E’ da<br />
tempo che circolano voci di dissapori<br />
tra i “falchi” del Pd ed i civici.<br />
Adesso, cosa accade? <strong>Il</strong> consigliere<br />
di <strong>maggio</strong>ranza Spinelli si sentirà<br />
svincolato? Voterà ogni provvedimento<br />
volta per volta? Non esiste<br />
più la disciplina di <strong>maggio</strong>ranza?<br />
Staremo a vedere. Intanto, radio<br />
fante ci dice di colloqui tra lo<br />
stesso Spinelli e un consigliere di<br />
minoranza. A casa sua. Staremo a<br />
vedere.<br />
Ciliegie sott’aceto<br />
Anticamente le ciliegie sott’aceto si usavano come<br />
contorno al purè di fave come i peperoni sott’aceto.<br />
Comprate le ciliegie piuttosto dure, tagliate il<br />
picciolo a metà, lavatele accuratamente e fatele<br />
asciugare.<br />
Sistemate le ciliegie in un recipiente di creta o di vetro,<br />
ricopr<strong>it</strong>ele di aceto bianco, chiudete ermeticamente<br />
e conservate in luogo fresco e buio.<br />
Dopo un mese sono pronte per essere gustate.<br />
Candido Daresta - La Checina Noste<br />
V<strong>it</strong>o Radio Ed<strong>it</strong>ore (anno 2002-pagg. 34-35)<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 19
20<br />
Che cosa è<br />
“normale”?<br />
Quello che, attraverso<br />
“il Terr<strong>it</strong>orio” stiamo<br />
cercando di costruire,<br />
con molte difficoltà e con tanto<br />
impegno, è un nuovo modo di<br />
vivere la pol<strong>it</strong>ica e la società dei<br />
nostri Paesi.<br />
O forse sarebbe meglio dire,<br />
un modo semplicemente normale.<br />
Non siamo eroi, nè puntiamo<br />
ad esserlo. Quello che ci ha<br />
spinto, e ci spinge ogni giorno,<br />
a scrivere, è l’incondizionato e<br />
libero amore per la ver<strong>it</strong>à. La<br />
nostra ver<strong>it</strong>à, ovviamente.<br />
Non ci sogniamo di ergerci a<br />
detentori del sapere unico ed<br />
immoto. Siamo semplicemente<br />
persone che studiano, si informano,<br />
leggono, approfondiscono,<br />
e cercano di mettere a disposizione<br />
di quanti abbiano la<br />
bontà di leggerci informazioni<br />
ed approfondimenti sui nostri<br />
Paesi.<br />
Qualche volta, tuttavia, sembra<br />
necessario doversi giustificare<br />
di comportamenti che,<br />
invece, sono del tutto normali.<br />
<strong>Il</strong> magistrato istruisce, le forze<br />
dell’ordine indagano, gli insegnanti<br />
educano, i giornalisti<br />
scrivono, gli amministratori<br />
amministrano.<br />
Cosa c’è di strano in tutto<br />
questo?<br />
Stiamo facendo il nostro dovere,<br />
esattamente come devono<br />
o dovrebbero farlo tutti:<br />
semplicemente normali!<br />
Non vi piace quello che abbiamo<br />
scr<strong>it</strong>to, o che scriveremo?<br />
Chi amministra ha il dovere delle<br />
risposte, anche se vengono<br />
scr<strong>it</strong>te e dette cose sgradevoli.<br />
Proseguire a testa bassa è sintomo<br />
di abulia.<br />
Ro.Ma.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
L’assordante continuo silenzio<br />
in un paese ignaro ed ignavo<br />
Bando di diagnosi energetica. Non basta urlare, i documenti dove sono?<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
Senza spese per la collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Dietro questa maschera continuano<br />
a nascondersi tutti<br />
quelli che, incuranti delle domande<br />
a loro rivolte e tronfi della loro autorevolezza<br />
autoreferenziata, continuano<br />
ad infischiarsene proseguendo,<br />
come i muli, a testa bassa.<br />
Torniamo a parlare del bando sulla<br />
diagnosi energetica fatto dal Comune<br />
di Sammichele. Un bando illeg<strong>it</strong>timo<br />
ed illegale sotto molti punti<br />
di vista, che abbiamo denunciato<br />
all’opinione pubblica sammichelina<br />
con un <strong>numero</strong> speciale.<br />
Un bando-farsa. Un bando a cui<br />
mai nessun serio professionista potrebbe<br />
mai partecipare, in primo<br />
luogo perchè offende la professional<strong>it</strong>à<br />
degli stessi partecipanti, ed<br />
in secondo luogo perchè non c’è<br />
alcuna sicurezzasulla quant<strong>it</strong>à e sui<br />
tempi della retribuzione per un lavoro<br />
svolto in tempi peraltro assolutamente<br />
impossibili: 19 diagnosi<br />
energetiche su 19 diversi immobili e<br />
19 documentazioni tecniche propedeutiche<br />
a futuri eventuali bandi di<br />
realizzazione.<br />
A voler effettuare il 100% dei lavori<br />
si guadagnerebbe 22.500 euro.<br />
Ma soldi non ce ne sono, e quindi<br />
non ci saranno retribuzioni.<br />
Senza spese per la collettiv<strong>it</strong>à. Bello.<br />
Bellissimo.<br />
Domani dovremmo proprio ricordarci<br />
di proporre al ministro Gelmini<br />
di far lavorare per un anno gratu<strong>it</strong>amente<br />
i professori, per esempio<br />
di tutte le scuole di Casamassima e<br />
Sammichele, perchè così si avrebbe<br />
un notevole risparmio per la collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Per coerenza ne dovrebbe essere<br />
più che contenta l’assessore Alessandra<br />
Morgese, promotrice e firmataria<br />
del bando. Vero?<br />
Ma ciò che porta le <strong>maggio</strong>ri preoccupazioni<br />
a noi c<strong>it</strong>tadini, è l’assoluto<br />
silenzio, nella sostanza, dell’intera<br />
Amministrazione.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo nicchia<br />
ed ev<strong>it</strong>a. Sarà contento pure lui, evidentemente.<br />
L’Assessore è trincerato dietro il<br />
risparmio collettivo (sul lavoro degli<br />
altri, ovviamente...), la <strong>maggio</strong>ranza<br />
si preoccupa di giustificare le proprie<br />
assenze. La minoranza sbra<strong>it</strong>a<br />
e denuncia. <strong>Il</strong> paese dorme sonni<br />
tranquilli ignaro ed ignavo.<br />
Dove sono le risposte? Si parla<br />
tanto di un bando della c<strong>it</strong>tà di Bari,<br />
di una procedura “normale e funzionale”,<br />
di un pregiudizio da parte<br />
nostra.<br />
Siete tecnici, amministratori! Fuori<br />
le carte, dunque. Non potete avere<br />
l’alibi di non sapere, di non conoscere,<br />
di non ricordare con precisione.<br />
Vogliamo sapere dove, come,<br />
quando, chi e perchè!<br />
Dimostrateci che abbiamo visto<br />
male. Dimostrateci che non quel<br />
bando non è stato scr<strong>it</strong>to sotto dettatura.<br />
Dimostrateci che non è funzionale<br />
al conseguimento gratu<strong>it</strong>o delle<br />
diagnosi energetiche sugli immobili<br />
che verranno dismessi e che per legge<br />
devono essere allegate all’atto<br />
notarile.<br />
Guarda caso il bando viene pubblicato<br />
mentre il Comune pensa di<br />
vendere alcuni immobili.<br />
Guarda caso bisogna aggiornare<br />
mappature, rilevazioni degli impianti<br />
esistenti, soprattutto classe<br />
energetica degli immobili, altrimenti<br />
non possono essere venduti.<br />
Guarda caso arriva una delibera<br />
della Giunta Regionale che sblocca<br />
75 milioni di euro per lavori di aggiornamento<br />
energetico dei pubblici<br />
edifici.<br />
Spiegateci una cosa: se il tecnico<br />
che vincerà quel bando avrà modo<br />
di guadagnare i 22.500 euro previsti,<br />
questo significa che verranno realizzati<br />
tutti e 19 i progetti su tutti e 19<br />
gli immobili comunali inser<strong>it</strong>i nel<br />
bando stesso.<br />
<strong>Il</strong> che significa che Sammichele,<br />
da solo, dovrebbe disporre del 15%<br />
circa dell’ammontare dell’intera cifra<br />
messa a disposizione della Regione<br />
Puglia per tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
regionale.<br />
Casp<strong>it</strong>a!<br />
Siamo davvero così “potenti” da<br />
ottenere questo?<br />
Ah, quasi dimenticavo! <strong>Il</strong> 15% del<br />
costo complessivo dei lavori deve<br />
essere co-finanziato dal Comune,<br />
dice la delibera regionale.<br />
Supponiamo che l’Amministrazione<br />
comunale, allora, sappia che dovrà<br />
mettere mano ad una cifra che<br />
si aggira intorno ai 2 milioni di euro<br />
per completare tutti i lavori.<br />
Se tutto questo fosse vero saremmo<br />
in un paese virtuoso, che “usa”<br />
le proprie risorse per ristrutturare,<br />
ammodernare, riqualificare, promuovere,<br />
sviluppare e migliorare le<br />
proprie strutture.<br />
Se tutto questo fosse vero.<br />
Ma così non è. Per stessa ammissione,<br />
si badi bene, dell’Amministrazione.<br />
Loro hanno detto, pubblicamente<br />
a tutta la c<strong>it</strong>tadinanza, in Consiglio<br />
comunale e nelle Assemblee pubbliche<br />
che non hanno gli occhi per<br />
piangere, che a Sammichele il bilancio<br />
è in bilico, che ci sono deb<strong>it</strong>i fuori<br />
bilancio e che bisogna rimboccarsi<br />
le maniche per risalire la china.<br />
E allora sbagliamo a r<strong>it</strong>enere quel<br />
bando uno specchietto per le allodole?<br />
Sbagliamo a pensare che è un<br />
favore fatto a qualche amico, che<br />
potrà mettere le mani, grazie a questo<br />
bando, su tutti i lavori e tutte le<br />
consulenze sulle eventuali opere di<br />
ristrutturazione?<br />
Sbagliamo a pensare che si vuole<br />
rafforzare l’oligarchia (o la d<strong>it</strong>tatura)<br />
tecnica a Sammichele? Sbagliamo?<br />
Dimostratecelo. Noi siamo qui.
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
Se uno speciale non vi basta...<br />
Richiesta <strong>numero</strong> uno: chiarezza.<br />
Noi l’abbiamo fatta.<br />
Ora tocca a voi.<br />
Certo, le dimissioni di un assessore<br />
chiave dell’intera coalizione non è<br />
uno scherzo, anzi.<br />
Ci riferiamo all’assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli.<br />
Le conseguenze pol<strong>it</strong>iche e amministrative<br />
di quell’atto estremo sono<br />
tutte da capire e da verificare.<br />
Forse tutto il resto è passato in secondo<br />
piano.<br />
Affrontato, comunque, quel problema,<br />
gli altri argomenti r<strong>it</strong>ornano<br />
ad essere assolutamente prior<strong>it</strong>ari.<br />
Invece?<br />
<strong>Il</strong> silenzio regna sovrano.<br />
<strong>Il</strong> TAR, con una nuova sentenza per<br />
il palazzo di via G. Pastore, imperversa.<br />
A testa bassa.<br />
La richiesta l’abbiamo rivolta innanz<strong>it</strong>utto<br />
al sindaco Natale Tateo<br />
e all’assessore all’ambiente Alessandra<br />
Morgese.<br />
Questo è il momento della trasparenza.<br />
Trasparenza come dovere e come<br />
necess<strong>it</strong>à.<br />
Richiesta rivolta a tutto il gruppo<br />
di <strong>maggio</strong>ranza, a partire dal Sindaco<br />
e dagli Assessori, sia presenti, sia<br />
assenti.<br />
<strong>Il</strong> capogruppo Lello Laera, che<br />
queste regole almeno lui le capisce<br />
per averle bazzicate per decenni,<br />
se è ancora un uomo pol<strong>it</strong>icamente<br />
libero, faccia sentire la sua voce, governi<br />
la vicenda.<br />
<strong>Il</strong> silenzio, o la sua paura, sono la<br />
sua morte.<br />
In mancanza di chiarezza abbiamo<br />
chiesto le dimissioni della Morgese,<br />
arrivano quelle di V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli:<br />
con gravi denunce sul modo di<br />
fare della <strong>maggio</strong>ranza e del sindaco<br />
Tateo: mer<strong>it</strong>ano un approfondimen-<br />
di FRANCO DERAMO<br />
to a sè stante...<br />
Noi della stampa, non rinunciamo<br />
a voler conoscere la ver<strong>it</strong>à di quel<br />
bando.<br />
L’assessore Morgese ci dia la copia<br />
di quello di Bari, perché così disse la<br />
sera dell’assemblea del bilancio sul<br />
Comune e in Consiglio comunale.<br />
Noi non siamo stati capaci di trovarlo.<br />
La ragione è una sola: non<br />
esiste.<br />
Noi vogliamo sapere chi lo ha<br />
scr<strong>it</strong>to, chi lo ha discusso, dove e<br />
quando.<br />
Sappiamo solo che è stato approvato<br />
con quella delibera di Giunta.<br />
Intanto, ci risulta che la minoranza<br />
ha presentato un motivato ricorso<br />
alla Magistratura.<br />
Quel ricorso farà il suo percorso.<br />
A noi giornalisti non compete la<br />
ver<strong>it</strong>à giudiziaria.<br />
Nemmeno il Consiglio comunale<br />
può definirla.<br />
Noi abbiamo analizzato il comportamento<br />
e gli atti prodotti da<br />
un assessore, dalla Giunta, Sindaco<br />
compreso.<br />
Ci dicano della loro trasparenza.<br />
Lo dicano alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Lo facciano sub<strong>it</strong>o: è un dovere ed<br />
è una necess<strong>it</strong>à al tempo stesso.<br />
Non possono far finta che “non è<br />
con loro” o che “sta suonando la banda”.<br />
Un comportamento omertoso è<br />
uno stillicidio inutile che logora una<br />
comun<strong>it</strong>à e che mette a nudo una<br />
<strong>maggio</strong>ranza che non c’è.<br />
Parlare, intervenire, rispondere,<br />
chiarire, per chi ha pubbliche responsabil<strong>it</strong>à<br />
non è una gentile concessione,<br />
ma un dovere ist<strong>it</strong>uzionale.<br />
In mancanza le conseguenze sono<br />
devastanti: una comun<strong>it</strong>à allo sbando,<br />
umiliata, offesa e soprattutto<br />
“sfruttata”.<br />
Centro Vacanze Cugnana Verde Srl<br />
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N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 21
Alberobello<br />
22<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
Sammichele di Bari<br />
L’ANT cresce sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
nel segno della continu<strong>it</strong>à<br />
Presentata in biblioteca la nuova sede a Sammichele di Bari, in piazza 24 <strong>maggio</strong><br />
<strong>Il</strong> gruppo dei volontari dell’Ant di Sammichele inaugurano la nuova sede<br />
Da 30 anni<br />
non soltanto<br />
assistenza<br />
In Italia, l’ANT nasce nel 1978.<br />
In Puglia, l’Associazione che<br />
fa dell’assistenza domiciliare<br />
oncologica un emblema,<br />
approda nell’agosto del 1985 a<br />
Grottaglie per iniziativa del Prof.<br />
Alberto Prete primario oncologo<br />
presso il nosocomio c<strong>it</strong>tadino.<br />
Nel 2002 si converte in Fondazione.<br />
L’ANT si occupa anche di<br />
prevenzione, ricerca, assistenza<br />
domiciliare gratu<strong>it</strong>a, realizzata<br />
con il concorso di medici, psicologi,<br />
infermieri, volontari adeguatamente<br />
formati. Negli ultimi<br />
tempi, l’Associazione è particolarmente<br />
impegnata sul fronte<br />
della prevenzione terr<strong>it</strong>oriale nei<br />
confronti della neoplasia maligna<br />
della cute, il melanoma. I dirigenti<br />
dell’ANT hanno inv<strong>it</strong>ato i<br />
c<strong>it</strong>tadini a contribuire con il 5 per<br />
mille. I proventi vengono reinvest<strong>it</strong>i<br />
aiutando famiglie disagiate<br />
in cui è presente la malattia neoplastica<br />
in uno stato avanzato.<br />
L’aiuto è quantificato in circa 250<br />
euro al mese per 6 mesi e 300<br />
euro successivamente.<br />
L’oncologo Giuseppe Nettis<br />
ha ricordato gli esordi di questa<br />
avventura chiamata ANT. “In<br />
questa sede abbiamo iniziato con<br />
quel grande entusiasmo che è vivo<br />
ancora stasera. Nell’ANT l’unico<br />
t<strong>it</strong>olo che conta è la volontarietà<br />
dell’aiuto: sono volontario come<br />
scelta di v<strong>it</strong>a”.<br />
L’esigenza di avere un gruppo<br />
di volontari è sorta in base alla richiesta<br />
di aiuto da parte delle famiglie<br />
che avevano un paziente<br />
oncologico in casa. L’esperienza<br />
accumulata è stata pos<strong>it</strong>iva. “Noi<br />
siamo contro la morte e per la v<strong>it</strong>a<br />
la sofferenza è qualcosa che coinvolge<br />
tutta la famiglia e ci si sente<br />
abbandonati”. Nettis ha ricordato<br />
che restare in famiglia per un malato<br />
oncologico è fondamentale.<br />
“Chi mi spinse ad intraprendere<br />
questa iniziativa fu un ragazzo di<br />
15 anni che non ce la faceva più<br />
con un tumore al testicolo, non<br />
aveva soldi per una vis<strong>it</strong>a specialistica.<br />
Ad un certo punto la malattia<br />
ha preso il sopravvento. Mi diceva:<br />
non mi lasciate solo e ho consolato<br />
anche il padre. I padri piangono<br />
in silenzio. Non è possibile che le<br />
persone devono morire sole”.<br />
Nettis ha elencato una serie di<br />
opere di apostolato realizzate a<br />
Casamassima, Sammichele, Altamura.<br />
Non si tratta, almeno nelle<br />
intenzioni dei dirigenti ANT, di<br />
mera assistenza. E’ un fatto di civiltà.<br />
A Sammichele è accaduto che,<br />
ad un certo punto, la delegazione<br />
si è sciolta. Inaspettatamente,<br />
l’ASL di Bari ha comunicato il 28<br />
di ANTONETTA CIMMARRUSTI<br />
Nella Biblioteca comunale<br />
di Sammichele di Bari<br />
abbiamo assist<strong>it</strong>o nei<br />
giorni scorsi ad una manifestazione<br />
di grande interesse per la<br />
collettiv<strong>it</strong>à, promossa dall’Associazione<br />
Nazionale Tumori.<br />
Una grande festa per comunicare<br />
alla comun<strong>it</strong>à di Sammichele<br />
che l’Ant c’è e sarà sempre a disposizione<br />
di tutti. E’ nell’amb<strong>it</strong>o<br />
di questa festa che si inserisce<br />
uno spettacolo comico dei “Ca-<br />
settembre 2009 la cessazione entro<br />
il 31 dicembre del 2009 della<br />
convenzione relativa al servizio<br />
di assistenza domiciliare ANT.<br />
“Noi vogliamo ricominciare e continuare<br />
da quì, dall’ideale dell’ANT.<br />
Stiamo entrando nelle scuole con<br />
un messaggio di educazione alla<br />
prevenzione”. Nettis ha ricordato<br />
che l’associazione non cambierà<br />
denominazione nè principi.<br />
Si tratta di proseguire non solo<br />
nell’assistenza, ma anche nella<br />
prevenzione alla malattia, tutelando<br />
la libertà del paziente di<br />
scegliere come e dove essere<br />
curato.<br />
Questo significa mettere al<br />
centro la persona ovvero l’ammalato.<br />
In un’azienda san<strong>it</strong>aria il<br />
malato è il mezzo per raggiungere<br />
il bilancio, il comp<strong>it</strong>o dell’associazione<br />
è l’accordo tra tessuto<br />
sociale e amministratori.<br />
Marina Di Venere, medico<br />
di base, ha ricordato la propria<br />
esperienza vissuta con l’ANT.<br />
“Oggi ci troviamo ad una svolta<br />
ovvero abbiamo anche AMO-<br />
PUGLIA organizzata dalla ASL.<br />
Abbiamo un’un<strong>it</strong>à operativa e io<br />
come medico di famiglia devo rispettare<br />
quello che la Asl mi dice,<br />
in ogni caso”. Di certo c’è che la<br />
cura del malato oncologico non<br />
è cosa semplice, specie oggi che<br />
molto viene affidato alle cure<br />
amorevoli dei volontari.<br />
Antonetta Cimmarrusti<br />
baresiamo”, la coppia di cabaret<br />
di Marilena Spina e Silvio Tateo.<br />
Ovvero “zia Marietta” scena comica<br />
con taglio propos<strong>it</strong>ivo per<br />
sostenere tutte le realtà di volontariato.<br />
Marilena Spina ha ricordato<br />
quanto sia stata felice l’idea della<br />
collaborazione. Ogni associazione<br />
ha delle sue final<strong>it</strong>à e l’unione<br />
delle forze sicuramente potrà<br />
fornire risposte alla c<strong>it</strong>tadinanza e<br />
far rivivere il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Tra i presenti, la signora R.W.<br />
Triggiani delegata regionale Ant,<br />
il dott. G. Nettis oncologo, l’assessore<br />
alla salute dott.ssa Linda<br />
Savino e la delegata di Sammichele<br />
Mimma Tateo.<br />
Proprio quest’ultima ha annunciato<br />
alla platea l’avvenuta nasc<strong>it</strong>a<br />
“della nostra nuova sede ANT in<br />
piazza 24 <strong>maggio</strong>”.<br />
Una seconda sezione ANT, dunque,<br />
oltre quella che finora abbiamo<br />
conosciuto.<br />
Gli obiettivi dell’associazione<br />
sono quelli di sempre: il rispetto<br />
della v<strong>it</strong>a vissuta con dign<strong>it</strong>à, specie<br />
nella malattia, senza abbandono<br />
nè accanimento terapeutico.<br />
Allo scopo, si portano avanti<br />
iniziative sociali con raccolta dei<br />
fondi necessari ad aiutare coloro<br />
che vivono nel bisogno.<br />
Un bisogno che non è soltanto<br />
assistenziale, ma soprattutto psicologico,<br />
oltre che logistico.<br />
Per un malato oncologico, infatti,<br />
uno degli aspetti più deleteri<br />
della malattia è proprio la profonda<br />
sol<strong>it</strong>udine di questo male. Per<br />
questo è ancora più lodevole l’iniziativa<br />
di associazioni come l’ANT.<br />
Tra i volontari: Lucia Nettis,<br />
Maria Daddabbo, Arcangela<br />
Spinelli, Rosangela Daddato,<br />
Benedetto Spinelli, Maria Pia<br />
Natale, Annamaria Jacobelli,<br />
Anna Spinelli, Patty Carenza,<br />
Fabiana Carenza, Paola Martina,<br />
Lorenzo Deramo, Eleonora<br />
Vezzeggiato, Mirca Daddato,<br />
Floriano Masi, Lucia Liotino,<br />
Francesca Bianco, Angela Fumai.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 23
Mercato ortofrutticolo di Sammichele di Bari: rifiuti abbandonati al loro destino e sparpagliati<br />
per terra, cassonetti rotti e sporcizia ovunque.<br />
Un frigorifero non serve più? Non si chiama certamente il servizio smaltimento del<br />
Comune... semplicemente si getta via abbandonandolo per la strada!<br />
In questo breve servizio fotografico,<br />
realizzato da V<strong>it</strong>o Spinelli, si<br />
racconta senza pretese di esaustiv<strong>it</strong>à,<br />
delle brutture ambientali con le quali<br />
siamo costretti a convivere quotidianamente<br />
a Sammichele di Bari.<br />
Cassonetti rotti, campane per la<br />
raccolta differenziata diventate ormai<br />
stracolme di rifiuti di qualunque<br />
genere, rifiuti ingombranti e pericolosi<br />
lasciati per giorni e giorni per la<br />
strada, una serie di piccole discariche<br />
(abusive) a cielo aperto nel silenzio<br />
quasi generale e complessivo dell’intera<br />
collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Solo colpa di chi amministra o di<br />
chi gestisce l’igiene urbana?<br />
O forse non è anche una precisa<br />
responsabil<strong>it</strong>à di tutti coloro i quali<br />
agiscono pensando di essere padroni<br />
e proprietari del paese, senza tenere<br />
in minima considerazione le norme di<br />
legge, senza rispettare tempi e procedure,<br />
e senza curarsi minimamente<br />
della dign<strong>it</strong>à e del decoro del proprio<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />
24<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
Di tutto un po’... tutto insieme nel cassonetto...<br />
tanto la raccolta differenziata<br />
chi la fa più?<br />
Sammichele di Bari<br />
Pannelli... cartoni... elettrodomestici... perchè sprecare tempo ed una<br />
telefonata per riciclarli secondo le norme vigenti quando si possono<br />
abbandonare per la strada?<br />
Le campane per il vetro e le<br />
lattine sono diventate ormai<br />
ricettacoli di rifiuti generici!
