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1. I Sette Nani contro Predator - Naran.It

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Il demone fece per calare una delle spade sul nano, ma nel momento fatale si bloccò,<br />

voltandosi repentinamente.<br />

Alle sue spalle, dal tereno sconvolto, era sorto un essere gigantesco, molto volte più grande del<br />

demone stesso.<br />

Il demone dalle sei braccia urlò in modo raccapricciante.<br />

Il Karakworm, più fulmineo di un cobra, gli si avventò sopra.<br />

Brontolo li vide sparire in un turbinio di polvere e fumo.<br />

Qualche istante dopo, un sordo brontolio annunciò la fuoruscita del Karakworm. Su una delle<br />

lunghe zanne si dibatteva il demone urlante; con le sei mani cercava disperatamente, quanto<br />

inutilmente, di liberarsi. Un fiotto violento di sangue scurissimo usciva dalla terribile ferita<br />

disperdendosi attorno in una pioggia vermiglia.<br />

Il Karakworm piegò appena il capo, e gettò il corpo inanime del demone ai piedi dello<br />

stupefatto Brontolo. Il grande verme si portò poi davanti al nano, abbassò il mostruoso capo<br />

zannuto verso di lui, quasi volesse “annusarlo”, quindi con una sorta di inchino lo salutò.<br />

Un ultimo pauroso boato lo accompagnò mentre spariva sotto terra.<br />

Quasi incapace di connettere, Brontolo si sollevò dalla posizione inginocchiata nella quale era<br />

rimasto, e zoppicando si portò accanto al corpo del demone. Sotto i suoi occhi sbarrati dallo<br />

stupore, il corpo del demone iniziò a subire una straordinaria trasformazione.<br />

La prima a svanire fu la lunga coda da serpente. Poi, una alla volta, quattro delle braccia la<br />

seguirono nel nulla, lasciando attaccate al corpo solo due regolamentari, lunghe, affusolate braccia<br />

dall’epidermide di perla.<br />

Lo sbalordito Brontolo vide nella fioca luce lunare prendere forma il bel corpo sensuale della<br />

crudele regina Grendhel.<br />

- Era lei! Il demone era lei! Che vada all’inferno dal quale era uscita! - urlò il nano in tono<br />

giubilante. - Rahma! Ti ringrazio!<br />

Brontolo levò le braccia al cielo, e come in una sorta di rito liberatorio, urlò alla luna<br />

ammiccante il suo vero nome: Bearwolf!<br />

* * *<br />

Epilogo.<br />

I severi volti dei <strong>Nani</strong> li scrutavano con sguardo indagatore.<br />

Kelendrel e Nevhein si scambiarono un’occhiata d’intesa. Poi il Principe posò sul tavolo di<br />

robustissima quercia l’oggetto che teneva in mano.<br />

Il viso del mago Kalvrig, fino a quel momento corrucciato, s’illuminò improvvisamente. Con<br />

un severo sorriso annuì al Principe, e lesto allungò le mani per impadronirsi di quell’oggetto tanto<br />

agognato.<br />

La promessa era stata mantenuta. Kelendrel aveva onorato il proprio impegno, recandosi<br />

personalmente a Wörmsgord per consegnare al sommo mago Kel una delle magiche “Bacchette dei<br />

Druidi di Tara” usati dai potenti maghi Ashdhar (Elfi Luminosi).<br />

I due giovani Elfi erano riusciti a raggiungere la casa fortilizio dei sette <strong>Nani</strong>. Qualche ora<br />

più tardi avevano avuto la piacevole sorpresa di vedere arrivare Brontolo, tutto trafilato,<br />

scarmigliato ma col morale al settimo cielo. Da lui avevano saputo cos’era successo nella foresta<br />

ed avevano applaudito felici la notizia che non solo il demone era stato eliminato, ma che gli altri<br />

sei <strong>Nani</strong> erano ancora vivi. Brontolo aveva fatto uscire tre orsi dalla stalla ed era salito su uno di<br />

essi. Dopo essersi raccomandato con i due giovani, si era incamminato nuovamente nella foresta,<br />

incurante della stanchezza. Sembrava sostenuto e sospinto da una forza superiore.<br />

Il giorno dopo Brontolo era tornato con i suoi compagni. Erano tutti vivi e sembravano non<br />

aver risentito dei colpi stordenti dai quali erano stati colpiti. L’unico bisognoso di cure era Dotto,<br />

sebbene anch’egli stesse abbastanza bene. La sfera d’energia che gli aveva amputato il braccio<br />

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