Bollettino - Parrocchia di Bedizzole

Periodico Dicembre 2011 - Gennaio 2012
vita nostra
Parrocchia S. Stefano
Bedizzole

orario S. Messe
FESTIVI
in Parrocchia:
Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30
DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15
ore 18,15 Vespro e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,30 Suore Canossiane
ore 8,30 Frazioni
ore 9,00 Casa di Riposo
ore 9,30 Pontenove
ore 16,30 Santuario di Masciaga
FERIALI
in Parrocchia:
ore 8.30 - 18 Rosario e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,00 Suore Canossiane
ore 9,00 Santuario di Masciaga
ore16,00 Casa di Riposo
CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazione
Sabato ore 17 - 19
Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo
la prima domenica di ogni mese, alternativamente
un mese alle ore 11,15 e un mese alle
ore 16.
catechesi per adulti
Ogni Martedi ore 8.30:
S. Messa e riflessione in parrocchia
Ogni Domenica ore 18:
Vespro - Breve catechesi - S. Messa
Ogni Lunedi 20.30: Lectio Divina in oratorio
IN AVVENTO E QUARESIMA:
Centri di Ascolto nelle Contrade
Incontro per genitori dei bambini I.C.R.F.
indirizzi utili
PARROCCHIA Don Franco Dagani
030 674112 - cell. 339 6924826
ORATORIO Don Vincenzo Arici
030 674842 - cell. 328 2866104
SANTUARIO di MASCIAGA Don Roberto Soncina
030 6870706
ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA 030674041
ISTITUTO SUORE CANOSSIANE 030 674000
COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA 030 6871419
SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA 030 674025
SCUOLA STATALE 030 674568
SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI 030 674375
PARROCCHIA S. VITO 030 674524
CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI 030 674213
PALAZZO MUNICIPALE 030 6872711
CARABINIERI 030 674222
POLIZIA LOCALE 030 6872925
conosci e segui la Vita
della tua Parrocchia
Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.
Sito: www.parrocchiadibedizzole.it
e-mail: parrocchia.bedizzole@alice.it
redazione
Editore e Redattore: Don Franco Dagani
Direttore Responsabile: Don Adriano Bianchi
In redazione: Don Franco Dagani
Don Roberto Soncina - Don Vincenzo Arici
Raffaella Berardi - Giovanni De Marco
Carlo Bresciani - Vittorio Boniotti
Realizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole
Costo 3,00 a copia.
Disponibile con offerta libera.
sommario
La Parola del Parroco 3
Un augurio dai Missionari
della Consolata
Vita della
Parrocchia
Il Consiglio Pastorale
Iniziative per le Famiglie
Chiesa per una pastorale ...
Stranieri o Cittadini Italiani
Don Riccardo Vecchia
Il presepe nelle nostre case
La confessione natalizia
Racconti natalizi
Vita della
Chiesa
Dalle Missioni
Auguri da Suor Marica
Mostra Missionaria
6
7
6 - 7
8
8
14
4
4
5
18
18
Una parrocchia
da un “Acquilotto”
Vita
dell’Oratorio
Prime Comunioni e Cresime
Un cammino di Comunione
Proposte Adolescenti e Giovani
Cinema d’Inverno
Vita
della Comunità
Istituto Comprensivo Statale
In preparazione al matrimonio
La Fondazione Casa di Soggiorno
Due parole sulla Biblioteca
Impegno Natalizio del GROB
Restauro Santella Borghesio
Per la mia contrada
La Cultura
nella Comunità
Giampietro Siboni 19
9
10
11
11
11
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Anagrafe Parrocchiale 22

È sempre Natale!
Carissimi,
in questi giorni gli auguri si sprecano,
si ripetono continuamente, si vedo-
no scritti in ogni ambiente, vengono
espressi e formulati da tutti, fanno
parte del rituale di questa stagione.
Il Parroco augura semplicemente
di viverlo ogni giorno il Natale, in
ogni stagione dell’anno.
Natale oggi è accogliere Gesù non
tanto in un presepio, non in una ca-
panna, ma riconoscerlo, vederlo
presente in ogni uomo. Cristo si è
incarnato, è diventato uomo, ha
percorso le strade della Palestina
per annunciare che ogni uomo,
ha il volto di Dio, ogni uomo ha la
stessa dignità, va amato, rispettato,
accolto, protetto, difeso, ha i diritti
di tutti.
Il Natale di Gesù Cristo ha rivoluzio-
nato la storia. Dopo la sua nascita
le regole non sono più le stesse, i
rapporti tra gli uomini sono cambia-
ti, i diritti delle persone sono uguali.
Ogni uomo ha il volto di Dio. Mai
come in questi momenti sono sotto-
lineate le diversità , sono rimarcate
don Franco
le diverse origini, vengono create
barriere, sono innalzati i muri ... ce-
lebrare il Natale è renderci conto
che Gesù è nato per tutti ha portato
pace per ogni uomo di buona vo-
lontà, ha innalzato ogni uomo alla
dignità di figlio di Dio. È Natale ogni
giorno perchè queste verità vanno
accolte, vissute, difese in ogni tem-
po dell’anno. Ecco perchè non ci si
può sentire buoni e disponibili solo
il 25 dicembre. L’incarnazione del
figlio di Dio ci impegna a vivere il
messaggio che ha portato nella
grotta di Betlemme sempre. I cri-
stiani non possono perciò limitarsi
ad un Natale consumistico, ad un
Natale limitato ad un giorno, ad
un Natale cerimonioso. Quello dei
credenti è un Natale che impegna
tutto l’anno, ci impegna ad annun-
ciare che per 365 giorni è: . Per 12 mesi siamo invitati
a guardare alla grotta di Betlem-
me, per sempre dobbiamo render-
ci conto che la salvezza viene dalla
La Parola del Parroco
stalla dove Maria ha dato alla luce
Colui che ha posto in una mangia-
toia. E’ sempre Natale per i battez-
zati, anche quando si spengono le
luci, anche quando i presepi sono
riposti in soffitta, anche quando gli
alberi sono rimossi. E’ sempre Na-
tale perchè come i pastori siamo
invitati a correre con gioia a dire
quello che abbiamo visto e sentito
a Betlemme. Le nostre feste non du-
rano un giorno, non finiscono con il
calare del sole, hanno la durata di
una vita!
Ecco perchè l’augurio del parroco
ad ogni bedizzolese è che il Nata-
le 2011 abbia la durata di una vita,
venga vissuto per tutta l’esisten-
za. Buon Natale, Buon Natale ogni
giorno dell’anno.
vita nostra
3

Vita della Chiesa
Il Presepe nelle nostre case
In tutto il mondo nel periodo natalizio,
si preparano con un’intensa
gioia, con cura e tenerezza i presepi
nelle case e nelle chiese. Non
è un gioco da bambini, è un atto
pieno di fede, che porta buoni frutti,
sia che siamo soli o in famiglia.
Riviviamo la nascita di Gesù nella
mangiatoia di una stalla a Betlemme.
Nella capanna o nella grotta,
poniamo le tenere statuine della
Madonna, di San Giuseppe: sono in
attesa. Attorno, i pastori, sullo sfondo
l’asino e il bue che riscalderanno
il Bambinello. La notte è fredda,
ma quei cuori sono caldi. Poi, nella
notte di Natale, adagiamo con un
bacio nella mangiatoia, il piccolo
Gesù. Che meraviglia! Gli evangelisti
Luca e Matteo furono i primi a
descrivere la storia dell’incarnazione
di Cristo. È famoso il Vangelo di
Natale di San Luca, divulgato nelle
prime comunità cristiane e già nel
Quarto secolo troviamo a Roma
(nelle catacombe) immagini della
natività. L’origine esatta del presepio
è difficile da definire ma è storicamente
documentato che già
in tempo paleocristiano, il giorno di
Natale nelle chiese venivano esposte
immagini religiose, che dal decimo
secolo assunsero un carattere
sempre più popolare, estendendosi
poi in tutta l’Europa. Comunemente
il “padre del presepio” viene
considerato San Francesco d’Assisi,
poichè a Natale del 1223 fece il primo
presepio in un bosco, vi portò
un asino ed un bue viventi e tenne
la sua famosa predica di Natale
davanti ad una grande folla di persone,
rendendo così accessibile e
comprensibile la storia di Natale a
tutti coloro che non sapevano leggere.
Baluardi delle costruzioni dei presepi
in Europa divennero l’Italia e Spagna,
il Portogallo e il sud della Francia.
Nell’Europa dell’Est la Polonia,
la Repubblica Ceca e la Slovacchia,
in centro Europa soprattutto
4 vita nostra
l’Austria ed il Sud della Germania.
Il presepio non si può fare, è troppo
prezioso: senza di esso avremo solo
freddo.
LA CONFESSIONE NATALIZIA
Da parte di noi sacerdoti la confessione
natalizia rappresenta un
grande impegno, perchè grazie a
Dio sono ancora moltissimi i fedeli
che desiderano accostarsi a questo
Sacramento in occasione del
S. Natale. Per cui, nei giorni precedenti
alla grande solennità, il lavoro
ferve e noi siamo sempre più legati
al confessionale, per ascoltare tutti
coloro che hanno questo vivo desiderio,
di ricevere il perdono di Dio
e di rinnovare com’è giusto la propria
vita. La vigilia di Natale poi, le
nostre chiese pullulano di persone
che attendono con pazienza il proprio
turno per assolvere a questo
importante dovere cristiano. Talvolta
i sacerdoti abbondano di consigli
ed esortazioni, trattenendo il
penitente per un tempo eccessivo:
cosicchè ci si mette in fila più volentieri
là dove ci si sente più accolti,
e dove si ritiene che il confessore
intuisca più in fretta la propria situazione,
senza domande superflue.
Don Bosco diceva che bastano
tre minuti per risolvere una vita di
peccato che durava da anni. Naturalmente,
da parte del penitente,
occorre un pentimento sincero e il
vivo desiderio di cambiar vita: senza
questi due elementi fondamentali
non abbiamo i presupposti per
una buona confessione natalizia, e
perciò per vivere bene il S. Natale,
che è festa di gioia, ma che potrebbe
anche passare nella nostra
vita senza lasciare alcuna traccia,
rimanendo il nostro cuore chiuso
alla conversione, perciò ancora nel
buio e nella tristezza. Quali sono le
virtù che dobbiamo maggiormente
coltivare avvicinandosi il S. Natale?
Io direi che sono soprattutto
due: l’umiltà e la carità.
1- L’umiltà. Quando ci mettiamo
davanti al presepe noi contempliamo
un piccolo Bambino insieme e
indifeso, che non può certo confidare
nelle proprie forse, ma solo
nell’amore della mamma e del
papà, che gli stanno accanto, e
che lo riscaldano con il loro affetto
e le loro premure, insieme ai due
simpatici animali che fanno sempre
da sfondo: il bue e l’asinello.
Quale capolavoro di semplicità e
di umiltà, se pensiamo che questo
Bambino è nientemeno che il Figlio
di Dio fatto uomo, sceso in mezzo
a noi condividere la nostra povera
umanità, per donarci la sua eccelsa
divinità! Dunque chi si accosta

