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Il bosco - la Puska

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E’ una splendida giornata, ti va di fare una passeggiata<br />

nel <strong>bosco</strong> per scoprirne i segreti, chi ci abita,<br />

e ……..<br />

I SEGRETI<br />

DEL BOSCO<br />

A cura di<br />

Testi di Io<strong>la</strong>nda Negri<br />

I nostri boschi non sono selve selvagge e inesplorate, in<br />

cui gli esseri umani non hanno mai messo piede: <strong>la</strong> vita<br />

del <strong>bosco</strong> è intrecciata da secoli con quel<strong>la</strong> degli uomini,<br />

nel bene e nel male.<br />

Se avessimo potuto osservare dall’alto <strong>la</strong> Pianura Padana<br />

5000 anni fa, ci saremmo trovati di fronte ad un paesaggio<br />

molto diverso da quello dei giorni nostri; avremmo<br />

visto una sconfinata distesa di boschi con solo<br />

qualche picco<strong>la</strong> radura dov’erano situati i vil<strong>la</strong>ggi dei<br />

nostri antenati.<br />

Che fine ha fatto questa foresta immensa?<br />

E’ stata abbattuta nel corso dei secoli per ottenere terre<br />

coltivabili, spazio per le città e legname per le diverse<br />

attività umane.<br />

Alcuni piccoli lembi di foresta però sono sopravvissuti:<br />

brandelli di <strong>bosco</strong> sono sfuggiti e sono arrivati sino a<br />

noi, profondamente modificati dall’uomo.<br />

Anche se piccoli e a volte insignificanti conservano ancora<br />

una quantità di vita sorprendente: sono <strong>la</strong> testimonianza<br />

vivente di un mondo scomparso e un avvertimento<br />

per il futuro.<br />

Ci sono molti modi per visitare un <strong>bosco</strong>, per scoprire<br />

come è fatto, come vive, chi ci abita e chi lo frequenta.<br />

Questo quaderno è un aiuto per visitarlo, comprenderlo<br />

e conoscere insieme alcuni dei suoi abitanti e frequentatori<br />

più assidui.<br />

2


MA COME E’ FATTO UN BOSCO?<br />

<strong>Il</strong> <strong>bosco</strong> è fonte di vita per moltissimi animali; non<br />

sempre sono visibili come le piante e i fiori e a volte<br />

siamo tentati di credere che non ci siano.<br />

Ci sbagliamo invece:<br />

perché il <strong>bosco</strong> e’ un CONDOMINIO!<br />

e proprio come in un condominio c’è molta differenza<br />

tra il vivere all’ultimo piano o nello scantinato, e questa<br />

differenza gli animali-inquilini <strong>la</strong> conoscono molto<br />

bene.<br />

Iniziamo dall’alto<br />

dove c’è lo strato<br />

arboreo con le<br />

cime dei grandi<br />

alberi. Qui c’è<br />

molta luce per le<br />

piante e molta sicurezza<br />

per gli<br />

animali perché<br />

sono veramente<br />

pochi i predatori<br />

che possono<br />

vare così in alto.<br />

Questa parte più<br />

alta del <strong>bosco</strong> è<br />

quel<strong>la</strong> più esposta<br />

al vento, all’acqua e ai cambiamenti di temperatura.<br />

Scendendo incontriamo lo strato arbustivo, dove si<br />

trovano gli alberi ancora giovani, i tronchi dei grandi<br />

alberi i cespugli e gli arbusti che producono piccoli<br />

frutti.<br />

Questo strato, dove <strong>la</strong> luce è molto scarsa, fornisce<br />

parecchio cibo a molti animali.<br />

Più in basso c’è lo strato erbaceo poco sviluppato a<br />

causa del<strong>la</strong> luce ridotta, composto dalle erbe, dai fiori,<br />

dalle felci e dalle giovanissime piantine degli arbusti<br />

e degli alberi.<br />

Scendendo di poco arriviamo a terra e troviamo il<br />

tappeto di foglie secche. Questo strato, nonostante <strong>la</strong><br />

luce ridotta quasi a zero, è ricchissimo di vita: è abitato<br />

da funghi, insetti e molti piccoli animali.<br />

Infine arriviamo nello scantinato: il suolo.<br />

Qui sotto terra dove il buio è totale troviamo il mondo<br />

delle radici, grandi, piccole, più o meno profonde con<br />

molti esseri viventi: i microrganismi visibili solo al microscopio.<br />

Qualche piccolo animale però lo troviamo<br />

anche qui sotto, come <strong>la</strong> talpa che vive quasi per tutta<br />

<strong>la</strong> sua vita sotto terra.<br />

<strong>Il</strong> <strong>bosco</strong> costituisce quindi un ecosistema in cui ogni<br />

