primi interventi di diversificazione degli habitat acquatici
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Progetto “Massi in alveo” Dott. Andrea De Paoli<br />
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Verifica dei risultati_stazione Marano (Località Vallecchio, 85 m.s.l.m.)<br />
Al <strong>di</strong> sotto della passerella, l’allargamento iniziale dell’alveo ha<br />
determinato la <strong>di</strong>ssipazione della portata naturale su <strong>di</strong> un<br />
superficie molto ampia e solo in limitati casi, i massi sono<br />
risultati utili alla formazione <strong>di</strong> buche.<br />
Anche in considerazione del regime idrologico del Torrente, è<br />
sicuramente necessario un tempo più lungo affinchè si formino<br />
pozze idonee all’inse<strong>di</strong>amento dei pesci a lato e <strong>di</strong>etro ai massi<br />
deposti. Da notare invece, l’esteso sviluppo <strong>di</strong> idrofite come<br />
conseguenza del rallentamento della corrente in virtù<br />
dell’intervento effettuato.<br />
.<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa 18 mesi dalla chiusura del cantiere,<br />
si è potuto verificare come al <strong>di</strong> sopra della passerella si<br />
20<br />
siano formate buche, in corrispondenza dei massi,<br />
alternate a bervi raschi. La sponda sinistra, inizialmente<br />
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sottoposta ad erosione risulta protetta dai massi<br />
posizionati perpen<strong>di</strong>colarmente all’argine.