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primi interventi di diversificazione degli habitat acquatici

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Progetto “Massi in alveo” Dott. Andrea De Paoli<br />

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Introduzione<br />

L’alterazione strutturale <strong>degli</strong> <strong>habitat</strong> naturali ad opera dell’uomo, rappresenta la principale causa <strong>di</strong><br />

erosione della bio<strong>di</strong>versità animale e vegetale, originaria del pianeta.<br />

In particolare, nel caso <strong>degli</strong> ambienti d’acqua dolce, i prelievi idrici eccessivi, le opere <strong>di</strong><br />

regolarizzazione <strong>degli</strong> alvei, la costruzione <strong>di</strong> sbarramenti trasversali e l’inquinamento in forma <strong>di</strong>ffusa e<br />

puntiforme rappresentano le principali cause <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> variabilità biologica e <strong>di</strong> specie endemiche.<br />

Anche nel territorio della Provincia <strong>di</strong> Rimini, non mancano, purtroppo, <strong>di</strong>stonie fra programmi <strong>di</strong><br />

conservazione e tutela <strong>degli</strong> ecosistemi naturali ed esigenze <strong>di</strong> sviluppo antropico, così come emerso<br />

dagli stu<strong>di</strong> effettuati per realizzazione delle Carte Ittiche delle zone ittiche omogenee C e B (L.R.<br />

11/93).<br />

La finalità del presente lavoro è stata quella <strong>di</strong> intervenire, in modo strutturale, con finalità <strong>di</strong><br />

riequilibrio ambientale e/o mitigazione, su <strong>di</strong> alcuni tratti <strong>di</strong> corsi d’acqua descritti dalla “Carta Ittica<br />

Zona C” come zone in cui “i popolamenti ittici si presentavano sottodensitari e destrutturati in risposta<br />

a specifiche alterazione <strong>degli</strong> <strong>habitat</strong>”.<br />

In particolare sono stati scelti due corpi idrici appartenenti al reticolo idrografico principale, il Torrente<br />

Marano ed il Torrente Conca.<br />

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