Sammichele di Bari<br />
E’ sempre scempio ambientale<br />
tra silenzio e menefreghismo<br />
Cassonetti stracolmi, differenziata dimenticata, tra l’incuranza comunale e l’inviciltà dei residenti<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
Diciamola tutta, e diciamola<br />
fino in fondo. Al “forestiero”<br />
che casualmente<br />
si trovasse a passare per le strade<br />
di Sammichele viene offerto, completamente<br />
gratis, uno spettacolo<br />
assolutamente indegno.<br />
Cassonetti divelti, rotti, rifiuti per<br />
strada, rifiuti ingombranti di ogni<br />
genere: televisori, lavatrici, mobili,<br />
divani, sedie, frigoriferi, perfino at-<br />
taccapanni e cestini da picnic.<br />
Buttati con noncuranza, inciviltà<br />
e menefreghismo da chissacchì<br />
nell’incuria più totale di tutti, o<br />
quasi.<br />
Insomma, Sammichele cerca di<br />
non essere da meno di centri più<br />
grandi e rinomati del “turismospazzatura”<br />
<strong>it</strong>aliano, come Napoli<br />
o Palermo... tanto per restare ai<br />
clamori della cronaca, e magari<br />
prendendo spunto dalle recenti<br />
inchieste di “Striscia la Notizia” su<br />
Piazza di Spagna a Roma...<br />
Del resto, basta farsi un rapido<br />
giro per le strade di Sammichele<br />
per rendersi conto dell’esistenza di<br />
tante mini-discariche a cielo aperto.<br />
Che vergogna...<br />
L’egoismo e la presunzione di<br />
chi, incurante del suo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />
r<strong>it</strong>iene di agire come e quando crede<br />
senza lim<strong>it</strong>i nè regole.<br />
Non serve più il vecchio frigorifero?<br />
Bene, lo si butta al cassonetto,<br />
e chi se ne frega se si inquina,<br />
se si sporca, se si violano le leggi in<br />
materia.<br />
Per i rifiuti ingombranti e per<br />
determinate categorie di rifiuti a<br />
“lato” rischio ambientale (frigoriferi<br />
per esempio...) esistono norme<br />
rigide sullo smaltimento, ed esiste<br />
un obbligo alla raccolta e comun-<br />
Poltrona e frigorifero ben allineati per strada. La campana per il vetro? E’ un comodo<br />
muro per le affissioni mortuarie ed elettorali, mentre un gatto guarda curioso in giro...<br />
que alla rimozione da parte del Comune<br />
e del gestore a cui è affidato<br />
il servizio di igiene urbana. E non<br />
lo diciamo noi, ma l’articolo 184<br />
del “codice dell’Ambiente” (d.lgs.<br />
152/2006).<br />
Possibile che a Sammichele<br />
quella copia della Gazzetta Ufficiale<br />
non sia mai arrivata?<br />
Possibile che gli amministratori<br />
competenti siano troppo impegnati<br />
con bandi e giochetti pol<strong>it</strong>ici<br />
di basso livello per occuparsi delle<br />
cose per le quali sono stati mandati<br />
a Palazzo di C<strong>it</strong>tà?<br />
Ci avevano detto, in passato, che<br />
qualcosa sarebbe stato fatto, che si<br />
stavano muovendo, che presto si<br />
sarebbe cominciato a vedere qualcosa<br />
di diverso in paese.<br />
Beh? Entro il 2012 ce la facciamo<br />
a vedere qualche cambiamento?<br />
O dobbiamo aspettare il prossimo<br />
calendario Maya?<br />
Ma forse la cosa più deprimente<br />
e disarmante è che, sempre più<br />
spesso, questo scempio ambientale<br />
avviene tra l’indifferenza della<br />
popolazione.<br />
Per fortuna ci sono persone<br />
come V<strong>it</strong>o Spinelli che, armato di<br />
dign<strong>it</strong>à e macchina fotografica, ha<br />
voluto denunciare le brutture viste,<br />
firmandole con il proprio nome e<br />
cognome e senza nascondersi die-<br />
tro il facile riparo dell’anonimato.<br />
Le foto che il signor Spinelli ci ha<br />
inviato sono di un’eloquenza spaventosa.<br />
Urlano. Gridano tutta la<br />
loro vergogna all’ignavia di un paese<br />
troppo chiuso dentro le proprie<br />
case, ad una classe amministrativa<br />
troppo impegnata a gareggiare a<br />
colpi di schiamazzi isterici, troppo<br />
presa dalle proprie questioni per<br />
farsi un giro e rendersi conto di<br />
come il paese è.<br />
Non basta scaricare le colpe sui<br />
precedenti amministratori.<br />
Non basta portare come scusa il<br />
contenzioso su pagamenti non effettuati<br />
con il gestore della raccolta<br />
dell’igiene urbana.<br />
Chiediamoci tutti insieme: voi<br />
che cosa state facendo per Sammichele?<br />
Cosa volete fare per dare<br />
decoro alla nostra c<strong>it</strong>tadina?<br />
Come volete agire?<br />
Tra poco si spegnerà la prima<br />
candelina di questa legislatura comunale.<br />
In silenzio, naturalmente.<br />
D’altronde, se i sammichelini<br />
sono quelli che sporcano, che<br />
rompono i cassonetti, che se ne<br />
fregano del proprio paese, che<br />
sporcano incuranti, che agiscono<br />
come fossero padroni della c<strong>it</strong>tà,<br />
beh allora hanno gli amministratori<br />
che mer<strong>it</strong>ano. Soffiate insieme<br />
sulla candelina e pros<strong>it</strong>!<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 25
26<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
Sammichele di Bari<br />
“O Amore che tanto<br />
ardi e mai ti estingui…”<br />
<strong>Il</strong> Concerto med<strong>it</strong>azione andato in scena nella chiesa S. Maria del Carmine di Sammichele<br />
<strong>Il</strong> direttore Don Maurizio Lieggi con Orchestra e Coro. In basso il pubblico in ascolto<br />
di ANTONIO FASANELLI<br />
<strong>Il</strong> Concerto med<strong>it</strong>azione “O<br />
Amore che tanto ardi e mai<br />
ti estingui”, andato in scena<br />
nella chiesa S. Maria del Carmine<br />
di Sammichele di Bari, ha un<strong>it</strong>o<br />
la danza, il canto, le immagini e<br />
la Parola per celebrare il Mistero<br />
della Pasqua e per ricordare ad<br />
ogni uomo, immagine di Dio stesso,<br />
attraverso l’esperienza di un<br />
altro uomo, grande santo e cercatore<br />
di Dio, Francesco d’Assisi, il<br />
sentiero perduto dell’Amore che<br />
conduce alla trasfigurazione.<br />
L’orchestra e coro “Frammenti<br />
di Luce” (www.frammentidiluce.<br />
org), i solisti, le voci rec<strong>it</strong>anti, la<br />
fotografia, ben coordinati dal<br />
M° Don Maurizio Lieggi, hanno<br />
dato v<strong>it</strong>a ad un’esperienza artistica<br />
affascinante ed avvincente<br />
che ha lasciato il giusto spazio<br />
all’ascolto, alla riflessione e alla<br />
med<strong>it</strong>azione.<br />
I presenti hanno potuto rivivere<br />
attraverso la conversione di<br />
S.Francesco, il percorso personale<br />
con Cristo, percorso di Amore<br />
che, passando per il perdono,<br />
l’umiltà e la morte, genera, salva<br />
e trasfigura nell’esplosione gioiosa<br />
della Risurrezione!<br />
La missione che Gesù ha affidato<br />
a Francesco è scoccata da uno<br />
sguardo d’amore. E ancora oggi,<br />
attraverso lo stesso sguardo del<br />
crocifisso di S. Damiano, vuole<br />
continuare ad affidare ad ogni<br />
uomo la sua missione. Di questo<br />
impegno si è fatta carico l’associazione<br />
“Frammenti di Luce”<br />
(Don Maurizio Lieggi, Don Mario<br />
Castellano, Sr. Cristina Alfano)<br />
nata per evangelizzare attraverso<br />
l’incontro dell’arte con la nov<strong>it</strong>à<br />
del Vangelo.<br />
Durante il concerto si sono potuti<br />
ascoltare canti l<strong>it</strong>urgici e sacri<br />
di rara bellezza e valore simbolico<br />
come il “Victimae paschali laudes”<br />
(gregoriano), il canto più antico<br />
nella tradizione della Chiesa per<br />
l’annuncio della Resurrezione del<br />
giorno di Pasqua.<br />
Questo concerto, riproposto a<br />
metà <strong>maggio</strong> a Torino per l’Esposizione<br />
della Sacra Sindone, con<br />
il resto della produzione artistica<br />
dei “Frammenti di Luce”, si appresta<br />
a segnare altri appuntamenti<br />
sia in Italia che all’estero.<br />
Risuona, infine, da uno dei brani<br />
letti, l’inv<strong>it</strong>o di Cristo Risorto ad<br />
ogni uomo: […] Sorgi, allontaniamoci<br />
da qui. <strong>Il</strong> nemico ti fece uscire<br />
dalla terra del paradiso. Io invece<br />
non ti rimetto più in quel giardino,<br />
ma ti colloco sul trono celeste<br />
[…]”.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 27
Ai piedi della Sacra Sindone<br />
con l’occhio della fede<br />
28<br />
di PAOLA CARBONARA *<br />
Un appuntamento che<br />
l’Azione Cattolica di<br />
Sammichele non ha voluto<br />
perdere.<br />
In particolare con i ragazzi del<br />
gruppo Giovanissimi dai 14 ai 16<br />
anni ci siamo recati a Torino, osp<strong>it</strong>ati<br />
dall’Azione Cattolica locale.<br />
Dopo 10 anni dall’Ostensione<br />
del Giubileo e dopo l’intervento<br />
per la sua migliore conservazione<br />
cui è stata sottoposta nel 2002,<br />
la Sacra Sindone è nuovamente<br />
esposta quest’anno dal 10 aprile<br />
al 23 <strong>maggio</strong>.<br />
L’incontro vero e proprio con la<br />
Sacra Sindone è introdotto da un<br />
<strong>it</strong>inerario opportunamente studiato<br />
e che, partendo dai Giardini<br />
Reali, conduce la fila dei vis<strong>it</strong>atori<br />
sin dentro il Duomo attraverso una<br />
sorta di “galleria d’arte” sul tema<br />
della passione di Gesù Cristo.<br />
A conclusione di tale percorso,<br />
la Sacra Sindone è esposta quasi<br />
come il quadro più importante<br />
della mostra, ben stesa dietro un<br />
vetro e illuminata nella parte retrostante<br />
per poter essere <strong>maggio</strong>rmente<br />
visibile nelle sue parti<br />
più chiare.<br />
Un telo che può essere considerato<br />
una semplice raffigurazione<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
sacra, come le precedenti, ma che,<br />
perlomeno, lascia l’artificio del<br />
dubbio, arricchendosi di mistero.<br />
La questione relativa all’autentic<strong>it</strong>à<br />
della Sindone, cioè alla certezza<br />
assoluta che essa corrisponda<br />
al vero lenzuolo che ha avvolto il<br />
Corpo di Gesù nella sua sepoltura,<br />
Sammichele di Bari<br />
non può considerarsi ancora conclusa.<br />
Scienziati, storici e chimici stanno<br />
giustamente procedendo nello<br />
studio e nell’analisi del telo per<br />
ricavarne informazioni e poter<br />
giungere a delle certezze.<br />
Ma per ora non ve ne sono, né<br />
vi sono sment<strong>it</strong>e scientificamente<br />
dimostrate.<br />
Con consapevolezza e da persona<br />
credente, sento di dover sottolineare<br />
che la fede cristiana non si<br />
fonda sulla Sindone, bensì sui Vangeli<br />
e sull’annuncio degli Apostoli<br />
della v<strong>it</strong>a e degli insegnamenti di
Sammichele di Bari<br />
Gesù.<br />
L’autentic<strong>it</strong>à o meno della Sindone<br />
non intacca minimamente il<br />
credo della Chiesa, né i personali<br />
percorsi di fede di ognuno.<br />
La fede in Gesù che patì sotto<br />
Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì<br />
e fu sepolto e, soprattutto, che risusc<strong>it</strong>ò<br />
dai morti, non appartiene<br />
a tutti, né si manifesta in tutti allo<br />
stesso modo, ma è frutto di un<br />
intimo “Incontro” che si alimenta<br />
quotidianamente con l’Eucaristia:<br />
per essere forte e sicura non ha<br />
bisogno di dimostrazioni.<br />
Finiremmo per cadere in una<br />
trappola.<br />
E’ certo, però, che solo la semplice<br />
possibil<strong>it</strong>à che l’immagine manifestata<br />
su quel lino possa essere<br />
quella di Gesù di Nazareth sofferente<br />
e crocifisso, come descr<strong>it</strong>to<br />
dai Vangeli, non lascia indifferenti<br />
e susc<strong>it</strong>a commozione in quanti<br />
vanno a vis<strong>it</strong>arla.<br />
E proprio l’affluenza a Torino,<br />
che ha visto milioni di prenotazioni<br />
via internet e circa quattromila<br />
volontari a disposizione, ne è una<br />
viva dimostrazione.<br />
Una partecipazione con numeri<br />
esorb<strong>it</strong>anti, non previsti e, se si<br />
considerano con la sola ragione,<br />
ingiustificabili.<br />
Tanta strada, ore di fila, anche<br />
sotto la pioggia, per vedere un<br />
telo che può non avere alcun<br />
valore possono essere comprese<br />
solo con gli occhi, il cuore e la<br />
mente di uomini di fede che non<br />
hanno bisogno di dimostrazioni<br />
per avere certezze.<br />
<strong>Il</strong> mistero che avvolge la storia<br />
della Sindone non può che essere,<br />
per chi crede, una ennesima<br />
dimostrazione della misericordia<br />
di un Dio che si fa piccolo e che<br />
non si impone, che vuol essere<br />
riconosciuto senza la presunzione<br />
di rendersi del tutto e a tutti manifesto.<br />
In questa Ostensione è importante,<br />
inoltre, sottolineare anche<br />
il messaggio che viene offerto dal<br />
tema scelto dal vescovo di Torino,<br />
card. Severino Poletto: “Passio<br />
Christi, Passio hominis” (Passione<br />
di Cristo, Passione dell’uomo).<br />
La contemplazione della Sindone,<br />
che ricorda la sofferenza<br />
puramente umana di Cristo, può<br />
anche essere intesa come un semplice<br />
inv<strong>it</strong>o per tutti a confrontarsi<br />
con le moltissime croci della nostra<br />
uman<strong>it</strong>à sofferente e a sensibilizzare<br />
il nostro essere uomini<br />
e donne di questo mondo alle<br />
<strong>Il</strong> gruppo Giovanissimi a Torino insieme ai loro educatori<br />
s<strong>it</strong>uazioni diverse dal benessere<br />
disorientante in cui siamo inser<strong>it</strong>i.<br />
Mi piace pensare, per il futuro,<br />
ad una Chiesa che, più che affannarsi<br />
a dover dimostrare con forza<br />
le sue ver<strong>it</strong>à, si concentri sempre<br />
più sull’esaltazione di una fede<br />
più intima, più sent<strong>it</strong>a, più autentica,<br />
più giusta; che si dedichi a<br />
comprendere, priva di preconcetti<br />
e ricca di amore e misericordia, i<br />
dolori e le sofferenze del mondo,<br />
entrando in simbiosi con esse,<br />
come Dio stesso ha fatto e continua<br />
a fare, come attraverso la v<strong>it</strong>a<br />
di Gesù ci ha insegnato e continua<br />
ad insegnarci.<br />
Mi piace pensare ad una Chiesa<br />
che guarda in pos<strong>it</strong>ivo alla grande<br />
forza che episodi come questo<br />
evento di Torino hanno su tanta<br />
gente, più che irrigidirsi, mettendosi<br />
sulla difensiva.<br />
Mi piace pensare, ancora, che<br />
anche questo pellegrinaggio a<br />
Torino sia un segno di Dio che si<br />
ripropone alla sua Chiesa e a tutti<br />
gli uomini, qui e in questo tempo,<br />
sempre uguale: lasciandoci nella<br />
piena libertà, inv<strong>it</strong>ando all’umiltà<br />
e al dono di sé e mostrando la Sua<br />
solidarietà con le sofferenze del<br />
mondo.<br />
* Segreteria Scuola<br />
di Formazione all’impegno<br />
Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />
* ‘plur@le‘ - Associazione<br />
di Promozione Sociale<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 29
30<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
Sammichele di Bari<br />
Al via “Un minuto che vale una v<strong>it</strong>a”<br />
E’ iniziata la campagna gratu<strong>it</strong>a di prevenzione della rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale<br />
Solidarietà<br />
alla Dell’Orzo<br />
Quando una giornalista<br />
fa il proprio dovere, cioè<br />
cercare il marcio in tutto<br />
ciò che la circonda, questo mestiere<br />
diventa ancora più difficile di<br />
quello che è.<br />
E si arriva anche a diventare oggetto<br />
di minacce. E’ successo alla<br />
collega Fortunata dell’Orzo, Direttore<br />
di Barilive.<strong>it</strong>. Erano le 13.30<br />
del 13 <strong>maggio</strong> quando un anonimo<br />
l’ha chiamata al telefono e le<br />
ha rivolto, tutto rigorosamente in<br />
dialetto barese, minacce di ogni<br />
genere . Si trattava della voce di un<br />
uomo. La Dell’Orzo da tempo, sul<br />
suo giornale on line, sta cercando<br />
di portare alla luce alcune irregolar<strong>it</strong>à<br />
rilevate all’interno della Multiservizi<br />
di Bari. Ed è proprio a questi<br />
articoli che faceva riferimento, nella<br />
telefonata, questa arrogante e<br />
vigliacca voce maschile. Pochi minuti<br />
dopo la telefonata, il direttore<br />
si è recata presso la stazione dei<br />
Carabinieri più vicina per sporgere<br />
regolare denuncia.<br />
Alla collega Dell’Orzo la solidarietà<br />
de “il Terr<strong>it</strong>orio”. Vada avanti<br />
Direttore e continui a “disturbare”<br />
criminali, band<strong>it</strong>i e arroganti. Questo<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> ne ha bisogno.<br />
La Redazione<br />
“Un minuto<br />
che vale<br />
una v<strong>it</strong>a” è la cam-<br />
pagna di sensibi-<br />
lizzazione contro l’aneurisma<br />
all’aorta addominale promossa<br />
da SICVE (Società Italiana di Chirurgia<br />
Vascolare ed Endovascolare),<br />
che interessa 25 local<strong>it</strong>à su<br />
tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> nazionale: fra<br />
queste c’è Sammichele di Bari<br />
dove, a partire dallo scorso 15<br />
<strong>maggio</strong> sono iniziate le vis<strong>it</strong>e.<br />
Di conseguenza, tutti i c<strong>it</strong>tadini<br />
residenti a rischio (maschi tra<br />
<strong>Il</strong> Vocabolario<br />
ANEURISMA AORTICO ADDOMINALE<br />
CHE COS’E’?<br />
L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione<br />
dell’arteria che colpisce oltre 700.000<br />
persone in Europa (84.000 in Italia) con circa<br />
220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno<br />
(27.000 nel nostro Paese). L’incidenza è stimata<br />
tra il 4% e l’8% negli uomini e tra lo 0,5% e l’1%<br />
nelle donne con più di 60 anni. L’appartenenza<br />
al sesso maschile cost<strong>it</strong>uisce, infatti, uno dei fattori<br />
di rischio, oltre al fumo, all’invecchiamento<br />
i 65 e gli 80 anni) sono inv<strong>it</strong>ati a<br />
sottoporsi a un ecocolordoppler<br />
preventivo per individuare questa<br />
patologia presso il Poliambulatorio<br />
della ASL, in Sammichele,<br />
via Buonarroti, 2. <strong>Il</strong> breve esame,<br />
non invasivo, indolore e completamente<br />
gratu<strong>it</strong>o, permette di<br />
conoscere sub<strong>it</strong>o lo stato di salute<br />
dell’aorta addominale e, qualora<br />
vi fossero delle anomalie,<br />
di mon<strong>it</strong>orare e salvare la v<strong>it</strong>a a<br />
pazienti altrimenti inconsapevoli<br />
del pericolo che corrono.<br />
Nei casi in cui l’aneurisma si<br />
rompe, infatti, la mortal<strong>it</strong>à immediata<br />
è dell’80-90%, e solo la metà<br />
di chi riesce ad arrivare in ospedale<br />
e ad essere operato si salva.<br />
Se invece l’aneurisma dell’aorta<br />
addominale viene scoperto per<br />
tempo può essere tenuto sotto<br />
controllo, oppure operato, se è il<br />
caso, con una percentuale di successo<br />
del 97%.<br />
La presentazione ufficiale<br />
dell’iniziativa, divenuta rotariana<br />
a livello locale, sarà presentata<br />
alle autor<strong>it</strong>à, ai medici, ai farmacisti,<br />
ai Rotary club di Altamura,<br />
Acquaviva delle Fonti - Gioia<br />
del Colle, Monopoli e Putignano,<br />
alle altre associazioni di volontariato<br />
e alla c<strong>it</strong>tadinanza e<br />
si terrà presso la biblioteca del<br />
Comune di Sammichele venerdì<br />
4 giugno, a partire dalle ore 18.<br />
Parteciperanno il Dr. V<strong>it</strong>o<br />
D’Elia, Primario di Chirurgia vascolare<br />
presso l’Ospedale “Miulli”,<br />
ed il suo staff, mentre a fare gli<br />
onori di casa saranno il sindaco<br />
Natale Tateo e la presidente<br />
del Rotary Club Acquaviva delle<br />
Fonti - Gioia del Colle, avv. Margher<strong>it</strong>a<br />
Pugliese.<br />
o a malattie come l’aterosclerosi, la broncopneumopatia<br />
cronica ostruttiva e alcune malattie infettive.<br />
LA SICVE<br />
La SICVE - Società Italiana di Chirurgia Vascolare<br />
ed Endovascolare è stata fondata a Roma nel<br />
1997, e conta oggi oltre 1000 chirurghi associati.<br />
Scopi della Società sono: promuovere gli studi e<br />
le ricerche nel campo della Chirurgia Vascolare ed<br />
Endovascolare; favorire lo sviluppo e la conoscenza<br />
della special<strong>it</strong>à che studia e cura le materie vascolari,<br />
arteriose, venose e linfatiche; promuovere<br />
lo scambio d’idee tra cultori di questa disciplina<br />
chirurgica.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 31
32<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
sport - Sammichele di Bari<br />
Sporting Club, playoff amari<br />
In semifinale festeggia il Casamassima, ora occhi puntati sulla società che dovrà programmare il futuro<br />
di LEONARDO NETTI<br />
Per la terza volta negli<br />
ultimi quattro anni lo<br />
Sporting Club Sammichele<br />
vede infrangersi ai playoff<br />
le speranze di promozione. Al<br />
termine di un campionato equilibrato<br />
ed estenuante, i biancocelesti<br />
hanno chiuso al quinto<br />
posto, dopo essere stati a lungo<br />
in ballo per la v<strong>it</strong>toria del t<strong>it</strong>olo.<br />
Tutto dunque si è deciso negli<br />
spareggi che hanno visto coinvolte,<br />
oltre alla formazione locale,<br />
anche Fragagnano, Appia Brindisi<br />
e Casamassima. <strong>Il</strong> calendario ha<br />
incrociato proprio i destini di Casamassima<br />
e Sammichele, che si<br />
sono sfidate per accedere alla finale.<br />
Nella gara d’andata la squadra<br />
di Tommaso Narraccio ha<br />
disputato una part<strong>it</strong>a pressoché<br />
perfetta; nonostante la squalifica<br />
del bomber Angelo Pascalicchio<br />
e la rosa risicata a disposizione, il<br />
Sammichele si è imposto per due<br />
reti a zero, grazie alle marcature di<br />
Gianluca Colapietro e Giuliano<br />
Salvati, propiziate da un ispiratissimo<br />
Leonardo Schettino. No-<br />
nostante inferior<strong>it</strong>à numerica per<br />
l’espulsione di Cipriano Chiechi<br />
a metà del secondo tempo, i locali<br />
non si sono scomposti e sembrano<br />
dunque aver ipotecato la finale.<br />
Nella gara di r<strong>it</strong>orno, però, il<br />
Sammichele ha disputato una<br />
delle peggiori part<strong>it</strong>e della stagione,<br />
tutto chiuso in difesa senza<br />
quasi mai rendersi pericoloso in<br />
avanti. Alla fine il Casamssima si è<br />
imposto per 2-0, identico risultato<br />
dell’andata, ma ha comunque<br />
passato il turno in virtù della miglior<br />
posizione di classifica al termine<br />
della regular season (Casamassima<br />
secondo alle spalle del<br />
Leporano, Sammichele quinto).<br />
Asd Sammichele, addio<br />
al sogno della serie B<br />
Dopo la rocambolesca eliminazione<br />
in Coppa Italia,<br />
all’ASD Sammichele restava<br />
solo il campionato per poter<br />
alimentare le residue speranze di<br />
accedere alla serie B nazionale. Già<br />
lontani dal primo posto che valeva<br />
la promozione diretta (alla è stata<br />
la matricola Foggia a festeggiare),<br />
i biancocelesti hanno ottenuto la<br />
qualificazione ai playoff, terminando<br />
al quarto posto sub<strong>it</strong>o alle spalle<br />
delle due formazioni di Mola.<br />
Agli spareggi, disputati sul neutro<br />
di Barletta, si è vista la stessa<br />
squadra osservata per tutta la stagione;<br />
spumeggiante nella gara di<br />
semifinale, molle invece nella sfida<br />
decisiva. In semifinale gli uomini di<br />
Angelo Mastrocesare hanno avuto<br />
ragione del Virtus Mola, trascinati<br />
dalla verve realizzativa di Victor<br />
Favalli e dalla grinta di Angelo<br />
Satalino: part<strong>it</strong>a decisa ai tempi<br />
supplementari da una doppietta<br />
del brasiliano, dopo che gli avversari<br />
avevano acciuffato in extremis<br />
il pareggio grazie ad un dubbio calcio<br />
di rigore.<br />
Nella finale disputata contro il<br />
È così calato il sipario su un’altra<br />
stagione comunque pos<strong>it</strong>iva,<br />
visto che l’obiettivo della società,<br />
ad inizio stagione, era quello di<br />
conquistare una tranquilla permanenza.<br />
Resta comunque un<br />
pizzico di rammarico per le gare<br />
perse durante il campionato contro<br />
avversarie sicuramente alla<br />
portata, che avrebbero garant<strong>it</strong>o<br />
ai biancocelesti una migliore<br />
posizione nella griglia playoff.<br />
Ora, occhi puntati sulla società<br />
che dovrà programmare il<br />
futuro, con la speranza di poter<br />
vedere anche per la prossima<br />
stagione sportiva una squadra<br />
di calcio di Sammichele.<br />
Real Mola, invece, il Sammichele è<br />
sembrato solo un lontano parente<br />
della squadra tonica ammirata<br />
qualche giorno prima. Per tutto il<br />
primo tempo i biancocelesti sono<br />
stati in balia degli avversari, senza<br />
mai riuscire ad imbastire trame di<br />
gioco pericolose e subendo ben<br />
tre reti nei primi 20 minuti. La reazione,<br />
arrivata solo nella ripresa, è<br />
però stata troppo flebile per ribaltare<br />
il risultato, al cospetto di un avversario<br />
che ha giocato con ordine<br />
andando ancora a segno grazie a<br />
micidiali ripartenze.<br />
La società del presidente Domenico<br />
Spinelli dice dunque addio<br />
ai sogni di gloria, al termine di<br />
una stagione part<strong>it</strong>a con ben altre<br />
aspettative, visti i grandi nomi giunti<br />
alla corte di Mastrocesare. Resta<br />
la sola soddisfazione di aver messo<br />
in bacheca i primi due trofei della<br />
società, ovvero la Coppa Puglia e<br />
la Supercoppa Regionale, i punti di<br />
ri-partenza per un nuovo progetto<br />
che si spera possa portare il Sammichele<br />
ad affacciarsi finalmente<br />
sul palcoscenico nazionale.<br />
L.N.<br />
Gs Atletico,<br />
ora provaci<br />
Non è ancora terminata<br />
la stagione del GS<br />
Atletico Sammichele;<br />
la locale squadra di pallavolo,<br />
impegnata nel campionato regionale<br />
di serie C, dopo aver<br />
chiuso all’undicesimo posto il<br />
proprio girone, è chiamata a<br />
conquistare la salvezza passando<br />
dai playout.<br />
I biancocelesti si sono trovati<br />
di fronte il Lecce Volley (nono<br />
nel proprio girone), non essendo<br />
