Antologia Pagine Ribelli Volume Secondo

Antologia Pagine Ribelli Volume Secondo
Serate invernali in cui la mancanza dell'energia
elettrica, incitava la coppia ad un'intimità impagabile.
Chiacchierate leggere ad innaffiare partite a briscola al
chiaro di candele; giochi che lentamentesi
tramutavano in maliziosi accenni a svaghi assai più
arditi. Carezze, ammiccamenti e sguardi complici.
Sospiri, avvinghiati nella penombra di un’intimità
tremolante a lucore di quella fiammella sinuosa come
una danzatrice del ventre,mentre lentamente,
dolcemente, consumavano un ardore impagabile.
Impossibile dimenticare quegli occhi profondi e dolci
come il miele; il profumo di cipria, i capelli fluenti e la
risata semplice di Annamaria.
Ad ogni gradino la malinconia accresce, mentre la
speranza d'incontrare qualcuno con cui parlare
s'affievolisce ad ogni passo, ad ogni gradino di quella
scala così grigia e deserta; tetra come quella di un
penitenziario.
Un eremo la sua casa, deserta come i suoi giorni;
nessun vicino con la stessa voglia di sparlare del
tempo, di donne e del governo. Soltanto la televisione
a diffondere voce umana fra quelle mura bianche e
sterili, tinte dall'amara tristezza per quel sogno mai
avverato di un figlio.
Il tedio vivere attraverso giorni identici a se stessi
nella tetra malinconia della solitudine. Unico barlume
il mercoledì, con un breve scambio di battute con
sora Lella, che per dieci euro l’ora ne rassetta la casa;
persona affabile se non fosse per la perenne fretta.
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