Linee Guida Tecniche - Guardian SunGuard
Linee Guida Tecniche - Guardian SunGuard
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<strong>Guardian</strong><br />
<strong>SunGuard</strong>®<br />
<strong>Linee</strong> <strong>Guida</strong> <strong>Tecniche</strong><br />
BUILD WITH LIGHT
INTRODUZIONE 3<br />
TIPI DI VETRO 4<br />
Vetro ricotto<br />
Vetro indurito termicamente<br />
Vetro temprato<br />
Vetro laminato<br />
Vetro isolante<br />
Vetro spandrel<br />
Distanziatore bordo caldo<br />
Confronto delle prestazioni tra vetro colorato in pasta e vetro rivestito<br />
Le più comuni configurazioni del vetro<br />
CARATTERISTICHE DELLE PRESTAZIONI DEL VETRO 9<br />
Conservazione dell'energia e vetri rivestiti<br />
Prestazioni del vetro<br />
I vetri per architettura <strong>SunGuard</strong> ® Advanced Architectural Glass<br />
Informazioni acustiche<br />
La valutazione di campioni di vetro<br />
PRODUZIONE E INVETRIATURA 12<br />
Distorsione ottica<br />
Disegni di tensione<br />
Rottura da shock termico<br />
Heat Soak Test<br />
Carichi di neve e vento<br />
Curvare i vetri rivestiti <strong>SunGuard</strong> ®<br />
Tipi di bordi del vetro<br />
Dimensioni minime e massime disponibili per vetri rivestiti<br />
Lavorare vetri di grandi dimensioni<br />
Probabilità statistiche di una rottura del vetro<br />
Maneggiare, immagazzinare, pulire il vetro ed effettuarne la manutenzione<br />
<strong>Linee</strong> guida per l'esame visivo della qualità del vetro<br />
RISORSE AGGIUNTIVE 19<br />
Glossario della terminologia
Introduzione<br />
Al giorno d‘oggi gli architetti, i designer e i costruttori hanno a disposizione una<br />
scelta di vetri decisamente maggiore rispetto al passato. E scegliere il vetro giusto è<br />
importante: può fare la differenza per quanto riguarda il costo del progetto, l‘efficienza<br />
energetica e l‘impatto ambientale. E‘quindi necessario disporre di informazioni precise<br />
e dettagliate, per assicurarsi di scegliere il giusto tipo di vetro.<br />
Questo opuscolo contiene preziose informazioni tecniche, tra cui le capacità, le<br />
prestazioni e le linee guida per l‘invetriatura, per quanto riguarda tutti i tipi di vetri<br />
per architettura <strong>SunGuard</strong> ® della GUARDIAN. L‘opuscolo contiene inoltre istruzioni<br />
su come trattare e mantenere al meglio i vetri scelti. Siamo convinti che troverete<br />
tutte le risposte che cercate nella presente documentazione, ma siamo comunque<br />
disponibili per un consulto con il Vostro specialista locale della <strong>SunGuard</strong> ® Advanced<br />
Architectural Glass, oppure per accogliere eventuali ordini di un campione di vetro.<br />
3
Tipi di vetro<br />
Vetro ricotto<br />
Specificare correttamente il tipo di vetro o la giusta combinazione di vetri può<br />
rivelarsi cruciale per la buona riuscita del Vostro progetto. Questo capitolo fornisce<br />
la definizione delle varie tipologie di vetro, e ne descrive la struttura, la resistenza e<br />
le principali caratteristiche. Contiene inoltre diagrammi relativi alla realizzazione del<br />
vetro al fine di dimostrare come i diversi tipi di vetro possano essere abbinati tra loro<br />
per ottenere le desiderate proprietà di calore, isolamento e trasmissione della luce.<br />
Il vetro float che non è stato temprato o indurito termicamente si chiama vetro<br />
ricotto. Il procedimento di “ricottura“ del vetro float è il processo che prevede il<br />
raffreddamento lento e controllato del vetro al fine di evitare la formazione di tensioni<br />
interne; si tratta di un‘operazione inerente il processo di manifattura del vetro float.<br />
Il vetro ricotto può essere tagliato, lavorato a macchina, forato, arrotato e lucidato.<br />
Vetro indurito termicamente<br />
Il vetro indurito termicamente ha subito un ciclo di riscaldamento e raffreddamento ed<br />
è generalmente resistente il doppio rispetto ad un vetro ricotto dello stesso spessore<br />
e di uguale configurazione. Il vetro indurito termicamente deve rispondere a tutti i<br />
requisiti della normativa EN 1863: parti 1 e 2. Il vetro indurito termicamente presenta<br />
una resistenza maggiore ai carichi termici rispetto al vetro ricotto e, se rotto una<br />
volta applicato, i frammenti prodotti sono generalmente più grandi di quelli prodotti<br />
dal vetro temprato. Il vetro indurito termicamente non è un prodotto di sicurezza<br />
secondo quanto stabilito dalle “Normative e standard europei per gli edifici“. Questo<br />
tipo di vetro è creato per l‘utilizzo in invetriature generiche, qualora sia richiesta una<br />
resistenza maggiore per resistere al carico del vento e allo stress termico. Questo vetro<br />
non presenta però la resistenza del vetro temprato, ed è pensato per applicazioni che<br />
non richiedano specificamente un vetro di sicurezza. Il vetro indurito termicamente<br />
non può più essere tagliato o forato una volta subito il trattamento di indurimento<br />
termico, e qualsiasi modifica successiva, quale ad es. molatura dei bordi, sabbiatura o<br />
incisione della superficie, causerà un indebolimento della struttura del vetro e potrà<br />
provocarne la rottura prematura.<br />
Vetro temprato<br />
Il vetro temprato termicamente è circa quattro volte più resistente di un vetro ricotto<br />
dello stesso spessore e di uguale configurazione, e deve rispondere ai requisiti della<br />
normativa EN 12150: parti 1 e 2. In caso di rottura si frantumera`in numerosi frammenti<br />
di dimensioni relativamente piccole, che avranno meno probabilità di provocare ferite<br />
gravi. Il tipico processo di produzione del vetro temprato termicamente prevede il<br />
riscaldamento del vetro fino a oltre 600° Celsius, seguito da un rapido raffreddamento<br />
volto a bloccare le superfici del vetro in uno stato di compressione e l‘interno in<br />
uno stato di tensione, come mostrato dal diagramma. Il vetro temprato è spesso<br />
chiamato “vetro di sicurezza“, in quanto ottempera a tutti i requisiti stabiliti dalle<br />
varie “Normative e standard europei per gli edifici“, che fissano gli standard per<br />
i vetri di sicurezza. Questo tipo di vetro è adatto sia a invetriature generali che a<br />
invetriature di sicurezza, come nel caso di porte scorrevoli, ingressi dei palazzi, bagni
e docce, suddivisioni interne e per tutti gli altri impieghi che richiedano un vetro con<br />
elevate caratteristiche di resistenza e sicurezza. Una volta terminato il procedimento<br />
di tempratura, il vetro temprato non può subire altre lavorazioni - quali tagli, forature,<br />
molatura dei bordi, e qualsiasi modifica successiva, quale sabbiatura o incisione della<br />
superficie, causerà un indebolimento della struttura del vetro e potrà provocarne la<br />
rottura prematura.<br />
spessore del vetro (t=100%)<br />
Vetro laminato<br />
60% (t)<br />
(t) approssimativo<br />
0 sollecitazione 20% (t)<br />
0 sollecitazione 20% (t)<br />
esterno<br />
1 2 3 4<br />
intercalare di PVB<br />
