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<strong>Antologia</strong> <strong>Pagine</strong> <strong>Ribelli</strong> <strong>Volume</strong> <strong>Secondo</strong><br />
carriera nella burocrazia del Comune, fino a diventare<br />
Capo Ufficio Toponomastica. Anche Ruggeri aveva<br />
subito per anni le interrogazioni di storia del<br />
professor Bonomo, e i suoi influssi in lui si erano fatti<br />
sentire potenti e nefasti fin nell’età adulta: Ruggeri<br />
appena diventato Capo Ufficio aveva rinnovato la<br />
toponomastica della città e cambiato decine di nomi<br />
di vie imponendo date che si riferivano ad<br />
avvenimenti ignoti ai più.<br />
Così alla classica Via Cavour, che si chiamava in<br />
questo modo dal 1861, fu dato il nome di Corso 26<br />
Febbraio, a ricordare un oscuro episodio di lotta<br />
partigiana, sconosciuto a tutti i libri di storia ma che<br />
aveva visto coinvolto un cugino del padre di Ruggeri.<br />
Piazza Vittorio Emanuele II diventò Largo 13 Gennaio,<br />
in memoria della data di fondazione del Circolo dei<br />
Dipendenti Comunali di cui Ruggeri era Presidente.<br />
E così via: una rivoluzione. Anche se poi la gente<br />
comune continuava a dire:<br />
Ci vediamo al caffè di Piazza Cavour, e ben difficilmente<br />
si sarebbe adattata ai nuovi nomi.<br />
Il ragionier Guzzafame invece si adagiava in quel<br />
turbinio di cifre e riferimenti come lo zampone tra i<br />
ceci il primo dell’anno, tanto per rimanere in tema di<br />
date.<br />
Quando c’era da denominare le strade di un nuovo<br />
quartiere era una festa per Ruggeri, ma anche un<br />
gravoso impegno. Prima di tutto si trattava di<br />
attribuire al quartiere un’impronta storica (quartiere<br />
dei musicisti o della resistenza o dei poeti), poi<br />
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