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1. I Sette Nani contro Predator - Naran.It

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Lì giunto, Dotto mise in atto l’incantesimo di solito utilizzato dai maghi per il cambio degli<br />

ordini mediante telepatia, per comunicare a Brontolo che potevano agire.<br />

Nel frattempo, Pisolo e Cucciolo si erano portati al fianco di Brontolo. Questi fece un cenno<br />

con il capo, poi balzò allo scoperto, mettendosi a correre verso la porta spalancata, salutati da un<br />

feroce ululato dei lupi che erano legati al carro da guerra.<br />

Subito dopo, come convenuto, Pisolo e Cucciolo saltarono sul carro. Cucciolo afferrò le redini,<br />

mentre Pisolo si metteva in posa con la balestra armata. Uno strattone alle redini, ed i lupi vennero<br />

incitati a muoversi. Cucciolo li diresse verso il portone spalancato, attraverso il quale il carro entrò<br />

con un gran fragore.<br />

Con uno scoppio di urla imbestialite, il putiferio si scatenò nel tranquillo, dormiente villaggio.<br />

Il primo a reagire fu naturalmente l’orco di guardia alla capanna, che però non poté fare nulla,<br />

venendo immediatamente trafitto dal primo dei dardi lanciati da Brontolo.<br />

Cucciolo incitò i lupi con due brucianti sferzate, portando il carro a folle corsa nell’ampio<br />

spiazzo, travolgendo tutto quanto si frapponeva. Le lame falcate che ornavano le pesanti ruote<br />

iniziarono a mietere le prime vittime, mentre Pisolo, imperterrito, come se si fosse trovato al<br />

poligono durante un’esercitazione, con calma micidiale infilzava tutti quelli che si affacciavano<br />

dalle porte delle capanne.<br />

Nel frattempo, Brontolo era corso verso la capanna indicata dall’esploratore, dentro la quale<br />

egli sperava di trovare la ragazza. Mentre stava per entrare, dalla sua sinistra sbucarono due<br />

guerrieri Orchi, i quali però non ebbero il tempo di reagire alla sua vista, perché vennero travolti<br />

dall’accorrente carro da guerra condotto da Cucciolo. Uno dei guerrieri riuscì a scansarsi, ma venne<br />

immediatamente trafitto da un dardo sparato dalla balestra impugnata da Pisolo.<br />

Mentre Pisolo e Cucciolo proseguivano nella loro devastante cavalcata, Brontolo si catapultò<br />

all’interno della capanna, travolgendo con uno spintone la leggera porta di canne di bambù.<br />

Un agghiacciante urlo di terrore salutò il suo ingresso.<br />

In un angolo, rannicchiata, proteggendosi il corpo nudo con le braccia, Nevhein urlò<br />

nuovamente, i begli occhioni sbarrati dal terrore.<br />

Brontolo cercò di essere rassicurante: - Tranquilla, ragazza, sono al servizio di Kerendel, sono<br />

venuto a salvarti.<br />

Lei lo guardò stupita, riuscendo con un po’ di difficoltà a capire quello che il nano le aveva<br />

urlato nel suo aspro linguaggio, che lei aveva studiato. Intuendo qualcosa, le uscì una frase che<br />

suonava, in quel contesto, persino un po’ ironica: - Non sei un tantino basso per far parte dei<br />

lancieri della guardia di Kerendel?<br />

Infuriato per quella inaspettata presa in giro, lui aggrottando le folte sopracciglia, le urlò: - Mi<br />

chiamano Brontolo, e sono venuto qui per salvarti dagli Orchi. Avanti ragazza, alzati! Non farmi<br />

perdere la pazienza! Dobbiamo andare. Kerendel ti sta aspettando!<br />

- Kerendel! - ansimò lei, sollevandosi di scatto, incurante dello stato poco dignitoso nel quale<br />

si trovava.<br />

Lui nuovamente brontolò: - Vieni, non c’è tempo per le spiegazioni!<br />

L’afferrò rudemente con una delle sue manacce per un braccio, facendole persino male, e<br />

letteralmente la trascinò fuori dalla capanna.<br />

Per Nevhein fu come se si svegliasse da un sogno agitato per ritrovarsi immersa in un incubo.<br />

Tutto attorno erano urla e fiamme.<br />

Dall’alto della torretta, il mago si era scatenato: lanciava bordate su bordate delle sue micidiali<br />

“Tempeste di energia” sulle capanne, dalle quali fuggivano Orchi urlanti, molti dei quali in<br />

fiamme. I pochi superstiti venivano falciati dai precisi colpi di archibugio sparati da Mammolo e<br />

Gongolo appostati sulla torretta al fianco del mago. Chi riusciva ad alzarsi veniva implacabilmente<br />

falciato dalle lame falcate del carro che impazzava nello spiazzo tra la casa di legno ed il cerchio di<br />

capanne. La casa di legno era stata ripetutamente colpita dai fulmini del mago ed ora bruciava come<br />

un rogo funebre.<br />

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