alla confessione natalizia deve in
qualche modo imitare l’abbassamento
al nostro Salvatore e presentarsi
al sacerdote senza alcun artificio
umano, volto a capire in parte
la propria miseria, perchè appaia
solo il meglio di noi. No, più ci si umilia,
e più si è perdonati e giustificati.
Ed è il ritornello costante di tutte le
lettere di S. Paolo: che cioè si è giustificati
non tanto per proprie opere
(sempre mancanti), ma piuttosto
per la fede in Cristo, che è venuto
apposta nel mondo per toglierci il
peccato e per ridarci la grazia di
Dio. E S. Paolo parla certo per esperienza,
dato i suoi trascorsi persecutore
dei cristiani.
A una comunità ebraica, molto osservante,
fu annunciato che nella
notte solenne del sabato di Pasqua,
il Messia sarebbe arrivato. Avrebbe
cominciato la sua missione proprio
dalla loro comunità.
Il giorno di sabato, si radunarono
tutti. Le donne avevano preparato
la cena, osservando ancora
più scrupolosamente le descrizioni
della tradizione e della Legge, gli
uomini avevano provato a lungo la
musica, i canti e le danze. Sapevano
che in quella notte, finalmente,
il Messia sarebbe arrivato. La festa
incominciò...
Mezzanotte: di lì a poco l’avrebbero
visto!
L’una del mattino: il suo arrivo era
imminente. Le due: i cuori battevano
più forte. Le tre: la stanchezza
cominciava a farsi sentire.
2- La seconda virtù da curare, avvicinandosi
il S. Natale, è certo la
carità. Come possiamo ricevere il
perdono di Dio se a sua volta non
concediamo il perdono ai nostri fratelli
che ci hanno offeso o comunque
hanno ferito il nostro orgoglio?
I Santi dicevano che i nostri migliori
benefattori non sono coloro che ci
lodano, ma piuttosto coloro che ci
umiliano e ci maltrattano.
Si, perchè in questo modo ci correggono
e ci danno modo di esercitare
molte virtù cristiane, che forse
avevamo dimenticato da tempo.
Nessuno si accosti alla confessione
natalizia senza prima aver risolto
certe tensioni o certi contrasti che
Le quattro: alcuni cominciarono a
perdersi d’animo. Le cinque: sonnecchiavano
e sbadigliavano tutti...Non
arrivava ancora...
A mezzogiorno, il Messia bussò finalmente
alla porta! Entrando disse
educatamente: .
Finché ci saranno bambini che
piangono, il Messia non arriverà.
C’era un villaggio, molto tempo fa, i
cui abitanti erano molto poveri...
Spesso, parecchie famiglie non
avevano il necessario per vivere.
L’inverno, da quelle parti, era terribile
e tutti erano preoccupati per un
povero vecchio che avrebbe certamente
faticato e sofferto molto
per sopravvivere al gran freddo.
Tutti sapevano che da lungo tempo
egli non aveva nulla da coprirsi
Vita della Chiesa
possiamo avere col nostro prossimo:
altrimenti la nostra offerta (cioè
la nostra richiesta di perdono) non
sarà gradita a Dio, e non potremo
da Lui essere in alcun modo giustificati.
Dunque, essendo il S. Natale la festa
dell’amore, ecco che occorre
molto esercitarsi questa virtù, che
giustamente viene considerata la
regina di ogni virtù cristiana.
Auguro perciò a tutti una buona
confessione natalizia, che ci liberi il
cuore da ogni tristezza e ci faccia
ben sperare per il futuro nostro e
dei nostri figli.
Don Tino Rolfi
se non qualche straccio.
Gli sarebbe servito un maglione.
Ma nessuno in quel villaggio ne
possedeva due e nessuno aveva il
denaro per aiutarlo.
Alla fine una donna ebbe un’idea:
.
Accettarono tutti.
Ognuno portò un filo.
Tutti i fili furono attaccati l’uno all’altro
e si formarono diversi gomitoli di
lana.
La brava donna lavorò per giorni
con i ferri e confezionò un magnifico
maglione multicolore.
Tutti insieme lo portarono al povero
vecchio, all’inizio dell’inverno.
Il pover’uomo l’accettò con le lacrime
agli occhi.
Così in quel gelido inverno nessuno
nel villaggio ebbe freddo.
E il povero vecchio era senza dubbio
il più elegante.
vita nostra
5

Vita della Parrocchia
Dopo anni in cui la casa fu usata
per Noviziato e seminario, la residenza
dei Missionari della Consolata è
stata ristrutturata per poter essere
usata per incontri, ritiri, programmi
di formazione per laici, programmi
per coppie di sposi, specialmente
di Incontro Matrimoniale e Retrouvaille.
Da varie parrocchie la casa
viene anche usata per giornate di
ritiro per i giovani dell’iniziazione cristiana.
Attualmente la comunità si compone
di sei missionari sacerdoti (PP.
Giuseppe Galeone, superiore, PP.
Mario Barbero, Giuseppe Garniga,
Carlo Laguzzi, Guido Motter, Mario
Teodori) e di un seminarista kenyano
(Nicholas Odiambo) che, dopo
aver terminato i corsi di teo-logia
di base a Roma, svolge un anno di
“servizio missionario” nella nostra comunità.
I sacerdoti svolgono servizi
INIZIATIVE PER LE
FAMIGLIE NATALE 2011
Capodanno
in Oratorio
per famiglie
6 vita nostra
religiosi a Bedizzole e nelle parrocchie
vicine e compiti di animazione
missionaria in collaborazione con il
Centro Missionario Diocesano.
Come già pubblicato su questo
Bollettino parrocchiale, vi sono, nel
nostro centro missionario, degli incontri
mensili (secondo e quarto
giovedì del mese e terzo sabato
del mese) come opportunità di
preghiera e formazione missionaria.
Il centro missionario ha lo scopo, infatti,
di tenere viva la coscienza missionaria
tra il popolo di Dio e stimolare
alla preghiera e all’impegno di
portare il Vangelo a tutti i popoli.
Un corso biblico settimanale su
Gesù di Nazaret, al mercoledì, vorrebbe
offrire un aiuto a quanti desiderano
una frequentazione più
assidua della Bibbia per crescere in
famigliarità con la persona di Gesù.
Un gruppo di volenterosi si trova al
Programma della serata:
Ore 18.30. S.Messa
di ringraziamento
in parrocchia
Canto Te Deum
Ore 19.30: aperitivo
a cui seguirà la cena nei
saloni dell’oratorio
Attesa della mezzanotte
con intrattenimento, musica,
giochi per grandi e
piccoli.
Brindisi e auguri
di un felice 2012!!!
mercoledì sera per esercitarsi nello
sfogliare le pagine della Bibbia,
quasi imitando i Giudei di Berea
che «accolsero la Parola con grande
entusiasmo, esaminando ogni
giorno le Scritture per vedere se le
cose stavano veramente così» (Atti
17,11), nella ricerca «in tutte le scritture
di ciò che si riferiva a lui» (Lc
24,27). A titolo di informazione: ci
sono ancora posti disponibili nella
«sinagoga»!
I missionari sono anche a disposizione
per il ministero della confessione
e accompagnamento spirituale di
quanti lo desiderano.
La comunità dei Missionari
della Consolata augura a tutta
la comunità parrocchiale di
Bedizzole Buon Natale
e Felice Anno Nuovo.
Quota di adesione
Euro 30,00 a famiglia
(spiedo…)
…per il dolce, spumante,
ecc…ognuno condivide
portando qualcosa…
ISCRIZIONI PRESSO LE MA-
DRI, ENTRO IL 18 DICEMBRE
n.b. al momento dell’iscrizione
ci sarà la possibilità,
per una migliore organizzazione,
di segnare cosa
si vuole portare gli spazi
disponibili consentono un
max di 150 persone.
VI ASPETTIAMO !!!

Vita della Parrocchia
Il Consiglio Pastorale si interroga sull’Oratorio
Mercoledì 23 Novembre, si è riunito
il CPP. Don Vincenzo, direttore
dell’Oratorio, ha introdotto l’incontro
della serata, leggendo un passo
del Vangelo seconda Luca. L’obbiettivo
di quest’anno pastorale è
la preparazione al Sinodo Diocesano,
nonchè il cammino dell’unità
pastorale zonale. Ecco i punti affrontati
nella serata:
Lettura Documento CEI 1992: L’Oratorio
è l’espressione della Parrocchia
e del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
È il mezzo educativo che
agisce seguendo le indicazioni della
Diocesi attraverso l’ambito della
formazione, dell’educazione e della
cultura, rivolto a tutti i giovani frequentanti
l’Oratorio.
Lavori di Gruppo: il Consiglio Pastorale
si divide in gruppi di lavoro,
cercando di rispondere ai quesiti
posti da Don Vincenzo riguardo gli
ambiti sui quali attuare la pastorale
dell’Oratorio.
Il rispetto reciproco, il cammino comune
e la condivisione, sono i percorsi
sui quali è possibile far crescere
la persona all’interno dell’Oratorio.
È compito dell’adulto, o di una figura
di riferimento, sapere indirizzare
il giovane, in base alle sue esigenze,
all’offerta formativa più adatta
GIORNATA A PINZOLO
PER FAMIGLIE
LUNEDI’ 2 GENNAIO 2012
presente in Oratorio.
Oggi, porre un’attenzione privilegiata
ai ragazzi nell’ambiente
dell’Oratorio significa portare educazione
e rispetto, sottolineando
l’importanza dell’esperienza di
ciascuno. Per rispondere meglio a
questo interrogativo, sarebbe ideale
la stesura di un semplice sondaggio
da rivolgere direttamente ai
ragazzi che usufruiscono dell’Oratorio,
cercando di capire cosa loro
vogliono veramente dall’Oratorio. È
compito del genitore sostenere ed
incoraggiare il figlio a frequentare
l’Oratorio, cercando di suscitare
vero interesse nelle sue strutture.
Il messaggio cristiano oggi può essere
trasmesso in maniera efficace
Domenica
in Oratorio
Partenza in Pullman
ore 7.30 da P.za Europa
Pranzo al sacco…
oppure sul posto
ognuno si organizza
autonomamente
Quota di adesione
Euro 10,00 a persona
ISCRIZIONI
PRESSO LE MADRI
ENTRO E NON OLTRE
IL 23 DICEMBRE
ai giovani coinvolgendoli in prima
persona, rendendoli attori e registi
di progetti dal respiro non solo
cristiano ma pratico, socialmente
utile, sottolineando l’importanza
dell’esperienza di ciascuno fondamentale
nel gruppo di lavoro
quanto nell’esperienza scolastica
quotidiana.
Conclusione: Il Consiglio degli Affari
Economici conferma il corretto pagamento
del primo lotto dei lavori
di ristrutturazione, comprendente
la casa Canonica e Centro Parrocchiale.
Il secondo lotto, comprendente
l’Oratorio, è ancora in fase di
definizione.
Il Segretario
Festa Patronale di S. Stefano
Lunedi 26 dicembre
Orario Festivo
(è sospesa la Messa delle ore 11,15)
ore 18,30
Solenne Concelebrazione
presieduta da S. Ecc. Mons.
Vigilio Mario Olmi
Presentazione Comunicandi
e Cresimandi
(devono essere accompagnati
da Padrini, Madrine e Genitori)
Dopo la Messa, Aperitivo offerto
dagli Alpini e Musica in Piazza
vita nostra
7

