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Relazione finale sull'attività svolta e sugli obbiettivi conseguiti nell ...

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ciascun vettore colonna bi della matrice di dati B e la sua approssimazione i Axi<br />

questa grandezza, la funzione da minimizzare sarà espressa <strong>nell</strong>a seguente forma:<br />

g<br />

n<br />

( A,<br />

X ) = ∑<br />

i=<br />

1<br />

b − Ax<br />

i<br />

i<br />

2<br />

=<br />

B − AX<br />

2<br />

b ≈ . Utilizzando<br />

Noi vogliamo trovare i fattori A ed X che minimizzino questa funzione. Il limite inferiore di<br />

questa funzione è lo zero può essere ottenuto solo quando B è strettamente uguale a AX. Ci sono<br />

diversi modi per minimizzare questa funzione, tuttavia il meglio che ci possiamo aspettare è quello<br />

di raggiungere un minimo locale.<br />

Per trovare un compromesso tra la complessità dell’algoritmo e la velocità di convergenza si può<br />

utilizzare la seguente procedura di aggiornamento delle variabili:<br />

X ← X<br />

aj<br />

A ← A<br />

ia<br />

aj<br />

ia<br />

T [ A B]<br />

aj<br />

T [ A AX ] aj<br />

T [ BX ] ia<br />

T [ AXX ] ia<br />

Scrivendole in questo modo,è evidente che l’aggiornamento consiste nel moltiplicare i fattori<br />

correnti per una misura della qualità della corrente approssimazione.<br />

Inizializzazione<br />

L’algoritmo NMF per un set di dati B m x n richiede necessariamente tre input:<br />

(1) Il numero di specie s, ovvero il rango di A<br />

(2) Una matrice m x r di inizializzazione per le cross section A (0)<br />

(3) Una matrice r x n di inizializzazione per i coefficienti X (0)<br />

Scegliere il numero di specie s equivale a fissare il rango della matrice A. Esistono delle procedure<br />

per valutare il numero minimo di specie s da utilizzare per avere un’inversione ottimale. Nel nostro<br />

caso questo non è strettamente necessario utilizzare procedure visto che la nostra conoscenza dei<br />

mezzi che andiamo ad analizzare ci permette di stabilire quali specie possono essere presenti e<br />

quindi determinarne il numero s.<br />

Anche per l’inizializzazione della matrice A sono state studiate delle opportune procedure. Anche in<br />

questo caso però noi ne possiamo fare a meno perché conoscendo il mezzo possiamo inizializzare la<br />

matrice A con le cross section note da letteratura. Quest’ultimo punto è strettamente vero solo nel<br />

caso dei gas per i quali le cross section sono perfettamente note. Per gli aerosol il problema è<br />

differente in quanto non conosciamo quali sono le loro effettive proprietà ottiche. Quello che<br />

facciamo quindi è ipotizzare un modello, per esempio di miscele interne, valutarci le cross section<br />

di estinzione che corrispondono a questo modello e fornirle in ingresso all’NMF, lasciando a

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