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l'ultima sfida

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ANNO 13. N.35 (606) 22 settembre 2012 Poste Italiane Spedizione in A.P. D L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB M lano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, € 1,50 (SportWeek € 0 50 € 0,30 + La Gazzetta dello Sport € 1,20). Nei giorni successivi € 1,50 + il prezzo del quotidiano. Non vendibile separatamente.<br />

l’ultima<br />

<strong>sfida</strong><br />

rory mcilroy e l’europa contro tiger woods<br />

e gli usa. il fascino della ryder cup raccontato<br />

attraverso i due rivali (ma molto amici) del golf<br />

la mia<br />

Ryder Cup<br />

di FRANCESCO MOLINARI


introduzione<br />

in<br />

pallina da golf<br />

DI MATTEO DORE<br />

Che<br />

rapporti abbiamo a Sportweek<br />

con il golf? Tanti, e nessuno serio. UNO DI NOI<br />

ha preso un bel po’ di lezioni al Castletown Golf Course<br />

dell’Isola di Man, mica un posto qualunque, nel lontanissimo 1990:<br />

il suo maestro era Murray Crowe, lo stesso dell’ex pilota di F.1 Nigel<br />

Mansell. Dopo essere tornato in Italia ha realizzato che non aveva soldi e ha smesso:<br />

però è convinto di essere ancora il migliore. Se mi rimetto d’impegno in 15 giorni do la<br />

paga a tutti, dice. UN ALTRO, l’unico che riesce a dedicare un po’ di tempo a ferri e legni,<br />

racconta in continuazione le sue improbabili gare con vecchietti e parenti eccentrici, i tiri che finiscono<br />

nel bosco, le palline perdute. Probabilmente è bravo, ma nessuno ha ancora capito qual è il<br />

suo handicap. Una volta si è fatto accompagnare da un collega a fare 18 buche e gli ha concesso di provare<br />

un tiro, un approccio al green: lui ha spedito la pallina direttamente in acqua e da allora non ha più<br />

preso un ferro in mano. UNO ci ha provato in ciabatte e costume da bagno durante il viaggio di nozze. Ora<br />

gioca solo con i videogame: anche se mi annoiano, ammette. UNA, quando seguiva il golf per lavoro, ha preso la<br />

prima lezione da Costantino Rocca all’Open di Francia del ’93. Giochicchiavo durante i tornei, ho smesso perché non<br />

avevo il tempo di farlo per bene come avrei voluto, sospira. UNO ha fatto da caddy a un amico, una volta. UNO ha<br />

giocato per circa un anno, poi si è tenuto la borsa con le mazze in solaio per altri trenta e adesso l’ha prestata a un<br />

collega. Però se ricomincio me la ridai, ha detto. QUEST’ULTIMO ha preso solo due lezioni e già si sente un fenomeno.<br />

Faccio in tempo a qualificarmi per le prossime Olimpiadi?, ha chiesto. GLI ALTRI della redazione di SportWeek<br />

ignorano il golf e ne sono felici. Però anche loro hanno pazientemente sopportato una settimana di discussioni,<br />

in mensa o alla macchinetta del cafè, sui soldi e le vittorie di Tiger Woods e Rory McIlroy, sull’Open d’Italia e<br />

sulla Ryder Cup. Così, visto che come apprendisti/ex/golfisti siamo un pericolo (per noi e per gli altri) ci siamo<br />

rivolti a dei “professionisti” e siamo riusciti ad andare in buca perché Lanfranco Vaccari, che invece<br />

gioca seriamente, si è dedicato alla storia di copertina. E soprattutto perché Francesco Molinari ha accettato<br />

di scrivere per noi, e quando un fuoriclasse sta accanto a te, tutto diventa più facile. È stata la<br />

nostra Pro-Am, cioè una gara dove professionisti e dilettanti giocano insieme. E tra uno swing e un<br />

putt, un wedge e un pitch, un birdie e un bogey qualcosa abbiamo imparato anche noi. Forse...<br />

pericolo golfisti<br />

5


start<br />

zoom<br />

ripartenze<br />

l’allegro terzo tempo<br />

del calcio<br />

pedalare a tutto gas<br />

baby piloti e automobiline d’epoca:<br />

al goodwood revival hanno gareggiato<br />

anche i bambini. su auto molto speciali...<br />

protagonisti<br />

francesco<br />

molinari<br />

l racconto dell’unico<br />

italiano in ryder cup<br />

sommario<br />

n. 35 (606)<br />

sabato 22 settembre 2012<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

17<br />

18<br />

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49<br />

50<br />

51<br />

52<br />

53<br />

54<br />

55<br />

international<br />

la riconferma di obama<br />

passa dall’olimpiade<br />

news<br />

cover storY<br />

da restarci<br />

senza fiato<br />

mcilroY e woods<br />

La foto di<br />

copertina è di<br />

Scott Halleran<br />

il nuovo tentativo di<br />

record mondiale in apnea<br />

di gianluca genoni<br />

sono primo e secondo del ranking e sono<br />

i piÙ attesi sui fairways della ryder cup: sarÀ<br />

lei a dire chi È il vero re del golf mondiale<br />

7


sommario<br />

n. 35<br />

la storia<br />

i fratelli lys e alfred gomis<br />

sono il secondo e terzo portiere del torino<br />

il ritratto<br />

david stern<br />

il piÙ longevo<br />

commissioner<br />

dello sport usa<br />

compie 70 anni.<br />

da 28 governa l’nba<br />

moda<br />

Vecchio<br />

scarpone<br />

videogame<br />

l’altro<br />

“mondiale”<br />

caricature e scuderie<br />

fantasma nel nuovo<br />

race stars di f.1<br />

8<br />

56<br />

57<br />

58<br />

59<br />

60<br />

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109<br />

110<br />

111<br />

112<br />

club<br />

“<br />

Ho palleggiato<br />

con ronaldinho:<br />

è bravo, ma<br />

nessun calciatore<br />

professionista<br />

può battermi<br />

l’intervista<br />

gunther celli<br />

parla il campione italiano di calcio freestyle<br />

l’ospite<br />

spike lee<br />

le passioni sportive<br />

del grande regista,<br />

cHe spazia dal basket<br />

a messi, fino ai giocHi<br />

sudafrica<br />

kwazulu natal,<br />

nel sud est<br />

del paese, È un<br />

vero paradiso<br />

dell’outdoor:<br />

dal trekking<br />

alla canoa,<br />

dal surf<br />

all’arrampicata.<br />

a contatto<br />

con la natura<br />

piÙ selvaggia<br />

ufficio di gene<br />

quali difficoltÀ puÒ avere<br />

del piero in australia?


RIPARTENZE<br />

DI luIgI garlanDo<br />

Il TERZo TEmPo<br />

dEl cAlcIo<br />

{<br />

AdRIAN muTu: Ero in ritardo solo di un’ora<br />

Gli ultimi della serie sono stati Marek<br />

Hamsik e Mario Yepes. Il centrocampista<br />

del Napoli, dopo la<br />

partita con la Lituania, ha passato allegramente<br />

la serata con tre compagni di nazionale,<br />

tra i quali il pescarese Vladimir<br />

Weiss. I dirigenti slovacchi, che non avevano<br />

autorizzato l’uscita, gli tratterranno<br />

per punizione i prossimi premi partita. Il<br />

milanista Yepes ha festeggiato la vittoria<br />

sul Cile in un locale notturno di Santiago,<br />

il Platinum, accompagnato da alcuni colleghi,<br />

tra i quali il giovane Dorlan Pabon,<br />

attaccante del Parma.<br />

In precedenza Edu Vargas e Arturo Vidal.<br />

Nel giugno scorso il cileno del Napoli venne<br />

beccato all’uscita di una<br />

discoteca di Santiago dopo le 4<br />

di mattina. Il commissario tecnico<br />

lo escluse dalla partita<br />

successiva contro il Venezuela.<br />

Pochi mesi dopo, a novembre,<br />

il cileno della Juventus si<br />

presentò in ritiro ubriaco e<br />

venne cacciato con altri quattro,<br />

tra cui l’atalantino Carlos<br />

Carmona. Durissima la punizione,<br />

poi mitigata: dieci<br />

partite di sospensione.<br />

Ancora più dura quella che<br />

si è abbattuta su Adrian Mutu nell’agosto<br />

del 2011, dopo la fuga dal ritiro di Rimini<br />

per trascorrere una notte da vitelloni, prima<br />

dell’amichevole San Marino-Romania:<br />

radiazione.<br />

Ormai è ufciale, anche il calcio ha il suo<br />

personalissimo terzo tempo. Lo hanno istituzionalizzato<br />

i nazionali che hanno scoperto<br />

un buco nella rete, una corda di lenzuola<br />

annodate per evadere dalla prigione<br />

della loro severa professionalità.<br />

Metti un milanista che ha a che fare con la<br />

più spietata intelligence della serie A<br />

(Galliani&Co), uno juventino che respira<br />

l’intransigente disciplina sabauda d’impronta<br />

bonipertiana, oppure un calciatore<br />

10<br />

a Napoli, dove i tifosi sono i primi custodi<br />

della fede e farsi vedere in giro a folleggiare<br />

non è mai raccomandabile. Difcile evadere.<br />

Anche perché le famiglie sono sul<br />

posto di lavoro e impongono il senso di responsabilità.<br />

Campioni tutto casa e spogliatoio.<br />

Ma poi, ogni tanto, il calendario propone<br />

la sosta per le nazionali come un carnevale.<br />

Il campione parte da solo e recupera<br />

d’incanto la spensieratezza dell’adolescenza.<br />

Scappa di nascosto con gli amici dagli<br />

alberghi, come faceva da ragazzo nelle gite<br />

scolastiche.<br />

Le nazionali hanno sistemi di intelligence<br />

rudimentali. Anche senza peccare, il profeta<br />

in patria può bere come non gli permetterebbe<br />

il mister e<br />

ammirare bellezze al ballo<br />

come non gli permetterebbe<br />

la moglie. Poter poi<br />

parlare nella lingua imparata<br />

da bambino e non in<br />

quella ostile del posto di<br />

lavoro è già una festa. Per<br />

questo i club non amano<br />

prestare i giocatori alle nazionali.<br />

Mica per la paura<br />

degli infortuni. Per la magia<br />

del terzo tempo.<br />

roBErT gHEMEnT


INTERNATIONAL<br />

DI PAOLO CONDÒ<br />

LA RICONFERMA<br />

DI OBAMA PASSA<br />

DALL’OLIMPIADE<br />

seCONDO uNO stuDIO, Le VIttORIe stAtuNIteNsI AI gIOChI<br />

FAVORIsCONO, ALLe eLezIONI, IL PResIDeNte IN CARICA<br />

suLLO sFIDANte. gRAzIe A uNO “tsuNAMI PAtRIOttICO”<br />

Lanotizia più curiosa della settimana<br />

viene da uno studio di Danny Oppenheimer,<br />

professore di marketing<br />

alla famosa Ucla di Los Angeles, e Mike<br />

Edwards, blogger politico, sull’influenza<br />

che l’Olimpiade appena conclusa potrebbe<br />

avere sulla contesa presidenziale americana<br />

tra Barack Obama e Mitt Romney. La<br />

ricerca, a suo modo geniale visto che la corrispondenza<br />

fra elezioni americane e Olimpiadi<br />

è di lunga data ma nessuno l’aveva<br />

ancora notato, rileva come il presidente in<br />

carica tragga sempre giovamento dal buon<br />

comportamento degli atleti statunitensi.<br />

George W Bush strappò quattro punti percentuali<br />

allo <strong>sfida</strong>nte Kerry nel<br />

2004 durante i Giochi di Atene,<br />

mentre nel ’96 le due settimane<br />

di Atlanta dilatarono addirittura<br />

di cinque lunghezze il distacco<br />

fra Clinton e Dole. Gli autori<br />

della ricerca annotano che nei<br />

giorni di Londra, in totale assenza<br />

di altri eventi significativi,<br />

Obama ha preso tre punti<br />

al suo rivale Romney. E siccome<br />

tre indizi fanno una prova,<br />

la loro conclusione è che l’ondata di patriottismo<br />

inevitabile durante i periodi<br />

olimpici vada a beneficio di chi in quel<br />

momento rappresenta gli Stati Uniti: ecco<br />

perché il discorso funziona soltanto a favore<br />

di un presidente in carica che corre<br />

per il secondo mandato, mentre nelle elezioni<br />

in cui si battono due candidati alla<br />

ricerca del primo quadriennio le Olimpiadi<br />

risultano ininfluenti.<br />

Non privo di una certa ironia, lo studio –<br />

pubblicato dall’Hufngton Post – avvicina<br />

questo efetto olimpico a un vecchio trucco<br />

usato dai venditori immobiliari, quello di<br />

cuocere biscotti nel forno poco prima della<br />

12<br />

stati uniti<br />

visita degli aspiranti compratori: pare non<br />

esista profumo che venga più associato al<br />

concetto di “casa propria”. Allo stesso modo,<br />

dicono Oppenheimer ed Edwards, se a<br />

votare fossero soltanto individui perfettamente<br />

razionali la contesa tra Obama e<br />

Romney verrebbe decisa dalla quantità di<br />

nuovi posti di lavoro creati, dal tasso di<br />

disoccupazione, dagli efetti della riforma<br />

sanitaria democratica. Ma a votare sono<br />

anche e soprattutto persone disabituate a<br />

guardare oltre al cortile di casa loro: dunque<br />

particolarmente sensibili alla quantità<br />

di lacrime da poco versate vedendo salire<br />

sul podio Michael Phelps o, nell’esempio<br />

portato dai due studiosi, un atleta come il<br />

tuffatore David Boudia,<br />

capace nell’ultimo giorno<br />

di gare a Londra di spezzare<br />

l’egemonia cinese nei<br />

tuf vincendo la medaglia<br />

d’oro dalla piattaforma 10<br />

metri. E scatenando uno<br />

tsunami patriottico del quale<br />

beneficerà il presidente<br />

Obama. Realtà o fantasia?<br />

Beh, lo sapremo fra non molto,<br />

il prossimo novembre.<br />

Pete sOuzA


DI LANFRANCO VACCARI<br />

peyton’s place<br />

adesso<br />

sta a denver<br />

I COLts LO hANNO FAttO FuORI DOpO 14 ANNI pER pRObLEmI<br />

FIsICI. ORA IL gRANDE mANNINg, REDuCE DA 19 mEsI DI INAttIVItÀ<br />

E 4 OpERAzIONI AL COLLO, FA (subItO) sOgNARE I bRONCOs<br />

Gli scettici storcevano il naso di<br />

fronte al contratto di 96 milioni di<br />

dollari per 5 anni. I dubbiosi si<br />

chiedevano se fosse quello di sempre, cioè<br />

il miglior quarterback della sua generazione<br />

e uno dei più grandi della storia. In una<br />

sola serata, il tormentone che ha riempito i<br />

mesi fra il Super Bowl XLVI e l’inizio della<br />

stagione 2012 ha trovato risposta. Peyton<br />

Manning è tornato. «Per sei mesi non si è<br />

parlato d’altro», ha detto JohnElway, ultimo<br />

grande qb dei Broncos, che lo ha fortemente<br />

voluto a Denver. «Mi sembra di poter dire<br />

che c’è ancora molto football dentro di lui».<br />

A 36anni, dopo19 mesi diinattività, quattro<br />

operazioni al collo e la clamorosa decisione<br />

di tagliarlo presa da Jim Irsay, il padrone<br />

degli Indianapolis Colts, Manning<br />

ha portato alla vittoria la sua<br />

nuova squadra. Ci è riuscito alla sua<br />

maniera, in rimonta nel quarto periodo,<br />

facendo a fette una delle migliori<br />

difese della Nfl, quella dei Pittsburgh<br />

Steelers, lanciando per 253 yard e<br />

due touchdown, così entrando nel<br />

ristrettissimo club di quelli con almeno<br />

400 passaggi inmeta (glialtri<br />

due sono Brett Favre e Don Marino,<br />

ma lui ci ha messo meno partite).<br />

Finito? Sembra abbia appena cominciato.<br />

Impossibile dire se Manning sia in grado di<br />

portare i Broncos fino in fondo, se le magie<br />

che esibiva con le austere maglie dei Colts<br />

(bianche e blu) si possano ripetere per l’intera<br />

stagione con le chiassose divise dei<br />

Broncos (con un arancione sparato). Ma vederlo<br />

dirigere con la consueta maestria l’attacco<br />

in un’altra squadra, con schemi inabituali<br />

e ricevitori diversi, ha sorpreso anche i<br />

più fedeli estimatori. «Pensavo che per trovare<br />

ritmo e sintonia avrebbe impiegato metà<br />

stagione», ha detto Bill Polian, che lo scelse<br />

per i Colts nel draft ’98. «Gli è bastata una<br />

notte. Per un attimo, è sembrato che il tempo<br />

si fosse fermato a metà del decennio scorso».<br />

Peyton Manning, 36 anni. È stato per 4 volte Mvp della Nfl.<br />

14<br />

Piano con le iperboli. «Ci sono ancora un<br />

sacco di cose su cui lavorare», ha detto Manning.<br />

«E sono lontano dal mio meglio». A un<br />

certo punto della partita con gli Steelers, la<br />

tv ha mostrato una tabella in cui si vedeva<br />

che la velocità dei suoi lanci è diminuita di<br />

qualche km all’ora. «È come nel baseball,<br />

quando la palla di un pitcher passa da 150 a<br />

146 km/h», ha detto Polian. «Fa diferenza?<br />

Non credo». Ma se il collo gli dà qualche fastidio,<br />

non lo dà a vedere; se c’è qualche lancio<br />

che non può fare, nessuno se n’è accorto;<br />

se c’è qualche movimento che gli è impedito,<br />

va al di là della percezione di ognuno.<br />

Nel debutto dentro lo stadio costruito da e<br />

per Elway con due vittorie consecutive nei<br />

Super Bowl ’97 e ’98, Manning si è sentito a<br />

casa. Tutti i qb che si sono susseguiti nel<br />

frattempo sono stati<br />

cancellati. Compreso<br />

Tim Tebow, lo scorso<br />

anno protagonista di<br />

un’isteria collettiva e<br />

ora solo una nota a piè<br />

pagina. E Denver, con<br />

un facile gioco sul romanzo<br />

e sulla serie tv, è<br />

diventata subito<br />

Peyton’s Place.<br />

Just N EDmONDs


60<br />

DI massImo perrone<br />

dUra Fare Un record<br />

DALLO SPETTACOLO TEATRALE AI PRIMATI DELL’ATLETICA, DAL PONTIFICATO DI UN PAPA AGLI SCUDETTI<br />

CONSECUTIVI: ECCO QUANDO E CHI HA STABILITO I PRIMATI PIÙ LUNGHI (NON SOLO) NELLO SPORT<br />

sessanta<br />

Gli anni passati dal 25 novembre 1952,<br />

quando The mousetrap, tratta<br />

dal giallo di Agatha Christie, venne<br />

rappresentata per la prima volta<br />

al New Ambassadors Theatre<br />

di Londra: la regina Elisabetta era<br />

in carica da nove mesi. È lo spettacolo<br />

(in italiano La trappola per topi) in scena<br />

da più tempo senza interruzioni:<br />

dal 1974 è cambiato solo il teatro:<br />

il St Martin’s, a 20 metri di distanza.<br />

15<br />

qUindici<br />

Gli scudetti consecutivi vinti nella<br />

pallanuoto femmimile dall’Orizzonte<br />

Catania fra il 1991-92 e il 2005-06, un<br />

record italiano ognisport. Fra gli<br />

uomini il primato è quello di Bergamo<br />

nel football americano: 11 campionati<br />

vinti di fila fra il 1998 e il 2008.<br />

diecipercento<br />

La percentuale sugli incassi di The<br />

mousetrap negoziata da Lord Richard<br />

Attenborough, che faceva parte del cast<br />

originale nel ’52 con la moglie Sheila<br />

(oggi hanno rispettivamente 89 e 90<br />

anni). «È stata la mia più saggia<br />

decisione nel campo degli afari. Ma<br />

poi, stupidamente, ne cedetti una parte<br />

per aprire un ristorante e il resto per<br />

produrre il mio film su Gandhi». Film<br />

che vinse otto Oscar nel 1983, uno<br />

anche per la regia di Attenborough.<br />

10%<br />

4<br />

qUattro<br />

Le elezioni presidenziali vinte negli<br />

Usa da Franklin Delano Roosevelt<br />

(1932-36-40-44), unico ad essere eletto<br />

per più di due mandati consecutivi.<br />

F.D.R. restò in carica per 12 anni, dal<br />

1933 fino alla sua morte avvenuta nel<br />

1945, quando ne aveva 63, per<br />

un’emorragia cerebrale.<br />

16<br />

ventinove<br />

Gli anni da cui resiste il primato<br />

mondiale più vecchio dell’atletica:<br />

1’53”28 della cecoslovacca Jarmila<br />

Kratochvilova sugli 800 metri, il 26<br />

luglio 1983 a Monaco di Baviera. Sono<br />

26, invece, gli anni da cui è imbattuto il<br />

più vecchio primato maschile: 74,08<br />

nel disco del tedesco est Jürgen Schult,<br />

il 6 giugno 1986 a Neubrandenburg.<br />

31<br />

29<br />

trentUno<br />

Gli anni del pontificato più longevo,<br />

quello di Pio IX: dal giugno 1846 al<br />

febbraio 1878, quando morì a 85 anni.<br />

Seguono Giovanni Paolo II con 26<br />

(ottobre 1978-aprile 2005) e Leone XIII<br />

con 25 (febbraio 1878-luglio 1903).<br />

Fuori classifica il primo Papa,<br />

l’apostolo Pietro, che lo fu in teoria<br />

dalla morte di Gesù (33 d.C.) all’anno<br />

della sua morte, tra il 64 e il 67: ma il<br />

Papa è il vescovo di Roma, dove Pietro<br />

visse per non più di 25 anni.