specie vivente ha un suo ruolo, un suo spazio. Quello<br />

che vediamo oggi è il risultato di un lungo processo<br />

evolutivo. <strong>Il</strong> suo aspetto esteriore varia col mutare<br />

delle stagioni; l'immagine d'insieme è <strong>la</strong> risultante<br />

dell' adattamento del <strong>bosco</strong> ai fattori esterni: pioggia,<br />

vento, ecc.<br />

3


CHI VIVE NEL BOSCO ?<br />

C’è chi preferisce i boschi con piante dalle chiome folte,<br />

chi con alberi vecchi e chi invece quelli con tanti<br />

cespugli e bacche.<br />

C’E CHI VIVE AI PIANI ALTI………..<br />

Alzando gli occhi verso l’alto, in inverno, facilmente,<br />

riusciamo a scorgere le case<br />

di alcuni abitanti di questo<br />

strato superiore: i nidi.<br />

La loro forma e grandezza<br />

varia moltissimo e solo chi è<br />

veramente esperto può dire<br />

chi li ha costruiti. Tutti però<br />

appartengono agli uccelli: alcuni<br />

li usano proprio come<br />

abitazione permanente, altri<br />

solo per deporre le uova e allevare<br />

i piccoli finché non<br />

hanno imparato a vo<strong>la</strong>re. Per<br />

il resto del tempo vivono nel<br />

<strong>bosco</strong> senza una vera e propria<br />

casa.<br />

La maggior parte dei nidi è<br />

costituita da diversi tipi di<br />

materiali: prevalentemente<br />

erba, muschio e rametti di<br />

legno. <strong>Il</strong> nido più straordinario<br />

che possiamo trovare<br />

è quello del picchio; invece<br />

di costruirlo all’esterno sui<br />

rami lo scava all’interno<br />

dell’albero usando il becco.<br />

E’ quindi molto difficile da<br />

individuare anche per i<br />

predatori.<br />

4


Gli animali che vivono quassù sono adatti a questo<br />

ambiente: gli uccelli hanno ali piuttosto piccole e poco<br />

s<strong>la</strong>nciate, in modo da non essere<br />

ostaco<strong>la</strong>ti a vo<strong>la</strong>re fra i rami.<br />

Le zampe sono fatte in modo da<br />

avere una presa sicura sui rami<br />

e addirittura qualcuno , come il<br />

picchio e il rampichino, riescono<br />

ad arrampicarsi lungo il tronco.<br />

Anche i mammiferi che vivono<br />

quassù possiedono un equipaggiamento<br />

da arrampicatori, come<br />

il ghiro e lo scoiattolo.<br />

Gli animali dello strato arboreo spesso trovano qui il<br />

loro cibo: frutti, gemme, cortecce e, per i carnivori,<br />

uova di uccelli, insetti e altri piccoli animali.<br />

arvico<strong>la</strong><br />

volpe<br />

Alcuni animali nascono, vivono e muoiono senza mai<br />

abbandonare le cime degli alberi, altri le abbandonano<br />

solo per andare in cerca di cibo.<br />

5


CHI AL PIANTERRENO……….<br />

Alcuni animali non hanno una casa, vivono sul terreno<br />

e non si costruiscono nessun riparo: sono i grandi<br />

animali come il cervo, il capriolo o il cinghiale.<br />

Questi animali purtroppo sono quasi spariti completamente<br />

dai nostri boschi di pianura e, per poterli osservare,<br />

dobbiamo raggiungere i boschi di montagna.<br />

Gli animali che non<br />

utilizzano tane o rifugi<br />

stabili si spostano<br />

più facilmente<br />

di altri, non custodiscono<br />

un territorio<br />

e, quando <strong>la</strong><br />

zona che occupano<br />

