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1. I Sette Nani contro Predator - Naran.It

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Alcuni guerrieri nudi, che erano usciti di corsa dalla casa di legno in fiamme, erano stati<br />

falciati dai precisi colpi di archibugio di Mammolo e Gongolo; dietro di essi avevano cercato<br />

scampo diverse giovani orchette anch’esse per la maggior parte prive di vestiti. I <strong>Nani</strong>,<br />

riconoscendole, le avevano ignorate, consentendo ad esse di trovare scampo nelle capanne che<br />

ancora non erano state colpite dai fulmini di Dotto.<br />

- Basta! E’ finita! - urlò ad un tratto Dotto, alzando le mani verso il cielo.<br />

Mammolo e Gongolo abbassarono gli archibugi, rilassandosi, poi con lo sguardo cercarono gli<br />

altri, che si stavano raggruppando attorno alla nivea figura dell’alta ragazza, che nuda si stagliava<br />

sullo sfondo delle fiamme e del fumo.<br />

- E’ lei! E’ salva! - esultò Dotto, andando subito col pensiero al “bastone di luce” che gli era<br />

stato promesso.<br />

In quel frangente, la pesante porta di quercia della costruzione principale rovinò in avanti<br />

come un ponte levatoio al quale avessero tagliato di botto le catene che lo sorreggeva. Quasi a far<br />

eco a quel botto, il tetto in fiamme della casa rovinò all’interno, sollevando un turbinio di scintille<br />

ed un soffocante fumo nero.<br />

Come un’apparizione da incubo, sullo sfondo delle alte lingue di fuoco apparve Z’Gork, in<br />

tutto il suo possente furore; aveva tardato ad uscire per potersi rivestire con l’usbergo e l’armatura;<br />

nella mano destra brandiva una pesante ascia da combattimento ed in quella sinistra uno spadone a<br />

doppio taglio; aveva il capo scoperto; i radi capelli verdastri, bruciacchiati, avevano assunto il<br />

colore del carbone. Alcune lingue di fuoco gli scorrevano sulle braccia e sulle gambe,<br />

accentuandone l’aspetto decisamente demoniaco, infernale.<br />

Z’Gork si guardò attorno con occhi da toro infuriato, e vide poco più in là il nudo cadavere di<br />

S’Konwha: giaceva bocconi, trafitto da un paio di frecce. “Imbecille!”, imprecò mentalmente il<br />

Khan. “Gli avevo urlato di aspettare, di indossare l’usbergo prima di uscire, ma le fiamme lo<br />

hanno fatto scappare come una femmina. La sua paura ha contagiato anche i miei guerrieri, che<br />

sono usciti nudi come vermi! Maledetti <strong>Nani</strong>, dev’essere opera loro. Che Baahl li strafulmini!”<br />

Lanciando il suo possente urlo di battaglia, Z’Gork si lanciò a testa bassa, come un ariete,<br />

<strong>contro</strong> i <strong>Nani</strong> che erano rimasti come congelati da quell’improvvisa, inaspettata, terrorizzante<br />

apparizione.<br />

Gli unici a non perdere il sangue freddo furono Brontolo e Dotto. All’unisono, come collegati<br />

telepaticamente, agirono come un sol uomo: Dotto scagliò la sua ultima, definitiva “Tempesta<br />

d’energia”, e Brontolo l’accompagnò con un perfetto tiro con la balestra che poco prima gli aveva<br />

passato, ricaricata, Cucciolo.<br />

Il dardo lanciato da cortissima distanza penetrò nella spessa armatura di scaglie e perforò<br />

anche l’usbergo sottostante come se fossero stati di burro, piantandosi preciso nel suo grosso cuore<br />

dell’orco. Poi il Khan venne avvolto dalla micidiale “Tempesta d’energia” scagliatagli <strong>contro</strong> dal<br />

mago. Di lui rimase solo un mucchietto di polvere ed ossa.<br />

In segno di dileggio, Brontolo sputò sui resti del Signore della Guerra, alzando poi le braccia<br />

al cielo ed urlando con quanto fiato ancora gli restava il grido di battaglia dei Berserker.<br />

Qualche istante dopo, ad un secco ordine di Brontolo, Pisolo e Cucciolo scesero dal carro ed<br />

iniziarono a raggruppare le poche femmine ed i pochi cuccioli che si erano salvati dal massacro,<br />

facendoli entrare nel recinto dove poco prima era legato il prigioniero elfo.<br />

Brontolo con espressione cupa invitò Nevhein a seguirlo verso l’uscita; mentre<br />

l’attraversavano, voltandosi appena, urlò agli altri due nani: - Fate quello che dovete! Fatelo bene!<br />

Fatelo in fretta e raggiungeteci sul poggio!<br />

Seguiti da Dotto, Mammolo e Gongolo, nel frattempo scesi dalla torretta, Nevhein e Brontolo<br />

si avviarono di corsa verso gli alberi della foresta.<br />

22<br />

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