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Rob, 26 anni, globetrotter, è in viaggio con<br />

Napapijri. La sua esperienza dipende da te.<br />

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start<br />

pedalerÒ<br />

a tutto gas<br />

p. 24<br />

ma quanti<br />

colpi<br />

di testa<br />

le capigliature<br />

piÙ eccentriche<br />

del calcio,<br />

da ronaldo<br />

a taribo west<br />

p. 26<br />

nella nfl<br />

l’arbitro<br />

È donna<br />

shannon<br />

eastin, prima<br />

“signora”<br />

a fischiare<br />

nel football<br />

goodwood revival 2012<br />

baby piloti e automobiline d‘epoca,<br />

benvenuti alla settrington cup<br />

foto di andreas rentz<br />

21<br />

p. 28<br />

imbattibile<br />

juve, caccia<br />

al milan<br />

bianconeri<br />

da 42 gare senza<br />

k.o., 16 meno<br />

dei rossoneri<br />

(di 19 anni fa...)


start/immagini<br />

nell’appuntamento che celebra il passato del<br />

motorismo britannico, È andata in scena una gara<br />

di bambini che hanno guidato pedalando a 10 km/h<br />

di media. a premiarli il mitico sir stirling moss<br />

Èun gioioso e giocoso tuffo nel passato<br />

tra auto, moto e aerei vecchi almeno<br />

46 anni, nel quale anche gli spettatori<br />

sono invitati a indossare abbigliamento<br />

vintage. Il Goodwood Revival è il trionfo<br />

dello spirito british, miscela di eleganza,<br />

humour, rispetto e passione per la storia,<br />

che qui tocca rari livelli di intensità e<br />

spinge la fantasia a generare novità, pur<br />

se di taglio retrò. Così, in mezzo alle tradizionali<br />

gare ed esibizioni quest’anno è<br />

andata in onda la prima Settrington Cup,<br />

corsa su due manche dove tutto era in<br />

scala ridotta: dalle auto, le Austin J40 a<br />

pedali (pezzo di storia civile britannica:<br />

costruite in 32 mila esemplari dal 1949<br />

al 1971 a Bargoed dai minatori disabili<br />

dei giacimenti gallesi), al circuito, dal<br />

paddock ai piloti. Età tra i 5 e i 10 anni,<br />

hanno preso il via con una partenza stile<br />

Le Mans, hanno sfiorato i 10 km/h di<br />

media, hanno avuto una cerimonia di<br />

premiazione da “grandi” con coppe e<br />

targhe consegnate dal mitico Sir Stirling<br />

Moss. Ha vinto George Collings, nipote<br />

di Lord March, padrone di casa di Goodwood<br />

e inventore del Revival, il cui futuro<br />

dunque è assicurato. canz<br />

22<br />

partenza<br />

sono stati trenta i<br />

piccoli che hanno<br />

partecipato alla<br />

settrington cup con<br />

una partenza in stile<br />

le mans: a piedi di<br />

corsa verso le loro<br />

vetture a pedali.


anni 50<br />

l’abbigliamento dei<br />

giovani concorrenti<br />

doveva ricordare<br />

gli anni 50, non solo<br />

nelle tute ma anche<br />

per quanto<br />

riguardava caschi<br />

e occhiali da sole.<br />

23


START/classifica<br />

le capigliature piÙ eccentriche viste sui campi di calcio: tinte multicolori, creste, mezzelune...<br />

24<br />

di giovanni cortinovis<br />

1


start/news<br />

rivoluzioni<br />

questa volta<br />

a fischiare È lei<br />

i ColleGhi MasChi sCioPeRano? alloRa ad aRBitRaRe Ci Pensa<br />

shannon eastin, la PRiMa donna sU Un CaMPo della nfl<br />

Nello sport gli scioperi sono<br />

sempre rivoluzionari. Complice<br />

la serrata degli arbitri<br />

Nfl, nella giornata inaugurale<br />

del massimo campionato di<br />

football americano ha fatto il<br />

suo esordio la prima donna<br />

arbitro nella storia della Lega.<br />

Shannon Eastin, 42 anni,<br />

originaria dell’Arizona, è stata<br />

impiegata nel match Detroit-St.<br />

Louis. Non ha sfigurato,<br />

forte dell’esperienza<br />

maturata in 16 anni di arbitraggio, molti<br />

trascorsi nella Mid Eastern Athletic<br />

Conference (Division 1 Ncaa).<br />

Con 15 anni di ritardo la Nfl eguaglia la<br />

Nba, che nel 1997 aveva fatto esordire le<br />

prime due donne arbitro: Dee Kantner<br />

fu licenziata nel 2002 per prestazioni<br />

scadenti mentre Violet Palmer è ancora<br />

in carica con la maglia numero 12. Meglio<br />

ancora fece la Mlb ma senza avere il<br />

coraggio di andare fino in fondo: nel 1988<br />

Pam Postema fu chiamata ad arbitrare<br />

nello spring training (amichevoli pre-stagionali)<br />

ma non fu mai impiegata in gare<br />

ufciali, così come nel 2007 Ria Corte-<br />

l’esordio<br />

shannon eastin,<br />

42 anni, dirige la<br />

partita tra detroit<br />

e st. louis, prima<br />

giornata della Nƃ.<br />

sio. All’anno zero è invece ancora la Nhl<br />

ma la giustificazione dell’eccessiva violenza<br />

dell’hockey su ghiaccio non regge.<br />

Altrimenti non si spiegherebbe il ruolo<br />

di arbitro, quindi sul ring, di Kim Winslow<br />

nell’Ultimate Fighting Championship<br />

o dell’algerina Kheira Sidi Yakoub<br />

nella World Series di boxe e a Londra<br />

2012. Anni luce dal calcio italiano che si<br />

è accontentato di portare in Serie A due<br />

assistenti, Cristina Cini e Romina Santuari.<br />

La prima è stata dismessa in estate,<br />

la seconda è scesa in B. Ci vorrebbe<br />

uno sciopero anche qui.<br />

Giovanni Cortinovis<br />

26<br />

Il gioco<br />

fiGu seNZa NoMe<br />

Figurine tratte dalle collezioni Panini.<br />

Per gentile concessione dell’editore<br />

di seBastiano VeRnazza<br />

Mala politica<br />

a San Siro<br />

(parte 2)<br />

Biglietti a san siro parte seconda.<br />

su sportweek di due settimane fa<br />

avevamo invitato Giuliano Pisapia,<br />

sindaco di Milano, a rivedere i criteri<br />

di distribuzione degli ingressi<br />

allo stadio per assessori, consiglieri<br />

comunali e altri ìpoliticanti” locali.<br />

Una dotazione di 150 tagliandi<br />

per le partite casalinghe di inter<br />

e Milan.<br />

nel frattempo, però, sono successe<br />

delle cose. Un consigliere comunale<br />

è stato pescato con le mani<br />

nella marmellata. i biglietti per<br />

inter-Roma destinati ad armando<br />

Vagliati (Pdl) sono stati smerciati<br />

da un bagarino. Primo anello rosso<br />

laterale, settore Y01, fila 11, posti<br />

23 e 24: la sera del 2 settembre<br />

sui seggiolini riservati al Vagliati<br />

e a un suo ospite si sono seduti<br />

due albanesi, che hanno acquistato<br />

gli speciali ìtickets” da un venditore<br />

abusivo. il Vagliati si è difeso così:<br />

«i biglietti li ho dati a mia madre,<br />

che a sua volta li ha girati a<br />

un uomo inaffidabile».<br />

la mamma è sempre la mamma,<br />

nel bene e nel male. Come<br />

conseguenza Chiara Bisconti,<br />

assessore comunale allo sport,<br />

ha dato un giro di vite: i ìpass”<br />

destinati a chi siede nel consiglio<br />

comunale sono diventati nominali<br />

e non cedibili, e in più i componenti<br />

della giunta non ne avranno<br />

la disponibilità automatica:<br />

dovranno inoltrare richiesta<br />

all’assessorato ìbiscontiano”.<br />

al Vagliati sarà azzerata<br />

la fornitura. almeno per questa<br />

stagione, se vorrà entrare<br />

al Meazza dovrà pagare come<br />

un tifoso qualunque oppure farsi<br />

ospitare da inter e Milan. Pare<br />

che sua mamma gli abbia tirato<br />

le orecchie.<br />

Ronald MaRt nez


start/news<br />

calcio&record<br />

l’imbattibile juve<br />

all’inseguimento<br />

del milan (di 19 anni fa)<br />

i BianconeRi sono a quota 42 PaRtite senZa sconFitte in a, 16 Meno dei RossoneRi<br />

di caPello. due PRiMati nell’euRoPa cHe conta. Ma la ReGina veRa È la steaua<br />

juventus<br />

26 16<br />

42<br />

1 del 2010 11 (un pareggio); 38 del 2011 12 (23 vittorie e 15 pareggi); 3 del 2012 13 (3 vittorie)<br />

(record assoluto)<br />

(record assoluto)<br />

(record assoluto)<br />

16<br />

Vittorie<br />

pareggi<br />

partite serie positiVa<br />

milan<br />

40<br />

1 del 1990 91 (un pareggio); 34 del 1991 92 (22 vittorie e 12 pareggi); 23 del 1992 93 (18 vittorie e 5 pareggi)<br />

18<br />

58<br />

8 2<br />

manchester city 10<br />

6 del 2011 12 (6 vittorie); 4 del 2012 13 (2 vittorie, 2 pareggi)<br />

arsenal<br />

36 13<br />

49<br />

2 del 2002 03 (2 vittorie); 38 del 2003 04 (26 vittorie e 12 pareggi); 9 del 2004 05 (8 vittorie e 1 pareggio)<br />

borussia d.<br />

25 6<br />

31<br />

28 del 2011 12 (23 vittorie e 5 pareggi); 3 del 2012 13 (2 vittorie, un pareggio)<br />

20 16<br />

amburgo 36<br />

18 del 1981 82 (10 vittorie e 8 pareggi); 18 del 1982 83 (10 vittorie e 8 pareggi)<br />

atletico madrid<br />

6 3<br />

9<br />

6 del 2011 12 (4 vittorie e 2 pareggi); 3 del 2012 13 (2 vittorie e un pareggio)<br />

real sociedad 38<br />

(record assoluto)<br />

6 del 1978 79 (4 vittorie e 2 pareggi); 32 del 1979 80 (18 vittorie e 14 pareggi)<br />

sono 496 giorni che la Juventus non perde in campionato ed è curioso notare come l’ultimo<br />

k.o., datato 15 maggio 2011 (Parma Juve 1 0), fu Ƃrmato da Giovinco (nella foto a sinistra,<br />

in quella partita). ai bianconeri mancano 16 risultati utili consecutivi per eguagliare il Milan,<br />

senza rivali dall’ultima giornata del 1990 91 alla 24ª del 1992 93 (Milan Parma 0 1). sia il record<br />

della Juve sia quello assoluto dei rossoneri rappresentano un primato tra i maggiori tornei<br />

continentali di questo grafico, cui si possono aggiungere, per la Francia, le 32 partite senza<br />

sconfitte del nantes 1994 95. Ma tutti questi record impallidiscono al cospetto di quello della<br />

steaua, capace in campionato di infilare 106 partite con vittorie o pareggi dal 18 giugno 1986 al<br />

9 settembre 1989 (totale: 1.079 giorni). dietro ai romeni, ci sono i moldavi dello sheriff (63 tra il<br />

2006 e il 2008) e gli scozzesi del celtic (62; 1915 17). lanfredo Birelli<br />

28<br />

22<br />

claud o v lla


start/news<br />

impreSe<br />

figurine e disegni<br />

Ottanta pagine di foto, disegni e giochi.<br />

in discesa<br />

Gianluca Genoni,<br />

44 anni, in apnea<br />

con uno scooter<br />

subacqueo.<br />

da restarci<br />

senza fiato<br />

GiovedÌ, in liGuria, Gianluca Genoni tenterÀ un nuovo record<br />

mondiale di apnea. Finora si È GiÀ spinto sott’acqua Fino<br />

a 152 metri ed È rimasto senza respirare per oltre 18 minuti<br />

L’appuntamento è per<br />

giovedì prossimo in uno<br />

scenario incantevole, il<br />

Golfo del Tigullio. È lì<br />

che, alle 8 del mattino,<br />

Gianluca Genoni, campionedelmondodiapnea<br />

profonda, tenterà di realizzare<br />

un nuovo record<br />

in assetto variabile. E arricchirecosìunacollezione<br />

di primati iniziata nel<br />

1996.<br />

Nato a Galliate 44 anni<br />

fa, Gianluca ha scoperto<br />

l’apnea grazie al servizio<br />

militare in Marina, a La<br />

Spezia. «Mi sono accorto<br />

subito che avevo dei numeriin più rispetto<br />

ai miei colleghi», racconta. «Basti pensare<br />

che la prima apnea che ho tentato è<br />

durata più di tre minuti!». Il primo record<br />

è datato 17 agosto 1996 nelle acque di Siracusa,<br />

le stesse dove ha fatto registrare<br />

tanti primati di apnea<br />

Enzo Maiorca. In assetto<br />

variabile regolamentato,<br />

Gianluca scende fino a<br />

106 metri. Nei dieci anni<br />

successivi Genoni migliora<br />

se stesso diverse<br />

volte fino a raggiungere<br />

quota 152 metri nel 2010,<br />

a Zoagli (Genova). Nel<br />

frattempo conquista anche<br />

un titolo mondiale a<br />

squadre (1998) e ottiene<br />

altri due record nel variabile<br />

assoluto (138 metri).<br />

Dopo essersi dedicato a<br />

sviluppare studi medicoscientifici<br />

legati alla sua<br />

disciplina, nel 2008 a Mantova centra<br />

un’altra impresa facendo segnare il tempo<br />

di 18’03” di apnea statica di ossigeno.<br />

E ora non resta che aspettare la nuova<br />

impresa. Tratteniamo il fiato…<br />

al. cru.<br />

Su SW Cani e Gatti in esclusiva…<br />

È dedicata ai più piccoli la nuova inizia<br />

tiva di Gazzetta dello Sport e Corriere<br />

della Sera: una collezione di 260 figuri<br />

ne dal titolo “Cani e Gatti: Veri Amici”.<br />

Ogni bustina (0,50 €) ne contiene 5 di<br />

cui una speciale “pelosa” o “attacca<br />

stacca”. Dal 28 e 29 settembre, in omag<br />

gio con Sette e SportWeek (per dieci<br />

settimane), si troveranno anche le 10<br />

esclusive quadrotte, composte da 4 fi<br />

gurine che si illuminano al buio.<br />

30<br />

di luca bianchin<br />

Romano<br />

Fenati<br />

pilota del motomondiale<br />

classe moto 3<br />

È rimasto senza benzina?<br />

«proprio ieri ad ascoli… sono rimasto<br />

a metà strada tra casa e benzinaio<br />

con la moto. È finita che ci sono<br />

andato a piedi con una bottiglia di<br />

plastica. ma avrò perso al massimo 10<br />

minuti».<br />

Ha scoperto un proprio difetto?<br />

«da qualche giorno. ho capito che,<br />

quando qualcuno mi parla, non<br />

aspetto la fine della domanda e parto<br />

con la risposta. così qualche volta<br />

finisco per dire la cosa sbagliata».<br />

Ha capito che la scuola è utile?<br />

«a volte dico che a scuola mi<br />

impegno poco, ma la verità è che con<br />

le gare resta poco tempo. però ho<br />

imparato che serve: faccio il<br />

linguistico, parlare con gli altri piloti<br />

in inglese e in spagnolo non è male».<br />

È rimasto un’ora senza parlare?<br />

«Forse un’ora no, ma 45 minuti sì.<br />

succede quando vado a pesca, che<br />

mi piace parecchio. mi concentro e<br />

dopo un po’ mi accorgo di essere<br />

rimasto in silenzio per tanto tempo:<br />

è la pace».<br />

si è costruito la moto da solo?<br />

«Fino al 2010 facevo tutto in garage<br />

con il fidanzato di mamma. magari<br />

non proprio costruire la moto, ma<br />

regolare gli assetti, decidere la<br />

posizione delle leve e tutto quello<br />

che riguarda la ciclistica».<br />

È passato col rosso?<br />

«ieri sera tornavo dal ristorante, era<br />

tardi e ho trovato il rosso a un<br />

semaforo di ascoli che dura un<br />

minuto e mezzo. volevo andare a<br />

dormire e… sì, sono passato».<br />

claud a ol va


sTarT/vintagE<br />

LA MACCHINA DEL TEMPO<br />

Facciamo un salto indietro negli anni<br />

per rivivere il nostro passato<br />

lo sguardo sempre un po’ teso e preoccupato, l’aria piÙ insoddisfatta col passare degli anni:<br />

l’asso del real non sembra mai contento. ma vicino a lui resta un angelo custode<br />

32<br />

ancora insieme<br />

Chissà se Pepe, che ha ritrovato Cristiano<br />

Ronaldo al Real Madrid dopo averlo<br />

“svezzato” giovanissimo al Porto (foto<br />

a sinistra), conosce i motivi della tristezza<br />

che ha preso il connazionale portoghese.<br />

E che un contratto da 16 milioni netti a<br />

stagione riuscirà forse a mitigare.<br />

angEl MaRtinEz


Messaggio pubblicitario di Europ Assistance Service.<br />

Non potevo crederci. Un fulmine<br />

mi ha fuso il televisore prima del<br />

derby! Ma quando l’arbitro ha<br />

fi schiato il calcio d’inizio, la tv era<br />

già in funzione. Intervento divino?<br />

No, intervento tempestivo. Per gli<br />

imprevisti di ogni giorno la regola<br />

numero uno è avere il numero<br />

giusto.<br />

803.803<br />

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BRENT SM TH<br />

cover story/Il duello<br />

Rory<br />

McIlroy<br />

non per soldi<br />

ma per la gloria<br />

36


sono primo e secondo del ranking mondiale e della money<br />

list. nessuno quest’anno ha vinto tanto come loro. ma la<br />

ryder cup È tutta un’altra storia, in gioco c’È l’onore: e sarÀ<br />

lei a dire chi È il re del golf mondiale, se il giovane<br />

nordirlandese o la vecchia tigre americana. che, messi alle<br />

spalle i problemi personali, punta a tornare il migliore di tutti<br />

di lanfranco vaccari<br />

Tiger<br />

Woods<br />

37<br />

tre settimane fa<br />

il nordirlandese rory<br />

mcilroy, 23 anni, e lo<br />

statunitense tiger<br />

Woods, 36, parlano<br />

durante il bmw<br />

championship 2012,<br />

disputato a carmel,<br />

in indiana.