non fornisce loro<br />

più cibo, si spostano<br />

altrove.<br />

……………………… CHI NEI CESPUGLI<br />

Numerosi animali trovano invece rifugio nei cespugli e<br />

nelle siepi; altri ancora si<br />

nutrono delle loro gustosissime<br />

bacche, che di solito<br />

maturano in autunno,<br />

quando occorre ingrassare<br />

un po’ per far fronte<br />

all’inverno oppure per iniziare<br />

il lungo viaggio verso<br />

sud.<br />

…………..E CHI IN CANTINA<br />

Quando camminiamo nel <strong>bosco</strong>, il terreno sotto ai nostri<br />

piedi ci sembra molto compatto, in realtà è pieno<br />

di gallerie e buchi.<br />

Sono moltissimi gli animali piccoli e grandi che si rifugiano<br />

sotto terra. Di alcuni possiamo vedere i passaggi<br />

o comunque<br />

<strong>la</strong> presenza, come le<br />

mon- tagnette del<strong>la</strong> talpa.<br />

Moltissimi animali vanno sotto terra<br />

per ripararsi ed escono per cercare<br />

cibo.<br />

Alcuni di questi fanno tane molto<br />

grandi e con molti corridoi come<br />

quelle del coniglio selvatico.<br />

Altre tane piccole e na- scoste dalle<br />

foglie sono poco visibi- li: parliamo<br />

del topo selvati- co.<br />

6


E INFINE ……….. IL TAPPETO VIVEN-<br />

TE<br />

…. quando camminiamo nel <strong>bosco</strong> cosa vediamo<br />

sul terreno?<br />

In autunno camminiamo sopra uno spesso strato di<br />

foglie, ma non solo, se guardiamo bene vedremo anche<br />

ghiande, nocciole, rami e rametti di diverse dimensioni:<br />

un insieme di vegetali morti.<br />

Se torneremo<br />

nel nostro <strong>bosco</strong><br />

in autunno<br />

e passeremo<br />

nello<br />

stesso posto,<br />

<strong>la</strong> prima cosa<br />

che notiamo è<br />

che molto di<br />

quello che abbiamocalpestato<br />

è sparito.<br />

I resti vegetali<br />

sono stati sminuzzati dall’azione dell’acqua, dei piccoli<br />

animali e dai funghi che se ne nutrono.<br />

<strong>Il</strong> tutto è stato decomposto.<br />

Lo strato di foglie morte (lettiera o humus) è quindi un<br />

ambiente molto ricco di vita.<br />

Moltissimi animali che ci vivono ad occhio nudo non<br />

sono visibili, ma se rimarremo un po’ ad osservare riusciremo<br />

a vedere ragnetti, formiche, lumache e, dopo<br />

una giornata piovosa, vedremo<br />

anche molti lombrichi usciti<br />

dal suolo per non affogare.<br />

Questo strato protegge il terreno<br />

dal<strong>la</strong> violenza del<strong>la</strong> pioggia<br />

contro le erosioni, mentre<br />

nei periodi di siccità lo mantiene<br />

umido e aiuta i semi a<br />

germogliare con più facilità<br />

Gli organismi più importanti<br />

nel<strong>la</strong> decomposizione dei resti<br />

vegetali sono i funghi. Essi<br />

non sono piante e hanno bisogno<br />

di mangiare!<br />

Quello che noi raccogliamo e<br />

chiamiamo "fungo", è il frutto di una pianta che difficilmente<br />

vediamo perché immersa nel terreno o nel legno.<br />

Questa<br />

strana<br />

pianta,<br />

che<br />

non ha<br />

bisogno<br />

di<br />

luce,<br />

che<br />

non ha foglie, che non fa fiori, che non contiene clorofil<strong>la</strong>,<br />

è costituita da un intreccio di fi<strong>la</strong>menti che si presentano<br />