interno<br />
compressione<br />
tensione<br />
Il vetro laminato (o vetro stratificato) è un insieme di due o più lastre di vetro,<br />
assemblate in modo permanente mediante uno o più intercalari in polivinil-butirrale<br />
(PVB) e l‘impiego di calore e pressione. I vetri e gli intercalari plastici possono essere<br />
realizzati in una vasta gamma di colori e spessori, al fine di rispondere al meglio a tutti<br />
i principali standard e requisiti in materia di edifici. Il vetro laminato può rompersi,<br />
ma i frammenti tenderanno ad aderire all‘intercalare plastico (PVB) e il vetro resterà<br />
quindi per buona parte intatto, riducendo notevolmente il rischio di ferite. Il vetro<br />
laminato è considerato un “vetro di sicurezza“, in quanto ottempera a tutti i requisiti<br />
stabiliti dalle varie “Normative e standard europei per gli edifici“. Un‘unità di vetro<br />
laminato può comprendere vetri induriti termicamente e vetri temprati, al fine di<br />
migliorare ulteriormente la resistenza all‘impatto. Il vetro laminato è adatto a impieghi<br />
che richiedano protezione da esplosioni e da penetrazioni balistiche, attenuazione<br />
acustica e requisiti di sicurezza.<br />
5
Vetro isolante<br />
Si definisce vetro isolante quell‘unità composta da due o più lastre di vetro, sigillate<br />
lungo i bordi con un distanziatore perimetrale, che crea un‘unica unità di vetro con una<br />
cavità (camera) tra le due lastre. Chiamato anche “unità IG“ (da insulating glass), il vetro<br />
isolante è il modo più efficace di ridurre il trasferimento termico aria-aria attraverso<br />
il vetro. Se utilizzate in abbinamento a vetri con rivestimenti a bassa emissione e/o<br />
rivestimenti riflettenti, le unità di vetro isolante si rivelano un sistema efficace per<br />
conservare energia e rispondere alle normative in tema di risparmio energetico.<br />
I rivestimenti a bassa emissione hanno gradualmente migliorato le loro prestazioni<br />
nel ridurre il trasferimento di calore aria-aria attraverso il vetro, e gli ulteriori sviluppi<br />
termici si sono incentrati sulla tecnologia dei distanziatori. I distanziatori comunemente<br />
in commercio sono realizzati in alluminio riempito di potenti essiccanti per assorbire<br />
ogni eventuale umidità residua all’interno dell’unità IG, riducendo così la potenziale<br />
formazione di condensa. Sebbene si tratti di un materiale strutturalmente forte, il<br />
punto di contatto fra l’alluminio e il vetro crea un ponte termico molto efficiente,<br />
che può incrementare il potenziale relativo allo scarto di temperatura tra il centro<br />
e gli angoli del vetro, cosa che può infine generare della condensa e ridurre così<br />
l‘isolamento termico complessivo (valore U) della finestra<br />
Vetro spandrel<br />
vetro<br />
intercapedine<br />
profilo spaziatore<br />
sali adsorbenti<br />
sigillante<br />
Il termine vetri spandrel, o sottofinestra, si riferisce a quelle zone invetriate che<br />
permettono di conciliare con l‘estetica complessiva i vari elementi strutturali degli<br />
edifici quali colonne, lastre di pavimenti, sistemi di riscaldamento, ventilazione e<br />
aria condizionata, passaggi di cavi elettrici, tubature idrauliche ecc. generalmente<br />
contenuti nei controsoffitti dei vari piani; il vetro spandrel è solitamente posizionato<br />
tra i classici vetri trasparenti delle finestre di ogni piano dell‘edificio.<br />
Le facciate continue e i design che prevedono l‘impiego di vetri strutturali richiedono<br />
spesso l‘uso del vetro spandrel per permettere di realizzare il progetto finito così<br />
come immaginato dal progettista. I vetri spandrel utilizzati possono essere di<br />
colore complementare o contrastante rispetto all‘estetica dei vetri trasparenti della<br />
struttura. Il vetro spandrel deve essere trattato termicamente per impedire rotture<br />
dovute allo stress termico. GUARDIAN ha una vasta esperienza nella produzione e<br />
nelle applicazioni del vetro spandrel, ed è quindi in grado di aiutare gli architetti<br />
a realizzare il progetto desiderato, riducendo nel contempo il rischio di una rottura<br />
dovuta allo stress termico.<br />
Quando il vetro trasparente delle finestre presenta una trasmissione della luce molto<br />
elevata, o una riflessione molto bassa, realizzare una perfetta corrispondenza di colore<br />
tra il vetro spandrel e quello delle finestre è una vera sfida. Le condizioni della luce<br />
diurna possono influenzare nettamente il modo in cui viene percepito visivamente<br />
l‘aspetto del vetro spandrel. Una giornata chiara, luminosa e soleggiata, ad esempio,<br />
può provocare delle condizioni visive più riflettenti, che miglioreranno la corrispondenza
del vetro spandrel. Una giornata grigia e nuvolosa permette invece una più elevata<br />
trasmissione visiva dall‘esterno, producendo così un contrasto maggiore tra i due tipi<br />
di vetro. La GUARDIAN raccomanda di preparare e approvare preventivamente un<br />
modello di prova per esterni a misura intera, al fine di accertare quale sia la versione<br />
del vetro spandrel più idonea alla realizzazione del progetto.<br />
Per ulteriori informazioni riguardanti soluzioni di vetri spandrel con una particolare<br />
corrispondenza di colore, e per quanto riguarda la manifattura dei vetri spandrel<br />
riflettenti della <strong>SunGuard</strong> ® Vi preghiamo di fare riferimento alle nostre direttive<br />
specifiche. Tale documentazione può essere richiesta ai nostri centri tecnici GUARDIAN<br />
o presso i Vostri rappresentanti locali.<br />
Distanziatori bordo caldo<br />
I distanziatori con la tecnologia “bordo caldo“ rappresentano un‘altra possibilità per<br />
incrementare le proprietà termiche del vetro, riducendo la condensazione e riducendo<br />
il valore U delle unità di vetro isolante. I distanziatori con effetto “bordo caldo“ sono<br />
disponibili in numerose versioni, ciascuna delle quali riduce il passaggio termico nel<br />
punto di contatto tra metallo e vetro di qualche grado, offrendo nel contempo vari livelli<br />
di integrità strutturale che possono, quale più e quale meno, essere idonei agli scopi<br />
commerciali. I distanziatori bordo caldo sono in grado di ridurre significativamente la<br />
conduzione di calore in confronto ai tradizionali distanziatori in alluminio.<br />
maggior flusso<br />
di energia<br />
spaziatore metallico<br />
trasferimento di<br />
energia<br />
minore flusso<br />
di energia<br />
spaziatore a bordo caldo<br />
trasferimento di<br />
energia<br />
Confronto delle prestazioni tra vetro colorato in pasta e vetro rivestito<br />
I rivestimenti sono studiati per ridurre la quantità di energia solare diretta che entra<br />
nell‘edificio attraverso i vetri. Prima dello sviluppo dei rivestimenti, gli architetti<br />
facevano affidamento sui vetri colorati in pasta per ridurre la trasmissione di energia<br />
solare. Il vetro colorato in pasta richiede quasi sempre un trattamento termico per<br />
