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Giornale di Capracotta – anno 3 – n. 1 - Capracotta.com

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agosto 2009<br />

nico Carugno, a Dorrucci e Sar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Sulmona. Ma la polizia da parte<br />

sua si era accorta <strong>di</strong> questa animazione<br />

liberaleggiante e vegliava<br />

con molti occhi per acciuffare<br />

persone e strozzare ogni tentativo<br />

pericoloso, tanto che D. Gaetano<br />

Conti, venuto in sospetto<br />

più degli altri, fu oggetto <strong>di</strong> speciale<br />

vigilanza da parte degli sbirri<br />

borbonici, e una volta, avendo<br />

lasciato il paese, venne arrestato<br />

e carcerato a Palazzo San Gervasio<br />

e potè ottenere la libertà solamente<br />

grazie all’intercessione autorevole<br />

<strong>di</strong> monsignor Terenzio,<br />

vescovo <strong>di</strong> Trivento. Le riunioni<br />

segrete del gruppo massonico<br />

capracottese avevano luogo alla<br />

Casa della Madonna, dov’è oggi<br />

l’Asilo Infantile, e della ban<strong>di</strong>era<br />

chiamata della Giovine Italia,<br />

conservasi ancora in una sala del<br />

Circolo dell’Unione, un lembo<br />

lacero e scolorito, qual glorioso<br />

ricordo dè padri nostri liberali. E<br />

degno <strong>di</strong> memoria è che <strong>di</strong> tutti<br />

i liberali capracottesi, il più insigne<br />

fosse il D. Fortunato Conti<br />

per l’efficacia della sua opera. Il<br />

Conti è seppellito a Poggioreale<br />

nel recinto degli uomini illustri.<br />

E cosa notevole, qui, <strong>com</strong>e in<br />

parecchi paesi del Molise tutti,<br />

anche il clero mostrò alti sensi <strong>di</strong><br />

patriottismo. Ed oltre il canonico<br />

D. Michelangelo Campanelli,<br />

già citato, l’arciprete prof. D. Filippo<br />

Falconi in cui dottrina ed<br />

ingegno sono pari alla nobiltà<br />

dell’animo e alla santità della vita,<br />

pre<strong>di</strong>cò in chiesa e in piazza a<br />

quei giorni luttuosi contro l’esoso<br />

governo borbonico. Il Falconi<br />

era stato carcerato a Napoli per<br />

motivi politici. L’arresto avvenne<br />

perché un certo Vago, <strong>di</strong> Frosolone,<br />

aveva consegnato una lettera<br />

<strong>di</strong> D. Filippo al conterraneo<br />

Zampini, ma caduto costui nelle<br />

mani della polizia, la lettera ven-<br />

ne intercettata e fu così svelato il<br />

nobile desiderio del Falconi che<br />

chiedeva allo Zampini le opere<br />

del Gioberti. Ed è proprio in casa<br />

<strong>di</strong> D. Filippo che avevano luogo<br />

nel 1859 le riunioni del Comitato<br />

liberale capracottese, <strong>di</strong> cui Egli<br />

era presidente, ed ivi principalmente,<br />

oltre che presso i signori<br />

D. Cesare e D. Liborio Conti e<br />

l’Arciprete Buonanotte, si rifugiò<br />

per molto tempo D. Ippolito<br />

Amicarelli, perseguitato politico,<br />

il primo deputato del collegio <strong>di</strong><br />

Agnone, poi Preside-Rettore illustre<br />

e rimpianto del Liceo<strong>–</strong>Convitto<br />

Vittorio Emanuele <strong>di</strong> Napo-<br />

Storia<br />

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