come una ragnate<strong>la</strong> che attaccano i resti vegetali<br />

ed animali sul<strong>la</strong> superficie del suolo sino a liquefarli<br />

per poterli assorbire.<br />

7


CHI È PASSATO DI QUI? ….. COSA HA<br />

PERSO?<br />

A CHI APPARTIENE? …<br />

Quando si va a fare una passeggiata nel <strong>bosco</strong>, è<br />

molto difficile incontrare gli animali; questo non vuol<br />

dire che non ci siano, anzi, tutto intorno a noi è pieno<br />

di vita.<br />

Bisogna saper osservare i nascondigli e tutti quei segnali<br />

o tracce che testimoniano <strong>la</strong> loro presenza.<br />

Le tracce sono importantissime per individuare gli abitanti,<br />

spesso silenziosi ed elusivi, dell'ambiente naturale<br />

che stiamo visitando.<br />

A terra sullo strato morbido, sul<br />

sentiero o fra <strong>la</strong> vegetazione,<br />

troviamo sempre qualcosa di<br />

interessante che ci fa scoprire i<br />

mille passaggi di qualche animale.<br />

Questi piccoli segni portano<br />

quasi sempre <strong>la</strong> firma del proprietario.<br />

Basta guardarsi attorno con attenzione<br />

per trovare impronte<br />

di zampe, escrementi, penne,<br />

pezzetti di gusci d’uovo o di ossa,<br />

peli e altro ancora.<br />

Ad esempio queste ghiande,<br />

nocciole e pigne sono state<br />

mangiate da animali diversi,<br />

come si può capire facilmente<br />

dalle diversi modi usati per a-<br />

prirle e mangiarne il frutto.<br />

CHI SARA’ STATO?<br />

Raccogliendo i vari resti e osservando bene le tracce<br />

<strong>la</strong>sciate possiamo pensare che diverse sono le tecniche<br />

per procurarsi il cibo; ad esempio, chi non<br />

possiede le mani per rompere i semi li inserisce nelle<br />

fessure del<strong>la</strong> corteccia degli alberi e poi li rompe<br />

con il becco,<br />

come il picchio.<br />

Non solo gli<br />

animali che<br />

mangiano<br />

semi <strong>la</strong>sciano<br />

le tracce del<strong>la</strong><br />

loro presenza:<br />

un mucchietto<br />

di<br />

penne trovate<br />

per terra ci<br />

può dire molte<br />

cose: ad<br />

esempio che<br />

tipi di uccelli<br />

ci sono: se<br />

sono tutti diurni o se c’è qualcuno che di giorno<br />

dorme, e di notte va in cerca del cibo.<br />

8


Le penne trovate sul terreno possono essere state<br />

perse per i più svariati<br />

motivi: una fuga improvvisa,<br />

lo sfregamento<br />

contro dei rami<br />

o semplicemente <strong>la</strong><br />

caduta durante <strong>la</strong> muta.<br />

Ce ne sono di molto<br />

belle, colorate e con<br />

disegni diversi.<br />

Raccogli le penne che<br />

hai trovato oggi e incol<strong>la</strong>le<br />

su questo foglio.<br />

Aiutandoti poi con<br />

i disegni, cerca di dare<br />

i nomi agli uccelli che<br />

le hanno perse.<br />

Chissà se sei stato fortunato e ai piedi di un grosso albero<br />

hai trovato anche<br />

quel<strong>la</strong> di un gufo: un<br />

uccello notturno che<br />

si nutre di topi e di<br />

piccoli uccelli.<br />

Sotto all’albero dove<br />

il nostro gufo<br />

passa <strong>la</strong> notte, oltre<br />

alle penne possiamo<br />

trovare anche<br />

un’altra traccia:<br />

le borre.<br />

Cosa sono le borre? Sono delle piccole palline di diverse<br />

forme, ma quasi sempre allungate, fatte di pe-<br />

lo, penne e ossicini che vengono sputate da tutti<br />

quegli uccelli che si cibano di piccoli animali, pesci,<br />

lucertole e insetti.<br />

Gli uccelli, essendo privi di denti e quindi incapaci di masticare,<br />

devono ingoiare per intero il loro pasto.<br />

Poco dopo però vomitano una pallottolina fatta da tutte<br />

quelle parti che non riescono a digerire: ossa, peli, piume<br />

e penne, conchiglie, parti dure degli insetti, lische di<br />

pesce, scaglie di rettili, frammenti vegetali ed altro ancora,<br />

a seconda del<strong>la</strong> dieta.<br />

Questo modo viene sfruttato non solo dai rapaci, ma anche<br />

da aironi, cicogne, gabbiani, ecc..<br />

Aprendo delicatamente una di queste pallottoline si trovano<br />

quindi i resti degli animaletti non digeriti che ci<br />

permetteranno di scoprire il nome del predatore e che<br />

cosa ha mangiato.<br />

La maggior parte dei mammiferi dei nostri boschi hanno<br />

abitudini notturne: è perciò molto difficile riuscire ad incontrarne<br />

qualcuno durante il giorno.<br />

Nonostante questo, durante i loro vagabondaggi serali<br />

questi animali si <strong>la</strong>sciano dietro numerose tracce del loro<br />

9


passaggio: tra queste ci sono gli escrementi, chiamati<br />

anche “fatte”.<br />

La prima cosa di questo<br />

tipo di traccia che ci deve<br />

colpire è <strong>la</strong> forma: se gli<br />

escrementi si presentano<br />

sotto forma di pallottole<br />

ed in gruppetti allora il<br />

“proprietario” sarà sicuramente<br />

un erbivoro, un<br />

roditore o un ruminante;<br />

diversamente, nel caso ci<br />

si imbatta in una fatta allungata,<br />

cilindrica e magari<br />

anche contorta, questa apparterrà ad un carnivoro.<br />

Se nel <strong>bosco</strong> ci andiamo dopo <strong>la</strong> pioggia o ancora meglio<br />

dopo una bel<strong>la</strong> nevicata potremo divertirci ad indovinare<br />

chi ha percorso il sentiero dove stiamo passeggiando.<br />

Chissà quanto impronte, grandi, piccole, tonde o allungate.<br />

Prova a confrontare i disegni qui sotto con le impronte<br />

che hai trovato e dai un nome di animale ad ognuna.<br />

Auguri e buon divertimento!<br />

10


C’è qualcosa d’altro che ci può aiutare a indovinare chi<br />

abita nel <strong>bosco</strong>: le tane!<br />

Quei buchi misteriosi che si aprono su una picco<strong>la</strong> scarpata,<br />

tra le radici di una piante o ai <strong>la</strong>ti del sentiero, sono<br />

le case di animali come il coniglio selvatico, <strong>la</strong> volpe,<br />

il tasso, <strong>la</strong> faina o <strong>la</strong> donno<strong>la</strong>.<br />