riusc<strong>it</strong>i a conquistare neanche<br />
un punto nelle ultime due<br />
part<strong>it</strong>e casalinghe contro Manfradonia<br />
e Triggiano, squadre<br />
senza obiettivi che però hanno<br />
portato a casa l’intera posta in<br />
plaio. L’undicesimo posto finale,<br />
dunque, ha imped<strong>it</strong>o al Sammichele<br />
di sfruttare il fattore campo<br />
nelle gare di spareggio.<br />
<strong>Il</strong> GS Atletico, al termine di una<br />
gara molto intensa e protrattasi<br />
per oltre due ore, ha avuto la<br />
meglio sui coriacei avversari,<br />
vincendo per 3-2 dopo essere<br />
stata in svantaggio per due set<br />
a uno. È stato un match giocato<br />
a viso aperto da entrambe le<br />
compagini, con il Sammichele<br />
che ci ha creduto fino alla fine<br />
nonostante le mille difficoltà<br />
che già da tempo attanagliano<br />
il gruppo.<br />
Per conquistare la salvezza,<br />
dunque, i ragazzi del presidente<br />
Gerardo Spinelli dovranno<br />
ora vincere almeno una delle<br />
due trasferte, con l’obiettivo di<br />
sovvertire un pronostico che li<br />
vedeva sfavor<strong>it</strong>i vista la forza e<br />
soprattutto l’esperienza degli<br />
avversari, ab<strong>it</strong>uati a gare di questo<br />
tipo.<br />
La posta in palio è quindi altissima;<br />
solo nel caso in cui si<br />
riuscisse a conquistare la permanenza<br />
si potrebbero infatti<br />
gettare le fondamenta per un<br />
futuro più ambizioso.<br />
L.N.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 33
A palazzo De’Mari<br />
aleggiava uno spettro<br />
La <strong>maggio</strong>ranza evocava in continuazione Franco Pistilli<br />
Si è celebrato il primo<br />
Consiglio comunale<br />
E’nato.<br />
dell’era Squicciarini.<br />
A presiederlo, il consigliere anziano,<br />
ovvero quello che ha ricevuto<br />
più consensi. In questo caso si è<br />
trattato del secondo più suffragato,<br />
Giuseppe Magistro (Pd), data l’assenza<br />
all’inizio dei lavori di Immacolata<br />
Morano (Pd).<br />
34<br />
di MIMMO FERRANTE qualcuno dall’opposizione. Era Domenico<br />
Tria, primo dei non eletti<br />
GLI ELETTI TRA VETERANI<br />
E NUOVI ARRIVI<br />
Al primo punto all’ordine del<br />
giorno c’era la convalida degli eletti,<br />
quindi la discussione di eventuali<br />
casi di incompatibil<strong>it</strong>à alla carica<br />
di consigliere comunale.<br />
<strong>Il</strong> centrodestra, quello dell’opposizione,<br />
si è presentato con gli<br />
stessi volti che abbiamo visto nelle<br />
passate legislature. Niente di nuovo<br />
sotto il sole.<br />
La coalizione di Squicciarini, invece,<br />
volti nuovi ne ha portati. Ma<br />
è proprio qui che esiste un possibile<br />
punto debole, nella impreparazione<br />
di alcuni che possono facilmente<br />
cadere sotto il fuoco di fila<br />
dell’opposizione, guidata da gente<br />
che la pol<strong>it</strong>ica e l’amministrazione<br />
della cosa pubblica le masticano<br />
da sempre.<br />
La speranza è di ev<strong>it</strong>are di assistere<br />
ad indecorose scene del passato,<br />
con consiglieri incapaci di affrontare<br />
un dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico, pronti ad<br />
alzare la mano al consueto segnale<br />
di qualcuno.<br />
LE DIMISSIONI<br />
NON COMUNICATE<br />
DI FRANCESCA PIETROFORTE<br />
In aula c’è un abusivo, tuonava<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
del Pd, seduto, però, tra i banchi<br />
della <strong>maggio</strong>ranza. Così, finalmente,<br />
qualcuno ricordava di comunicare<br />
all’intera assise che Francesca<br />
Pietroforte, la più suffragata del<br />
Pd, ha accettato l’incarico di Assessore<br />
mezz’ora prima dell’inizio<br />
del consiglio comunale, decadendo<br />
automaticamente dalla carica<br />
di consigliere. Non c’era effettivamente<br />
alcun errore formale ma si<br />
ammetteva la mancata comunicazione,<br />
per altro dovuta, al consiglio<br />
comunale.<br />
IL PRESIDENTE<br />
DEL CONSIGLIO<br />
Alessandro Benevento, new<br />
entry in quota Idv, annunciava la<br />
volontà della <strong>maggio</strong>ranza di affidare<br />
la carica al consigliere Angelo<br />
Maurizio (Idv). Su questo nome, il<br />
sindaco chiedeva la condivisione<br />
della minoranza.<br />
Franco Pistilli lanciava una proposta<br />
alternativa: il consigliere Marcello<br />
Carucci (Sel), defin<strong>it</strong>o dall’ex<br />
Sindaco “memoria storica del centrosinistra<br />
acquavivese”. Un uomo<br />
di sinistra, quindi, che poteva fungere<br />
da collante tra <strong>maggio</strong>ranza e<br />
opposizione. L’ex sindaco pare aver<br />
preso a cuore l’annosa questione<br />
dell’un<strong>it</strong>à del centrosinistra; Pistilli,<br />
considera l’elezione di Carucci il<br />
primo passo verso un armistizio,<br />
una tregua nel centrosinistra, e si<br />
è augurato che ciò possa accadere<br />
anche a destra; l’auspicio è un sano<br />
apparentamento all’opposizione<br />
con il centrodestra ufficiale di Michele<br />
Petruzzellis.<br />
Claudio Solazzo (Giovani per<br />
Petruzzellis) rileggeva, a sua volta,<br />
l’intervento di Squicciarini del<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
18 luglio 2006 quando, a nome<br />
dell’opposizione di centrosinistra,<br />
chiese a Pistilli la presidenza del<br />
consiglio per il Pd. In tal modo, si<br />
sottolineava l’incoerenza tra il dire<br />
ed il fare.<br />
“La presidenza del Consiglio comunale<br />
alla <strong>maggio</strong>ranza è una<br />
volgare forma di lottizzazione tutta<br />
interna alla <strong>maggio</strong>ranza” denunciava<br />
Carucci.<br />
Per Francesco Giuseppe Attollino<br />
(Udc) tutta la polemica era<br />
solo una mera perd<strong>it</strong>a di tempo in<br />
questioni di scarso interesse per la<br />
c<strong>it</strong>tadinanza. <strong>Il</strong> consigliere ha tenuto<br />
a precisare che la coalizione<br />
di <strong>maggio</strong>ranza non è di “centrosinistra”.<br />
Attollino fa parte di una<br />
“coalizione allargata, che guarda<br />
a destra, al centro e a sinistra”, un<br />
centro che non va oltre, bensì verso<br />
i poli, secondo il teorema Azzone-Bonavoglia.<br />
Pistilli lo definisce<br />
“strabismo ideologico”, noi auguriamo<br />
che non venga il torcicollo a<br />
nessuno.<br />
Si passa al voto. Maurizio è presidente<br />
del consiglio comunale acquavivese<br />
con 13 voti.<br />
LE LINEE PROGRAMMATICHE<br />
Francesco Squicciarini ha presentato<br />
la sua come l’amministrazione<br />
dell’ascolto. Una Giunta che vuole<br />
trasmettere seren<strong>it</strong>à, ispirandosi ai<br />
cr<strong>it</strong>eri della massima efficienza e<br />
trasparenza. La prior<strong>it</strong>à è lo sviluppo<br />
economico e le pol<strong>it</strong>iche sociali,<br />
per ricostruire un tessuto sociale<br />
disgregato. C’è bisogno di un risveglio<br />
culturale della c<strong>it</strong>tà. Giusto<br />
un cenno sul PRG per dire che<br />
è superfluo annunciare di volerlo<br />
approvare, lo sanno anche i bambini.<br />
Per quanto riguarda il Miulli, la<br />
strada da seguire è quella del dialogo<br />
con l’Ospedale per il riutilizzo<br />
dei vecchi plessi , anticipando che<br />
l’intenzione è di insediarvi gli uffici<br />
del Tribunale e della ASL.<br />
Petruzzellis ha chiesto che quanto<br />
annunciato dal sindaco sia<br />
messo a confronto con il bilancio<br />
approvato dal Commissario prefettizio,<br />
al fine di capire la fattibil<strong>it</strong>à di<br />
quanto detto. A quel punto, Pistilli<br />
invece si lanciava in un lungo monologo,<br />
molto appassionato, quasi<br />
catartico: “I problemi di Palazzo<br />
prenderanno la <strong>maggio</strong>r parte del<br />
vostro tempo, non è un caso che la<br />
giunta l’abbiate decisa 30 minuti prima<br />
del consiglio”.<br />
Nessuno può mettere in dubbio<br />
la sincer<strong>it</strong>à di chi proferisce queste<br />
parole, un ex sindaco che di ricatti<br />
dalla sua <strong>maggio</strong>ranza ne ha dovuti<br />
subire, accontentando fin quando<br />
ha potuto. L’intervento prosegue,<br />
rivendicando la patern<strong>it</strong>à di molte<br />
delle opere che la nuova Amministrazione<br />
comunale si troverà ad<br />
inaugurare, come quelle relative ai<br />
contratti di quartiere. Certo è che<br />
questo lungo discorso di auto-beatificazione<br />
non piace per niente ai<br />
consiglieri della <strong>maggio</strong>ranza che<br />
rispondono a tono. Roberto Tisci<br />
(Io Sud) si becca la definizione di<br />
“V.A.P., vuoto a perdere” da parte<br />
dell’ex sindaco. <strong>Il</strong> consigliere Filippo<br />
Cassano richiede con insistenza<br />
la presenza in aula del consigliere<br />
Pistilli per smentire molto di quello<br />
che ha detto. Al suo rientro, l’ex Sindaco<br />
esclamava un canzonatorio<br />
“Io sono la vostra essenza”.<br />
UNO SPETTRO IN AULA<br />
Come dargli torto, se tutti avvertono<br />
con estrema urgenza il<br />
bisogno di confrontarsi con lui, di<br />
smentire quello che dice, di fargli<br />
l’opposizione quand’anche non<br />
è più lui Sindaco e se Tisci nella<br />
foga del suo intervento incorre in<br />
una simpatica quanto grave gaffe<br />
chiamandolo “Sindaco Pistilli”. Uno<br />
spettro si aggira a Palazzo De’ Mari.<br />
Sembra che non si riesca a tagliare<br />
il cordone ombelicale con la passata<br />
amministrazione, e con l’uomo<br />
che la guidava. E lui si è divert<strong>it</strong>o<br />
per quasi tutto la durata del Consiglio<br />
comunale a far parlare di sé,<br />
ad essere protagonista anche negli<br />
interventi degli altri, trovando facili<br />
sponde nella <strong>maggio</strong>ranza e in alcuni<br />
consiglieri che, evidentemente,<br />
non hanno ancora elaborato il<br />
lutto per la prematura scomparsa<br />
della precedente amministrazione.<br />
E pensare che il morto tre giorni si<br />
piange.
Acquaviva delle Fonti<br />
Maggioranza e 3 cavalli di razza<br />
D’ora in avanti, si fa sul serio: i problemi non attendono<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Da dove si ricomincia? Ora<br />
incombono i problemi,<br />
quelli veri, per l’Amministrazione<br />
comunale neo-eletta,<br />
guidata da Francesco Squicciarini.<br />
Ed i problemi di questa c<strong>it</strong>tà,<br />
nella loro grav<strong>it</strong>à, non hanno colore<br />
pol<strong>it</strong>ico, ma hanno bisogno<br />
della pol<strong>it</strong>ica.<br />
La prima seduta consiliare era<br />
quella inaugurale. Ed è l’unica ed<br />
ultima attenuante per i consiglieri<br />
di <strong>maggio</strong>ranza. <strong>Il</strong> dibatt<strong>it</strong>o in Aula<br />
è stato monopolizzato dalle minoranze.<br />
L’aspetto che balza sub<strong>it</strong>o<br />
in tutta la sua evidenza è l’assenza<br />
all’interno della <strong>maggio</strong>ranza che<br />
ha vinto le elezioni di consiglieri<br />
con esperienza pol<strong>it</strong>ica ed amministrativa<br />
alle spalle. E ciò, per loro<br />
stessa ammissione.<br />
TRE CAVALLI DI RAZZA<br />
La minoranza si presenta con<br />
tre cavalli di razza. Su questo non<br />
v’è il minimo dubbio. <strong>Il</strong> primo, in<br />
rigoroso ordine alfabetico, è Marcello<br />
Carucci. Che il Pd abbia deliberatamente<br />
cercato la rottura<br />
pol<strong>it</strong>ica con Sel lo capisce anche<br />
un bambino. Ma non fino al punto<br />
da negare la possibil<strong>it</strong>à a Marcello<br />
Carucci di essere eletto presidente<br />
del Consiglio comunale. Oltre<br />
che ispirarsi al bon ton ist<strong>it</strong>uzionale<br />
verso chi rappresenta in quel<br />
consesso una metà dell’elettorato,<br />
l’elezione di Carucci avrebbe<br />
potuto ricucire lo “strappo” nei<br />
rapporti ormai compromessi con<br />
una lista che ha ottenuto un ottimo<br />
risultato. Chi ha guidato il Pd<br />
(visto che Squicciarini non è più<br />
Coordinatore c<strong>it</strong>tadino) nella sua<br />
lenta deriva verso il centro-destra<br />
di UdC ed Io Sud? Al punto da lasciare<br />
che il nome di Carucci fosse<br />
sponsorizzato da Pistilli. E se domani<br />
la <strong>maggio</strong>ranza scricchiolasse,<br />
a chi chiederà aiuto? Agli<br />
estranei del centro-destra con cui<br />
tentare un inciucio o ai “cugini di<br />
sangue”, per dirla alla maniera di<br />
Pistilli? Stupisce che il consigliere<br />
Filippo Cassano rimproveri a Carucci<br />
l’elevato tasso di preparazione<br />
culturale. L’ex consigliere del<br />
Pci ha un’esperienza pol<strong>it</strong>ica invidiabile.<br />
Prendiamo atto che oggi<br />
avere cultura è un difetto, anzichè<br />
una qual<strong>it</strong>à. La competizione devi<br />
farla al ribasso, se vuoi vincere. Ma<br />
questo era anche il personale pol<strong>it</strong>ico<br />
del quale la prima Repubblica<br />
poteva menare vanto.<br />
MICHELE PETRUZZELLIS<br />
<strong>Il</strong> secondo cavallo di razza si<br />
chiama Michele Petruzzellis. Con<br />
la concretezza ci si dovrà misurare.<br />
Con quella di chi dice: “Chiediamo<br />
che sin dal prossimo Consiglio il<br />
Sindaco venga con dati concreti,<br />
con le risorse finanziarie per portare<br />
avanti la progettual<strong>it</strong>à”. E ancora:<br />
“Abbiamo bisogno di vedere il bilancio<br />
previsionale approvato dalla<br />
Commissaria, perchè non può continuare<br />
a dire cose slegate dal sistema<br />
finanziario”.<br />
E che elimina ogni traccia di<br />
demagogia quando afferma, dai<br />
banchi della minoranza: “Non credo<br />
che qualcuno abbia la bacchetta<br />
magica; c’è bisogno di studiare<br />
pol<strong>it</strong>iche finanziarie diverse dalle<br />
normali vie”.<br />
Insomma, chiacchiere e strumentalizzazioni<br />
pol<strong>it</strong>iche stanno a<br />
zero. <strong>Il</strong> centrodestra è deflagrato,<br />
in questa c<strong>it</strong>tà. Petruzzellis rappresenta<br />
la conoscenza perfetta<br />
della macchina amministrativa dal<br />
suo interno, fin nei gangli remoti.<br />
Manca una visione pol<strong>it</strong>ica generale<br />
del PdL.<br />
Difficile affidarla nuovamente a<br />
Franco Pistilli, la cui gestione è stata<br />
sonoramente bocciata dai fatti<br />
e poi dagli elettori. Occorre trova-<br />
re nuovi protagonisti, nuove personal<strong>it</strong>à<br />
forti capaci di parlare al<br />
cuore ed alla mente della gente.<br />
FRANCO PISTILLI<br />
E’ il terzo cavallo di razza, piaccia<br />
o non piaccia. Si dirà: è un uomo di<br />
potere. Non è facile gestire il potere<br />
per 8 anni, mediando in continuazione<br />
tra fameliche vorac<strong>it</strong>à<br />
in una vasca di piranha. Leone e<br />
volpe, avrebbe detto Machiavelli.<br />
Astuzia ed aggressiv<strong>it</strong>à, al momento<br />
opportuno, sapientemente<br />
dosate. Proporre un comunista<br />
alla presidenza del Consiglio ha<br />
spiazzato il Pd. Lo ha costretto a<br />
scavare un fossato con Sel. Non<br />
solo. Carucci esprime cultura pol<strong>it</strong>ica.<br />
Io Sud e l’UdC cosa sono, se<br />
non schegge instabili della pol<strong>it</strong>ica?<br />
La giunta Squicciarini dovrà<br />
fare molta attenzione a Pistilli. La<br />
gente dimentica. E l’ex Sindaco è<br />
il pol<strong>it</strong>ico professionista che sa incantare<br />
le folle. Ha già dichiarato<br />
che presenterà una mozione ad<br />
ogni Consiglio comunale. E’ un<br />
film già visto. Ma ha funzionato<br />
una prima volta. E poi mobil<strong>it</strong>erà<br />
la piazza, ecc<strong>it</strong>ando gli animi.<br />
LA MAGGIORANZA<br />
Non volava una mosca nel settore<br />
riservato alla stampa, nel<br />
momento in cui hanno cominciato<br />
a replicare i consiglieri della<br />
<strong>maggio</strong>ranza. La curios<strong>it</strong>à era alle<br />
stelle. Dalle prime parole capisci<br />
che siamo su altro pianeta. Più o<br />
meno tutti, leggevano un foglio<br />
scr<strong>it</strong>to. La cosa che colpiva erano<br />
frasi come: “Ab<strong>it</strong>uato ad assistere<br />
da spettatore, non vi nascondo che<br />
l’effetto di questo scambio di ruoli<br />
è sì gratificante ma al contempo<br />
carico di responsabil<strong>it</strong>à”. <strong>Il</strong> problema<br />
è avere consapevolezza vera<br />
del ruolo. Essa si esprime con la<br />
sobrietà e con gli atti amministrativi.<br />
Non possiamo pensare che la<br />
coalizione che ha vinto le elezioni<br />
sia stata composta da spettatori<br />
che, da un giorno all’altro, si sono<br />
trasformati in amministratori della<br />
cosa pubblica. Ma era la seduta<br />
inaugurale. Ed è l’unica ed ultima<br />
attenuante. Da oggi, si fa sul serio.<br />
Ecco i nomi<br />
della Giunta<br />
Tre under 40, due donne,<br />
quattro sono alla prima<br />
esperienza pol<strong>it</strong>ico-amministrativa.<br />
Su sei assessorati il<br />
Sindaco ha deciso di assegnarne<br />
cinque, uno per ogni part<strong>it</strong>o<br />
della coalizione, mantenendo<br />
per sé alcune deleghe. Ecco<br />
nomi e deleghe nel dettaglio.<br />
Francesco Squicciarini sindaco<br />
con deleghe a Bilancio,<br />
Finanze, Polizia Municipale,<br />
Personale, Formazione professionale,<br />
Ambiente e Servizi Ecologici).<br />
Leonardo Mastrorocco (Idv)<br />
vicesindaco con delega a: Lavori<br />
Pubblici, Verde pubblico, Cim<strong>it</strong>ero<br />
e Servizi Cim<strong>it</strong>eriali, Edilizia<br />
scolastica, Arredo urbano,<br />
Gestione strutture pubbliche e<br />
di pubblica util<strong>it</strong>à, Contratti e<br />
appalti, Protezione civile, Tributi,<br />
Lotta all’evasione ed elusione<br />
fiscale – Contenzioso, Randagismo,<br />
Catasto.<br />
Vincenzo Casucci (Udc) è assessore<br />
allo Sviluppo e alle attiv<strong>it</strong>à<br />
produttive (commercio, industria<br />
e artigianato), Zona P.I.P.,<br />
Agricoltura, Commercio, GAL,<br />
Igiene e san<strong>it</strong>à, Trasporti pubblici,<br />
Traffico e viabil<strong>it</strong>à, Sicurezza e<br />
legal<strong>it</strong>à, Piano strategico.<br />
Alberto Della Corte (Compagnia<br />
delle Arti) ha ottenuto le<br />
deleghe dell’ urbanistica, Pianificazione<br />
del Terr<strong>it</strong>orio, Edilizia<br />
privata, Riqualificazione centro<br />
storico e Attuazione P.R.G.,<br />
P.D.R., P.P. e P.D.L..<br />
Francesca Pietroforte (Pd) è<br />
assessore con delega alle Pol<strong>it</strong>iche<br />
giovanili, Cultura, Manifestazioni<br />
civili, Promozione del<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, Problemi del lavoro,<br />
Pari opportun<strong>it</strong>à, Pubblica istruzione,<br />
Spettacolo, Turismo, Univers<strong>it</strong>à,<br />
Ufficio Informa Giovani<br />
e Pol<strong>it</strong>iche dello Sport.<br />
Carmela Capozzo (Io Sud)<br />
si occuperà di Pol<strong>it</strong>iche sociali,<br />
Pol<strong>it</strong>iche per la persona e Solidarietà<br />
sociale.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 35
36<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
Acquaviva delle Fonti<br />
Un nuovo sport: le pistilleidi!<br />
Florilegio di affermazioni in Consiglio comunale dell’ex Sindaco<br />
Gran parte del suo intervento,<br />
l’ex Sindaco,<br />
Franco Pistilli, lo ha<br />
incentrato sui mer<strong>it</strong>i della sua<br />
Amministrazione, peraltro non riconosciuti.<br />
<strong>Il</strong> comp<strong>it</strong>o che Pistilli<br />
leg<strong>it</strong>timamente si prefigge è quello<br />
di impedire che la nuova <strong>maggio</strong>ranza<br />
si appropri di progetti<br />
precedenti. Vediamoli, questi progetti.<br />
SERVIZI SOCIALI<br />
Ha ricordato che la sua Amministrazione<br />
aveva “messo in gioco”<br />
un milione e mezzo di euro, da<br />
destinarsi ai servizi sociali. Una cifra<br />
ripetuta puntualmente ad ogni<br />
bilancio di previsione, ogni anno.<br />
Bisogna solo capire se una somma<br />
così importante sia stata deliberata<br />
ogni anno per 8 di permanenza<br />
a palazzo De’ Mari o una sola volta.<br />
Nel primo caso, infatti, I servizi<br />
sociali di Acquaviva avrebbero beneficiato<br />
di ben 12 milioni di euro.<br />
Sta di fatto, però, che le fasce deboli<br />
della società non usufruiscono<br />
di buoni pasto nelle classi elementari<br />
che adottano il turno del<br />
tempo pieno. Si narra addir<strong>it</strong>tura<br />
che in un caso la vice-Segretaria<br />
comunale, in risposta al gen<strong>it</strong>ore<br />
che lamentava la cessazione del<br />
servizio, si sia offerta di pagare di<br />
tasca propria il buono pasto, ottenendone<br />
un rifiuto.<br />
OSPEDALE MIULLI<br />
Pistilli ha affermato: “Voglio vedere<br />
se consentirete che un ente<br />
ecclesiastico si appropri dei beni<br />
che un avvocato ha lasciato agli<br />
acquavivesi. Voglio vedere se vi cost<strong>it</strong>uirete<br />
in giudizio contro l’ente ecclesiastico”.<br />
E’ stato ripetuto a iosa<br />
in questi anni che Pistilli ha tessuto<br />
lodi sperticate nei confronti<br />
degli amministratori e dello stesso<br />
Ospedale Miulli. Partecipò in pompa<br />
magna all’inaugurazione del<br />
nuovo Miulli, a fianco del governatore<br />
e degli organi regionali che<br />
avevano autorizzato la costruzione<br />
del complesso. Oggi, ingaggia<br />
una battaglia laicista per la natura<br />
pubblica dell’ente. In Aula, Pistilli<br />
ha ricordato la sua “richiesta al Vescovo<br />
per destinare il vecchio plesso<br />
Pistilli durante la prima seduta della nuova legislatura<br />
a sede del nuovo Tribunale”. Ma il<br />
nuovo Tribunale non doveva forse<br />
sorgere nella zona ex 167, come dimostrato<br />
dai programmi triennali<br />
delle opere pubbliche a partire dal<br />
2004? D’improvviso, nel 2008, il Tribunale<br />
scompare dal piano delle<br />
opere pubbliche e dai contratti di<br />
quartiere. Pistilli non ha mai detto<br />
il motivo di questa cancellazione.<br />
Non giungeva il finanziamento?<br />
Era impraticabile il programma<br />
ministeriale? Ha detto, però, di volere<br />
il nuovo Tribunale nel vecchio<br />
plesso ospedaliero. Con o senza il<br />
parere dell’ente ospedaliero.<br />
PIANO REGOLATORE<br />
GENERALE<br />
Oggi, l’ex Sindaco attribuisce al<br />
centrosinistra ed allo stesso Commissario<br />
prefettizio, la responsabil<strong>it</strong>à<br />
di non aver favor<strong>it</strong>o l’<strong>it</strong>er del<br />
PRG. Pistilli era il Sindaco della c<strong>it</strong>tà,<br />
aveva una <strong>maggio</strong>ranza solida,<br />
Presidente di Regione era Raffaele<br />
F<strong>it</strong>to. Ha adottato il PRG dopo un<br />
mese dal suo insediamento. Sono<br />
trascorsi 10 anni da quell’adozione,<br />
Acquaviva è priva di uno strumento<br />
urbanistico e si pretende di<br />
scaricare sul centrosinistra il fatto<br />
di “avere cambiato tutto”. Risibile.<br />
Chi era al governo della c<strong>it</strong>tà ? L’assessore<br />
regionale Barbanente diverse<br />
volte, in vis<strong>it</strong>a ad Acquaviva,<br />
dichiarava che il Comune avrebbe<br />
dovuto adeguare il PRG alle prescrizioni<br />
della Regione. In alternativa,<br />
avrebbe potuto ricorrere<br />
in giudizio contro le prescrizioni<br />
imposte dalla Regione oppure<br />
revocare il PRG ed adottarne uno<br />
nuovo di zecca. Nulla è stato fatto.<br />
Oggi, versiamo lacrime di coccodrillo?<br />
CONTRATTI DI QUARTIERE<br />
E’ giunta la prima tranche del finanziamento<br />
dei contratti di quartiere,<br />
sostiene Pistilli. Ed è vero.<br />
Due ordinativi di pagamento sono<br />
stati depos<strong>it</strong>ati presso la tesoreria<br />
regionale, ossia il Banco di Napoli.<br />
Sono due gli importi: il primo è<br />
pari a 249.939,48 euro. <strong>Il</strong> secondo<br />
è di 134.582,81 euro. <strong>Il</strong> totale è pari<br />
a 384.522,29 euro. Siamo lontani<br />
dai 600 mila euro dichiarati. Per<br />
incassare effettivamente questo<br />
finanziamento, il comune di Acquaviva<br />
deve dimostrare di essere<br />
in possesso dei suoli della ex 167.<br />
Come detto più volte, il Comune<br />
L’ex sindaco<br />
ha ribad<strong>it</strong>o<br />
i vecchi progetti<br />
portati avanti<br />
dalla sua<br />
amministrazione<br />
non può dichiararsi t<strong>it</strong>olare delle<br />
aree in quanto pendono ancora<br />
dei contenziosi. Tanto è vero che<br />
le imprese di costruzione che si<br />
aggiudicarono alcuni lotti nel lontano<br />
2004 non sono mai riusc<strong>it</strong>e a<br />
stipulare gli atti di compravend<strong>it</strong>a<br />
dal notaio proprio a causa dei contenziosi<br />
pendenti.<br />
La proprietà delle aree è ancora<br />
sub iudice, ragione per cui la Regione<br />
non può erogare i finanziamenti,<br />
altrimenti ne risponderebbero<br />
direttamente i funzionari.<br />
La Giunta Pistilli è caduta perchè<br />
non è stato approvato il programma<br />
triennale delle opere pubbliche.<br />
Al suo interno era inser<strong>it</strong>o il<br />
contratto di quartiere, automaticamente<br />
bocciato anch’esso. I 5 milioni<br />
di euro che lo Stato erogava<br />
erano legati al contratto di quartiere.<br />
Domanda finale: arriveranno<br />
davvero I 5 milioni?<br />
Chi vivrà vedrà.<br />
Confcommercio denuncia:<br />
troppi disordini nel Comune<br />
Eletto il nuovo vertice di Confcommercio nella provincia di Bari. Nuovo<br />
presidente dell’organizzazione è Alessandro Ambrosi, eletto alla guida<br />
della confederazione per la seconda volta consecutiva. Dell’esecutivo<br />
provinciale, composto da ben 15 componenti, fa parte anche l’acquavivese<br />
V<strong>it</strong>o Abrusci. “<strong>Il</strong> mondo del commercio in questa c<strong>it</strong>tà presenta<br />
<strong>numero</strong>se problematiche e difficoltà”. Come fatto rilevare in una nota inviata<br />
di recente al Prefetto di Bari, Carlo Schilardi, ed al Questore della<br />
c<strong>it</strong>tà capoluogo, Giorgio Manari, si registra una s<strong>it</strong>uazione di disordine<br />
nella concessione di autorizzazione alla vend<strong>it</strong>a di alimenti e bevande,<br />