Vita della Parrocchia
QUALE CHIESA PER UNA EFFICIENTE PASTORALE?
Incontro con Don Mario Benedini
Venerdì 25 Novembre, si è tenuto
l’incontro delle Parrocchie
dell’unità pastorale di Bedizzole,
S. Vito, Carzago, Calvagese e
Mocasina sul tema “Quale Chiesa
dobbiamo costruire in vista di
una Chiesa Sinodale?”.
Relatore: Don Mario Benedini,
responsabile dell’Ufficio Pastorale
Sociale e del Lavoro presso la
Diocesi di Brescia. Dopo un momento
di preghiera iniziale, Don
Mario ha cercato di rispondere
alla domanda dell’incontro
ovvero come oggi sia possibile
costituire una Chiesa moderna
ma fedele al Vangelo in vista del
Sinodo dell’anno prossimo. Don
Mario ha ripercorso le origini
8 vita nostra
della Chiesa, alla ricerca del valore
della missionarietà, valore fondamentale
per fare Chiesa oggi e per
annunciare il Vangelo. «Gesù è la
sostanza di quello che noi siamo,
del nostro essere cristiani nel mondo
– afferma Don Benedini - I primi
testimoni della parola di Dio si sono
riuniti in comunità sempre più grandi,
spostandosi dai villaggi alle città,
portando la Parola nel quotidiano».
La riflessione guidata da Don Mario
ripercorre tutto il periodo tra il III e
il X secolo, dove il Cristianesimo diventa
la religione ufficiale dell’Impero
Romano e la Chiesa si amplia
in strutture gerarchiche sempre più
complesse; la cultura viene trasmessa
grazie anche al sapere spi-
STRANIERI O CITTADINI ITALIANI?
Va ricordato anche il problema dei
bambini nati da genitori stranieri
(che non hanno la cittaianza italiana)
in Italia e che da sempre risiedono
in Italia. A loro la legge attuale,
riconoscendo solo lo ius sanguinis,
non riconosce la cittadinanza italiana.
Il problema è spinoso perché
questi bambini sono, dal punto di
vista culturale, italiani: parlano la
nostra lingua, frequentano le nostre
scuole e vivono i rapporti di amicizia
e di dialogo con i ragazzi italiani; godono
e soffrono le nostre ricchezze
e le nostre povertà. “Non so come
definirla, un’assurdità. Questo non
concedere la cittadinanza ai bambini
figli di immigrati che sono nati
in Italia ma che non diventano italiani”.
Tra queste due affermazioni intercorrono
nove mesi. La prima porta
la data del 15 febbraio scorso e
la seconda è soltanto di pochi giorni
fa. Laprimaèpartedi“Stranieri, ospiti,
concittadini” che il vescovo Luciano
Monari ha indirizzato all’inizio di
questo 2011 alle comunità cristia-
tratto dalla Voce del Popolo - di M. Venturelli
ne della diocesi sulla pastorale per
i migranti. La seconda è stata pronunciata
il 22 novembre scorso dal
presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano nel corso di un incontro
al Quirinale con i rappresentanti delle
Chiese evangeliche. Personaggi e
contesti diversi che trovano sintesi in
una comune posizione di buon senso:
chi nasce sul territorio italiano e in
questo, con ogni probabilità, trascorrerà
tutta la sua vita ha diritto alla
cittadinanza italiana. Il Capo dello
Stato, con le sue affermazioni che
hanno avuto vasta eco ha di fatto
riattualizzato un tema già posto a
Brescia dal Vescovo e ripreso anche
dalla campagna “L’Italia sono
anch’io” al lavoro perunapropostadileggediiniziativa
popolare per i diritti
di cittadinanza e il diritto di voto
alle persone straniere residenti in Italia.
Le dichiarazio- ni del presidente
Napolitano hanno spaccato il mondo
della politica “narcotizzato” dal
sostegno al governo di emergenza
nazionale guidato da Mario Monti.
di Giovanni De Marco
rituale, l’esempio di fede dei padri
della Chiesa, le prime abbazie, la
vita dei Santi e primi Martiri cristiani
fino al Concilio di Trento e Vaticano
II che hanno ridefinito il modo
di vivere la fede nella società laica.
«Oggi, ogni singola parrocchia
deve sapere annunciare la Parola
e le Parrocchie con le sue strutture
devono essere punto di riferimento
per l’annuncio e l’educazione dei
giovani.
Purtroppo oggi molte parrocchie
rischiano il collasso: c’è bisogno di
una nuova marcia nella vita della
Chiesa.
Bisogna ritornare all’evangelizzazione
e la Chiesa deve valorizzare
le competenze di ciascun laico».
Ogni partito ha rispolverato “posizioni”
consolidate. Al no della Lega e di
Pdl che su tale tema hanno minacciato
lo spettro della crisi di governo,
si è contrapposto il risaputo sì del Pd
e delle altre forze del centrosinistra.
Possibilista ma con distinguo (sì alla
cittadinanza, ma solo per quei bambini
che abbia- no già compiuto un
ciclo di studi in Italia) il terzo polo.
Viva soddisfazione per le parole del
Presidente della Repubblica da parte
del mondo dell’associazionismo.
“È possibile fare oggi ciò che sembrava
impossibile fino a poche settimane
fa” è stato il commento di Andrea
Olivero, presidente nazionale
delle Acli.
La popolazione straniera a Bedizzole
conta ad oggi 1.623 persone, provenienti
da varie parti del mondo: secondo la
registrazione sono presenti soprattutto
albanesi, ghanesi, marrocchini, pakistani,
rumeni, ma anche un lettone, un irlandese,
un messicano ... quante culture
con cui possiamo interagire senza muoverci
dal nostro paese.

Vita in Oratorio
Una parrocchia da un “aquilotto”
Sull’ultimo numero del giornale parrocchiale
erano due gli articoli apparsi
sotto lo pseudonimo DonArVi;
il primo, serio e meditato ma decisamente
troppo lungo, è stato pressoché
ignorato. Il secondo, composto
di botto sull’onda dei sentimenti e
palesemente dimagrito, ha sollevato
un ginepraio di commenti. Confortato,
dunque, da tale esperienza
mi rimetto sulla stessa strada e in
compagnia dell’amico Guareschi
(che mi dà l’imbeccata giusta) mi
accingo a consegnare ai diletti lettori
questo nuovo scritto.
Ci sposammo in febbraio e il matrimonio
mi costò un “aquilotto” e
dovetti insistere perché il parroco
accettasse la mia spontanea offerta.
Un’offerta modesta ma giusta
perché il matrimonio- pur essendo
risultato uno dei più solidi del secolo
- non valeva effettivamente più
di cinque lire.
(G. Guareschi, Vita con Giò)
Ora è d’obbligo una precisazione:
nella più tipica tradizione ecclesiale,
l’argomento che affronterò
probabilmente non interesserà direttamente
i lettori del bollettino i
quali si sentiranno inesorabilmente
“accusati” di ciò che non li riguarda
(come quando in chiesa ci si
lamenta che la gente non va a
messa e lo si dice a persone che
a messa, almeno quella mattina,
ci sono). Confido, quindi, nella efficientissima
“Radio Scarpa”, presente
in ogni comunità, così che
anche ad altri giungano queste
parole…possibilmente non modificate
in itinere dall’originale mezzo
di comunicazione!
Quest’anno ero particolarmente fiducioso
per una serie di motivi che
non saprei spiegare; proprio per
questo avevo affrontato con i genitori
il delicato argomento “busta
per l’offerta alla parrocchia” in oc-
casione delle Cresime/Comunioni
con un’intonazione quasi apostolica:
“Con l’offerta non si paga un
sacramento che è dono inestimabile
di Dio. Essa vuol essere il contributo
della famiglia alla propria
comunità parrocchiale per aiutarla
a sostenere il peso economico
della vita ordinaria, dell’impegno
nella evangelizzazione, nella carità
e nella missione. È anche il modo
che abbiamo per “ringraziare” la
parrocchia che in questi sei anni ha
accompagnato voi e i vostri figli nel
cammino di fede…” e via di seguito
concludendo con una citazione
suggestiva tolta dal libro degli Atti.
Era sembrato un discorso garbato
composto con tutte le regole della
grammatica e del galateo. Mi è
spiaciuto, quindi, constatare pochi
giorni dopo la realtà.
Sia ben chiaro, non per la somma in
se: erano pur sempre le offerte di 63
famiglie (i ragazzi erano comunque
69, NdA) e chi mi conosce sa benissimo
che la finanza non rientra
nelle mie principali attività o affetti.
No, qui la faccenda si imponeva
con una valenza diversa e ben più
seria!
Se l’offerta doveva avere il significato
esposto poco sopra, cosa
avranno voluto dire coloro che
nella busta han fatto trovare semplicemente
un “aquilotto”, cioè 5
euro? E ancor di più quale messaggio
avrà voluto trasmettere chi ha
consegnato la busta vuota come
gli scaffali di un negozio dopo la
stagione dei saldi? Doveva forse
essere un modo forte per scuotere
gli addetti ai lavori (sacerdoti e
catechisti) invitandoli ad un esame
di coscienza? Sono convinto che
se qualcosa non avesse funzionato
in questi anni di cammino sarebbe
stato molto meglio parlarne
per poter rimediare, piuttosto che
scegliere di penalizzare la propria
comunità nella sua missione e nel
suo impegno caritativo, limitando,
in questo modo, la possibilità di aiutare
chi ha certamente più bisogno
di noi ed attende da noi un sostegno
che non arriva da altri!
Mi sia perdonato lo sfogo, ma se
avessi taciuto non sarei stato fedele
al Vangelo che mi chiede di
essere sempre e comunque dalla
parte della verità (oltre a tenermi
un peso inutile sullo stomaco di cui
non sento assolutamente la necessità).
Riconosco quanto la polemica
possa essere sterile o forse no…
ma riconosco anche che non è
niente in confronto alla convinzione
che la Grazia di Dio donata ai
nostri ragazzi in quel giorno saprà
dare buoni frutti a suo tempo.
vita nostra
DonArVi
9