Le dimensioni delle tane sono variabili e il modo più sicuro<br />

per assegnare loro un proprietario è quello di raccogliere<br />

le fatte dell’animale che ci vive, il pelo che a volte<br />

rimane intrappo<strong>la</strong>to fra le radici del<strong>la</strong> tana e le impronte<br />

che l’inquilino <strong>la</strong>scia all’ingresso.<br />

11


altri segni ………………<br />

Anche l’uomo quando entra nel <strong>bosco</strong> <strong>la</strong>scia delle<br />

tracce: i sentieri, i segni che <strong>la</strong>scia sui tronchi, i rifiuti<br />

che abbandona, tracce di automezzi, <strong>la</strong> segnaletica<br />

dei sentieri, cataste di legna, fiori raccolti e abbandonati,<br />

e molti altri ancora.<br />

Però nel <strong>bosco</strong> non<br />

tutte queste tracce<br />

dovrebbero esserci,<br />

e alcune di queste<br />

sono segnale di<br />

cattivo comportamento.<br />

Elenca di seguito<br />

quali sono le tracce<br />

dell’uomo e<br />

distingui quello che<br />

sono dannose al<strong>la</strong><br />

vita del <strong>bosco</strong> e a<br />

tutti i suoi inquilini<br />

e quelle invece<br />

che al <strong>bosco</strong> non<br />

portano alcun danno.<br />

TRACCE CHE NON ARRECANO<br />

DANNI AL BOSCO<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

………………… TRACCE DANNOSE AL BOSCO<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

….…….………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………<br />

12


DOVE IL BOSCO INIZIA<br />

incontriamo ………….tanti alberi<br />

Per riconoscere ogni albero bisogna osservare attentamente:<br />

<strong>la</strong> forma dell’albero: chioma tonda o allungata? folta<br />

o rada?<br />

con rami che partono da terra o dall’alto? e il tronco<br />

è diritto?<br />

e del<strong>la</strong> chioma: rotonda, ovale, allungata<br />

le foglie: che forma<br />

hanno? sono lisce o ruvide?<br />

…. come sono le<br />

venature?<br />

quanto è lungo il picciolo……<br />

<strong>la</strong> corteccia: è liscia o<br />

rugosa?<br />

di che colore è? …. ha<br />

le macchie? …di quale<br />

forma.<br />

……. ha le spine?<br />

DALLA FOGLIA ALL’ALBERO<br />

Per ogni albero nuovo che vedi, raccogli qualche foglia<br />

da far seccare e incol<strong>la</strong>re sul libretto delle tue osservazioni.<br />

Poi, vicino al<strong>la</strong> foglia descrivi l’albero seguendo<br />

le indicazioni che troverai di seguito e, in po-<br />

co tempo, riuscirai a riconoscere gli alberi del tuo <strong>bosco</strong>.<br />

Le foglie degli alberi non sono tutte uguali ma si distinguono<br />

per <strong>la</strong> loro forma, il bordo e le ramificazioni,<br />

come puoi vedere nel disegno qui sotto.<br />

13


LE QUERCE<br />

LA FARNIA è una pianta molto pregiata e il suo legno,<br />

duro e resistente, è molto ricercato e viene usato<br />

per le costruzioni navali, per le travature e i pavimenti.<br />

I frutti sono molto apprezzati dai maiali.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………...<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

Foglia:<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

………….…………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

Corteccia:<br />

………………………………………..……………………………<br />

………………………………………………………………………………..….<br />

…………………………………………………………………..…<br />

…………………………………………………………….……....<br />

LA QUERCIA ROSSA è originaria del nord America<br />

ed è stata importata per motivi ornamentali grazie al<br />

portamento maestoso ed al<strong>la</strong> chioma che in autunno<br />

assume colori vivaci e pittoreschi.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………..…….<br />

………………………………………………………………………<br />

………….…………<br />

Foglia:<br />

.……………….……<br />

…..…………………<br />

………………..……<br />

………..……………<br />

..……………………<br />

……………..………<br />

………………..……<br />

…………………..…<br />

……………………………………………………………………..<br />

Corteccia:<br />

…………………………………………………………………..…<br />

……………………………………………………………..………<br />

………………………………………………………………………<br />

14


IL CILIEGIO SELVATICO è un bell’albero i cui fiori<br />

bianchi in primavera illuminano il <strong>bosco</strong> e i frutti sono<br />

molto amati dagli uccelli. <strong>Il</strong> legno di ciliegio è tra i più<br />

pregiati in ebanisteria come nel<strong>la</strong> mobilia, per <strong>la</strong> grana<br />

fine, compatta, resistente ma di facile <strong>la</strong>vorazione,<br />

e per il bellissimo, caratteristico colorito bruno-rosso.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