nell’abusivismo commerciale, nella carenza di aree deputate a parcheggio<br />
per carico e scarico merci e così via. La nota è stata inviata alle massime<br />
autor<strong>it</strong>à a segu<strong>it</strong>o di mancate risposte da parte del capo dell’Ufficio<br />
tecnico, Giovanni Di Donna, e del Comandante della polizia municipale,<br />
Giovanni Centrone a re<strong>it</strong>erate richieste da parte della Confcommercio di<br />
Acquaviva delle Fonti.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 37
<strong>Il</strong> groviglio della Cantina<br />
Una variante concede un permesso a costruire...abusivo?<br />
Questa c<strong>it</strong>tà ci ha ab<strong>it</strong>uati<br />
alle sue infin<strong>it</strong>e complicanze.<br />
<strong>Il</strong> perno principale<br />
è palazzo De’ Mari. La pol<strong>it</strong>ica intesa<br />
come potere.<br />
L’amministrazione della cosa<br />
pubblica conserva ancora intatta<br />
la capac<strong>it</strong>à di condizionamento, se<br />
non di ricatto ed intimidazione.<br />
Una società, invece, cresce solo<br />
se il pubblico si lim<strong>it</strong>a a fissare le<br />
regole del gioco, valide per tutti.<br />
Deve fare da arb<strong>it</strong>ro. Ma i giocatori<br />
siamo tutti noi. Se l’arb<strong>it</strong>ro decide<br />
chi deve vincere, è la fine. Ogni questione<br />
si complica. Si va alla ricerca<br />
del più piccolo dettaglio. <strong>Il</strong> capello<br />
si trasforma in fune. Le funi s’intrecciano.<br />
<strong>Il</strong> groviglio si fa inestricabile.<br />
Ed una c<strong>it</strong>tà soffoca nei problemi.<br />
Parliamo o, meglio, riparliamo di<br />
cantina sociale.<br />
Lo facciamo perchè c’è una sentenza<br />
del Consiglio di Stato che<br />
conferma una precedente sentenza<br />
del TAR. Vediamo di cosa si tratta.<br />
Nel 2006, quando ancora tutta<br />
la vicenda era nella pancia di Giove,<br />
in Consiglio comunale si discute<br />
sui destini della ex Cantina Sociale.<br />
La società cooperativa è fall<strong>it</strong>a. Restano<br />
i ruderi di un immobile. C’è la<br />
richiesta di un permesso a costruire<br />
per trasformarlo. Per fare questo,<br />
il Consiglio comunale deve approvare<br />
un Piano di Lottizzazione. In<br />
quella occasione, spunta l’esistenza<br />
di una variante al vecchio Programma<br />
di Fabbricazione (PdF). Una<br />
variante trasforma la destinazione<br />
d’uso di una zona. Tanto per fare<br />
un esempio, se in un’area possono<br />
sorgere solo comignoli di indutrie,<br />
approvando la variante l’area diviene<br />
a destinazione residenziale. Puoi<br />
edificare case.<br />
La variante, approvata dal Comune,<br />
passava poi all’esame dell’ente<br />
sovraordinato: la Regione Puglia.<br />
Quella variante non è mai stata<br />
approvata in via Capruzzi. Quindi,<br />
ogni permesso a costruire sarebbe<br />
un abuso.<br />
Sta di fatto che l’impresa edile<br />
Edilres ottiene un permesso a costruire<br />
in presenza di una variante<br />
approvata solo dal Comune.<br />
La Edilres realizza lo scheletro del<br />
38<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />
fabbricato. Quando già l’immobile<br />
grezzo è realizzato, viene fuori un<br />
parere favorevole a costruire, da<br />
parte dell’Ufficio Tecnico, su un altro<br />
suolo confinante con la Cantina<br />
Sociale. La proprietà è della fami-<br />
glia Caponio-Colasuonno. Viene<br />
prevista la demolizione di un fabbricato<br />
fatiscente e la edificazione<br />
di un secondo fabbricato da destinarsi<br />
a civile ab<strong>it</strong>azione. In totale, 3<br />
appartamenti disposti a schiera.<br />
Variante sì variante no<br />
“se famo du spaghi”<br />
La variante approvata dal<br />
solo Consiglio comunale<br />
ma non dalla Regione, viene<br />
r<strong>it</strong>enuta valida a tutti gli effetti.<br />
Si può edificare. Una parte del suolo<br />
dell’area cantina sociale si dice<br />
abbia una destinazione B2 sulle<br />
mappe, ossia zona di completamento<br />
su cui edificare anzichè D1,<br />
ossia zona destinata ad opifici, capannoni<br />
industriali, non ab<strong>it</strong>ativo.<br />
<strong>Il</strong> valore venale del suolo schizza in<br />
alto, è evidente.<br />
In quell’epoca, l’allora consigliere<br />
comunale di minoranza, Lino<br />
Romanelli, compie una sua personale<br />
indagine, al termine della<br />
quale qualcosa viene alla luce. Si<br />
sta dando avvio ad un’altra variante,<br />
quella di piazza Garibaldi, grazie<br />
alla quale un’area viene destinata<br />
alla realizzazione di un campo di<br />
pallavolo, con delibera di Consiglio<br />
comunale risalente al 1979.<br />
Quella variante è valida, perchè ha<br />
ricevuto il sì da parte della Giunta<br />
regionale, a differenza di quanto<br />
accaduto per la variante della cantina<br />
sociale. Caso strano, l’Ufficio<br />
Tecnico usa due pesi e due misure.<br />
Se per la cantina sociale concede<br />
il permesso a costruire, in questo<br />
caso lo nega pur essendo tutto in<br />
regola. Per Di Donna, la variante di<br />
piazza Garibaldi non è valida. Sbalzi<br />
d’umore.<br />
Questo episodio, però, mette<br />
probabilmente in guardia l’Ufficio<br />
Tecnico. Giovanni Di Donna diviene<br />
capo dell’UTC, nel 2001. Nel<br />
2006, a segu<strong>it</strong>o delle vicende di<br />
piazza Garibaldi, avverte l’esigenza<br />
di redigere una ricerca di eventuali<br />
ulteriori varianti che potrebbero<br />
essergli sfugg<strong>it</strong>e perchè approvate<br />
prima del suo arrivo, nel 2001. “Potrebbe<br />
venir fuori qualche altra variante<br />
di cui non sono al corrente”,<br />
lo sentono esclamare nei corridoi<br />
di palazzo De’ Mari. Di tali varianti<br />
potrebbe non esservi traccia sulle<br />
mappe. Cinque anni di tempo non<br />
sono bastati ad effettuare una ricognizione.<br />
E’ impensabile che Nicola Forcillo,<br />
il precedente capo dell’Ufficio<br />
Tecnico, non abbia mai provveduto<br />
ad una ricognizione in tal senso. Ad<br />
Acquaviva giungono diversi tecnici<br />
da Comuni viciniori, Consulenti<br />
Tecnici d’Ufficio (CTU) che devono<br />
conoscere la strumentazione urbanistica.<br />
Mica per ognuno di essi si<br />
effettua una ricerca delle varianti,<br />
caso per caso. La strumentazione<br />
urbanistica del Comune è liberamente<br />
consultabile presso una cartolibreria<br />
s<strong>it</strong>a in via Bari. Del resto,<br />
nessuna strumentazione urbanistica<br />
ha mutato in modo sostanziale<br />
le destinazioni d’uso delle singole<br />
aree, fatta eccezione per minuscole<br />
varianti che modificavano in modo<br />
parziale un’area. E, parafrasando il<br />
testo di una canzone: “variante sì,<br />
variante no, se famo du spaghi”.<br />
Alcuni tecnici presentano l’area<br />
come zona D1, altri come zona B2.<br />
La Edilres provvede a edificare<br />
il rustico del fabbricato. Subisce,<br />
inizialmente, un provvedimento<br />
da parte dell’Ufficio tecnico di<br />
sospensione del permesso a costruire<br />
in via cautelativa, sine die.<br />
Nella disciplina urbanistica, invece,<br />
sembra che questo provvedimento<br />
non esista. In realtà, il capo<br />
dell’UTC prende tempo in questo<br />
modo. Viene coinvolta la regione<br />
Puglia che rispose confermando<br />
effettivamente la valid<strong>it</strong>à della
l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />
originaria tipizzazione D1, quindi<br />
zona industriale.<br />
La Regione non rispondeva e<br />
l’atteggiamento dell’impresa non<br />
era non ispirato ad una forte contrapposizione.<br />
La d<strong>it</strong>ta avrebbe<br />
potuto anche ricorrere al TAR contro<br />
un permesso a costruire prima<br />
concesso e poi sospeso e chiedere<br />
al Comune un risarcimento. Invece,<br />
la d<strong>it</strong>ta fece appena una diffida.<br />
Una contestazione leggera, in ogni<br />
caso.<br />
Trascorre il tempo. Di Donna<br />
convalida il permesso a costuire<br />
dopo alcuni mesi. Non si vogliono<br />
arrecare ulteriori danni all’impresa.<br />
Di Donna sostiene che l’interesse<br />
pubblico è secondario rispetto al<br />
privato che è preminente. Secondo<br />
l’UTC il permesso a costruire dato<br />
all’impresa è valido, è trascorso anche<br />
molto tempo e in terzo luogo<br />
I lavori erano in uno stadio avanzato.<br />
In realtà, era trascrso meno<br />
di un anno. Le opere non erano in<br />
uno stadio veramente avanzato.<br />
C’era solo lo scheletro dell’immobile.<br />
In ogni caso, l’interesse privato<br />
andava privilegiato. A quel punto,<br />
non esisteva più alcuna questione<br />
Edilres.<br />
<strong>Il</strong> secondo provvedimento assunto<br />
fu annullare il parere favo-<br />
revole che era stato dato sull’altro<br />
suolo di proprietà di Caponio e<br />
Colasuonno. La motivazione fu<br />
che quella era zona industriale (D1)<br />
e che la variante in realtà non era<br />
mai stata approvata. Parte un ricorso<br />
al TAR che da ragione a Caponio<br />
e Colasuonno. Si può edificare. Tra<br />
le motivazioni addotte dalla Magistratura<br />
amministrativa, una desta<br />
stupore. Quell’area, sulle mappe è<br />
classificata come B2, ossia zona di<br />
completamento. Tutti sapevano<br />
però che quella era zona D1, industriale.<br />
Ma perchè il TAR assume una<br />
motivazione che ha del clamoroso?<br />
La ver<strong>it</strong>à è che sin dal 1980<br />
l’UTC ed I tecnici progettisti hanno<br />
utilizzato una tavola particolare<br />
del PRG in cui l’area s<strong>it</strong>uata tra via<br />
Einaudi e via Ciccarone era stata<br />
sempre r<strong>it</strong>enuta come edificabile.<br />
D’improvviso, nel 2006, alcuni<br />
consiglieri comunali, in fase di approvazione<br />
del Piano di Lottizzazione<br />
della cantina sociale hanno<br />
sollevato il problema della valid<strong>it</strong>à<br />
di quella variante di tipizzazione<br />
di zona. Non era mai stata approvata<br />
e non era valido il permesso a<br />
costruire della Edilres. C’era stato,<br />
probabilmente, un errore da parte<br />
dell’UTC, nel rilascio di un permesso<br />
a costruire su un’area sulla quale<br />
era abusivo farlo.<br />
“Superficial<strong>it</strong>à nell’istruttoria,<br />
qualificazione da cui difficilmente<br />
può dissentirsi vuoi perchè da parte<br />
ricorrente si è depos<strong>it</strong>ata agli atti di<br />
giudizio l’istanza concessoria riguardante<br />
la demolizione di costruzione<br />
esistente e la realizzazione di un<br />
complesso edilizio in via Ciccarone<br />
sia perchè l’Amministrazione non ha<br />
r<strong>it</strong>enuto chiarire la difforme indicazione”.<br />
I magistrati, nella sentenza,<br />
pongono in evidenza la superficial<strong>it</strong>à<br />
e l’approssimazione con cui<br />
viene trattata una questione così<br />
rilevante. E’ evidente che a qualcuno<br />
interessava che la questione<br />
procedesse in un certo verso.<br />
Ancora I giudici: “A tutt’oggi, la<br />
deliberazione di Consiglio comunale<br />
<strong>numero</strong> 41 del 25 gennaio 1980 ed<br />
allegata alla Tavola <strong>numero</strong> 5 della<br />
zonizzazione, non è stata oggetto di<br />
r<strong>it</strong>uali provvedimenti di autotutela,<br />
aggiungendo che la destinazione a<br />
zona residenziale di completamento<br />
B2 risulta confermata anche dal<br />
nuovo strumento urbanistico generale”.<br />
Cosa assolutamente non<br />
ver<strong>it</strong>iera ma tutto si riduce ad un<br />
presunto utilizzo della Tavola 5 di<br />
zonizzazione di cui alla delibera di<br />
Consiglio comunale <strong>numero</strong> 41/80<br />
che sarebbe stata la Tavola cui tutti,<br />
dall’UTC al professionista esterno,<br />
hanno fatto riferimento nel corso<br />
degli anni per l’attiv<strong>it</strong>à edilizia.<br />
A quel punto, bisognava valutare<br />
l’eventuale ulteriore ricorso al<br />
Consiglio di Stato per la sospensiva.<br />
Ovvero inoltrare ricorso al TAR<br />
nel mer<strong>it</strong>o della sentenza. Franco<br />
Gagliardi La Gala ha optato per<br />
quest’ultima possibil<strong>it</strong>à. <strong>Il</strong> TAR ha<br />
confermato la prima semtenza che<br />
dava ragione a Caponio-Colasuonno.<br />
<strong>Il</strong> Comune ha avuto torto.<br />
C’è un’ulteriore sentenza del<br />
Consiglio di Stato che mette in luce<br />
che la tipizzazione del PRG adottato<br />
non era affatto D2, ma F5, ossia<br />
di riqualificazione urbana. In ogni<br />
caso, passava da D1 a F5, non da<br />
B2 a F5.<br />
Io sono proprietario di un’area<br />
che nell’amb<strong>it</strong>o dello strumento<br />
urbanistico, è tipizzata come B2, di<br />
completamento. Viene adottato il<br />
PRG. E quest’area che era tipizzata<br />
B2 nel PdF viene classificata come<br />
F5 nel PRG. Io, che sono proprietario,<br />
cosa devo fare? Devo osservare<br />
la norma. Invece, assolutamente<br />
nulla. Anzi, Caponio-Colasuonno<br />
nulla hanno da dire, nessuna osservazione.<br />
Nessuna osservazione<br />
da Attilio Manobianca (voleva<br />
vendere il terreno, ha 2 nipoti entrambi<br />
ingegneri Chiamparino e<br />
Colapinto, molto esperti a cui lui<br />
si sarebbe rivolto per valutare la<br />
possobil<strong>it</strong>à di edificare; I tecnici gli<br />
avrebbero risposto negativamente<br />
in quanto zona D1 non B2) che ha<br />
una particella che ricade tra via Einaudi<br />
e via Ciccarone redige alcune<br />
osservazioni, ma in mer<strong>it</strong>o ad<br />
un altro immobile adiacente, una<br />
distilleria. Nel 2005, Manobianca si<br />
è rivolto a qualcun altro. La impresa<br />
ha chiesto il certificato di destinazione<br />
urbanistica che acquistava il<br />
suolo di sua proprietà. E viene rilasciato<br />
alla d<strong>it</strong>ta un certificato come<br />
zona B2 di completamento. Sia in<br />
un precedente certificato del 1998<br />
che in questo del 2005, il Comune<br />
fa riferimento alla strumentazione<br />
urbanistica vigente che non contempla<br />
affato la delibera 41/80.<br />
Nessuna osservazione da parte<br />
della stessa cantina sociale che<br />
una porzione di suolo ricadente<br />
in questa zona B2 edificabile. Cosa<br />
vuol dire? Tutti erano convinti che<br />
quella zona, inizialmente nel vecchio<br />
PdF, fosse effettivamente D1 e<br />
che fosse passata nel nuovo PRG a<br />
zona di riqualificazione urbana F5.<br />
<strong>Il</strong> progettista del PRG, nel momento<br />
in cui aveva una zona già<br />
tipizzata B2, per quale motivo<br />
avrebbe dovuto penalizzarla tipizzandola<br />
F5? La zona comprendente<br />
gli immobili già esistenti ed ab<strong>it</strong>ati<br />
ha sub<strong>it</strong>o una modifica della tipizzazione<br />
a zona B2. Tutto il resto, da<br />
D1 è divenuto F5.<br />
L’ultima sentenza del Consiglio<br />
di Stato conferma la sentenza favorevole<br />
a Caponio-Colasuonno<br />
del TAR. In sostanza, la magistratura<br />
amministrativa chiede in modo<br />
asettico se la Tavola 5 che fa riferimento<br />
alla deliberazione 41 del<br />
1980 che il Comune ha in uso da<br />
un trentennio è valida o no. Poichè<br />
è stata utilizzata in lungo ed in<br />
largo ed essendovi giurisprudenza<br />
consolidata che i riferimenti grafici<br />
fanno testo, hanno riconosciuto<br />
la tipizzazione B2. L’UTC, tuttavia,<br />
non avrebbe utilizzato la Tavola dal<br />
1980. Si utilizzava un’altra Tavola, la<br />
5/A della variante generale al PdF<br />
come confermato da una serie di<br />
atti e certificazioni, in cui quella<br />
zona veniva considerata come D1.<br />
La prova schiacciante, tuttavia,<br />
resta un’altra. In tutti i certificati di<br />
destinazione urbanistica, sia in passato<br />
sia recenti rilasciati dall’UTC, ci<br />
si rifà allo strumento urbanistico vigente.<br />
Non esiste un solo certificato<br />
di destinazione urbanistica in cui<br />
il capo dell’UTC faccia riferimento<br />
alla variante di cui alla delibera di<br />
Consiglio comunale 41/80.<br />
Non solo. La regione Puglia ha<br />
sempre vistato e timbrato le Tavole<br />
eventualmente modificate sia sulla<br />
zonizzazione che sul Piano quadro.<br />
Nella delibera 41/80 si prende in<br />
esame la zona tra via Sammichele<br />
e via Annunziata ha I timbri di approvazione<br />
della regione sia sulla<br />
Tavola 5 che sulla Tavola 4/A del<br />
piano quadro. Nella zona di via<br />
Einaudi e via Ciccarone, invece,<br />
sulla relativa e corrispondente Tavola<br />
4/B del Piano quadro su cui è<br />
rappresentata quella zona, manca<br />
il timbro regionale. Nel momento<br />
in cui c’è una variante è ovvio che<br />
dovrà essere riportata sull’una e<br />
sull’altra Tavola.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 39
Regione: l’area è zona industriale<br />
Questa c<strong>it</strong>tà ci ha ab<strong>it</strong>uati<br />
alle sue infin<strong>it</strong>e complicanze.<br />
<strong>Il</strong> perno principale<br />
è palazzo De’ Mari. La pol<strong>it</strong>ica<br />
intesa come potere.<br />
L’amministrazione della cosa<br />
pubblica conserva ancora intatta<br />
la capac<strong>it</strong>à di condizionamento,<br />
se non di ricatto ed intimidazione.<br />
Una società, invece, cresce solo<br />
se il pubblico si lim<strong>it</strong>a a fissare le<br />
regole del gioco, valide per tutti.<br />
Deve fare da arb<strong>it</strong>ro. Ma i giocatori<br />
siamo tutti noi. Se l’arb<strong>it</strong>ro decide<br />
chi deve vincere, è la fine. Ogni<br />
questione si complica. Si va alla<br />
ricerca del più piccolo dettaglio.<br />
<strong>Il</strong> capello si trasforma in fune. Le<br />
funi s’intrecciano. <strong>Il</strong> groviglio si fa<br />
inestricabile. Ed una c<strong>it</strong>tà soffoca<br />
nei problemi.<br />
Sent<strong>it</strong>e questa storia.<br />
Parliamo o, meglio, riparliamo<br />
di cantina sociale.<br />
Lo facciamo perchè c’è una sentenza<br />
del Consiglio di Stato che<br />
conferma una precedente sentenza<br />
del TAR. Vediamo di cosa si<br />
tratta. Nel 2006, quando ancora<br />
tutta la vicenda era nella pancia<br />
di Giove, in Consiglio comunale si<br />
discute sui destini della ex Cantina<br />
Sociale. La società cooperativa<br />
è fall<strong>it</strong>a. Restano i ruderi di un immobile.<br />
C’è la richiesta di un permesso<br />
a costruire per trasformarlo. Per<br />
fare questo, il Consiglio comunale<br />
deve approvare un Piano di<br />
Lottizzazione. In quella occasione,<br />
spunta l’esistenza di una variante<br />
al vecchio Programma di Fabbricazione<br />
(PdF). Una variante trasforma<br />
la destinazione d’uso di<br />
una zona. Tanto per fare un esempio,<br />
se in un’area possono sorgere<br />
solo comignoli di indutrie, approvando<br />
la variante l’area diviene a<br />
destinazione residenziale. Puoi<br />
edificare case.<br />
La variante, approvata dal Comune,<br />
passava poi all’esame<br />
dell’ente sovraordinato: la Regione<br />
Puglia. Quella variante non è<br />
mai stata approvata in via Capruzzi.<br />
Quindi, ogni permesso a costruire<br />
sarebbe un abuso.<br />
40<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />
Arriva il Tar<br />
Successivamente, viene annullato<br />
il secondo parere favorevole a<br />
costruire rilasciato dall’Ufficio Tecnico<br />
Comunale in mer<strong>it</strong>o all’altro<br />
suolo, di proprietà di Caponio e Colasuonno.<br />
Mentre la Edilres ha realizzato<br />
un immobile allo stato grezzo<br />
sull’area della cantina sociale, sul<br />
suolo adiacente di Caponio-Colasuonno<br />
vi è appena un permesso a<br />
costruire. I lavori non hanno avuto<br />
ancora inizio.<br />
Perchè L’UTC revoca il permesso?<br />
La motivazione è che quella è zona<br />
industriale (D1) e che la variante, in<br />
realtà, non è mai stata approvata.<br />
Parte un ricorso al TAR da parte di<br />
Caponio-Colasuonno. <strong>Il</strong> TAR dà ragione<br />
a questi ultimi. Si può edificare.<br />
Tra le motivazioni addotte dalla<br />
Magistratura amministrativa, una<br />
desta stupore fra taluni studi tecnici.<br />
Quell’area, sulle mappe è classificata<br />
come B2, ossia zona di completamento.<br />
Tutti sapevano però che<br />
quella era zona D1, industriale.<br />
Ma perchè il TAR assume una motivazione<br />
che ha del clamoroso? La<br />
ver<strong>it</strong>à è che sin dal 1980 l’UTC ed i<br />
No, è zona di<br />
riqualificazione<br />
urbana<br />
Dopo la sentenza del TAR un Comune<br />
normale cosa fa? <strong>Il</strong> c<strong>it</strong>tadino<br />
comune che legge queste righe<br />
non ha bisogno di una consulenza<br />
per giungere ad una conclusione<br />
logica. <strong>Il</strong> Comune deve far<br />
valere l’interesse generale dinanzi<br />
alla Magistratura amministrativa.<br />
In quella sede, l’Ufficio Tecnico<br />
del Comune istruirà il proprio legale<br />
di fiducia, dopo accurate ricerche.<br />
<strong>Il</strong> legale si renderà conto<br />
che la variante approvata dal Comune<br />
non è stata approvata dalla<br />
regione Puglia. Comprenderà che<br />
la Tavola <strong>numero</strong> 5 cui si fa riferimento<br />
riguarda unicamente la<br />
classificazione delle diverse zone<br />
della c<strong>it</strong>tà intesa come variante<br />
generale, per così dire, al vecchio<br />
Programma di Fabbricazione.<br />
tecnici progettisti hanno utilizzato<br />
una tavola particolare del PRG in<br />
cui l’area s<strong>it</strong>uata tra via Einaudi e via<br />
Ciccarone era consuetudine r<strong>it</strong>enerla<br />
come edificabile. D’improvviso,<br />
nel 2006, alcuni consiglieri comunali,<br />
tra cui Lino Romanelli, come<br />
già detto, in fase di approvazione<br />
del Piano di Lottizzazione della cantina<br />
sociale sollevano il problema<br />
della valid<strong>it</strong>à di quella variante di<br />
tipizzazione di zona. Non era mai<br />
stata approvata dalla Regione e<br />
non era valido il permesso a costruire<br />
rilasciato all’Edilres. C’era stato,<br />
probabilmente, un errore da parte<br />
dell’UTC, nel rilascio di un permesso<br />
a costruire su un’area sulla quale era<br />
abusivo farlo.<br />
I magistrati, nella sentenza, pongono<br />
in evidenza la superficial<strong>it</strong>à<br />
e l’approssimazione, senza i giusti<br />
e dovuti approfondimenti, con cui<br />
l’UTC ha trattato una questione così<br />
rilevante.<br />
C’è di più. <strong>Il</strong> Magistrato sostiene<br />
che il Comune non si è nemmeno<br />
avvalso della facoltà di autotutelarsi.<br />
Quindi, se va bene al Comune<br />
che l’area della cantina sociale sia<br />
edificabile vuol dire che l’interesse<br />
<strong>Il</strong> legale saprà che la Tavola 5<br />
non ha nulla a che vedere con la<br />
variante approvata dal Consiglio<br />
comunale, sua sponte, il 25 gennaio<br />
1980.<br />
Lo ripetiamo fino alla noia, a<br />
scanso di equivoci.<br />
Questa minuscola variante di<br />
una particella è come non fosse<br />
mai esist<strong>it</strong>a, stante la mancata approvazione<br />
della Regione. Fino a<br />
quel momento, tutti, diciamo tutti,<br />
dall’UTC fino al progettista del<br />
Piano Regolatore Generale, della<br />
variante approvata nel 1980, non<br />
ne hanno tenuto conto facendo<br />
esclusivamente riferimento alla<br />
Tavola 5.<br />
Tutto questo, in un Comune<br />
normale. Non ad Acquaviva delle<br />
Fonti. Giovanni Di Donna, preso<br />
com’è da tanti affari da sbrigare,<br />
avrà istru<strong>it</strong>o il legale di fiducia<br />
del Comune che, guarda il caso, è<br />
sempre lo stesso di sempre, Franco<br />
Gagliardi La Gala? Non lo sappiamo.<br />
<strong>Il</strong> legale opta per un’altra<br />
collettivo è tutelato. “A tutt’oggi,<br />
la deliberazione di Consiglio comunale<br />
<strong>numero</strong> 41 del 25 gennaio<br />
1980 ed allegata alla Tavola <strong>numero</strong><br />
5 della zonizzazione, non è stata<br />
oggetto di r<strong>it</strong>uali provvedimenti<br />
di autotutela, aggiungendo che la<br />
destinazione a zona residenziale di<br />
completamento B2 risulta confermata<br />
anche dal nuovo strumento<br />
urbanistico generale”. Perchè tutto<br />
questo? Tutto si gioca su un equivoco.<br />
<strong>Il</strong> motivo è che si è sempre fatto<br />
uso, come detto in precedenza, della<br />
Tavola 5.<br />
Qualcuno ha creduto, per superficial<strong>it</strong>à<br />
o in modo colpevole, che<br />
in quella Tavola vi fosse anche il<br />
riferimento all’approvazione della<br />
delibera di Consiglio comunale<br />
<strong>numero</strong> 41/80 che dava il via libera<br />
all’edificabil<strong>it</strong>à. Ma quel riferimento<br />
non poteva esserci perchè non ha<br />
ricevuto l’approvazione regionale.<br />
Quell’area è destinata ad opifici e<br />
capannoni.<br />
Tutti, dall’UTC al professionista<br />
esterno, hanno fatto riferimento nel<br />
corso degli anni per l’attiv<strong>it</strong>à edilizia<br />
a quella Tavola, ma senza quel riferimento<br />
che è stato solo ipotizzato.<br />
possibil<strong>it</strong>à, ovvero inoltrare ricorso,<br />
per conto del Comune, non al<br />
Consiglio di Stato, ma ancora una<br />
volta al TAR ma questa volta nel<br />
mer<strong>it</strong>o della sentenza. <strong>Il</strong> discorso<br />
non cambia. <strong>Il</strong> TAR conferma la<br />
prima sentenza.<br />
<strong>Il</strong> Comune ha avuto ancora torto.<br />
Si può edificare liberamente,<br />
per le stesse motivazioni.<br />
Ma la vicenda ha un’ulteriore<br />
appendice, recente. C’è un’ulteriore<br />
sentenza del Consiglio di Stato<br />
che mette in luce che il nuovo<br />
PRG adottato classifica in maniera<br />
ancora diversa l’area della cantina<br />
sociale. Non zona di completamento<br />
B2, ossia edificabile. Non<br />
zona D1, ossia destinata esclusivamente<br />
a capannoni industriali.<br />
Quella è un’area F5, ossia di riqualificazione<br />
urbana. In ogni caso,<br />
dice il Consiglio di Stato, quella<br />
zona non è mai stata B2, cioè edificabile.<br />
Era zona industriale, ma<br />
il PRG l’ha trasformata in zona di<br />
riqualificazione urbana.