Vita in Oratorio
13 Novembre: Prime Comunioni e Cresime
10 vita nostra
Ecco è arrivato il gran giorno della Cresima
e sono molto emozionato. Mi devo
mettere vestiti belli: gilet, giacca, cappotto.
La mamma mi chiama, arrivano
gli zii e andiamo. Arrivati in oratorio io
e il padrino ci mettiamo in posizione,
aspettiamo mezz’ora e poi finalmente
ci rechiamo in chiesa. Appena arriva il
momento della crismazione sono molto
emozionato, ma riesco ad andarci
lo stesso. Poi la comunione: che bello
ricevere la particola con i miei genitori!
Finito tutto ci aspetta il ristorante e naturalmente
i regali.
(Gregorio)
Il 13 novembre ho ricevuto i sacramenti
della Cresima e della Comunione. È
stato un giorno bellissimo perché dopo
un periodo di preparazione finalmente
è arrivato quello che avevo tanto atteso.
La giornata è iniziata ritrovandoci
tutti insieme nel giardino della canonica,
poi ci siamo incamminati verso la
chiesa. L’incontro con il vescovo mi ha
un po’ intimorito, ma lui mi ha messa a
mio agio parlandomi simpaticamente.
Dopo la cresima don Franco ci ha
distribuito la santa Comunione. Finita
la celebrazione ho salutato tutti i miei
amici e con i miei famigliari ci siamo
avviati verso casa.
(Gloria)
È stato un giorno bellissimo! Tutta la mia
famiglia era riunita per la mia festa. La
parte che mi è piaciuta di più fu quando
andai a scambiare il segno di pace
con il celebrante. Anche dopo la cresima
mi sentii molto sollevato: pensavo
che il celebrante mi avrebbe dato
uno schiaffo (tutti mi dicevano che mi
sarebbe rimasto il segno della mano
sulla guancia per un bel po’) invece,
per fortuna, mi diede semplicemente
la mano. Quel giorno indimenticabile
me lo ricorderò per tutta la vita anche
grazie ai regali ricevuti dalla famiglia e
dalle mie due catechiste preferite: Nadia
e Milena. (Nicolò)
Cresima ed Eucaristia:
questi due sacramenti, quando li ho ricevuti
per la prima volta ma hanno sollevato
da un peso che avevo dentro di
me e mi hanno illuminato.
(Elena)

Tesoro mio,
oggi è un giorno speciale,
è un giorno di festa:
vivilo con gioia e conservane
il ricordo nel tuo cuore.
Oggi il Signore è con te,
ti dona la sua Grazia
e il suo Amore.
Così come la natura sboccia
nella sua rigogliosa bellezza,
possa tu sbocciare nel candore
della Prima Comunione e,
grazie, al Sacramento
della Cresima
inizi per te
una nuova vita illuminata
dallo Spirito del Signore.
La vita è un lungo percorso
pieno di imprevisti,
passo dopo passo e senza
fretta è importante non perdere
mai di vista la meta;
che il Signore ti aiuti
in questo cammino,
ti doni la trasparenza
negli occhi per vedere
le sue meraviglie intorno a te,
la limpidezza del cuore
per amare come lui ama
ciascuno di noi e,
una profonda e sincera fede
che ti accompagni per sempre.
Noi grazie al suo Spirito
e al suo corpo,
cercheremo sempre
di esserti testimoni
del suo amore con le parole
e con l’esempio, perché,
solo il Signore è il punto fermo
a cui aggrapparsi nelle difficoltà
e, la gioia vera che ti farà
assaporare al meglio le emozioni
della vita.
Affidati sempre a Lui e
la tua vita sarà piena.
Un bacio e un abbraccio.
Papà e mamma
Iniziazione Cristiana
UN CAMMINO
DI COMUNIONE
Domenica 13 novembre, i ragazzi
del VI anno di iniziazione cristiana,
hanno ricevuto i Sacramenti della
Confermazione e della Prima Comunione.
Da genitori ci è sembrato opportuno
far sentire ai nostri ragazzi, che
anche noi eravamo in comunione
con loro: sia durante tutto il cammino
di crescita che in questi anni
hanno affrontato, che in questo importante
giorno. Proprio per questo
motivo li abbiamo accompagnati
e sostenuti nel ricevere il corpo di
Cristo e abbiamo deciso di dedicargli
una preghiera corale, nata
dall’unione dei singoli pensieri che
ogni genitore ha scritto per il proprio
figlio e consegnato ai catechisti.
Grazie Suor Silvia
Suor Silvia, dopo 17 anni di
servizio generoso presso la
Scuola Materna Sacra Famiglia,
a 93 anni di età, si è ritirata
presso la Casa di Riposo
del suo Istituto a Sale. La Parrocchia,
la Fondazione Melchiori,
la Scuola, i bambini la
ringraziano di vero cuore.
Vita in Oratorio
Domenica 18 dicembre
ore 20 Liturgia Penitenziale
Confessioni
per Adolescenti e Giovani
dell’Unità Pastorale
in parrocchia.
Seguiranno gli auguri
in Oratorio.
Martedi 27 dicembre
Adolescenti a Roma sui
passi della G.M.G.
31 dicembre
ore 18,30 S. Messa di
Ringraziamento
Festa dell’ultimo
in Oratorio
per Adolescenti
Lunedi 2 Gennaio
Campo Invernale
per Adolescenti
Cinema
d’Inverno
presso l’Oratorio
don Bosco
Domenica 4 dicembre
I PUFFI
Domenica 11 dicembre
I PINGUINI
di Mr. Popper
Domenica 18 dicembre
Le avventure
di TIN TIN
Ingresso Gratuito
vita nostra
11

Vita della Comunità
Istituto COMPRENSIVO STATALE
di BEDIZZOLE
La dirigente: Dott. ssa Chiara Ghetta
L’Istituto Comprensivo accoglie
1043 studenti suddivisi nei tre ordini
scolastici.
Il contatto con la comunità è molto
forte. L’attenzione alle esigenze degli
studenti e delle famiglie si traduce
in una molteplicità di proposte
che declinano l’offerta formativa e
che rispondono in modo coordinato
con il territorio ai bisogni e alle
difficoltà scolastiche e sociali degli
studenti.
I contatti con il territorio sono vivi
attraverso una molteplicità di progetti.
In primo luogo le attività organizzate
dai docenti sono orientate a
garantire gli apprendimenti e ad
interagire con il contesto di vita dei
propri alunni. Ciò consente di aprire
la scuola all’esterno. In questa
direzione è ad esempio orientata
l’iniziativa che si ripete da anni
collegata alla mostra del libro e al
mercatino di fine anno ( Scuole Primarie).
L’associazionismo del territorio ha
dimostrato di essere attento e partecipe
alla formazione degli studenti.
Ne sono un esempio le proposte
collegate all’attività sportiva
che hanno trovato supporto e tangibile
riconoscimentoda parte delle
varie associazioni sportive in occasione
delle gare di atletica, delle
giornate del gioco-sport e delle
presenzioni per l’avvicinamento
alla pratica sportiva fin dalla Scuola
dell’Infanzia.
Anche gli esperti che affiancano
i docenti nei progetti di alfabetizzazione
e consolidamento della
12 vita nostra
conoscenza della lingua italiana
fanno capo ad una associazione
che opera in modo più ampio nel
territorio.
Ai progetti strettamenti didattici si
affiancano una serie di iniziative
che attraverso i fondi del Diritto
allo Studio erogati dal Comune e il
supporto delle politiche sociali consentono
di seguire con attenzione il
processo di crescita degli studenti
e offrono alle famiglie un punto di
riferimento per un confronto finalizzato
alla migliore comprensione
delle dinamiche relazionali ed educative.
E’ attivo da anni uno sportello
di ascolto con una psicologa e
un progetto dedicato agli studenti
con difficoltà di apprendimento attraverso
il quale la scuola cerca di
formarsi e di potenziare la propria
capacità di fornire risposte metodologicamente
e didatticamente
adeguate.
La didattica disciplinare è inoltre
supportata da alcune esperienze
che, anche attraverso l’apporto
di esperti esterni, consentono agli
studenti di praticare esperienze laboratoriali
particolarmente significative.
Le attività di arricchimento
dell’offerta curricolare consentono
di contaminare la prassi diffusa
del “fare scuola”,per lo più affidata
alla lezione frontale, con pratiche
laboratoriali collegate a compiti
di realtà che pongono al centro
della prassi educativa la costruzione
attiva dei saperi attraverso la
cooperazione e la comunicazione
interpersonale.
La scuola propone in questo ambito
progetti collegati alla musi-
ca, alle scienze ( orto e botanica),
all’ambiente (ecologia). Nel corso
di questo ultimo anno il progetto
“ Scuola mi prendo cura di te e ti
dico come ti vorrei” è stato premiato
a livello provinciale e produrrà
attraverso l’impegno dell’Amministrazione
Comunale miglioramenti
alle strutture orientati davvero dalla
volontà dei piccoli cittadini che
frequentano la scuola.
La scuola,inserita in un’area a forte
processo migratorio, accoglie diversi
studenti migranti che sempre più
si caratterizzano come fascia di popolazione
che, acquisendo stabilità
nel territorio, consente di affrontare
nuove tematiche collegate alla
presenza delle seconde generazioni.
Sono studenti nati in italia, da genitori
stranieri ma anche coloro che
sono arrivati in Italia con la propria
famiglia in un’età che varia da zero
anni alla preadolescenza.
Spesso questi studenti frequentano
il nostro istituto fin dalla scuola
dell’infanzia e ciò rappresenta uno
stimolo per il corpo docente e rappresenta
una concreta risorsa per il
singolo ma anche per la comunità
scolastica.
Un elemento particolarmente significativo
e con forte valenza educativa
è rappresentato dalla collaborazione
con i genitori.
In diverse occasioni si è concretizzata
una generosa disponibilità a
collaborare per rendere più accoglienti
gli ambienti scolastici. Genitori
che dedicano il loro tempo alla
scuola testimoniano l’impegno di
una “comunità educante” che dà
valore alle proposte istituzionali.