cover story/McIlroy-Woods<br />

Anche questa volta, la<br />

Ryder Cup basterà a se<br />

stessa. È il più grande<br />

spettacolo del golf, l’unico<br />

avvenimento nel mondo<br />

dello sport in cui una<br />

squadra rappresenta un<br />

continente.Èunafabbrica<br />

di emozioni che produce<br />

una pressione perfino superiore<br />

a quella di un major<br />

e situazioni inedite,<br />

come un tifo da stadio di<br />

calcio che a volte sconfina<br />

nell’hooliganismo. È, più<br />

che una gara, una campagna<br />

militare, una battaglia che si combatte<br />

per la gloria e l’onore (i giocatori non<br />

vengono pagati), fra inni, impeccabili divise<br />

e sventolio di bandiere. E, a volte,<br />

anche di bottiglie di vino rosso, come fece<br />

Miguel Ángel Jiménez due anni fa a Celtic<br />

Manor, in Galles, per celebrare la vittoria.<br />

Così la settimana prossima a Medinah,<br />

un sobborgo di Chicago, l’Europa cercherà<br />

di ribadire la sua recente supremazia:<br />

ha vinto quattro delle cinque ultime edizioni<br />

– e 9 delle ultime 13. E gli Stati Uniti<br />

tenteranno di rimettere il loro sigillo,<br />

che era scontato e anche un po’ noioso<br />

fino al 1979, quando ai giocatori delle isole<br />

britanniche si unirono i continentali<br />

(quest’anno saranno 5, più quattro inglesi,<br />

due nordirlandesi e uno scozzese, per<br />

un totale di 8 bandiere oltre a quella blu<br />

con le 12 stelle come simbolo unificante,<br />

insieme all’Inno alla gioia di Beethoven).<br />

Ma, fra le pieghe della contesa, si svolgerà<br />

un duello a suo modo epocale, di quelli<br />

forsedestinati a passare alla storiaperché<br />

segnano la fine di una stagione e l’inizio<br />

di un’altra. Vede di fronte Tiger Woods,<br />

il più dominante giocatore mai apparso<br />

sulla scena, e RoryMcIlroy, ilragazzo che<br />

vuole essere re. Tiger ha 36 anni e da<br />

quattro è alla ricerca del suo vecchio sé,<br />

dopo essere deragliato su vicende familiari,<br />

guai fisici e l’elusiva ricerca di un<br />

nuovo swing. Rory ne ha 13 in meno ed è<br />

arrivato a vincere due major alla più giovane<br />

età mai registrata, meglio di Woods<br />

e di Jack Nicklaus, anche se solo per qualche<br />

mese.<br />

Quando Tiger era Tiger, partiva favorito<br />

in ogni evento cui partecipava. Poi, dal<br />

momento in cui è entrato nel cono d’ombra,ilgolfèdiventato<br />

imprevedibile come<br />

una mano di dadi o un giro di roulette.<br />

Fra il PGA Championship del 2008 e il<br />

British Open di quest’anno ci sono stati<br />

16 vincitori diversi in 16 major. Fino al<br />

giorno in cui, al PGA di Kiawah Island,<br />

McIlroy ha spaccato il campo così come<br />

38<br />

“<br />

Rory ha un talento<br />

fenomenale ed è un<br />

ragazzo gradevole.<br />

Un vero spettacolo<br />

Tiger Woods<br />

campioni speculari<br />

Woods, pro dal 1996, ha da poco superato<br />

i 100 milioni di dollari di premi. Mcilroy,<br />

pro dal 2007, è invece a quota 13,1 milioni.<br />

aveva fatto l’anno scorso allo US Open sul<br />

Congressional di Bethesda. Ha continuato<br />

vincendo due tornei consecutivi dei<br />

playof per la FedEx Cup (che viene aggiudicata<br />

domani sull’East Lake di Atlanta).<br />

Il golfsembra aver trovato ilnuovo<br />

uomo da battere.<br />

A Medinah non è detto che i due siano<br />

avversari diretti, nelle partite a coppie dei<br />

primi due giorni o nei singolari della domenica.<br />

I capitani della Ryder (a questo<br />

giro, Davis Love III e José Maria Olazábal),<br />

infilano i nomi dei giocatori nelle<br />

buste, poi le numerano secondo la sequenza<br />

degli incontri: solo quando vengono<br />

aperte si sa chi gioca contro chi. Se<br />

il caso li accoppiasse, sarebbe un perfetto<br />

colpo di teatro a un copione già straordinario.<br />

McIlroy e Woods sono primo e<br />

secondo nel ranking mondiale, nella money<br />

list, nella FedEx Cup (alla vigilia della<br />

finale) e nella media colpi sul giro.<br />

Quest’anno sul tour nessuno ha vinto<br />

quanto loro (anche qui, vantaggio Rory:<br />

4-3). Ma, nei testa a testa, la situazione si<br />

capovolge. Hanno giocato per la prima<br />

volta insieme nel secondo giro dello<br />

Chevron World Challenge 2010: 66-70,<br />

Woods. Hanno pareggiato nei primi due<br />

giri dell’HSBC ad Abu Dhabi, nel gennaio<br />

scorso; ma Tiger ha vinto il terzo giro,<br />

Warren L ttLe


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Charles rex arbogastss, andres KudaCK<br />

cover story/McIlroy-Woods<br />

66-68 (nell’ultimo, separati, Rory lo ha<br />

superato: 69-72). Nei primi due giorni del<br />

Deutsche Bank Championship, vantaggio<br />

Rory: 130-132. E infine pari nei due<br />

giriinizialidelBMWChampionship,132-<br />

132. In totale, su otto giri giocati insieme,<br />

Tiger conduce 6-2. Ma se si considerano<br />

gli eventi cui hanno partecipato tutti e<br />

due negli ultimi due anni, Rory ha un<br />

netto vantaggio: è finito davanti 14 volte<br />

e dietro cinque (in due occasioni hanno<br />

condiviso il posto in classifica).<br />

Fra i due non c’è rivalità personale. Appartengono<br />

a generazioni diverse. Fra di<br />

loro si sta sviluppando un rapporto che<br />

per Tiger sarebbe stato inimmaginabile<br />

con Vijay Singh o Phil Mickelson, i due<br />

che più di ogni altro hanno attentato alla<br />

sua dominazione. Durante i primi due<br />

giri del BMW, il secondo fine settimana<br />

di settembre, McIlroy e Woods hanno<br />

scherzato incampo, hanno fatto incoppia<br />

l’intervista con la tv appena fuori dal<br />

green della 18 e hanno perfino cenato insieme.<br />

Di Rory, Tiger ha parlato come mai<br />

aveva fatto con un rivale: «È divertente<br />

giocare con lui. Ha un talento fenomenale<br />

ed è davvero un ragazzo gradevole. Nei<br />

prossimi dieci anni, può solo migliorare.<br />

E sarà uno spettacolo guardarlo». Alan<br />

Shipnuck, giornalista di SportsIllustrated,<br />

sostiene che a farglielo diventare simpatico<br />

è stato il fatto che McIlroy è deferente<br />

nei suoi confronti senza essere viscido.<br />

Forse, più che da un sentimento amicale,<br />

Woods è attratto nei confronti di McIlroy<br />

dal fatto che gli riconosce l’appartenenza<br />

alclub dei grandissimi. Successe la stessa<br />

cosa ad Arnold Palmer rispetto a Jack<br />

Nicklaus. Capita quando il capo branco<br />

sente che i suoi giornidipredominio sono<br />

numerati, o forse addirittura finiti. Riconosce<br />

il successore e in qualche modo lo<br />

coopta nella stanza del potere.<br />

MaTigerètroppocompetitivoperlasciarsi<br />

spingere fuori dagli anni, dai putt che<br />

non entrano quando dovrebbero, dai weekend<br />

che sono diventati la sua kryptonite.<br />

Cederà lo scettro solo quando il giovane<br />

leone lo azzannerà al collo e lo farà<br />

rotolare nella polvere. Ma i cambi di regime,<br />

in questo sport, non sono subitanei<br />

come in politica. E mentre McIlroy continuerà<br />

a picconare il piedistallo di Woods,<br />

il golf ha trovato la notizia che aspettava<br />

da 15 anni: una vera rivalità.<br />

© riProduzione riservata<br />

aMori ➽ tiger “a riPoso”<br />

Rory-Caroline, e lei si è persa…<br />

dopo il divorzio, e il<br />

turbine di amanti per un<br />

totale, secondo alcune<br />

fonti, di 121 (14 delle quali<br />

identificate: tre porno star,<br />

tre modelle, tre cameriere,<br />

un’attempata panterona,<br />

due promotrici di eventi<br />

sociali, la direttrice di un<br />

ristorante e una ricca single<br />

inglese espatriata in<br />

Florida), la vita sessuale di<br />

tiger Woods pare essersi<br />

acquietata. i tabloid gli<br />

hanno prestato una nuova<br />

fidanzata nella primavera<br />

scorsa, una ragazza di 23<br />

anni di nome alyse lahti<br />

Johnston, originaria di<br />

Cleveland (ohio).<br />

Poi, il nulla: su<br />

google non ci sono<br />

notizie più recenti<br />

dell’aprile 2011.<br />

rory Mcilroy invece<br />

è fidanzatissimo dal<br />

18 luglio dell’anno<br />

40<br />

scorso, con la tennista<br />

caroline Wozniacki (nella<br />

foto), ex numero 1 del<br />

mondo. a un certo punto,<br />

quando prima dell’estate<br />

rory aveva mancato tre<br />

tagli consecutivi, ha preso<br />

credito la teoria Wozzilroy,<br />

secondo la quale i due<br />

stavano distruggendo le<br />

rispettive carriere.<br />

Per quanto riguarda lui,<br />

non ha fondamento. nel<br />

2011, subito dopo che si<br />

erano messi insieme,<br />

Mcilroy ha conosciuto la<br />

migliore striscia della sua<br />

carriera, con nove top 10 in<br />

dieci tornei. adesso, dopo<br />

la stretta di mano<br />

la stretta di mano tra il n. 1 e il n. 2 del<br />

ranking. hanno vinto una ryder ciascuno:<br />

Woods nel 1999 e Mcilroy nel 2010.<br />

l’appannamento di<br />

primavera, ha vinto in tre<br />

delle sue ultime quattro<br />

uscite sul Pga tour, un<br />

major e due eventi dei<br />

playoff per la Fedex Cup.<br />

Ma lei? nei sei mesi prima<br />

di fidanzarsi aveva vinto<br />

cinque tornei e non era<br />

riuscita ad arrivare almeno<br />

ai quarti di finale in solo<br />

quattro occasioni. negli<br />

ultimi 5 mesi del 2011 ha<br />

vinto solo una volta,<br />

un’altra è uscita ai quarti,<br />

una al terzo turno e due al<br />

secondo. ancora peggio<br />

nel 2012: nessuna vittoria,<br />

una sola finale, quattro<br />

semifinali, tre<br />

quarti di finale, una<br />

volta fuori al quarto<br />

turno, tre al terzo,<br />

tre al secondo, tre<br />

al primo (compresi<br />

Wimbledon e gli<br />

us open).


€ 15.128<br />

cover story/IL CONFRONTO<br />

i primi anni<br />

dei campioni<br />

mcilroy ha quasi 24 anni. alla sua etÀ tiger aveva<br />

incassato di piÙ o di meno? ecco i loro guadagni<br />

r ory McIlroy vs Tiger Woods. Alla Ryder come in questo confronto in<br />

cui paragoniamo – piazzamento per piazzamento tra Pga Tour ed EuropeanTour,<br />

escludendo però ilpremio finale della Fedex Cup – i soldi vinti<br />

dapro dall’americano fino algiorno del 24° compleanno con quelliincassati<br />

dal nordirlandese, che ha 23 anni e 4 mesi. Attenzione: tutte le cifre sono<br />

espresse in euro, con quelle in dollari convertite al cambio attuale. A fronte<br />

di ciò, soldo più soldo meno, Tiger batte Rory 17 milioni a 11. McIlroy si<br />

“consoli”: agli oltre 130 incassati da Woods fino a oggi (che di anni ne ha 36<br />

e ha vinto 101 tornei in giro per il mondo) può arrivare pure lui.<br />

€ 211.322<br />

2007<br />

€ 41.580<br />

€ 9.225<br />

€ 12.049<br />

42T<br />

3<br />

4T<br />

56T<br />

15T<br />

€ 21.596<br />

€ 12.163<br />

€ 6.300<br />

€ 16.900<br />

€ 12.784<br />

€ 75.000<br />

€ 13.560<br />

€ 54.462<br />

€ 43.542<br />

€ 222.220<br />

€ 14.196<br />

€ 67.462<br />

€ 55.600<br />

€ 39.000<br />

€ 29.500<br />

€ 170.610<br />

€ 53.200<br />

11T<br />

33T<br />

39T<br />

15T<br />

27T<br />

7<br />

39T<br />

10T<br />

19T<br />

2<br />

39T<br />

8T<br />

10T<br />

9T<br />

39T<br />

2T<br />

3T<br />

19<br />

ANNI<br />

€ 359.047<br />

€ 52.653<br />

€ 9.432<br />

€ 323.515<br />

€ 212.375<br />

€ 70.554<br />

€ 63.256<br />

€ 50.305<br />

€ 53.193<br />

€ 9.851<br />

€ 12.300<br />

Masters<br />

€ 190.800<br />

€ 1.989<br />

€ 29.325<br />

€ 32.961<br />

€ 45.356<br />

€ 35.214<br />

€ 109.039<br />

€ 29.400<br />

€ 16.337<br />

€ 15.309<br />

€ 28.019<br />

U S Open<br />

1996<br />

Br t sh Open<br />

€ 303.574<br />

€ 48.700<br />

€ 281.640<br />

€ 24.129<br />

€ 107.575<br />

€ 211.988<br />

€ 186.190<br />

€ 323.963<br />

€ 283.475<br />

5T<br />

46T<br />

1<br />

5T<br />

T13<br />

20T<br />

T19<br />

20T<br />

T58<br />

50T<br />

5<br />

12<br />

10T<br />

15<br />

46T<br />

47T<br />

68T<br />

3T<br />

7T<br />

2T<br />

30T<br />

5T<br />

4<br />

2<br />

3<br />

T2<br />

€ 232.254<br />

€ 63.811<br />

€ 168.912<br />

U S Pga<br />

€ 43.636<br />

€ 31.280<br />

€ 59.101<br />

T60<br />

11<br />

T5<br />

T3<br />

1<br />

3<br />

1<br />

T21<br />

3<br />

T2<br />

21<br />

ANNI<br />

€ 168.912<br />

€ 708.625<br />

€ 11.063.121 € 17.677.377<br />

oltre € 130.000.000<br />

Rory<br />

McIlroy<br />

2008<br />

il portafoglio<br />

dell’americano<br />

È piÙ grande<br />

di undici volte<br />

ecco qual È la proporzione<br />

volumetrica tra i guadagni<br />

di rory mcilroy e tiger woods<br />

42<br />

Tornei Major<br />

20<br />

ANNI<br />

€ 2.042.533<br />

Tiger<br />

Woods<br />

Piazzamenti<br />

(la lettera “T”<br />

indica quelli<br />

a pari merito).<br />

TIGER WOODS (a 24 anni) RORY MCILROY (oggi, 23 anni 4 mesi) TIGER WOODS (oggi, 36 anni)<br />

2009<br />

€ 15.836<br />

€ 130.750<br />

€ 11.417<br />

€ 32.844<br />

€ 15.875<br />

€ 380.052<br />

Masters<br />

€ 253.368<br />

€ 93.900<br />

€ 57.818<br />

€ 69.190<br />

€ 14.951<br />

€ 29.666<br />

€ 7.429<br />

1997<br />

€ 55.053<br />

€ 2.972<br />

€ 24.958<br />

€ 3.572<br />

1<br />

T18<br />

T2<br />

T20<br />

T9<br />

T31<br />

1<br />

1<br />

T4<br />

T67<br />

T19<br />

T43<br />

Masters<br />

U S Open<br />

€ 914.940<br />

€ 18.900<br />

3<br />

6<br />

17<br />

T40<br />

65<br />

70<br />

1<br />

48<br />

21<br />

ANNI<br />

€ 5.438.079


tiger Woods<br />

Campione del<br />

Masters di Augusta<br />

a soli 21 anni.<br />

€ 281.520<br />

€ 13.577<br />

€ 34.017<br />

€ 10.655<br />

€ 89.461<br />

€ 8.328<br />

€ 6.774<br />

€ 76.323<br />

€ 195.500<br />

€ 46.920<br />

1<br />

T24<br />

T8<br />

T29<br />

T3<br />

T26<br />

T36<br />

T12<br />

2<br />

3<br />

Br t sh Open<br />

2010<br />

u s PGA<br />

€ 121.992<br />

€ 26.658<br />

€ 16.65<br />

€ 150.000<br />

U S Open<br />

€ 305.536<br />

Br t sh Open<br />

€ 21.600<br />

€ 96.787<br />

€ 331.527<br />

U S Pga<br />

22<br />

ANNI<br />

primo maJor<br />

Campione allo<br />

Us Open a 22 anni<br />

appena compiuti.<br />

€ 2.567.309<br />

€ 13.196<br />

€ 26.979<br />

€ 25.806<br />

€ 12.181<br />

€ 3.308<br />

€ 179.199<br />

€ 63.305<br />

€ 218.484<br />

€ 234.600<br />

T10<br />

T29<br />

108<br />

4<br />

3<br />

35<br />

9<br />

3<br />

T56<br />

T37<br />

T37<br />

53<br />

12<br />

5<br />

6<br />

5<br />

4<br />

€ 222.932<br />

Masters<br />

1998<br />

€ 116.987<br />

€ 186.622<br />

€ 85.394<br />

€ 177.358<br />

€ 37.536<br />

€ 29.325<br />

€ 14.769<br />

€ 70.067<br />

€ 253.368<br />

€ 41.055<br />

€ 4.026<br />

€ 32.713<br />

€ 38.494<br />

€ 173.663<br />

€ 61.934<br />

€ 53.958<br />

€ 75.072<br />

€ 66.861<br />

€ 47.116<br />

€ 60.058<br />

€ 312.800<br />

T2<br />

1<br />

T3<br />

2<br />

T9<br />

T13<br />

T35<br />

T8<br />

1<br />

T12<br />

T51<br />

T18<br />

T9<br />

3<br />

T4<br />

T10<br />

4<br />

T5<br />

T7<br />

20<br />

1<br />

U S Open<br />

2011<br />

Br t sh Open<br />

u s PGA<br />

€ 31.462<br />

€ 69.752<br />

€ 8.826<br />

€ 92.103<br />

€ 89.928<br />

€ 108.349<br />

€ 58.730<br />

€ 44.100<br />

€ 193.936<br />

€ 1.003.414<br />

€ 195.500<br />

€ 43.313<br />

€ 11.125<br />

€ 149.294<br />

€ 10.957<br />

€ 103.333<br />

€ 112.680<br />

€ 392.097<br />

€ 195.500<br />

€ 181.311<br />

€ 130.008<br />

2<br />

10<br />

17<br />

T70<br />

10<br />

15<br />

3<br />

9<br />

24<br />

5<br />

1<br />

5<br />

25<br />

34<br />

6<br />

64<br />

3<br />

3<br />

2<br />

3<br />

4<br />

T4<br />

1<br />

11<br />

Masters<br />

22<br />

ANNI<br />

U S Open<br />

€ 7.913.154<br />

Br t sh Open<br />

23<br />

ANNI<br />

U S Pga<br />

€ 74.212<br />

€ 159.528<br />

€ 4.864<br />

€ 4.506.485<br />

€ 380.052<br />

€ 163.490<br />

€ 117.300<br />

€ 4.399<br />

€ 83.786<br />

€ 40.789<br />

€ 22.157<br />

€ 75.659<br />

€ 341.724<br />

€ 105.182<br />

Masters<br />

€ 231.349<br />

€ 62.666<br />

1999<br />

€ 280.000<br />

€ 358.938<br />

€ 644.037<br />

€ 802.332<br />

€ 153.891<br />

U S Open<br />

€ 386.314<br />

€ 351.900<br />

€ 24.151<br />

Masters<br />

€ 853.190<br />

€ 447.304<br />

€ 70.000<br />

Br t sh Open<br />

U S PGA<br />

€ 131.923<br />

€ 492.660<br />

€ 1.608<br />

€ 33.900<br />

€ 15.601<br />

U S Open<br />

€ 9.759<br />

€ 865.962<br />

Br t sh Open<br />

€ 351.900<br />

€ 223.398<br />

€ 703.800<br />

€ 782.000<br />

T5<br />

3<br />

T53<br />

1<br />

T2<br />

T5<br />

T56<br />

T10<br />

T18<br />

T18<br />

T7<br />

1<br />

1<br />

T3<br />

1<br />

1<br />

T7<br />

1<br />

T37<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

T1<br />

43<br />

€ 1.190.937<br />

U S Pga<br />

€ 44.339<br />

€ 156.400<br />

€ 1.126.080<br />

€ 1.126.080<br />

2<br />

5<br />

2<br />

1<br />

3<br />

40<br />

T2<br />

T7<br />

95<br />

10<br />

60<br />

5<br />

1<br />

T24<br />

1<br />

1<br />

23<br />

ANNI<br />

2012<br />

€ 13.336.207<br />

24<br />

ANNI<br />

€ 11.063.121


protagonisti/Tiger all’italiana<br />

È torinese<br />

Francesco<br />

Molinari, 30 anni<br />

l’8 novembre, in<br />

campo alla Ryder<br />

Cup 2010 (vinta<br />

con l’Europa)<br />

al Celtic<br />

Manor, vicino<br />

a Newport (Gal).<br />

la mia ryder<br />

francesco molinari racconta<br />

44


prima, da golfista agli esordi, il sogno della <strong>sfida</strong> agli states. poi, una<br />

volta convocato (era il 2010), l’emozione di giocare col fratello edoardo<br />

e i cori per loro, il saluto del principe carlo e il mezzo punto del trionfo.<br />

la <strong>sfida</strong> nei ricordi del torinese, unico italiano della squadra europea 2012<br />

di francesco molinari<br />

45<br />

bRyaN sNydER


protagonisti/Francesco Molinari<br />

Tdoccia gallese<br />

Doccia di champagne per Molinari dopo<br />

la conquista della Ryder Cup 2010.<br />

Tutto comincia da piccolo, giochi a golf e<br />

guardi con ammirazione i tuoi giocatori<br />

preferiti. Sogni vittorie e trofei, ti immagini<br />

sui percorsi più belli, fai pensieripiù<br />

grandi di te. Pensi che sarebbe bello se un<br />

giorno... Ti vedi al British o al Masters, in<br />

coppia con i più grandi del mondo. E ci<br />

dai dentro, perché un giorno è lì che vuoi<br />

arrivare. Ma c’è anche dell’altro, di più<br />

afascinante: la Ryder Cup, la <strong>sfida</strong> delle<br />

sfide. Le immagini afollano la mente: il<br />

mito di Seve Ballesteros e l’irruzione del<br />

fenomeno Tiger Woods e poi Costantino<br />

Rocca che lo batte inesorabilmente in uno<br />

straordinario duello a Valderrama.<br />

La gente che impazzisce di gioia, il tifo da<br />

stadio, un’atmosfera unica e straordinaria.<br />

Se giochi a golf, è lì che devi puntare,<br />

senza tentennamenti. E io ce l’ho fatta.<br />

Non una, ma due volte. Sempre qualificandomi<br />

di diritto, grazie ai risultati.<br />

La prima volta è stato due anni fa, al Celtic<br />

Manor, in Galles. Con me, grazie alla<br />

straordinaria vittoria a Gleneagles, c’era<br />

mio fratello Edoardo. ColinMontgomerie<br />

non poteva negargli una wild card dopo<br />

una stagione così, un’impresa così. Due<br />

italianiinRyder, i primi dopoCostantino.<br />

E per di più fratelli. Pazzesco.<br />

A quel punto conti i giorni che mancano<br />

anche il fratello alla ryder 2010<br />

Molinari e il fratello Edoardo (a sinistra) salutano il pubblico del Celtic Manor.<br />