Foglia:<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

Corteccia:<br />

……………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………………..….<br />

……………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………<br />

IL CARPINO BIANCO. <strong>Il</strong> legno del carpino è resistentissimo<br />

e un tempo veniva utilizzato per ceppi da<br />

macel<strong>la</strong>io, mazze e altri arnesi da <strong>la</strong>voro. Quando ancora<br />

non era disponibile l'acciaio veniva utilizzato per<br />

fare raggi di ruote e ingranaggi.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

Foglia:<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

…………………….…..…<br />

Corteccia:<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

……………………………<br />

………….………………………………………………………..…<br />

……………………………………………………………………...<br />

15


IL NOCCIOLO è usato per formare siepi divisorie. I<br />

suoi frutti,oltre che essere mangiati da scoiattoli, ghiri,<br />

topolini e piccoli uccelli, servono per i dolciumi.<br />

Questa pianta viene coltivata per produrre noccioline<br />

a livello industriale da utilizzare per torroni, ciocco<strong>la</strong>to<br />

e torte.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………..…….<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………..…….<br />

………………………………<br />

………………………………<br />

Foglia:<br />

………………………………<br />

………………………………<br />

……………..……………….<br />

………………………………<br />

………………………………<br />

……………………………...<br />

…………………………………………………………………….…<br />

Corteccia:<br />

…………………………………………………………………….…<br />

……………………………………………………………………….<br />

……………………………………………………………….………<br />

…………………………………………………………………….…<br />

LA BETULLA ha un legno forte, resistente e chiaro<br />

che viene usato per manufatti; nei Paesi del Nord<br />

viene utilizzato per ricavarne legno compensato e pavimentazioni.<br />

I rami sono usati per fare scope e spazzole<br />

e <strong>la</strong> corteccia per i tetti.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………..….<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………...<br />

Foglia:<br />

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.………………………………...…<br />

………………………………...….<br />

……………………………………<br />

…………………………………...<br />

……………………………………<br />

……………………………….….<br />

……………………………………<br />

…………………………………...<br />

Corteccia:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………..…….<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………….<br />

16


I PIOPPI<br />

IL PIOPPO NERO o Cipressino viene utilizzato per<br />

<strong>la</strong> fabbricazione di carta, mobili rustici, attrezzi, <strong>la</strong>vori<br />

di tornio, cesti di frutta e fiammiferi. In O<strong>la</strong>nda i blocchi<br />

di legno servono per <strong>la</strong> fabbricazione degli zoccoli.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………..….<br />

………………………………………………………………………<br />

…………………….………….……………………………………..<br />

…………………………………..<br />

Foglia:<br />

…………………………………<br />

…………………………………<br />

………………………………...<br />

…………………………………<br />

…………………………………<br />

…………………………………<br />

…………………………………<br />

Corteccia:<br />

………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………….……..<br />

………………………………………………………………………<br />

IL PIOPPO TREMOLO non è assolutamente adatto<br />

per il legname e si usa per il consolidamento di rive<br />

franose. Si dice” tremolo” perché le sue foglioline sono<br />

sempre in movimento anche quando non c’è quasi<br />

vento.<br />

Forma dell’albero:<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………....<br />

………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………...<br />

Foglia:<br />

……………………………………<br />

……………………………………<br />

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Corteccia:<br />

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IL CASTAGNO ha il legno che dura nel tempo, e<br />

quindi molto adatto per fabbricare case, mobili, pavimenti,<br />

botti. Le foglie, il legno e <strong>la</strong> corteccia contengono<br />

tanniti, utilizzati come sostanze medicinali e<br />

come coloranti, le castagne sono state fino al secolo<br />

scorso, uno degli alimenti base per le popo<strong>la</strong>zioni di<br />

montagna.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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L’ ACERO DI MONTE è diffuso in tutta Italia; il suo<br />

legno bianco si presta bene alle <strong>la</strong>vorazioni perché<br />

non subisce deformazioni. Queste qualità lo rendono<br />

adatto per essere utilizzato nell'industria del mobile e<br />

per costruire strumenti musicali. In passato gli artigiani<br />

lo usavano per produrre vari tipi di utensili e anche<br />

piani di <strong>la</strong>voro.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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IL PINO SILVESTRE è una pianta interessante per<br />

le parecchie utilizzazioni che vanno dal legno, alle<br />

gemme dalle notevoli proprietà balsamiche, al<strong>la</strong> resina<br />

da cui si estrae trementina.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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L’ ONTANO NERO possiede un legno di colore giallo<br />

intenso che appena tagliato, assume, seccando, un<br />

colore rosso-mattone. Semiduro, omogeneo e dolce<br />

può servire a <strong>la</strong>vori di intaglio e tornitura. Se permanentemente<br />