LA SCUOLA
IN CIFRE
PROSPETTO GENERALE ALUNNI A.S. 2011 - 2012
Vita della Comunità
STRANIERI
N. ALUNNI SCUOLA INFANZIA CAPOLUOGO N. 80 N. 37
N. ALUNNI SCUOLA INFANZIA S. VITO N. 80 N. 19
N. ALUNNI SCUOLA PRIMARIA MANZONI N. 298 N. 105
N. ALUNNI SCUOLA PRIMARIA S. VITO N. 227 N. 19
N. ALUNNI SCUOLA MEDIA N. 360 N. 66
Noi ti lodiamo, Padre buono, che ci hai creato e ci hai donato intelligenza
e cuore per costruire insieme con te la vera città dell’uomo.
Aiuta ciascuno di noi a sentirsi parte di questo grande progetto di
civiltà e donaci la fede necessaria per comprendere che solo con
il tuo sostegno riusciremo a realizzare pienamente la nostra vita.
Noi ti lodiamo, Gesù Cristo figlio di Dio, che hai condiviso con noi la
fatica di diventare uomo. Come noi hai imparato attraverso l’obbedienza
al Padre e l’accoglienza fiduciosa della sua volontà.
Aiuta tutti i ragazzi e i giovani a scoprire la bellezza della ricerca,
della scoperta e della conquista di sé e del mondo, anche attraverso
una fruttuosa esperienza scolastica.
Noi ti lodiamo, Spirito Santo, amore di Dio che ti fai presente in ciascuno
di noi e ci spingi ad impegnarci per gli altri.
Aiuta i genitori, gli insegnanti e tutti gli educatori a riscoprire ogni
giorno il coraggio di educare, senza rinunciare di fronte alle in eludibili
difficoltà, ma recuperando la forza di una testimonianza seria
e serena.
Giovedì 12 Gennaio 2012 ore 20,30
PERCHE’ MI SPOSO IN CHIESA?
Don Franco Dagani
Giovedì 19 Gennaio 2012 ore 20,30
LA FAMIGLIA: PROGETTO DI DIO
Prof. Davide La Fede
Giovedì 26 Gennaio 2012 ore 20,30
IL RITO DEL MATRIMONIO
Don Roberto Soncina
Parrocchia S. Stefano Bedizzole
Giovedì 2 Febbraio 2012 ore 20,30
ESPERIENZE DI VITA MATRIMONIALE
alcune coppie
Giovedì 9 Febbraio 2012 ore 20,30
VIVERE IN COPPIA
Dott. Maurizio Ronca
Giovedì 16 Febbraio 2012 ore 20,30
ASPETTI MORALI DEL MATRIMONIO
Don Diego Facchetti
Giovedì 23 Febbraio 2012 ore 20,30
FEDELTÀ, INDISSOLUBILITÀ, UNICITÀ:
CARATTERI DEL MATRIMONIO
CRISTIANO”
Don Sergio Passeri
TOTALE GENERALE N. 1045 N. 246
Cammino in preparazione al Matrimonio
Giovedì 1 Marzo 2012 ore 20,30
ASPETTI GIURIDICI DEL MATRIMONIO
Don Marco Alba
Giovedì 8 Marzo 2012 ore 20,30
CELEBRAZIONE PENITENZIALE
Domenica 11 Marzo 2012 ore 10
CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA
PRANZO IN ORATORIO
Il Corso si tiene presso
il nuovo Centro Parrocchiale
di Bedizzole
Via Rimembranze 2
tel. 030 674112
Le iscrizioni si ricevono presso le Madri (030/674000) o presso
il Parroco entro l’inizio del Corso o la sera d’inizio.
vita nostra
13

Vita della Parrocchia
Il bel libro di don Franco Frassine
Don Riccardo Vecchia partigiano
di Dio (Istituto di cultura “G. de
Luca” per la storia del prete, Brescia,
2011 [Preti bresciani: memorie
e documentazione, 28]) racconta
con straordinaria carica umana
e con un tono corale la lunga e
straordinaria biografia sacerdotale
e civile di don Riccardo Vecchia
(Sabbio Chiese, 1917 - Molinetto di
Mazzano, 2009).
Cinque bellissimi capitoli pieni di
storie, narrate con la voce sapiente
di un cronista che raccoglie dai testimoni
delle storie “di vita”, raccordandole
con intelligenza e senza
retorica a documenti, dati, pubblicazioni,
lettere, omelie che il grande
sacerdote ha lasciato in eredità
a parenti e amici.
Nelle circa duecento pagine che
compongono questo volume, che
si legge veramente d’un fiato, si trova
la storia della prima formazione
familiare di don Riccardo, nella Valle
Sabbia del primo dopoguerra, in
una famiglia povera di mezzi ma
ricca di fede. Grazie a don Frassine
conosciamo il padre Battista, la
madre Maria, gli otto fratelli e sorelle,
il suo primo maestro, don Gallotti,
parroco del paese. Sul filo della
memoria ripercorriamo gli anni del
seminario e dell’impegno formativo,
l’incontro con i grandi sacerdoti
del Novecento bresciano – mons.
Fossati, mons. Guerrini, mons. Bosio,
padre Bevilacqua – e con le voci
del cattolicesimo impegnato nel
sociale, a partire da quel don Primo
Mazzolari, ascoltato in una conferenza
all’insaputa dei suoi superiori.
Ma il testo ci racconta dell’impegno
civile di don Riccardo, durante
la Resistenza: in quella narrazione
emerge la vocazione umana e cristiana
di un sacerdote che vive la
14 vita nostra
DON RICCARDO VECCHIA
PARTIGIANO DI DIO
sua missione tra la gente, oltre la sacrestia;
che matura nell’esperienza
e nella preghiera un’etica antifascista
che trae il suo fondamento nel
Vangelo. Così ce la racconta egli
stesso: “Per noi la Resistenza veniva
prima di qualsiasi interesse di parte;
la carità pratica resa operante, la
carità tradotta in opere di misericordia
e di aiuto al Cristo nella persona
di chi soffre a causa dell’ingiustizia,
era il motivo fondamentale
che ci ha sostenuto e guidato nel
prendere posizione, con una precisa
catechesi di condanna di tutta
la dottrina fascista che non poteva
portare che a conseguenze deleterie
per la persona umana.”.
La condanna all’ideologia non significa
mancanza di attenzione
all’uomo, vincitore o vinto che fosse:
mai vendicativo, sempre aperto
al confronto e grande operatore di
pace, don Riccardo ebbe un ruolo
centrale, dopo la Liberazione,
per costruire un clima di armonia
e rispetto tra i nostri concittadini,
condizione necessaria per avviare
l’esperienza della nuova Italia, libera
e democratica.
Così, lo spirito cristiano del “partigiano
di Dio” si respira ancora, nel
libro, che ci racconta dell’amore
per i giovani, dell’aiuto dignitoso
e silente ma costante, ai poveri e
ai bisognosi (“Non sappia la tua
mano destra ciò che fa la sinistra”),
della fondazione di opere parrocchiali
utili allo sviluppo pieno e consapevole
dell’impegno cristiano tra
i laici della sua comunità; sempre
operando con grandi capacità di
accoglienza e di ascolto, con uno
stile essenziale, quasi brusco nell’atteggiamento,
ma sinceramente
schietto e aperto, come il suo grande
cuore.
Questo fu don Riccardo, e così
operò da curato a Bedizzole (1941-
1967), da prevosto a Fornaci (1967-
1992), e da “sacerdote pensionato”
a Molinetto, durante il suo «laborioso
riposo» (1992-2009), proseguito
fino al momento della malattia e
della morte.
Chi l’ha conosciuto, è testimone
consapevole di quanto qui si rac-
conta, e di ciò è grato al Signore.
Rifuggendo ogni caduta oleografica
– che mal si attaglierebbe ad
un uomo del suo calibro – il lavoro
di don Frassine ha il pregio di restituirci
un’immagine plastica, a tutto
tondo, di don Riccardo: «A guardarlo
sembra quasi un uomo neutro:
non ha il naso dell’artista, non
ha l’occhio dell’organizzatore, non
ha i capelli dell’eroe, le sopracciglia
del condottiero, non ha la
pelle del contemplativo. Eppure lui
è tutta questa roba, e al massimo
grado. È sempre riuscito a simulare
un frontespizio neutro perché da lui
potessero venire tutti, e perché lui
potesse andare da tutti.»
Uomo di preghiera e uomo d’azione;
uomo di Dio e di saldi principi;
sacerdote tra gli uomini, fratello
tra i fratelli; totalmente prete e totalmente
uomo, concesso in dono
alle comunità e alle persone che
l’hanno incontrato: questo era don
Riccardo, e questo è il profilo, ma
anche messaggio, che l’opera di
don Frassine riesce a trasmetterci.
Ecco perché, quarantaquattro
anni dopo la sua partenza da Bedizzole
e due abbondanti dopo
la sua morte, è ancora così vivo e
presente nella mente e nel cuore
dei bedizzolesi: perché di lui resta
«un’immagine viva, appena sfiorata
dal velo del tempo; nel racconto
dei vecchi susciterà, certo, qualche
curiosità dei giovani, che scopriranno
che è esistito un sacerdote, serio
all’aspetto, ma che, come un vecchio
nonno, con in bocca l’eterno
sigaro, andava dovunque vi era chi
avesse bisogno. Perché lui amava
tutti, ma proprio tutti, come aveva
detto Gesù»
Roberto Tagliani
È possibile acquistare il libro presso la
Canonica di Bedizzole