46<br />

all’ avvenimento. Cresce l’emozione e anche<br />

l’ansia. Sarò all’altezza? È la prima<br />

volta, normale avere di questi pensieri.<br />

Poi il momento arriva e scopri che è tutto<br />

straordinario, che la realtà supera qualunque<br />

previsione. In Ryder sei un personaggio<br />

speciale e tutto ti fa sentire tale.<br />

L’accoglienza, le attenzioni che tivengono<br />

riservate, la meticolosa cura di ogni particolare.<br />

Nella stanza dell’albergo trovi le<br />

divise che indosserai. Per gli allenamenti,<br />

per i giorni di gara, per il tempo libero,<br />

per la cerimonia inaugurale. E poi i ricevimenti<br />

ufciali, il gala, il saluto del principe<br />

Carlo. L’inno statunitense e l’Inno<br />

alla gioia di Beethoven per noi europei. I<br />

discorsi dei capitani, il tuo nome proclamato<br />

davanti al mondo. Io lì con mia moglie<br />

Valentina, che era in attesa del nostro<br />

Tommaso. Il tempo per allenarsi è poco,<br />

pochissimo, sicuramente meno di quello<br />

che avresti voluto.<br />

Per fortuna non sei solo, la squadra è lì<br />

con te. Lotti per un interesse comune. La<br />

politica e l’economia fanno fatica a realizzare<br />

l’idea dell’Europa unita. Nel golf, nel<br />

nostro piccolo, noi ci siamo riusciti.<br />

La tensione intanto cresce, senti il peso<br />

della responsabilità. Nelle gare singole,<br />

conti solo tu. Se fai bene sei contento e


condividi la tua gioia; se le cose vanno<br />

male, resti solo con la tua amarezza. Sei<br />

l’unico responsabile e l’unico cui viene<br />

portato il conto da pagare. In Ryder non<br />

è così, il tuo risultato vale anche per gli<br />

altri. Condividi tutto: gioie e amarezze.<br />

Non puoi, non devisbagliare. ColinMontgomerie<br />

è stato bravissimo a costruire<br />

solide basi al gruppo. Ci ha fatto sentire<br />

tutti ugualmente importanti, ognuno di<br />

noi era il pilastro insostituibile del grande<br />

progetto che stavamo realizzando.<br />

Poi arrivano i primi match. L’adrenalina<br />

sale. Ecco il tee di partenza invaso dai tifosi.<br />

Europei e americani insieme. Partono<br />

i cori, gli sfottò. Un canto si distingue<br />

su tutti: sulle note di Guantanamera, la<br />

gente intona There’s only two Molinari’s. E<br />

non sono solo italiani, ma inglesi, scozzesi,<br />

francesi. Un brivido lungo la schiena:<br />

la Ryder. Poi il primo tee shot. Scende il<br />

silenzio. Il tifo nel golf ha questo di speciale:<br />

sei schierato da una parte, ma l’avversario<br />

merita l’identico rispetto riservato<br />

al tuo portacolori. Un suo bel colpo<br />

può anche farti male sul piano del risultato,<br />

ma merita lo stesso l’applauso.<br />

E così, sotto la pioggia, l’avventura è cominciata.<br />

Con Edoardo ce l’abbiamo messa<br />

tutta. Alla fine il mio bilancio è stato di<br />

“<br />

Politica ed economia<br />

faticano a realizzare<br />

l’idea dell’Europa<br />

unita. Nel golf<br />

noi ci siamo riusciti<br />

due sconfitte e un match pareggiato contro<br />

Cink e Kuchar, decisivo per il mezzo<br />

punto che avrebbe dato la vittoria all’Europa.<br />

Lo ricordo ancora quel putt alla 18,<br />

un par 5 con un green dalle pendenze impossibili.<br />

Il terzo colpo era stato perfetto,<br />

un approccio che aveva messo la pallina<br />

vicino alla buca. Vicino, ma non vicinissimo.<br />

C’era ancora strada da fare. La gente<br />

era tanta. Ognuno con il suo bagaglio<br />

di speranze. I compagni di squadra che<br />

non erano in gioco, erano tutti lì, seduti<br />

per terra intorno al green. Ho studiato le<br />

pendenze, ho guardato negli occhi la buca<br />

e ho tirato. Né forte né piano. Il giusto.<br />

Poi la gioia, le braccia al cielo, l’abbraccio<br />

l’impresa<br />

I fratelli<br />

Francesco ed<br />

Edoardo Molinari<br />

alla buca 17<br />

dell’ultima<br />

Ryder. Due anni<br />

fa l’Europa<br />

sconƂsse gli Stati<br />

Uniti 14½ a 13 ½.<br />

di Edoardo e di tutti i compagni. Ma soprattutto<br />

la gioia dei tifosi.<br />

Nel singolo ho avuto la sfortuna di giocare<br />

contro Tiger Woods, ho perso nettamente.<br />

Ma, probabilmente, ho afrontato<br />

il miglior Tiger degli ultimi tempi. Ero<br />

partito bene: birdie 1, birdie 2. Due up per<br />

me. E ho continuato a giocare bene. Poi,<br />

avete presente i marziani? Tiger ha piazzato<br />

una serie impressionate dibirdie: ben<br />

7, addirittura 5 di fila, dalla 9 alla 14. Ora<br />

mi chiedono se lo vorrei riafrontare. Io<br />

dico sì, perché giocare con un campione<br />

così ti dà una carica in più. E poi io non<br />

sono più un rookie.<br />

L’obiettivo della stagione era centrare la<br />

qualificazione, ci sono riuscito. Ancora<br />

una volta grazie ai risultati. Una bella<br />

iniezione di autostima. José Maria Olazábal<br />

mi ha detto che conta molto su di me.<br />

Non so ancora con chi farò coppia. Mi<br />

piacerebbe RoryMcIlroy, ma so che è impossibile.<br />

La sua intesa con Graeme Mc­<br />

Dowell è inattaccabile. E allora aspetto<br />

paziente, sapendo bene che poche volte si<br />

è vista una Ryder così competitiva, con<br />

24giocatori che rientrano nei primi 35del<br />

mondo. E io ci sarò ancora. Per me stesso,<br />

per l’Europa. E tanto, tantissimo, per<br />

l’Italia.<br />

47<br />

© riproDuzione riServata<br />

john walton, anDrew reD ngton, Dav D cannon


la <strong>sfida</strong>/Usa contro Europa<br />

a medinah va in scena un confronto ìcaldo” dal 1985, quando gli states presero la<br />

prima batosta dal vecchio continente. da garcia a johnson, ecco chi pu“ decidere<br />

Il team<br />

Usa<br />

davis love iii<br />

ha 48 anni e in carriera ha<br />

vinto 34 tornei, tra cui il<br />

pga championship del ’97.<br />

Keegan Bradley<br />

Jason dufner<br />

Jim furyK<br />

dustin Johnson<br />

Zach Johnson<br />

Matt Kuchar<br />

Phil MicKelson<br />

Webb siMPson<br />

Brandt snedeKer<br />

steve stricKer<br />

Bubba Watson<br />

tiger Woods<br />

le squadre della 39ª ryder cup<br />

(28 30/9, medinah country<br />

club, illinois) sono composte<br />

da 12 giocatori ciascuna: per<br />

l’europa la selezione è formata<br />

da 5 qualificati in base al<br />

ranking mondiale, 5 secondo<br />

di carolina durante<br />

Percapirel’importanzadellaRyderCupaigiorninostri,bisognarisalire<br />

all’edizione 1985quando a The Belfry, inInghilterra, gli Usa si presero<br />

la prima batosta dall’Europa. Sino ad allora, per loro era stata quasi<br />

sempre una passeggiata: dal 1959 – e per 13 edizioni – il dominio era<br />

stato incontrastato. L’allargamento da Isole Britanniche a Europa, con l’arrivo<br />

di Seve Ballesteros nel 1979, non fu subito vincente. Ma quando gli americani<br />

cominciarono a perdere, il match acquistò un significato nuovo. Il tifo da stadio<br />

e l’atmosfera elettrica della tre giorni (che va in scena ogni due anni) sono unici:<br />

il golf è uno sport individuale e i giocatori provano qui la rara ebbrezza dello<br />

spirito di squadra. Ispiratore del team sul percorso di Medinah, in Illinois, sarà<br />

il capitano non giocatore dell’Europa José Maria Olazábal, golfista con sette<br />

partecipazioni e 20,5 punti portati nell’arco di 19 anni. I suoi match in coppia<br />

con Ballesteros hanno fatto la storia; oggi, quella passione e parte diquel carisma<br />

li ritroviamo in campo con un altro spagnolo, Sergio Garcia, 32 anni, alla sua<br />

sesta Ryder. Nessuno come lui incita i compagni e salta di gioia per un colpo<br />

messo a segno. Fra gli americani, non aspettiamoci grande coinvolgimento da<br />

Tiger Woods, da sempre accusato di mescolarsi poco con il team; per lo spettacolo,<br />

meglio puntare sulla potenza inaudita di Dustin Johnson e su Bubba<br />

Watson, il driver più lungo del Tour (288,3 metri in media), capace di colpi fantasiosi<br />

e spettacolari, perfetti per scatenare il pubblico americano.<br />

il team europeo, vincitore della ryder cup 2010<br />

© riproduzione riservata<br />

In tv fino a 11 ore di diretta al giorno<br />

quello europeo e due wild card<br />

(scelte dal capitano). per gli usa<br />

giocano i primi 8 nell’ordine di<br />

merito del pga tour e 4 wild<br />

card del capitano. la formula: 8<br />

incontri di doppio il venerdì (4<br />

fourballs: ogni buca conta il<br />

48<br />

miglior risultato dei due<br />

golfisti) e 4 foursomes (i due<br />

tirano un colpo ciascuno) e<br />

altrettanti il sabato; il terzo<br />

giorno tutti in campo, con 12<br />

incontri singoli. vince il team<br />

che raggiunge almeno i 14,5<br />

Il team<br />

Europa<br />

JosÉ maria olazÁbal<br />

ha 46 anni e in tutto ha<br />

vinto 29 tornei, tra cui due<br />

masters (nel ’94 e nel ’99).<br />

nicolas colsaerts (Bel)<br />

luke donald (ing)<br />

sergio Garcia (spa)<br />

Peter hanson (sve)<br />

Martin KayMer (Ger)<br />

Paul laWrie (sco)<br />

Graeme McdoWell (irl)<br />

rory Mcilroy (n. irl)<br />

francesco Molinari (ita)<br />

ian Poulter (ing)<br />

Justin rose (ing)<br />

lee WestWood (ing)<br />

punti. in tv, su sky sport 2, il 27<br />

cerimonia d’apertura (ore 23); il<br />

28 e il 29 sky studio golf dalle<br />

12.30 e, dalle 14.15, 11 ore di<br />

diretta. il 30 studio golf (17.15),<br />

diretta fino alle 00.30 e poi<br />

cerimonia di chiusura. c.d.<br />

gre g cow e, rolf vennenbernd, sam greenwood


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ZOOM<br />

il re d’italia<br />

È un “gOnZO”<br />

foto di daniele Badolato<br />

P.56 P.62 P.66<br />

Lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño ha rivinto gli Italian<br />

Open, dopo il successo ottenuto cinque anni fa (a Tolcinasco,<br />

Milano). Con 24 colpi sotto il par, “Gonzo” ha fatto<br />

registrare il punteggio più basso nelle quattro edizioni che<br />

si sono svolte al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino).<br />

53


zoom<br />

lo spettacolo<br />

puÒ cominciare<br />

foto di Mike ehrMann<br />

L’entrata in campo dei grandi eventi sportivi si è modificata tanto quanto il primo giorno<br />

di scuola dei remigini. Opposte per protagonisti, contesto e interesse mediatico, le due situazioni,<br />

in passato, vivevano per definizione quasi solo del “durante”, cioè della <strong>sfida</strong> sportiva<br />

e delle lezioni in classe della maestra, non del “prima”. Che se alle scuole elementari<br />

54


somma ormai una lunga vigilia “spettacolarizzata” che passa attraverso la visita all’istituto,<br />

o l’annuncio urbi et orbi delle classi dei “primini” da parte del preside, nello sport ci ha abituati<br />

a fumogeni e speaker esagitati, fuochi d’artificio e majorette, cannoni sparafumo e<br />

musiche assordanti. Preliminari, come si suol dire. Ma il bello viene (solo) dopo.<br />

55<br />

segnali di fumo<br />

L’entrata in campo<br />

di Jared odrick<br />

(dolphins) per il match<br />

contro i raiders a Miami.


zoom<br />

giochi<br />

di potere<br />

foto di david Guttenfelder<br />

In fila per tre cantava Bennato per mettere in ridicolo un’educazione di regime, di obbedienza al<br />

potere,ricordando itempidellascuola.APyongyang,inNordCorea,altrochetre,quiibambini<br />

sono infila per migliaia, ordinati,disciplinati,per formare giganteschi caratteri che rappresentanoinomideidittatoripassatiepresenti,delleForzearmateinoccasionedeiGiochidell’Arirang.<br />

56


Un contrasto evidente fra la grazia dei colori, la bellezza degli arabeschi sul prato e la violenza<br />

nascosta in essi, che chi non vive in quel regime non può cogliere. Un contrasto che, però, non<br />

cancellalasensazioneditenerezzaispiratadaqueibambini,educatinelsolcodelletradizioniorientali,<br />

rispettosi delle indicazioni ricevute, ma meritevoli di un po’ di vera gioia. Gennaro Bozza<br />

57<br />

tutti in fila<br />

Migliaia di bambini<br />

durante i Giochi<br />

dell’arirang a Pyongyang,<br />

nella Corea del nord.


zoom<br />

Il pugIle suonato<br />

adesso le suona<br />

foto di GABRiEL BoUYS<br />

«Mi sono ispirato a una barzelletta che si racconta dalle mie parti. È quella del pugile suonato,<br />

che a forza di prenderle non si accorge di quello che succede. Alla fine del round si<br />

appoggia alle corde e chiede al suo allenatore: “Come vado?”. Lui gli risponde: “Se lo ammazzi,<br />

pareggi!”». Valentino Rossi rideva nel descrivere la genesi del casco ideato con quei<br />

58


matti dei suoi amici per il GP di San Marino. In efetti, nel corso della stagione, ne ha prese<br />

parecchie il pilota della Ducati. Ma se quella vignetta poteva far pensare a una resa, Vale<br />

in pista ha dimostrato che non ha nessuna intenzione di finire al tappeto. Se la moto lo aiuta,<br />

il talento è ancora tutto lì. E alla fine del campionato mancano ancora cinque riprese…<br />

59<br />

la gIoIa<br />

Valentino Rossi, 33 anni, è<br />

arrivato 2° a Misano. Si è<br />

trattato del secondo<br />

podio stagionale.


zoom<br />

nel ciclo prevale<br />

la linea verde<br />

foto di Bryn Lennon<br />

I Mondiali di ciclismo di Valkenburg, in Olanda, vivranno domani, domenica, il loro atto<br />

conclusivo e più importante, come da tradizione. Sui 267 km di un percorso non particolarmente<br />

duro disegnato sul tracciato della Amstel Gold Race, si sfideranno infatti i grandi<br />

della bicicletta, da Contador e Freire a Gerrans, da Boonen a Gilbert. Sono i favoriti di una<br />

60


gara che si preannuncia sotto la pioggia, e per questo adatta anche al nostro Vincenzo Nibali,<br />

uomo di punta di una Nazionale mai così inedita e giovane. La Federciclismo ha infatti<br />

deciso di lasciare a casa tutti gli squalificati e indagati per doping (lista purtroppo blasonata<br />

e lunga), afdandosi ai vari Moser (Moreno), Ulissi, Marcato e Capecchi.<br />

61<br />

prima prova<br />

Le ragazze australiane<br />

dell’orica nella crono<br />

a squadre donne, vinta<br />

dalla Specialized (Ger).


zoom<br />

gli ultras<br />

della patria<br />

foto di donald Miralle<br />

Non si lasciano sfuggire mai un’occasione, soprattutto quando si tratta di scendere in campo.<br />

Gli statunitensi sono patriottici fino all’eccesso e amano farlo vedere. Le competizioni sportive<br />

si rivelano il teatro più adatto per esporre al mondo (se si tratta di manifestazioni internazionali)<br />

o ai propri connazionali (in caso di eventi locali) i loro simboli, dalla bandiera<br />

62


all’inno. L’amore per la patria è un sentimento che viene coltivato nelle scuole fin dalla più<br />

tenera età, così come il rispetto delle regole sportive e dell’avversario. E in Italia? In Italia<br />

no. Nelle scuole a malapena ci sono palestre agibili e nessuno conosce il testo intero dell’inno.<br />

Allo stadio lo cantiamo a squarciagola, ma ripetiamo due volte la stessa strofa…<br />

63<br />

mega simbolo<br />

Militari americani<br />

con un’enorme bandiera<br />

prima di un incontro<br />

di nfl a San diego.


zoom<br />

a sydney sbarca<br />

un po’ di juventus<br />

foto di Mark kolbe<br />

È Sydney, ma sembra Torino. E non può essere altrimenti: Alex Del Piero sbarca in Australia,<br />

a quasi 17.000 km dalla città che l’ha reso grande (non solo calcisticamente), portando<br />

con sé 19 anni di emozioni bianconere. Trionfi(tanti), delusioni (qualcuna) e l’affetto infinito<br />

dei tifosi, culminato nella standing ovation nell’ultima partita allo Juventus Stadium. Per<br />

64


sua ammissione, non avrebbe mai potuto indossare un’altra maglia in Italia. Per questo, ha<br />

scelto un’altra “<strong>sfida</strong>” per continuare a giocare, in un continente che punta su di lui anche<br />

per favorire la diffusione del soccer, da quelle parti quasi uno sport minore. Con la certezza<br />

che alla Juventus sarà sempre legato. E, come dice lui, «è giusto così». Silvia Cimini<br />

65<br />

acclamato<br />

alex del Piero, sciarpa<br />

del Sydney fC al collo,<br />

firma autografi al suo<br />

arrivo all’aeroporto.


zoom<br />

non perDIamocI<br />

DI vIsta<br />

Foto di RyAn PieRSe<br />

66<br />

DI corsa<br />

Al Running Festival di<br />

Sydney, i concorrenti<br />

passano sotto il famoso<br />

Harbour Bridge.


