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STRAZZARI ARNALDO<br />
Strazzari Arnaldo, di Ettore e Giuseppina Ferrini.<br />
Nato il 14 gennaio 1901 a Bologna. Tipografo.<br />
. Strazzari è uno dei tanti antifascisti italiani scomparsi in<br />
URSS durante le purghe staliniste. Quel poco che si sa di lui<br />
lo si ricava dalla scheda personale che si trova al CPC. Nel<br />
1930 emigrò in Francia e poi in Belgio. Il 18 marzo 1931, in<br />
una città belga, unitamente al bolognese Adolfo Merighi<br />
ebbe uno scontro con il fascista Gildo Bozzeschi e l'uccise¬<br />
ro. Condannati a morte da un tribunale belga, uscirono clan¬<br />
destinamente dal paese e si recarono in Germania e in<br />
URSS, dove seguirono strade separate.<br />
Cosa abbia fatto in URSS non si sa e il suo nome non<br />
figura negli elenchi di Robotti, Germanetto e Roasio. Dalla<br />
scheda della polizia risulta che nel 1936 era a Sinferopoli in<br />
Crimea. D 7 ottobre 1937 si presentò all'ambasciata italiana<br />
a Mosca e chiese il passaporto per rimpatriare perché - si<br />
legge nel rapporto dell'ambasciatore - non poteva «resistere<br />
alle condizioni di lavoro cui era sottoposto, e che lo avevano<br />
ridotto in pietose condizioni fisiche».<br />
Nel 1938 la polizia italiana lo schedò, lo classificò<br />
comunista e autorizzò l'ambasciata a rilasciargli il permesso<br />
- non il passaporto, ma un foglio di via - per rimpatriare. Il<br />
7 aprile 1938 l'ambasciatore inviò un rapporto a Roma per<br />
comunicare che l'ufficio postale di Sinferopoli aveva «resti-<br />
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