ridurre il rischio di una potenziale rottura dovuta allo stress termico, e inoltre tende a<br />
irradiare nuovamente il calore assorbito. I rivestimenti solari riflettenti, dal canto loro,<br />
sono efficaci nel ridurre il guadagno di calore, ma nel contempo riducono anche la<br />
trasmissione di luce visibile. I rivestimenti a bassa emissività ad alte prestazioni sono<br />
generalmente studiati per riflettere l‘energia solare lontano dal vetro, e spesso senza<br />
richiedere alcun trattamento termico.<br />
7
Le piu comuni configurazioni del vetro<br />
Le seguenti figure descrivono le più comuni configurazioni del vetro e identificano le<br />
superfici con dei numeri (la numerazione delle superfici del vetro avviene contando<br />
dall‘esterno all‘interno).<br />
esterno<br />
1 2<br />
interno<br />
Vetro monolitico<br />
esterno<br />
1 2 3 4<br />
interno<br />
Vetro laminato<br />
esterno<br />
1 2 3 4 5 6<br />
interno<br />
Unità di vetro isolante con<br />
vetro esterno laminato<br />
esterno<br />
1 2 3 4<br />
interno<br />
Unità di vetro isolante<br />
esterno<br />
esterno<br />
1 2 3 4 5 6<br />
interno<br />
Unità di vetro isolante<br />
con vetro interno<br />
laminato<br />
1 2 3 4 5 6 7 8<br />
Unità di vetro isolante<br />
con entrambi i vetri<br />
laminati<br />
interno
Caratteristiche delle prestazioni del vetro<br />
Che effetti hanno il vento e il calore sui vetri per architettura? Che livello di riflessione<br />
della luce e di assorbimento del calore ci si può attendere? Quali sono i normali effetti<br />
ottici e acustici? Questo capitolo illustra come ottenere le massime prestazioni dai<br />
vetri per architettura <strong>SunGuard</strong> ® Advanced Architectural Glass.<br />
Conservazione dell‘energia e vetri rivestiti<br />
L‘impiego di vetri rivestiti e di unità di vetro isolante può avere un impatto notevole<br />
sul consumo energetico degli edifici commerciali. Una riduzione della capacità di<br />
raffreddamento di un sistema di aria condizionata, ad esempio, non solo permette<br />
di ridurre l‘investimento iniziale, ma i risparmi annuali derivanti dal ridotto consumo<br />
energetico in relazione alle necessità di riscaldamento e raffreddamento garantiscono<br />
un ritorno effettivo, anno dopo anno, dell‘investimento fatto con una buona invetriatura.<br />
(Diversi studi hanno dimostrato che, nell‘arco di dieci anni, i risparmi energetici<br />
derivanti da vetri rivestiti ad alte prestazioni sono davvero considerevoli, e che per<br />
un classico edificio di sei piani, il recupero dell‘investimento avviene nell‘arco di due<br />
soli anni).<br />
La GUARDIAN ha investito, nel corso degli anni, risorse sostanziali in ricerche volte a<br />
ottenere un guadagno ridotto di calore solare e degli eccellenti valori U per i prodotti<br />
commerciali in vetro rivestito. La gamma di prodotti <strong>SunGuard</strong> ® è uno dei risultati<br />
di tali investimenti: offrono infatti una vasta gamma di prestazioni caratteristiche, in<br />
grado di soddisfare appieno i requisiti delle “Normative e standard europei per gli<br />
edifici“. Dei prodotti disponibili oggi sul mercato, i rivestimenti <strong>SunGuard</strong> ® sono tra i<br />
più performanti e tra i più efficaci dal punto di vista del guadagno energetico.<br />
Prestazioni del vetro<br />
Oggi i prodotti in vetro per architettura cercano di trovare un equilibrio tra i requisiti<br />
estetici, il risparmio energetico e il comfort degli abitanti dell‘edificio. In linea<br />
puramente teorica, un vetro dal controllo solare “ideale“ trasmetterebbe l‘energia<br />
visibile del sole (quindi la luce), riflettendo o bloccando l‘energia ultravioletta e<br />
infrarossa e garantendo nel contempo un‘estetica gradevole sia vista dall‘interno che<br />
dall‘esterno dell‘edificio. Gli scienziati della GUARDIAN si dedicano alla ricerca di<br />
nuove tecnologie che permettano di ottenere le migliori prestazioni energetiche, in<br />
abbinamento ai requisiti estetici del caso, per aiutare i designer a trovare tale difficile<br />
equilibrio.<br />
9
I vetri per architettura <strong>SunGuard</strong> ® Advanced Architectural Glass<br />
La linea di prodotti in vetro <strong>SunGuard</strong> ® è stata progettata per offrire un‘efficienza<br />
energetica che risponda o superi i requisiti standard, e comprende prodotti in grado<br />
di offrire una grande varietà di colori, tutti esteticamente gradevoli. La gamma High<br />
Selective offre le massime prestazioni energetiche disponibili abbinate ai rivestimenti<br />
GUARDIAN a bassa emissività e ad elevata trasmissione di luce. La gamma High<br />
Performance permette di scegliere tra una selezione di preziose proprietà, quali<br />
la trasmissione della luce, la riflessione e la conservazione dell‘energia. La gamma<br />
Solar, infine, abbina in modo professionale il design con i tradizionali rivestimenti<br />
“riflettenti“, ottimi per ridurre il guadagno di calore.<br />
Informazioni acustiche<br />
Le prestazioni acustiche di finestre e invetriature sono definite da una serie di fattori, il<br />
più comune è la prestazione acustica misurata in frequenze di centro ottava pari a 125,<br />
250, 500, 1000, 2000 e 4000 Hertz. L‘attenuazione garantita dalle varie configurazioni<br />
di vetri viene determinata tramite l‘esecuzione di una misura e usata poi come guida<br />
per le prestazioni di attenuazione acustica del vetro. Esistono anche indici acustici<br />
riferiti a singole caratteristiche: i due più comunemente utilizzati sono la riduzione<br />
sonora ponderata, R w , che include le necessarie correzioni a compensazione della<br />
diversa sensibilità dell‘orecchio umano alle varie frequenze, e la riduzione dei rumori<br />
del traffico, R A,tr , relativa ad uno spettro standard dei rumori derivanti dal traffico.<br />
I termini di valutazione di cui sopra sono oggi stati integrati in una singola unità<br />
numerica, secondo la normativa EN ISO 717-1, che definisce tre termini come segue:<br />
R w (C;C tr )<br />
Dove R w è l‘indice di riduzione sonora ponderata, che considera la sensibilità<br />
dell‘orecchio umano a una gamma di frequenze, e che può essere utilizzato per<br />
confrontare le prestazioni di prodotti alternativi.<br />
C è il valore di adattamento per il “pink noise“ (o “rumore rosa“), che considera<br />
frequenze più alte ed è determinato dall‘equazione<br />
(R w + C) = R A<br />
C tr è il valore di adattamento per lo spettro del rumore del traffico, che considera<br />
frequenze più basse ed è determinato dall‘equazione<br />
(R w + C tr ) = R A,tr<br />
Per ulteriori informazioni riguardanti le prestazioni acustiche delle varie soluzioni e<br />
la gamma GUARDIAN di prodotti laminati con speciali caratteristiche di controllo<br />
del rumore, Vi preghiamo di fare riferimento alla nostra documentazione specifica<br />
che può essere richiesta presso i centri tecnici della GUARDIAN o presso il Vostro<br />
rappresentante locale.