La Fondazione “Casa di soggiorno
per anziani” di Bedizzole
La Fondazione “Casa di soggiorno
per anziani”, nel corso degli anni ha
subito notevoli cambiamenti: nata
come “Ospizio Cronici” nel lontano
1825 per “i poveri infermi e malati
di peste di Bedizzole” nel centro
del paese (precisamente nella
zona del castello – ex municipio) è
stata trasferita nel 1862 nella villa
domenicale (attuale via Sonvigo)
di Landi Emilio, facoltoso cittadino
Bedizzolese, che la lasciò in eredità
all’amministrazione affinché
potesse ospitare i “soli infermi Cronici,
qualunque fosse la loro età, di
ambo i sessi, residenti del Comune
di Bedizzole e accogliere altresì gli
estranei al Comune che, trovandosi
di passaggio temporaneamente vi
si ammalassero o loro accadesse
qualche infortunio”.
Nel 1886, l’ospizio è stato trasformato
in Ente Morale a firma di Umberto
I Re d’Italia e amministrato dalla
Congregazione di Carità, radicandosi
nel territorio e divenendo centro
di tutte le attività assistenziali.
Circa 143 anni dopo la sua fondazione
(1968), la struttura è risultata
non più adeguata alle necessità
degli ospiti e la popolazione, avendone
ormai interiorizzato il valore
sociale, con un enorme contributo,
è riuscita a realizzare il nuovo immobile
in soli 2 anni.
Dopo 40 anni di funzionamento,
per adempiere alle prescrizioni
delle nuove normative regionali, la
struttura è stata sottoposta ad una
completa ed importante ristrutturazione
che, proprio in questo mese,
sta giungendo alla sua conclusione.
Oggi la Fondazione si presenta
come una tra le strutture più grandi
ed importanti della provincia in
grado di accogliere anziani, con
qualsiasi tipo di disabilità (è presente
un nucleo per le persone affetta
da Alzheimer o da gravi disturbi del
comportamento e, in via di autorizzazione,
l’apertura di un nucleo di
residenzialità di 16 posti letto per
disabili), in ampie e ariose camere
da letto, ognuna con servizi igienici,
ove è possibile attuare programmi
di riabilitazione fisica, grazie alla
presenza di piccole palestre su ogni
piano e/o cognitiva, grazie alle ampie
sale polifunzionali attrezzate per
le svariate attività di animazione.
La presenza continuativa di personale
qualificato, quale A.S.A., infermieri,
fisioterapisti e medici, fornisce
un servizio assistenziale mirato a
garantire e favorire una qualità di
vita il più possibile elevata all’ospite,
analizzandone i bisogni psichici,
fisici e sociali.
La bellissima cappella, sita a piano
terra, nella quale viene celebrata la
liturgia eucaristica vede, per tradizione
consolidata, la partecipazione
di numerosi bedizzolesi (orario
Sante Messe: ore 16:00 dal lunedì al
sabato, ore 9:00 la domenica).
Per festeggiare le festività natalizie,
in struttura saranno organizzate numerose
attività:
12/12/2011 ore 15:00 SANTA LUCIA
con i bambini della scuola materna
I bambini della scuola Sacra Famiglia
di Bedizzole verranno in struttura
per festeggiare con gli ospiti l’arrivo
della Santa Lucia. Visiteranno
tutta la struttura e i nonni daranno
loro caramelle. La Fondazione regalerà
agli anziani un sacchettino
di caramelle, confezionate presso il
nostro centro diurno.
Vita della Comunità
13/12/2011 ore 15:00
SANTA LUCIA con il coro
“dall’uno al novanta” di Brescia
La giornata di Santa Lucia verrà festeggiata
in struttura con il coro di
Brescia che allieterà gli ospiti con
canzoni natalizie.
16/12/2011 ore 15:30
GRAN TOMBOLATA DI SANTA LUCIA
Per gli ospiti del centro diurno e del
nucleo MAP, da alcune signore verrà
organizzata una tombolata con
ricchi premi e sarà occasione gradita
per festeggiare assieme.
23/12/2011
FESTA PER IL SANTO NATALE
ORE 15:00 il Consiglio di Amministrazione
consegnerà a tutti gli ospiti un
dono per il Natale
ORE 16:00 S. Messa nella Chiesetta
della Fondazione
Ore 17:00 Ricco buffet per tutti…
ospiti, parenti e operatori della
struttura!!!
24/12/2011 ore 16:00 SANTA MESSA
Nella Chiesa verrà celebrata la
Santa Messa per tutti.
25/12/2011 ore 9:00 SANTA MESSA
di NATALE
Nella Chiesa verrà celebrata la
Santa Messa per tutti
Tutti coloro che avranno voglia di
trascorre qualche ora in compagnia
degli anziani saranno ospiti
graditi della Fondazione.
Il Presidente
Greta Avv. Soncina
vita nostra
15

Vita della Comunità
Due parole sulla biblioteca
Colgo l’occasione che mi viene offerta
di uno spazio sulle pagine di
“Vita Nostra” per condividere alcune
considerazioni sulla biblioteca.
Inizio ricordando alcune cifre che
si riferiscono all’attività di quest’ultimo
triennio. Dal 2008 (anno del trasferimento
della biblioteca nell’attuale
sede di Villa Boschi) ad oggi
le nuove accessioni, vale a dire il
numero di nuovi libri ed altre tipologie
di documenti - come cd e dvd
- acquistati e messi a disposizione
del pubblico, sono state quasi 3.000,
conseguentemente l’offerta documentaria
complessiva (libri, annate
di periodici, cd, dvd), tenuto conto
anche delle operazioni di svecchiamento
e scarto eseguite in questo
arco di tempo, è passata ad oltre
23.000 unità. Riguardo ai periodici,
nel 2011 è stato sottoscritto l’abbonamento
a 32 riviste e 3 quotidiani.
Piuttosto carente si presenta, al
momento, il settore degli audiovisivi
(cd, dvd), limite al quale in buona
parte si è ovviato attingendo dalle
risorse di altre biblioteche attraverso
il prestito interbibliotecario. Nello
stesso periodo il numero di persone
che si è rivolto alla biblioteca, principalmente
per usufruire del servizio
di prestito, è aumentato del 9%
(passando dai 1.377 del 2008 agli oltre
1.500 del 2011), mentre il numero
dei prestiti annuali (attualmente vicino
ai 13.000) ha registrato un aumento
complessivo del 27%. Si tratta,
se vogliamo, di incrementi non
particolarmente elevati, ma che
rispecchiano una crescita regolare
ed in continuità con l’andamento
rilevato negli anni precedenti, e tali
da indicare un progressivo radica-
16 vita nostra
mento del servizio all’interno della
sua comunità.
Allo stato attuale si conferma l’esigenza
di proseguire nella direzione
di un ulteriore potenziamento
del servizio, puntando, da un lato,
ad una maggiore diversificazione
dell’offerta, così da colmare le
carenze del settore multimediale,
e dall’altro ad una ulteriore spinta
del settore bambini/ragazzi, attraverso
una più adeguata pianificazione
degli spazi ad esso destinati
ed un più rapido aggiornamento
dell’offerta di libri. Rimarrebbero
poi da eseguire alcuni interventi
sull’edificio e gli impianti per meglio
adeguarli alle funzioni a cui
sono destinati, la cui realizzazione è
stata fortemente penalizzata dalla
negativa congiuntura economica
di questi ultimi anni, ma rispetto ai
quali non viene meno l’attenzione
e l’auspicio che possano, con
gradualità, essere portati a compimento.
Va anche precisato che la capacità
di una biblioteca pubblica di
svolgere in modo adeguato i propri
compiti dipende, oltre che dalle
risorse messe a disposizione da chi
ne è titolare, nel nostro caso dal
Comune di Bedizzole, anche dalla
sua possibilità mettersi in relazione
e di interagire attivamente con gli
altri analoghi istituti presenti sul territorio.
A questo proposito ricordo
che biblioteca di Bedizzole fa parte
del Sistema bibliotecario Brescia Est
e della Rete Bibliotecaria Bresciana
(RBB).
Il Sistema bibliotecario svolge compiti
di coordinamento dell’attività
delle ventidue biblioteche che lo
compongono, rispetto, ad esempio,
alla programmazione annuale,
all’acquisto dei libri, alla conservazione
dei periodici, alle attività di
promozione della lettura e del servizio,
ecc.
Riguardo alla Rete Bibliotecaria
Bresciana, va sottolineato che da
oltre ven’anni la Provincia di Brescia
opera per dare concretezza
sia operativa che formale, attraverso
la Rete Bibliotecaria Bresciana,
ad una sempre più stretta cooperazione
tra le biblioteche presenti
sul suo territorio, proponendo un
modello di gestione partecipata
dei servizi pubblici che persegue
un significativo contenimento della
spesa senza per questo rinunciare
ad un elevato livello qualitativo del
servizio erogato.
E’ in questo contesto di cooperazione
che è stato istituito, ad esempio,
il centro di catalogazione provinciale,
che centralizza le operazioni
di catalogazione dei documenti (libri
e materiali audiovisivi) acquistati
da tutte le biblioteche della Rete
Bibliotecaria Bresciana, ottenendo,
com’è evidente, significative economie
di scala (uno stesso documento
viene catalogato un’unica
volta per tutte le biblioteche che lo
acquisiscono), oltre ad un più stretto
controllo bibliografico, e realizzando
un unico catalogo centralizzato
comune a tutte le oltre 240
biblioteche della rete (consultabile
all’indirizzo web: http://opac.provincia.brescia.it).
Il fatto che tutte le biblioteche della
RBB si trovino nella condizione di
operare con il medesimo software
sulla stessa banca dati, permette di
conoscere in tempo reale, oltre alle
proprie disponibilità, anche quelle
delle altre biblioteche cooperanti
e di mettere a disposizione dei propri
lettori non solo i documenti posseduti
ma, attraverso il prestito tra
biblioteche, anche quelli di tutte le
altre biblioteche che fanno parte
della rete. Vale a dire un patrimonio
documentario che attualmente ha
raggiunto la consistenza di oltre
3.500.000 unità. Attraverso il servizio
di prestito interbibliotecario, sono i
libri a muoversi verso i lettori e non i
singoli lettori a doversi spostare da
una biblioteca all’altra.
Anche se evidentemente la mo-

tivazione principale di questo servizio
è quella di favorire la messa
disposizione dei documenti di cui i
lettori hanno bisogno ed al tempo
stesso di ottimizzare l’utilizzo delle risorse
delle singole biblioteche, non
può sfuggire anche una benefica
ricaduta in termini ambientali.
A partire da ottobre di quest’anno,
poi, è attivo per tutti gli utenti
delle biblioteche che partecipano
alla Rete Bibliotecaria Bresciana,
e quindi anche per gli utenti della
biblioteca di Bedizzole, il nuovo servizio
Media Library On Line (MLOL).
MLOL è la prima rete italiana di
biblioteche pubbliche per la condivisione
in modalità remota e per
distribuire documenti digitali attraverso
qualsiasi postazione informatica
collegata alla rete internet. E’
un portale web da cui è possibile
consultare diverse tipologie di risorse
digitali: musica, filmati, quotidiani
e riviste, corsi a distanza, e-book, audiolibri,
testi, banche dati, immagini,
ecc. Al servizio partecipano attualmente
circa 2.000 biblioteche, alle
quali da quest’anno si è aggiunta
la Rete Bibliotecaria Bresciana. Per
usufruire di questo nuovo servizio è
sufficiente iscriversi alla propria biblioteca
e chiedere al personale
l’accreditamento al servizio MLOL.
Sempre nel 2011 si è costituito presso
la biblioteca un “Gruppo di lettura”.
Un gruppo di lettura è una
riunione spontanea di lettori che
periodicamente si incontra - attualmente
un volta al mese in biblioteca,
con il coordinamento del
Gruppo Giovani di Bedizzole - per
condividere le proprie esperienze
di lettura - suggestioni, scoperte,
motivi di interesse, punti di vista, pareri
- e per discutere, in un clima di
conversazione informale, di un libro
che di mese in mese viene prescelto
dal gruppo stesso e che i singoli
partecipanti leggono individualmente
durante il mese successivo.
La partecipazione al gruppo è assolutamente
libera ed aperta a tutti
e la sua attività è sostenuta dalla
biblioteca.
Ricordo, a titolo informativo, i corsi
annualmente organizzati dalla
biblioteca comunale. Già avviati
sono i corsi di musica (pianoforte
e chitarra) e di lingue (inglese e
spagnolo). Prossimamente saranno
aperte le iscrizioni ai corsi di informatica.
Chi fosse interessato potrà
chiedere informazioni al personale
della biblioteca.
Desidero concludere questo breve
intervento con un cenno di gratitudine
verso tutti coloro che a titolo
volontario hanno operato o operano
in biblioteca. Fra tutti mi preme
citare il sig. Eraldo Podavini, che con
assiduo e paziente lavoro assicura il
rivestimento di tutti i libri che entrano
in biblioteca per essere messi a
disposizione del pubblico.
Costante Zaninelli
Vita della Comunità
Biblioteca comunale Primo Levi
via Alcide De Gasperi, 2
25081 Bedizzole
Tel.: 030.675323 Fax: 030.6876665
biblioteca@comunebedizzole.it
www.comune.bedizzole.bs.it
(vedi: servizi del territorio>servizi
culturali, biblioteca)
Orario:
da mar. a ven. 14,30-19
sab. 9,30-12 / 14,30-18
vita nostra
17