l’inchiesta - Acquaviva delle Fonti<br />
Necessario<br />
un taglio<br />
Le sentenze del TAR e del<br />
Consiglio di Stato sono<br />
ricche di dettagli di natura<br />
giuridica, amministrativa<br />
sui quali sarebbe troppo lungo<br />
soffermarsi.<br />
<strong>Il</strong> dato saliente è di natura pol<strong>it</strong>ica.<br />
La nostra opinione schietta è<br />
che sia giunto il momento per<br />
l’amministrazione in carica di<br />
fare un bilancio della s<strong>it</strong>uazione<br />
degli uffici.<br />
Di Francesco Squicciarini<br />
non abbiamo dubbi che sia<br />
persona per bene, limpida, trasparente.<br />
Ma questo aumenta il<br />
carico delle sue responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Un messaggio forte alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Un atto di coraggio.<br />
Un segno tangibile di rottura<br />
con il passato. Far capire che<br />
per una volta si fa sul serio. Senza<br />
istinti giustizialisti, ma con la<br />
necessaria sever<strong>it</strong>à e fermezza<br />
di chi ha deciso di svoltare e tenere<br />
il timone a barra dr<strong>it</strong>ta. Si<br />
pone da sè la questione dell’incompatibil<strong>it</strong>à<br />
di certi funzionari.<br />
Se si dovesse scoprire che hanno<br />
fatto parte di un sistema, è<br />
sconcertante che occupino ancora<br />
quella postazione. Potrebbero<br />
arrecare danni ulteriori.<br />
Non facciamo nomi.<br />
E’ la gente che parla. Un funzionario<br />
è un uomo delle ist<strong>it</strong>uzioni.<br />
Deve riscuotere la stima della<br />
c<strong>it</strong>tadinanza. Se così non è, le<br />
ist<strong>it</strong>uzioni entrano in un permanente<br />
stato di confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à con<br />
il popolo.<br />
Gli esempi si sprecano.<br />
La stampa registra stati d’animo,<br />
fatti e voci, quando fondate.<br />
Ma non ha potere decisionale.<br />
La pol<strong>it</strong>ica sì..<br />
Va. Sga.<br />
<strong>Il</strong> Direttore Franco Deramo e l’intera<br />
Redazione de “<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio”<br />
partecipano al dolore dell’amico<br />
e collaboratore Domenico Notarangelo<br />
per la scomparsa del<br />
fratello Stefano.<br />
E’ la fine della mostra<br />
o la nasc<strong>it</strong>a del museo?<br />
Solo un impegno concreto delle ist<strong>it</strong>uzioni può farlo rinascere<br />
di FRANCESCO LOPUZZO<br />
Quei pochi che la conoscono,<br />
la chiamano<br />
“museo”. Ma i più ne<br />
ignorano completamente l’esistenza.<br />
Non tutti gli acquavivesi<br />
sono, infatti, a conoscenza della<br />
mostra archeologica “permanente”<br />
s<strong>it</strong>a a Palazzo de Mari sin dal<br />
2003. Fortemente voluta e persegu<strong>it</strong>a<br />
dall’amministrazione Pistilli,<br />
la mostra sul passato di Acquaviva,<br />
int<strong>it</strong>olata “Salentino alle origini<br />
della c<strong>it</strong>tà”, fu inaugurata il 5 aprile<br />
2004, a segu<strong>it</strong>o di una pubblic<strong>it</strong>à<br />
abbastanza capillare affidata a<br />
manifesti e brochure.<br />
I reperti, che secondo gli accordi<br />
iniziali con la Soprintendenza<br />
sarebbero dovuti rimanere a<br />
Palazzo de Mari per soli 12 mesi,<br />
grazie soprattutto alle vis<strong>it</strong>e delle<br />
scolaresche locali, sia pure su<br />
prenotazione, si trovano ancora<br />
collocati nelle teche v<strong>it</strong>ree della<br />
cosiddetta “camera di informazione<br />
permanente”, conservati e<br />
custod<strong>it</strong>i ottimamente (tranne il<br />
caso di un singolo vaso, oggetto<br />
di subfluorescenza a causa anche<br />
dei materiali usati nel restauro).<br />
Nel 2008, la Chemis soc. coop.<br />
acquavivese, facente capo alla signora<br />
Mariangela Surico ottenne<br />
di poter gestire autonomamente<br />
il museo per un anno.<br />
<strong>Il</strong> <strong>numero</strong> delle vis<strong>it</strong>e in quel lasso<br />
di tempo non fu quello sperato.<br />
“È stato il popolo acquavivese a<br />
non aver risposto bene”, afferma<br />
la Surico; “abbiamo tenuto il museo<br />
aperto il martedì e il giovedì<br />
per tutto l’anno, anche d’inverno<br />
e ad agosto e persino con aperture<br />
straordinarie”. Ma il termine della<br />
convenzione con la Chemis e il<br />
cambio dell’Amministrazione comunale,<br />
forniscono nuovi scenari.<br />
“Ora spetterà al nuovo Soprintendente<br />
dei beni archeologici per la<br />
Puglia decidere circa le sorti dei<br />
vari musei civici tra cui quello di<br />
Acquaviva” ha spiegato Angela<br />
Ciancio, dalla Soprintendenza.<br />
“Tra l’altro ad essere precisi non<br />
Alcuni oggetti esposti nel Palazzo municipale di Acquaviva delle Fonti<br />
esiste un museo civico vero e proprio,<br />
ma una mostra temporanea,<br />
e non permanente come si è sol<strong>it</strong>i<br />
chiamarla”.<br />
La questione dovrebbe essere<br />
defin<strong>it</strong>a con la nuova Amministrazione<br />
comunale: se si vorrà proseguire<br />
sulla strada dell’ist<strong>it</strong>uzione<br />
di un museo civico archeologico,<br />
sarà necessario percorrere altre<br />
tappe burocratiche. Ma l’autorizzazione<br />
per dar v<strong>it</strong>a al museo si<br />
può ottenere se vi sono sia motivazioni<br />
forti nel <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> (e nel<br />
caso di Acquaviva ci sono), sia<br />
un impegno concreto da parte<br />
dell’Amministrazione nella gestione<br />
della struttura.<br />
“Una pecca di molte amministrazioni<br />
è quella di voler creare un<br />
museo civico senza in realtà avere<br />
le forze necessarie a gestire queste<br />
strutture: fondi, personale specializzato.<br />
Non si può pensare di realizzare<br />
un museo archeologico e poi<br />
mandare un bidello o un bibliotecario<br />
ad effettuare saltuari controlli,<br />
senza avere una direzione specifica.<br />
Si deve fare molta strada prima di<br />
poter chiamare la mostra di Acquaviva,<br />
museo. Finora non c’è stato il<br />
salto di qual<strong>it</strong>à necessario, nulla è<br />
stato fatto” continua la Ciancio.<br />
A questo punto, la Soprintendenza<br />
dovrebbe riprendersi i reperti,<br />
con buona pace della cultura<br />
storico-paesaggistica del paese.<br />
Tra l’altro, Acquaviva si trova stretta<br />
tra il Museo Archeologico Nazionale<br />
di Gioia del Colle e quello<br />
di Altamura. Affinché anche la c<strong>it</strong>tà<br />
del De' Mari possa avere il suo museo<br />
sarebbe necessario che l’Amministrazione<br />
Comunale trovasse<br />
finanziamenti per la gestione dello<br />
stesso e, soprattutto, correlare<br />
la struttura museale al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />
valorizzando le aree archeologiche<br />
ivi s<strong>it</strong>uate, rendendole parte<br />
di un <strong>it</strong>inerario storico-culturale.<br />
“Un’amministrazione seria dovrebbe<br />
pianificare ciò, impostando<br />
anche un progetto di esproprio<br />
delle aree in cui ricadono<br />
l’insediamento Peucezio di Salentino,<br />
la grotta (in cui si trovano<br />
resti preistorici) di Curtomartino,<br />
già oggetti di tutela statale. Non è<br />
il museo in sé che rende una comun<strong>it</strong>à<br />
oggetto di tutele e vis<strong>it</strong>e<br />
turistiche.<br />
Acquaviva ha una sua specific<strong>it</strong>à<br />
mer<strong>it</strong>evole di una particolare<br />
attenzione perché racchiude<br />
pezzi di paesaggio storico di vari<br />
periodi: Salentino rappresenta il<br />
periodo della civiltà Apula e Magno<br />
Greca, Malano e la masseria<br />
Cap<strong>it</strong>olo, invece, sono relativi al<br />
periodo Tardo Antico e Medioevale,<br />
le grotte riguardano il periodo<br />
protostorico” ha concluso la Ciancio.<br />
Davanti a un tale potenziale di<br />
così enorme caratura, non si può<br />
che sperare in scelte opportune e<br />
lungimiranti da parte delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />
affinché non si perdano ulteriori<br />
possibil<strong>it</strong>à di sviluppo che<br />
un museo può senza dubbio favorire,<br />
a cominciare da occupazione<br />
e turismo.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 41
42<br />
di BETTA ARMIGERO<br />
In occasione del bicentenario<br />
della sua nasc<strong>it</strong>a (1810),<br />
nei giorni scorsi, si è tenuto<br />
presso l’aud<strong>it</strong>orium San Domenico<br />
di Acquaviva delle Fonti, una<br />
conferenza – concerto o<strong>maggio</strong> a<br />
Fryderyck Chopin.<br />
Ad esibirsi, il pianista gioiese<br />
Fedele Antonicelli. Nato nel<br />
1973, ha iniziato lo studio del<br />
pianoforte all’età di 5 anni sotto<br />
la guida della prof.ssa Vinci diplomandosi<br />
con lode e menzione<br />
d’onore presso il conservatorio<br />
“Piccinni ” di Bari. Qui comincia la<br />
sua carriera “internazionale” : t<strong>it</strong>oli,<br />
concorsi, borse di studio e riconoscimenti<br />
vari in Italia, Svizzera,<br />
Grecia, Francia, Germania, Inghilterra,<br />
Spagna, Bulgaria, Canada,<br />
Stati Un<strong>it</strong>i e... anche Acquaviva<br />
delle Fonti.<br />
In questa occasione, un pianoforte,<br />
due mani che si muovevano<br />
leggere come farfalle che volano<br />
sui fiori posandosi qua e là, un<br />
pubblico attento e via con le melodie<br />
di Chopin, “una perla rara”,<br />
“un compos<strong>it</strong>ore che si mostra<br />
con profondo ardore”, così è stato<br />
defin<strong>it</strong>o da altri compos<strong>it</strong>ori.<br />
E Fedele comincia il concerto<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
Acquaviva delle Fonti<br />
Un concerto-o<strong>maggio</strong> a Chopen<br />
dell’associazione “Colafemmina”<br />
All’Aud<strong>it</strong>orium San Domenico grande successo per l’esibizione del pianista Fedele Antonicelli<br />
interrogando il pubblico su “come<br />
possa Chopin aver resist<strong>it</strong>o 200<br />
anni, mantenendo inalterata la sua<br />
fama di grande compos<strong>it</strong>ore”. Per<br />
lui la risposta è semplice “ha saputo<br />
mettere insieme diverse tradizioni<br />
musicali, ha effettuato una sintesi<br />
di culture, ed è questo particolare<br />
a renderlo unico”.<br />
A questo particolare, “Chopin<br />
ha aggiunto armonie/melodie particolari<br />
che si susseguono a volte<br />
collegate in maniera estremamente<br />
raffinata, altre in maniera ard<strong>it</strong>a e<br />
coraggiosa”. Si tratta di un Maestro<br />
che, oltre ad aver portato innovazione,<br />
è rimasto nella memoria<br />
rientrando a pieno t<strong>it</strong>olo nel patrimonio<br />
musicale di tutti i tempi.<br />
E su questo sfondo, Fedele ha esegu<strong>it</strong>o<br />
24 studi che preferisce definire<br />
“occasioni di fare musica e arte<br />
partendo da difficoltà obiettive” .<br />
Pochi lo hanno fatto, pochi hanno<br />
avuto il suo coraggio. Sta di fatto<br />
che la sua musica “dà letizia al<br />
cuore e alla mente di chi lo ascolta”<br />
e sicuramente ha dato letizia al<br />
cuore e alla mente del pubblico<br />
dell’aud<strong>it</strong>orium San Domenico<br />
che lo ha ringraziato con un lunghissimo<br />
e caloroso applauso.<br />
<strong>Il</strong> prossimo appuntamento<br />
dell’Associazione Culturale Centro<br />
<strong>Il</strong> pianista gioiese Fedele Antonicelli<br />
Studi musicali “ G. Colafemmina” di<br />
Acquaviva, è un corso di perfezionamento<br />
pianistico ad opera della<br />
Prof.ssa Marisa Somma inaugurato<br />
il giorno 21 Maggio presso la<br />
Chiesa di Santa Chiara con l’esibizione<br />
dei pianisti Leonardo Colafelice,<br />
Daniel Winkler e Davide<br />
Valluzzi e poi, un concerto finale<br />
Prevenzione incendi,<br />
ecco tutti gli obblighi<br />
Inesorabilmente arriva il caldo e, con esso,<br />
anche tutte le spiacevoli conseguenze legate<br />
alla campagna. Innanz<strong>it</strong>utto gli incendi,<br />
sia spontanei che dolosi, che troppo spesso<br />
vediamo nelle nostre campagne.<br />
C’è tempo fino al prossimo 15 giugno,<br />
per ordinanza sindacale, per realizzare una<br />
fascia di protezione della larghezza di ventri<br />
metri, sgombra di erba secca, sterpi, residui<br />
di vegetazione e di ogni altro tipo di materiale<br />
facilmente infiammabile, lungo tutto il<br />
perimetro degli immobili.<br />
Questo obbligo è rivolto a proprietari, gestori<br />
ed i conduttori di campeggi, villaggi<br />
turistici, alberghi e strutture ricettive.<br />
dei partecipanti il giorno 29 Maggio<br />
presso la stessa chiesa.<br />
Per finire, l’idea di musica è generalmente<br />
ispirata alle muse e,<br />
quindi, allude ad una forma di arte<br />
che risveglia l’idea di cosa perfetta<br />
e gradevole come perfetta e gradevole<br />
è stata la serata.<br />
Ne attendiamo di altre.<br />
Ma non solo. Tutti questi soggetti, infatti,<br />
sono tenuti ad adottare idonei sistemi di<br />
difesa antincendio nel rispetto delle norme<br />
vigenti in materia di sicurezza e salvaguardia<br />
della pubblica incolum<strong>it</strong>à, anche mediante<br />
dotazioni mobili provviste di cisterne<br />
e motopompe, opportunamente attrezzate<br />
su mezzi idonei, per eventuali interventi di<br />
spegnimento sui focolai che dovessero insorgere<br />
ai margini dei rispettivi complessi<br />
turistici o residenziali.<br />
Inoltre dovranno predisporre appos<strong>it</strong>a<br />
cartellonistica ben visibile indicante le vie di<br />
fuga e i punti di raccolta che dovranno essere<br />
mantenuti costantemente liberi e accessibili.<br />
C’è poco tempo per mettersi in regola,<br />
dunque, ed è bene affrettarsi perchè, dicono<br />
i bene informati, i controlli e le multe saranno<br />
puntuali.<br />
Ro.Ma.
Acquaviva delle Fonti<br />
Le ragazze di Acquaviva<br />
bissano al Baridanza <strong>2010</strong><br />
Secondo t<strong>it</strong>olo consecutivo per le allieve di Grazia Emiliano Di GIovine. A luglio in scena ad Olbia<br />
di ISABELLA GIORGIO<br />
Si è svolta presso il Palatour<br />
di B<strong>it</strong>r<strong>it</strong>to (Ba) la 15 ^ edizione<br />
del Festival Baridanza<br />
<strong>2010</strong> che come riferisce Mario<br />
Beschi, organizzatore della kermesse,<br />
“non è solo un Concorso<br />
Nazionale di Danza Classica e Moderna,<br />
ma è anche un’occasione di<br />
formazione, abbiamo organizzato<br />
una serie di Stage di perfezionamento<br />
con professionisti del settore<br />
e previsto una serie di borse di<br />
studio per allievi più mer<strong>it</strong>evoli”. Tre<br />
le categorie in gara: Mini Junior<br />
(9-13 anni), Junior (14-17 anni),<br />
Senior (18 anni in poi), cinque gli<br />
stili: Danza Classica, Contemporanea,<br />
Jazz, Hip/Hop, Carattere<br />
Popolare. La commissione di giuria<br />
di questa edizione, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />
da Susan Sentler, Alexandra<br />
Lamoine, Franquey Luce, Luigi<br />
Martelletta, è stata presieduta<br />
dall’etoile internazionale Raffaele<br />
Paganini.<br />
“La nostra scuola di Danza- riferisce<br />
la prof. ssa Grazia Emiliana<br />
Di Giovine- ha partecipato con il<br />
Gruppo di Classico Senior cost<strong>it</strong>uto<br />
dalle acquavivesi Costanza Rizzi<br />
e Floriana Giorgio, Alessandra<br />
Gigante (Castellaneta) e Marcella<br />
Monaco (Casamassima). È il<br />
secondo anno di segu<strong>it</strong>o che vinciamo<br />
il 1° premio di questo importante<br />
Festival Nazionale. È per noi<br />
un grande riconoscimento. Tanti<br />
gli sforzi ma gratificanti i successi<br />
di questo gruppo affiatato e consolidato<br />
artisticamente”.<br />
Le protagoniste di questa v<strong>it</strong>toria<br />
sono giovani ballerine professioniste<br />
accomunate dall’amore<br />
per la Danza, una passione che<br />
traspare evidente dai loro sguardi,<br />
impegnate quotidianamente<br />
nella trasmissione di questa arte,<br />
sono allieve in continua ricerca e<br />
formazione e insegnati accred<strong>it</strong>ate<br />
RAD (Royal Academy of Dance)<br />
presso il “Centro Danza Grazia<br />
Emiliana” di Acquaviva delle Fonti.<br />
Avete consegu<strong>it</strong>o <strong>numero</strong>si<br />
Da sinistra Costanza Rizzi, Floriana Giorgio, Alessandra Gigante e Marcella Monaco<br />
riconoscimenti nazionali e internazionali,<br />
ci raccontate qualche<br />
dettaglio dell’esperienza<br />
vissuta a Baridanza <strong>2010</strong>?<br />
“Ci siamo classificate al 1° posto<br />
nella categoria Senior di Danza<br />
Classica sezione Gruppi con<br />
Grazia Emiliana Di Giovine e Raffaele Paganini<br />
“Irish Dance”, una coreografia di<br />
Darren Parrish, docente della Royal<br />
Academy of Dance di Londra,<br />
quest’anno osp<strong>it</strong>e del Centro Danza<br />
Grazia Emiliana di Acquaviva<br />
delle Fonti. La nostra coreografia ci<br />
ha permesso di conseguire, inoltre,<br />
il Premio della Cr<strong>it</strong>ica, un’ulteriore<br />
opportun<strong>it</strong>à formativa per il nostro<br />
gruppo che ha avuto la possibil<strong>it</strong>à<br />
di frequentare uno Stage di Danza<br />
Classica livello avanzato con il M°<br />
Raffaele Paganini. La v<strong>it</strong>toria a Baridanza<br />
ci ha permesso di passare<br />
direttamente alla semifinale dell’XI<br />
Vetrina Coreografica di Danza della<br />
C<strong>it</strong>tà di Olbia che si terrà dal 6-10<br />
luglio <strong>2010</strong> presso il Teatro di Porto<br />
Rotondo Olbia. Siamo entusiaste di<br />
questi nostri risultati, questi riconoscimenti<br />
sono per noi soddisfazioni<br />
che appagano i tanti sacrifici e l’impegno<br />
quotidiano profuso. Vorremmo<br />
esprimere un particolare ringraziamento<br />
alla nostra Patrizia Tr<strong>it</strong>to<br />
che ci segue da sempre dal punto di<br />
vista tecnico, e a Grazia direttrice<br />
artistica della scuola di danza per<br />
aver scommesso, creduto e invest<strong>it</strong>o<br />
tutte le sue forze in questo Centro<br />
che per noi è una seconda casa”.<br />
Successi che fanno del Centro<br />
Danza Grazia Emiliana di Acquaviva<br />
delle Fonti una delle più importanti<br />
e apprezzate scuole presenti<br />
nella nostra regione, per i cui bei<br />
risultati non possiamo che essere<br />
fieri.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 43
44<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
Alberobello<br />
E’ l’ora dell’antipol<strong>it</strong>ica<br />
I part<strong>it</strong>i ridotti al silenzio da una cappa di potere grigia?<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Comprendere lo svolgimento<br />
della pol<strong>it</strong>ica alberobellese<br />
è divenuto<br />
oltremodo impegnativo. Fanno di<br />
tutto per chiudersi a riccio. Meglio<br />
non far sapere. Meglio offrire una<br />
immagine da cartolina illustrata.<br />
Va tutto bene, madama la marchesa.<br />
E' la stessa linea persegu<strong>it</strong>a da<br />
V<strong>it</strong>o Consoli nella Banca di Cred<strong>it</strong>o<br />
Cooperativo, del resto. Nella prima<br />
Repubblica, si diceva che la pol<strong>it</strong>ica<br />
assaggiava i cervelli, narcotizzava<br />
le idee. Oggi, un pensiero debole<br />
domina. La cosa che stupisce è<br />
solo una. A leg<strong>it</strong>timare questo sistema<br />
sono i contestatori di ieri e<br />
avantieri: la sinistra. Dell'ex PCI e<br />
quella extraparlamentare. Solo che<br />
all'epoca c'era la Democrazia Cristiana.<br />
Questa è l'unica differenza.<br />
Ma c'è qualcosa, oggi, che indigna<br />
assai più. In passato, i centri<br />
di potere occulti erano al di fuori<br />
delle stanze del potere. Sì, d'accordo,<br />
c'era un andirivieni sull'uscio.<br />
Ma erano almeno costretti a salire<br />
quelle scale. Oggi, non è più corretto<br />
parlare di centri occulti. Tutto<br />
è trasparente. Alla luce del sole.<br />
L'unico problema è che mai come<br />
in questi anni la pol<strong>it</strong>ica appare debole.<br />
L'unica attenuante è che non<br />
si tratta di un dato esclusivamente<br />
locale. E' nazionale. In questa c<strong>it</strong>tà,<br />
tuttavia, il potere dell'antipol<strong>it</strong>ica<br />
assume i connotati di una cappa.<br />
Grigia. Livida. Autoreferenziale.<br />
Non sappiamo come e quando è<br />
iniziata questa storia ma sta di fatto<br />
che quando parli di certi argomenti<br />
con il c<strong>it</strong>tadino medio, la tensione<br />
la tagli a fette.<br />
<strong>Il</strong> sindaco, Bruno De Luca, è al<br />
suo secondo mandato. Non potrà<br />
più ricandidarsi. Qualcuno si prepara<br />
a sost<strong>it</strong>uirlo. Non da ora. E'<br />
un po' di tempo che ci chiediamo<br />
perchè mai l'unico candidato che<br />
avrebbe potuto rappresentare la<br />
c<strong>it</strong>tà alla regione Puglia, Michelangelo<br />
Dragone, non ha ricevuto lo<br />
stesso consenso ottenuto alla Provincia<br />
appena un anno fa dall'attuale<br />
Sindaco, oltre 2 mila voti.<br />
Dragone ne ha ottenuti poco più di<br />
400. <strong>Il</strong> che è un buon risultato, ma<br />
insufficiente per la sua elezione. Se<br />
avesse consegu<strong>it</strong>o il successo di De<br />
Luca addir<strong>it</strong>tura la lista “Federazio-<br />
ne della sinistra” avrebbe superato<br />
la soglia di sbarramento. Non faceva<br />
comodo Dragone alla Regione.<br />
Non quanto De Luca alla Provincia,<br />
almeno. I giochi si sarebbero sparigliati.<br />
Iniziava un gioco diverso.<br />
Non avrebbe avuto senso.<br />
Bisognava continuare così. Fino<br />
a quando certi leg<strong>it</strong>timi interessi risultano<br />
soddisfatti, non c'è motivo<br />
di cambiare cavallo. Anzi, dobbiamo<br />
prepararci a sost<strong>it</strong>uirci a lui. Va<br />
altrove. Qui, la pol<strong>it</strong>ica è minoranza.<br />
C'è l'antipol<strong>it</strong>ica che ha spodestato<br />
tutti. <strong>Il</strong> conv<strong>it</strong>ato di pietra, dietro la<br />
maschera di apparente affabil<strong>it</strong>à, si<br />
prepara.<br />
“Por el cambio” e quello<br />
strano rimpasti in Giunta<br />
E’ stato lo stesso primo c<strong>it</strong>tadino,<br />
qualche tempo fa,<br />
ad annunciarlo alla <strong>maggio</strong>ranza.<br />
A causa dei suoi impegni<br />
in Provincia, avrebbe delegato<br />
qualcun altro a rappresentarlo in<br />
alcune occasioni, come è giusto<br />
che sia. E chi, se non il vice-Sindaco<br />
ed Assessore ai lavori pubblici,<br />
Gianv<strong>it</strong>o Matarrese?<br />
Quelli che sanno sempre tutto<br />
ci dicono che senza Matarrese<br />
non si va da nessuna parte. In<br />
realtà, bisognerebbe vedere chi<br />
sono I suoi grandi elettori. Sarebbe<br />
interessante analizzare il suo<br />
consenso elettorale. Come viene<br />
raccolto? Ed il potere economico,<br />
tanto per fare un esempio, chi detiene<br />
i cordoni della borsa in una<br />
c<strong>it</strong>tadina piccola come questa,<br />
ed è impresa edile, ossia la BCC,<br />
su quale candidato convoglia il<br />
suo consenso? Bisogna andare al<br />
sodo delle questioni, non fermarsi<br />
ai sorrisi ed alle strette di mano.<br />
Intanto, il “casus belli” dell’Assessore<br />
Diddio, liberamente costretta<br />
a cedere la delega al Turismo<br />
per effetto della polemica della<br />
scorsa estate sul presunto rimprovero<br />
al bimbo disabile in pieno<br />
concerto al rione Aia piccola,<br />
sembra rientrato. Per il momento,<br />
almeno. Ad agosto del 2009, il<br />
pressing sull’Assessore fu fortissimo.<br />
<strong>Il</strong> centrodestra cadde nella<br />
trappola pol<strong>it</strong>ica di chi spingeva<br />
per le dimissioni sub<strong>it</strong>o.<br />
Quello, in ogni caso, era il momento<br />
più favorevole. <strong>Il</strong> punto di<br />
massima debolezza pol<strong>it</strong>ica della<br />
Diddio, ostaggio della pubblica<br />
opinione. Chi tesseva la trama<br />
non riuscì nell’intento, all’epoca.<br />
Ma non ha certo rinunciato. <strong>Il</strong> problema<br />
era (e continua ad essere)<br />
quello di eliminare avversari potenzialmente<br />
pericolosi. Perchè il<br />
pensiero debole dominante, che<br />
è lo stesso dei poteri affaristici in<br />
pol<strong>it</strong>ica, non tollera il confronto<br />
