Giornale di Capracotta – anno 3 – n. 1 - Capracotta.com
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Le origini<br />
16<br />
2 marzo in onore degli ottanta<br />
martiri che preferiscono farsi uccidere<br />
dai Longobar<strong>di</strong> piuttosto<br />
che «mangiare le carni immolate e<br />
adorare la testa <strong>di</strong> capra». Questo<br />
testo sembra darci l’esatta scansione<br />
del rito: il banchetto rituale<br />
e, poi, l’adorazione del caprae caput.<br />
Basta la prima delle due fasi<br />
del sacrificio per lasciare inorri<strong>di</strong>ti<br />
i Latini. Da qui, “<strong>Capracotta</strong>”, cioè<br />
luogo dove si è svolto il banchetto<br />
rituale in onore <strong>di</strong> Thor.<br />
L’11 aprile del 627, il figlio <strong>di</strong><br />
Etelfredo, il re Edwin, si converte<br />
al cristianesimo facendosi battezzare<br />
a York dal missionario romano<br />
Paolino. Il processo <strong>di</strong> “cristianizzazione”<br />
subisce una decisiva<br />
accelerazione durante il regno <strong>di</strong><br />
due suoi successori, Oswald (634-<br />
642) e Oswy (642-670). L’obiettivo<br />
è convertire la popolazione<br />
sra<strong>di</strong>cando ogni traccia del paganesimo<br />
attraverso una presenza<br />
stabile sul territorio <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici religiosi<br />
cristiani. Sorgono un po’<br />
in tutto il regno <strong>di</strong> Northumbria<br />
numerosi monasteri. Uno dei primi<br />
viene costruito presso “Caprae<br />
caput” perché questa <strong>com</strong>unità<br />
ricorda espressamente nel nome<br />
una delle cerimonie più <strong>di</strong>ffuse<br />
del paganesimo tribale germanico.<br />
Oggi, questo monastero non<br />
esiste più: è stato <strong>di</strong>strutto, <strong>com</strong>e<br />
gli altri, durante le incursioni dei<br />
Vichinghi del 794 oppure dell’867<br />
d.C. La conversione dei Longobar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Benevento, a cui appartiene<br />
<strong>Capracotta</strong>, segue grosso modo<br />
le stesse <strong>di</strong>namiche. Nel 663, la<br />
capitale sannita è asse<strong>di</strong>ata dalle<br />
truppe bizantine dell’imperatore<br />
Costante II. San Barbato chiede<br />
al duca Romualdo I la conversione<br />
al cristianesimo in cambio<br />
dell’aiuto <strong>di</strong>vino. L’intervento<br />
celeste si materializza e il duca si<br />
converte. Negli anni successivi, la<br />
pre<strong>di</strong>cazione cristiana si <strong>di</strong>ffonde<br />
in ogni angolo dello stato beneventano<br />
su iniziativa della Chiesa<br />
<strong>di</strong> Roma sulla medesima falsariga<br />
dell’esperienza inglese. Nascono<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> culto in tutto il Ducato.<br />
Sulla Terra Vecchia, nelle imme<strong>di</strong>ate<br />
vicinanze del luogo dove un<br />
piccolo gruppo <strong>di</strong> soldati longobar<strong>di</strong><br />
qualche generazione prima<br />
aveva celebrato il sacrificio della<br />
capra in onore <strong>di</strong> Thor, viene costruita<br />
una primissima chiesa, antenata<br />
dell’attuale Chiesa Madre.<br />
Alla fine, la religionecristiana<br />
vince la sua<br />
battaglia. In Inghilterra<br />
ed in<br />
Italia, il paganesimo germanico,<br />
con i suoi culti ed i suoi riti, s<strong>com</strong>pare<br />
e, nel tempo, viene <strong>com</strong>pletamente<br />
<strong>di</strong>menticato. Le denominazioni<br />
<strong>di</strong> Gateshead e <strong>Capracotta</strong><br />
<strong>di</strong>ventano mute testimonianze <strong>di</strong><br />
un ingombrante passato.<br />
Il parallelismo storico tra le<br />
due citta<strong>di</strong>ne continua con la successiva<br />
conquista normanna. In<br />
Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore<br />
sconfigge nella battaglia<br />
<strong>di</strong> Hastings del 1066 il re sassone<br />
Aroldo II. Due anni più tar<strong>di</strong>, lo<br />
stesso condottiero sconfigge a<br />
Low Fell, nei pressi <strong>di</strong> Gateshead,<br />
le forze <strong>di</strong> Edgardo il Fuorilegge,<br />
ultimo erede al trono inglese <strong>di</strong><br />
stirpe anglosassone, e del suo alleato<br />
re Malcolm III <strong>di</strong> Scozia. A<br />
“Capra Cotta”, i primi normanni<br />
arrivano nel 1061. Sono <strong>di</strong> passaggio.<br />
Vi sostano per tre giorni, poi<br />
ripartono alla volta <strong>di</strong> Borrello. La<br />
vera e propria conquista si perfeziona<br />
soltanto mezzo secolo più<br />
tar<strong>di</strong>: nel 1105, il conte norman-<br />
<strong>anno</strong> 3 n . 1<br />
no <strong>di</strong> Bojano,<br />
Ugo I <strong>di</strong> Moulins,<br />
conquista<br />
le ultime due<br />
contee longobarde<br />
dell’ex Ducato <strong>di</strong> Benevento<br />
ancora in<strong>di</strong>pendenti, Pietrabbondante<br />
e Trivento, accorpandole<br />
ai suoi posse<strong>di</strong>menti.<br />
Da questo momento, le vicende<br />
<strong>di</strong> Gateshead e <strong>Capracotta</strong><br />
prendono <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong>verse. Gateshead<br />
oggi è una città moderna<br />
lungo il fiume Tyne, caratterizzata<br />
da una intensa vita culturale. <strong>Capracotta</strong><br />
è una rinomata stazione<br />
turistica, invernale ed estiva, a<br />
livello nazionale. Le strade potrebbero,<br />
però, presto tornare a<br />
incrociarsi. Il sindaco <strong>di</strong> <strong>Capracotta</strong>,<br />
Antonio Monaco, ha recentemente<br />
scritto al presidente del<br />
Consiglio <strong>com</strong>unale <strong>di</strong> Gateshead<br />
auspicando «una futura collaborazione<br />
tra le nostre <strong>com</strong>unità» in<br />
forza «della medesima origine».<br />
Aspettiamo i due amministratori<br />
inglesi a <strong>Capracotta</strong>. Dal passato<br />
al presente. Con un occhio al<br />
futuro.<br />
Francesco Di Rienzo