Vita della Comunità
IL COMMERCIANTE AMICO
L’impegno natalizio
del Gruppo
commercianti
bedizzolesi
di Giovanni De Marco
L’aria pungente dell’inverno, l’atmosfera
natalizia fatta di festa,
bancarelle colorate da oggetti di
ogni tipo, frutto di lavorazioni della
tradizione e di sapori: è lo scenario
tipico che molte città e paesi
si apprestano a vivere nel periodo
dell’Avvento e che presto coinvolgerà
anche la Comunità bedizzolese.
Per il Natale 2011, gli associati
GROB – Gruppo Operatori Bediz-
dalle MISSIONI
Carissimo Don Franco
e Comunità di Bedizzole,
18 vita nostra
zolesi sono pronti per festeggiare al
meglio l’Avvento, ricreando la magia
del Natale e della condivisione
con l’altro: si comincia Sabato 3
Dicembre con la serata musicale
“Karaoke” presso la località di Pontenove.
Domenica 11 Dicembre è la giornata
dedicata alle attività commerciali
del centro storico: in collaborazione
con l’Amministrazione
Comunale di Bedizzole, saranno
dall’ormai caldo Perù, i miei
più sinceri Auguri di
BUON NATALE,
camminiamo insieme sulla
strada della Conversione del
Cuore e della Vita, per accogliere
gioiosamente Gesù, che
viene come un bambino per
dirci che dobbiamo essere
semplici, buoni, liberi, veri, capaci
di perdonare e ricominciare
sempre!
Questo è il mio AUGURIO per
ognuno di voi, lasciamo agire
l’Amore, perchè vince sempre
e dona pace, speranza, gioia,
respiro, vita nuova!
Grazie per le vostre preghiere!
Un abbraccio a tutti
BUON NATALE!
Sr. Marica
aperti straordinariamente tutti i negozi
in occasione dei mercatini di
hobbystica e dell’antiquariato collocati
in Piazza Vittorio Emanuele II
e Piazza XXV Aprile. Per l’occasione,
saranno presenti punti ristoro con
vin brulé e panettoni per tutti.
Sabato 17 Dicembre, invece, pomeriggio
natalizio in località Palazzo
a partire dalle ore 15.00, con
rinfresco e musica. Per concludere,
Martedì 20 Dicembre festa natalizia
in Via Borello dalle ore 20.00, di
fronte la Ferramenta Tagliani.
Anche quest’anno, il Natale risplenderà
più che mai a Bedizzole grazie
ad apposite luminarie collocate
in entrata ed uscita dal paese per
allietare il passaggio dei cittadini.
Il GROB raccoglie i migliori commercianti
del territorio bedizzolese:
ogni anno è attivo in proposte attive
e dinamiche che si traducono in
servizi ed ottimi esempi di ospitalità.
Per essere sempre aggiornato sulle
iniziative del GROB, visita il sito online
www.operatori-bedizzolesi.it e il
sito del Comune di Bedizzole.
Il Gruppo Missionario
di Bedizzole
Invita a visitare la
MOSTRA MISSIONARIA
Artigianato e culture
dal mondo
presso
la Sala Disciplina
(sul sagrato della Chiesa Parrocchiale)
dal 26 novembre al 18 dicembre
TUTTOUNALTROMONDO
di sapori, storie, culture,
sogni, speranze,
umanità e solidarietà
Sabato domenica e festivi
9 - 12 / 16 - 19,30
Giorni feriali 15 - 18,30
Il ricavato sarà destinato a favore
dei bambini della Scuola Materna
“P. Luigi Wegher” di Massangulo
nel nord del Mozambico

Stadio Comunale dedicato a
GIAMPIETRO SIBONI di Carlo Bresciani
Un giovane di notevoli doti caratteriali
ed altruistiche, deve essere
stato Giampietro Siboni, deceduto
a soli trent’anni (17 giugno 1915-
29 aprile 1945), residente a Bedizzole
dal 1936. Infatti, oltre che aver
dedicato una strada, quella che
porta al Santuario di Masciaga, gli
è stato intitolato il campo di calcio
della bedizzolese.
Giampietro Siboni è deceduto
all’ospedale di Gavardo dove era
stato ricoverato in seguito alle gravi
ferite riportate durante un conflitto
a fuoco avvenuto in località
“Montecolo” (vicino alla frazione
Signorina) tra una colonna di tedeschi,
e gli appartenenti al gruppo
partigiani della Fiamme Verdi
di Bedizzole del quale Giampietro
Siboni era il comandante.
Persero la vita altri giovani del luogo,
che vengono ricordati ogni
anno con grande partecipazione
di popolazione e di coloro che facevano
parte delle “Fiamme Verdi”,
usciti indenni dal conflitto. Sul
posto sorge un monumento che
viene definito dagli esperti uno
dei più belli e significativi d’Italia:
monumento voluto dalle “Fiamme
Verdi” del distaccamento di Bedizzole,
inaugurato il 22 settembre
1946. E’ opera dello scultore Ersilio
Moretti di Virle. E’ posto ai piedi del
“Montecolo”, a fianco della strada
che è diventata via “Fiamme
Verdi”. Dal conflitto avvenuto il 26
aprile 1945 se ne è parlato e scritto
più volte ed in parecchie occasioni:
per esempio sul libro di Dario
Morelli dal titolo “Bedizzole nella
resistenza, c’è una particolareggiata
descrizione dei vari eventi
che avevano portato alla costituzione
delle “Fiamme Verdi” ed al
loro operato.
Non è quindi nostra intenzione ripetere
o commentare questi particolari,
ma accennare qualche
cosa che possa rendere l’idea di
quello che era questo giovane
Bedizzolese, ricordato con grande
rispetto ed ammirazione. Diciamo
quindi che Giampietro Siboni era
stato sottotenente del 3° Reggimento
Artiglieria Alpina: era da
poco tempo stato rimpatriato
dal fronte russo, dove era riuscito
a salvarsi durante la battaglia
di Nikolajewka del gennaio 1943.
Dopo una degenza in ospedale
per postumi di congelamento, era
stato congedato ed era tornato a
Bedizzole dove praticamente risiedeva
nella casa dell dott. Armeto
Nanni, suo zio e medico condotto
di Bedizzole. Si ricorda (i più anziani
ne parlano) che il dott. Nanni era
molto benvoluto in paese, come
del resto la moglie signora Giuseppina,
definita una donna fine
ed energica, maestra elementare,
Sia lo zio medico che la moglie,
in pratica hanno fatto da padre
e da madre a Giampietro Siboni
che era orfano. A Bedizzole esisteva
già un gruppo di partigiani che
si riunivano in Castello nella casa
del curato don Riccardo Vecchia.
Ed il giovane tornato come detto
dalla russia, sostava volentieri al
Caffè Centrale davanti al palazzo
comunale di Bedizzole, a raccontare
i fatti che gli erano accaduti,
durante la ritirata e la battaglia di
Nikolajewka. Sembrava che durante
questi incontri abbia sentito
parlare delle riunioni in Castello
a casa di don Riccardo, e che
abbia iniziato così a parteciparvi
con entusiasmo.
Da queste riunioni sarebbero state
pronunciate volontà comuni dei
Cultura nella Comunità
partecipanti, di aderire alle “Fiamme
Verdi”. Quelli del comando
in città, si convinsero presto che
il comandante del gruppo di Bedizzole,
era un uomo di notevoli
capacità tecniche e di grande
umanità; sicchè gli furono affidati
i compiti di costituire e seguire altri
gruppi in una vasta zona della nostra
provincia.
Così Giampietro Siboni si trovò
impegnato in un lavoro molto importante
e delicato, che eseguiva
con grande energia ed abilità.
Dopo un grande impegno organizzativo
a largo raggio, lo scontro
a fuoco ai piedi del “Montecolo”
di Bedizzole, tra le “Fiamme Verdi”
ed una colonna di tedeschi, che
non si sa dove proveniva, come
non si è mai saputo quanti tedeschi
vennero coinvolti, perchè anche
quelli colpiti vennero rimossi e
caricati sui camion della colonna.
Si è sentito poi parlare di un episodio
avvenuto dopo una decina
d’anni, nell’osteria alla Signorina
gestita dai Lobertini (detti Palér).
Un giorno si è presentato una autista
di un camion che dalla Germania
portava animali al mercato
di Montichiari, che asseriva di
essere stato uno dei conducenti
dei camion che facevano parte
della colonna tedesca.
Gli era venuta l’idea di tornare
sul luogo della sparatoria. Alcuni
clienti dell’osteria avrebbero cercato
di strappagli dei particolari,
tra un bicchiere e l’altro. Ma ad
un certo momento questi ha manifestato
paura forse di aver detto
qualche cosa di troppo sulla piovigginosa
serata dello scontro a
fuoco e di tutta fretta ha abbandonato
l’osteria e se ne è andato
via con il suo camion.
vita nostra
19

