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Paradiso infernale PDF

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timbro "Partito per ignota destinazione"». 15<br />

Nel 1970, quando andò in ferie a Castiglione de' Pepoli,<br />

Primo conobbe Dante Cruicchi, sindaco di Marzabotto ed<br />

esponente del PCI il quale lo mise in contatto con Graziano<br />

Zappi a Mosca. La ricerca di Zappi non fu facile, ma alla<br />

fine riuscì a rintracciare il figlio Mario Sensi.<br />

Dopo l'arresto di Sensi, la polizia decretò la morte civile<br />

per moglie e figlio. Rimasta senza lavoro e senza casa, la<br />

donna - ha detto Primo, che andò a Mosca nel 1970 -<br />

«cominciò a dare segni di squilibrio e poi morì in un mani¬<br />

comio». Mario, di pochi anni, venne strappato alla madre e<br />

messo in un brefotrofio dalla polizia. Come non bastasse, gli<br />

fu cambiato il nome.<br />

A vent'anni venne chiamato alle armi e, al termine del<br />

servizio militare, si sposò. Non potendo riavere il suo vero<br />

nome - perché figlio di un "nemico del popolo» - e non<br />

volendo conservare quello che gli era stato imposto, si fece<br />

chiamare Malierov, adottando il cognome della moglie<br />

Malierova. Nonostante la nascita di una figlia, Liudmila, il<br />

matrimonio fallì e Mario si risposò. Oggi fa l'elettricista.<br />

Nel 1973 è venuto in Italia, con la seconda moglie e un<br />

figlio, e si è recato a Castiglione de' Pepoli dove gli è stata<br />

conferita la cittadinanza onoraria, quale omaggio al padre.<br />

Giuseppe Sensi è stato riabilitato nel 1956. Ma la sua<br />

storia non è finita. La nipote Liudmila si è rivolta più volte<br />

al ministero dell'Interno dell'URSS prima e della Russia poi<br />

per avere la pratica del nonno e conoscere tutta la verità.<br />

Sino ad oggi ha avuto promesse. La polizia russa non ha<br />

intenzione, per ora, di aprire gli archivi di quella sovietica.<br />

1 5<br />

G. Ruggeri, Così fucilarono, cit.<br />

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