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DOLO EVENTUALE E COLPA COSCIENTE ... - giovanniolmi

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(m.o.g.) idoneo a prevenire, appunto, rischi ed eventi lesivi 838 . L’adozione dei m.o.g.<br />

non è obbligatoria per l’ente, ma esonera l’ente stesso da responsabilità<br />

amministrativa: in tal senso, il legislatore ha voluto innescare una sorta di<br />

meccanismo incentivante 839 . Risulta significativo notare che la colpevolezza<br />

dell’ente, ricostruita alla stregua dei criteri e parametri qui menzionati, venga a<br />

caratterizzarsi come una colpevolezza non “per il fatto”, bensì “sganciata dal fatto” 840 .<br />

A fronte del quadro delineato, si è tentata l’individuazione di un parallelismo fra<br />

responsabilità amministrativa dell’ente e categorie generali del diritto penale classico<br />

in ordine alla responsabilità e colpevolezza delle persone fisiche; fermo restando che<br />

non potrà, ovviamente, trattarsi di un parallelismo “rigoroso”, in quanto non è<br />

possibile individuare un legame psicologico fra ente e fatto di reato dal quale dipenda<br />

la responsabilità dello stesso ente 841 . Volendo identificare parallelismi con riferimento<br />

al solo diritto interno, si è osservato che la responsabilità amministrativa dell’ente<br />

possa connotarsi come di natura “essenzialmente colposa”, la quale ricorderebbe da<br />

vicino la “misura oggettiva della colpa” 842 . Vi è anche chi ha precisato che la non<br />

osservanza dei contenuti di cui agli artt. 6 e 7 del d. lgs. 231/2001 darebbe luogo a<br />

colpa generica, mentre il mancato rispetto dei contenuti minimi di cui all’art. 30 del d.<br />

lgs. 81/2008 comporterebbe una colpa specifica 843 . D’altra parte, è stato effettuato in<br />

dottrina un interessante spunto comparatistico, il quale ha evidenziato le analogie fra<br />

i caratteri della responsabilità amministrativa dell’ente e la recklessness di matrice<br />

anglosassone, che identifica una “terza forma” di colpevolezza, accanto all’intention<br />

ed alla negligence: una “terza forma” che si colloca, quindi, a metà strada fra dolo e<br />

colpa, e si inquadra, sostanzialmente e sinteticamente, nella “assunzione<br />

consapevole di un rischio” 844 . A ben vedere, la colpevolezza caratteristica della<br />

responsabilità amministrativa dell’ente, nell’ambito del sistema giuridico italiano,<br />

consiste proprio nella rimproverabilità per l’assunzione consapevole di un rischio: ciò<br />

che si rimprovera all’ente è il non aver predisposto un modello organizzativo e<br />

gestionale idoneo alla prevenzione dei rischi, a fronte dell’opportunità di farlo 845 .<br />

838 F. CURI, op. ult. cit., 138 – 139. Si evidenzia, inoltre, che la prova liberatoria per l’ente<br />

assume caratteri diversi a seconda che si tratti di reato presupposto commesso da soggetti in<br />

posizione apicale, ovvero da soggetti “sottoposti”: nel primo caso, l’ente si libererà da responsabilità<br />

dimostrando (con inversione dell’onere della prova) di aver attuato un m.o.g. idoneo a prevenire reati<br />

del tipo di quello verificatosi; nel secondo, l’ente sarà responsabile solo qualora la pubblica accusa<br />

dimostri che la commissione del reato si fosse resa possibile a causa dell’inosservanza di obblighi di<br />

direzione o vigilanza (si tratterebbe comunque, anche in tal caso, di un deficit organizzativo).<br />

839 F. CURI, op. ult. cit., 139 – 140. Si specifica, inoltre, che i riferimenti normativi che precisano<br />

i contenuti e le funzioni dei m.o.g. sono l’art. 6, comma 2, d. lgs. 231/2001 e l’art. 30, d. lgs. 81/2008.<br />

840 E. R. BELFIORE, op. cit., 7. L’Autore cita le osservazioni di Filippo Sgubbi, richiamando L.<br />

MONTUSCHI – F. SGUBBI, Ai confini tra dolo e colpa. Il caso Thyssenkrupp, in ius17@unibo.it. Studi e<br />

materiali di diritto penale, 2009, 2, 388.<br />

841 F. CURI, op. ult. cit., 143.<br />

842 F. CURI, op. ult. cit., 145, ove si richiama G. DE SIMONE, I profili sostanziali della<br />

responsabilità c.d. amministrativa degli enti: la “parte generale” e la “parte speciale” del D. lgs. 8<br />

giugno 2001 n. 231, in G. GARUTI, a cura di, Responsabilità degli enti per illeciti amministrativi<br />

dipendenti da reato, Padova, Cedam, 2002, 107 ss.<br />

843 F. CURI, op. ult. cit., 146, ove si richiama A. ROSSI, Modelli di organizzazione, gestione e<br />

controllo: regole generali e individuazioni normative specifiche, in Giur. it., 2009, 1840.<br />

844 F. CURI, op. ult. cit., 148.<br />

845 F. CURI, op. ult. cit., 148 – 149.<br />

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