Vita della Comunità
Il nuovo libro di Virginia
Bisogna tornare a camminare
sull’erba. Bastano parole semplici
come queste per spalancare il
mondo dentro di me e trovare appoggio.
Finalmente. Leggerti, cara
Virginia, non porta lontano a scoprire
chissà che, ma porta fanstasticamente
vicino, dove è più difficile
arrivare: porta dentro, porta nel
cuore e rende la gioia possibile e
la nostra valle di lacrime vivibile. I
tuoi occhi diventano tatto e il nulla
prende corpo, Ed io intuisco la speranza.
Conosco la sorella, ma mi lascio
avvicinare da una sconosciuta
che mi offre la sua poesia e mi
diventi nuova e mi nutri come una
natura che non ci abbandona mai.
Tutte le poesie di questa raccolta
sono fuse tra loro come un unico
spartito, le cui note si abbandonano
al mio ritmo per realizzare la mia
20 vita nostra
COMPLETATO IL RESTAURO
DELLA SANTELLA AL BORGHESIO
CON LA POSA DELLA CANCELLATA ARTISTICA
Il restauro della cappella votiva de-
dicata alla Madonna del Monte
Carmelo in località Borghesio è fi-
nalmente completato. Dopo i lavori
di rinforzo della struttura muraria, la
sistemazione e ritinteggiatura degli
intonaci esterni e, soprattutto, dopo
la collocazione del nuovo quadro
realizzato e donato dall’artista be-
dizzolese Gianni Mora, è stata re-
centemente posizionata un’artisti-
ca cancellata decorativa che, nel
nobilitare le linee dell’immagine
sacra, permette di vedere meglio
l’opera e, al tempo stesso, protegge
armonia. Grazie, Virginia.
Lisetta
Vivo in una frazione che mi offre
infiniti spunti per cantare la bellezza
del cielo, del profilo azzurro dei
monti, dei vigneti, dei campi, del
canto degli uccelli. Ma so che se
vivessi altrove troverei sempre l’occasione
per descrivere, con lo stesso
sguardo, e con poche parole, e
senza punteggiatura, come piace
a me, anche solo un quadratino di
cielo o un soffio di vento. molte poesie
sono nate da quell’attimo di
contemplazione della natura che
non volevo perdere, altre non sono
che pensieri, riflessioni, preghiere.
Credo che tutto abbia come comune
denominatore una frase che
amo e che ho a mia volta ereditato
“In ogni cosa rendete grazie”.
l’effigie mariana da eventuali atti di
danneggiamento o vandalismo.
Il portale in ferro battuto è stato re-
alizzato dall’artigiano bedizzolese
Giovanni Gamba, che ha offerto
alla devozione per la Madonnina
del Borghesio la propria opera pro-
fessionale. Tutto il comitato pro re-
stauro, unitamente alla comunità,
gli è grato e riconoscente di questo
dono prezioso.
Passando in questa via,
ti saluto o Maria;
Passando in questa strada,
ti saluto, o Mamma cara!
La Redazione del Bollettino
ha deciso di non pubblicare
nel 2012 il Calendario
Parrocchiale. È una prova
di risparmio in questo tempo
di crisi.
Sul Giornale Parrocchiale
verranno ogni due mesi
pubblicate le attività della
Comunità.
Ringraziamo gli abbonati e
quanti ci sostengono.
L’abbonamento per l’anno
2012 è di Euro 25,00.

Battesimi novembre
Festa del Ringraziemento
Festa del Ringraziamento
Festa patronale della Marching Band
Santa Cecilia
Vita della Comunità
Battesimi dicembre
Festa del Ringraziamento
Classe 1941
vita nostra
21

Anagrafe Parrocchiale
Sono nuovi figli di Dio
Maruelli Luca di Guido e Lidia Bidon
Daniani Enrico Antonio di Angelo e Simona Zacchi
Damiani Mattia di Graziano e Carmela Giordano
Antonelli Edoardo di Gino e Dorosini Fabiana
Grazie per ogni gesto di generosità
Offerte dal 7 novembre al 5 dicembre
Offerte settimanali
Candele
Battesimi
Funerali
Stampa Cattolica
Giornata dal Seminario
(raccolta nelle varie chiese)
Giornata del Pane
22 vita nostra
2.032,89
616,74
390,00
300,00
30,50
1.708,40
515,00
GIANFRANCO
Piazza V. Emanuele II, 13
BEDIZZOLE (BS)
MACELLERIAPASETTI
Tel. 030 674456
Sono tornati alla Casa del Padre
Offerte Pro Opere Parrocchiali
1° domenica di novembre
1° domenica di dicembre
N.N.
N.N.
N.N.
F.V.
in Memoria di Angelo
Cresimati
Classe 1941
Combattenti
Chiarini Bortolo di anni 87
Averoldi Giulia di anni 90
Ferrari Angela di anni 90
Marchesini Paolina di anni 67
Botturini Lucia di anni 96
Padova Alfredo di anni 68
1.537,59
1.012,87
100,00
100,00
50,00
200,00
550,00
1.570,00
100,00
50,00
Antica Trattoria
Loc. Bettoletto
“Al Mulino”
specialità di pesce
Si è spenta Suor Fedele Viviani
Era nata a Bedizzole
il 25 aprile 1940, è morta presso
la Clinica S. Camillo di Brescia
l’11 novembre 2011.
Sessant’anni di vita religiosa
nelle case del suo istituto
fra gli ammalati.
TAGLIANI
RINALDO

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Calendario delle principali iniziative Parrocchiali
Giovedì 15 Dicembre
ore 20,30 Incontro di preghiera per genitori e ragazzi
del IV e V anno dell’ICFR in Parrocchia
Venerdì 16 Dicembre INIZIO NOVENA DI NATALE
ore 20,30 Incontro di preghiera per genitori e ragazzi
del I –II - III anno dell’ICFR in Parrocchia
Sabato 17 Dicembre
ore 20,30 Concerto della Corale “S. Stefano” in Parrocchia
Domenica 18 Dicembre
ore 10,00 S. Messa e Presepio Vivente in Oratorio preparato
dai bambini dell’ICFR
Natele dello Sportivo per tutti
ore 16,30 S. Messa in Santuario - al termine scambio di auguri
attorno al fuoco
ore 20,00 Liturgia Penitenziale e Confessioni per gli adolescenti
e i giovani dell’Unità Pastorale in Parrocchia.
Seguiranno gli auguri in Oratorio.
Lunedì 19 Dicembre
ore 20,30 Liturgia penitenziale per tutta la Comunità a
conclusione dei Centri d’Ascolto
Martedì 20 Dicembre
ore 8,30 S. Messa e confessioni per Anziani e adulti
ore 15,00 Confessioni per tutti i ragazzi delle Medie in parrocchia
Mercoledì 21 Dicembre
ore 15,00 Natale presso il Centro Sociale
ore 20,00 S. Messa in Santuario
ore 21,00 Preghiera e auguri per tutti i catechisti e i volontari
dell’Oratorio
Giovedì 22 Dicembre
ore 15,00 Confessioni dei ragazzi delle elementari in Parrocchia
ore 20,30 Incontro di preghiera per i ragazzi e genitori
della Mistagogia (I-II-III Media) in Parrocchia
Venerdì 23 Dicembre
ore 16,00 Natale per ospiti e parenti presso la Casa di Riposo
Sabato 24 Dicembre VIGILIA DI NATALE
ore 9 - 12 e ore15 - 19 Confessioni in Parrocchia
ore 23,30 Ufficio delle Letture
ore 24,00 Messa di Mezzanotte
Domenica 25 Dicembre NATALE DEL SIGNORE
S. Messe con Orario Festivo
ore 11,15 S. Messa solenne
ore 16.00 Vespro e S. Messa Solenne in Santuario
ore 17,00 S. Messa a Pontenove – Monteroseo – Cogozzo – Macesina
ore 18,00 S. Messa a Cantrina
ore 18,00 Vespri solenni e S. Messa in Parrocchia
Lunedì 26 Dicembre
S. STEFANO PATRONO DELLA PARROCCHIA
S. Messe con orario Festivo (sospesa la messa delle 11,15)
ore 18,30 Solenne Concelebrazione presieduta da Sua Ecc.za
Mons. Vigilio Mario Olmi – Vescovo Ausiliare Emerito di Brescia –
Presentazione dei Comunicandi e Cresimandi – Aperitivo in piazza
Martedì 27 Dicembre
“MADRID REVIVAL” Adolescenti a Roma sui passi della GMG
Mercoledì 28 Dicembre
ore 20,00 S. Messa in Santuario
Giovedì 29 Dicembre S. TOMMASO BECKET
ore 20,00 Festa Patronale a S. Tommaso – Messa solenne
Sabato 31 Dicembre S. SILVESTRO
ore 18,30 S. Messa – Ricordo dei Battesimi dell’Anno – canto del “Te Deum”
Festa dell’Ultimo dell’Anno in Oratorio per tutte le famiglie
Festa dell’Ultimo per adolescenti in Oratorio
GENNAIO 2012
Domenica 1 gennaio SOLENNITÀ DI MARIA MADRE DI DIO
GIORNATA DELLA PACE
S. Messe con orario festivo ( sospesa la Messa delle ore 11,15)
ore 16,00 Vespri e Messa Solenne in Santuario
ore 18,30 S. Messa solenne di Inizio Anno e canto del “Veni Creator”
Lunedì 2 Gennaio
Gita sulla neve per le Famiglie
Inizio campo invernale per adolescenti
Mercoledì 4 Gennaio
ore 20,00 S. Messa in Santuario
Giovedì 5 Gennaio
ore 17,00 incontro animatori I-II-III anno dell’ICFR in Oratorio
Venerdì 6 Gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE
GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA
S. Messe con orario festivo
ore 15,00 Benedizione dei bambini e arrivo dei Magi
ore 16,00 Vespri e Messa in Santuario
ore 18,30 S. Messa solenne con la Corale in Parrocchia
ore 20,45 Concerto in Santuario del Coro “Amodonostro”
Domenica 8 Gennaio
FESTA DEL BATTESIMO DI GESÙ
ore 20,30 Riunione Gruppo di Riferimento dell’Oratorio (GROOR)
Lunedì 9 Gennaio
ore 14,30 Incontro A.C. Donne a Masciaga
Martedì 10 gennaio
Incontro di spiritualità per giovani a Paitone (partenza ore 20,10 dall’Oratorio)
Mercoledì 11 Gennaio
Ore 20, 00 S. Messa figli in cielo e sposi defunti in Santuario
Ore 20,45 Incontro catechisti VI anno dell’ICFR
Giovedì 12 Gennaio
ore 20,30 Inizio del corso in preparazione al Matrimonio
presso il Centro Parrocchiale
ore 20,45 Incontro catechisti del II anno dell’ICFR
Venerdì 13 Gennaio
Ore 19,30 incontro gruppo giovani in Oratorio
Domenica 15 Gennaio GIORNATA MONDIALE
DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
Martedì 17 Gennaio S. ANTONIO ABATE
Benedizione delle stalle
Ore 19,00 S. Messa a Pontenove per gli agricoltori
Mercoledì 18 Gennaio INIZIA LA SETTIMANA DI
PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
ore 20,00 S. Messa in Santuario
Venerdì 20 Gennaio
Ore 20,45 Incontro dei Catechisti del III anno dell’ICFR
Domenica 22 Gennaio
Celebrazione degli Anniversari di Matrimonio
ore 10,00 S. Messa – Pranzo in Oratorio
ore 18,30 Solenne apertura del Triduo dei Defunti
Incontro zonale adolescenti a Gavardo
Lunedì 23 – Martedi 24- Mercoledì 25 TRIDUO DEI DEFUNTI
Ore 8,30 S. Messa
Ore 15,30 Adorazione per gli adulti
Ore 16,30 “30 Minuti per Gesù” Adorazione per tutti i ragazzi
del Catechismo
Venerdì 27 – Martedi 31 Festa di S. Giovanni Bosco
Domenica 29 Gennaio
Ore 10,00 S. Messa per S. Giovanni Bosco – Patrono dell’Oratorio
Nel pomeriggio giochi in Oratorio