sulla base delle argomentazioni.<br />
Non ha argomenti. Ha solo i voti.<br />
E vuole vincere facile.<br />
La Diddio era come un battello<br />
che cominciava a prendere il largo.<br />
<strong>Il</strong> consenso rischiava di aumentare.<br />
Qui dobbiamo inventarci qualcosa,<br />
avrà pensato qualcuno. Le<br />
ha tentate tutte, probabilmente.<br />
La prognosi è rimasta riservata per<br />
sei mesi circa. <strong>Il</strong> potere dominante<br />
ha deciso agli inizi di febbraio per<br />
un mini rimpasto.<br />
In Consiglio comunale, l’8 marzo<br />
<strong>2010</strong> il Sindaco ha ufficializzato<br />
il cambio di deleghe. La Diddio, si<br />
occupa oggi di Agricoltura, Pari<br />
Opportun<strong>it</strong>à, Leader Plus, Bollenti<br />
Spir<strong>it</strong>i, Trasparenza e C<strong>it</strong>tadinanza<br />
Attiva, Formazione, Lavoro e Arredo<br />
Urbano.<br />
Turismo, Cultura e Spettacolo ad<br />
Alberto Lippolis. E come diceva il<br />
leader socialista spagnolo, Felipe<br />
Gonzales, in campagna elettorale:<br />
Por el cambio!<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 45
Turismo, tra tutela mondiale e tentazioni di facili arricchimenti<br />
<strong>Il</strong> turismo, come leva fondamentale<br />
dell’economia di<br />
questa c<strong>it</strong>tà. L’Unesco come<br />
sistema entro il quale valorizzare<br />
le proprie risorse in un contesto<br />
globale. L’occasione, data<br />
dall’adesione all’organismo internazionale<br />
nel 1996, è stata unica.<br />
L’Unesco è sorto in difesa della<br />
pace. E la pace non si raggiunge<br />
solo ed esclusivamente con gli accordi<br />
internazionali sulla riduzione<br />
degli armamenti e svuotando<br />
gli arsenali. Un clima di pace si costruisce<br />
con la cultura. La storia, la<br />
scienza, l’arte, i monumenti sono<br />
ingredienti essenziali per la pace.<br />
Educano alla convivenza civile. Alberobello<br />
entra a far parte a pieno<br />
t<strong>it</strong>olo dell’el<strong>it</strong>e mondiale dei s<strong>it</strong>i<br />
che sono patrimonio dell’uman<strong>it</strong>à.<br />
Contribuisce a pieno t<strong>it</strong>olo alla<br />
globalizzazione della pace e della<br />
cultura.<br />
Ovviamente, cambiano molte<br />
cose tra l’attimo che precede<br />
l’iscrizione all’Unesco e l’attimo<br />
successivo. La comun<strong>it</strong>à internazionale<br />
accende i riflettori su<br />
quella c<strong>it</strong>tà. Sei accolto nella el<strong>it</strong>e<br />
46<br />
Economia, che anno nero<br />
salvo Santoro con Anno Zero.<br />
Televisione, pep<strong>it</strong>e d’oro,<br />
viva la fame, viva Santoro.<br />
Basta due o tre milioni<br />
e vince ancora il Berlusconi.<br />
Son tempi duri, son tempi amari,<br />
questo Tremonti ci fa tremare.<br />
Con la borsa, cadono i conti,<br />
viva le Lega, viva Tremonti.<br />
Mentre il ministro fa scena muta<br />
con la casa a sua insaputa.<br />
Che bella vista sul Colosseo,<br />
contribuente vero babbeo.<br />
Tante famiglie vivono a stenti<br />
con la ricchezza dei grandi eventi.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
Le liriche di Gustavo<br />
Lirica eurica<br />
Che terremoto la protezione<br />
con Bertolaso sempe in azione.<br />
Crolla la stima, crolla lo stile<br />
la Protezione si fa incivile.<br />
Dovunque abusi, non farci caso<br />
vacilla il m<strong>it</strong>o di Bertolaso.<br />
Mezzogiorno, ma che ci frega<br />
viva il Carroccio, viva la Lega.<br />
Povera Italia, aspetta e spera<br />
il Po’ diventa una frontiera.<br />
Ad Umbertino viene la smania<br />
viva la libera proda Padania.<br />
C’è da restare stord<strong>it</strong>i e scossi<br />
grazie alle fisime di Umberto Bossi.<br />
Con il tracollo del grande Euro<br />
finale estremo: clinica neuro.<br />
Gustavo Delgado<br />
l’inchiesta - Alberobello<br />
Unesco, non l’oro dei MacKenna<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Lo sviluppo,<br />
compatibile<br />
con il patrimonio<br />
di cultura<br />
e tradizioni,<br />
non deve<br />
essere lasciato<br />
nelle mani<br />
di chi punta<br />
soprattutto<br />
ad arricchirsi<br />
mondiale dei s<strong>it</strong>i di rilevanza storica,<br />
archeologica, monumentale,<br />
culturale. E’ naturale che quella<br />
c<strong>it</strong>tà sia una delle mete prefer<strong>it</strong>e<br />
di intellettuali ed artisti che vi trovano<br />
l’ambiente idoneo anche per<br />
esprimere creativ<strong>it</strong>à e riflessioni.<br />
Tutto questo comporta un’assunzione<br />
di responsabil<strong>it</strong>à verso sè<br />
stessi e verso la comun<strong>it</strong>à internazionale.<br />
Una c<strong>it</strong>tà passa da una<br />
fase inconsapevole e muta ad una<br />
adulta e dialogante.<br />
Nei decenni trascorsi, molti furono<br />
i tentativi di far emergere<br />
dall’anonimato una comun<strong>it</strong>à che<br />
mer<strong>it</strong>ava di più di una semplice<br />
canzoncina di Aurelio Fierro che<br />
parlava di un remoto mondo fiabesco,<br />
confinato chissà dove. Alberobello<br />
come Venezia!, si leggeva<br />
sui manifesti, in un coraggioso<br />
tentativo di gemellaggio occasionale<br />
ma non fertilizzato a dovere<br />
da autor<strong>it</strong>à sovraordinate.<br />
Tentativi.<br />
Vinicio Acquaro da Martina<br />
Franca si era accorto della original<strong>it</strong>à<br />
arch<strong>it</strong>ettonica dei trulli. Aveva<br />
scr<strong>it</strong>to il volume “Alberobello, la<br />
cap<strong>it</strong>ale dei trulli”. E Paolo Grassi,<br />
all’epoca presidente Rai, nella<br />
sua prefazione, ne scriveva come<br />
“dell’altra faccia della monumental<strong>it</strong>à,<br />
costruzioni anonime, parti<br />
di una genial<strong>it</strong>à povera”. L’adesione<br />
all’Unesco ha rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dign<strong>it</strong>à<br />
e valore ad un monumento all’arte<br />
povera. Di questo, si deve avere<br />
contezza.<br />
L’Unesco prende atto dell’esistenza<br />
di una nuova perla inser<strong>it</strong>a<br />
nel patrimonio mondiale. Questo<br />
implica delle responsabil<strong>it</strong>à forti<br />
da parte della comun<strong>it</strong>à. Tutto,<br />
dallo sviluppo economico all’assetto<br />
urbano fino alla economia<br />
turistica, non può prescindere<br />
dalla esistenza di questo patrimonio.<br />
E dalla sua tutela.<br />
Una tutela “compatibile” con la<br />
modern<strong>it</strong>à. Nessuno può coltivare<br />
la pretesa di costringere I c<strong>it</strong>tadini<br />
a vivere come nel 1600. La v<strong>it</strong>a<br />
degli uomini precede quella dei<br />
monumenti.<br />
<strong>Il</strong> problema è un altro.<br />
Lo sviluppo non può essere lasciato<br />
nelle mani di chi è depos<strong>it</strong>ario<br />
di una mental<strong>it</strong>à cinica ed arruffona<br />
e considera storia, cultura,<br />
arte come mezzi per raggiungere<br />
l’arricchimento facile, alla maniera<br />
dell’oro di Mackenna nel far west.<br />
“Come ha fatto tanta gente a scavare<br />
ed allineare tanta pietra. Io penso<br />
che la cosa avrebbe spaventato un<br />
popolo di giganti. Questa è la murgia<br />
più aspra e sassosa; […] non ci<br />
voleva meno che la laborios<strong>it</strong>à d’un<br />
popolo di formiche”, scriveva Tommaso<br />
Fiore. Quella era la civiltà<br />
contadina, patriarcale. Non esiste<br />
più. Ma di quella siamo figli.<br />
Ci restano i trulli.<br />
Gioielli di famiglia, non oggetto<br />
di volgare commercio.
l’inchiesta - Alberobello<br />
Turismo, aspettando Godot..<br />
Un piano di gestione e una comun<strong>it</strong>à che è chiamata a prendersi cura del proprio patrimonio<br />
Ogni s<strong>it</strong>o iscr<strong>it</strong>to all’Unesco<br />
deve dotarsi di un<br />
Piano di gestione. Non<br />
si tratta di un super Piano. Non è<br />
qualcosa che si sovrappone allo<br />
strumento urbanistico generale<br />
sterilizzandone gli effetti.<br />
Al contrario, il piano di gestione<br />
si pone come obiettivo il rispetto<br />
dei vincoli urbanistici di cui un<br />
Comune si dota. Si tratta di un documento<br />
che certifica l’esistenza<br />
di un bene storico o monumentale<br />
che appartiene alla comun<strong>it</strong>à.<br />
<strong>Il</strong> futuro è in rete<br />
Sarebbe indispensabile una modernizzazione,<br />
al Sud. Sono gli stessi uomini<br />
di governo a sostenerlo, insieme<br />
ai più autorevoli commentatori. Mettere la<br />
macchina burocratico-amministrativa all’altezza<br />
del comp<strong>it</strong>o e delle sfide che l’ingresso<br />
in Europa ha comportato. <strong>Il</strong> Mezzogiorno non<br />
può trasformarsi nella periferia degradata del<br />
vecchio Continente. <strong>Il</strong> turismo è una risorsa<br />
economica. Dare v<strong>it</strong>a a terr<strong>it</strong>ori che tra loro<br />
collaborano con un’offerta sui mercati del<br />
settore, significa, forse, attuare una pol<strong>it</strong>ica<br />
federalista. Un livello di governo del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
indipendente, in qualche misura, dal governo<br />
centrale ed autonomo. Essere al passo con<br />
i tempi o almeno tentare di non cedere alla<br />
L’Unesco prende atto dell’esistenza<br />
di questo s<strong>it</strong>o di interesse mondiale.<br />
A sua volta, una comun<strong>it</strong>à<br />
diviene consapevole della propria<br />
ricchezza che le viene riconosciuta<br />
su scala planetaria. <strong>Il</strong> riconoscimento<br />
implica che la comun<strong>it</strong>à si<br />
prenda cura di quel patrimonio.<br />
Questo comporta uno sviluppo<br />
economico, un assetto del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
che sia “compatibile”, come<br />
detto, con il fatto che quello è un<br />
s<strong>it</strong>o Unesco.<br />
Quindi, non si può agire in<br />
modo anarchico. Servono regole.<br />
Un piano di gestione, dunque,<br />
serve a rispondere alla domanda:<br />
come gestire i trulli, intesi come<br />
patrimonio?<br />
L’adozione del Piano è stata rinviata<br />
dal 1996 ad oggi. Si deve approvare<br />
il nuovo Piano Regolatore<br />
Generale, si diceva. E’ in scadenza.<br />
Va adeguato alla legge 56 del<br />
1980. E poi c’è il Piano di Riqualificazione<br />
Urbana. Ed il piano di gestione<br />
r<strong>it</strong>ornava nel cassetto. Per<br />
poi riemergere di tanto in tanto.<br />
Perchè i problemi, se non li risolvi,<br />
non li cancelli. Sono trascorsi 14<br />
anni in questo modo.<br />
Finalmente, ci si attiva, come<br />
si dice nel gergo della pol<strong>it</strong>ica.<br />
Bisogna affidare un incarico di<br />
progettazione per il Piano di gestione.<br />
Alberobello è ricca di professional<strong>it</strong>à.<br />
Perchè non attingere in loco?<br />
Ma il problema è che non siamo<br />
in presenza di un incarico qualunque.<br />
Non si tratta di realizzare una<br />
palestra o un edificio scolastico.<br />
Ed è qui, il primo momento di sottovalutazione.<br />
Non si attribuisce valore ad una<br />
progettual<strong>it</strong>à che ha riflessi sui<br />
destini futuri della c<strong>it</strong>tà? Sta di fatto<br />
che di un ipotetico concorso di<br />
idee al quale tutte le più brillanti<br />
professional<strong>it</strong>à locali, nazionali,<br />
internazionali, avrebbero dovuto<br />
partecipare, nessuno ne ha mai discusso<br />
con la collettiv<strong>it</strong>à. Di punto<br />
in bianco, ecco che salta fuori il<br />
nome del tecnico progettista.<br />
Chi lo ha nominato?<br />
In base a quali cr<strong>it</strong>eri?<br />
Si è presentato alla comun<strong>it</strong>à<br />
che lo ha accettato?<br />
Viene realizzata una pubblicazione<br />
che descrive cosa è un Piano<br />
di gestione, in maniera assai<br />
generica.<br />
Basta così. Tutto risolto. Hanno<br />
tenuto riunioni tra amministratori<br />
comunali, tecnici ed operatori turistici.<br />
Più facile di così è solo bere<br />
un bicchiere d’acqua.<br />
Non serviva attendere 14 anni,<br />
vista l’estrema semplic<strong>it</strong>à dell’operazione.<br />
Un Piano di gestione non<br />
è un arido atto burocratico-amministrativo.<br />
E’ qualcosa di complesso.<br />
E’ un patto che si stipula tra<br />
tutti gli attori che hanno qualcosa<br />
tentazione dell’autocommiserazione.<br />
Realizzare un Sistema Turistico Locale (STL)<br />
significa fare una piccola grande rivoluzione.<br />
Ad esempio, nei servizi pubblici. Prendi i<br />
trasporti, ad esempio. Migliorare il trasporto<br />
ferroviario. Nel <strong>2010</strong>, la linea Sud-Est appartiene<br />
al Giurassico, per un Comune come<br />
Alberobello. E questo, ovviamente, dipende<br />
da pol<strong>it</strong>iche regionali e centrali. Ma non solo.<br />
Parliamo del sistema dell’offerta alberghiera e<br />
della ristorazione. Con campeggi, un sistema<br />
di bed and breakfast che non invada i trulli.<br />
Un’organizzazione che faccia sistema. Un sistema<br />
di di diversi Comuni che chiede finanziamenti.<br />
Le Regioni <strong>it</strong>aliane ci hanno pensato.<br />
Alcuni di quei Sistemi sono organizzati per<br />
tematiche, altri per <strong>it</strong>inerari geografici, altri<br />
ancora per l’eno-gastronomia.<br />
Alberobello può rec<strong>it</strong>are un ruolo primario<br />
da dire in una società. Un nuovo<br />
sviluppo concertato che metta in<br />
piedi la c<strong>it</strong>tà. Alberobello ha già<br />
una serie di vincoli monumentali<br />
e paesaggistici.<br />
Dunque, il Comune ha un ruolo.<br />
I proprietari privati dei trulli ne<br />
hanno un altro. Ha da dire qualcosa<br />
la regione Puglia che ha un<br />
assessorato che si occupa di tutela<br />
del paesaggio ed Urbanistica.<br />
Svolge un ruolo la Soprintendenza<br />
per i Beni storici, artistici ed Etnoantropologici<br />
della Puglia.<br />
Ma la concertazione non può<br />
eludere gli attori della economia<br />
della c<strong>it</strong>tà.<br />
Dunque, tutti gli operatori alberghieri<br />
e del settore della ristorazione,<br />
il commercio turistico.<br />
Ma Alberobello non è un’isola<br />
sperduta.<br />
E’ inser<strong>it</strong>a in un contesto terr<strong>it</strong>oriale<br />
di gran pregio. Le grotte di<br />
Castellana, il mare di Monopoli,<br />
la valle d’Itria con il suo Festival.<br />
Sviluppo in rete.<br />
Sistemi turistici locali. Un intero<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> si alza in piedi.<br />
Nuovi referenti pol<strong>it</strong>ici. Uno sviluppo<br />
economico forte in un’area<br />
che si fa ricca.<br />
La regione presiede, ma la organizzazione<br />
concreta spetta al<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. Nulla. I due protagonisti<br />
del romanzo aspettavano Godot,<br />
nel bosco, seduti sotto un albero.<br />
Ma Godot non arrivava.<br />
E loro aspettavano.<br />
in questo amb<strong>it</strong>o, essendo un s<strong>it</strong>o Unesco. Un<br />
ruolo guida. Del resto, stando a quanto raccontano<br />
gli studiosi, la tecnologia costruttiva<br />
dei trulli non è dissimile da molte altre forme<br />
arch<strong>it</strong>ettoniche prim<strong>it</strong>ive, ad esempio i sassi<br />
di Matera. Qualcuno ipotizza collegamenti di<br />
carattere storico, sostanziale. In effetti, il comune<br />
di Alberobello stipulò, qualche tempo<br />
fa, un accordo finalizzato al coordinamento<br />
di iniziative ed alla promozione turistica con i<br />
comuni di Matera ed Andria (Castel del Monte).<br />
Un accordo fin<strong>it</strong>o nel nulla, a quanto pare.<br />
A parte alcune esposizioni fotografiche o di<br />
libri congiunte, alcuni forum di discussione.<br />
Poca roba.<br />
Non si comprende tuttora se questi Comuni<br />
siano un<strong>it</strong>i tra loro da un filo rosso e le motivazioni<br />
di quegli accordi.<br />
Tutto lasciato sospeso.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 47
<strong>Il</strong> senso degli accordi sottoscr<strong>it</strong>ti<br />
tra Alberobello e Matera<br />
era assai più ampio. Immaginiamo<br />
per un momento cosa<br />
sarebbe accaduto se due province<br />
del Mezzogiorno avessero chiesto<br />
al governo centrale o alle rispettive<br />
Regioni di finanziare un Sistema<br />
Turistico interregionale. Si sarebbe<br />
innescata una reazione a catena<br />
che avrebbe coinvolto il Sud del<br />
Paese. Ovviamente, la premessa,<br />
specie in talune aree è che la criminal<strong>it</strong>à<br />
collusa con certa pol<strong>it</strong>ica<br />
non deve artigliare con le proprie<br />
zanne quei finanziamenti. Ma questo<br />
è un altro discorso.<br />
<strong>Il</strong> Piano di Gestione dei s<strong>it</strong>i Unesco<br />
si inserisce all’interno di tutto<br />
questo. Lo scopo è quello di<br />
conservare un patrimonio e trasmetterlo<br />
alle generazioni future.<br />
Questo implica il mon<strong>it</strong>oraggio<br />
continuo dello sviluppo turistico. E<br />
qui, tocchiamo un nervo scoperto.<br />
Non può esservi anarchia. Lo<br />
spontaneismo conduce ad uno<br />
sviluppo non “compatibile” con<br />
Inaugurata ufficialmente<br />
la nuova struttura Aga<br />
Una struttura nuova,<br />
all’avanguardia e dotata<br />
delle migliori tecnologie,<br />
un’azienda che lavora duramente<br />
e che si sta r<strong>it</strong>agliando un ruolo<br />
sempre <strong>maggio</strong>re nel settore<br />
dell’elaborazione grafica.<br />
E una scelta coraggiosa e razionale<br />
della proprietà, capeggiata<br />
da Rosalia Lacatena: inaugurare<br />
ufficialmente la propria sede soltanto<br />
ad investimenti ultimati.<br />
Non a lavori in corso, o quando<br />
ancora non si hanno certezze sul<br />
proprio lavoro e sull’avviamento,<br />
sempre faticoso, di una nuova attiv<strong>it</strong>à<br />
imprend<strong>it</strong>oriale, ma soltanto<br />
al termine di un percorso lungo e<br />
complesso, durato anni, quando<br />
tutti i tasselli del mosaico sono<br />
andati al posto giusto e si iniziano<br />
a toccare con mano i risultati dei<br />
propri sforzi.<br />
Ecco il motivo, dunque, dell’inaugurazione<br />
ufficiale del capannone<br />
della Aga soltanto sabato 8<br />
<strong>maggio</strong>, a diversi masi dall’avvio<br />
48<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
l’adesione all’Unesco. Significa che<br />
quel patrimonio viene abbandonato<br />
a sé stesso. Praticamente distrutto.<br />
In quel caso, l’Unesco può<br />
anche decidere di espellere dal<br />
proprio elenco quel s<strong>it</strong>o.<br />
Per fortuna, Alberobello non è a<br />
rischio, attualmente. Tuttavia, elementi<br />
seri di preoccupazione sussistono.<br />
E’ sufficiente passeggiare<br />
per le stradine del rione Monti e<br />
guardare con attenzione. Ci sono<br />
state, nel corso del tempo, manomissioni<br />
all’interno. La destinazione<br />
ad uso commerciale concessa<br />
con eccessiva disinvoltura e superficial<strong>it</strong>à<br />
ha fatto perdere l’originaria<br />
destinazione ab<strong>it</strong>ativa del trullo. <strong>Il</strong><br />
trullo non è nato come esercizio<br />
commerciale, ma come ab<strong>it</strong>azione.<br />
Si può tollerare qualche raro<br />
esempio. Non l’eccesso.<br />
Nel trullo vi era un certo grado di<br />
umid<strong>it</strong>à all’interno per mantenere<br />
le pietre in quella particolare collocazione.<br />
C’era posto per il focolare<br />
all’interno del trullo. E doveva esservi<br />
una opportuna aerazione.<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à e delle produzioni.<br />
Alla presenza di S.E. Mons. Domenico<br />
Padovano, Vescovo di<br />
Conversano - Monopoli, del primo<br />
c<strong>it</strong>tadino di Alberobello, Bruno<br />
De Luca, dell’assessore regionale<br />
Lorenzo Nicastro, del consigliere<br />
regionale Massimo Cassano,<br />
dei dipendenti, di clienti ed amici,<br />
si è tenuto a battesimo il nuovo<br />
capannone industriale della Aga -<br />
Arti grafiche.<br />
“Un esempio di come gli sforzi<br />
dei tanti imprend<strong>it</strong>ori di questo<br />
paese - ha commentato nel suo<br />
intervento il primo c<strong>it</strong>tadino di Alberobello<br />
- possono trovare concretezza<br />
e portare avanti il buon<br />
nome dell’intera c<strong>it</strong>tà con passione<br />
e capac<strong>it</strong>à, anche in un periodo<br />
difficile come il nostro”.<br />
Ed è proprio nelle capac<strong>it</strong>à innovativa<br />
delle piccole e medie imprese<br />
che risiede il futuro sviluppo<br />
della nostra intera comun<strong>it</strong>à.<br />
Bisogna che gli imprend<strong>it</strong>ori trovino<br />
terreno fertile nella pol<strong>it</strong>ica e<br />
l’inchiesta - Alberobello<br />
Quale sorte per i nostri trulli?<br />
E’ chiaro che le esigenze commerciali<br />
sono tali da richiedere ristrutturazioni<br />
del trullo che finisce<br />
per perdere la sua ident<strong>it</strong>à.<br />
Cosa dice il Piano di gestione a<br />
tal propos<strong>it</strong>o?<br />
Leggiamo di “soluzioni che, senza<br />
privare i residenti del pieno uso<br />
dei trulli, ulteriore elemento di eccezional<strong>it</strong>à<br />
della c<strong>it</strong>tadina, riescano<br />
a conservare l’integr<strong>it</strong>à dei rioni<br />
monumentali garantendo, al contempo,<br />
la fruibil<strong>it</strong>à da parte dei vis<strong>it</strong>atori<br />
alla ricerca di un’esperienza<br />
turistica di qual<strong>it</strong>à”.<br />
Sarà un caso, ma l’uso ab<strong>it</strong>ativo<br />
diviene una eccezional<strong>it</strong>à accanto<br />
alla quale si deve garantire un turismo<br />
di qual<strong>it</strong>à. Quale?<br />
Noi vediamo turismo di massa<br />
e souvenir di dubbia provenienza.<br />
Quale la sorte futura dei trulli?<br />
E la “Buffer zone”(zona tampone)?<br />
Di cosa si tratta? <strong>Il</strong> Piano di<br />
gestione prevede che si delim<strong>it</strong>i il<br />
s<strong>it</strong>o Unesco lungo il suo perimetro.<br />
A quel punto, al suo interno, va delim<strong>it</strong>ata<br />
anche una specie di zona<br />
Un momento dell’inaugurazione della struttura dell’Aga arti grafiche di Alberobello<br />
nella burocrazia, un terreno in cui<br />
ricercare le risposte alle loro richieste.<br />
Non aiuti, ma semplici risposte<br />
in tempi che troppo spesso si allungano.<br />
Noi de “il Terr<strong>it</strong>orio” eravamo<br />
presenti non soltanto come clienti<br />
ed emici dei proprietari, ma<br />
soprattutto per testimoniare la<br />
nostra attenzione a tutta la realtà<br />
imprend<strong>it</strong>oriale dei nostri paesi.<br />
Fatta di persone che lavorano du-<br />
di rispetto.<br />
Si parla di un rispetto dell’uso<br />
ab<strong>it</strong>ativo del s<strong>it</strong>o.<br />
Ma ovviamente, parliamo dei<br />
trulli, non di civili ab<strong>it</strong>azioni poste<br />
nella parte moderna della c<strong>it</strong>tà.<br />
Ebbene, nel nostro caso, la zona di<br />
rispetto corrisponde a tutto l’amb<strong>it</strong>o<br />
c<strong>it</strong>tadino. E questo, senza una<br />
spiegazione, un dato di partenza,<br />
non un’analisi per giungere a questa<br />
conclusione.<br />
Che logica è mai questa? Chi lo<br />
ha stabil<strong>it</strong>o? E con quali cr<strong>it</strong>eri? Apprendiamo<br />
di una richiesta dei comuni<br />
di Locorotondo e Martina<br />
Franca di adesione all’Unesco. Alberobello<br />
potrebbe non essere più<br />
sola. Ma quei Comuni danno v<strong>it</strong>a<br />
alla valle d’Itria. Ha rapporti questa<br />
c<strong>it</strong>tà con Comuni confinanti?<br />
La sensazione è che l’adesione<br />
all’Unesco sia stato vissuto ed interpretato<br />
all’insegna della estemporane<strong>it</strong>à.<br />
Non si intravede un progetto<br />
che non è più di c<strong>it</strong>tà, ma di comprensorio.<br />
ramente, che investono energie,<br />
denaro e che sanno quali sono gli<br />
obiettivi da raggiungere.<br />
Uomini e donne che non si piangono<br />
addosso, ma cercano nel lavoro<br />
quotidiano il proprio sviluppo<br />
con l’occhio attento alla realtà<br />
che li circonda.<br />
Perchè un’azienda che si sviluppa<br />
garantisce lavoro stabile e concreto.<br />
Ed il lavoro è una delle basi<br />
del nostro futuro.<br />
Ro.Ma.