Come visionare e valutare i campioni di vetro<br />
Il vetro rivestito viene normalmente selezionato in base ai requisiti tecnici e al colore<br />
riflesso, e si esamina in normali condizioni di luce esterna. Per vedere il colore riflesso<br />
del vetro è meglio visionare i campioni contro uno sfondo nero.<br />
La GUARDIAN raccomanda di visionare i campioni di vetro all‘esterno, in condizioni<br />
di luce naturale, preferibilmente con il cielo leggermente nuvoloso, per ottenere una<br />
resa il più fedele possibile del colore trasmesso e del colore riflesso. Si consiglia<br />
inoltre agli architetti di prendere in considerazione, per la scelta dei prodotti per<br />
l‘invetriatura, l‘angolo di osservazione, le condizioni di luce interna e i potenziali<br />
effetti di abbagliamento.<br />
Quando si valutano i campioni di vetro all‘esterno, raccomandiamo di visionarli<br />
in diversi momenti della giornata e in diverse condizioni di luce, ad es. con cielo<br />
nuvoloso e in condizioni di sole pieno. In questo modo si otterrà una resa più fedele<br />
dell‘aspetto che avrà il vetro una volta messo in opera, e si avrà inoltre la possibilità<br />
di valutare l‘impatto delle diverse condizioni di luce sul progetto complessivo che si<br />
intende realizzare.<br />
Raccomandiamo di visionare i campioni di vetro all‘esterno ogni volta che questo sia<br />
possibile. Posizionate i campioni in posizione verticale o leggermente angolata. E‘<br />
consigliabile visionare il vetro ponendo uno sfondo nero dietro di esso (non troppo<br />
vicino), al fine di riprodurre al meglio le condizioni di luce che si avranno una volta<br />
installata la struttura. Quindi guardate attraverso il vetro per farvi un‘idea il più reale<br />
possibile dell‘aspetto che avrà il vetro messo in opera.<br />
11
Produzione e invetriatura<br />
Quali sono le linee guida relative alle distorsione ottica? Cosa può contribuire ad<br />
aumentare il rischio di rottura del vetro a causa di uno shock termico? Come è<br />
meglio pulire il vetro? Questo capitolo fornisce informazioni dettagliate in merito a<br />
svariati importanti argomenti relativi ai vetri per architettura <strong>SunGuard</strong> ® Advanced<br />
Architectural Glass.<br />
Distorsione ottica<br />
Le condizioni che possono contribuire alla distorsione ottica sono numerose, e<br />
comprendono le procedure di lavorazione ed eventuali errori nell‘invetriatura.<br />
Ridurre al minimo la distorsione ottica risultante da un procedimento di trattamento<br />
termico migliorerà notevolmente l‘aspetto estetico del prodotto finale. Ondulazioni e<br />
incurvamenti sono cause di distorsione ottica che possono derivare da procedimenti di<br />
tempratura o di indurimento termico e che possono influire negativamente sull‘aspetto<br />
del prodotto finale.<br />
• Le ondulazioni possono verificarsi quando il vetro passa sopra i rulli in un forno<br />
orizzontale oscillante per il trattamento termico. Quando il vetro si riscalda, può<br />
incurvarsi tra i rulli durante l‘inversione di ogni oscillazione e le curvature possono<br />
poi mantenersi durante la procedura di raffreddamento. Questo può causare delle<br />
ondulazioni nel prodotto finito.<br />
• Gli stiramenti possono essere la conseguenza di un procedimento di trattamento<br />
termico e possono essere ridotti controllando correttamente la fase di riscaldamento<br />
e di raffreddamento. La normativa EN 12150 fa riferimento agli stiramenti del vetro<br />
e stabilisce come determinare gli stiramenti locali e complessivi.<br />
Disegni di tensione<br />
Il disegno di tensione fa riferimento a specifici disegni geometrici dati da ombre scure<br />
o iridescenti che possono apparire in determinate condizioni di luce, particolarmente<br />
in presenza di luce polarizzata (detti anche “segni di raffreddamento“, “macchie di<br />
leopardo“ o anisotropia). Tali fenomeni sono causati dalla pressione localizzata dovuta<br />
al rapido raffreddamento dell‘aria durante il trattamento termico. I disegni di tensione<br />
sono caratteristici del vetro trattato termicamente e non sono considerati un difetto.<br />
Rottura da shock termico<br />
La rottura da shock termico può essere influenzata da numerosi fattori. Sono infatti<br />
molti gli elementi di cui tenere conto nelle primissime fasi della scelta del vetro: si<br />
tratta di elementi che possono andare a influire sulla resistenza allo stress termico del<br />
prodotto finito.<br />
Un elemento da tenere in considerazione è se il vetro sarà ombreggiato. Infatti, se<br />
il vetro sarà parzialmente ombreggiato da aggetti o estensioni dell‘edificio, risulterà<br />
più freddo in tali aree schermate, cosa che potrà generare dello stress termico<br />
all‘interno del vetro, che potrà dare luogo ad una rottura da shock termico. Il livello<br />
di riscaldamento dell‘area centrale del vetro dipende in buona misura dalla capacità<br />
di assorbimento solare del vetro, fattore che può variare a seconda dei diversi tipi di<br />
vetro.
Per l‘applicazione in aree che possono far temere una rottura da shock termico, è<br />
necessario effettuare delle accurate analisi dello stress termico, per stabilire se sia<br />
necessario effettuare dei trattamenti termici (indurimento termico o tempratura).<br />
Il trattamento termico potrebbe comunque essere necessario a causa di elevati carichi<br />
di vento o qualora siano necessari dei vetri di sicurezza.<br />
Altri fattori che possono influire sul rischio di rottura da shock termico sono elencati<br />
di seguito:<br />
• Intelaiatura della finestra ad elevata conduzione o intelaiatura direttamente<br />
in contatto con calcestruzzo o con altri materiali che possano contribuire al<br />
raffreddamento dei bordi del vetro.<br />
• Intelaiatura che copre il bordo del vetro in modo eccessivo.<br />
• Pellicole ad elevato assorbimento del calore applicate al vetro dopo<br />
l‘installazione.<br />
• L‘uso di sistemi di ombreggiatura interni, quali tende o veneziane, incrementa lo<br />
stress termico e dovrebbe essere consentito solo previa analisi termica.<br />
• Il getto d‘aria di dispositivi di raffreddamento o riscaldamento degli ambienti deve<br />
essere indirizzato lontano dal vetro.<br />
• Il vetro può essere sottoposto a stress termico anche durante lo stoccaggio, prima<br />
di essere installato. Occorre quindi fare attenzione a immagazzinare il vetro in un<br />
ambiente pulito e asciutto, non esposto direttamente alla luce del sole.<br />
• Gli edifici non riscaldati in fase di costruzione possono far registrare un aumento<br />
delle rotture da shock termico.<br />
Il rischio potenziale di rottura da shock termico può essere stimato tramite un<br />
analisi computerizzata dello stress termico. Contattate il Vostro rappresentante della<br />
GUARDIAN o il dipartimento tecnico locale per ottenere assistenza.<br />
Heat Soak Test<br />
Tutti i vetri float contengono imperfezioni a qualche livello. Un tipo di imperfezioni<br />
sono le inclusioni di solfuro di nickel (NiS). La maggior parte di tali imperfezioni sono<br />
stabili e non comportano alcun problema. Ma le inclusioni di NiS possono comunque<br />
essere la causa potenziale di rotture spontanee del vetro temprato, senza che entri in<br />
gioco alcun carico o alcuno stress termico.<br />
L‘Heat Soak Test è un procedimento volto a rivelare le inclusioni critiche di NiS nel<br />
vetro temprato. Il trattamento consiste nel posizionare il vetro temprato all‘interno<br />
di una camera e nell‘aumentare poi la temperatura fino a circa 290° C per accelerare<br />
l‘espansione delle particelle di solfuro di nickel. In questo modo il vetro contenente le<br />
inclusioni di solfuro di nickel si rompe nella camera dell‘Heat Soak Test, riducendo così<br />
i rischi di una potenziale rottura successiva. Il trattamento Heat Soak non è efficace al<br />