la storia/Vite tra i pali<br />

giovani promesse<br />

I fratelli Gomis.<br />

Da sinistra, Alfred<br />

(19 anni appena<br />

compiuti) e Lys (24<br />

a ottobre). Sono nati<br />

a Ziguinchor, in<br />

Senegal, ma vivono<br />

in Italia da 18 anni.<br />

68


I fratelli Gomis del Torino<br />

la porta<br />

È di casa<br />

le riserve di gillet in granata sOnO<br />

lys e alfred, senegalesi, che sOgnanO<br />

di diventare il primO pOrtiere<br />

di cOlOre a esOrdire in serie a.<br />

una stOria che inizia cOn un papÀ<br />

che lascia il calciO in patria per fare<br />

l’asfaltatOre a cuneO. e cOntinua<br />

cOn maurice, il terzO fratellO,<br />

che nelle giOvanili prOmette bene…<br />

di silvia guerriero<br />

foto di gughi fassino<br />

69


la storia/I fratelli Gomis<br />

Curioso: i soli piemontesi<br />

del Torino sono due bei<br />

ragazzoni mori di origine<br />

senegalese, cittadini di<br />

Cuneo a tutti gli efetti. E<br />

c’è di più: Lys e Alfred Gomis sono fratelli<br />

ed entrambi giocano tra i pali, il<br />

maggiore (24 anni a ottobre) come secondo<br />

di Gillet e l’altro (19) come terzo, oltre<br />

che titolare nella Primavera. Non è finita:<br />

c’è anche Maurice, classe 1997, che gioca<br />

negli Allievi granata. Il ruolo? Portiere,<br />

naturalmente. Proprio come papà Charles,<br />

una gloria in Senegal. «Sì, ma lì non<br />

è che ci fosse un gran campionato», minimizza<br />

Lys. La storia è comunque afascinante:<br />

una dinastia di portieri, la<br />

maglia da numero uno nel Dna. Peccato<br />

che afascini più i cronisti dei diretti interessati,<br />

che ne parlano come di un fatto<br />

normalissimo. Anzi: «All’inizio nessuno<br />

di noi voleva farlo. Eravamo<br />

entrambi attaccanti». Fortuna che Maurice,<br />

almeno lui, si è messo i guanti per<br />

spirito di emulazione... Ricorda il maggiore:<br />

«A me piaceva stare davanti, però<br />

non ero buono coi piedi e mi hanno spedito<br />

in porta». Ride Alfred: «Pure io sognavo<br />

di fare i gol, ma in campo praticamente<br />

rotolavo: mi hanno messo dietro<br />

perché ero cicciottello». «Cicciottello?<br />

Era un chiattone!», lo prende in giro l’altro,<br />

che poi ammette: «Non mi è dispiaciuto<br />

cambiare ruolo, il fatto che papà<br />

fosse portiere mi incuriosiva». Il fratello<br />

invece non ne voleva sapere, ma nella<br />

sua squadra mancava il portiere: così<br />

trovò una scappatoia e ottenne di giocare<br />

un tempo in porta e l’altro in attacco.<br />

Erano i tempi delle giovanili di Cuneo,<br />

dove hanno iniziato: «Giocavamo con gli<br />

amici sotto casa e ci ha visto un osservatore,<br />

che ci ha chiamato per un provino»,<br />

racconta Alfred. «Io avevo 5 anni, a 8<br />

sono stato preso dal Torino, che per me<br />

è stato come una famiglia». Però la casa,<br />

sottolinea Lys, resta Cuneo: «È un posto<br />

che adoriamo, ci siamo trovati alla grandissima.<br />

Infatti mi è spiaciuto andare<br />

via, tre anni dopo Alfred, quando ci siamo<br />

ricongiunti a Torino. Io ci sono arrivato<br />

grazie al direttore generale Comi,<br />

70<br />

alfred, il destro<br />

Da 10 anni al Torino. È tifoso dell’Arsenal.<br />

Fra i portieri gli piace Casillas e si ispira a Cech.<br />

ALTRE DINASTIE TRA I PALI<br />

E i Mandanda<br />

sono in quattro<br />

Prima dei fratelli Gomis (qui sotto, in<br />

mezzo a Lys e Alfred, c’è Maurice, 15<br />

anni: sono tutti e tre portieri come<br />

papà Charles) ci sono state celebri<br />

famiglie di portieri. Proprio a Torino<br />

hanno fatto storia i Bacigalupo: Valerio,<br />

portiere dello squadrone perito a<br />

Superga, e Manlio, il maggiore, che il<br />

granata lo indossò vent’anni prima, fra<br />

il 1927 e il 1929, vincendo il primo<br />

scudetto della storia del Toro. Sono<br />

passati in Piemonte anche alcuni dei<br />

famosi fratelli Sentimenti: dei cinque,<br />

due hanno giocato tra<br />

i pali (Arnaldo, il<br />

secondo, e Lucidio, il<br />

quarto). Impossibile<br />

però insidiare il<br />

primato dei quattro<br />

fratelli Mandanda,<br />

originari dello Zaire, in<br />

attività in Francia:<br />

Steve (numero uno del<br />

Marsiglia e della<br />

Nazionale), Parfait,<br />

Riffi e Over. Di padre<br />

in figlio, infine, si sono<br />

passati i guanti i<br />

Cudicini (Fabio e<br />

Carlo) e, in Spagna, i<br />

Reina (Miguel e Pepe).


che per me è un secondo padre: mi è sempre<br />

stato vicino, anche nei momenti difficili».<br />

Quando si parla di momenti difcili,<br />

i Gomis non pensano mai agli inizi<br />

italiani. Sentite Alfred: «Papà è emigrato<br />

quasi vent’anni fa, senza drammi né<br />

problemi: ha sentito che Cuneo ofriva<br />

delle possibilità e ci è andato. Ha trovato<br />

subito lavoro nell’edilizia (asfalta le strade,<br />

ndr) e ha portato tutta la famiglia: ha<br />

capito che era il posto ideale per vivere e<br />

far crescere i figli. Non abbiamo neanche<br />

ricordi del Senegal: quando siamo andati<br />

via io avevo 5 anni, Alfred uno».<br />

Cuneo, all’epoca, non era certo una città<br />

cosmopolita, eppure il razzismo non li<br />

ha mai toccati. «Ci siamo integrati benissimo.<br />

E anche se i nostri amici non parlavano<br />

la nostra lingua, con loro giocavamo<br />

a calcio tutto il giorno e quella del<br />

pallone è una lingua universale. Poi,<br />

certo, negli stadi il razzismo c’è, i cori li<br />

sentiamo, però la cosa non ci tocca: c’è<br />

molta ignoranza, il problema non è nostro».<br />

Anche al Torino l’inserimento è<br />

stato perfetto. Parola di Lys: «È un bel<br />

gruppo, molto unito, che lavora bene e sa<br />

sdrammatizzare». Alfred: «Il primo<br />

giorno qui il mister Ventura ha detto a<br />

noi nuovi che questo era un gruppo fantastico,<br />

in cui non avremmo dovuto sforzarci<br />

per farne parte perché ci avrebbero<br />

tirato dentro subito. È stato così». A Torino,<br />

quest’anno, i Gomis giocano assie-<br />

me per la prima volta. Ma vivono separati:<br />

Alfred nel residence delle giovanili,<br />

dove sta anche Maurice, e Lys in un appartamento<br />

vicino allo stadio. «Strano?<br />

Macché: già a casa non lo sopporto!»,<br />

scherza Lys, che adesso aspetta l’arrivo<br />

a Torino della fidanzata Martina, con cui<br />

sta da un anno e mezzo, per convivere.<br />

«Non vedo l’ora. Anche perché sto andando<br />

avanti a pasta in bianco e afettati,<br />

non ne posso più!». Il più piccolo, invece,<br />

si dichiara «uno spirito libero.<br />

Mica voglio fare la sua fine, no?!». E poi,<br />

come ha detto di recente El Shaarawy, la<br />

serie A aiuta e vuole approfittarne: «Prima<br />

le ragazze non mi consideravano,<br />

adesso è tutta un’altra storia…». Ma se<br />

chiediamo chi ha più successo con il gentil<br />

sesso, Lys non resiste: «Io, naturalmente,<br />

sono più bello! Però sono fedele,<br />

scrivete che è Alfred a cuccare di più».<br />

Di sicuro sono entrambi vanitosi.<br />

gommetta e bagheera<br />

Lys, soprannominato Gommetta per via<br />

delle guance («Me le tirano tutti»), ha il<br />

vezzo delle creme: «Mi piace curarmi e<br />

profumarmi». «Ma in spogliatoio lo facciamo<br />

tutti. Poi, certo, c’è chi ne mette sei<br />

chili», interviene Alfred, detto Bagheera<br />

(«Come la pantera del Libro della Giungla»).<br />

A proposito di spogliatoi: «Nel nostro<br />

ci si diverte un casino, facciamo<br />

tanti scherzi: Di Cesare e Masiello sono<br />

lys, il mancino<br />

Dal ’06 al Toro, con una parentesi al Casale in C2.<br />

Tifa Fiorentina; adora Frey, Sereni e Handanovic.<br />

i migliori». Anche loro due, in quanto a<br />

burle, non sono da meno. Alfred però si<br />

frena: «Sono l’ultimo arrivato, sto calmo»,<br />

e si sfoga in famiglia. «Non vi dico<br />

con la storia della cittadinanza», racconta<br />

Lys, che è italiano solo da poche settimane.<br />

«Io, in quanto maggiorenne, ci ho<br />

messo più tempo ad avere i documenti,<br />

arrivatianche grazie al presidente Cairo.<br />

Alfred li ha avuti tre anni fa perché la<br />

domanda è arrivata congiuntamente a<br />

quella dei nostri genitori. Così ero l’unico<br />

straniero in famiglia e mi davano<br />

dell’extracomunitario!». «Sì, dovevamo<br />

buttarlo fuori di casa, c’era già un gommone<br />

pronto!», continua Alfred, confermando<br />

il giudizio di chi li descrive solari<br />

e spiritosi. E in campo? Beppe Zinetti,<br />

il preparatore dei portieri, spiega che<br />

«Lys è esplosivo e reattivo, Alfred molto<br />

bravo tecnicamente. Ma dicono che il più<br />

forte è il terzo… Comunque hanno le carte<br />

in regola per giocare». Toccherà a uno<br />

di loro l’onore di essere il primo portiere<br />

di colore a esordire in serie A. Il candidato<br />

è ovviamente Lys (che ha debuttato in<br />

B l’anno scorso, come premio, nell’ultima<br />

di campionato a Bergamo): «Non vedo<br />

l’ora! Però non voglio mica tirarla a Gillet…<br />

E poi non mi lamento. Anche perché<br />

Torino è particolare: qui ti osannano<br />

anche se stai in panchina, i tifosi stravedono<br />

per me e mio fratello». Già, Lys e<br />

Alfred giocano proprio... in casa.<br />

71<br />

© RIPRoDuzIoNE RISERvATA


intervista/Cirque du football<br />

Gunther Celli<br />

messi<br />

lo sai fare<br />

questo?<br />

parla il campione italiano di calcio freestyle che a lecce<br />

rappresenta l’italia al mondiale. ha cominciato come calciatore, si<br />

allena per ore inventando palleggi e acrobazie e al meazza si È esibito<br />

con ronaldinho. «ma nessun calciatore professionista puÒ battermi»<br />

nella storia del calcio italiano<br />

il nome Gunther è<br />

associato a un pastore<br />

tedesco che nel 2002 divenne<br />

proprietario del<br />

Pisa. Un cane con la palla tra i piedi, pardon,<br />

le zampe. L’esatto opposto diunaltro<br />

Gunther, ilbresciano Celli,ilquale, grazie<br />

a un’abilità nel palleggio che sfiora le leggi<br />

della fisica, è uno dei freestyler più forti<br />

del mondo. Avendo vinto la finale nazionale,<br />

rappresenterà l’Italia al Mondiale<br />

del “RedBullStreet Style”, inprogramma<br />

oggi, 22 settembre, a Lecce.<br />

chi è Gunther celli?<br />

«Un ventitreenne appassionato di calcio.<br />

Ho giocato ala in Seconda categoria, anche<br />

se ero più bravo nel calcio a 5. La mia<br />

vita cambiò a 16 anni quando conobbi il<br />

calcio freestyle. Iniziai ad allenarmi e<br />

oggi sono uno dei migliori del pianeta».<br />

di giovanni cortinovis ˜ foto di marcello bonfanti<br />

Qual è il suo record di palleggi?<br />

«È una perdita di tempo. Palleggiando<br />

semplicemente mi è praticamente impossibile<br />

sbagliare. La difcoltà sta nel non<br />

perdere la palla quando si fanno particolari<br />

trick (figure, ndr) con le gambe».<br />

nel calcio un giocatore che eccede nel<br />

palleggio viene spesso paragonato a<br />

una foca. l’hanno mai chiamata così?<br />

«No, anche perché la parte più importante<br />

si fa inpiedi con le gambe e i piedi, mentre<br />

quelle fatte con la testa, le spalle o da<br />

terra sono delle sfumature».<br />

72<br />

“<br />

mi alleno 4 ore al<br />

giorno e se ne salto<br />

uno divento nervoso<br />

si può dire che per il controllo palla<br />

siete simili ai top player del Barça?<br />

«Ci sono somiglianze dal punto di vista<br />

acrobatico perché il freestyle è molto<br />

esplosivo e bello da vedere, proprio come<br />

il calcio dei blaugrana».<br />

lo scopo del calcio è segnare. non le<br />

manca il gol?<br />

«No, nel freestyle sei tu e la palla e non<br />

devi contare sui compagni. Tutto ciò è un<br />

problema perché il freestyle è uno sport<br />

difcile per chi vuole iniziare: non essendoci<br />

allenamenti di squadra è fondamentale<br />

la voglia di migliorarsi di continuo».<br />

lei è un individualista?<br />

«Parecchio, anche nel calcio».<br />

non essendoci i gol, sono i giudici a<br />

stabilire i vincitori.<br />

«Purtroppo nel freestyle mancano sia il


dal capannone al mondiale<br />

gunther celli, 23 anni, bresciano, compie un esercizio a testa in giù in un capannone della sua città.<br />

73


intervista/Gunther Celli<br />

regolamento sia i punteggi. In ogni fase<br />

ci sono cinque giudici, ognuno dei quali<br />

sceglie il vincitore, ma senza dare voti o<br />

giustificare la sua preferenza. Questo fa<br />

sì che si vada a gusto e molti non hanno<br />

abbastanza competenza per giudicare».<br />

Che cosa proporrebbe?<br />

«Ogni giudice vota per una categoria:<br />

uno per il Lower Body, il trick con i piedi,<br />

uno per Upper (con spalle, collo, petto e<br />

testa) e Sit Down (da seduti), un terzo per<br />

creatività e stile, un quarto per la difcoltà<br />

dei trick e l’ultimo che calcoli gli<br />

errori».<br />

I giudici le tolsero la vittoria del Mondiale<br />

2011. Come andò?<br />

«L’anno scorso a Praga si disputò un<br />

Mondiale con 180 atleti (non del ciruito<br />

Red Bull, ndr): nella Battle, <strong>sfida</strong> a quattro<br />

dove passano in due, fui estromesso agli<br />

ottavi senza ragione. Invece nella Sick 3<br />

(ciascuno presentala combinazione ditre<br />

trick a scelta) fui giudicato il migliore,<br />

però i giudici mi tolsero il titolo per il mio<br />

comportamento nei loro confronti».<br />

Che cosa combinò?<br />

«I giudici erano freestyler e per dimostrare<br />

agli altri concorrenti che erano di un<br />

livello tecnico basso, li scimmiottai».<br />

“<br />

Mi alleno a ritmo<br />

di musica: drumand-bass,<br />

dubstep,<br />

nu metal. Per le cose<br />

creative l’hip hop<br />

Quante volte si allena?<br />

«Quattro ore al giorno e se ne salto uno<br />

divento nervoso. È anche per questo che<br />

all’università mi sono fermato: a Scienze<br />

motorie serve l’obbligo di frequenza, ma<br />

io devo poter allenarmi come voglio».<br />

Come?<br />

«Essendo un allrounder, alleno tutti i tipi<br />

di trick, sia da terra sia in piedi. La maggior<br />

parte dei freestyler è interessata solo<br />

alle cose fatte in piedi e con i piedi. Io ripeto<br />

il gesto più volte, filmandomi».<br />

Dove?<br />

«In una strada chiusa vicino a casa.<br />

Quando piove, vado sotto i portici».<br />

Con la musica?<br />

«Sempre, ma senza cufe. Uso lo stereo.<br />

Per allenarmi duramente scelgo drum-<br />

74


L’EVENTO ➽ A LECCE<br />

I migliori del mondo<br />

si <strong>sfida</strong>no in anfiteatro<br />

L’Anfiteatro romano di Lecce<br />

ospita oggi, 22 settembre, la<br />

finale mondiale del ìRed Bull<br />

Street Style”, giunto alla terza<br />

edizione dopo quella brasiliana<br />

(San Paolo) del 2008 e quella<br />

sudafricana (Città del Capo)<br />

del 2010. Le regole sono semplici:<br />

tre minuti, due giocatori,<br />

una palla, così i freestyler si<br />

affrontano due alla volta in<br />

un’area di sette metri di<br />

stop agli studi<br />

Altri esercizi tra<br />

le macerie industriali.<br />

Per potersi allenare,<br />

Celli ha accantonato<br />

gli studi di Scienze<br />

motorie.<br />

circonferenza, alternandosi nel<br />

possesso palla ogni 30 secondi<br />

per un periodo totale di tre<br />

minuti. In tutto, ogni freestyler<br />

ha quindi a disposizione un<br />

minuto e mezzo per eseguire<br />

i migliori trick. Durante la prova<br />

è concesso tutto, tranne l’uso<br />

delle mani. A rappresentare<br />

l’Italia, oltre a Gunther Celli,<br />

ci sarà in campo femminile<br />

la veronese Laura Biondo.<br />

and-bass, dubstep o nu metal. Per le cose<br />

creative l’hip hop oppure musica da<br />

breakdance con bit stabili».<br />

Qual è il livello del freestyle da noi?<br />

«Abbiamo 500 praticanti di livello base,<br />

una cinquantina di veri freestyler cioè di<br />

livello buono e tre di livello europeo».<br />

Chi sono i più forti al mondo?<br />

«Russi e, soprattutto, polacchi: lì sono<br />

tanti e ogni 15 giorni hanno un torneo».<br />

E in Italia ci sono tornei?<br />

«Io partecipo a 70 eventi nazionali, ma le<br />

gare sono quasi tutte all’estero».<br />

Ha tempo per andare allo stadio?<br />

«Per eventi. Quando Ronaldinho è stato<br />

presentato dal Milan al Meazza ero uno<br />

dei quattro che palleggiavano con lui».<br />

Quanto è bravo Dinho?<br />

«Non ci sono calciatori professionisti che<br />

si possono considerare freestyler».<br />

Come andrà il Mondiale?<br />

«Spero che vinca chi fa la cosa più difcile<br />

perché il freestyle è sport, non arte,<br />

invece molti premiano chi fa la cosa più<br />

divertente. Nella ginnastica non vince chi<br />

è più simpatico ma chi è più tecnico».<br />

75<br />

© riPrOduziONE riSErVATA


il ritratto/Il boss della Nba<br />

T MoThy FaDek<br />

David Stern<br />

il mito alle spalle<br />

David Stern, 70 anni,<br />

davanti a una<br />

gigantografia di Michael<br />

Jordan, ex asso dei Bulls.<br />

il re mida del BasKet<br />

Il pIÙ longevo commIssIoner dello sport Usa compIe 70 annI. da 28 governa<br />

la nba, che ha reso rIcca, vedendo crescere I sUoI pIÙ grandI mItI<br />

ventun novembre 2004, austero<br />

stanzone nella pancia<br />

delMadisonSquareGarden<br />

zeppo di giornalisti e televisioni.<br />

Il commissioner della<br />

Nba David Stern deve sbrogliare una<br />

delle peggiori situazioni mai capitategli<br />

durante il suo ventennale mandato. Due<br />

giorni prima, nel corso della partita fra<br />

Pistons e Pacers a Detroit, milioni diamericani,<br />

invece che a un incontro di basket,<br />

avevano assistito in diretta a una megarissa<br />

da Far West. Colpito da un bicchie-<br />

di massimo lopes pegna<br />

re di birra lanciato da uno spettatore,<br />

l’odiato Ron Artest, giocatore di Indiana,<br />

era salito sugli spalti e aveva malmenato<br />

il probabile colpevole.<br />

Un episodio così rischiava di mandare<br />

all’aria il lavoro di anni per far crescere<br />

la sua Lega. Serviva una decisione rapida<br />

ed efficace. Così, quella sera dentro al<br />

Garden, meno di 48 ore dopo il fattaccio,<br />

Stern diventa giudice unico e severo della<br />

vicenda. Infligge 143 giornate a nove<br />

giocatori che avevano alimentato la zuffa,<br />

incluse 73 al solo Artest: la sanzione<br />

più pesante della storia Nba. Con aria<br />

pacata e un pelo di arroganza pronuncia<br />

una frase a effetto: «È stata una decisione<br />

unanime, la mia».<br />

È un flashback necessario per capire chi<br />

è David Stern, che oggi compie 70 anni<br />

di cui 28 e 7 mesi da commissioner (il più<br />

longevo dopo Pete Rozelle della Nfl): un<br />

uomo mite, ma inflessibile, dotato di una<br />

finissima dialettica. Ha origini umili. È<br />

figlio di salumieri ebrei e l’unico breve<br />

contatto con il basket giocato è con la<br />

squadretta della sinagoga vicino casa, a<br />

77


il ritratto/David Stern<br />

quante stelle<br />

Stern con alcuni<br />

campioni della Nba.<br />

Quella che lo ritrae<br />

con Gallinari è stata<br />

scattata la notte del<br />

draft, in cui Danilo fu<br />

scelto col numero 1.<br />

“<br />

Rappresento le franchigie, ma se svolgi<br />

con diligenza il tuo lavoro farai<br />

gli interessi di tutti, anche<br />

dei giocatori e dei tifosi<br />

78<br />

Teaneck nel New Jersey. Quando diventacommissionernelfebbraiodel1984,<br />

dopo aver occupato altri ruoli nella<br />

Lega fin dal 1966, la Nba è nettamente<br />

il fanalino di coda nelle passioni degli<br />

americani, dietro al baseball e al football.<br />

Le finali Nba non sono trasmesse<br />

in diretta e non c’è ancora il salary<br />

cap, il tetto salariale che dovrebbe<br />

garantire maggior equilibrio fra le<br />

squadre iscritte al campionato. Gli<br />

serviranno pochi anni per ribaltare<br />

lasituazione,finoatrasformarel’Nba<br />

in un’industria da quasi 4 miliardi<br />

di dollari a stagione. Al suo arrivo,<br />

i contratti tv fruttano poco più di<br />

100 milioni. Il primo che porta la<br />

sua firma ne farà entrare in cassa<br />

quasi 200, mentre l’ultimo accordo<br />

nel 2008 è di 4,6 miliardi di dollari<br />

per sei anni, cioè 930 milioni a<br />

campionato.<br />

È pagato dai proprietari (15 milioni l’anno),<br />

ma ha a cuore la controparte. Dice:<br />

«Rappresento le franchigie, ma se svolgi<br />

con diligenza il tuo lavoro farai gli interessi<br />

di tutti, anche dei giocatori e dei<br />

tifosi». Non per niente, è un simpatizzante<br />

dei democratici. Ma questa celebre<br />

frase viene messa a dura prova durante<br />

il lockout del 1998, poi risolto accorciando<br />

la stagione a 50 partite. E soprattutto


durante l’ultima serrata (quella del<br />

2001), in cui si va pericolosamente<br />

vicino alla cancellazione dell’intero<br />

campionato. Sarebbe stato un danno<br />

incalcolabile.<br />

In molte delle sue interviste a fine degli<br />

Anni 90, parla di globalizzazione quando<br />

ancora Internet è solo una vaga idea.<br />

Gli interessano i mercati emergenti, popolosi<br />

come la Cina o ricchi come la nuova<br />

Russia. E così, nel 2002 arriva nella<br />

Nba il cinese Yao Ming, autentico monumento<br />

nazionale in patria: il 9 novembre<br />

2007, quando i suoi Houston Rockets<br />

affrontano i Milwaukee Brewers dell’altro<br />

cinese Yi Jianlian, incollati alla tv nel<br />

loro Paese ci sono più di 200 milioni di<br />

telespettatori: ancora oggiè la partita più<br />

vista nella storia della Nba. Poi, nel 2010<br />

Mikhail Prokhorov, il 7° uomo più ricco<br />

di Russia, diventa proprietario dei New<br />

Jersey Nets (oggi, Brooklyn), primo non<br />

americano della Lega. Ogni progetto di<br />

Stern viene realizzato e piace molto anche<br />

per questo. Quando capisce che i suoi<br />

giocatori si vestono come membri delle<br />

gang non indugia a imporre un dresscode<br />

che ripulisca l’immagine da sconvenienti<br />

paragoni. Quando qualcuno gli<br />

chiede se abbia il timore che gli stranieri<br />

un giorno potranno sorpassare il numero<br />

di americani, ti ferma e corregge:<br />

«Please, non parlerei di stranieri, ma di<br />

international star». Ossessionato dalla curadeldettaglio,<br />

perché nelmondodiStern<br />

nulla è casuale. E quando qualcosa s’inceppa,<br />

l’uomo mite, che pubblicamente<br />

sorride alla tv e ai giornalisti, sbatte furiosamente<br />

i pugni sulla sua scrivania<br />

nell’ufficio dell’Olympic Tower della<br />

Quinta Strada.<br />

Quando nell’estate del 2011 la Nba, che<br />

ha temporaneamente in gestione i New<br />

Orleans Hornets, mette il veto al trasfe-<br />

79<br />

rimento di Chris Paul ai Lakers, gli piovono<br />

addosso critiche pesantissime. E<br />

dopo l’ultima estenuante battaglia per<br />

rinnovare l’accordo con il sindacato lo<br />

scorso novembre, Stern per la prima<br />

volta parla di pensione. Dice: «Per il rinnovo<br />

del prossimo contratto collettivo,<br />

sicuramente non ci sarò». Cioè il 2018.<br />

Ma sembra che l’addio avverrà molto<br />

prima, forse già nel 2014. L’erede designato<br />

sarà quasi certamente il suo delfino<br />

Adam Silver.<br />

© riproDuzioNe riServata<br />

paul beNo t, mark terr ll, N ck laham, joNathaN DaN el, al SoN w Se, johN mabaNGlo