sommerso nell’acqua conserva per lunghissimi<br />

tempi resistenza, tanto da essere preferito<br />

per <strong>la</strong> costruzione di pa<strong>la</strong>fitte.<br />

Brucia senza fumo e senza quasi crepitare e quindi<br />

era il legno preferito dai vetrai e dai fornai di un tempo.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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IL FRASSINO COMUNE è coltivato soprattutto per<br />

il legno che ha riflessi madreper<strong>la</strong> e viene utilizzato<br />

per <strong>la</strong> fabbricazione di mazze da golf, sci, stecche da<br />

bigliardo, e per i mobili. Per le sue diverse forme è<br />

anche un albero ornamentale: adatto al<strong>la</strong> creazione di<br />

fasce frangivento e gruppi di alberi.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Corteccia:<br />

Foglia:<br />

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LA ROBINIA è stata importata dagli Stati Uniti e ora<br />

<strong>la</strong> si trova spontanea nei nostri boschi. <strong>Il</strong> legno è molto<br />

duro e viene utilizzato per fare pali e come legna<br />

da ardere .Le api amano molto i suoi fiori che in primavera<br />

profumano tutto il <strong>bosco</strong>.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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IL SALICONE è una pianta pioniera diffusa dal livello<br />

del mare al<strong>la</strong> fascia subalpina; ben adattabile a terreni<br />

di varia natura. E’ una pianta che viene utilizzata<br />

per consolidare i terreni franosi.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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IL TIGLIO NOSTRANO viene utilizzato anche per<br />

l’uso ornamentale di parchi e giardini e per alberare<br />

le strade.<br />

Produce fiori molto profumati amati dalle api. <strong>Il</strong> suo<br />

legno non è partico<strong>la</strong>rmente apprezzato, sebbene se<br />

ne facciano <strong>la</strong>vori di tornio e intaglio o piccoli oggetti<br />

di uso domestico.<br />

Forma dell’albero:<br />

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Foglia:<br />

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Corteccia:<br />

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…….diversi arbusti<br />

IL BIANCOSPINO occupa di preferenza i margini del<br />

<strong>bosco</strong> o le radure interne. Più frequentemente lo si<br />

incontra nelle siepi, nei<br />

terreni degradati e nei<br />

cespuglietti.<br />

Ha fiori piccoli e bianchi<br />

e i suoi frutti, di color<br />

rosso vivo, farinosi e<br />

insipidi, costituiscono<br />

una preziosa risorsa alimentare<br />

per diversi<br />

animali del <strong>bosco</strong>, soprattutto<br />

per varie specie<br />

di uccelli, durante<br />

tutto l'autunno ed il<br />

primo inverno.<br />

LA FRANGOLA è un cespuglio<br />

molto diffuso nei nostri boschi.<br />

Un tempo con il suo carbone si<br />

confezionava <strong>la</strong> polvere da<br />

sparo. La corteccia viene<br />

usata in erboristeria e le<br />

bacche, velenose per l'uomo,<br />

sono molto apprezzate<br />

dagli uccelli.<br />

L'intera pianta ospita le <strong>la</strong>rve<br />

di alcuni lepidotteri specifici,<br />

come <strong>la</strong> cedronel<strong>la</strong>, i<br />

cui maschi hanno le ali di<br />

colore giallo limone.<br />

IL CAPRIFOGLIO lo troviamo normalmente ai<br />

margini del <strong>bosco</strong> o nelle siepi.<br />

<strong>Il</strong> nome Caprifoglio deriva dal <strong>la</strong>tino caprifolium e fa<br />

riferimento al<strong>la</strong> predisposizione di questa pianta ad<br />

arrampicarsi a tutto ciò che si trova nelle sue vicinanze<br />

e che ricorda, per questo, l'abilità d'arrampicarsi<br />

delle capre. I suoi bellissimi e profumati fiori banchi e<br />

gialli, in passato venivano usati nel<strong>la</strong> medicina popo<strong>la</strong>re<br />

come calmante per i dolori. Le bacche sono tossiche<br />

per l'uomo, ma non per gli animali.<br />

L’EDERA, con <strong>la</strong> sua densa vegetazione<br />

costituisce un insostituibile<br />

nascondiglio per molti<br />

animali ed un buon sito di nidificazione<br />

per diversi uccelli che,<br />

durante l'inverno, trovano nelle<br />

sue bacche, velenose per<br />

l’uomo, un'importante fonte di<br />

cibo.<br />

L'edera non è una pianta parassita<br />

poiché le radici di cui<br />

sono dotati i fusti svolgono unicamente<br />

un'azione di ancoraggio sui tronchi delle<br />

piante dove si appoggia.<br />

LA ROSA CANINA è un<br />

cespuglio molto presente<br />

nei nostri boschi. Ha fiori<br />

semplici ma molto belli e le<br />

sue bacche, commestibili<br />

anche per l’uomo, oltre<br />

all’impiego in erboristeria,<br />

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vengono utilizzate per fare marmel<strong>la</strong>te molto ricercate,<br />