100%, ma garantisce il livello di sicurezza stabilito nella normativa EN 14179.<br />
Il vetro indurito termicamente ha un‘incidenza potenziale di rottura spontanea<br />
decisamente più bassa rispetto al vetro temprato e può essere impiegato dove sia<br />
richiesta una notevole resistenza del vetro, ma senza specifica o necessità di vetri di<br />
sicurezza.<br />
13
Carichi di neve e vento<br />
I carichi di neve e vento vengono generalmente considerati e calcolati nel rispetto<br />
delle normative e standard locali, che dipendono da dove è collocato l‘edificio. La<br />
GUARDIAN è in grado di determinare lo spessore minimo per il tipo di vetro che deve<br />
essere installato, in modo che resista a tutti i carichi specificati. Tali carichi devono<br />
essere determinati nelle prime fasi di progettazione. Contattate il Vostro rappresentante<br />
GUARDIAN o il dipartimento tecnico locale per assistenza relativamente all‘analisi dei<br />
carichi di neve e vento.<br />
Deflessione del centro del vetro: una considerazione importante da effettuare al<br />
momento della scelta del vetro è la deflessione del centro. Una deflessione eccessiva<br />
del centro del vetro comporterà un ritiro del bordo, la distorsione delle immagini<br />
riflesse e un possibile contatto del vetro con gli elementi interni dell‘edificio, quali<br />
divisori e veneziane interne.<br />
Vetri isolanti: Gli effetti del vento sulle unità di vetri isolanti sono, in molti casi,<br />
complessi e richiedono un‘analisi computerizzata dei carichi di vento al fine di<br />
considerare adeguatamente le variabili.<br />
I professionisti incaricati della progettazione devono considerare le seguenti variabili:<br />
• Suddivisione del carico diverso da 50-50<br />
• Contrazioni ed espansioni della camera d‘aria dovute a variazioni della temperatura,<br />
della pressione barometrica e dell‘altitudine per quanto riguarda l‘erosione delle<br />
superfici in vetro, ad es superficie #1 o superficie #2<br />
• Supporto dei bordi del vetro su tutti i lati o presenti solo parzialmente<br />
• Carichi asimmetrici, ad es. in caso di pannelli di diverso spessore<br />
• Stress termico<br />
Considerando tutte queste variabili, il carico di vento massimo può variare in maniera<br />
considerevole.<br />
Curvare i vetri GUARDIAN rivestiti a spruzzo<br />
I rivestimenti <strong>SunGuard</strong> ® trattabili termicamente sono termicamente stabili e sono<br />
stati impiegati in invetriature curve. I prodotti <strong>SunGuard</strong> ® impiegati in invetriature<br />
curve mantengono le loro proprietà estetiche, ottiche e tutte le loro prestazioni. Le<br />
restrizioni per quanto riguarda la curvatura si basano sul tipo di rivestimento, sulla<br />
scelta del processo di curvatura (mediante tempratura o ricottura), sul raggio e sul tipo<br />
di curvatura, se concava o convessa. La GUARDIAN raccomanda di far realizzare un<br />
modello a dimensioni naturali, al fine di visionarlo prima di approvare definitivamente<br />
le specifiche. Vi preghiamo di contattare il Vostro rappresentante GUARDIAN o il<br />
dipartimento tecnico per ottenere ulteriori suggerimenti e informazioni relativamente<br />
agli impieghi del vetro curvo.
Tipi di ordi del vetro<br />
Le condizioni dei bordi di un prodotto in vetro finito possono avere ripercussioni<br />
notevoli sulle prestazioni strutturali a lungo termin dell'intero sistema di invetriatura.<br />
Qui accanto è riportata una tabella delle diverse tipologie di bordi, al fine di aiutare<br />
i professionisti del design a comprenderne gli impieghi più tipici.<br />
Lavorazione dei bordi Descrizione Applicazioni frequenti<br />
molato<br />
molato<br />
lucido<br />
molato<br />
molato<br />
lucido<br />
angoli definiti<br />
(22º, 45º o 67º)<br />
molato<br />
industriale<br />
angolo 5º<br />
molato<br />
taglio<br />
semplice<br />
sfilettato<br />
molatura a filo piatto vetrata strutturale con bordi<br />
esposti<br />
molatura a filo piatto<br />
lucido<br />
vetrata strutturale dove i bordi<br />
sono visibili<br />
molatura a filo tondo specchi e lastre in vetro per<br />
arredamento<br />
molatura a filo tondo<br />
lucido<br />
specchi e lastre in vetro per<br />
arredamento<br />
molatura smussata vetrata strutturale<br />
molatura a bisello specchi e lastre in vetro per<br />
arredamento<br />
bordi sfilettati lavorazione standard dei bordi<br />
per vetro temperato indurito<br />
15
Vetro rivestito: dimensioni minime e massime<br />
Per determinare le dimensioni minime e massime disponibili per i vetri finiti, è<br />
necessario consultare il rivenditore del vetro incaricato della lavorazione. Le proprietà<br />
fisiche o meccaniche, unitamente alle limitazioni del rivenditore influiranno sulla<br />
disponibilità finale della dimensione del vetro finito.<br />
Considerazioni speciali per vetri finiti di grandi dimensioni<br />
Per i progettisti è importante comprendere che la dimensione massima dei vetri<br />
prodotti dalla GUARDIAN non implica che le unità di vetro isolante e l‘attrezzatura<br />
per il trattamento termico siano in grado di sostenere e lavorare tali dimensioni. Al<br />
contrario, sono molte le considerazioni di cui tenere conto in fase di progettazione<br />
delle invetriature per l‘architettura moderna.<br />
Le dimensioni di vetri massime disponibili presso il primo produttore sono solo uno<br />
dei fattori da considerare, poi vengono anche le limitazioni legate all‘attrezzatura per<br />
il trattamento del vetro, la capacità del vetraio di installare l‘unità, la disponibilità di<br />
speciali mezzi di trasporto o di attrezzatura specifica per maneggiare l‘unità di vetro,<br />
nonché le configurazioni specifiche del vetro, ovvero se si tratta di vetro rivestito,<br />
vetro serigrafato, vetro trattato termicamente, vetro laminato, vetro isolante oppure<br />
ancora una combinazione di queste configurazioni.<br />
La GUARDIAN raccomanda di rivedere la configurazione specifica del vetro assieme<br />
all‘incaricato della lavorazione del vetro, in modo da poter confermare che il vetro<br />
scelto possa rispondere alle esigenze del progetto in termini di requisiti, tempo e<br />
budget.<br />
Probabilità statistiche di una rottura del vetro<br />
Le probabilità statistiche di una rottura del vetro sono una materia complessa. Il<br />
paragrafo seguente intende quindi essere solo un‘introduzione all‘argomento.<br />
Il vetro è un materiale fragile. Si comporta in modo elastico fino alla rottura dovuta ad<br />
un carico massimo. Tale carico massimo può variare a seconda del tipo e della durata<br />
del carico applicato, a seconda della sua distribuzione e dell‘orientamento, nonché a<br />
seconda delle disomogeneità e delle micro-imperfezioni presenti sulla superficie del<br />
vetro. Per sua propria natura, il vetro non può essere progettato, come altri materiali<br />
per la costruzione di un edificio, con una resistenza specifica prevedibile. In questo<br />
caso vengono assegnati dei fattori volti a minimizzare la probabilità che avvenga una<br />
rottura del vetro con il carico progettuale selezionato. Dato che la resistenza definitiva<br />
del vetro è variabile, tale resistenza viene descritta in forma statistica. Architetti e<br />
ingegneri impegnati nella progettazione di un edificio con l‘impiego di vetro devono<br />
stabilire anticipatamente il carico di vento, la sua durata e la probabilità che si verifichi<br />
una rottura del vetro (definita in forma di x per 1000 pannelli di vetro al verificarsi<br />
iniziale del carico previsto). Le aziende di manifattura del vetro potranno fornire i dati<br />
appropriati per determinare le prestazioni dei loro prodotti. E‘ comunque compito del<br />
progettista responsabile rivedere e controllare tali criteri per le prestazioni, e stabilire<br />
se sono idonei per l‘applicazione prevista.