L’OSPITE/A tutto basket<br />

Tra sport e musica<br />

La PaSSIOnE SEcOndO<br />

Spike<br />

Lee<br />

REDUCE DAL FESTIVAL DI VENEZIA DOVE HA PRESENTATO IL SUO FILM SU MICHAEL<br />

JACKSON, IL REGISTA SVARIA DALL’ADORATO bASKET A MESSI, DALL’OLIMPIADE<br />

ALL’EDUCAZIONE DI SUO FIGLIO: «L’UNICA COSA CHE DECIDO IO PER LUI SONO<br />

LE SqUADRE CHE DEVE TIFARE: NEw yORK KNICKS, yANKEES, RANGERS...»<br />

di Marco Consoli ˜ foto di Xavier Torres-bacchetta<br />

È naTO ad aTLanTa<br />

Shelton Jackson<br />

“Spike” Lee, 55 anni.<br />

Regista, è anche attore,<br />

sceneggiatore e scrittore.<br />

80


l’OsPite/Spike Lee<br />

Considerato quanto il talento<br />

di Spike Lee abbia contribuito<br />

a creare alcune<br />

delle più straordinarie performance<br />

d’attore in pellicole<br />

come Malcolm X, La 25ª Ora e Inside<br />

Man, c’è da chiedersi qualirisultati avrebbe<br />

potuto ottenere se avesse fatto l’allenatore.<br />

Il cinquantacinquenne Lee è una<br />

delle star americane più appassionate di<br />

sport, a partire dall’amatissimo basket,<br />

e la volta in cui più si è avvicinato al ruolo<br />

di trainer è stato quando ha diretto<br />

alcuni giocatori tra cui Shaq, Michael<br />

Jordan e Charles Barkley per l’unico suo<br />

film sportivo: He Got Game. «Non mi piace<br />

dirigere gli attori come robot», spiega<br />

il regista. «Voglio lasciarli liberi di esprimere<br />

le proprie qualità e così ho voluto<br />

che tutti sul parquet, come sul set, improvvisassero<br />

le loro azioni». Sbarcato<br />

al Festival di Venezia con un cappellino<br />

dei Knicks e una T-shirt di Michael Jackson,<br />

Spike Lee è arrivato per promuovere<br />

Bad 25, documentario celebrativo di<br />

Jacko e dei 25 anni dall’uscita dell’album<br />

Bad. Anziché accompagnato dall’addetto<br />

stampa, si presenta all’intervista in compagnia<br />

del quattordicenne figlio Jackson.<br />

E non gli dispiace di parlare del suo argomento<br />

preferito.<br />

In un passaggio del film, Michael<br />

Jackson viene paragonato ai campioni<br />

dello sport. Qual è il parallelo?<br />

«Se fai un paragone tra Muhammad Ali,<br />

Michael Jordan, David Beckham e uno<br />

come Michael Jackson, quello che il pubblicovede<br />

èlaperformancestraordinaria,<br />

sul palco o sul campo, ma non il lavoro<br />

durissimo che c’è voluto per arrivare lì.<br />

Tutti questi campioni, per diventare tali,<br />

si sono letteralmente fatti il culo.<br />

Il talento non basta, questa è una cosa<br />

che la generazione di mio figlio non vuole<br />

capire».<br />

Lei spera che suo figlio intraprenda<br />

la sua carriera?<br />

«Io e mia moglie Tanya cerchiamo di<br />

esporre i nostri figli a tutti gli stimoli<br />

possibili, per dar loro la libertà di capire<br />

che cosa piace loro. Jackson da un po’ si<br />

è appassionato al design: vorrebbe disegnare<br />

nuovi modelli delle Nike. L’unica<br />

cosa che decido io per lui sono i suoi gusti<br />

in fatto di sport. Le sue squadre sono<br />

le mie: i New York Knicks, gli Yankees,<br />

iRangerselasquadradifootballdell’Università<br />

della California, dove Jackson ora<br />

frequenta le superiori».<br />

Nessuna squadra europea?<br />

«Solo l’Arsenal». Il figlio annuisce. «Anche<br />

se nel calcio girano troppi soldi».<br />

Quindi le piacciono anche sport più<br />

poveri...<br />

«Di solito le discipline che mi interessano<br />

sono basket, baseball e calcio, ma in<br />

occasione dell’Olimpiade ho seguito<br />

anche la boxe, il nuoto, la pallavolo e<br />

l’atletica».<br />

Da dove ha origine la sua smisurata<br />

passione per lo sport?<br />

«Il motivo è che ho iniziato a respirare<br />

sport fin dalla tenera età, quando papà<br />

mi portava al Madison Square Garden.<br />

Ci facevano tre eventi sportivi di fila. Poi,<br />

un po’ più grande, ho iniziato a vedere<br />

gli Yankees e i Mets. La passione per lo<br />

sport si tramanda di generazione in generazione<br />

nella mia famiglia».<br />

Parliamo di basket. Che stagione si<br />

aspetta dai Knicks?<br />

«Grandiosa (e solleva il pollice, ndr). Sono<br />

ottimista, ma in realtà ci servirebbe<br />

uno come Danilo Gallinari. Purtroppo<br />

però ha firmato con Denver».<br />

Chi sono gli altri fanatici di pallacanestro<br />

a Hollywood?<br />

«Woody Allen viene sempre a vedere i<br />

Knicks, ma poi ci sono molti altri tifosi,<br />

tra cui per esempio Denzel Washington,<br />

Chris Rock. Uno con cui riesco a divertirmi<br />

parecchio alle partite è Jack Nicholson».<br />

Litigate mai?<br />

«Impossibile, anche perché i Lakers ci<br />

battono quasi sempre».<br />

82<br />

BAD 25, il MitO Di jACkO<br />

in un COfAnettO<br />

“<br />

Il Michael Jackson del<br />

basket è Michael Jordan<br />

in pensione. Lui rimane<br />

sempre il più grande


Forse il motivo è che negli Usa c’è<br />

una cultura dello sport diversa da<br />

quella europea. Si rispettano di più<br />

gli avversari.<br />

«Non è per niente vero, dovresti vedere<br />

che cosa succede quando giochiamo contro<br />

Boston. Ci potremmo anche accoltellare.<br />

Una roba tipo il derby Roma-Lazio<br />

(ride, ndr)».<br />

Chi è oggi il Michael Jackson dello<br />

sport?<br />

Rude. «Michael Jordan in pensione. Lui<br />

rimane sempre il più grande».<br />

Perché ha voluto fare un documentario<br />

su Michael Jackson?<br />

«Siamo della stessa generazione, l’ho<br />

sempre amato, fin da quando si esibiva<br />

con i Jackson Five. Sono cresciuto con<br />

le sue straordinarie canzoni e avrei voluto<br />

anch’io avere una enorme chioma<br />

afro e cantare e ballare divinamente<br />

come lui».<br />

Lei ha diretto diversi documentari su<br />

A BORDO CAMPO<br />

Lee al Madison per<br />

vedere i Knicks e, sotto,<br />

col figlio Jackson al<br />

Festival di Venezia.<br />

campioni come Kobe Bryant e Jim<br />

Brown. Ci sono altri divi dello sport<br />

che la interessano?<br />

«In questo momento, francamente no».<br />

Nemmeno uno come Messi?<br />

«Beh, lui è un calciatore divino, ma mi<br />

accontento di vederlo giocare. Infatti non<br />

ho perso l’occasione quando a giugno è<br />

venuto in New Jersey per l’amichevole<br />

Argentina-Brasile. La sua tripletta è stata<br />

una cosa pazzesca».<br />

Di recente lei ha lavorato anche con<br />

Mike Tyson…<br />

«Mi avevano mandato un dvd dello spettacolo<br />

che Mike aveva già portato a Las<br />

Vegas e mi hanno chiesto di dirigere la<br />

versioneaBroadway.Ho accettato,perché<br />

Mike è un grandissimo ed è stato anche<br />

il mio debutto a teatro. Presentare il proprio<br />

lavoro di fronte al pubblico dal vivo,<br />

ogni sera, è magnifico. Ma ci vuole lo<br />

stesso coraggio che per salire sul ring».<br />

Qual è il suo prossimo progetto?<br />

«Sono appena tornato da New Orleans<br />

dove girerò Old Boy: è un film sulla vendetta<br />

e il mio primo remake della storia,<br />

ma non vi aspettate che sia uguale all’originale<br />

coreano!».<br />

83<br />

© riproduzione riserVata<br />

harr son FunK, JaMes deVaney, an gaVan


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89


Conosciamo il volto duro, violento e spesso inaccettabile dello sport<br />

L’editore e scrittore MICHELE DALAI presenta<br />

FOOTBALL HOOLIGANS.<br />

Il mondo oscuro e sinistro della violenza<br />

negli stadi di calcio<br />

MICHELE DALAI<br />

Nato a Milano nel 1973.<br />

Ha lavorato nella casa<br />

editrice di famiglia e nel<br />

2010 è stato tra i fondatori<br />

del marchio editoriale add,<br />

che dirige. Giornalista<br />

professionista, scrive per varie testate<br />

e ha collaborato con radio e televisione.<br />

DMAX ci concede un accesso<br />

privilegiato alle curve e alle tifoserie<br />

calcistiche internazionali<br />

più agguerrite. “FOOTBALL HOOLIGANS”<br />

analizza i motivi che spingono i tifosi<br />

a commettere sconvolgenti atti di<br />

brutalità nel nome della loro adorata<br />

squadra di calcio


Lanciato il 10 novembre 2011, Dmax è il primo canale<br />

di factual entertainment, attualità e informazione<br />

a taglio maschile sul digitale terrestre free.<br />

Propone docu-realities e reportage su temi<br />

quali motori, extreme food, lifestyle, tecnologia,<br />

sopravvivenza, pop anthropology, pensati per<br />

soddisfare gli interessi e le passioni degli uomini<br />

offrendo un’ampia gamma di contenuti per chi vuole<br />

vedere il mondo da un’altra prospettiva e nei suoi<br />

aspetti più coinvolgenti.<br />

L’editore e scrittore MICHE-<br />

LE DALAI introdurrà ogni<br />

episodio arricchendo il rac<br />

conto con aneddoti e retro<br />

scena legati al mondo delle<br />

tifoserie più violente. Senza<br />

giudicare il fenomeno del tifo<br />

organizzato, degli hooligans e<br />

delle loro imprese dentro e<br />

fuori gli staid, ma piuttosto<br />

offrendo ai telespettatori gli<br />

strumenti per farlo da vici<br />

no, come non era mai stato<br />

possible prima, “FOOTBALL<br />

HOOLIGANS” mostra il volto<br />

duro, violento e spesso inac<br />

cettabile dello sport.<br />

Vedremo nelle varie puntate<br />

l’attore Danny Dyer, inter<br />

prete di un crudele hooligan<br />

nel film inglese The Football<br />

Factory, che dopo essersi<br />

guadagnato il rispetto degli<br />

hooligans, riesce ad avere<br />

un accesso esclusivo al loro<br />

pericoloso mondo, vivendo<br />

FOOTBALL<br />

HOOLIGANS<br />

DAL 23 SETTEMBRE<br />

TUTTE LE DOMENICHE<br />

ALLE ORE 22.55<br />

Informazione pubblicitaria<br />

in prima persona episodi di<br />

violenza estrema ed entran<br />

do in contatto con le vere<br />

organizzazioni che si celano<br />

dietro le società calcistiche,<br />

oltre a partecipare alle par<br />

tite insieme ai membri di ogni<br />

organizzazione e a parlare<br />

perfino con i leader. Danny<br />

si trova anche coinvolto in<br />

scontri tra tifosi rivali con<br />

lacrimogeni e sparatorie.<br />

NEI PRIMI EPISODI:<br />

23 settembre - “Inghilterra”:<br />

Danny Dyer viaggia per tutta<br />

l’Inghilterra per incontrare<br />

le tifoserie più malfamate,<br />

fra cui gli ICF del West Ham,<br />

i Millwall Bushwhackers e gli<br />

Zulu Warriors.<br />

30 settembre - “Scozia”: Dan<br />

ny scopre la rivalità tra le tifo<br />

serie del Rangers e del Celtic,<br />

poi incontra un gruppo di hoo<br />

lingans unico, che unisce i tifosi<br />

di entrambe le squadre.<br />

LO GUARDI, LO VIVI.<br />

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imprese e vita<br />

privata dello<br />

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Nel libro della<br />

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p. 101<br />

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a coNtatto coN la Natura piÙ selvaggia<br />

93<br />

p. 102<br />

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voli<br />

durban e la regione del kwazulu natal<br />

sono raggiungibili con voli che<br />

generalmente prevedono almeno uno<br />

scalo. ecco alcune proposte (tutte a/r):<br />

Klm: da milano o roma con scalo ad<br />

amsterdam e Johannesburg, da € 1.075.<br />

emirates: da milano con scalo a dubai,<br />

da € 695.<br />

british airways: da milano o roma<br />

con scalo a londra e Johannesburg,<br />

rispettivamente da € 1.560 e € 1.300.<br />

info utili<br />

n a t a l<br />

pretoria<br />

durban<br />

> clima: favorevole tutto l’anno, con<br />

inverni miti ed estati calde ma asciutte.<br />

È uno dei paesi del mondo con la più alta<br />

percentuale di giornate di sole all’anno.<br />

> valuta e cambio: rand<br />

(un euro 10,50 rand).<br />

> fuso orario: un’ora in più rispetto<br />

all’ora solare italiana. nessuna differenza<br />

quando in italia è in vigore l’ora legale.<br />

> lingua: undici lingue ufficialmente<br />

riconosciute, tra cui l’inglese, parlato<br />

e compreso ovunque.<br />

> vaccinazioni: nessuna obbligatoria.<br />

È consigliata la profilassi antimalarica<br />

a chi va al kruger park e nelle riserve<br />

del kwazulu natal (da ottobre a marzo).<br />

dalle montagne del drakensberg alle acque dell’oceano<br />

indiano passando per le rapide dell’umzimkhulu, si fa sport<br />

ovunque e tutto l’anno, grazie anche al clima favorevole<br />

Ce n’è per tutti, se cercate sport da praticare,<br />

nel KwaZulu-Natal, provincia<br />

sudorientale del Sudafrica nonché patria<br />

storica degli Zulu (zulu.org.za). Il clima<br />

temperato e l’incredibile varietà di paesaggi<br />

che ofre – strapiombi da togliere il<br />

fiato, spiagge battute da onde poderose,<br />

zone aride accanto a foreste di incredibile<br />

bellezza – ne fanno un paradiso per gli<br />

amanti dell’outdoor e dell’avventura.<br />

Imperdibile, per gli appassionati di trekking<br />

e arrampicata, è la zona montagnosa<br />

dei Drakensberg con i suoi molti percorsi<br />

(tra cui il più rinomato è forse quello che<br />

costeggia il fiume Tugela) o cime come il<br />

Giants Castle e il Cathedral Peak. La cittadina<br />

di Underberg (sa-venues.com/attractionskzn/underberg.php),<br />

situata ai<br />

piedi della catena montuosa, è un ottimo<br />

punto di partenza per escursioni anche<br />

grazie a una buona capacità ricettiva in<br />

termini di alberghi, lodge e guest house.<br />

Un’altra area di grande interesse è quella<br />

di Oribi, nella parte meridionale della<br />

provincia, non solo per il suo valore come<br />

94<br />

oasi naturalistica (vedi box nell’altra pagina)<br />

ma anche dal punto di vista sportivo:<br />

il fiume Umzimkhulu – in lingua<br />

Xhosa “grande casa nel regno degli Zulu”<br />

– con le sue rapide è perfetto per il rafting<br />

(oribigorge.co.za e thegorge.co.za) e, a seconda<br />

dei tratti più o meno impegnativi,<br />

è adatto a praticanti di vario livello. Se è<br />

vero che il mite clima sudafricano consente<br />

di discenderne le acque tutto l’anno,<br />

il vero divertimento inizia però d’estate,<br />

quando il fiume si ingrossa e a kayak e<br />

canoe si afancano grossi gommoni in<br />

grado di ospitarne fino a otto persone, più<br />

sicuri e adatti a gruppi o famiglie.<br />

Lecalde acque dell’oceano Indiano fanno<br />

di queste coste un luogo ideale per gli<br />

sport d’acqua, primo fra tutti il surf. Le<br />

spiagge di Durban, capitale della provincia<br />

e patria della più numerosa comunità<br />

indiana del Paese, si dividono tra North<br />

e South Beach. Accanto a spot più abbordabili<br />

ce ne sono altri più impegnativi,<br />

come New Pier, dove si trovano onde “pesanti”<br />

e “tubi” fantastici (ma pericolosi).


Più esposte al vento rispetto alla città e<br />

proprio per questo con onde invitanti sono<br />

località come Margate o The Bluf (ansteysbeach.co.za),<br />

con point break quasi a<br />

livello di quelli delle Hawaii, ma con il<br />

vantaggio diavere meno surfisti inacqua.<br />

Tra i punti di forza che possono invogliare<br />

a programmare una vacanza all’insegna<br />

delle sport activity da queste parti c’è<br />

poi la buona disponibilità di noleggio di<br />

attrezzature sportive a un costo ragionevole.<br />

L’aftto di una muta e di una tavola<br />

da surf, per esempio, in genere non supera<br />

i dieci euro.<br />

La terra degli Zulu è una regione afascinante<br />

e di grandi contrasti, dove modernità<br />

e bellezza convivono accanto a realtà<br />

ancora piuttosto dure e primitive. Da una<br />

parte rafnate elegantied esclusivi green<br />

da 18 buche come ilSan Lameer, dall’altra<br />

poverissime township in lamiera prive di<br />

alcun segnale di civiltà. In mezzo, la tradizione<br />

Zulu che, dovesse interessare,<br />

tuttora fissa ilprezzo per l’acquisto diuna<br />

sposa in undici capi di bestiame.<br />

OUTdOOr in verSiOne SOfT<br />

e poi c’È l’oasi dell’aquila marziale<br />

a oribi gorge si osservano 200 specie di volatili, predatori compresi<br />

Tra le discipline outdoor<br />

più soft c’è senz’altro il<br />

birdwatching, ideale da<br />

praticare in un’oasi<br />

naturalistica come Oribi<br />

Gorge. Qui si possono<br />

osservare nel loro habitat<br />

naturale oltre 200 specie<br />

di volatili, da predatori<br />

come il falco pescatore e<br />

l’aquila marziale a corvidi<br />

come il Ground Hornbill,<br />

tradizionalmente<br />

considerato portatore<br />

della stagione delle<br />

piogge. Tra le specie che<br />

vivono in quest’area ci<br />

sono poi il coloratissimo<br />

Kingfisher e lo Scopus<br />

Umbretta Umbretta,<br />

meglio noto come<br />

Hammerkop, dal<br />

piumaggio marrone con<br />

iridescenze violacee,<br />

95<br />

nell’oceano<br />

alcune delle<br />

specialità praticabili<br />

nel kwazulu natal,<br />

dal surf al rafting al<br />

trekking a cavallo.<br />

la regione è la più<br />

popolosa del<br />

paese. la capitale<br />

è pietermaritzburg,<br />

la città più nota<br />

invece è durban.<br />

avvolto da un alone di<br />

magia e mistero: tra gli<br />

Zulu, infatti, avvistarne<br />

uno viene considerato<br />

beneaugurante così<br />

come, secondo leggende<br />

diffuse presso altre tribù,<br />

ucciderne un esemplare<br />

attirerebbe castighi<br />

divini di ogni genere,<br />

tra cui nientemeno<br />

che la lebbra.