ge<strong>la</strong>tine e liquori. I bei cespugli danno ricovero a moltissimi<br />

animali.<br />

LA VITALBA è una vigorosa liana che si adatta bene<br />

a vari tipi di ambiente preferendo le siepi o i margini<br />

del <strong>bosco</strong>. La ricca massa di vegetazione che <strong>la</strong> vitalba<br />

produce costituisce un provvidenziale rifugio per<br />

molti animali che vi collocano anche il nido, come diversi<br />

uccelli o il moscardino, piccolo roditore del<strong>la</strong> famiglia<br />

del ghiro.<br />

IL ROVO è un arbusto<br />

che si adatta molto bene a<br />

qualsiasi tipo di terreno; si<br />

insedia dovunque vi sia<br />

spazio libero: nei terreni<br />

abbandonati, lungo le<br />

strade e ai margini del bo-<br />

I fusti flessibili<br />

sono serviti in<br />

passato per intrecciare<br />

cesti,<br />

museruole per i<br />

buoi o legacci.<br />

sco. I frutti dei rovi, detti more, sono apprezzati sia<br />

dall’uomo che da molti animali. Vengono consumati<br />

sia freschi sia sottoforma di marmel<strong>la</strong>te e ge<strong>la</strong>tine.<br />

Dal<strong>la</strong> loro spremitura si traggono anche sciroppi per<br />

uso alimentare e medicinale.<br />

IL SAMBUCO è un arbusto costituito<br />

da un tronco eretto che spesso<br />

si ramifica partendo dal<strong>la</strong> base.<br />

La corteccia è verde nelle piante<br />

giovani, con l'invecchiamento si<br />

screpo<strong>la</strong> e assume una colorazione<br />

grigio brunastra.<br />

I fiori entrano nel<strong>la</strong> preparazione<br />

di frittelle e i frutti si utilizzano per<br />

decotti e marmel<strong>la</strong>te, oltre rappresentare<br />

un ottimo cibo per gli<br />

celli nel periodo autunnale.<br />

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LA BERETTA DA PRETE è una pianta velenosa: i<br />

semi, le foglie e <strong>la</strong> corteccia<br />

contengono una sostanza<br />

che provoca convulsioni e<br />

diarrea.<br />

Nell'antichità il suo legno<br />

veniva usato per fare i fusi,<br />

mentre le foglie e i semi<br />

venivano ridotti in polvere e<br />

spruzzati sul<strong>la</strong> pelle dei<br />

bambini e degli animali per<br />

scacciare i pidocchi.<br />

Ha fiori bianchi e frutti partico<strong>la</strong>ri:<br />

sono capsule pendule,<br />

formate da quattro lobi<br />

di colore rosso oche contengono<br />

quattro semi di color<br />

arancio-rosso.<br />

IL LIGUSTRO è diffuso nei<br />

boschi di pini e querce piuttosto<br />

radi.<br />

I fiori, bianchi e opachi, formano<br />

in luglio una fitta pannocchia<br />

piramidale; sono molto<br />

profumati e vengono impollinati<br />

da insetti, api, mosche<br />

e ca<strong>la</strong>broni.<br />

Un tempo veniva molto utilizzato<br />

per formare siepi attorno<br />

alle case e alle proprietà. I<br />

frutti sono appetiti da diversi<br />

uccelli. In passato se ne rica-<br />

vava una tintura nerastra utilizzata in vario modo,<br />

mentre il carbone del suo legno trovava impiego nel<strong>la</strong><br />

fabbricazione di polvere da sparo. Con i giovani rami,<br />

assai flessibili e tenaci, si intrecciavano cesti e corbe.<br />

IL SANGUINELLO è una<br />

pianta che cresce sia su terreni<br />

calcarei e argillosi sia su quelli<br />

freschi e fertili con esposizione<br />

a pieno sole o a mezz’ombra.<br />

In passato, il legno bianco e resistente<br />

veniva trasformato in<br />

carbonel<strong>la</strong> o forniva <strong>la</strong> materia<br />

prima per fabbricare ingranaggi<br />

per mulini e raggi per ruote.<br />

Dai frutti si estraevano olio per<br />

<strong>la</strong>mpade e pigmenti per<br />

l’industria tintoria. Le foglie, in<br />

autunno, assumono il tipico colore<br />

rossastro che dà il nome<br />

al<strong>la</strong> pianta.<br />

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e infine tante erbe e fiori ………………<br />

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