Maneggiare, immagazzinare, pulire il vetro ed effettuarne la manutenzione<br />
Il vetro è un materiale duro, ma può comunque rigarsi. Il vetro resiste a molti prodotti<br />
chimici, ma non a tutti. Il vetro è generalmente un materiale duraturo e se si effettuata la<br />
manutenzione corretta, può durare quasi in eterno.<br />
Uno dei materiali più dannosi per il vetro è il vetro stesso. Quando il vetro viene immagazzinato<br />
prima della produzione, deve essere separato da una camera d‘aria, da un divisorio<br />
appropriato o da della carta. Quando si preleva il vetro immagazzinato, occorre evitare<br />
di far strisciare un pannello sull‘altro, al fine di evitare la formazione di graffi o abrasioni.<br />
I bordi del vetro non devono entrare in contatto con l‘intelaiatura o con altre superfici dure<br />
durante la fase d‘installazione.<br />
Il vetro deve essere lavato spesso al fine di rimuovere lo sporco accumulato in superficie e<br />
per evitare che il vetro si macchi. Sul vetro si creano delle macchie quando il sodio contenuto<br />
nel vetro reagisce con l‘umidità presente nell‘aria. Il sodio, se abbinato a piccole quantità<br />
d‘acqua, può dare origine all‘idrossido di sodio, una sostanza corrosiva per il vetro. Se<br />
l‘idrossido di sodio rimane sulla superficie del vetro per un periodo di tempo prolungato,<br />
il vetro verrà danneggiato in modo permanente e potrebbe rendersi necessaria la sua<br />
sostituzione. L‘idrossido di sodio può essere facilmente rimosso mediante l‘uso di acqua e<br />
dei normali detergenti per i vetri, ad esempio acqua e alcol oppure acqua e ammoniaca.<br />
Il vetro messo in opera è meno soggetto a subire danni da idrossido di sodio, in quanto la<br />
superficie viene lavata in modo naturale dalla pioggia.<br />
Soluzioni raccomandate per la pulizia del vetro<br />
A. Lavaggio generico del vetro<br />
• Utilizzare dell‘acqua applicandola con un panno bagnato.<br />
• Utilizzare sostanze pulenti brevettate apposite per vetri, assicurandosi di seguire le<br />
istruzioni del prodotto. Subito dopo la pulizia rimuovere accuratamente il prodotto<br />
pulente mediante un panno pulito, morbido e asciutto.<br />
• Utilizzare una miscela al 50% di alcol e acqua o di ammoniaca e acqua, seguita da un<br />
risciacquo tiepido. Il vetro deve essere asciugato con un panno morbido e pulito, con<br />
un panno in camoscio o una spugna in cellulosa.<br />
B. Precauzioni<br />
• Evitare l‘impiego di detergenti abrasivi o altamente alcalini. Non usare prodotti a base<br />
di petrolio quali benzina, diesel o fluidi leggeri.<br />
• L‘acido idrofluorico e l‘acido fosforico sono corrosivi per la superficie del vetro e non<br />
dovrebbero essere utilizzati per la pulizia.<br />
• Proteggere la superficie del vetro da spruzzi o colature di prodotti acidi o detergenti utilizzati per<br />
la pulizia del telaio, dei mattoni o della massoneria e da schizzi derivanti da eventuali saldature.<br />
• Evitare che i prodotti utilizzati per la pulizia o altri materiali entrino in contatto con i bordi<br />
del vetro laminato o del vetro isolato.<br />
• Non usare spazzole abrasive, lame di rasoio o altri oggetti che potrebbero graffiare il vetro.<br />
• Rimuovere immediatamente qualsiasi materiale da costruzione che entri in contatto con il<br />
vetro (ad es. calcestruzzo, applicazioni ignifughe, vernici, sostanze traccianti e nastri adesivi).<br />
• Pulire piccole zone per volta, ispezionando spesso la superficie del vetro per accertarsi<br />
con non siano presenti danneggiamenti.<br />
• Per un risultato più efficace pulire il vetro in un momento in cui è ombreggiato. Evitare<br />
di pulire vetri esposti alla luce diretta del sole o vetri caldi.<br />
Per ulteriori informazioni su come maneggiare e trattare il vetro rivestito Vi preghiamo di fare<br />
riferimento alle Direttive della GUARDIAN per quanto riguarda le procedure relative ai prodotti<br />
in vetro per architettura.<br />
17
<strong>Linee</strong> guida per l‘esame della qualità<br />
Come linee guida per la valutazione di prodotti in vetro rivestito proponiamo i seguenti<br />
standard di qualità, basati in parte sulla corrente normativa di standard europei EN 1096.<br />
Generale:<br />
• La normale distanza di osservazione è di minimo 3 metri per il vetro trasparente e<br />
di minimo 5 metri per il vetro spandrel. L‘angolo di osservazione dovrebbe essere<br />
di 90° gradi contro uno sfondo luminoso e uniforme. Il vetro spandrel va invece<br />
osservato contro uno sfondo scuro e uniforme.<br />
• La zona più importante è l‘area centrale del campo di visione, definita nel 90%<br />
della lunghezza e nel 90% della larghezza del vetro centrata sul pannello. La zona<br />
rimanente è considerata zona esterna. L‘osservazione del vetro non dovrebbe<br />
durare più di 20 secondi.<br />
Minuscoli fori e raggruppamenti (osservati in trasmissione):<br />
• Minuscoli fori (“capocchie di spillo“) tra i 2 e i 3 mm sono accettabili se presenti in<br />
quantità non superiore a 1/m 2 .<br />
• Si chiama raggruppamento un insieme di due o più fori a “capocchia di spillo“ fino<br />
a 2mm ciascuno, che risultano facilmente evidenti.<br />
• Raggruppamenti di minuscoli fori nell‘area visiva centrale non sono accettabili,<br />
mentre sono accettabili se presenti nell‘area esterna.<br />
Graffi (osservati in trasmissione):<br />
• Graffi più lunghi di 75 mm all‘interno dell‘area visiva centrale non sono accettabili.<br />
Minuscoli fori,<br />
raggruppamenti<br />
e graffi<br />
Riflessione e colore<br />
Vetro spandrel<br />
3 metri<br />
5 metri<br />
Fonte di luce<br />
Uniformità del colore (osservata in riflessione):<br />
• Variazioni del colore sono da ritenersi accettabili se non considerate visivamente<br />
fastidiose. Questo criterio si applica sia alle variazioni di colore all‘interno di un<br />
pannello, sia alle variazioni tra pannelli diversi.<br />
Vetro Spandrel (osservato in riflessione):<br />
• Il colore e la riflessione possono variare leggermente nel complesso ed essere<br />
considerate comunque accettabili.<br />
• Minuscoli fori a “capocchia di spillo“ fino a 3 mm sono accettabili.<br />
• Graffi fino a 75 mm sono accettabili.
