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Febbraio 2013 - Scarica l'edizione in PDF - Saturno Notizie

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Dal 1° gennaio del <strong>2013</strong> è entrata <strong>in</strong> vigore<br />

la riforma della sanità regionale <strong>in</strong> Umbria e<br />

l’azienda sanitaria n. 1, comprendente<br />

l’Altotevere e l’Eugub<strong>in</strong>o-gualdese, è stata<br />

accorpata <strong>in</strong> una delle nuove Usl, la Umbria<br />

1, comprendente ben 38 Comuni con <strong>in</strong><br />

testa Perugia ed estesa ai comprensori del<br />

Trasimeno, del Marscianese e della parte a<br />

sud del capoluogo regionale, f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> pratica<br />

alle porte di Foligno. Si va <strong>in</strong>somma da San<br />

Giust<strong>in</strong>o a Montecastello di Vibio e da Città<br />

della Pieve a Fossato di Vico, per un totale<br />

di 6 distretti sanitari e 7 plessi ospedalieri<br />

(dei quali 2 della rete di emergenza) e circa<br />

4000 dipendenti. Nuovo direttore generale<br />

è il dottor Giuseppe Legato, mentre il<br />

dottor Andrea Casciari – ultimo manager<br />

della vecchia Asl n. 1 – è andato alla<br />

direzione dell’azienda ospedaliera di Terni.<br />

Ed è stato proprio il dottor Legato, il<br />

giorno del suo arrivo a Città di Castello, a<br />

precisare che i servizi <strong>in</strong> Altotevere<br />

rimarranno tali e quali, nel senso che a<br />

muoversi non saranno i pazienti ma i<br />

professionisti. Non dimentichiamo poi i<br />

problemi di sempre a Città di Castello,<br />

chiamati liste di attesa: 5 mesi <strong>in</strong> media per<br />

una visita oculistica, 8 per una mammografia.<br />

La qualità delle prestazioni non dovrebbe<br />

mutare, a fronte di uno spostamento della<br />

divisione amm<strong>in</strong>istrativa, perché la nuova<br />

sede è collocata a Perugia, ma nel<br />

comprensorio più a nord della Regione c’è<br />

fermento e soprattutto preoccupazione<br />

per le possibili ricadute negative sul<br />

territorio derivanti dalle decisioni adottate<br />

nell’ambito della riforma della sanità<br />

regionale, con il rifiuto categorico di<br />

accettare eventuali provvedimenti che<br />

dovessero penalizzare i cittad<strong>in</strong>i altotiber<strong>in</strong>i.<br />

A prendere questa decisa posizione non<br />

sono personaggi politici, ma rappresentanti<br />

delle locali associazioni di volontariato che<br />

operano <strong>in</strong> ambito sanitario (Aacc per il<br />

cancro, Aido per la donazione degli organi,<br />

Amare per le malattie renali, Avis,<br />

Associazione Diabetici, Matty & Co. e<br />

Cesvol), dei club service (Rotary, Fidapa,<br />

Inner Wheel e Kiwanis), delle organizzazioni<br />

imprenditoriali di categoria (Asso<strong>in</strong>dustria<br />

e Cna), dei sodalizi culturali (Università<br />

della Terza Età) e della Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Città di Castello. “C’è il<br />

timore che le scelte da effettuare <strong>in</strong> materia<br />

di sanità, v<strong>in</strong>colate dalla necessità di ridurre<br />

i costi, espongano l’Altotevere alla<br />

progressiva perdita di quei servizi essenziali<br />

per la collettività”. Così hanno scritto le<br />

sopra ricordate associazioni, ricordando i<br />

“petali” che nel frattempo ha perso Città di<br />

Castello con la cessazione dei corsi<br />

universitari a Villa Montesca, la vicenda della<br />

Cassa di Risparmio e l’imm<strong>in</strong>ente chiusura<br />

della sede distaccata del Tribunale. Vigilare:<br />

sembra <strong>in</strong>somma questa la parola d’ord<strong>in</strong>e<br />

nel momento <strong>in</strong> cui si va verso una<br />

riorganizzazione dei servizi che deve fare i<br />

conti con la “spend<strong>in</strong>g review”.<br />

Per Città di Castello parla il s<strong>in</strong>daco,<br />

Luciano Bacchetta, nella sua veste anche di<br />

responsabile della sanità: “Abbiamo<br />

raggiunto negli anni una qualità elevata nel<br />

livello delle prestazioni sia <strong>in</strong> ospedale che<br />

sul territorio e questa deve ora rimanere.<br />

Non si può pensare – prosegue Bacchetta<br />

– a una riorganizzazione che avvenga a<br />

scapito della qualità dei servizi. Forse<br />

sarebbe stato meglio, <strong>in</strong> questa fase ancora<br />

<strong>in</strong>terlocutoria, mantenere i vecchi direttori<br />

generali per poi andare gradualmente<br />

all’avvicendamento”. Città di Castello, da<br />

sempre conosciuta come sede ambita della<br />

migliore Usl regionale di prov<strong>in</strong>cia, non può<br />

accettare un declassamento sul piano<br />

operativo, visto quello già maturato sul<br />

piano gestionale. Ciò implica il serio rischio<br />

di un rallentamento del processo decisionale<br />

che, <strong>in</strong> periodi di scarsità di risorse<br />

pubbliche, potrebbe andare a <strong>in</strong>cidere sui<br />

servizi. La battaglia sul fronte della sanità si<br />

preannuncia dunque molto sentita, anche<br />

per un altro motivo: l’avvento della nuova<br />

Usl Umbria 1 ha portato alla direzione<br />

generale il già ricordato dottor Giuseppe<br />

Legato, mentre il direttore amm<strong>in</strong>istrativo è<br />

il dottor Roberto Noto e quello sanitario il<br />

dottor Diamante Pacchiar<strong>in</strong>i. Nessuno dei<br />

tre proviene qu<strong>in</strong>di dall’Altotevere, che<br />

esce di conseguenza dalla “stanza dei<br />

bottoni”, ricordando il ruolo di direttore<br />

sanitario ricoperto per anni dal dottor<br />

Silvio Pasqui. Prima di mettere mano<br />

seriamente alla riorganizzazione, dovranno<br />

comunque consumarsi le elezioni politiche<br />

di f<strong>in</strong>e febbraio; già, quelle elezioni che<br />

rischiano seriamente di rimescolare gli<br />

equilibri politici perché l’Altotevere<br />

potrebbe piazzare a Montecitorio ben tre<br />

suoi rappresentanti che vivono nel ristretto<br />

cerchio di 20 chilometri. Tutti ovviamente<br />

del Partito Democratico, il primo della<br />

regione. E siccome questo “particolare” è<br />

stato notato – anzi, è il primo balzato agli<br />

occhi – non vorremmo che fosse <strong>in</strong> atto<br />

una sorta di “resa dei conti”, che si<br />

manifestasse anche nella sanità.<br />

l’ecodeltevere | SANITÀ | 27<br />

RIFORMA<br />

della SANITÀ<br />

<strong>in</strong> UMBRIA:<br />

QUALE SARÀ<br />

IL “PESO” REALE<br />

DELL’ALTOTEVERE?<br />

di Claudio Roselli

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