CLUB/mUsiCa<br />

di Raffaella oliva<br />

muse<br />

Noi tre, da Bolt<br />

alla termodinamica<br />

protagonista della cerimonia di chiusura dell’olimpiade<br />

londinese e, come tutti, colpita dal fenomeno giamaicano,<br />

la band inglese (in italia a novembre) ha scelto per il nuovo<br />

album un titolo legato a energia, inquinamento e ambiente<br />

erano centinaia di persone,<br />

«c’ ballerini, acrobati, musicisti.<br />

Prima di salire sul palco ho pensato che,<br />

rispetto a ciò che stava per accadere, la<br />

nostra performance sarebbe stata… niente!».<br />

Matthew Bellamy parla con modestia<br />

della partecipazione dei suoi Muse alla<br />

cerimonia di chiusura dell’Olimpiade di<br />

Londra. Il cantante, pianista e chitarrista<br />

inglese è passato da Milano per presentare<br />

il nuovo cd The 2nd Law, in uscita il 2<br />

ottobre e contenente il singolo Survival,<br />

inno ufciale dei Giochi. Lo abbiamo incontrato<br />

con il batterista Dominic Howard,<br />

che delle gare a cinque cerchi ci ha<br />

raccontato la finale dei 200 metri: «Incredibile<br />

quanto Bolt fosse lontano dagli altri<br />

e quanto questo sembrasse facile per<br />

lui!».<br />

Avete visto altre gare?<br />

m «Una partita di beach volley. Ma quello<br />

che mi ha colpito è che a Londra erano<br />

tutti felici, negli ultimi 50 anni l’Inghilterra<br />

aveva perso la capacità di celebrare<br />

se stessa, è da così tanto che non vinciamo<br />

nulla, nemmeno il Mondiale di calcio…<br />

Questa volta c’era un sentimento di pa­<br />

BLaCk traffiC<br />

skunk anansie<br />

riunitasi nel 2009, la band della pantera<br />

skin torna con un cd autoprodotto con la<br />

collaborazione di chris sheldon. mix di hard rock<br />

e melodia, lo sentiremo dal vivo a novembre in<br />

italia (19 a milano, 20 a roma e 21 a Jesolo, ve).<br />

CARoSEllo<br />

RECoRdS<br />

triottismo nell’aria, è stato bello vedere il<br />

mio Paese di buonumore».<br />

Voi praticate sport?<br />

d «Lo sportivo del gruppo è Chris (Wolstenholme,<br />

il bassista; ndr), adora il calcio».<br />

m «Quando siamo in tour organizza anche<br />

delle partite con i fan, arriviamo in<br />

una città e tramite Twitter contatta un po’<br />

di gente del posto. Un paio di volte ho partecipato<br />

anch’io, ma non sono bravo. Mi<br />

piacciono gli sport da pigri, tipo il tennis<br />

tavolo».<br />

Parliamo di The 2nd Law. Come mai<br />

questo titolo?<br />

m «Alcuni pezzi del disco esprimono la<br />

potenza della vita umana, altri la paura<br />

del futuro. È la contraddizione che sento<br />

dentro di me: da un lato sono per il progresso,<br />

dall’altro, pensando all’inquinamento<br />

e all’ambiente, mi rendo conto che<br />

quel progresso va fermato. Ecco, il titolo<br />

si riferisce alla seconda legge della termodinamica,<br />

l’ho studiata a scuola, dice proprio<br />

questo, che le energie sono destinate<br />

a esaurirsi».<br />

Una traccia, Animals, Ƃnisce con le<br />

96<br />

altri ascolti<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

the 2nd Law<br />

muse<br />

WARNER MuSiC<br />

Attesi il 16 e 17<br />

novembre a Bologna<br />

e Pesaro, i Muse si<br />

divertono a<br />

mescolare archi, fiati,<br />

chitarre distorte<br />

e anche parecchia<br />

elettronica. un’opera<br />

rock dal sound epico,<br />

con due tracce<br />

da film in chiusura e<br />

qualche omaggio agli<br />

Anni 80. Chapeau.<br />

the trUth aBoUt Love<br />

pink<br />

alecia beth moore, la cantante di so What, duetta<br />

con lily allen ed eminem in due brani. a 33 anni<br />

è diventata mamma, ma in bilico tra dance, pop<br />

e rock, resta grintosa, graffiante, opta per una<br />

cover sexy, non rinuncia all’attitudine da riot girl.<br />

SoNy MuSiC


urla dei broker di Wall Street. Che<br />

cosa pensate del mondo della finanza?<br />

m «Che è la causa della recessione. Banchieri<br />

e simili corrono grossi rischi giocando<br />

con i soldi della gente comune,<br />

gente innocente. E i governi li lasciano<br />

fare. Dovrebbero essere trattati come<br />

criminali».<br />

Coexist<br />

the XX<br />

tre anni dopo l’acclamato debutto (miglior album<br />

del 2009 secondo the guardian), il terzetto<br />

britannico, fautore di un ricercato indie pop<br />

elettronico, sforna un disco minimale, sussurrato,<br />

malinconico, raffinato, etereo. che trascina.<br />

youNg tuRkS/<br />

Xl RECoRdiNgS<br />

Due brani sono Ƃrmati e cantati da<br />

Chris, uscito dall’alcolismo…<br />

d «È stato ubriaco per 10 anni, ora è come<br />

avere una persona nuova nella band, finalmente<br />

sta bene e in quei brani ha messo<br />

idee e sentimenti che si era tenuto dentro,<br />

era giusto li cantasse lui».<br />

Matt, lei non ha avuto da ridire?<br />

m «Tutt’altro, l’ho incoraggiato. Da ragaz­<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

i tre di teignmoUth<br />

i Muse: da sinistra, Chris<br />

Wolstenholme, Matthew Bellamy<br />

e dominic Howard. Sopra, Bellamy<br />

in concerto a San Francisco.<br />

zino volevo fare il chitarrista, non il cantante,<br />

solo che vivevamo in una piccola<br />

cittadina (Teignmouth, nel Devon; ndr),<br />

non c’era nessun altro che volesse unirsi<br />

alla band, non ho avuto scelta. Ora almeno<br />

in due pezzi potrò muovermi sul palco<br />

con la chitarra senza il pensiero di dover<br />

stare al microfono!».<br />

Con i paparazzi, invece, come va? Lei<br />

ha da poco avuto un Ƃglio da Kate<br />

Hudson, che, oltre a essere la sua<br />

compagna, è una star di Hollywood.<br />

m «Mi basta che lascino stare il piccolo.<br />

Se sei famoso devi accettare un certo grado<br />

di intrusione, però i bambini andrebbero<br />

protetti con una legge. Detto questo,<br />

chi si lamenta dei fotografi spesso è ipocrita,<br />

se ti vesti e comporti normalmente<br />

nessuno ti vede».<br />

È vero che per lavorare al disco vi siete<br />

trasferiti tutti a Londra?<br />

d «Sì, ed è stato bello stare vicini, non<br />

accadeva dai tempi di Teignmouth. In<br />

questi anni siamo cambiati: all’inizio<br />

quando facevamo i tour, le interviste, sentivamo<br />

una grande pressione, ora invece<br />

siamo rilassati, ce la godiamo».<br />

riCreazione<br />

malika ayane<br />

«È il primo disco di cui sono produttrice»,<br />

annuncia malika, che in questo cd interpreta<br />

anche una poesia di emily dickinson su musica<br />

inedita di endrigo. da segnalare le collaborazioni<br />

con tricarico, paolo conte e boosta (subsonica).<br />

SugAR MuSiC<br />

97<br />

PAul R. g uNtA


Club/libri<br />

di Sandro Filippini<br />

una vita libera<br />

a cura<br />

di Rossana Podestà<br />

con Angelo Ponta<br />

RIZZOLI<br />

338 pagine<br />

€ 39<br />

gIudIZIO<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

Il meraviglioso mondo<br />

di Walter Bonatti<br />

Le ScaLate. I vIaggI. ORmaI ceLebRI. ma neL vOLume deLLa cOmpagna<br />

cI SOnO anche IL pRIvatO e Le emOZIOnI deL gRande ScaLatORe<br />

Walter Bonatti è stato un grande uomo<br />

di avventura. Era diventato famoso<br />

prima come alpinista, negli Anni 50, quando<br />

la stampa seguiva giorno per giorno le<br />

grandi sfide sulle vie più ardite delle Alpi e<br />

le prime pagine nei variPaesi si riempivano<br />

della gloria per le prime salite degli 8.000.<br />

Lui era il più forte di tutti, ma aveva soprattutto<br />

la dote di saper trasmettere le emozioni<br />

vissute, sia come scalatore sia, poi, come<br />

esploratore e giornalista per la rivista Epoca.<br />

Anche il successo dei suoi libri, la sua<br />

prosa, lontana dalle cifre e vicina alle emozioni,<br />

gli hanno attirato l’invidia che, incredibilmente,<br />

ancora oggi sprizza dalla meschinità<br />

di chi non sopporta il confronto<br />

con un tale esempio di ferrea coerenza e<br />

rovista nella spazzatura alla ricerca di pa-<br />

tetici indizi. Proprio per via di quei bellissimi<br />

libri (vedi box sotto) che Bonatti ci ha<br />

lasciato sulla propria vita in parete o nei<br />

luoghi più selvaggi– e allora incontaminati<br />

– del mondo, non era una <strong>sfida</strong> facile da<br />

vincere quella di scriverne uno su di lui a<br />

un anno dalla morte. Ma Rossana Podestà<br />

questa <strong>sfida</strong> l’ha vinta alla grande. Sfruttando<br />

la forza che le hanno dato i 30 anni<br />

di convivenza con Walter. Quasi di simbiosi,<br />

si potrebbe dire. Una forza chiamata<br />

amore. Grazie alla quale in Una vita libera<br />

scopriamo che l’ex attrice è anche una scrittrice<br />

divertente. Che ci svela con leggerezza,<br />

oltre a quello ufciale, il lato privato di un<br />

uomo unico: ma quale solitario! Un vecchio<br />

ragazzo aperto, disponibile, soprattutto con<br />

i giovani. La vena ironica di Rossana ha<br />

CosÌ sCalava nel 1953<br />

Walter bonatti a 23 anni e, sopra, con<br />

Rossana podestà nella patagonia cilena.<br />

conquistato tutti anche alla afollata presentazione,<br />

nella sede della Gazzetta, del libro<br />

e del prezioso Dvd Walter Bonatti, con i<br />

muscoli, con il cuore, con la testa che potete<br />

comprare in edicola, allegato al quotidiano.<br />

Grazie a un’accurata, commossa ricerca sia<br />

nel magazzino sia nello sterminato archivio<br />

fotografico di Walter (e di cui era gelosissimo),<br />

l’altro punto di forza del libro sono le<br />

immagini: tante, uniche, “parlanti”.<br />

Quei 20 volumi per sapere tutto di lui<br />

La lunga e ricchissima attività di alpinista ed esploratore di Walter Bonatti non poteva essere<br />

contenuta nemmeno da un piccolo capolavoro quale Una vita libera. Solo i libri scritti dallo stesso<br />

Bonatti tra il 1961 e il 2009 sono infatti una ventina. Alcuni, come il primo, Le mie montagne<br />

(1961), tanto quanto I giorni grandi (1972) o Un modo di essere (1989), si trovano solo sulle<br />

bancarelle dei mercatini. Tanti volumi, per fortuna, sono invece disponibili o appena ripubblicati<br />

(come quelli della collana Dalai editore). Da non perdere, tra gli altri, sono: Montagne di una vita<br />

(1995), Una vita così (2001), K2 La verità (2006), I miei ricordi (2008) e Un mondo perduto (2009).<br />

98<br />

mmag n tRatte daL vOLume “una v ta L beRa” / aRch v O bOnatt


PREM ATA showroom Via Friuli 64 - 20135 Milano - www premiatagroup com foto Leandro Manuel Emede - art Nicolò Cerioni / SUGARKANE it