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 49
50<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
Le campagne cambiano (ancora),<br />
e se a cambiare fossero le c<strong>it</strong>tà?<br />
Fotovoltaico: fattorie solari stanno cambiando rapidamente il volto delle nostre zone rurali<br />
di IVANO MEDICI<br />
<strong>Il</strong> presidente della Regione<br />
Puglia Nichi Vendola ha<br />
inaugurato a Foggia la 61a<br />
Fiera dell’Agricoltura. Nel suo discorso<br />
di apertura ha sottolineato<br />
la necess<strong>it</strong>à della “solarizzazione<br />
delle c<strong>it</strong>tà”, dello sviluppo del fotovoltaico.<br />
Finalmente però in forme<br />
nuove. Vendola ha parlato di un<br />
“fotovoltaico che finanzi la bolletta<br />
degli ospedali e delle scuole, di<br />
quello condominiale, nelle aree di<br />
parcheggio, negli ipermercati, sulle<br />
pensiline dei benzinai”. “Dobbiamo<br />
– ha continuato il presidente - cambiare<br />
radicalmente passo”.<br />
Che ben venga. Forse si accorge<br />
che la sua legge regionale (n.31<br />
del 2008) sulle fonti rinnovabili ha<br />
contribu<strong>it</strong>o a stravolgere i nostri<br />
terreni e le nostre campagne determinandone<br />
un secondo grande<br />
cambiamento.<br />
<strong>Il</strong> primo cambiamento si registrava<br />
alcuni anni fa.<br />
Passeggiando per strade di<br />
campagna si potevano ammirare<br />
gli ulivi, le grandi distese di grano,<br />
le piantagioni di carciofi a seconda<br />
della zona di Puglia che si vis<strong>it</strong>ava.<br />
Si potevano vedere e anche<br />
toccare i tronchi nodosi delle v<strong>it</strong>i<br />
e i dorati frutti che ne pendevano.<br />
<strong>Il</strong> tempo e la domanda sempre<br />
crescente di uva di alta qual<strong>it</strong>à in<br />
tutta Europa hanno determinato<br />
questo primo cambiamento delle<br />
nostre campagne. Ricoperte di<br />
tendoni per proteggere i v<strong>it</strong>igni e<br />
quei preziosi frutti che hanno reso<br />
la Puglia prima esportatrice europea<br />
d’uva da tavola e da vino, le<br />
campagne da verdi diventavano<br />
sempre più bianche.<br />
Negli ultimi anni la campagna<br />
ha ripreso a cambiare. Questa volta<br />
non per coprirsi di tendoni necessari<br />
a proteggere le produzioni<br />
agricole. Quello che cambia è la<br />
destinazione d’uso dei terreni.<br />
Alle colture si sost<strong>it</strong>uiscono le<br />
fattorie solari. Grandi insediamenti<br />
industriali che osp<strong>it</strong>ano pannelli<br />
<strong>Il</strong> “diamante”, l’evoluzione del fotovoltaico, presto nelle nostre campagne?<br />
fotovoltaici per produrre energia<br />
elettrica da immettere nella rete<br />
di trasmissione nazionale.<br />
Segno dei tempi che cambiano?<br />
Non solo.<br />
La legge regionale sulla produzione<br />
di energia da fonti rinnovabili,<br />
fiore all’occhiello della pol<strong>it</strong>ica<br />
economica del presidente Nichi<br />
Vendola, ha determinato un cambiamento<br />
radicale del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
pugliese che perde colture per riempirsi<br />
di pannelli solari e gigantesche<br />
torri eoliche.<br />
Tante aziende, molte delle quali<br />
straniere, hanno r<strong>it</strong>enuto conveniente<br />
investire in Puglia nel fotovoltaico<br />
e nell’eolico industriali. La<br />
legge regionale stabilisce infatti,<br />
derogando alla legge nazionale,<br />
che con impianti di capac<strong>it</strong>à installata<br />
fino a un megawatt basta<br />
la procedura della dichiarazione<br />
d’inizio attiv<strong>it</strong>à (D.I.A) da presentare<br />
al comune.<br />
Solo una semplice D.I.A.<br />
L’area necessaria ad accogliere<br />
un megawatt da fotovoltaico è di<br />
circa tre ettari e mezzo di terreno<br />
agricolo. E a forza di costruirne,<br />
con un <strong>it</strong>er burocratico estremamente<br />
agile, la Puglia si trasforma<br />
in un grande parco dell’energia<br />
alternativa.<br />
<strong>Il</strong> paesaggio ne risente.<br />
Le multinazionali stringono<br />
alleanze con referenti locali che<br />
hanno il comp<strong>it</strong>o principale di<br />
trovare i terreni sui quali installare<br />
i pannelli: il prezzo medio d’aff<strong>it</strong>to<br />
è di 4.000-6.000 euro l’anno per<br />
ettaro. Una rend<strong>it</strong>a interessante<br />
per molti agricoltori che sempre<br />
più spesso preferiscono “piantare”<br />
pannelli piuttosto che grano o altro<br />
tipo di coltivazioni.<br />
Per comprendere i numeri pugliesi<br />
di questo fenomeno, dobbiamo<br />
guardare all’intera nazione.<br />
Se consideriamo il <strong>numero</strong> degli<br />
impianti fotovoltaici installati,<br />
notiamo che la Lombardia è al primo<br />
posto con 5.138; segue l’Emilia<br />
Romagna con 3.408 e il Veneto<br />
con 3.042.<br />
Ma se valutiamo la potenza in<br />
rete è sorprendentemente la Puglia<br />
ad avere la leadership nazionale<br />
con 51,7 MW, segu<strong>it</strong>a dalla<br />
Lombardia con 49,3 MW e l’Emilia<br />
Romagna con 39,7 MW.<br />
L’andamento regionale del fotovoltaico<br />
in Italia può essere anche<br />
considerato in base alla potenza<br />
installata sulla superficie disponi-<br />
Dalle culture<br />
alle fattorie<br />
solari e alle<br />
gigantesche torri<br />
eoliche, ma serve<br />
una normativa<br />
nuova e chiara<br />
bile (kW per kmq).<br />
Qui la Puglia è in testa con 2,67<br />
kW/kmq. La media nazionale è di<br />
1,39 kW/kmq.<br />
A salvare la Puglia, oltre che<br />
il cambiamento di indirizzo del<br />
presidente Vendola, ci ha pensato<br />
anche la Corte Cost<strong>it</strong>uzionale dichiarando<br />
incost<strong>it</strong>uzionale la Legge<br />
Regionale 31/08 in materia di<br />
energie rinnovabili, a segu<strong>it</strong>o del<br />
ricorso presentato dal TAR Bari e<br />
dal Governo Italiano.<br />
La legge regionale 31 del 2008,<br />
andando in deroga alla legge nazionale,<br />
ha innalzato illeg<strong>it</strong>timamente<br />
le soglie massime di potenza<br />
per la realizzazione di impianti<br />
di produzione d’energia da fonti<br />
rinnovabili e ha permesso, nei fatti,<br />
di costruire senza alcuna garanzia<br />
di sicurezza per i c<strong>it</strong>tadini ed<br />
il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, veri e propri impianti<br />
industriali, con semplice autocertificazione,<br />
ed il tutto persino in<br />
zona agricola.<br />
Che ben venga allora il cambio<br />
di rotta annunciato dal rieletto<br />
Presidente.<br />
Si installino pannelli solari sopra<br />
le coperture di strutture come<br />
terrazze, tettoie, aree industriali<br />
abbandonate o aree non più utilizzabili<br />
a fini agro-alimentari sulle<br />
quali sono necessarie bonifiche.<br />
Solo una domanda: cosa ne sarà<br />
di quegli impianti autorizzati sulla<br />
base della legge regionale illeg<strong>it</strong>tima<br />
ma ancora non realizzati?
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
Cercare la storia<br />
nei luoghi di Puglia<br />
Occorre intendere il nostro paesaggio come bene comune, e tramandarlo alle generazioni future<br />
Gallipoli (Le): l’antico nucleo della c<strong>it</strong>tà visto dall’alto<br />
di ROCCO PASTORE *<br />
Gli strumenti attuativi<br />
del Piano Paesaggistico<br />
Terr<strong>it</strong>oriale Regionale<br />
(PPTR) sono gli Scenari strategici,<br />
carte tematiche regionali, le Norme<br />
Tecniche e le Linee Guida.<br />
Tra queste, le Linee Guida AP-<br />
PEA (Linee Guida sulla Progettazione<br />
delle Aree Produttive<br />
Paesaggisticamente ed Ecologicamente<br />
Attrezzate) hanno l’obiettivo<br />
di definire standard di qual<strong>it</strong>à<br />
terr<strong>it</strong>oriale e paesaggistica per<br />
l’insediamento, la riqualificazione<br />
e il riuso delle attiv<strong>it</strong>à produttive e<br />
delle infrastrutture.<br />
L’analisi delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à delle aree<br />
produttive regionali edificate di<br />
recente ha permesso di definire<br />
gli obiettivi delle APPEA:<br />
• razionalizzare l’occupazione<br />
del suolo;<br />
•<br />
•<br />
•<br />
concentrare l’edificato in-<br />
dustriale all’interno dei distretti<br />
e delle APPEA;<br />
m<strong>it</strong>igare l’impatto paesaggistico;<br />
riconvertire ecologicamen-<br />
te i s<strong>it</strong>i.<br />
Dato il notevole sviluppo degli<br />
insediamenti produttivi in Puglia<br />
negli ultimi decenni, il PPTR non<br />
si arrende ad intendere queste<br />
aree come ineluttabili detrattori<br />
del nostro paesaggio, ma le concepisce<br />
come portatrici di valori<br />
ecologici e sostenibil<strong>it</strong>à. Pertanto,<br />
nell’approvazione dei progetti di<br />
nuova localizzazione, ampliamento<br />
e riconversione saranno verificati<br />
i seguenti requis<strong>it</strong>i:<br />
Integrazione paesaggistica<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
localizzazione degli stabili-<br />
menti produttivi compatibili<br />
con la tutela paesistica;<br />
integrazione della struttura<br />
produttiva al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> agricolo;<br />
previsione di idonee aree<br />
di forestazione urbana e<br />
boschi per la riconversione<br />
dell’anidride carbonica;<br />
progettazione di strade<br />
come vie-verdi ad alto valore<br />
ecologico.<br />
Riconversione ecologica<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
progettazione di insedia-<br />
menti ad alta qual<strong>it</strong>à ecologica<br />
ed efficienza energetica;<br />
uso delle coperture per la<br />
produzione di energia e il<br />
recupero di acqua piovana;<br />
sicurezza dell’area e m<strong>it</strong>iga-<br />
zione del rischio idrogeologico<br />
e idraulico;<br />
tutela della qual<strong>it</strong>à ambientale<br />
del reticolo idrografico<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
superficiale e della falda;<br />
massimizzazione dell’uso<br />
delle fonti energetiche rinnovabili;<br />
promozione della mobil<strong>it</strong>à<br />
sostenibile di persone e<br />
merci;<br />
riduzione del consumo di<br />
materia e della produzione<br />
di rifiuti tendendo alla chiusura<br />
del ciclo;<br />
buon clima acustico negli<br />
ambienti interni ed esterni.<br />
Le Linee Guida saranno, dunque,<br />
applicate sia per la riorganizzazione<br />
terr<strong>it</strong>oriale, urbanistica e<br />
edilizia degli attuali insediamenti,<br />
sia per gli ampliamenti e le nuove<br />
aree industriali. All’interno dei<br />
progetti di riqualificazione dovrà<br />
essere proposta una gestione<br />
un<strong>it</strong>aria dell’area produttiva per<br />
migliorare la qual<strong>it</strong>à e l’efficienza<br />
di infrastrutture e servizi. Gli ampliamenti,<br />
invece, dovranno essere<br />
delle APPEA a tutti gli effetti,<br />
come defin<strong>it</strong>e precedentemente.<br />
I comuni, le province, le aree<br />
sistema e i distretti produttivi dovranno<br />
censire gli insediamenti<br />
industriali e redigere un piano<br />
per la loro riconversione, individuando<br />
le APPEA tra le aree non<br />
in confl<strong>it</strong>to con il PAI e con i vincoli<br />
del PPTR. Al momento sono state<br />
Selezionate come potenzialmente<br />
convertibili in APPEA le aree produttive<br />
di <strong>maggio</strong>ri dimensioni in<br />
possesso di una figura ist<strong>it</strong>uzionale,<br />
come il consorzio ASI, che, in<br />
fase di attuazione, potrà divenire<br />
l’ente gestore del processo di riconversione.<br />
Le Linee Guida dovranno essere<br />
recep<strong>it</strong>e da province, comuni e<br />
associazioni di imprend<strong>it</strong>ori negli<br />
strumenti di pianificazione/gestione<br />
delle aree produttive.<br />
Alla scala locale, quando i comuni<br />
formuleranno i PUG, dovranno<br />
individuare le aree convertibili in<br />
APPEA, sulla base dei principi delle<br />
Linee Guida. Inoltre dovranno<br />
definire gli strumenti urbanistici<br />
attuativi per sviluppare l’analisi<br />
paesaggistica, il programma ambientale<br />
e la mappa delle azioni di<br />
m<strong>it</strong>igazione delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à e della<br />
riconversione ecologica. Gli adeguamenti<br />
riguarderanno, quindi,<br />
nel prossimo futuro, anche i nostri<br />
Comuni.<br />
Alla scala vasta, la pianificazione<br />
strategica e la Provincia dovranno<br />
individuare tra i distretti produttivi<br />
intercomunali, come l’ASI, le<br />
aree produttive potenzialmente<br />
convertibili e le nuove aree AP-<br />
PEA, nell’amb<strong>it</strong>o della redazione/<br />
aggiornamento dei PTCP.<br />
Le aree produttive riqualificate<br />
definiranno quindi un nuovo paesaggio<br />
contemporaneo, senza<br />
cancellare le sedimentazioni storiche,<br />
i valori ambientali e strutturali<br />
del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> e integrandosi con<br />
la rete ecologica. Verso le APPEA<br />
dovranno convergere, nel tempo,<br />
le delocalizzazioni delle aree r<strong>it</strong>enute<br />
improprie e non convertibili,<br />
secondo i parametri defin<strong>it</strong>i dalle<br />
Linee Guida.<br />
Gli strumenti attuativi del PPTR<br />
permetteranno di definire lo scenario<br />
futuro della nostra terra,<br />
nel tentativo di orientarla all’innovazione<br />
compet<strong>it</strong>iva, anche<br />
a livello industriale. <strong>Il</strong> progresso<br />
sarà stimolato dalla qual<strong>it</strong>à delle<br />
trasformazioni: il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> è una<br />
risorsa, ma sarà usato in maniera<br />
sostenibile, garantendone la continua<br />
rigenerazione. Quale miglior<br />
modo di intendere il nostro<br />
paesaggio come bene comune, e<br />
tramandarlo allo stesso modo alle<br />
generazioni future? Per rendere<br />
possibile questo scenario sarà necessario<br />
l’impegno della collettiv<strong>it</strong>à<br />
e la responsabil<strong>it</strong>à dei dirigenti<br />
per attuare ed integrare le nuove<br />
direttive di sviluppo regionale,<br />
rendendo i luoghi di Puglia compet<strong>it</strong>ivi<br />
a vasta scala<br />
(2 . continua)<br />
* Arch<strong>it</strong>etto<br />
Segreteria del PPTR<br />
Consulente<br />
Segreteria Scuola<br />
di Formazione all’impegno<br />
Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 51
Luigi Larocca e le note storiche<br />
Storie del paese e spaccati di v<strong>it</strong>a di c<strong>it</strong>tadini illustri e non raccontati da un punto di vista privilegiato<br />
Lo scaffale<br />
Con Domenico Notarangelo,<br />
proseguiamo a parlare in questa<br />
rubrica dei libri che hanno<br />
fatto e raccontato la storia, la<br />
v<strong>it</strong>a del nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, dei<br />
nostri Comuni.<br />
E’ la volta della preziosa opera<br />
del professor Luigi Larocca e<br />
delle sue “Note Storiche di Sammichele<br />
di Bari”.<br />
A quanti, privati e Associazioni<br />
hanno l’amore e il gusto di raccogliere<br />
le radici del nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />
offriamo questo spazio.<br />
<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio<br />
Luigi Larocca, autore delle<br />
Note Storiche di Sammichele<br />
di Bari. <strong>Il</strong> libro vide la luce nel<br />
1958 nei tipi delle Arti Grafiche<br />
Angelini & Pace di Locorotondo.<br />
Della prefazione<br />
si incaricò Giuseppe Dalfino,<br />
Ispettore Scolastico di Bari.<br />
Nello scrivere la storia del<br />
paese, Larocca godette di un<br />
osservatorio privilegiato in<br />
quanto egli stesso ricoprì il<br />
ruolo di pubblico amministratore.<br />
La seconda parte del libro,<br />
int<strong>it</strong>olata “<strong>Il</strong> Folklore”, è dedicata<br />
alla raccolta di canti popolari<br />
trascr<strong>it</strong>ti dallo stesso<br />
autore.<br />
di DOMENICO NOTARANGELO<br />
Si può considerare un diario<br />
di bordo quello che<br />
Luigi Larocca consegnò<br />
alle stampe nel 1958 dal t<strong>it</strong>olo<br />
“Note storiche”. In 130 pagine<br />
egli racconta minuziosamente<br />
lo “Sviluppo cronologico delle<br />
vicende religiose e civili di San<br />
52<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
Michele di Bari”, riservando le<br />
rimanenti venti pagine alla raccolta,<br />
sotto il t<strong>it</strong>olo <strong>Il</strong> Folklore, di<br />
canti popolari del Casale.<br />
Molte notizie sulla storia minuta<br />
del paese sarebbero andate<br />
altrimenti perdute se Larocca<br />
non le avesse pazientemente<br />
raccolte in queste pagine che<br />
restano le uniche a poter docu-<br />
mentare la nasc<strong>it</strong>a, lo sviluppo e<br />
la cresc<strong>it</strong>a del paese.<br />
Circa la storia delle origini di<br />
San Michele egli per la ver<strong>it</strong>à si<br />
lim<strong>it</strong>a a ripetere quanto già aveva<br />
scr<strong>it</strong>to Leonardo D’Addabbo<br />
sulla Torre Centuriona, su Frassineto<br />
e Sannace, sul Conte Vaaz,<br />
sulla graduale autonomia che<br />
il Casale seppe conquistare da<br />
lo scaffale<br />
prof. Luigi Larocca<br />
Casamassima, sulla espansione<br />
urbana del paese.<br />
Larocca non è uno storico né<br />
pretende di raccontare la storia<br />
di San Michele di Bari, accontentandosi<br />
di ordinare una ad una,<br />
in ordine cronologico, quelle<br />
vicende che meglio potessero illustrare<br />
lo sviluppo della società<br />
casalina e la cresc<strong>it</strong>a urbana.
lo scaffale<br />
Accade così che sulle pagine<br />
delle Note Storiche di Larocca<br />
trovano posto utili notizie per<br />
ricordare come sia avvenuta<br />
l’espansione dell’ab<strong>it</strong>ato oltre il<br />
cosiddetto arco dell’orologio, su<br />
quella fetta di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> conosciuta<br />
come ‘i viggn d’ menz alla<br />
chiazz’. Erano, per quei tempi,<br />
le colonne d’Ercole oltre le quali<br />
c’erano lo sviluppo e la cresc<strong>it</strong>a<br />
del paese. Larocca li elenca uno<br />
dopo l’altro.<br />
Un posto preminente è riservato<br />
alla costruzione della<br />
Chiesa Nuova per far fronte alle<br />
accresciute esigenze della popolazione.<br />
La piccola cappella della Maddalena,<br />
sorta a fianco del castello<br />
quando il paese contava appena<br />
400 ab<strong>it</strong>anti ai tempi del Conte<br />
Vaaz, era diventata insufficiente<br />
a fronte dell’incremento demografico.<br />
Larocca informa che il progetto<br />
fu affidato all’arch<strong>it</strong>etto Ascanio<br />
Amenduni ai tempi del vecchio<br />
Arciprete don Tommaso De<br />
Spinelli. E fu un entusiasmante<br />
concorso di popolo nel dotarsi di<br />
un nuovo luogo di culto. A sera,<br />
di r<strong>it</strong>orno dai campi, braccianti e<br />
contadini portavano sulle spalle,<br />
sobb o musck, una pietra che<br />
doveva servire a edificare la nuova<br />
casa di Dio. Gran parte delle<br />
pietre fu prelevata da una cava<br />
sulla vecchia via di Turi, u p’trare<br />
d’ chiangia chiang. I muratori<br />
offrirono una giornata di lavoro<br />
per fare crescere la chiesa.<br />
<strong>Il</strong> 29 giugno 1870 la Nuova<br />
Chiesa venne inaugurata quando<br />
parroco era don Tommaso<br />
Lagravinese e sindaco Giovanni<br />
Dalfino.<br />
A questa importante opera<br />
seguirono, sub<strong>it</strong>o dopo, la sistemazione<br />
della piazza antistante,<br />
una delle più belle e più ordinate<br />
di Puglia e la collocazione<br />
dell’orologio nel 1878.<br />
A cavallo dei due secoli, secondo<br />
la narrazione di Larocca, arrivano<br />
altre importanti realizzazioni<br />
destinate a dare forte impulso<br />
alla cresc<strong>it</strong>a civile del paese e al<br />
suo progresso economico.<br />
Nel 1905 è la volta della ferrovia,<br />
con la costruzione della tratta<br />
che collegava Bari, attraverso<br />
San Michele, a Putignano.<br />
Finiva così l’isolamento del paese.<br />
<strong>Il</strong> primo fontanino pubblico in<br />
largo Imbriani arrivò alla via di<br />
Gioia nel 1924 e fu l’inizio della<br />
fine della secolare penuria di<br />
Copertina di “Pisticci e i suoi<br />
canti”, un libro che Luigi Larocca<br />
aveva già scr<strong>it</strong>to quando<br />
alla fine degli anni venti si<br />
trasferì a Sammichele di Bari<br />
dal paese lucano. A quell’epoca<br />
Larocca insegnava presso<br />
le scuole elementari. La prima<br />
edizione di “Pisticci e i suoi<br />
canti” vide la luce nel 1927<br />
per essere poi ampliata e arricch<strong>it</strong>a<br />
nella seconda edizione<br />
del 1952 stampata presso<br />
la tipografia De Robertis &<br />
Figli di Putignano.<br />
acqua per uso potabile. Di lì a<br />
poco dovevano essere installati<br />
nell’ab<strong>it</strong>ato altri undici fontanini.<br />
Dello stesso anno è l’impianto<br />
della pubblica illuminazione. E<br />
poi, mano mano, dovevano arrivare<br />
le opere di sistemazione<br />
igienica, la bonifica delle aree paludose<br />
della zona dei pr’cine, la<br />
costruzione di un nuovo sistema<br />
viario interno ed esterno, la ist<strong>it</strong>uzione<br />
del mercato settimanale,<br />
la costruzione del sacello ossario<br />
dei Caduti per la Patria nel<br />
cim<strong>it</strong>ero, la ist<strong>it</strong>uzione dell’asilo<br />
grazie al suo fondatore Michele<br />
D’Addabbo e alla munificenza<br />
del benefattore Antonio V<strong>it</strong>tore,<br />
la costruzione di un nuovo<br />
edificio scolastico, la costruzione<br />
del dopolavoro e del cinema alla<br />
via di Gioia.<br />
Furono i primi passi di Sammichele<br />
sulla via del progresso<br />
civile, mentre andava crescendo<br />
il suo sviluppo in agricoltura e<br />
nella imprend<strong>it</strong>oria.<br />
Larocca racconta delle profonde<br />
trasformazioni a cui vennero<br />
sottoposti i terreni del Canale,<br />
dove, agli inizi degli anni Cinquanta<br />
gli aratri francesi li ararono<br />
in profond<strong>it</strong>à per impiantare<br />
i primi vigneti a tendone per<br />
la produzione di uve di qual<strong>it</strong>à<br />
adatte alla esportazione; e<br />
fa menzione di alcuni pionieri,<br />
come Giuseppe Pastore, Mimo<br />
Pugliese e Domenico Lagravinese,<br />
i quali portarono non poche<br />
innovazioni sui loro poderi<br />
e nelle loro aziende agricole, o<br />
come i Santostasi e gli Spinelli,<br />
creatori di intraprese nel campo<br />
della industria mol<strong>it</strong>oria.<br />
Dal racconto di Luigi Larocca<br />
emergono anche figure mer<strong>it</strong>evoli<br />
di entrare nella storia civile<br />
del paese, come Raffaele N<strong>it</strong>ti,<br />
medico condotto che da Ruti-<br />
gliano scelse di venire a vivere e<br />
operare a San Michele dove per<br />
decenni dispensò la sua munificenza<br />
fra le classi più umili, mer<strong>it</strong>andosi<br />
amore e riconoscenza<br />
da parte di tutto il popolo.<br />
O come la poetessa Maria<br />
Dalfino, che si mer<strong>it</strong>ò un posto<br />
preminente nella cultura <strong>it</strong>aliana<br />
col nome d’arte di Apula Flava<br />
e il poeta Luigi Bellafronte, il cigno<br />
del casale. I loro nomi sono<br />
entrati nella toponomastica c<strong>it</strong>tadina,<br />
insieme a tanti altri che<br />
rievocano gesta di eroismo in<br />
guerra.<br />
Emblematica è la storia ch’egli<br />
racconta di Luigi Gentile, un<br />
sottotenente di marina che, nel<br />
1941, si distinse in una operazione<br />
di ricerca di camerati dispersi<br />
in mare, mer<strong>it</strong>andosi la medaglia<br />
d’oro al valor mil<strong>it</strong>are.<br />
Tante storie sarebbero andate<br />
perdute se Luigi Larocca non le<br />
avesse raccolte in queste poche<br />
pagine delle Note Storiche del<br />
Casale creando un albero da mille<br />
foglie disperse al vento.<br />
Mensile del sud-est barese<br />
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Franco Deramo<br />
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Reg. Trib. Bari Num. R.G. 556/<strong>2010</strong><br />
num. reg. stampa.11 del 23/02/<strong>2010</strong><br />
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Presso la sede legale della Cooperativa<br />
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N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 53
54<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>
società<br />
La banda larga che non c’è<br />
Per uno sviluppo tecnologico occorre garantire connessioni più veloci, meno costose e più affidabili<br />
di FABIO CIOFFI<br />
<strong>Il</strong> tema della connettiv<strong>it</strong>à, in<br />
particolar modo dell’utilizzo<br />
del cosiddetto ultimo miglio,<br />
in Italia, è stato da sempre un punto<br />
di forte attenzione.<br />
Infatti nella definizione delle<br />
regole per la liberalizzazione del<br />
mercato telefonico è stato defin<strong>it</strong>o<br />
che questa parte finale della rete<br />
rimanesse di proprietà di Telecom<br />
Italia.<br />
Per questo in quasi la total<strong>it</strong>à<br />
delle connessioni alla rete telefonica,<br />
e quindi ad internet, è utilizza<br />
la rete dell’ex operatore monopolista.<br />
Questo vuol dire che circa<br />
il 95% dei collegamenti verso il<br />
cliente finale è forn<strong>it</strong>o da Telecom<br />
Italia.<br />
Da sempre questo ha fatto si<br />
che gli operatori devono sottostare<br />
all’infrastruttura di un soggetto<br />
che in qualche modo condizionava<br />
sia lo sviluppo di nuovi servizi,<br />
sia l’applicazione a pieno del libero<br />
mercato.<br />
Allo stesso tempo in Italia non<br />
si è creata una vera infrastruttura<br />
alternativa, capace di erogare<br />
connettiv<strong>it</strong>à a banda larga e far sì<br />
