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VACCHI ROMEO<br />
Vacchi Romeo, di Oreste e Rosa Barozzi.<br />
Nato il 20 febbraio 1902 a Bologna. Licenza elementare.<br />
Ferroviere. Anarchico.<br />
Il 4 ottobre 1920 Vacchi prese parte agli scontri, tra poli¬<br />
zia e lavoratori, che si svolsero davanti al "Casermone" della<br />
Guardia regia in via de' Chiari a Bologna. Si ebbero morti e<br />
feriti da ambo le parti. Per sottrarsi all'arresto, si rifugiò<br />
nella Repubblica di S. Marino, dove venne implicato, con<br />
altri, nella morte di un fascista. Essendo stato condannato a<br />
30 anni di reclusione, per lo scontro del "Casermone", espa¬<br />
triò clandestinamente e si recò in Germania. Nel 1922 fu<br />
schedato e classificato comunista.<br />
Il 4 aprile 1922 venne arrestato, ma non estradato -<br />
nonostante le richieste italiane - grazie a una campagna di<br />
solidarietà internazionale per lui e altri detenuti. Nel 1926<br />
riuscì a evadere e riparò subito in Russia. Il 13 aprile 1926<br />
"l'Unità" pubblicò un elenco di versamenti fatti da comuni¬<br />
sti residenti a Mosca e Odessa. Vacchi vi figura con una sot¬<br />
toscrizione di pochi rubli. Si sposò e svolse un'intensa atti¬<br />
vità politica a Mosca nel direttivo della sezione italiana del<br />
Club degli emigrati. In modo particolare si battè per l'espul¬<br />
sione degli esponenti della frazione di Bordiga.<br />
Tra la fine del 1926 e l'inizio del 1927 si spostò prima a<br />
Novorossisk e poi a Batum sul Mar Nero per fare propagan¬<br />
da tra i marittimi italiani che facevano scalo in quel porto. Il<br />
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