CLUB/mix<br />

mens sana<br />

di mabel bocchi<br />

Un BeL resPiro<br />

Contro Lo stress<br />

il Progetto sKY insegna lo Yoga<br />

come tecnica Per ridurre<br />

ansia e sintomi dePressivi<br />

Ansiosi? Depressi? Stressati? Se la risposta<br />

è affermativa, allora il metodo<br />

Sky, l’acronimo di Sudarshan Kriya Yoga, fa<br />

per voi. Un innovativo progetto terapeutico,<br />

messo a punto fin dal 2009 dal Dipartimento<br />

di Neuroscienze dell’Ospedale<br />

Fatebenefratelli di Milano, che utilizza<br />

l’alternanza di vari ritmi naturali di respirazione<br />

e particolari posture per attivare<br />

un rapido processo di autoguarigione. Saranno<br />

sufficienti, infatti, due sole settimane<br />

di incontri intensivi (dieci in tutto di tre<br />

ore l’uno) per imparare le varie sequenze<br />

di pranayama (lo yoga del respiro) e le asana<br />

(le posizioni yoga), per poi proseguire<br />

la terapia, per circa 30 minuti al giorno, in<br />

casa vostra. Nei sei mesi successivi, sono<br />

previsti appuntamentisettimanalidifollowup,<br />

utili a rinforzare la scelta e a superare<br />

l’eventuale sconforto, che in alcuni casi si<br />

presenta quando si è soggetti a patologie<br />

cicliche. In pratica, le differenti tecniche<br />

respiratorie, interagendo con i sistemi endocrino<br />

e nervoso, li riequilibrano. Come<br />

evidenziato dai test clinici e di laboratorio<br />

effettuati, che rilevano una riduzione dei<br />

principali indicatori dello stress (cortisolo<br />

ematico e lattato), e una riduzione del 60%<br />

dei sintomi depressivi.<br />

due ruote<br />

di carlo canzano<br />

Un CLassiCo<br />

(Ben) rifatto<br />

l’honda sh mantiene<br />

la tradizione, ma aggiunge l’abs<br />

di serie a telaio e motori nuovi<br />

Un po’ come La Settimana Enigmistica, è<br />

quello (scooter) che vanta il maggior<br />

numero di imitazioni. L’Honda SH (dalle<br />

iniziali di Soichiro Honda) fa onore al mitico<br />

fondatore della Casa dell’Ala Dorata.<br />

Nella versione 150 è stato il due ruote più<br />

venduto in Italia dal 2001 al 2009, poi<br />

superato da un altro SH, il 300. Ora si cambia<br />

tutto: telaio (sempre monotrave inferiore<br />

ma riprogettato per ospitare un casco<br />

integrale nel sottosella), motori (i super risparmiosi<br />

della serie eSP già vista sui Pcx:<br />

47,4 km/l per il 125 e 43,8 km/l per il 150),<br />

la pedana (più ampia), portaoggetti nel retroscudo<br />

(non c’era), estetica (sembra un<br />

piccolo SH300), ruote (a 10 razze, più leggere<br />

in alluminio) e nome. Si aggiunge la sigla<br />

ABS, di serie su entrambe le versioni come<br />

bauletto, parabrezza e paramani. Anche<br />

per questo sorprendono molto favorevolmente<br />

i prezzi franco concessionario.<br />

La sCheda<br />

> nome: honda sh125i abs e sh150i abs<br />

> motore: 4 t raff. liquido 124, 9 e 153 cc<br />

> Prestazioni: 11,83 a 8500 g/min 15 cv a<br />

8250 g/min<br />

> dimensioni: lung. 2030 mm, altezza sella<br />

80 mm, interasse 1340 mm, peso 135 kg<br />

> Prezzi: 3050 € (il 125) e 3100 € (il 150)<br />

> ruote freni: da 16” a disco ant. e post.<br />

(entrambi 240 mm) con abs<br />

la tecnologia dei motori esP (enhanced<br />

smart Power) si basa sulla riduzione<br />

degli attriti che consente consumi del<br />

25% inferiori alla precedente versione.<br />

bauletto, parabrezza e paramani di<br />

serie. dall’84 oltre 500mila sh sono stati<br />

venduti in italia dove verrà prodotto<br />

pure il nuovo sh, ad atessa (chieti).<br />

100<br />

Chi ama la fantascienza non può non<br />

aver adorato Karel Thole: dal 1960 a<br />

metà Anni 90, l’illustratore d’origine olandese<br />

ha disegnato un migliaio di indimenticabili<br />

cover della collana Urania, creando<br />

letteralmente universi<br />

nei quali la fantasia dei<br />

lettori poteva perdersi<br />

per sempre. Thole se n’è<br />

andato nel 2000 lasciando<br />

un’eredità artistica<br />

irripetibile. Lesue<br />

copertine – veriepropri<br />

quadri che possono<br />

raccontare da soli una<br />

storia – sono adesso<br />

raccolte in un preziosissimovolume,accompagnate<br />

da testi di<br />

esperti e critici tra i<br />

quali Giuseppe Lippi e Fruttero & Lucentini,<br />

direttori della mitica collana di science<br />

fiction. Karel Thole - Pittore di Fantascienza,<br />

stampato in mille copie numerate, è in<br />

vendita sul sito www.fondazionerosellini.it.<br />

aLtre LettUre<br />

comics<br />

di fabio licari<br />

iLLUstratore<br />

deLL’UniVerso<br />

le coPertine di Karel thole<br />

Per la collana urania<br />

in un volume in vendita on line<br />

LoVe -<br />

La VoLPe<br />

BrrÈmaud<br />

Bertolucci<br />

edizioni bd<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

KareL thoLe -<br />

Pittore di<br />

fantasCienZa<br />

AA.VV.<br />

fond. rosellini<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

maestri deL<br />

fUmetto<br />

Daniele Barbieri<br />

tunuÉ<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤✤


tecnologia<br />

di andrea milanesi<br />

non soLo<br />

LanCette<br />

con gli orologi “mobile”<br />

tutte le funzioni del cellulare<br />

sono gestite al Polso<br />

Arendere ancora più multimediale e<br />

connessa una vita quotidiana sempre<br />

più “smart” arrivano gli orologi mobile che<br />

comandano ilproprio cellulare direttamente<br />

dal polso, in punta di dito. Smartwatch<br />

di Sony Mobile è un dispositivo impermeabile<br />

dotato di micro display touchscreen da<br />

1,3 pollici che permette<br />

di accedere alle principali<br />

funzioni degli apparecchi<br />

con sistema<br />

operativo Android; funziona<br />

come un’appendice<br />

del telefono, gestendo<br />

sul visore le chiamate e<br />

i’m WatCh<br />

i’m Color<br />

dispositivo da<br />

polso compatibile<br />

con smartphone<br />

dotati di<br />

connessione<br />

bluetooth. € 299<br />

i messaggi, le info dei contatti, il controllo<br />

del volume e delle diverse applicazioni dedicate<br />

(tra cui anche la sportiva Endomondo).<br />

I modellidel marchio italiano i’m Watch<br />

garantiscono invece un’integrazione completa<br />

con qualsiasi smartphone dotato di<br />

connessione Bluetooth; con microfono e<br />

speaker, permettono di rispondere o effettuare<br />

telefonate direttamente dall’orologio<br />

(navigando sulla rubrica), parlare in vivavoce,<br />

ricevere email, sms, notifiche da Facebook<br />

o Twitter (visualizzando l’anteprima)<br />

e ascoltare brani musicali tramite<br />

l’uscita cuffie integrata.<br />

sony moBiLe<br />

Smartwatch<br />

micro display per<br />

accedere ad<br />

applicazioni e<br />

funzioni dei<br />

telefonini<br />

android. € 110<br />

alimentazione<br />

di enrico arcelli<br />

Perdere Peso<br />

non i mUsCoLi<br />

negli sPort divisi in categorie<br />

Per chili, bisogna saziarsi senza<br />

soffrire il “ritorno di fame”<br />

un esempio di clamoroso dimagrimento<br />

nella boxe: oscar de la hoya al peso<br />

per l’incontro con manny Pacquiao<br />

del dicembre 2008, in cui è dovuto<br />

“scendere” da medio a welter.<br />

Se in molti sport essere magri favorisce<br />

la prestazione (l’eccezione è il sumo), la<br />

perdita del grasso in eccesso può essere<br />

molto vantaggiosa in quelli con divisioni<br />

di categoria determinate proprio dal peso,<br />

come il canottaggio, il sollevamento pesi,<br />

il pugilato e gli altri sport di combattimento.<br />

Il dimagrimento, però, deve avvenire<br />

senza perdita di massa muscolare, dato che<br />

in queste discipline la forza è fondamentale.<br />

Per questo l’alimentazione, che deve<br />

spesso essere seguita per mesi, deve da un<br />

lato garantire la massima efficienza fisica<br />

e dall’altro essere sufficientemente saziante.<br />

Vanno privilegiati i cibi che determinano<br />

un aumento degli ormoni che favoriscono<br />

la sazietà e non fanno soffrire la fame.<br />

In questo senso le proteine sono utilissime,<br />

così come i cibi “a bassa densità calorica”:<br />

quasi tutte le verdure (tranne le patate) e la<br />

frutta poco zuccherina. Vanno invece limitati<br />

al massimo gli alimenti che provocano,<br />

già dopo poche ore dal consumo, il “ritorno<br />

di fame”, quelli a base di carboidrati che<br />

vengono digeriti e assimilati velocemente<br />

(“ad alto indice glicemico”), come pane, riso,<br />

bevande dolci, biscotti e dolci. Va però assunta<br />

ogni giorno una certa quantità di<br />

carboidrati derivati da frutta, verdura e<br />

cibi integrali.<br />

101<br />

cucina pop<br />

di davide oldani<br />

interPretare<br />

La norma<br />

in italiano significa legge, ma<br />

la classica Pasta con melanzane<br />

e sugo si Presta alle variazioni<br />

Èbuona norma, per tua norma, mettere<br />

a norma: è fuor di dubbio che per tutti<br />

norma suoni come regola, precetto, legge.<br />

Si racconta addirittura che il nome “Pasta<br />

alla Norma” sia nato proprio dall’affermazione<br />

(“Ma questa è Norma!”) di un artista<br />

che rappresentava la Norma di Vincenzo<br />

Bellini e che voleva sottolineare la perfezione<br />

della pasta con sugo e melanzane<br />

fritte che stava gustando. È curioso perciò<br />

scoprire che – in contrasto con il nome che<br />

porta – esistono numerose variazioni alla<br />

norma, intesa come pasta. Una variazione<br />

che mi ha colpito di recente è quella che mi<br />

hanno insegnato i miei amici siciliani Salvatore<br />

e Tammy. Mi hanno detto che, contrariamente<br />

alla pratica più diffusa, la<br />

pasta alla norma va preparata a strati e<br />

mantecata a freddo. Ecco come. Naturalmente<br />

ho aggiunto un mio tocco.<br />

Pasta aLLa norma<br />

“Comme iL faUt”<br />

INGREDIENTI pER 4 pERSoNE:<br />

* 240 g di maccheroni grandi<br />

* 160 g di melanzane tagliate a piccoli<br />

pezzi irregolari e fritte<br />

* 10 foglie di basilico<br />

* 80 g di ricotta infornata<br />

* 120 g di salsa di pomodoro<br />

* 10 g di uvetta di corinto<br />

P.s. Quantità di olio di salvatore:<br />

moderato l’utilizzo!<br />

in teglia mettere la ricotta infornata<br />

grattugiata, le melanzane, la salsa di<br />

pomodoro tiepida, le foglie di basilico e<br />

la pasta cotta al dente, poi di nuovo uno<br />

strato di ricotta, basilico, melanzana e<br />

pomodoro. e siccome parliamo di<br />

interpretare la norma, ecco anche la mia<br />

firma: l’aggiunta dell’uvetta di corinto.<br />

ethan m ller


CLUB/videogame<br />

di andrea arcobelli<br />

f1 2012<br />

Per PlayStation 3<br />

e Xbox 360 € 69,99;<br />

per Pc € 49,99.<br />

giudizio<br />

✤ ✤ ✤ ✤ ✤<br />

E stavolta il GP<br />

inizia alla console<br />

l’eSSenza della f.1 concentRata in un videogame ad alta<br />

velocitÀ. compReSa la gaRa di auStin, che i piloti veRi<br />

potRanno teStaRe pRima dell’appuntamento di novembRe<br />

Prima un anno alla Marussia per prendere<br />

confidenza con il mondo della F.1,<br />

poi qualche gara con una Williams per mettersi<br />

in mostra e quindi dritti a tentare di<br />

vincere il titolo iridato. Tanto i piloti più<br />

forti non hanno che da scegliere. Correre al<br />

fianco – o persino al posto – di Alonso sulla<br />

Ferrari? Sostituire Vettel alla Red Bull? Le<br />

offerte per correre in un top team non mancheranno<br />

e le ore passate a cercare di migliorarsi<br />

con il nuovo videogame ufficiale<br />

della F.1 (Formula 1 2012) scorreranno veloci<br />

come un giro sul circuito di Monza. Non<br />

moltissime,inverità,lenovitàrispettoall’edizione<br />

2011, ma tanti gli aggiustamenti. La<br />

grafica, già ottima, ha compiuto uno scatto<br />

ancora in avanti e migliorati sono tutti gli<br />

aspetti del gioco, dalla guidabilità all’intelligenza<br />

artificiale. Una serie dipiccole regolazioni<br />

che, proprio come succede con un’auto<br />

da corsa, nel complesso valgono molto.<br />

L’evoluzione che ne deriva rende questo titolo,<br />

di fatto, il migliore di sempre di F.1.<br />

Come per molti giochi di guida di un certo<br />

L’altro “Mondiale”<br />

in Race StaRS caRicatuRe dei piloti, giRi della moRte e due ScudeRie fantaSma<br />

Chi trova la F.1 noiosa e<br />

un po’ ingessata potrà<br />

consolarsi con F1 Race<br />

Stars (da novembre: per<br />

Ps3, Xbox, Wii U € 49,99,<br />

Pc € 39,99). Si tratta di una<br />

scanzonata rivisitazione in<br />

stile cartoon del mondo<br />

delle corse, in cui le<br />

monoposto somigliano ai<br />

kart e le piste sono piene<br />

di salti e giri della morte.<br />

102<br />

E a scombinare tutto<br />

penseranno le ìarmi<br />

segrete” (come missili o<br />

superaccelerazioni), le<br />

caricature dei piloti del<br />

Mondiale più un paio di<br />

scuderie di fantasia con<br />

due donne pilota. Adatto<br />

a tutte le età, Race Stars è<br />

il classico gioco per tutta<br />

la famiglia ideale in<br />

multiplayer.<br />

livello, Formula 1 2012 è da provare con volante<br />

e pedaliera che amplificano coinvolgimento<br />

e divertimento in maniera esponenziale.<br />

Per i veri appassionati, poi, da<br />

segnalare la possibilità di gareggiare in<br />

anteprima sul nuovo circuito americano di<br />

Austin, dove il 18 novembre si correrà la<br />

penultima (e magari decisiva) gara della<br />

stagione “vera”. E chissà allora che qualcuno<br />

dei piloti non inizi a studiare la pista<br />

proprio sfruttando il gioco, mettendosi così<br />

in tasca un, seppur piccolo, vantaggio.


CLUB/aUto<br />

di Carlo Canzano<br />

AUDI Q5<br />

due motori benzina<br />

(2.0 da 225 cv e 3.0 v6<br />

da 272) e 3 diesel (2.0<br />

da 143 cv per la due<br />

ruote motrici e da 177<br />

cv per la quattro e un<br />

3.0 v6 da 245 cv). la più<br />

costosa (59.500 €) è la<br />

hybrid advanced plus.<br />

da € 37.600<br />

In viaggio verso<br />

la perfezione<br />

quasi identiCa al modello preCedente nell’aspetto,<br />

l’audi q5 È stata Completamente rinnovata nel telaio<br />

e nei motori. il risultato È un suv dimagrito (un quintale<br />

di meno) dal Comportamento su strada eCCellente<br />

abito non fa il monaco? Sicuro nel caso<br />

L’ della nuova AudiQ5(in vendita daquesta<br />

settimana): pare uguale alla “vecchia”,<br />

da cui si differenzia in pochi dettagli estetici,<br />

ma è tutta cambiata. Rivisitati autotelaio<br />

e carrozzeria (un quintale in meno di peso<br />

totale), ridisegnati gli interni e adottate nuove<br />

motorizzazioni: propulsori sovralimentati<br />

a iniezione diretta (il 2 litri benzina è<br />

anche accoppiato a unelettrico nella Hybrid)<br />

con inediti abbinamenti delle trasmissioni.<br />

Tutte in versione Quattro, con l’eccezione<br />

primaveriLe<br />

le consegne dell’audi q5 s iniziano a marzo.<br />

della 2.0 Tdi, la Q5 “base” a trazione anteriore.<br />

La 2.0 Tdi Quattro da 177 cv con cambio<br />

S tronic doppia frizione è quella di maggior<br />

richiamo per il nostro mercato. Un Suv<br />

con vocazione fuoristradistica moderata,<br />

che si rivela eccellente su strada. Molto confortevole<br />

in autostrada (in Germania abbiamo<br />

raggiunto e mantenuto facilmente la<br />

punta di 200 orari), un piacere su strade<br />

tortuose dove sfoggia una tenuta eccellente:<br />

facile e sicura. Problematico trovarle un<br />

difetto, anche se alla buona dotazione di<br />

I sogni iniziano per S<br />

la versione sportiva È divertente Come una gt ma È per poChi: Costa 62.850 euro<br />

È la prima versione S di<br />

una Audi con motore<br />

diesel, un 3.0 Tdi V6<br />

biturbo da 313 cv e<br />

coppia di 650 Nm, dal<br />

comportamento fluido ed<br />

esaltante. Accelerazione<br />

da 0 a 100 in 5”1, velocità<br />

massima di 250 km/h<br />

(ma consumo medio,<br />

omologato, contenuto in<br />

7,2 litri/100 km).<br />

104<br />

Fantastico l’abbinamento<br />

con il Tiptronic 8 marce,<br />

azionabile, ed è un<br />

piacere, anche<br />

manualmente con i<br />

paddle al volante. Si<br />

direbbe quasi una Gt per<br />

come si comporta a ritmi<br />

allegri, ma è pur sempre<br />

un Suv; però talmente<br />

sovradotato e ben<br />

controllato da regalare<br />

base, visto il livello qualitativo, viene logico<br />

pensare di aggiungere arricchimenti opzionali,<br />

come il driveselect – consente di scegliere<br />

tra Base, Comfort, Auto, Dynamic ed Efficency<br />

il comportamento che si adegua<br />

elettronicamente allo stile di guida da adottare–,<br />

chefannolievitareilprezzodi42.600<br />

€ chiavi in mano sino ai 47.100 dell’allestimento<br />

Advanced Plus. L’auto perfetta non<br />

esiste, ma la Q5 ha preso una buona strada.<br />

Eppure davanti a sé ha (vedi qui sotto) chi<br />

pare molto vicino all’obiettivo…<br />

un enorme senso di<br />

sicurezza e comfort<br />

quando lo si conduce nel<br />

rispetto dei limiti imposti<br />

sulle strade. Visto il<br />

prezzo di 62.850 €, per la<br />

maggior parte sarà solo<br />

un sogno, ma lo resterà<br />

“a tempo” anche per chi<br />

può permettersela: le<br />

consegne infatti iniziano<br />

solo in primavera.


S PO<br />

GATORAD<br />

T<br />

CONSIGLI DI ALLENAMENTO<br />

PER CHI AMA LO SPORT.<br />

W ELLNESS


maeStro: g anlUCa tUneS . ClUb: aSpr a harboUr ClUb<br />

cluB/wellness<br />

di Sabrina Commis/foto di Ugo Zamborlini<br />

oBliqui<br />

3 serie da 3 ripetizioni<br />

per lato<br />

Gambe ampiezza spalle,<br />

braccia sopra la testa, inclinare<br />

il busto alternando senza<br />

pause destra e sinistra.<br />

deltoidi/trapezi<br />

3 serie da 12 ripetizioni<br />

(recupero di 40/60”)<br />

In semiaccosciata, sollevare<br />

le braccia lateralmente<br />

ad altezza spalle<br />

mantenendole semiƃesse.<br />

Se amate il tennis, scendete in campo<br />

senza correre rischi. «È uno sport che<br />

vuole velocità, resistenza, potenza»,<br />

spiega gianluca tunesi, maestro<br />

nazionale FIt in forza alla scuola tennis<br />

dell’aspria harbour Club di milano.<br />

«Un buon rendimento richiede fluidità<br />

nei movimenti e muscolatura tonica.<br />

Il giocatore tipo, da “club”, imposta<br />

la preparazione solo da un punto di<br />

vista aerobico. ma se le gambe hanno<br />

Come evitare il gomito del tennista<br />

dedICarSI dUe volte a SettImana all’allUngamento e al potenZIamento mUSColare<br />

bisogno di lavoro va aggiunto che<br />

braccia, spalle, schiena, oltre al gomito,<br />

sono i punti deboli di un tennista. Se i<br />

muscoli non sono ben sollecitati il gesto<br />

sportivo poco corretto, l’impatto e la<br />

ripetitività del movimento possono<br />

causare problemi articolari. epicondiliti<br />

(infiammazione del gomito), strappi,<br />

stiramenti e contratture di spalla, braccio<br />

o schiena sono i problemi più frequenti».<br />

Come ridurre il rischio? «per non soffrire<br />

106<br />

Lo smash si prepara<br />

in palestra<br />

per eSSere prontI a SCendere In Campo non bISogna<br />

traSCUrare l’allenamento della parte SUperIore<br />

del Corpo Con eSerCIZI SpeCIFICI per Spalle e braCCIa<br />

in campo è necessario allungare e<br />

potenziare i distretti interessati», dice<br />

tunesi. «allenamenti bisettimanali,<br />

con esercizi specifici consigliati da<br />

un esperto, aiutano nello scopo». e<br />

visto che negli ultimi 10 anni il tennis è<br />

cresciuto dell’87% nella pratica (è quarto<br />

dopo calcio, pallavolo, pallacanestro)<br />

quando incominciare? «Fra i 4 e i 6 anni»,<br />

conclude l’esperto. Che aggiunge: «ma<br />

solo sotto la guida di maestri certificati».<br />

GATORADE. IL TUO ALLEATO PER


tricipiti/addominali<br />

3 serie da 12 ripetizioni<br />

In appoggio sul cuscino propriocettivo, bilanciere impugnato a presa inversa,<br />

portarlo oltre la testa a braccia semiƃesse.<br />

pettorali/tricipiti/glutei<br />

2 serie da 10 ripetizioni alternate per lato<br />

Una mano sul cuscino, sollevando la gamba opposta ƃettere le braccia sƂorando il suolo con il petto.<br />

deltoidi/tricipiti<br />

3 serie da 15 ripetizioni<br />

In divaricata, bilanciere dietro la testa con presa larga, spingerlo verso l’alto<br />

isolando la parte superiore del corpo.<br />

LO SPORT.<br />

107<br />

GATORADE REIDRATA<br />

La sete è già un primo sintomo di disidratazione.<br />

Gli aromi di Gatorade<br />

e il sodio stimolano la sete e inducono<br />

gli atleti a bere mantenendosi<br />

idratati per tutta la durata dell’attività<br />

fisica. Inoltre, la combinazione<br />

al 6% di carboidrati (6g ogni<br />

100ml), contribuisce ad accelerare<br />

l’assorbimento dei liquidi all’interno<br />

del corpo.<br />

GATORADE REINTEGRA<br />

Quando il corpo suda non perde<br />

solo acqua ma anche sali minerali.<br />

Gatorade, con la sua specifica formula<br />

di 4 sali minerali, aiuta a restituire<br />

quelli persi con il sudore.<br />

GATORADE RIGENERA<br />

L’apporto di carboidrati è fondamentale<br />

per dare energia ai muscoli<br />

durante l’attività sportiva. Durante<br />

l’attività fisica si perdono molte più<br />

calorie di quante se ne assumano<br />

con Gatorade: un atleta perde circa<br />

120 grammi di carboidrati (equivalenti<br />

a 480 calorie) durante un’ora<br />

di esercizio fisico intenso. Una bottiglia<br />

di Gatorade da 500ml restituisce<br />

solo 30 grammi di carboidrati<br />

(equivalenti a 120 calorie), necessari<br />

per aiutare a combattere la fatica<br />

e per rendere al meglio e più a lungo.<br />

La riduzione della fatica fisica<br />

si traduce inoltre in un vantaggio<br />

mentale per gli atleti.


Diretto Da<br />

MATTeo Dore<br />

ufficio centrale<br />

STAFF<br />

Filippo CAroTA (art director) NiColA oCChipiNTi (vice caporedattore)<br />

reDazione<br />

ANDreA ArCobelli (vice caposervizio) FAbio MAriNello (vice caposervizio)<br />

ANgelA briNDiSi, luCA CASTAlDiNi, AleSSiA CruCiANi, giANluCA<br />

gASpAriNi, SilviA guerriero, FAbrizio SAlvio, MoNiA urbAN<br />

ufficio iconografico<br />

NAiMA MANCiNi<br />

segreteria<br />

DANielA MADoTTo<br />

tel. 02-62.82.77.32 - fax 02-62.82.77.46; e-mail: segreteriasportweek@rcs.it<br />

Hanno collaborato<br />

Enrico Aiello, Enrico Arcelli, Luca Bianchin, Lanfredo Birelli,<br />

Mabel Bocchi, Carlo Canzano, Stefano Cazzetta, Sabrina Commis,<br />

Carolina Durante, Silvia Cimini, Paolo Condò, Marco Consoli,<br />

Giovanni Cortinovis, Sandro Filippini, Luigi Garlando, Gene Gnocchi, Umberto Grati,<br />

Fabio Licari, Andrea Milanesi, Massimo Lopes Pegna,<br />

Davide Oldani, Raffaella Oliva, Massimo Perrone, Giulia Soave,<br />

Irene Traina, Lanfranco Vaccari, Sebastiano Vernazza<br />

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Nessuna parte di questa rivista può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici,<br />

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UFFICIO DI GENE<br />

DI GENE GNOCCHI<br />

QUalI sONO lE DIFFICOltÀ<br />

ChE pOtrEbbE INCONtrarE<br />

DEl pIErO IN aUstralIa?<br />

Parecchie, caro il mio lettore. La prima è<br />

una novità con cui Alessandro Del Piero<br />

ha già avuto a che fare e che è una cosa che<br />

non sapeva: l’allenatore del Sydney è Mr.<br />

Crocodile Dundee. Il primo allenamento è<br />

stato infatti davvero choccante per Del Piero:<br />

il mister l’ha costretto a stare in una<br />

vasca con dieci alligatorie lui doveva uscirne<br />

con almeno cinque paia di scarpe e due<br />

cinture. Del Piero è uscito solo con tre paia<br />

di scarpe e una borsetta molto carina per<br />

sua moglie Sonia, e allora Mr. Crocodile<br />

Dundee gli ha imposto un lavoro supplementare<br />

per mettersi al pari con gli<br />

altri. Quindi adesso Del Piero a fine<br />

allenamento invece di mettersi a<br />

battere le punizioni deve stare lì e<br />

imparare a fare le borsette di alligatore.<br />

Seconda cosa, che di per sé<br />

sarebbe invece positiva, è che l’arrivo<br />

di Del Piero ha fatto aumentare<br />

tantissimo gli abbonamenti e<br />

parecchie famiglie di canguri si<br />

sono abbonate. Il guaio è che nella<br />

pratica questo crea parecchi problemi<br />

perché i canguri non sanno<br />

fare la ola e quindi lì al settore canguri la<br />

ola si ferma. Oltretutto si è subito verificato<br />

un episodio molto spiacevole: appena<br />

arrivato in Australia, Del Piero aveva l’uccellino<br />

sulla spalla e appena si è girato un<br />

attimo il povero uccellino è stato mangiato<br />

da un koala.<br />

Che cosa in realtà rende triste<br />

Cristiano Ronaldo a Madrid?<br />

In realtà il suo problema non è con il Real<br />

Madrid. E infatti il Real Madrid ha fatto<br />

sapere a Cristiano Ronaldo che gli ritoc-<br />

110<br />

cherà l’ingaggio da dieci milioni di euro a<br />

tredici milioni netti, cosicché lui potrà tirare<br />

dignitosamente fino alla fine del mese,<br />

perché con dieci milioni arriva fino al 25.<br />

La verità sulla sua malinconia è data dal<br />

fatto che la ditta Intimissimi, della quale<br />

eratestimoniallasuafidanzataIrinaShayk,<br />

non ha sostituito Irina con il giocatore, che<br />

ci teneva tantissimo. Ronaldo si era detto<br />

disposto per la modica cifra di 18 milioni<br />

di euro all’anno ad andare a Casablanca,<br />

fare l’operazione per diventare donna e<br />

firmare un contratto con Intimissimi per<br />

quattro anni, ma Intimissimi ha preferito<br />

fare la nuova campagna di<br />

intimo con l’ottocentista<br />

Caster Semenya, perché<br />

Caster Semenya gli fa sia<br />

l’intimo femminile sia quello<br />

maschile.<br />

umbErtO GratI<br />

Tu hai mai giocato a<br />

golf?<br />

Misarebbepiaciuto,maquel<br />

giorno lì non avevo niente da<br />

mettermi.

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