Glossario<br />
Indice di rendimento del colore (CRL)<br />
E‘ la capacità della luce del giorno trasmessa attraverso di vetro di rendere una vasta<br />
gamma di colori, al pari di quelli percepibili sotto la luce del sole senza il vetro. La<br />
scala è da 1 a 100. Ad esempio, un indice del rendimento del colore basso fa apparire<br />
i colori slavati, mentre un CRL alto fa sì che i colori appaiano vibranti e naturali.<br />
Nel vetri commerciali, il CRL indica l‘effetto della configurazione specifica del vetro<br />
sull‘aspetto degli oggetti visti attraverso il vetro.<br />
Fattori ambientali (di guadagno solare):<br />
Si tratta dei valori relativi al “coefficiente shading“, e di quelli che ne derivano, che<br />
indicano tra l‘altro la capacità del vetro di ridurre il “guadagno di calore solare“.<br />
I fattori di guadagno solare per l‘invetriatura, trasmessi nel punto ambiente, senza<br />
alcun sistema di ombreggiatura interna sono i seguenti:<br />
Fattore medio di guadagno solare nel punto aria = 0.8 x coefficiente Shading totale<br />
Fattore ciclico di guadagno solare nel punto aria per edifici a struttura leggera = (0.65<br />
x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.84 x coefficiente Shading ad onde lunghe)<br />
Fattore ciclico di guadagno solare nel punto aria per edifici a struttura pesante = (0.48<br />
x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.76 x coefficiente Shading ad onde lunghe)<br />
I fattori di guadagno solare per l‘invetriatura, trasmessi nel punto ambiente, con<br />
sistemi di ombreggiatura interna sono i seguenti:<br />
Fattore medio di guadagno solare nel punto ambiente = (1.65 x coefficiente Shading<br />
ad onde corte) + (0.546 x coefficiente Shading ad onde lunghe) - 0.135, oppure (0.76<br />
x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.26 x coefficiente Shading ad onde lunghe),<br />
a seconda di quale sia il valore maggiore.<br />
Fattore ciclico di guadagno solare nel punto ambiente per edifici a struttura leggera<br />
= (1.25 x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.546 x coefficiente Shading ad onde<br />
lunghe) -0.115, o (0.60 x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.26 x coefficiente<br />
Shading ad onde lunghe), a seconda di quale sia il valore maggiore.<br />
Fattore ciclico di guadagno solare nel punto ambiente per edifici a struttura pesante<br />
= (0.9 x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.546 x coefficiente Shading ad<br />
onde lunghe) -0.125, oppure (0.44 x coefficiente Shading ad onde corte) + (0.26 x<br />
coefficiente Shading ad onde lunghe), a seconda di quale sia il valore maggiore.<br />
I fattori di guadagno solare per l‘invetriatura, trasmessi nel punto aria, con sistemi di<br />
ombreggiatura interna sono i seguenti:<br />
19
Fattore medio di guadagno solare nel punto aria = 0.345 x coefficiente Shading ad<br />
onde lunghe<br />
Fattore ciclico di guadagno solare nel punto aria sia per edifici a struttura leggera che<br />
a struttura pesante = 0.39 x coefficiente Shading ad onde lunghe<br />
N.B.: Il fattore ciclico può essere denominato anche fattore alternato.<br />
I fattori ambientali per combinazioni di vetri sono spesso richiesti dai software per<br />
computer, tipo Hevacomp, volti a stabilire i livelli di riscaldamento e di ventilazione<br />
degli edifici. Tali valori possono derivare dalla conoscenza del coefficiente shading,<br />
dell‘onda corta, onda lunga e del totale.<br />
Il guadagno solare attraverso le finestre viene incrementato dai seguenti fattori:<br />
Parte della radiazione solare assorbita dalla finestra che è trasmessa al punto<br />
ambiente<br />
Radiazione solare trasmessa che viene assorbita dalle superfici interne della stanza<br />
che appare nel punto ambiente<br />
Qualora vengano considerati dei dispositivi di ombreggiatura, va considerato un<br />
ulteriore contributo convettivo computato nel punto aria. Dal momento che condizioni<br />
costanti sono rare negli edifici, per definire le condizioni termiche è più comune<br />
considerare un ciclo regolare di 24 ore. Questi cicli possono essere considerati divisi<br />
in due parti, un ciclo medio di 24 ore e una variazione ciclica rispetto al ciclo medio. I<br />
fattori ciclici di guadagno solare differiranno a seconda del tipo di edificio e a seconda<br />
del tipo di materiale da costruzione dell’edificio (struttura pesante o leggera).<br />
Guadagno solare<br />
Il guadagno di calore è il calore aggiunto all‘interno di un edificio tramite radiazione,<br />
convezione o conduzione.<br />
Metodi di trasferimento del calore<br />
Il trasferimento del calore avviene tramite convezione, conduzione o radiazione (detta<br />
anche “emissione“). La convezione è dovuta al movimento dell‘aria provocato dalle<br />
differenze di temperatura. Ad esempio l‘aria calda si sposta verso l‘alto e, viceversa,<br />
l‘aria fredda si sposta verso il basso. La conduzione si ha quando l‘energia si sposta<br />
da un oggetto ad un altro. La radiazione, o emissione, si ha invece quando il calore<br />
(energia) può muoversi attraverso lo spazio verso un oggetto, da dove viene poi<br />
trasmesso, riflesso o assorbito.<br />
Rivestimenti riflettenti<br />
Sono una combinazione della riflessione esterna media e delle prestazioni Low-E.<br />
Questi rivestimenti permettono al progettista di combinare bassi valori U, un ridotto<br />
guadagno di calore solare e le proprietà estetiche. La GUARDIAN offre una vasta<br />
gamma di questi prodotti.