di essere al passo con i <strong>maggio</strong>ri<br />
paesi industrializzati.<br />
Agli inizi della liberalizzazione,<br />
Fastweb aveva intrapreso un’operazione<br />
di cablaggio in fibra ottica<br />
di alcune aree metropol<strong>it</strong>ane, ma<br />
a causa di grandi investimenti economici<br />
e dopo pochi anni, il progetto<br />
è stato accantonato.<br />
Successivamente si era pensato<br />
che il Wimax poteva essere una<br />
possibile infrastruttura alternativa<br />
capace di collegare l’ultimo miglio.<br />
<strong>Il</strong> Wimax è una tecnologia di trasmissione<br />
senza fili per l’accesso a<br />
banda larga, e utilizzando l’etere,<br />
dà la possibil<strong>it</strong>à di essere impiegato<br />
su molti tipi di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> sia<br />
urbano che rurale.<br />
Ma anche questo progetto è fall<strong>it</strong>o,<br />
infatti nel nostro paese ci sono<br />
stati forti r<strong>it</strong>ardi nell’assegnazione<br />
delle frequenze radio. Inoltre, anche<br />
qui, Telecom Italia si è aggiudicata<br />
le frequenze rafforzando e<br />
salvaguardando ulteriormente la<br />
sua posizione.<br />
Si è trattato di un’ulteriore perd<strong>it</strong>a<br />
di opportun<strong>it</strong>à concreta per<br />
superare il vincolo dell’ultimo miglio<br />
e sopperire al problema del<br />
dig<strong>it</strong>al divide: ancora oggi esiste<br />
un divario reale tra chi ha accesso<br />
effettivo alle tecnologie dell’informazione<br />
e chi ne è escluso, anche<br />
solo parzialmente.<br />
<strong>Il</strong> collegamento in banda larga<br />
è uno dei fattori che in qualche<br />
modo condiziona questa possibil<strong>it</strong>à<br />
e quindi ne lim<strong>it</strong>a lo sviluppo<br />
di servizi innovativi all’interno<br />
dell’ambiente domestico. Basti<br />
pensare alla tv interattiva, interazione<br />
a distanza con i sistemi elettronici<br />
domestici o servizi per la<br />
salute e molti altri ancora.<br />
Pertanto la connettiv<strong>it</strong>à e l’ultimo<br />
miglio rimangono il nodo da<br />
cui passa il futuro delle telecomu-<br />
nicazioni in Italia.<br />
Proprio per questo Fastweb,<br />
Wind e Vodafone hanno annunciato<br />
un progetto per rilanciare la<br />
banda larga in Italia attraverso la<br />
creazione di una nuova infrastruttura<br />
in fibra ottica.<br />
Una piattaforma unica in grado<br />
di raggiungere direttamente<br />
le case e le imprese in modo da<br />
garantire connessioni più veloci,<br />
meno costose e più affidabili rispetto<br />
agli attuali collegamenti<br />
analogici.<br />
<strong>Il</strong> progetto è part<strong>it</strong>o con una<br />
sperimentazione a Roma e vedrà<br />
collegare circa 7.000 ab<strong>it</strong>azioni entro<br />
luglio <strong>2010</strong>, successivamente<br />
è previsto un piano che entro 5<br />
anni garantirà la copertura delle<br />
15 <strong>maggio</strong>ri c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane per un<br />
totale di 10 milioni di persone. Successivamente<br />
il piano verrà esteso<br />
anche alle c<strong>it</strong>tà con più di 20.000<br />
ab<strong>it</strong>anti.<br />
Nella presentazione del progetto<br />
i tre operatori auspicano la partecipazione<br />
del governo, di invest<strong>it</strong>ori<br />
privati ma anche di altri operatori<br />
di telecomunicazioni compreso<br />
Telecom Italia.<br />
“L’utilizzo della rete sarà disponibile<br />
a tutti gli operatori che ne facciano<br />
richiesta, a condizioni eque e<br />
non discriminatorie, mentre la commercializzazione<br />
dei servizi ai clienti<br />
erogabili attraverso il ricorso alla<br />
rete in fibra sarà gest<strong>it</strong>a in modo autonomo<br />
e indipendente dagli operatori.”<br />
Questa iniziativa potrebbe segnare<br />
un passaggio molto importante<br />
per lo sviluppo delle telecomunicazioni<br />
in Italia e un tassello<br />
per ridurre sempre di più il dig<strong>it</strong>al<br />
divide.<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 55
56<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
società<br />
Cresce il gioco d’azzardo fra i giovani<br />
Speranza e facile felic<strong>it</strong>à ricercata in vinc<strong>it</strong>e costose. Gravi i danni psicologici.<br />
di FRANCESCO MANGO *<br />
<strong>Il</strong> Rapporto Nomisma 2009 fornisce numeri<br />
impressionanti sul rapporto degli<br />
<strong>it</strong>aliani con il gioco. Nel 2008 sono stati<br />
oltre 28 milioni gli <strong>it</strong>aliani che hanno tentato la<br />
fortuna almeno una volta, di questi un quarto<br />
gioca con una frequenza settimanale.<br />
La diffusione del gioco riguarda anche i giovani<br />
e i giovanissimi.<br />
Nomisma, mediante un’indagine che ha<br />
coinvolto 8.582 studenti delle classi IV e V<br />
delle scuole secondarie di secondo grado, ha<br />
fotografato la diffusione del fenomeno anche<br />
tra i giovanissimi. I dati indicano che il 68%<br />
dei giovani studenti delle classi IV e V hanno<br />
tentato la fortuna almeno una volta con una<br />
spesa media mensile di 10 euro.<br />
Fra le motivazioni che spingono i ragazzi al<br />
gioco prevale la speranza di una vinc<strong>it</strong>a (51%)<br />
e il divertimento (28%) mentre l’incontro con<br />
il mondo dei giochi è molto spesso fortu<strong>it</strong>o (il<br />
52% indica che ha iniziato a giocare per caso).<br />
La propensione al gioco non è tuttavia uniforme<br />
e varia per tipologia di gioco, genere e<br />
contesto sociale e familiare degli studenti.<br />
La frequenza del gioco cresce per le scommesse<br />
sportive in agenzia. La propensione al<br />
gioco è <strong>maggio</strong>re per i ragazzi (76% rispetto<br />
al 61% delle ragazze), nelle aree del sud–isole<br />
(75%), negli ist<strong>it</strong>uti professionali (78%), tra gli<br />
studenti che provengono da famiglie in cui<br />
vi è un’ab<strong>it</strong>udine al gioco (80%). <strong>Il</strong> 92% del<br />
campione intervistato si dice consapevole dei<br />
rischi derivanti dal gioco, il 38% degli studenti<br />
oggetto dell’indagine r<strong>it</strong>iene di non avere<br />
sufficienti informazioni a riguardo. L’indagine<br />
ha rilevato importanti tassi di partecipazione<br />
a giochi e a scommesse di minorenni, a fronte<br />
di un divieto specifico. Gli studenti delle IV e V<br />
sono ragazzi tra 16 e 17 anni. Lo studio Nomisma<br />
ha evidenziato che il 14% gioca alle New<br />
Slot, 20% scommesse sportive, 11% Bingo, 7%<br />
Poker online.<br />
Ma quali sono le conseguenze a cui possono<br />
andare incontro?<br />
Partiamo da una considerazione biologica:<br />
il cervello di un adolescente è un cervello in<br />
cresc<strong>it</strong>a che non ha ancora raggiunto un livello<br />
di sviluppo adulto e stabile. Un giovane è a<br />
rischio di sviluppare comportamenti di dipendenza<br />
da gioco d’azzardo, una vera e propria<br />
malattia mentale catalogata con dei precisi<br />
cr<strong>it</strong>eri diagnostici.<br />
Patologia che si configura come un problema<br />
caratterizzato da una graduale perd<strong>it</strong>a<br />
della capac<strong>it</strong>à di autolim<strong>it</strong>are il proprio comportamento<br />
di gioco, che finisce per assorbire,<br />
direttamente o indirettamente, sempre più<br />
tempo quotidiano, creando problemi secondari<br />
gravi che coinvolgono le diverse aree<br />
della v<strong>it</strong>a. Si configura come malattia menta-<br />
le con dei precisi cr<strong>it</strong>eri diagnostici riportati<br />
nei manuali di diagnosi D.S.M. IV (manuale<br />
diagnostico e statistico dei disturbi mentali)<br />
e ICD10 (Classificazione delle sindromi e dei<br />
disturbi psichici e comportamentali).<br />
Numerosi studi hanno cercato di individuare<br />
i fattori di rischio che predispongono a diventare<br />
“gioco-dipendenti”, ricorrendo a tre<br />
aspetti, generalmente r<strong>it</strong>enuti in interazione<br />
fra loro:<br />
• Aspetti Biologici: relativi a fattori principalmente<br />
neurofisiologici, ancora non ben dimostrati,<br />
ossia allo squilibrio che si potrebbe<br />
determinare nel funzionamento del sistema<br />
di neurotrasmett<strong>it</strong>ori cerebrali atti a produrre<br />
serotonina, una sostanza chimica cerebrale,<br />
responsabile di un equilibrio affettivo-com-<br />
portamentale, che nei giocatori patologici<br />
scenderebbe sotto i livelli comuni rispetto alla<br />
media;<br />
• Aspetti ambientali-educativi: inerenti<br />
sia l’educazione ricevuta e quindi l’ambiente<br />
evolutivo caratterizzato da s<strong>it</strong>uazioni problematiche<br />
e da una tendenza a stimolare e<br />
ipervalorizzare le possibil<strong>it</strong>à di felic<strong>it</strong>à legate<br />
al possesso del denaro, sia la presenza di difficoltà<br />
economiche legate ad esempio allo stato<br />
di disoccupazione che sembra un particolare<br />
fattore di rischio;<br />
• Aspetti psicologici: che talvolta sembrano<br />
più connessi alla presenza di tratti di personal<strong>it</strong>à<br />
con problematiche legate affettive.<br />
* Medico Chirurgo<br />
Psicologo Clinico - Psicoteraupeta
società<br />
Telemarketing? Urge più tutela<br />
In fase di varo il “Registro delle opposizioni”, per tutti coloro che non desiderano essere disturbati<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
a tutti noi, nelle<br />
ore più disparate, di<br />
E’cap<strong>it</strong>ato<br />
ricevere l’ormai consueta<br />
telefonata di presentazione del<br />
tal prodotto, o di promozione del<br />
tal’altro piano tariffario o, magari<br />
ancora, dell’imperdibile offerta da<br />
attivare immediatamente: Enel,<br />
compagnie telefoniche, aziende<br />
di distribuzione del Gas, perfino<br />
Centri Commerciali e negozi di<br />
mobili... ce n’è per tutti i gusti.<br />
Offerte vantaggiose e serie,<br />
senza alcun dubbio!<br />
Ma non possiamo non pensare<br />
che, continuamente, i nostri numeri<br />
di telefono personali vengono<br />
smerciati, venduti, commercializzati,<br />
barattati e scambiati<br />
per scopi commerciali.<br />
Quando ci telefonano, lo possono<br />
fare perchè qualcuno ha<br />
venduto il nostro <strong>numero</strong>.<br />
Vale anche per quegli utenti<br />
che hanno comunicato la propria<br />
indisponibil<strong>it</strong>à ad essere inser<strong>it</strong>i<br />
negli elenchi telefonici pubblici.<br />
Come tutelarsi?<br />
Come difendere la propria privacy<br />
o, molto più semplicemente,<br />
non essere disturbati da squilli indesiderati?<br />
<strong>Il</strong> telemarketing è una delle pratiche<br />
promozionali commerciali<br />
più utilizzate, e migliaia, decine<br />
di migliaia di persone lavorano in<br />
questo settore.<br />
Come conciliare le esigenze<br />
delle aziende con quelle della<br />
persona?<br />
Sembra che, adesso, ci sarà<br />
un po’ di chiarezza in più, con la<br />
prossima entrata in vigore di un<br />
appos<strong>it</strong>o decreto.<br />
Recentemente il Consiglio dei<br />
Ministri, su proposta dell’ormai<br />
ex Ministro dello Sviluppo Economico,<br />
Claudio Scajola, ha approvato<br />
un Decreto del Presidente<br />
della Repubblica che regola il<br />
settore del marketing telefonico<br />
introducendo anche elementi di<br />
tutela della privacy degli utenti.<br />
<strong>Il</strong> decreto prevede, in particolare,<br />
il silenzio-assenso per quanti<br />
vogliono continuare a ricevere<br />
chiamate telefoniche contenenti<br />
messaggi promozionali, commerciali<br />
o informazioni per sondaggi<br />
e altre iniziative di tele-marketing.<br />
Per quanti, invece, non desiderano<br />
ricevere questo tipo di chiamate,<br />
verrà ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un appos<strong>it</strong>o<br />
“Registro delle opposizioni” al<br />
quale gli abbonati telefonici potranno<br />
iscriversi “in modo facile,<br />
anche per via telematica, a tempo<br />
indeterminato ma con la possibil<strong>it</strong>à<br />
di modificare la propria posizione<br />
in qualsiasi momento”.<br />
In tal modo gli operatori del<br />
settore potranno chiamare solo<br />
Trasparenza:<br />
call center<br />
sanzionati<br />
L’utente che chiama per un reclamo<br />
ha il dir<strong>it</strong>to di conoscere il<br />
codice identificativo dell’operatore<br />
di call center e il <strong>numero</strong> della pratica<br />
che lo riguarda. Lo ha ribad<strong>it</strong>o<br />
il Consiglio dell’Autor<strong>it</strong>à per le garanzie<br />
nelle comunicazioni, riun<strong>it</strong>osi<br />
sotto la presidenza di Corrado<br />
Calabrò, che ha deliberato nella<br />
riunione una multa di complessivi<br />
290mila euro a carico di Telecom<br />
Italia, Wind Telecomunicazioni,<br />
Fastweb, Tiscali Italia e Op<strong>it</strong>el-<br />
Tele2.<br />
<strong>Il</strong> giro di v<strong>it</strong>e deciso dall’Agcom<br />
arriva al termine di un’intensa attiv<strong>it</strong>à<br />
di verifica sul comportamento<br />
delle compagnie telefoniche, avviata<br />
sulla base di <strong>numero</strong>se denunce<br />
inoltrate dagli utenti.<br />
Dagli accertamenti effettuati<br />
è infatti emerso che, in violazione<br />
della delibera 79/09/CONS,<br />
gli operatori coinvolti non hanno<br />
forn<strong>it</strong>o in molti casi né il codice<br />
dell’operatore nel messaggio preregistrato<br />
previsto dalla normativa,<br />
gli abbonati consenzienti, non<br />
iscr<strong>it</strong>ti al “Registro delle opposizioni”.<br />
“Abbiamo trovato un punto di<br />
equilibrio – ha affermato Scajola -<br />
tra le esigenze degli abbonati telefonici<br />
che non vogliono essere<br />
contattati e quelle delle imprese<br />
che così potranno utilizzare con<br />
<strong>maggio</strong>re efficacia gli strumenti<br />
del telemarketing in un quadro<br />
di certezze e di concorrenza, che<br />
né il codice della pratica di reclamo,<br />
anche dietro richiesta esplic<strong>it</strong>a<br />
da parte dell’utente. La disciplina<br />
dell’Autor<strong>it</strong>à stabilisce infatti che<br />
l’utente ha dir<strong>it</strong>to, quando chiama<br />
il call center di un operatore, di<br />
conoscere l’identificativo della sua<br />
pratica nonché dell’operatore che<br />
risponde, al fine di ev<strong>it</strong>are inutili e<br />
dispendiose chiamate senza es<strong>it</strong>o.<br />
L’Autor<strong>it</strong>à ha effettuato una serie<br />
di ispezioni dalle quali è emerso<br />
che diversi operatori non applicavano<br />
correttamente quanto disposto<br />
dall’Agcom. L’Autor<strong>it</strong>à ha inoltre<br />
sanzionato la società H3G con una<br />
multa di 58mila euro dopo aver accertato<br />
che la società non fornisce<br />
assistenza telefonica gratu<strong>it</strong>a ma<br />
addeb<strong>it</strong>a un costo di 0,33 euro agli<br />
utenti che chiamano il servizio di<br />
assistenza clienti (il <strong>numero</strong> 133).<br />
<strong>Il</strong> Consiglio ha deciso di diffidare<br />
H3G dalla prosecuzione di tali<br />
comportamenti. Nella riunione il<br />
Consiglio dell’Autor<strong>it</strong>à ha inoltre<br />
contestato altri comportamenti<br />
illeg<strong>it</strong>timi ad operatori di telecomunicazioni.<br />
In particolare, sono<br />
state comminate sanzioni per: 1) la<br />
mancata interruzione del processo<br />
di portabil<strong>it</strong>à nonostante l’esercizio<br />
del dir<strong>it</strong>to di recesso nei termini<br />
e nelle modal<strong>it</strong>à di legge. La san-<br />
stimolerà la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à”.<br />
<strong>Il</strong> Ministero dello Sviluppo Economico,<br />
in collaborazione con il<br />
Consiglio Nazionale Consumatori<br />
e Utenti-CNCU, promuoverà una<br />
campagna di informazione per gli<br />
abbonati telefonici per favorire la<br />
conoscenza delle nuove disposizioni<br />
e dei loro dir<strong>it</strong>ti.<br />
<strong>Il</strong> provvedimento passa adesso<br />
all’esame del Consiglio di Stato,<br />
delle competenti Commissioni<br />
Parlamentari, nonché dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
per le Garanzie nelle Comunicazioni<br />
e del Garante per la<br />
Protezione dei Dati Personali che,<br />
verosimilmente entro un mese,<br />
dovrebbero concludere l’<strong>it</strong>er di<br />
approvazione per l’entrata defin<strong>it</strong>iva<br />
in vigore.<br />
Al primo posto, dunque, ci sarà<br />
l’assenso, anche implic<strong>it</strong>o o tac<strong>it</strong>o<br />
dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
Resta un dubbio: le società che<br />
gestiscono e vendono i pacchetti<br />
di numeri telefonici rispetteranno<br />
il Registro?<br />
zione di 290mila euro è stata irrogata<br />
a BT Italia (232mila euro) per<br />
quattro casi di violazione accertata<br />
e Wind Telecomunicazioni (58mila<br />
euro) per un caso di violazione accertata;<br />
2) il passaggio ad un altro<br />
operatore in assenza della preventiva<br />
acquisizione del consenso del<br />
t<strong>it</strong>olare della linea. <strong>Il</strong> procedimento<br />
sanzionatorio, avviato su segnalazione<br />
di un utente, ha portato a<br />
sanzionare Wind Telecomunicazioni<br />
per 58mila euro; 3) la mancata<br />
comunicazione all’Autor<strong>it</strong>à dell’indirizzo<br />
Internet relativo ai piani<br />
tariffari e alle relative condizioni<br />
contrattuali e la mancata pubblicazione<br />
sul s<strong>it</strong>o web della società<br />
dell’elenco delle offerte vigenti.<br />
Per tale violazione sono state<br />
comminate sanzioni alle società<br />
Vis<strong>it</strong>el (58mila euro) e Unidata<br />
(58mila euro); 4) la forn<strong>it</strong>ura di<br />
servizi a sovrapprezzo attraverso<br />
l’utilizzo di numerazioni diverse da<br />
quelle stabil<strong>it</strong>e dal Piano di numerazione.<br />
L’accertamento della violazione<br />
ha condotto a sanzionare<br />
la società Noatel con una multa di<br />
120mila euro.<br />
(Oppic - Osservatorio Pugliese<br />
della Proprietà Intellettuale<br />
Concorrenza<br />
e Consumo Dig<strong>it</strong>ale)<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 57
Badanti, l’amore<br />
che arriva dall’Est<br />
30 mila matrimoni tra uomini anziani e giovani donne straniere<br />
58<br />
di ANNALISA VENDOLA<br />
Buone e cattive. Oneste e<br />
truffaldine. Belle e sgraziate.<br />
Ne arrivano di tutti i<br />
tipi, portate dal cambiamento pol<strong>it</strong>ico<br />
dell’Est: le donne. Sono russe,<br />
moldave, rumene, polacche,<br />
ucraine, georgiane.<br />
Arrivano con la speranza di guadagnare<br />
qualche soldo che nel<br />
loro Paese non vedranno mai, con<br />
la consapevolezza che saranno<br />
costrette a fare i lavori più umili<br />
anche se hanno una laurea o un<br />
padre ingegnere. Alcune faranno<br />
le badanti, altre le colf; sono portate<br />
in Italia dal cambiamento dei<br />
tempi e dei costumi.<br />
Fino a qualche decennio fa, le<br />
donne non lavoravano e si prendevano<br />
cura della casa e della<br />
famiglia. Addir<strong>it</strong>tura era consuetudine<br />
destinare l’ultima arrivata<br />
della cospicua figliolanza alla<br />
missione di doversi occupare dei<br />
gen<strong>it</strong>ori una volta diventati anziani<br />
o non autosufficienti. Questa<br />
malcap<strong>it</strong>ata non poteva sposarsi,<br />
non aveva dir<strong>it</strong>to ad una v<strong>it</strong>a sua,<br />
sapeva già da piccola quale sorte<br />
le era riservata. Poi la società è<br />
cambiata, le lotte per il femminismo<br />
e la necess<strong>it</strong>à di altri redd<strong>it</strong>i<br />
hanno portato la donna nel mondo<br />
del lavoro, con conseguente<br />
meno tempo per le faccende domestiche<br />
e per la famiglia di cui<br />
comunque continua ad occuparsi<br />
sommando fatica a fatica.<br />
Inoltre i figli per famiglia sono<br />
sempre meno, spesso uno solo, e<br />
non riescono a far fronte alle necess<strong>it</strong>à<br />
di un <strong>numero</strong> di anziani,<br />
non solo i gen<strong>it</strong>ori, sempre crescente.<br />
C’è da dire, però, che è cambiata<br />
anche l’ambizione dei nuovi <strong>it</strong>aliani,<br />
convinti che non spetti più<br />
a loro dover svolgere questi lavori<br />
r<strong>it</strong>enuti umili sebbene l’aspirazione<br />
ad una posizione r<strong>it</strong>enuta<br />
dign<strong>it</strong>osa lasci molti disoccupati<br />
per strada e a tamponare questa<br />
mancanza di assistenza arrivano<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong><br />
gli stranieri, per la <strong>maggio</strong>r parte<br />
donne, molte dall’est.<br />
Entrano nelle nostre case sempre<br />
più svuotate dall’umana presenza,<br />
presi come siamo da ufficio,<br />
palestra, scuola e piscina dei<br />
nostri figli.<br />
Case in cui restano solo la polvere<br />
che si accumula sui mobili e<br />
anziani intont<strong>it</strong>i dalla televisione.<br />
Vengono viste con fiducia dai<br />
parenti e diffidenza dagli assist<strong>it</strong>i.<br />
Spesso viene dato loro affetto e ci<br />
si aspetta che si sentano parte del<br />
nucleo familiare assistendo l’anziano<br />
con incrollabile devozione.<br />
Ma per loro è solo un lavoro,<br />
spesso frustrante se nel proprio<br />
paese si era una impiegata o una<br />
professionista, quindi pretendono<br />
giustamente regole e rispetto<br />
e, alla sera, una o due volte a settimana<br />
si r<strong>it</strong>rovano tutte nella piazza<br />
del paese, chiacchierano dei<br />
loro assist<strong>it</strong>i e dei loro capricci, dei<br />
pannoloni cambiati e delle notti<br />
insonni quasi fossero i loro bimbi.<br />
Socializzano con qualche giovane<br />
del posto o qualche extracomun<strong>it</strong>ario<br />
che bazzica in quei luoghi<br />
per farsi notare, e organizzano<br />
viaggi di r<strong>it</strong>orno non per loro ma<br />
per le più disparate masserizie<br />
che inviano alle proprie famiglie,<br />
spesso avanzi di guardaroba donato<br />
dai loro “signori”, vest<strong>it</strong>i, borse<br />
e scarpe forse ancora nuovi ma<br />
fuori moda che sono merce rara<br />
laddove il consumismo è ancora<br />
per pochi.<br />
Ma l’aspetto nuovo che emerge<br />
sempre più frequentemente da<br />
cronache locali e cause giudiziarie<br />
riguarda gli uomini che si r<strong>it</strong>rovano<br />
ad essere accud<strong>it</strong>i da queste<br />
belle signore dell’est.<br />
<strong>Il</strong> maschio latino ormai in pensione,<br />
a volte rimasto solo dopo<br />
aver perso la compagna di una<br />
v<strong>it</strong>a, a volte con ancora una moglie<br />
però mal sopportata, quando<br />
pensa di aver chiuso con amore,<br />
affetto, sesso sapendo che queste<br />
cose non appartengono alla<br />
sua generazione, si vede entrare<br />
in casa una giovane donna, quasi<br />
sempre bella, fresca, docile,<br />
disposta a prendersi cura di lui e<br />
delle sue incapac<strong>it</strong>à. Ed ecco che<br />
riemerge in lui l’antico istinto, sop<strong>it</strong>o<br />
ma non perso, di cacciatore,<br />
assieme alla convinzione di aver<br />
conservato anche<br />
la sua viril<strong>it</strong>à e capac<strong>it</strong>à<br />
seduttiva e<br />
non si sa con quanta<br />
ingenu<strong>it</strong>à o fredda<br />
consapevolezza<br />
si lascia incantare<br />
dalle maniere dolci<br />
di queste donne<br />
che spesso agiscono<br />
in malafede. E<br />
così, in cambio di<br />
pochi momenti di<br />
tenerezza, danno<br />
via case, risparmi,<br />
dign<strong>it</strong>à, concedendo<br />
un matrimonio<br />
formale, abbandonando<br />
anche la mo-<br />
società<br />
glie, quando c’è, e disconoscendo<br />
i leg<strong>it</strong>timi eredi, figli e nipoti, forse<br />
al momento distanti ma pur sempre<br />
depos<strong>it</strong>ari dell’amore di una<br />
v<strong>it</strong>a, rifiutando qualsiasi tentativo<br />
di ragionamento.<br />
Negli ultimi 10 anni, in Italia,<br />
sono stati oltre 30 mila i matrimoni<br />
tra uomini anziani (70-85<br />
anni) single, vedovi o divorziati e<br />
giovani donne straniere, soprattutto<br />
dell’Est. Chi però ha ag<strong>it</strong>o<br />
con premed<strong>it</strong>azione e attuato<br />
una vera e propria truffa, appena<br />
ottenuto il bottino, forte del contratto<br />
matrimoniale, fa perdere le<br />
proprie tracce, torna al suo Paese,<br />
chiedendo divorzio e alimenti a<br />
v<strong>it</strong>a. L’80% di queste unioni finisce<br />
infatti con separazione e divorzio,<br />
così come comunica il presidente<br />
nazionale dell’Associazione Matrimonialisti<br />
Italiani con un aumento<br />
esponenziale di cause per ottenere<br />
l’annullamento (del contratto)<br />
di matrimonio.<br />
È bene precisare che gli stranieri<br />
che arrivano nel nostro Paese<br />
sono un patrimonio di grande<br />
valore, insost<strong>it</strong>uibile supporto<br />
alla nostra esistenza, però cap<strong>it</strong>a,<br />
adesso così come è sempre accaduto<br />
nei fenomeni migratori,<br />
che tra una molt<strong>it</strong>udine di gente<br />
armata di buone intenzioni, ci siano<br />
delinquenti già certificati che<br />
semplicemente si spostano da un<br />
luogo all’altro e continuano con<br />
comportamenti criminali. A volte<br />
poi “l’occasione fa l’uomo ladro” e<br />
chi si trova davanti la possibil<strong>it</strong>à di<br />
facil<strong>it</strong>are un po’ la sua miserabile<br />
v<strong>it</strong>a con mezzi non tanto dannosi,<br />
si lascia tentare a scap<strong>it</strong>o di qualche<br />
patetico attempato Casanova<br />
non rassegnato ad una vecchiaia<br />
priva di amore ed erotismo e ai<br />
suoi increduli eredi.
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong> 59
60<br />
N° 4 - MAGGIO <strong>2010</strong>