Energia infrarossa (ad onde lunghe)<br />
Selettività<br />
Rapporto tra trasmissione di luce visibile e il coefficiente di guadagno di calore solare.<br />
Un indice di selettività più alto significa che la luce del sole che entra nella stanza<br />
è più efficace per ottenere la luce del giorno, specialmente per quanto riguarda i<br />
periodi estivi, quando si desidera più luce con un minor guadagno solare. Tale valore<br />
è la misura utilizzata per stabilire se il vetro è “spettralmente selettivo“.<br />
Rivestimenti Low-E<br />
Dall‘apparenza relativamente neutra, i rivestimenti Low-E riducono le perdite di calore<br />
riflettendo l‘energia infrarossa a onde lunghe (calore) e riducendo quindi il valore U e<br />
incrementando l‘efficienza energetica.<br />
Gli attuali rivestimenti Low-E rivestiti a spruzzo presentano dei complessi design<br />
multistrato, studiati per offrire un'elevata trasmissione di luce visibile, una bassa<br />
riflessione della luce visibile e una riduzione del trasferimento di calore. Tali<br />
rivestimenti possono anche essere abbinati a rivestimenti per il controllo solare. I<br />
prodotti <strong>SunGuard</strong> ® delle serie High Selective, HP e ClimaGuard ® sono tutti dotati di<br />
rivestimenti Low-E.<br />
Guadagno di calore relativo (RHG)<br />
Valore R<br />
Si tratta dell‘energia generata da fonti di calore radianti, quali dispositivi di<br />
riscaldamento elettrico o fornaci ad aria forzata alimentate a gas. Inoltre ogni oggetto<br />
in grado di assorbire il calore e di irradiarlo nell‘ambiente produce energia infrarossa<br />
a onde lunghe. N.B.: quando l‘energia ad onde corte proveniente dal sole viene<br />
assorbita e irradiata dall‘invetriatura, questa viene convertita in energia ad onde<br />
lunghe.<br />
Si tratta del guadagno termico totale che avviene attraverso il vetro poste delle<br />
specifiche condizioni. Questo valore considera la differenza della temperatura dell‘aria<br />
tra interno ed esterno e l‘effetto della radiazione solare.<br />
E‘ la misura della resistenza dell‘invetriatura a flussi di calore. Viene determinato<br />
dividendo 1 per il valore U (valore R = 1/valore U). Un valore R elevato indica delle<br />
migliori proprietà isolanti dell‘invetriatura. Il valore R non viene comunemente<br />
usato come misura per i prodotti in vetro ed è qui citato unicamente al fine di far<br />
comprendere meglio il valore U.<br />
21
Coefficiente shading (SC)<br />
Le proprietà dei vetri di trasmissione del calore proveniente da radiazione solare<br />
possono essere confrontate attraverso i loro coefficienti di shading. Tali coefficienti<br />
vengono calcolati confrontando le proprietà di qualsiasi vetro con quelle di un float<br />
chiaro avente trasmissione totale di calore solare pari a 0.87 (valore corrispondente ad<br />
uno spessore di vetro compreso tra 3 e 4 mm). Tale valore comprende un coefficiente<br />
di shading ad onde lunghe ed uno ad onde corte. Il coefficiente shading ad onde<br />
corte rappresenta la trasmittanza termica solare diretta divisa per 0.87. Il coefficiente<br />
di shading ad onde lunghe è invece la frazione dell’energia assorbita rilasciata verso<br />
l’interno, sempre divisa per 0.87.<br />
Il coefficiente shading totale è la somma del coefficiente ad onde corte e di quello<br />
ad onde lunghe.<br />
I coefficienti di shading sono calcolati per la radiazione ad incidenza normale.<br />
Energia solare<br />
Si tratta dell‘energia derivante da radiazione solare, avente una lunghezza d‘onda<br />
compresa tra 300 e 4000 nm, che comprende UV (da 300 a 380 nm), luce visibile (da<br />
380 a 780 nm) ed energia infrarossa (da 780 a 4000 nm).<br />
% riflessione esterna = percentuale dell‘energia solare incidente riflessa all‘esterno<br />
direttamente dawl vetro.<br />
% assorbimento = percentuale dell‘energia solare incidente assorbita dal vetro.<br />
% trasmittanza (o trasmissione) = percentuale dell‘energia solare incidente trasmessa<br />
direttamente attraverso il vetro.<br />
La somma della percentuale di riflessione esterna + l‘assorbimento esterno<br />
+ la trasmittanza sarà = a 100%. Un altro fattore da considerare è l‘emissione, o<br />
l‘emissività. Questo termine si riferisce alla ri-irradiazione dell‘energia assorbita, che<br />
può essere nuovamente emessa sia verso l‘esterno che verso l‘interno dell‘edificio.<br />
L‘emissività può essere controllata tramite l‘impiego di rivestimenti a bassa emissività,<br />
o rivestimenti Low-E.<br />
Rivestimenti a riflessione solare<br />
solar<br />
riflessione<br />
assorbimento<br />
trasmissione diretta<br />
Si tratta tipicamente di rivestimenti altamente riflettenti in grado di ridurre il<br />
guadagno di calore solare grazie alla riflessione e all‘assorbimento. Sono rivestimenti<br />
molto efficaci nel ridurre il guadagno termico, ma la trasmissione di luce visibile è<br />
generalmente bassa, e dal punto di vista energetico i valori U di tali rivestimenti non<br />
sono efficienti quanto quelli dei rivestimenti low-e. In questa categoria la GUARDIAN<br />
offre la gamma di prodotti <strong>SunGuard</strong> ® Solar, che vengono spesso abbinati a rivestimenti<br />
low-e applicati sul pannello opposto di un‘unità di vetro isolante.
Vetri spettralmente selettivi<br />
Trasmissione ultravioletta<br />
Valore U<br />
Luce visibile<br />
Sono vetri ad alte prestazioni che permettono il passaggio di quanta più luce naturale<br />
possibile, prevenendo nel contempo, per quanto più possibile, la trasmissione di calore<br />
solare. I vetri spettralmente selettivi controllano il guadagno termico solare durante<br />
l‘estate, impediscono le perdite del calore interno durante l‘inverno e trasmettono la<br />
massima luce naturale possibile, permettendo agli occupanti di ridurre l‘uso di luce<br />
artificiale: questo tipo di vetro permette insomma di ridurre in modo significativo il<br />
consumo energetico di un edificio.<br />
Si tratta della percentuale dell‘energia ultravioletta incidente che viene trasmessa<br />
direttamente attraverso il vetro. Un‘esposizione a lungo termine alla luce ultravioletta<br />
può comportare uno scolorimento dei tessuti e dei colori, un deterioramento delle<br />
materie plastiche e un cambiamento dell‘aspetto di molti tipi di legno. La luce<br />
ultravioletta è l‘energia radiante del sole che ha una lunghezza d‘onda compresa tra i<br />
300 e i 380 nm con una massa d‘aria pari a 1.5.<br />
E‘ la misura del guadagno o della perdita di calore che avviene attraverso il vetro,<br />
dovuta alla differenza fra la temperatura dell‘aria interna e quella esterna. Un valore U<br />
basso indica delle migliori proprietà isolanti. L‘unità di misura è W/m 2 K.<br />
Si tratta dell‘energia radiante le cui onde hanno una lunghezza variabile tra i 380 nm<br />
e i 780 nm secondo Ill. D65 e osservatore CIE 2°<br />
% trasmittanza (o trasmissione) = percentuale della luce visibile incidente trasmessa<br />
direttamente attraverso il vetro.<br />
% riflessione interna = percentuale della luce visibile incidente riflessa all‘interno<br />
direttamente dal vetro.<br />
% riflessione esterna = percentuale della luce visibile incidente riflessa all‘esterno<br />
direttamente dal vetro.<br />
23
I valori relativi al rendimento sono espressi al valore nominale e sono soggetti a variazioni correlate alla produzione. I valori indicati per le prestazioni termiche e<br />
per quelle relative alla luce e all‘energia sono stati calcolati in base alle normative EN 673 e EN 410.<br />
I prodotti di cui alla presente pubblicazione sono venduti ai sensi dei termini e delle condizioni di vendita di GUARDIAN e di ogni garanzia scritta che risulti<br />
applicabile. E‘ nella responsabilita‘ dell‘acquirente assicurarsi che i prodotti acquistati siano idonei per il loro uso. Si prega di contattare il rappresentante locale<br />
di GUARDIAN al fine di ottenere una guida all‘uso e ogni informazione relativa ai prodotti.<br />
www.sunguardglass.it<br />
GUARDIAN Europa<br />
Codice di riferimento: SG TG / IT / 12-11<br />
©2011 GUARDIAN Industries Corp. <strong>SunGuard</strong> ® è un marchio registrato di GUARDIAN Industries Corp.